Tasse e contributi scolastici, i chiarimenti dell’U.s.r. Veneto

da La Tecnica della Scuola

Tasse e contributi scolastici, i chiarimenti dell’U.s.r. Veneto

Come accade ogni anno in questo periodo, gli Uffici scolastici regionali si vedono costrette ad emanare indicazioni precise per le scuole in merito alla richiesta alle famiglie del pagamento di tasse e contributi.

Ora è la volta dell’U.s.r. per il Veneto, con nota 18405 del 7 ottobre.

Innanzitutto, la nota ribadisce la distinzione tra tasse scolastiche erariali, espressione della potestà impositiva dello Stato e che vanno pagate obbligatoriamente quando previste e cioè solo negli ultimi due anni delle scuole secondarie superiori (dopo il compimento del sedicesimo anno di età e il conseguente assolvimento dell’obbligo scolastico) e i contributi scolastici di natura volontaria e facoltativa volti all’arricchimento dell’offerta culturale e formativa degli alunni delle scuole di ogni ordine e grado.

La normativa vigente in tema di tasse scolastiche prevede quattro distinti tipi di tributo:

1) Tassa di iscrizione: esigibile all’atto dell’iscrizione ad un corso di studi secondari, dopo il compimento dei 16 anni da parte dello studente, e vale per l’intera durata del ciclo, non è rateizzabile ed è devoluta integralmente all’Erario.

2) Tassa di frequenza: deve essere corrisposta ogni anno, dopo il compimento dei 16 anni da parte dello studente, e può essere rateizzata.

3) Tassa di esame: deve essere corrisposta esclusivamente nella scuola secondaria superiore al momento della presentazione della domanda per gli esami di idoneità, integrativi, di licenza, di qualifica, di Stato (ex maturità).

4) Tassa di diploma: la tassa deve essere corrisposta in unica soluzione, al momento della consegna del titolo di studio.

L’esonero dal pagamento delle tasse scolastiche può essere consentito per merito, per motivi economici e per appartenenza a speciali categorie di beneficiari.

Invece, i contributi scolastici possono essere richiesti solo ed esclusivamente quali contribuzioni volontarie e, quindi, facoltative per il miglioramento e l’ampliamento dell’offerta formativa degli alunni e per raggiungere livelli qualitativi più elevati nelle scuole.

Ma è illegittimo, e si configura come una violazione del dovere d’ufficio, subordinare la regolarità dell’iscrizione degli alunni (vincolata solo al corretto pagamento delle sole tasse erariali) al preventivo versamento del contributo scolastico.

L’U.s.r. ricorda infine che i contributi scolastici volontari a favore degli istituti scolastici di ogni ordine e grado,finalizzati all’innovazione tecnologica, all’edilizia scolastica e all’ampliamento dell’offerta formativa, trattandosi di erogazioni liberali, sono detraibili dall’imposta sul reddito, nella misura del 19%, a condizione che il versamento di tali erogazioni sia eseguito tramite banca o ufficio postale ovvero mediante gli altri sistemi di pagamento previsti dall’articolo 23 del decreto legislativo 9 luglio 1997, n. 241 e rechi nella causale uno o più, a seconda dei casi, dei seguenti fini: innovazione tecnologica, edilizia scolastica e ampliamento dell’offerta formativa. Se manca la causale o se dalla causale non si evince la motivazione del versamento, ai fini della detraibilità delle somme, è necessaria un’apposita dichiarazione dell’Istituto scolastico.

Non costituiscono, invece, onere detraibile i contributi volontari destinati per lo più al funzionamento amministrativo e didattico, in particolare per l’acquisto di materiale di pulizia e cancelleria. Non rientrano, inoltre, tra le spese detraibili, neppure i rimborsi delle spese sostenute per conto delle famiglie quali, ad esempio, per l’assicurazione individuale degli studenti per RC e infortuni in aggiunta a quella base, per il libretto delle assenze, per gite scolastiche, ecc.

Liceo classico, appello con 9000 adesioni

da tuttoscuola.com

Liceo classico, appello con 9000 adesioni
Le firme saranno consegnate a Mattarella e Giannini

Sono state recapitate al ministro dell’Istruzione Stefania Giannini e, per “doverosa e non formale conoscenza”, al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, le 9.000 firme raccolte dal movimento di opinione guidato dalla ‘Task Force’ che chiedono a “gran voce il rilancio del ginnasio-liceo classico come una delle più importanti ‘eccellenze’ nazionali: un indirizzo educativo che ancor oggi diploma i ragazzi che affrontano con migliori risultati gli studi universitari, sia umanistici che scientifici“.

La Lettera-Appello per il Liceo Classico ha ottenuto adesioni non solo da moltii illustri studiosi del mondo antico (da Luciano Canfora ad Eva Cantarella, da Salvatore Settis ad Antonio La Penna, da Franco Montanari a Mario Vegetti e Dario Antiseri), ma anche da alcuni dei più illustri fisici e matematici italiani, come Carlo Rovelli, Guido Tonelli e Lucio Russo; e da un numero inatteso di autorevoli scienziati, scrittori (Paola Mastrocola) ed umanisti, non solo del nostro Paese, ma anche francesi, spagnoli, statunitensi.

Oltre a quelle dei circa 1500 professori, universitari e liceali, ci sono le firme di 1500 studenti, 300 ricercatori e dottori di ricerca, 300 medici, 180 ingegneri e 180 avvocati rintracciabili sul motore di ricerca del sito della Task Force (taskforceperilclassico.it). E soprattutto, inattesa, una numerosissima rappresentanza di semplici cittadini, di tutte le professioni e le categorie sociali.

Un piccolo movimento di massa si è insomma mobilitato – scrivono i promotori – per un obiettivo che potrebbe apparire, oggi, controcorrente: mantenere la centralità, nelle prove d’esame finali del liceo, della traduzione dal latino e dal greco, pura e semplice, quale punto d’arrivo di un serio ed approfondito studio delle lingue classiche; una versione che, nelle parole di Luca Cavalli Sforza riportate nell’Appello, viene definita ‘l’attività più vicina alla ricerca scientifica, cioè alla comprensione di ciò che è sconosciuto’“.

I componenti della Task Force hanno accompagnato l’invio delle firme con la richiesta di “essere ricevuti in tempi brevi“.

Studenti in piazza: manifestazioni in crescendo fino al referendum

da tuttoscuola.com

Studenti in piazza: manifestazioni in crescendo fino al referendum

Ora basta. Decidiamo noi”. Uno slogan privo di complemento oggetto: che cosa dovrebbero decidere gli studenti? Forse non lo sanno neppure quelli – 100.000 secondo l’ottimistica stima degli organizzatori – che hanno aderito alla manifestazione di protesta indetta dalle organizzazioni studentesche Link e Uds per il 7 ottobre e che sono scesi in piazza in molte città italiane, con livelli di partecipazione differenziati.

In realtà l’obiettivo dell’iniziativa non era quello di chiamare gli studenti a decidere qualcosa in positivo, ma solo, essenzialmente, quello di opporsi a decisioni prese da altri, in primo luogo dal Governo in carica: la riforma della ‘Buona scuola’ da una parte e soprattutto la riforma costituzionale, in vista del referendum del 4 dicembre.

La riforma approvata nel luglio 2015 è solo il primo attacco sferrato dal governo Renzi contro la democrazia”, aveva detto infatti Francesca Picci, coordinatrice nazionale dell’Unione degli Studenti, alla vigilia della manifestazione, “ma l’ultimo tassello di questo attacco è il referendum costituzionale con cui il governo sta tentando di realizzare un accentramento di potere. Noi vogliamo difendere la sovranità popolare e la tutela della democrazia può partire solo dalle scuole”.

La manifestazione del 7 ottobre è stata dunque solo la prima. Ce ne sarà almeno un’altra, già annunciata per il prossimo il 29 ottobre: un giorno scelto non a caso perché è quello dell’apertura ufficiale della campagna elettorale sul referendum costituzionale. E la ‘mobilitazione’ nelle scuole crescerà – se ne può essere sicuri – fino al 4 dicembre. Con l’idea che un no al referendum rimetterà in discussione anche la Buona Scuola. Sarà insomma un no doppio.

PON Per la Scuola – Corso “PIATTAFORMA INDIRE – GPU AVVIO DELLE ATTIVITÀ”

Oggetto: PON “Per la Scuola , competenze e ambienti per l’apprendimento” 2014-2020 – Pubblicate in “Avvisi” le istruzioni operative per accedere al Corso “PIATTAFORMA INDIRE – GPU AVVIO DELLE ATTIVITÀ”

Nota prot.11692 del 11 ottobre 2016 e istruzioni operative

Avviso 11 ottobre 2016

Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca
Dipartimento per il sistema educativo di istruzione e formazione
Direzione generale per gli ordinamenti scolastici e la valutazione del sistema nazionale di istruzione

 


GIOCHI DI ANACLETO EUSO 2017/2018 – PRIMI PASSI NELLA FISICA 2017

 

L’Associazione per l’Insegnamento della Fisica (A.I.F.), nell’ambito delle gare di fisica per studenti riconosciute dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca (MIUR), Direzione

Generale per gli Ordinamenti Scolastici e per la valutazione del sistema nazionale di istruzione, progetta ed organizza la XXV edizione dei Giochi di Anacleto. Gli Istituti della Scuola Secondaria di Secondo Grado operanti in Italia e le scuole italiane all’estero sono invitati ad iscriversi.

I Giochi di Anacleto si rivolgono a studenti che seguono corsi introduttivi di fisica e sono mirati alla motivazione di un attivo interesse dei giovani per lo studio delle scienze. L’iniziativa si propone di promuovere, nel primo approccio allo studio delle discipline scientifiche sperimentali, lo stile laboratoriale, la soluzione di problemi, e la trattazione di tematiche scientifiche riferite ai fatti della vita quotidiana e della società in cui viviamo.

La prima fase dei Giochi di Anacleto comprende due prove:

  • Domande e Risposte, venerdì 28 aprile 2017 – gara individuale sulla base di un

questionario a risposta chiusa.

  • In Laboratorio, mercoledì 10 maggio 2017 – gara da affrontare a coppie, a carattere

sperimentale.

Possono prendervi parte tutti gli studenti degli istituti di istruzione secondaria di secondo grado attivi in Italia e analoghi Istituti Italiani operanti all’estero che siano regolarmente iscritti ai Giochi.

Dal 2010 la manifestazione è collegata con le Olimpiadi Europee delle Discipline Scientifiche (EUSO). I migliori fra i concorrenti ai Giochi di Anacleto 2017, purché non abbiano ancora compiuto i 17 anni nel corso dell’anno 2017, potranno iscriversi alle selezioni per la partecipazione alle Olimpiadi Europee delle Discipline Scientifiche che avranno luogo in Slovenia nella primavera del 2018. Gli studenti che supereranno con merito tali selezioni saranno inseriti nelle liste di eccellenza previste dal MIUR.

Gli istituti scolastici possono iscriversi ai Giochi di Anacleto dal 1 ottobre al 10 novembre 2016 seguendo la procedura indicata nell’apposita pagina dedicata alle iscrizioni su www.olifis.it .

Gli Istituti iscritti riceveranno testi e istruzioni per l’allestimento della prova sperimentale entro il mese di marzo 2017.

Le modalità di spedizione saranno comunicate agli iscritti via mail e riportate sul sito www.euso.it

Termine improrogabile per l’iscrizione è il 10 novembre 2016.

 

 

Il Direttore Generale

Carmela Palumbo

Nota 11 ottobre 2016, AOODGOSV 11302

Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca
Dipartimento per il sistema educativo di istruzione e formazione
Direzione generale per gli ordinamenti scolastici e la valutazione del sistema nazionale di istruzione

Ai Direttori Generali e ai Dirigenti titolari degli Uffici Scolastici Regionali
LORO SEDI
Ai Dirigenti Scolastici degli Istituti scolastici di ogni ordine e grado, statali e paritari
LORO SEDI
Al Sovrintendente Scolastico per la scuola in lingua italiana della Provincia di BOLZANO
Al Dirigente del Dipartimento Istruzione della Provincia di TRENTO
All’Intendente Scolastico per la scuola in lingua tedesca BOLZANO
All’Intendente Scolastico per la scuola delle località ladine
BOLZANO
Al Sovrintendente agli Studi della Regione Autonoma della Valle d’Aosta
AOSTA
e p. c. Al Capo Dipartimento per il sistema educativo di istruzione e formazione
SEDE
Al Capo di Gabinetto
SEDE
Al Capo Ufficio Stampa
SEDE
Al Direttore di RAI Radio3
Al Ministero per gli Affari Esteri

Nota 11 ottobre 2016, AOODGOSV 11302

OGGETTO: “L’italiano e la creatività: marchi e costumi, moda e design”: Quarta Giornata ProGrammatica con le scuole, 19 ottobre 2016, in collaborazione con Rai Radio3

Avviso 11 ottobre 2016

Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca
Dipartimento per il sistema educativo di istruzione e formazione
Direzione generale per gli ordinamenti scolastici e la valutazione del sistema nazionale di istruzione

 

OGGETTO: Il pensiero computazionale a scuola – Terza annualità dell’iniziativa “Programma il Futuro”: insegnare in maniera semplice ed efficace le basi dell’informatica.

Ad integrazione della pubblicazione del 5 ottobre 2016 relativa alla circolare (prot. n. 10844 del 27 settembre 2016) di cui all’oggetto, si comunica che la medesima è rivolta anche a tutte le scuole del primo ciclo di istruzione.

 

IL DIRETTORE GENERALE

Carmela Palumbo