Uil Scuola: la legge 107 non ci piace, ma adesso Ministero si è aperto al dialogo

da La Tecnica della Scuola

Uil Scuola: la legge 107 non ci piace, ma adesso Ministero si è aperto al dialogo

Pino Turi, segretario generale della Uil Scuola, ha fatto il punto dopo la riunione operativa avvenuta a Trento.

“Mettere in moto le nostre idee, togliere burocrazia,essere vicini alle persone – afferma Pino Turi nella sua relazione conclusiva all’esecutivo Uil Scuola a Trento. Una riunione operativa, quella che si è svolta nel capoluogo trentino, nella quale l’organo di indirizzo del sindacato ha definito le linee guida dell’azione sindacale nelle relazioni con il Governo e in vista della prossima conferenza di organizzazione”.

“La 107 è una legge sbagliata e le leggi sbagliate si cambiano – ha detto Turi. Perché la 107 non ci piace? Perché impone una regressione – ha aggiunto – fa venire meno un principio fondamentale, quello della scuola comunità, basata sull’autonomia.  Pensare a insegnanti condizionati, ad una libertà di insegnamento limitata, significa togliere il valore fondante della scuola, così come scritta nella costituzione. La scuola è oasi di libertà”.

Poi afferma il segretario Uil: “solo recentemente le nostre proposte, ed un impegno serio per aprire un dialogo con il Ministro, stanno producendo i primi risultati. Abbiamo chiara consapevolezza che da questo dialogo dovranno scaturire risultati concreti per le persone. Non sono i tavoli di confronto l’obiettivo del dialogo, ma lo strumento per realizzare l’obiettivo di modifica di molti aspetti della legge 107 a partire da quelli che invadono il campo della contrattazione”.

“L’intervento del Governo sulla scuola  – si legge nel documento finale dell’esecutivo  – lascia sostanzialmente inalterata la struttura dell’impianto di sistema ed interviene, impropriamente,  sui rapporti, sui diritti e sulle prerogative del personale docente, ATA e dirigente scolastico, stravolgendone l’impostazione autonoma e di autogoverno delle istituzioni scolastiche. Incide, sostanzialmente, proprio su quegli aspetti che, invece,  rappresentano il presupposto indispensabile e di rango costituzionale per poter realizzare una vera buona scuola”.

“Va evidenziato che –  anche prima di quanto concordato, ha precisato il segretario generale  –  si sono già svolti i primi incontri con i primi importanti elementi positivi:  la definizione dell’organico,  le  assunzioni del personale ATA e l’attivazione, sia pure contenuta numericamente di assistenti tecnici (500) nella scuola primaria.

I tavoli concordati, che riprenderanno il prossimo 2 novembre,  dovranno trovare soluzioni per modificare:
– gli errori sulla mobilità,  che potranno essere attenuati dall’incremento dei posti in organico per effetto del passaggio in quello dell’autonomia di circa 25.000 posti;
– la chiamata diretta che va ricondotta al contratto  e gli aspetti relativi alla formazione del personale
– il rinnovo del contratto”.
“Le notizie che pervengono dalla Presidenza del Consiglio – chiude l’intervento il sindacato Uil Scuola – meritano una particolare attenzione per verificare e quantificare le risorse disponibili per il rinnovo del contratto dei lavoratori del pubblico impiego che, in gran parte sono nel comparto della scuola, ricerca, università e Afam. Prioritarie, insieme alle risorse, anche le modifiche normative per liberare la contrattazione dai vincoli legislativi di questi lunghi anni di blocco economico e normativo”.

Mattarella: l’italianità parla di umanesimo

da tuttoscuola.com

Mattarella: l’italianità parla di umanesimo

Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nell’intervento conclusivo degli Stati generali della lingua italiana a Palazzo Vecchio, ha affermato con convinzione che “non possiamo dimenticare il fatto che a parlare dell’Italia sono ambiti importanti come l’arte, la musica, il design, la moda, il cinema, lo sport, l’industria e la cucina” e che dunque anche l’italiano, se promosso e insegnato (è comunque la quarta lingua più studiata al mondo) “può essere un medium importante per raccontare l’Italia”.

Promuovere e insegnare la nostra lingua è un mezzo per offrire alle altre culture gli importanti risultati realizzati dal nostro Paese nel corso della storia, perché, ha detto il Presidente, “l’italianità parla di umanesimo“. Da questo punto di vista è sbagliato pensare che l’italiano sia la lingua del passato e l’inglese quella della modernità.

Proporre la qualità Italia è anche proporre l’umanesimo che deriva dalla nostra cultura, dal modo di vivere, di lavorare –ha spiegato  Mattarella –. Valorizzare il passato già noto non può esaurirsi in percezioni di nostalgia, ci tocca invece il compito di riprogettare continuamente l’immagine e l’offerta culturale del nostro Paese”.

Per questo “ogni settore del nostro Paese è chiamato ad essere fonte di ispirazione e di avvicinamento alla cultura italiana e non possono mancare in questa direzione iniziative tese all’attrazione di talenti in Italia insieme a quelle dirette al rientro dei talenti italiani che hanno visto crescere all’estero le loro competenze“.

Le industrie del nostro Paese che hanno puntato sulla internazionalizzazione hanno recato e recano un contributo fondamentale alla causa della nostra cultura e della nostra lingua – ha sottolineato il Presidente – esprimendo quella civiltà e quell’umanesimo del lavoro che costituisce tanta parte del nostro bagaglio”.

Sono molto utili iniziative come quella dei canali televisivi in lingua italiana all’estero e di contenuti per la rete Internet, come il portale della lingua italiana nel mondo presentato nella «due giorni» fiorentina. Con l’obiettivo di ampliare la numerosa «platea di estimatori della cultura italiana», a seguito anche dell’iniziativa dell’Albo istituito dal Ministero degli Affari esteri.

Concetti fatti propri dal viceministro agli Affari Esteri, Mario Giro, che annuncia un potenziamento, grazie anche al finanziamento di 50 milioni del governo, degli 83 centri di cultura italiana nel mondo e una campagna per uscire dallo stereotipo dell’italiano lingua debole. Poi annuncia, per il prossimo anno sempre a Firenze, un’iniziativa dedicata alla lingua italiana e alla cucina. «Uno dei grandi must della nostra cultura – spiega Giro – che deve essere ancor più valorizzato e soprattutto messo in rete». E poi annuncia: «Proporremo anche un’università italiana della cucina su basi internazionali».

Turi (Uil), le leggi sbagliate si cambiano

da tuttoscuola.com

Turi (Uil), le leggi sbagliate si cambiano
Esecutivo della Uil scuola riunito a Trento

Mettere in moto le nostre idee, togliere burocrazia, essere vicini alle persone”. Così Pino Turi nel suo intervento conclusivo all’esecutivo Uil Scuola riunitosi a Trento per definire le linee guida dell’azione sindacale nelle relazioni con il Governo e in vista della prossima conferenza di organizzazione.

La 107 è una legge sbagliata e le leggi sbagliate si cambiano” – ha detto Turi. “Perché la 107 non ci piace? Perché impone una regressione” – ha spiegato – “fa venire meno un principio fondamentale, quello della scuola comunità, basata sull’autonomia: pensare a insegnanti condizionati, ad una libertà di insegnamento limitata, significa togliere il valore fondante della scuola, così come scritta nella costituzione. La scuola è oasi di libertà”.

Tuttavia, ha aggiunto il sindacalista, “recentemente le nostre proposte, ed un impegno serio per aprire un dialogo con il Ministro, stanno producendo i primi risultati. Abbiamo chiara consapevolezza che da questo dialogo dovranno scaturire risultati concreti per le persone. Non sono i tavoli di confronto l’obiettivo del dialogo, ma lo strumento per realizzare l’obiettivo di modifica di molti aspetti della legge 107 a partire da quelli che invadono il campo della contrattazione”.

L’incontro con il Ministro ha evidenziato un cambio di strategia – ha detto ancora Turi – certamente motivato dalle contingenze politiche generali, ma anche dalle esperienze non certo esaltanti del primo anno di applicazione della legge. I tavoli concordati, che riprenderanno il prossimo 2 novembre, dovranno trovare soluzioni per modificare:

– gli errori sulla mobilità, che potranno essere attenuati dall’incremento dei posti in organico per effetto del passaggio in quello dell’autonomia di circa 25.000 posti;

– la chiamata diretta che va ricondotta al contratto e gli aspetti relativi alla formazione del personale

– il rinnovo del contratto.

Occorrerà comunque verificare e quantificare le risorse disponibili per il rinnovo del contratto dei lavoratori del pubblico impiego che, in gran parte sono nel comparto della scuola, ricerca, università e Afam. “Prioritarie, insieme alle risorse, anche le modifiche normative per liberare la contrattazione dai vincoli legislativi di questi lunghi anni di blocco economico e normativo”.

Alternanza scuola-lavoro: tutti i numeri del Miur

da tuttoscuola.com

Alternanza scuola-lavoro: tutti i numeri del Miur
Un gruppo di 16 organizzazioni – aziende, ordini professionali e terzo settore – protagonista del programma ‘I campioni dell’alternanza’, lanciato questa mattina

Nell’anno scolastico 2015/2016 652.641 studenti delle scuole secondarie di II grado hanno partecipato a percorsi di alternanza Scuola-Lavoro a fronte dei 273.000 dell’anno 2014/2015, segnando un +139% di ragazzi interessati. In particolare, sono 455.062 gli studenti delle classi terze, quelli coinvolti per primi dall’obbligo previsto dalla legge ‘Buona Scuola’, che ha introdotto un numero di ore minimo da effettuare – 200 nell’ultimo triennio dei licei e 400 nell’ultimo triennio degli istituti tecnici e professionali – e uno stanziamento di 100 milioni all’anno per questo capitolo.

Dei 455.062 ragazzi delle terze, il 50% sono studenti che frequentano indirizzi liceali, in cui si registra un vero e proprio boom di partecipazione all’alternanza, diventata obbligatoria. Questi i principali dati emersi dal monitoraggio del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca presentato oggi dal Ministro Stefania Giannini, insieme al lancio del programma “I Campioni dell’Alternanza”, che coinvolgerà un gruppo di 16 organizzazioni – aziende grandi e medie, Ordini professionali e Terzo settore – nel racconto e nella diffusione dell’alternanza attraverso progetti di qualità: Accenture, Bosch, Consiglio Nazionale Forense, COOP, Dallara, ENI, Fondo Ambiente Italiano, FCA, General Electric, HPE, IBM, Intesa Sanpaolo, Loccioni, McDonald’s, Poste Italiane e Zara per un totale di circa 27.000 posizioni di alternanza messe a disposizione per questo anno scolastico solo da questi partner. Posizioni che verranno incrementate per il prossimo triennio.

“I numeri del primo anno di attuazione dell’obbligo di alternanza previsto dalla Buona Scuola sono incoraggianti e importanti. Nelle classi terze, quelle direttamente coinvolte dalla riforma, ha partecipato il 90% degli studenti previsti”, dichiara il Ministro Stefania Giannini. “Con la riforma abbiamo portato l’alternanza fuori dalla sperimentazione, trasformandola in una pratica strutturale per migliorare l’occupabilità dei nostri giovani e contrastare la disoccupazione e il fenomeno dei Neet. Dopo un primo anno di grande dinamismo, in cui non sono mancate le difficoltà tipiche delle fasi di attuazione, ora dobbiamo lavorare tutti insieme, come sistema Paese, per innalzare sempre di più i livelli di qualità dei percorsi attivati. Lo faremo – ha proseguito il Ministro – a partire da iniziative come quella che lanciamo oggi, ‘I Campioni dell’Alternanza’. Forniremo poi agli studenti, alle famiglie e alle istituzioni scolastiche, gli strumenti necessari per conoscere meglio i loro diritti e doveri, per incrociare le necessità delle scuole con le offerte di istituzioni e aziende pronte ad ospitare studenti, per dare ai nostri docenti le competenze necessarie per gestire questi processi”.

Nell’anno scolastico 2014/2015, prima dell’obbligatorietà, gli studenti coinvolti erano 273.000 e il 54% delle scuole faceva alternanza. Nell’anno scolastico 2015/2016 hanno partecipato 652.641 ragazzi, con un incremento del 139%. Le scuole che hanno fatto alternanza sono passate dal 54% al 96%. I percorsi di alternanza attivi sono passati da 11.585 a 29.437 (+154%). Le strutture ospitanti sono state 149.795 (+41%). Dove hanno fatto alternanza gli studenti? Soprattutto in imprese (36,1% dei casi), a scuola con l’impresa simulata o svolgendo attività interne, ad esempio nelle biblioteche (12,4%), nelle Pubbliche Amministrazioni (8,5%), nel settore No Profit (7,6%) e per la restante percentuale in studi professionali, ordini, associazioni di categoria.

In particolare, guardando alle sole classi terze, quelle che rientrano nell’obbligo previsto dalla legge, hanno svolto attività in alternanza 455.062 studenti su 502.275 iscritti in terza (il 90,6% del totale). Nell’anno 14/15 gli studenti di terza in alternanza erano stati 89.752 (17%).

Entro la fine dell’anno sarà pronta la Carta dei Diritti e dei Doveri degli Studenti in alternanza e nelle prossime settimane sarà attivata la Cabina di Regia MIUR-Lavoro, per un maggiore coordinamento sui temi dell’alternanza e dell’apprendistato. Apre oggi il sito dell’alternanza Scuola-Lavoro, un portale Miur dedicato a famiglie, studenti, scuole e partner dell’alternanza dove si potranno trovare informazioni, dati e buone pratiche (www.istruzione.it/alternanza).

A disposizione delle scuole c’è poi il Registro Nazionale dell’Alternanza Scuola-Lavoro. La piattaforma sviluppata da Unioncamere e collegata al Registro delle Imprese che permette di individuare posizioni disponibili di alternanza e contattare le strutture ospitanti. Ad oggi sono iscritte oltre 500 organizzazioni tra imprese, pubbliche amministrazioni, ordini e organizzazioni no-profit che offrono oltre 7.000 posizioni.

Uno specifico capitolo del Piano Nazionale di Formazione Docenti è dedicato all’alternanza con circa 6 mln per la formazione in tutte le scuole superiori (2.741) e il coinvolgimento di 35.000 tra dirigenti scolastici e docenti. Saranno inoltre previsti incentivi per le aziende che assumono studenti che hanno fatto alternanza. Il Ministero ha già stipulato 40 Protocolli nazionali, altre 70 partnership sono state attivate a livello locale.

Cgil, ma l’80% dell’alternanza si fa in estate

da tuttoscuola.com

Cgil, ma l’80% dell’alternanza si fa in estate
Per 4 studenti su 10 l’ASL rischia di non essere di qualità

Si fa anche d’estate (in 8 casi su 10), sulla base di offerte “occasionali” di soggetti privati (81% delle esperienze) e per 4 studenti su 10 rischia di non essere di qualità. Cgil, Flc Cgil, Rete degli studenti medi e Fondazione Di Vittorio fanno il punto sui percorsi di alternanza scuola-lavoro, obbligatori nel 2015-16 per gli studenti delle classi terze delle scuole superiori, e a regime per tutti gli studenti del triennio. Quasi un controcanto rispetto al quadro presentato al Miur nel convegno di svoltosi oggi alla stessa ora.

Dal monitoraggio, svolto dalla Fondazione Di Vittorio su un campione di 205 scuole di 87 province, emerge che nel 2015-16 le scuole hanno riscontrato “difficoltà” nell’applicare la norma.

Nonostante solo il 2% (4% al Sud) degli studenti obbligati a svolgere alternanza non sia stato inserito in questi percorsi, “preoccupa” che l’80% abbia dovuto fare quest’esperienza, almeno in parte, nel periodo estivo (di questi il 17% esclusivamente in estate) quando le attività didattiche sono sospese: segno della “difficoltà a far quadrare i conti del monte ore obbligatorio”.

Quasi il 90% delle scuole – rileva il monitoraggio – ha progettato i percorsi di alternanza (Asl) all’interno del Piano triennale dell’offerta formativa, ma “un consistente numero di esperienze è da considerare a rischio. Un ragazzo su 4 è fuori da percorsi di qualità: il 10% ha partecipato solo ad attività propedeutiche e il 14% solo ad esperienze di lavoro”.

Secondo i ricercatori l’81% delle scuole ha progettato percorsi Asl a partire da offerte di soggetti privati occasionali, ma si è comunque orientato sulla base delle proprie vocazioni curriculari: gli istituti tecnici verso le imprese (98%), i licei verso enti pubblici (91%). Nel complesso l’82,3% delle scuole ha sottoscritto convenzioni con imprese, il 75,9% con enti pubblici, il 58% con soggetti del Terzo settore, il 56% con enti privati.

Le organizzazioni sindacali fanno infine notare la presenza di un modello organizzativo “ancora poco collegiale”. Solo il 14% dei collegi sceglie i tutor; nel 30% dei casi lo individua il dirigente scolastico e nel 56% le candidature sono volontarie.

Emergono anche fattori positivi, ammettono le organizzazioni, come ad esempio il docente funzione strumentale e l’impegno delle scuole, ma occorre “sviluppare co-progettazione con strutture ospitanti individuate sulla base di accordi territoriali stabili che coinvolgano attivamente istituzioni locali e parti sociali”.

Nuove tecnologie: come recuperare un’ora alla settimana per la didattica

da tuttoscuola.com

Nuove tecnologie: come recuperare un’ora alla settimana per la didattica

Nelle scuole si stanno diffondendo non solo le aule supertecnologiche, con LIM, tablet, videoproiettori interattivi e quant’altro, ma anche sistemi informatici volti a rilevare l’ora di entrata e uscita degli studenti e in qualche caso anche dei docenti, peraltro già alle prese con la novità dei registri elettronici.

L’uso del badge, o di dispositivi analoghi, da utilizzare all’ingresso e all’uscita, è già abbastanza diffuso soprattutto (ma non solo) nel Nord Italia, e ha reso praticamente impossibile per gli studenti marinare la scuola senza che la scuola stessa e i genitori ne siano informati in tempo reale.

Ma c’è un’ulteriore conseguenza legata alla informatizzazione della presenza degli alunni, ed è l’azzeramento del ‘tempo morto’ dovuto, ogni giorno, all’appello degli studenti, con eventuale registrazione degli assenti. Il portale Skuola.net ne ha parlato con il dirigente scolastico del liceo bellunese ‘Giustina Renier’, Paolo Fratte, in prima linea nell’informatizzazione della sua scuola, che ha quantificato in 10 minuti al giorno il tempo recuperato alla didattica. Insomma, circa un’ora alla settimana, e una migliore gestione della prima ora di lezione.

Al docente, infatti, basta accendere il suo portatile e aprire il registro elettronico per sapere quanti e quali alunni sono assenti, e se sono o meno giustificati.

Per il momento non si dispone, almeno in Italia, di dati significativi sull’andamento delle assenze che siano direttamente collegabili all’introduzione di questi apparati tecnologici di controllo. In altri Paesi che ne fanno uso da tempo, per esempio la Gran Bretagna e gli USA, non sembra peraltro che essi si siano mostrati di per sé idonei a ridurre il tasso di assenze ingiustificate, tanto che alcuni genitori sono stati addirittura incriminati per non aver controllato e contrastato l’assenteismo scolastico dei figli. Ma il tempo riguadagnato alla didattica è certamente, e comunque, un fatto positivo.

Perché Perché Perché

PERCHÉ PERCHÉ PERCHÉ di Umberto Tenuta
CANTO 738  GLI ALUNNI NON ASCOLTANO LEZIONI
GLI ALUNNI FANNO DOMANDE
GLI ALUNNI SI FANNO DOMANDE
GLI ALUNNI SONO PIENI DEI PERCHÉ

Qui comincia l’avventura del Signor Bonaventura.
Qui comincia l’avventura!
E che avventura!
L’avventura dei perché degli alunni.
Gli alunni ascoltano!
No, no, no.
Gli alunni fanno domande!
Gli alunni fanno domande ai docenti.
No!
Gli alunni fanno domande a se stessi.
Gli alunni si domandano il perché!
Il perché di ogni cosa che li circonda.
Perché la finestra?
Perché il letto?
Perché il gattino?
Perché le scarpe?
Perché la finestra?
Perché l’albero?
Perché la pioggia?
Chi sei tu?

Perché?
Perché senza risposte.
I bambini nascono inetti ed ignoranti!
Non sanno nulla e non sanno fare nulla.
Debbono apprendere tutto: conoscenze, capacità, atteggiamenti!
Non sanno.
Ma sono portati a sapere.
Non sanno fare ma sono portati a fare.
Appena aprono gli occhi, guardano il volto della mamma.
Ma tu chi sei?
Ma tu che vuoi?
Io non so nulla ma voglio conoscere tutto.
Io non so bere il latte ma voglio imparare a fare tutto.
Io non ti amo ma voglio imparare ad amare il mondo intero.
Mi potete dire tutto ma se io non voglio non vi ascolto.
Mammina cara, mi puoi aprire la bocca, ma se io non voglio, non ti succhio i capezzoli.
Mammina cara, mi puoi dire tutto, ma se io non voglio, non ti ascolto.
Ti conviene aspettare le mie domande.
Lasciatemi domandare .
E, vi prego, non rispondete alle mie domande.
Io non voglio una risposta.
Io voglio imparare a cercare le risposte.
Le risposte ai perché miei.
Non ai tuoi perché!
O mia cara, o mia diletta, o mia bella professoressa!
Ascolta le domande dei tuoi alunni.
Suscita le domande dei tuo alunni.
Incoraggia i tuoi bimbi a porre domande.
Ma non dare risposte.
Turati la bocca.
Mettiti un bel tappo in bocca!
Lascia che essi cerchino, ricerchino, scoprano, inventino, costruiscano le risposte.
Il corpo umano, compresa la mente, rigettano ogni corpo estraneo.
Comprese le tue risposte, o mia cara collega!

Tutti i miei Canti −ed altro− sono pubblicati in:
http://www.edscuola.it/dida.html
Altri saggi sono pubblicati in
www.rivistadidattica.com
E chi volesse approfondire questa o altra tematica
basta che ricerchi su Internet:
“Umberto Tenuta” − “voce da cercare”

Giornata ProGrammatica


Quarta Giornata ProGrammatica di Radio 3

La lingua batte e MIUR | 19 0ttobre 2016

Nel mese di ottobre Radio3 – La Lingua Batte, il programma tutto dedicato alla lingua italiana in onda la domenica alle 10.45 e condotto da Giuseppe Antonelli, ha in cantiere il suo progetto più importante dell’anno: la “Giornata ProGrammatica”.
La Giornata ProGrammatica è un evento nazionale che si terrà mercoledì 19 ottobre. Giunto ormai alla quarta edizione, è realizzato da Radio3 – La Lingua Batte insieme al Ministero dell’Istruzione (MIUR) in collaborazione con il Ministero degli Esteri (MAECI), l’Accademia della Crusca, l’Associazione per la Storia della Lingua Italiana (ASLI) e – da questa edizione 2016 – la Comunità Radiotelevisiva Italofona (CRI) che riunisce le principali radio in lingua italiana all’estero. Ai partner istituzionali si aggiunge quest’anno il portale skuola.net che darà ampio spazio all’iniziativa stilando, tra l’altro, la classifica aggiornata degli errori di grammatica più diffusi tra gli studenti italiani.
La data della Giornata ProGrammatica anche quest’anno è stata scelta all’interno della “Settimana della lingua italiana nel mondo” promossa dal Maeci e dall’Accademia della Crusca che si terrà dal 17 al 23 ottobre 2016: il tema è “L’italiano e la creatività: marchi e costumi, moda e design”.
La Giornata ProGrammatica è un progetto rivolto a tutti gli studenti di lingua italiana (in Italia e all’estero) e agli Istituti di cultura italiana nel mondo per valorizzare la conoscenza della nostra lingua, che spesso si accompagna al prestigio del saper progettare e saper fare artigiano universalmente noto come “Made in Italy”.
Durante la Giornata ProGrammatica, ambasciatori del proprio lavoro creativo con i ragazzi delle scuole saranno stilisti, designer, architetti, art director, scenografi. La novità di questa edizione è che stavolta saranno gli studenti a visitare alcuni luoghi della creatività tra i più rappresentativi del Made in Italy. Lo scopo è illustrare le fasi di progettazione e lavorazione di un oggetto o anche, nel caso di un museo, la storia e l’identità di un marchio italiano e la terminologia specifica del prodotto. Il tutto sarà seguito da Radio3 attraverso vari collegamenti nel corso delle diverse trasmissioni della giornata.

Hanno aderito all’iniziativa: Museo Salvatore Ferragamo di Firenze (Istituto d’Arte di Porta Romana, Firenze, indirizzo design e moda), Museo Kartell di Noviglio – Milano (Liceo Artistico Nanni Valentini, Monza), Fabrica – Centro di Ricerca Gruppo Benetton Catena di Villorba – Treviso (Liceo Artistico Statale di Treviso), Antonio Marras di Alghero (Istituto Superiore Enrico Fermi – Liceo Artistico Costantino, Alghero, indirizzo design, industria e grafica), Fratelli Guzzini di Recanati (IPSIA Renzo Frau, Tolentino – Macerata, sez. San Ginesio), Museo del Tessuto di Prato (Liceo Artistico Brunelleschi Montemurlo -Prato, indirizzo design della moda), Quasar Design University di Roma (Liceo Artistico Caravillani, Roma), Sartoria Farani di Roma (Liceo Artistico Enzo Rossi, Roma), Ceramica Francesco De Maio di Vietri Srl (Liceo Artistico Sabatini Menna, Salerno), Sartoria Casa Kiton di Arzano – Napoli (Istituto Cuomo Milone, Nocera Inferiore – Salerno, indirizzo produzioni tessili e sartoriali), Budri Marmi Mirandola – Modena (Liceo Artistico Venturi, Modena, indirizzo design ceramico), Orafo Gerardo Sacco di Crotone (Liceo Artistico Santoni, Crotone, indirizzo design oreficeria), Sartoria G. Inglese S.r.l.di Ginosa – Taranto (Istituto Superiore Archimede, Taranto, produzioni artigianali e industriali e operatore moda), Gucci Firenze (Istituto Tecnico Russel –Newton, Scandicci – Firenze, sistema moda, calzatura e moda), Istituto Marangoni – The School of Fashion, Art & Design (Istituto professionale produzioni artigianali Caterina da Siena, Milano, indirizzo moda); Operae Indipendent Design Festival – Torino, Palazzo Cisterna (Liceo Artistico design industriale Renato Cottini di Torino; Istituto Superiore “Des Ambrois” professionale grafico e multimediale di Ulzio, Torino), Teatro dell’Aquila di Fermo (Liceo Artistico Preziotti –Licini di Fermo e Porto San Giorgio, Fermo, indirizzo scenografia), Madeamano di Caltagirone – Catania (Liceo Statale Bonaventura Secusio, Caltagirone, indirizzo design ceramico).
La Giornata ProGrammatica si concluderà, come da tradizione, con la serata speciale condotta da Via Asiago a Roma da Giuseppe Antonelli che sarà trasmessa dalle 21 alle 23 in diretta su Radio3 e in streaming video sul sito radio3.rai.it, oltre che dalle radio italofone che avranno aderito. La Rete Due della RSI – Radiotelevisione Svizzera trasmetterà la diretta audio – video. Radio Capodistria Radio Romania Radio Atene e San Marino RTV trasmetteranno parti dell’evento in differita. Come ogni anno ci sarà la traduzione simultanea in LIS – lingua italiana dei segni.
Molti gli ospiti provenienti da ambiti eterogenei, creativi e studiosi. Si esibirà dal vivo il cantautore Daniele Silvestri e saranno presenti la storica della lingua italiana Valeria Della Valle; Luciano Galimberti, presidente dell’ADI – Associazione per il disegno industriale; la direttrice del Museo Ferragamo di Firenze Stefania Ricci; il designer e musicista Lorenzo Palmeri; la giornalista del Corriere della Sera Daniela Monti; Anna Canonica-Sawina, autrice del libro Le parole della moda. Piccolo dizionario dell’eleganza (Cesati 2016); Giorgio Cappozzo, autore tv; Daniele Grassucci, responsabile contenuti del portale skuola.net; Clelia Sedda, direttrice artistica del festival “Error Day”; Vincenzo De Luca, Direttore Generale MAECI – Sistema Paese; Dino Balestra, presidente CRI e rappresentante RSI; Paolo Corbucci, Direzione Generale Ordinamenti Scolastici del MIUR.
Ci sarà anche quest’anno una gara proposta ai ragazzi, modulata come sempre in base al contesto della Settimana della lingua Italiana nel mondo. Agli studenti verrà chiesto di realizzazione uno spot per la promozione dell’italiano all’estero valorizzando le competenze specifiche del loro indirizzo di studio. Le forme potranno essere le più diverse: contributi audio o video, testi, progetti grafici, animazioni. Giudice dei materiali che arriveranno sarà un illustratore italiano di fama internazionale, Emiliano Ponzi (New York Times, Le Monde, New Yorker, Penguin Books).
La Giornata ProGrammatica ha richiamato negli anni un’attenzione sempre maggiore non solo da parte del pubblico, ma anche dei principali media italiani (Corriere Della Sera, Repubblica, Avvenire, Il Venerdì, L’Espresso) e del web, grazie anche al popolare hashtag #GiornataProGrammatica, che ha sempre scalato i trending topic di Twitter in Italia e che gli studenti partecipanti agli incontri potranno usare durante la giornata per postare e tuittare alcuni momenti delle loro visite nei luoghi della creatività. Anche quest’anno ci sarà un secondo hashtag a tema: #parolefuorimoda, scelto per sollecitare tutti (e in particolare gli studenti) a riscoprire la straordinaria ricchezza lessicale dell’italiano, recuperando parole troppo spesso dimenticate per pigrizia o trascuratezza.
La Giornata ProGrammatica è a cura di Cristina Faloci per Rai Radio3 e di Paolo Corbucci per il MIUR, Ministero Istruzione Università e Ricerca. La Serata ProGrammatica, condotta da Giuseppe Antonelli, è a cura di Cristina Faloci per la regia di Manuel de Lucia. In redazione: Francesca Zammarelli. Si ringraziano per la collaborazione Eliana Rizzi del Master in Critica Giornalistica dell’Accademia Silvio D’Amico di Roma, Alessandro Petrocco e Sara Sanzi per Radio3, Patrizia De Socio e Flaminia Giorda del Ministero dell’Istruzione.

Determinazione INVALSI 19 ottobre 2016, n. 288

Determinazione INVALSI 19 ottobre 2016, n. 288

PROCEDURA SELETTIVA per titoli ed eventuale colloquio per la partecipazione a corsi formativi finalizzati alla costituzione di un elenco di esperti della valutazione esterna delle istituzioni scolastiche ai sensi dell’art. 3, comma 1, lett. f), del decreto del Presidente della Repubblica 28 marzo 2013, n. 80, per eventuali incarichi di lavoro autonomo nell’ambito del Sistema Nazionale di Valutazione (SNV) o per lo svolgimento di attività di studio e ricerca nell’ambito del progetto Valu.E., cofinanziato con risorse europee, riferito alla programmazione europea 2014 – 2020 – profili A e B (SEL 6/2016)

Nota 19 ottobre 2016, Prot.n. 7606

Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca
Dipartimento per il Sistema Educativo di Istruzione e Formazione
Direzione Generale per lo Studente, l’Integrazione e la Partecipazione
Ufficio Quarto

Ai Direttori Generali e ai Dirigenti responsabili degli Uffici Scolastici Regionali

Ai Sovrintendenti Scolastici delle Province Autonome di Bolzano e Trento

Al Sovrintendente agli studi della Regione Autonoma Valle d’Aosta

Ai Dirigenti Scolastici

LORO SEDI

 

OGGETTO:  Concorso per la realizzazione del poster della 4° edizione del Festival cinematografico ASFF – Roma, Museo MAXXI, 3 e 4 dicembre 2016.

 

L’associazione culturale “Not Equal”, attiva nella promozione della cultura sulla condizione autistica e la sindrome di Asperger, organizza a Roma, presso il Museo MAXXI, nei giorni 3 e 4 dicembre 2016, la 4° edizione del Festival internazionale di corti cinematografici ASFF.

Nella rassegna è prevista anche una sezione che raccoglie cortometraggi nazionali e internazionali dedicati all’autismo e/o realizzati da film-maker che si riconoscono nella condizione autistica. L’intento è quello di portare avanti l’idea del cinema quale strumento di socializzazione e di inclusione sociale, come mezzo di formazione e informazione in ordine alle tematiche connesse ai disturbi dello spettro autistico, come opportunità per accedere al mondo del lavoro e come occasione per acquisire una migliore autonomia personale.

Nell’ambito del suddetto festival cinematografico, viene bandito un apposito contest creativo destinato ad individuare il poster dell’evento. Al concorso possono partecipare gratuitamente gli studenti della scuola secondaria di primo e secondo grado, nonché gli allievi delle Accademie d’Arte.

Le modalità relative alla partecipazione e le notizie riguardanti la rassegna cinematografica sono reperibili direttamente sul sito internet del festival: www.asfilmfestival.org

In considerazione della validità dell’iniziativa si pregano le SS.LL. di dare diffusione della presente nota presso le istituzioni scolastiche del territorio di competenza, tenendo comunque conto che la stessa sarà inserita negli spazi web istituzionali.

 

Si ringrazia per la collaborazione.

IL CAPO DIPARTIMENTO

Rosa De Pasquale