Nuovo Governo, nel programma ci sono più soldi alla scuola da subito. Zingaretti: andiamo a cambiare l’Italia

da La Tecnica della Scuola

Dopo alcuni giorni di sostanziale silenzio sul fronte dell’Istruzione e della Conoscenza, nel primo dei 26 punti della bozza di programma di governo M5S-Pd, spunta la Scuola e la necessità di finanziarla con maggiori risorse. L’operazione sarebbe immediata, da attuare già con la prossima legge di Bilancio.

Le disposizioni nella prossima legge di Bilancio

Con riferimento alla legge di bilancio per il 2020si legge sul blog delle Stellesarà perseguita una politica economica espansiva, senza compromettere l’equilibrio di finanza pubblica, e, in particolare: neutralizzazione dell’aumento dell’IVA, sostegno alle famiglie e ai disabili, politiche per l’emergenza abitativa, deburocratizzazione e semplificazione amministrativa, maggiori risorse per scuola, università, ricerca e welfare“.

Un accenno all’Istruzione, sempre nel programma del Governo giallo-rosso in via di composizione, viene fatto anche al punto 19, nel quale si parla di necessità di “tutelare i beni comuni, come la scuola, l’acqua pubblica, la sanità”.

Pure il segretario Pd parla di rilancio di scuola, università e ricerca

La conferma dell’attenzione particolare ai temi della scuola è arrivata, nella serata del 3 settembre, quando, su Facebook, il segretario del Pd Nicola Zingaretti ha scritto: “Con la chiusura del lavoro programmatico si è fatto un altro passo avanti per un Governo di svolta. Ridurre le tasse sul lavoro, sviluppo economico, green economy, rilancio di scuola, università e ricerca, modifica radicale dei decreti sicurezza. Ora andiamo a cambiare l’Italia“.

Il Partito Democratico, tuttavia, nello scacchiere venutosi a determinare con il nuovo Esecutivo giallo-rosso non dovrebbe aggiudicarsi il ministero dell’Istruzione. Al Miur, sembra che andrà un “grillino”: Nicola Morra oppure Vincenzo Spadafora.

Dislessia Amica, iscrizioni al livello avanzato del corso per docenti entro il 30 settembre

da La Tecnica della Scuola

Riparte il progetto dedicato alle scuole di AID e Fondazione TIM: si tratta di Dislessia Amica Livello Avanzato, un percorso formativo per docenti, gratuito, su piattaforma e-learning, volto ad implementare le modalità e le strategie di apprendimento più adeguate per il supporto degli studenti con Disturbi Specifici di Apprendimento (DSA).

L’iniziativa è fruibile dai docenti di ogni ordine e grado, comprese le scuole dell’infanzia, di istituti scolastici italiani statali e paritari.

Il corso ha una durata di 50 ore, è strutturato in 6 moduli e nasce per ampliare le conoscenze e le competenze dei docenti e le modalità e strategie di apprendimento più funzionali a supportare gli studenti con DSA, attraverso percorsi metodologici, materiali di approfondimento, indicazioni operative e video lezioni.

Per partecipare al secondo turno formativo da ottobre a dicembre 2019, le scuole interessate dovranno presentare la richiesta di adesione per i propri docenti entro il 30 settembre 2019.

Ci sarà poi un terzo ed ultimo turno, da gennaio a marzo 2020, con la scadenza delle iscrizioni fissate al 31 dicembre 2019.

Per maggiori informazioni sul progetto: http://www.dislessiaamica.com/it
Per accedere alla registrazione degli Istituti: http://www.dislessiaamica.com/it/registrati

Docenti neo-assunti, in arrivo la nota per la formazione e prova a.s. 2019/2020

da La Tecnica della Scuola

Il Miur ha illustrato ai sindacati la nota riguardante il periodo di formazione e prova dei docenti neo-assunti nell’a.s. 2019/2020.

Il modello di formazione ricalca sostanzialmente quello previsto dal DM 850/15 negli anni precedenti.

Come riporta la Flc Cgil, molte sono le conferme rispetto allo scorso anno:

  • l’apertura dell’ambiente on-line predisposto da INDIRE entro novembre
  • l’attività on-line su piattaforma per un impegno forfettario di 20 ore
  • i laboratori formativi in presenza pari a 12 ore
  • l’attività di peer to peer con i tutor per 12 ore complessive
  • le visite a scuole innovative che possono sostituire i laboratori, a cui potranno accedere 3000 docenti a livello nazionale.

Ma chi dovrà svolgere il periodo di formazione e prova?

In proposito, la Flc Cgil ha chiesto di chiarire bene la platea di docenti interessati dal percorso formativo: “quest’anno – scrive il Sindacato – avremo molti docenti chiamati dai concorsi che erano già di ruolo e avevano svolto la formazione con esito positivo, oltre ad altre situazioni particolari rispetto alle quali occorrono indicazioni univoche per gli Uffici Scolastici Regionali per evitare difformità di trattamento. Ad esempio i diplomati magistrali assunti dal concorso straordinario che hanno fatto e superato l’anno di prova, i docenti immessi in ruolo dal concorso 2018 della scuola secondaria (DDG 85/2018) rispetto ai quali le previsioni del DLgs 59/2017 sono state modificate dalla Legge di Bilancio 2019, i docenti precedentemente in ruolo e che adesso hanno avuto una nuova nomina per diverso o medesimo ordine di scuola”.

La nostra richiesta – conclude la Flc Cgil – è stata quella di specificare che chi ha superato l’anno di prova nel medesimo ordine di scuola non lo deve ripetere e che i docenti assunti dal concorso 2018 della secondaria (DDG 85/2018), visto che è stato abolito il FIT, seguiranno il medesimo percorso formativo di tutti gli altri neo-assunti”.

Concorso dirigenti scolastici: perchè il Consiglio di Stato ha rinviato la decisione?

da La Tecnica della Scuola

La notizia del rinvio al 12 marzo dell’udienza del Consiglio di Stato per l’esame di merito della vicenda del concorso per dirigenti scolastici è pienamente confermata anche se, per il momento, non se ne conoscono le ragioni.
C’è però chi sostiene che, a quella data, i neo dirigenti scolastici avranno svolto i 180 giorni necessari per poter superare l’anno di prova previsto dalle norme contrattuali.
“Questa decisione – osserva realisticamente Roberta Fanfarillo, della Flc Cgil dirigenti scolastici – consente ai nuovi dirigenti scolastici di lavorare con più tranquillità: devono affrontare infatti un anno di prova non facile; alle difficoltà che presenta il lavoro si sarebbe aggiunta anche l’incertezza che riguarda tutta la procedura”.
La decisione del Consiglio di Stato, intervenuto su richiesta del Miur che ha impugnato la sentenza del TAR Lazio relativa all’annullamento della procedura concorsuale, è certamente apprezzata dalle organizzazioni sindacali sostenitrici a loro volta delle ragioni dei candidati che avevano regolarmente superato la prova scritta.
E’ probabile, comunque, che il Consiglio abbia rinviato l’esame del ricorso in modo da avere più tempo per studiare con la massima precisione possibile una vicenda intricatissima.
D’altronde una eventuale decisione di confermare la sentenza del TAR equivarrebbe a un mezzo terremoto anche per le conseguenze indirette che l’annullamento di un concorso pubblico potrebbe avere.

Nota 4 settembre 2019, AOODGPER 39533

Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca
Dipartimento per il sistema educativo di istruzione e di formazione
Direzione generale per il personale scolastico

Ai Direttori degli Uffici Scolastici Regionali

Oggetto: Periodo di formazione e prova per i docenti neo-assunti e per i docenti che hanno ottenuto il passaggio di ruolo. Attività formative per l’a.s. 2019-2020.

Decreto Ministeriale 4 settembre 2019, AOOUFGAB 774

Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca
Ufficio di Gabinetto

Linee guida in merito ai percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento, di cui all’articolo 1, comma 785, della legge 30 dicembre 2018, n.145.