L’istruzione in piazza il 9 febbraio: i motivi

da La Tecnica della Scuola

Di Pasquale Almirante

Sembrava che il “primo vero segnale di discontinuità che ci attendevamo erano investimenti importanti su istruzione e ricerca”, mentre si registrano al contrario, scrive l’ huffingtonpost.it, “scarsità di risorse destinate al rinnovo dei contratti pubblici dopo una intera campagna elettorale giocata anche sull’incremento delle retribuzioni (in particolare nella scuola) da parte delle attuali forze al governo. In termini percentuali, l’aumento previsto è stato pari al 3,48%, come le risorse stanziate,  corrisponderebbero ad un incremento delle retribuzioni medie del personale pari all’1,3% per l’anno 2019, all’1,65% (1,3% + 0,35%) per l’anno 2020 e all’1,95% (1,3%+ 0,35% + 0,3%) dal 2021. L’incremento medio sarebbe di circa 40 euro”.

Il miraggio delle promesse sui salarti europei

“Nessuno si immaginava che in un solo contratto si potesse arrivare all’obiettivo di avere davvero salari europei nel mondo della scuola, della ricerca e dell’università, ma certo neanche quello che viene proposto. E poi nessuna vera risposta al precariato nei settori della conoscenza”.

Anche da qui la “manifestazione indetta da Cgil, Cisl e Uil del 9 febbraio che non è “contro” il governo in quanto tale come racconta la propaganda ufficiale.

“La piattaforma chiede soprattutto al governo di dare ascolto al mondo del lavoro, alle proposte e alle indicazioni emerse da centinaia di assemblee”.

Molte questioni irrisolte

Scrivono Cgil, Cisl e Uil: “la legge di bilancio, appena approvata, ha lasciato irrisolte molte questioni fondamentali per lo sviluppo del Paese, a partire dai temi del lavoro, delle pensioni, del fisco, degli investimenti per le infrastrutture, delle politiche per i giovani, per le donne e per il Mezzogiorno. Temi sui quali Cgil, Cisl e Uil hanno avanzato indicazioni e proposte credibili e realizzabili che non hanno trovato riscontro nella legge di stabilità avanzata dal Governo”.

Ciò che si obietta al governo Conte, si legge su  huffingtonpost.it,è la continuità sostanziale con i governi precedenti su molti versanti tra cui la disintermediazione dei soggetti sociali e istituzionali. Le affermazioni agghiaccianti di esponenti del governo per i quali l’unico vero sindacato sarebbe lo Stato, momentaneamente rappresentato dal M5S, rimandano a una idea totalitaria che si commenta da sola”.

La devoluzione del nord rischia l’unità del paese

“Quello che si ipotizza non è un semplice decentramento amministrativo: siamo in realtà in presenza di un progetto di vera e propria devoluzione, che investirebbe in pieno il sistema scolastico del Paese, minando l’unità culturale della nazione, per dare vita a progetti formativi regionali e localistici ben al di là di quella giusta attenzione alle specificità territoriali che, già a sistema vigente, sono assicurati dall’autonomia scolastica prevista dalla stessa Costituzione”.

Sull’autonomia differenziata e sugli enormi rischi per l’Italia è stata inviata una lettera, firmata dai segretari di Flc, Cgil, Cisl e Uil scuola, al premier Giuseppe Conte e ai presidenti delle Commissioni Istruzione di Camera e Senato nella quale si chiede un incontro urgente.

La manifestazione

“La manifestazione è senza dubbio contro le politiche xenofobe e razziste del governo perché pensare di costruire consenso sulla pelle degli ultimi alimentando paure e guerre tra poveri, violando la Costituzione e le norme del diritto internazionale, facendo propaganda per un partito politico utilizzando il corpo delle persone non è accettabile, non può e non deve essere accettato.

Anche per queste ragioni, forti e condivise, lavoratrici e lavoratori dell’Istruzione e della Ricerca, studentesse e studenti apriranno il corteo di Sabato 9 Febbraio.

Programma annuale 2019, ecco l’aggiornamento del piano dei conti

da La Tecnica della Scuola

Di Redazione

Novità per quanto riguarda il regolamento contabilità delle scuole: il MIUR ha emanato il 6 febbraio 2019 la circolare 2348, con la quale ha trasmesso alle Istituzioni scolastiche un aggiornamento del Piano dei conti (già inviato alle scuole, Allegato 1 alla nota MIUR 25674 del 20 dicembre 2018).

La nota riporta che, con questo aggiornamento del Piano dei conti, vengono apportate delle modifiche ed integrazioni alla sezione spese, tenuto conto delle esigenze manifestate da alcune scuole. Di conseguenza, la funzione SIDI Bilancio resterà chiusa il giorno 8 febbraio dalle ore 7:00 alle ore 13:00 per le attività di manutenzione.

Per questi motivi, si legge sul sito Flc Cgil, le scuole sono esentate dalla trasmissione del Programma Annuale e dei relativi flussi gestionali dell’esercizio finanziario 2019. Il Ministero fornirà successivamente, con apposita comunicazione, delle indicazioni specifiche al riguardo.

Questo aggiornamento arriva in corso d’opera della predisposizione, da parte delle scuole, del Programma Annuale 2019, quindi col bilancio già impostato sul Piano dei conti trasmesso a dicembre 2018.

Questo sta ad evidenziare, ancora una volta, che i tempi ristretti di applicazione del Regolamento di contabilità avrebbero reso necessario rimandare l’operazione della sua applicazione di un anno (gennaio 2020), come la FLC CGIL aveva chiesto al MIUR.

Ora le scuole, che non sono state preparate ad applicare tutte novità contenute nel Regolamento, dovranno nuovamente mettere le mani ai propri bilanci per fare le opportune correzioni con il nuovo Piano dei conti.

9 febbraio!

9 febbraio!

di Maurizio Tiriticco

Che sia la giornata della riscossa? Sventoleranno un po’ di bandiere rosse? Quelle dell’Italia che lavora, che lotta per riacquistare quella dignità che il governo attuale sta mandando alle ortiche? Ma che governo! Abbiamo uno “sgoverno” che vara iniziative astruse! Investimenti zero, ma elemosine a pioggia! Come nello Stato della Chiesa prima del 1870! Miseria, ignoranza, ma tante messe! E guai a non parteciparvi! Si perdeva il posto di lavoro! Uno “sgoverno” che vara iniziative offensive per chi chiede lavoro ed esige dignità! Regalini e mancette per assicurarsi il voto futuro! Almeno l’armatore Lauro ai Napoletani prima delle elezioni regalava una scarpa; e la seconda l’avrebbe data dopo la sua elezione più certa che mai! Chi l’avrebbe mai pensato dopo tanti anni? In realtà, l’era di Lauro sta tornando con lo “sgoverno” del pentalegati! Che pena!!! Un vicepresidente del Consiglio che si presenta in Francia a fraternizzare con i gilet gialli, come un cittadino qualsiasi! Creando un “caso” diplomatico, istituzionale, politico con un Paese amico dell’UE! Quell’Unione Europea che è il nostro unico avvenire e che i nostri sgovernanti vorrebbero gettare alle ortiche! In nome di un sovranismo che ricorda solo trascorse sciagure e che nuove sciagure potrebbe provocare! E un altro vicepresidente che sembra vivere in un eterno carnevale! Ogni giorno una divisa nuova! E, per non farci mancare nulla, un Presidente del Consiglio che recita la parte in commedia, con una lingua italiana molto modesta e iniziative pari a zero! Un ignoto personaggio – dal curriculum molto gonfiato – eletto da nessuno, sconosciuto a tutti, venuto dal nulla, non si sa né come né perché, messo a fare il Presidente del Consiglio, di fatto per tenere il sacco al gatto e alla volpe! Insomma, governanti per caso, che non sanno qual è il ruolo di chi ha responsabilità istituzionali! BASTA! Che domani, 9 febbraio, sia la giornata della svolta! I lavoratori, quelli veri, quelli che vedono nel sindacato la loro rappresentanza, la loro forza, riempiranno le strade della nostra bella città! Bella? Era bella! E raccomando loro: attenti alle buche!R