Scendono a 29.670 i posti per le nomine in ruolo

da tuttoscuola.com

Scendono a 29.670 i posti per le nomine in ruolo
2.749 posti comuni in meno. Tempi strettissimi per le nomine

Si è tenuto al Miur l’incontro con i sindacati per affrontare varie problematiche per l’avvio dell’anno scolastico. Ne dà conto l’Uil-scuola in questo resoconto.

“L’amministrazione ha comunicato che dopo le operazioni di mobilità le assunzioni sui posti comuni saranno 22.449 anziché 25.198, questo a causa dei passaggi, dai posti di sostegno ai posti comuni. Pur avendo una disponibilità di 10.319 posti, rimane invariato a 7.221 il numero delle nomine sui posti di sostegno, ciò è dovuto al limite che il MEF ha autorizzato per il contingente specifico di sostegno.

A tal proposito il MIUR ha assicurato che tutti gli aspiranti presenti nelle graduatorie ad esaurimento e concorsuali avranno margine per essere assunti.

I file allegati contengono, oltre alle risorse assegnate alle province, l’indicazione delle nuove classi di concorso DM 19/2016 con le relative corrispondenze delle vecchie classi ( DM 39/1998).

Il Direttore  Novelli ha illustrato la tempistica delle operazioni: fino al 10 di settembre gli USR procederanno all’assegnazione su ambito dei docenti.

Prima il 50% dei docenti da graduatoria di merito sceglierà tra tutti gli ambiti della regione e poi il 50% dei docenti da graduatoria ad esaurimento sceglierà tra quelli della provincia di inserimento.

I posti non assegnati ad una delle due procedure verranno assegnati all’altra.

Qualora le procedure concorsuali non dovessero concludersi in tempo utile per le immissioni in ruolo i posti verranno recuperati nelle immissioni in ruolo del prossimo anno scolastico.

Dopo l’assegnazione all’ambito, i docenti dovranno inserire il curriculum nell’apposita funzione disponibile su istanze online; entro il 13 settembre dovrà concludersi la procedura di passaggio dei docenti da ambito a scuola.

Il 14 settembre i docenti non individuati nella chiamata per competenze riceveranno, attraverso una mail, la comunicazione della scuola assegnata.

Tutto il personale dovrà prendere servizio il 15 settembre.

L’amministrazione ha anticipato che in alcune regioni ci potrebbe essere un ritardo rispetto alla tempistica sopra indicata e che in tal caso si derogherebbe dalla procedura della chiamata diretta.

Supplenze brevi, pagamenti veloci

da ItaliaOggi

Supplenze brevi, pagamenti veloci

Si parte da questo settembre: stipendi entro un mese

Alessandra Ricciardi

La scommessa è fatta. Anzi, firmata. Il premier, Matteo Renzi, ha licenziato all’ultimo consiglio dei ministri il decreto che dispone il nuovo meccanismo di pagamento delle retribuzioni ai precari titolari di supplenze brevi. Si tratta di circa 30 mila docenti, è questa la stima, quelli che ogni anno lavorano con incarichi di breve durata e saltuari. E ogni anno finora si è ripetuta l’emergenza di migliaia di precari che attendono mesi, a volte anche anni, prima di essere pagati. Alla fine di aprile scorso, risultava ancora un debito dell’amministrazione per una decina di milioni di euro sul relativo capitolo. A dispetto della disponibilità finanziaria del fondo, rimpinguato a dicembre 2015.

Il meccanismo, messo a punto tra Palazzo Chigi, ministero dell’istruzione e ministero dell’economia, prevede ora che le liquidazioni siano fatte entro un mese, o meglio «entro e non oltre l’ultimo giorno del mese successivo a quello di riferimento». La procedura si svolge in collaborazione tra il sistema informatico del Miur e i due sistemi dell’Economia, il Noipa del Dipartimento dell’amministrazione generale e il Sistema Spese della Ragioneria generale dello stato. Tra le operazioni a carico delle singole scuole e quelle che ricadono sui ministeri, a titolo dei vari sistemi, sono necessari almeno 20 passaggi per pagare contratti di magari dieci giorni.

La scaletta con cui fare i conti vede in primo piano le scuole, e dunque le segreterie, che «inseriscono tempestivamente in Sidi i dati giuridici delle assenze del personale di titolarità. Successivamente stipulano con i supplenti brevi e saltuari i contratti, per la copertura delle predette assenze, provvedendo all’acquisizione, alla convalida e alla trasmissione degli stessi al sistema Noipa entro i successivi tre giorni lavorativi…il ministero dell’economia e delle finanze tramite il sistema NoiPa…effettua il calcolo delle competenze spettanti al personale supplente che restituisce entro 1 giornata lavorativa. Entro lo stesso termine il sistema Noipa effettua l’elaborazione di tutti i prospetti concernenti il contratto medesimo, procedendo agli eventuali ricalcoli elle rate…». Ed è solo l’avvio delle danze.

Per rendere il nuovo iter perentorio, il dpcm all’ultimo articolo, il 4, ha previsto la responsabilità dirigenziale per chi omette di rispettare passaggi e tempi: «Gli adempimenti e il rispetto dei termini…concorrono alla valutazione dei dirigenti scolastici ai sensi dell’articolo 25, comma 1, del decreto legislativo n. 165/2001, nonché dell’articolo 1, comma 93 della legge n. 107/2015, e sono fonte di responsabilità dirigenziale ove le violazioni riscontrate siano riconducibili a cause imputabili all’operato dei dirigenti scolastici medesimi». Idem per i dirigenti ministeriali. Si pagherà dunque in termini di mancata attribuzione del premio di risultato, ma si potrebbe essere chiamati a rispondere anche in sede penale.

Il ministro, Stefania Giannini, predisporrà un piano di verifiche a campione attraverso «l’attivazione dei revisori dei conti operanti presso le singole scuole». Gli esiti delle verifiche saranno utilizzati ai fini della valutazione dei dirigenti

Sostituzioni, sì al differimento della presa di servizio A condizione che l’assenza del docente sia «tipica»

da ItaliaOggi

Sostituzioni, sì al differimento della presa di servizio A condizione che l’assenza del docente sia «tipica»

ministero: Il rapporto di lavoro si perfeziona con la semplice accettazione della nomina

Carlo Forte

I docenti che accetteranno le proposte di assunzione a tempo determinato, avanzate dagli uffici scolastici o dai dirigenti delle scuole polo, potranno differire la presa di servizio. Il differimento potrà essere effettuato fruendo di una delle varie assenze tipiche previste dal contratto di lavoro: assenze per malattia, permessi, congedi o aspettative. Lo ha reso noto il ministero dell’istruzione con la nota 24306 del 1° settembre scorso. La disposizione non è nuova: già dal 2014 l’amministrazione aveva ritenuto di ricordare ai dirigenti scolastici che la costituzione del rapporto di lavoro implica l’immediata insorgenza del diritto a fruire delle assenze tipiche. Che insieme alla retribuzione costituiscono la controprestazione che il datore di lavoro è obbligato ad erogare fin dall’atto della costituzione del rapporto.

Ma nonostante tutto, non sono stati rari i casi di dirigenti scolastici che abbiano imposto ai lavoratori precari la previa presa di servizio, quale condizione per fruire delle assenze. Condizione non prevista, dunque, illegittima. Tanto più che già nel 2009, con la nota prot. Nr. 0033950 del 24 marzo 2009, la ragioneria generale dello stato aveva spiegato che «il rapporto di lavoro si perfeziona con la semplice accettazione della nomina risultando ininfluente la presa di servizio».

In quel caso la ragioneria era intervenuta perché i dirigenti scolastici, nonostante già dal 2003 la contrattazione collettiva avesse eliminato la condizione della previa presa di servizio, ai fini dell’insorgenza del diritto alla retribuzione delle lavoratrici in astensione obbligatoria, i dirigenti scolastici continuavano ad imporla. In ciò precludendo alle lavoratrici negli ultimi due mesi di gravidanza il diritto ad essere retribuite. La questione, peraltro, era stata fatta oggetto anche di una pronuncia della Corte costituzionale che aveva cancellato una vecchia norma del 1982 che disponeva tale condizione.

Resta il fatto, però, che sebbene l’obbligo della previa presa di servizio sia inesistente, i dirigenti scolastici hanno continuato a pretenderlo in tutti i casi diversi dalle lavoratrici in astensione obbligatoria. Di qui l’intervento dell’amministrazione centrale: «La stipula del contratto», si legge nel provvedimento, « rende immediatamente fruibili gli istituti di aspettativa e congedo previsti dal CCNL. È inoltre estesa al personale a tempo determinato la possibilità di differire la presa di servizio per i casi contemplati dalla normativa (es. maternità, malattia, infortunio, etc…)».

Il divieto di supplenza è servito

da ItaliaOggi

Il divieto di supplenza è servito

Previsto dalla Buona scuola: niente più contratti a chi ha già lavorato per 36 mesi

ItaliaOggi

Da ora in poi non è più consentito cumulare supplenze annuali oltre il limite di 36 mesi. La precisazione è contenuta nella nota 24306, emanata dal ministero dell’istruzione il 1° settembre scorso. Il provvedimento reca le istruzioni per il conferimento delle supplenze, che quest’anno non sono state ancora attribuite a causa dei ritardi accumulati nelle operazioni di mobilità. Ritardi dovuti alle ulteriori operazioni connesse all’esecuzione delle nuove disposizioni previste dalla legge 107/2015. Vale a dire: le assegnazioni agli ambiti e le operazioni di chiamata diretta e d’ufficio dei docenti sprovvisti del diritto alla titolarità della sede.

Fino a prima dell’entrata a regime della riforma della Buona scuola, infatti, le operazioni si concludevano entro il 31 agosto e i docenti conoscevano la loro sede di destinazione in tempo per l’avvio dell’anno scolastico (che inizia il 1° settembre). Va detto subito che il divieto di cumulo di supplenze oltre i 36 mesi riguarda solo ed esclusivamente le supplenze annuali. E cioè, le supplenze con termine al 31 agosto, che vengono attribuite su cattedre vacanti e disponibili (si veda l’art. 1, comma 1 lettera a) del decreto 131/2007). In pratica sulle cattedre prive di titolare che residuano dall’accantonamento per le immissioni in ruolo e per la mobilità professionale e interprovinciale. Il divieto non vale per le supplenze temporanee sino al termine delle attività didattiche per la copertura di cattedre e posti di insegnamento non vacanti. E non si applica nemmeno alle supplenze temporanee (le cosiddette supplenze brevi e saltuarie).

Il limite dei 36 mesi è espressamente previsto dalla legge 107/2015 e risulta informato all’avviso espresso dalla Corte costituzionale con la sentenza 187/2016. Sentenza con la quale il Giudice delle leggi ha dichiarato incostituzionale «l’articolo 4, commi 1 e 11, della legge 3 maggio 1999, n. 124 nella parte in cui autorizza«, si legge nel dispositivo, «in mancanza di limiti effettivi alla durata massima totale dei rapporti di lavoro successivi, il rinnovo potenzialmente illimitato di contratti di lavoro a tempo determinato per la copertura di posti vacanti e disponibili di docenti nonché di personale amministrativo, tecnico e ausiliario, senza che ragioni obiettive lo giustifichino». L’amministrazione non ha spiegato come dovranno regolarsi gli uffici periferici e i docenti interessati in caso di accertamento del superamento del limite.

Accertamento che, allo stato attuale, può avvenire solo previa autocertificazione dell’interessato. Fermo restando, però, che il comma 131 della legge 107 non pone oneri in capo ai docenti interessati. Tanto più che l’onere di individuare l’avente titolo a ricevere la proposta di assunzione rientra nella competenza esclusiva dell’amministrazione. Non è un caso, peraltro, che la fase della stipula dei contratti preliminari di assunzione venga chiamata dagli addetti ai lavori «individuazione».

Resta il fatto, però, che secondo quanto risulta a Italia Oggi, l’amministrazione non ha predisposto alcuna funzione informatica per consentire ai funzionari addetti di controllare tempestivamente l’esistenza della preclusione. Di fatto, si procede con una sorta di autodichiarazione. E non ha spiegato nemmeno in che modo si dovrà procedere in caso di superamento dei 36 mesi. In ogni caso, trattandosi di un divieto previsto dalla legge, tale divieto va inteso in modo tassativo.

Pertanto, il docente individuato quale avente titolo a ricevere la proposta di lavoro a tempo determinato, qualora precluso nel proprio diritto di accettare la supplenza fino al 31 agosto, conserverà comunque titolo ad accettare altra supplenza fino al 30 giugno su cattedre e posti disponibili al momento dell’individuazione.

In pratica, una volta esaurito il periodo dei 36 mesi, il diritto di accettare supplenze annuali cessa. Ma ciò non ha affetto alcuno sul diritto di accettare altre tipologie di supplenza.

Un altro aspetto che non è stato chiarito è quello che riguarda il diritto residuo di accettare la supplenza annuale fino alla concorrenza del 36esimo mese. È il caso del docente che abbia accettato in passato tre supplenze fino al 31 agosto con termine iniziale non coincidente con l’inizio dell’anno scolastico. Si pensi, per esempio, alle supplenze che vengono conferite dai dirigenti scolastici, talvolta anche nel mese di dicembre, all’atto dell’esaurimento delle relative graduatorie nella fase provinciale. Oppure a meri ritardi nella convocazione degli aventi titolo da parte degli uffici scolastici: casi tutt’altro che rari, che potrebbero determinare forti difficoltà in sede di applicazione del divieto e ulteriori rallentamenti delle operazioni di nomina.

In pratica, si potrebbero verificare casi di docenti che, pur avendo accettato e svolto 3 supplenze annuali in anni diversi, potrebbero vantare il diritto di continuare ad accettare un’ulteriore frazione di supplenza annuale fino alla concorrenza del limite massimo di 36 mesi. Frazione pari ai mesi di lavoro non prestati proprio per effetto della tardività della proposta di assunzione.

Dislessia Amica: iscrizioni aperte per tutte le scuole

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Da oggi, tutti gli Istituti Scolastici, statali e non statali, potranno registrarsi sulla piattaforma “Dislessia Amica” per aderire al progetto formativo di e-learning, volto a rendere la scuola italiana effettivamente inclusiva per gli alunni con Disturbi Specifici di Apprendimento (DSA).

Il form di registrazione è disponibile a questo link:
http://www.dislessiaamica.com/it/registrati

L’iniziativa, parte integrante del progetto nazionale Dislessia Amica, è stata fortemente voluta dall’Associazione Italiana Dislessia e da Fondazione TIM, d’intesa con il MIUR.

Il progetto è rivolto alla scuola primaria e alla scuola secondaria di primo e secondo grado. Il percorso, che avrà una durata di 40 ore, si articola in 4 moduli:

Competenze organizzative e gestionali della Scuola;
Competenze osservative dei docenti per la progettazione efficace del PDP;
Competenze metodologiche e didattiche;
Competenze valutative
Ogni modulo avrà una durata di 10 ore, così articolate:

7 ore di formazione con studio individuale dei materiali proposti (indicazioni operative, approfondimenti);
2 ore di videolezione;
1 ora per la verifica mediante un questionario a risposte chiuse.
A conclusione di ogni singolo modulo i docenti partecipanti dovranno completare un test, il cui superamento consentirà l’accesso alla fase successiva.

Ogni scuola in fase di registrazione potrà scegliere (previo esaurimento posti) il periodo in cui intraprendere il percorso formativo nel corso dell’AS 2016/2017:

I° TURNO (Ottobre-Dicembre 2016),
II° TURNO (Gennaio-Marzo 2017),
III° TURNO (Aprile-Giugno 2017).
Per accedere al percorso formativo, ogni istituzione scolastica deve iscrivere un numero minimo di docenti: 15 per gli istituti omnicomprensivi, 15 per istituti comprensivi, 15 per le scuole secondarie di 2° grado, 10 per i circoli didattici, 10 per le scuole secondarie di 1° grado non afferenti a un istituto comprensivo, 10 per le scuole primarie non statali (non afferenti a un circolo didattico o istituto comprensivo).

Al termine del corso, i docenti che avranno superato i test previsti nel tempo stabilito, riceveranno un attestato di partecipazione, mentre la scuola otterrà la certificazione di scuola “Dislessia Amica”, purchè il 60% dei docenti che ha iscritto abbiano superato correttamente il corso.

Maggiori informazioni sul progetto e sui requisiti di partecipazione delle scuole sono disponibili a questo link.

Franco Botticelli, Presidente di AID, ha dichiarato: “Il progetto che abbiamo realizzato dopo oltre un anno di ricerca e applicazione sul campo in trenta istituti scolastici, nasce per richiamare l’attenzione della Scuola sui Disturbi Specifici di Apprendimento, che solo in Italia riguardano circa 1.900.000 persone. Con questo percorso di e-learning vogliamo sensibilizzare e formare a livello nazionale i docenti perché realizzino una didattica adeguata agli studenti con DSA, nel rispetto della legge 170/2010” – e continua – “Il progetto formativo è totalmente gratuito e ritagliato sulle esigenze del corpo docente che acquisirà metodologie, didattica e operatività per una progettazione scolastica adatta alle caratteristiche e ai bisogni di ciascuna persona”.

Il progetto “Dislessia Amica” è realizzato grazie alla collaborazione con Fondazione TIM, espressione dell’impegno sociale del Gruppo Telecom Italia, la cui missione è promuovere la cultura del cambiamento e dell’innovazione digitale, favorendo l’integrazione, la comunicazione, la crescita economica e sociale. In particolare, Fondazione TIM è in prima linea sul tema della dislessia fin dal 2009 con un programma pluriennale che ha permesso la realizzazione di protocolli di screening, campus informatici, libri digitali e la diffusione di un approccio più inclusivo nelle scuole.

La tecnologia alla base della piattaforma di e-learning è stata sviluppata e realizzata da LIFE, agenzia di comunicazione integrata e partner AID.

La fase di pre-registrazione delle scuole al progetto ha raccolto, fino ad oggi, l’interesse di oltre 2.300 istituti scolastici in tutta Italia.

http://www.aiditalia.org/it/news-ed-eventi/news/dislessia-amica-iscrizioni-aperte

#RipartiamoDallaScuola


#TerremotoCentroItalia, Miur lancia iniziativa #RipartiamoDallaScuola

Un Piano nazionale di aiuto e di intervento a medio-lungo termine per sostenere le comunità scolastiche colpite dal sisma il 24 agosto scorso. A lanciare l’iniziativa dal titolo “Ripartiamo dalla scuola” il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca con una circolare inviata a tutte le scuole. Una “gara” di solidarietà per dare supporto a studenti e docenti dei territori toccati dal terremoto.
La prima campanella, come ha spiegato il Ministro Stefania Giannini, “è un segnale importante di ritorno alla normalità e la scuola è il centro di ogni comunità”. Per questo il Ministero, in collaborazione con la Protezione civile, i Comuni e le Regioni coinvolte, si è attivato dalle prime ore successive al sisma per consentire la partenza del nuovo anno scolastico attraverso una task force attivata dal Ministro Giannini.

focus_090916#RipartiamoDallaScuola

Il Ministero ha già ricevuto numerose offerte d’aiuto, soprattutto da parte di scuole e insegnanti. Per poter organizzare al meglio le attività di sostegno è stata attivata una e-mail dove si possono inviare proposte e offerte di supporto. L’indirizzo da contattare è: ripartiamodallascuola@istruzione.it
La Direzione Generale per lo Studente, l’Integrazione e la Partecipazione farà da raccordo tra tutte le proposte pervenute con le esigenze degli istituti colpiti dal sisma.

Nota MAECI 8 settembre 2016, Prot. 890

Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale
STRASBURGO RAP CONSIGLIO EUROPA

Nota MAECI 8 settembre 2016, Prot. 890

Oggetto: Richiesta di distacco di 1 funzionario/a nazionale presso il Dipartimento Societa’ dell’Informazione della Direzione Generale per i Diritti Umani e lo Stato di Diritto del Consiglio d’Europa.

Nota 8 settembre 2016, AOODGSIP 6569

Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca
D.G. per lo Studente, l’Integrazione e la Partecipazione

A Direttori Generali Uffici Scolastici Regionali
LORO SEDI
Dirigenti Ambiti Territoriali Provinciali
LORO SEDI
Sovrintendente Scolastico per la Provincia di Bolzano
BOLZANO
Sovrintendente Scolastico per la Provincia di Trento
TRENTO
Intendente Scolastico per la Scuola in lingua tedesca
BOLZANO
Intendente Scolastico per la Scuola Località Ladine
BOLZANO
Sovrintendente degli studi per la Regione Valle d’Aosta
AOSTA
Presidenti e docenti referenti delle Consulte provinciali degli studenti
LORO SEDI

Nota 8 settembre 2016, AOODGSIP 6569

Oggetto: Sisma del Centro Italia – Iniziative di solidarietà.

Il drammatico evento sismico del 24 agosto u.s. ,come è noto, ha colpito una vasta area del centro Italia, causando vittime e gravissimi danni strutturali.
Il MIUR ha assicurato, subito dopo la fase di prima emergenza, il sostegno necessario alle comunità scolastiche per consentire la ripresa delle attività didattiche così come da calendario scolastico.
Come ha affermato il Ministro Giannini, la prima campanella è un segnale importante di ritorno alla normalità, perché la Scuola è il centro di ogni comunità.
Pertanto, considerato l’alto numero di offerte di aiuto e solidarietà pervenute agli uffici del MIUR da tutta Italia, questo Ministero ha deciso di attivare la casella e-mail: ripartiamodallascuola@istruzione.it.
L’obiettivo è quello di raccogliere tutte le proposte e realizzare un Piano nazionale di aiuto e di intervento a medio-lungo termine che permetta di garantire un sostegno concreto ed efficace per gli insegnanti, gli studenti e le loro famiglie nel percorso di ripresa della normale vita scolastica.
Le scuole di tutta Italia possono inviare le loro proposte e offerte di solidarietà di varia natura (ospitalità degli studenti, gemellaggi tra scuole, progetti educativi da realizzare direttamente sui luoghi colpiti o in differenti sedi, materiale didattico, testi vari o qualsiasi altro tipo di aiuto).
Sarà cura della scrivente Direzione raccordare le proposte pervenute con le esigenze rappresentate dalle istituzioni scolastiche interessate.

IL DIRETTORE GENERALE
Giovanna BODA