PON inclusione sociale e lotta al disagio, graduatorie definitive

da La Tecnica della Scuola

Il Miur ha pubblicato le graduatorie definitive riferite all’avviso PON Inclusione sociale e lotta al disagio nonché per garantire l’apertura delle scuole oltre l’orario scolastico soprattutto nelle aree a rischio ed in quelle periferiche “Scuola al Centro”.

L’avviso ha come obiettivo primario quello di riequilibrare e compensare situazioni di svantaggio socio-economico, in zone particolarmente disagiate, nelle aree a rischio e in quelle periferiche, proseguendo le indicazioni di precedenti avvisi del 2016.

Con l’avviso sono finanziati interventi e progetti formativi di contrasto alla dispersione scolastica per:

  • favorire l’introduzione di approcci innovativi;
  • rispondere a bisogni specifici con il coinvolgimento dei genitori e delle famiglie;
  • aprire le scuole nel pomeriggio, il sabato, nei tempi di vacanza, in luglio e settembre.

Il progetto è articolato in moduli (progetti formativi e didattici), ciascuno della durata minima
di 30 ore ma che possono anche articolarsi in moduli di 60 o 100 ore da realizzare prevalentemente nei periodo di sospensione della didattica curricolare.

Per ogni modulo è possibile coinvolgere 15/20 studentesse e studenti. In ogni caso per avviare un modulo è necessaria l’iscrizione di almeno 15 studenti.

Con successiva nota saranno comunicati agli Uffici Scolastici Regionali ed ai singoli istituti scolastici i progetti autorizzati e l’impegno finanziario assunto per ciascun ambito regionale.

Intercultura, scadenza prorogata alle ore 14 dell’11 novembre

da La Tecnica della Scuola

Intercultura fa sapere che “in seguito agli intensi volumi di traffico registrati sul sito, la scadenza delle iscrizioni al concorso Intercultura è posticipata alle ore 14 di lunedì 11 novembre 2019, in modo da consentire a tutti di iscriversi agevolmente”.

I posti a disposizione per i programmi 2020/2021 sono più di 2.000, di cui 1.500 accessibili attraverso borse di studio totali e parziali.

I programmi sono rivolti prioritariamente a studenti delle scuole superiori nati tra il 1 luglio 2002 e il 31 agosto 2005 (ovvero, indicativamente di età compresa al momento della partenza tra i 15 e i 18 anni).

Si può scegliere tra programmi annuali, semestrali, trimestrali o bimestrali in America, Europa, Asia, Oceania e Africa.

L’iscrizione non è impegnativa e consente di partecipare agli incontri di selezione che si terranno nella propria zona. Dopo il 10 novembre, le iscrizioni ai programmi scolastici vengono chiuse (rimangono aperte solo quelle per i programmi estivi).

Una volta iscritti, i candidati saranno invitati a un incontro, che indicativamente si terrà entro una decina di giorni dopo la scadenza del 10 novembre, che prevede un colloquio e alcune attività.

Dopo il primo incontro, sarà possibile accedere al fascicolo online di presentazione e scegliere il percorso che si vorrà seguire.

È possibile infatti partecipare ai programmi versando la quota di partecipazione oppure richiedendo una delle 1.500 borse di studio (totali o parziali) che Intercultura mette a disposizione direttamente (clicca qui per conoscere i dettagli e i requisiti) o da parte di aziende, enti, fondazioni o banche italiane, che collaborano con la Fondazione Intercultura (clicca qui per consultare la pagina con tutti i requisiti per le borse sponsorizzate).

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Borse di studio ITACA di Inps

Negli ultimi anni già 650 studenti hanno partecipato a un programma di Intercultura grazie alle borse di studio del Programma Itaca di INPS, in favore dei figli dei dipendenti e dei pensionati della Pubblica Amministrazione iscritti alla Gestione unitaria delle prestazioni creditizie e sociale e dei pensionati utenti della Gestione Dipendenti Pubblici.

Il bando è finalizzato ad offrire a studenti della scuola secondaria di secondo grado un percorso di mobilità internazionale, attraverso la frequenza di un intero anno scolastico, o parte di esso, presso scuole straniere, localizzate all’estero. L’Inps, in particolare, eroga una borsa di studio a totale o parziale copertura del costo di un soggiorno scolastico all’estero, organizzato e fornito da un unico soggetto terzo che garantisca il supporto per l’acquisizione, presso la scuola straniera e quella italiana, della documentazione necessaria per il riconoscimento del periodo di studi trascorso all’estero, secondo le vigenti disposizioni legislative e ministeriali.

In totale, le borse erogate per studiare in Paesi UE o estra UE sono 1.500.

La domanda deve essere trasmessa dal richiedente la prestazione entro le ore 12,00 del giorno 22 novembre 2019.

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Per partecipare ai programmi di Intercultura concorrendo per le borse di studio del programma ITACA INPS 2020 è necessario:
  1. Iscriversi entro le ore 14 dell’11 novembre ai programmi di Intercultura. Durante la compilazione dell’iscrizione online, nella scheda “Anagrafica Studente”, al punto 4, si dovrà rispondere “Sì” alla domanda “Ti iscrivi per una borsa di studio offerta da uno sponsor” e selezionare la voce INPS dalla tendina corrispondente. Sarà inoltre necessario effettuare un versamento di 50 Euro (non rimborsabili) tramite carta di credito, bollettino postale o bonifico bancario.
  2. Presentare la domanda di partecipazione al concorso ITACA di INPS 2020 (sul sito www.inps.it). La domanda deve essere presentata entro le ore 12.00 del 22 novembre 2019.

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Per quasi 8 giovani su 10, la tecnologia è positiva

da La Tecnica della Scuola

Una indagine condotta da Bva-Doxa per Visa, in collaborazione con FEduF, la Fondazione per l’educazione finanziaria e al risparmio costituita dall’Abi, su di un campione di 500 ragazzi italiani tra i 18 e 25 anni, sulla percezione del valore del denaro contante ed elettronico nella generazione dei nativi digitali, conferma che circa metà del campione usa sempre app/siti per prenotare ristoranti e locali o per ordinare cibo che gli viene consegnato a casa; altrettanti utilizzano ‘sempre-spesso’ lo smartphone nelle attività fisiche/sportive; l’84% usa ‘sempre-spesso’ smartphone e pc come navigatore per cercare percorsi e destinazioni, pressoché la totalità degli studenti, circa la metà del campione, usa sempre app/siti per gestire la scuola (registro elettronico di scuola/università).

L’indagine, riportata dal Sole 24 Ore, dice pure che per il 42% del campione, il digital è presente in tutti gli ambiti della vita.

Realtà digitale e reale

In pochi sono d’accordo con la difficoltà di non riuscire a distinguere tra digital e realtà (18%), così come nel ruolo dei social quale strumento per esprimere le proprie emozioni (21%).

Un po’ meno della metà sono d’accordo nel constatare che il denaro contante non sparirà (42% accordo 8-10) e consapevoli che i pagamenti dematerializzati hanno facilitato la loro vita (42% accordo 8-10).
Lo smartphone entra in modo deciso anche nella mobilità: il 37% utilizza app per sharing di mezzi di trasporto (auto, bici, scooter) e il 42% paga i mezzi pubblici con lo smartphone, il 22% paga la sosta per l’auto con le app. L’uso dello smartphone è diffuso anche per la prenotazione delle vacanze: il 60% del campione lo usa per prenotare aerei, case o alberghi online.

Lo smartphone anche per giocare

E ancora: il 60% del campione gioca con lo smartphone sempre-spesso, 87% guarda video brevi dai social e ascolta musica, il 66% guarda film e serie tv.

Acquisti online

I giovani del campione sono molto inclini agli acquisti on line, scelti soprattutto per la convenienza dei prezzi e per la comodità di ricevere la merce a casa.

Il 41% utilizza le carte prepagate per i propri acquisti on line.

Dispersione implicita: è misurabile?

da Tuttoscuola

Invalsiopen.it, il sito ufficiale dell’area delle prove nazionali Invalsi, ha fatto il suo esordio nel mese di ottobre 2019 pubblicando un editoriale del responsabile nazionale di tali prove, Roberto Ricci, dedicato al tema della dispersione scolastica implicita o nascosta, che a differenza di quella esplicita non rientra nelle statistiche ufficiali ma è egualmente rilevabile analizzando l’esito delle prove previste al termine della scuola secondaria di primo e di secondo grado.

Sul tema è poi intervenuta la presidente dell’Istituto, Anna Maria Ajello, con un articolo su Tuttoscuola.com, che ha evidenziato lo stretto rapporto che intercorre tra il fenomeno della dispersione nascosta e l’elevato tasso di analfabetismo funzionale che si registra tra gli adulti italiani, studiato da Tullio De Mauro già negli anni ottanta dello scorso secolo.

La grande quantità di dati resi disponibili dalle prove Invalsi consente ora per la prima volta di quantificare la dispersione implicita, che riguarda gli studenti che pur conseguendo il diploma di scuola secondaria superiore “non raggiungono livelli di competenze di base nemmeno lontanamente sufficienti per esprimere scelte e comportamenti in grado di interagire consapevolmente nella società” (Ricci) avendo accumulato nel tempo “acquisizioni carenti o addirittura quasi inesistenti” (Ajello).

Una quota non trascurabile di studenti che conseguono il diploma – afferma l’Invalsi – non raggiungono nemmeno lontanamente i livelli di competenza che ci si dovrebbe aspettare dopo tredici anni di scuola. Le criticità messe in evidenza dai risultati delle rilevazioni nazionali già nel primo ciclo d’istruzione potrebbero permettere una identificazione precoce di questo problema e consentire quindi azioni preventive efficaci. Ai nostri ragazzi non è richiesto di avere “un’infarinatura” delle nozioni studiate a scuola, ma di possedere competenze. E invece – ricorda la Ajello – “un genitore se il figlio evita la bocciatura ‘strappando il 6’, non se ne rammarica ma considera la promozione uno scoglio superato”.

Questo scarto tra i dati statistici relativi alle promozioni e ai diplomi e il livello effettivo degli apprendimenti, più basso rispetto a quello dichiarato dai “pezzi di carta” rilasciati, era stato notato già negli anni settanta da Aldo Visalberghi con riferimento agli esami di maturità e da Roberto Giannarelli per quanto riguarda la licenza di scuola media: furono condotte limitate ricerche empiriche, rese difficili dalla riluttanza delle scuole e degli insegnanti a fornire informazioni e dati. Solo con la graduale diffusione della cultura e degli strumenti della valutazione di sistema si è potuto dare una base quantitativa alla rilevazione oggettiva dei dati relativi ai livelli di apprendimento, anche se non mancano le riserve, e il dibattito, sul carattere non neutrale delle scelte effettuate: dal tipo di items impiegati, che privilegerebbero intelligenze di tipo esecutivo sottovalutando creatività e pensiero divergente al condizionamento delle scelte didattiche con sollecitazione al teaching to the test, e al limitato numero delle competenze delle quali si effettua la misurazione: lingua materna, inglese, matematica.

Insomma, se la dispersione esplicita è misurabile ma ingannevole perché non tiene conto di quella implicita, quest’ultima verrebbe misurata con criteri discutibili perché circoscritti. Intendiamoci: la nostra non è una critica del merito ma una problematizzazione del metodo, in linea con quanto emerge anche nel dibattito internazionale sulla ‘soggettività’ dei parametri utilizzati nella valutazione di sistema basata sul testing. Metodologia che può offrire, comunque, informazioni utili e importanti, come vediamo nella successiva notizia.

Orientamenti 2019

Scuola, al via a Genova “Orientamenti 2019”. Il MIUR presente con un ricco programma di iniziative per guidare i ragazzi nella scelta

Il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca conferma la sua presenza anche quest’anno al Salone “Orientamenti” di Genova. La manifestazione, giunta alla 24esima edizione, si terrà al Porto Antico di Genova a partire da oggi, martedì 12 novembre. Per tre giorni nello spazio attrezzato del capoluogo ligure sarà allestito un “Villaggio dell’Orientamento” dove studenti, famiglie ed educatori potranno incontrarsi e confrontarsi.  

Lo slogan scelto per l’edizione 2019 del Salone è “Saper fare: Scuola, Lavoro, Società”. Attorno alle tre parole chiave ruoteranno gli appuntamenti. Il Salone sarà l’occasione per presentare le opportunità formative e professionali del futuro e per orientare i ragazzi nelle scelte dei percorsi di studio. Ci sarà spazio anche per le attività di orientamento precoce per i più piccoli.

Il Salone “Orientamenti 2019”  è organizzato dalla Regione Liguria in collaborazione con Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, Ufficio Scolastico Regionale per la  Liguria, Università agli Studi di Genova, Camera di Commercio di Genova, Unioncamere, Città Metropolitana di Genova, Comuni di Genova, La Spezia, Chiavari, Savona, Albenga, Imperia, Sanremo e Ventimiglia, Festival della Scienza, Guardia Costiera, Accademia Italiana della Marina Mercantile, GNV S.p.A.

Il MIUR parteciperà mettendo in mostra le eccellenze scolastiche del Paese: nei venti stand riservati alle scuole saranno ospitate le esperienze più innovative d’Italia avviate da altrettante scuole del territorio. Nel corso della tre giorni, inoltre, si terranno convegni, laboratori, presentazioni e incontri promossi dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca e curati dall’Ufficio Scolastico Regionale per la Liguria.