Coronavirus, sindacati chiedono lavoro agile anche per i Dirigenti Scolastici

da Orizzontescuola

di redazione

comunicato unitario FLCGIL, CISL, UIL, SNALS e GILDA –  Alla luce del numero rilevante dei contagi e dell’invito pressante ed urgente a limitare ogni spostamento delle persone, riteniamo che i dirigenti scolastici debbano, senza alcun indugio, assicurare lo svolgimento in via ordinaria in forma agile delle prestazioni lavorative del personale dipendente,

anche in deroga agli accordi individuali e agli obblighi informativi di cui agli articoli da 18 a 23 della legge 22 maggio 2017, n. 81, come previsto nei DPCM emanati dal Governo, limitando la presenza dei lavoratori esclusivamente ai casi in cui la presenza fisica sia indispensabile, come nel caso delle attività connesse alle attività zootecniche nelle aziende agrarie o delle istituzioni educative.

Crediamo che non debba assolutamente ripetersi quanto avvenuto nella regione Marche il 4 marzo, con l’esposizione al contagio dei partecipanti all’incontro formativo in presenza per i dirigenti scolastici neoassunti, voluto dall’USR nonostante le proteste delle OO.SS.. La difesa della salute e il rispetto delle condizioni di sicurezza vengono prima di ogni altra considerazione.

Per quanto riguarda il personale che non può, per le caratteristiche della professione, accedere allo smart working, ci aspettiamo dal decreto-legge, del quale si attende l’emanazione, indicazioni risolutive e rispettose delle previsioni contrattuali, già del resto presenti nella nota 323/2020 del Ministero dell’Istruzione.

Anche per i dirigenti scolastici lo smart working costituisce la modalità ordinaria della prestazione lavorativa. A nostro parere, nel quadro delle disposizioni attualmente vigenti, i dirigenti dovranno assicurare la presenza nell’edificio scolastico solo quando ciò risulti del tutto inderogabile, come nel caso di attività improcrastinabili per le quali la presenza fisica del personale sia stata ritenuta indispensabile. Tutte le restanti attività di coordinamento e di gestione potranno essere svolte da remoto.

L’utenza potrà comunque rivolgersi all’istituzione scolastica tramite contatti telefonici ed indirizzi e-mail pubblicati sul sito dell’istituzione scolastica.

Ridurre gli spostamenti delle persone è, al momento, l’unico modo di contrastare la diffusione del contagio. La scuola pubblica continuerà a garantire lo svolgimento della sua funzione costituzionale. Tutto il personale scolastico, dai dirigenti scolastici, ai docenti, al personale ATA, continuerà ad assicurare alle studentesse e agli studenti l’esercizio del diritto allo studio.

Riteniamo infine ineludibile un confronto preliminare con la Ministra dell’istruzione per verificare l’impatto sulla scuola delle misure contenute nel decreto legge in corso di emanazione, anche al fine di rilevare eventuali necessità di integrazione in sede di conversione.

Flc CGILFrancesco Sinopoli CISL ScuolaMaddalena Gissi UIL Scuola RuaGiuseppe Turi

Coronavirus, nuovo decreto: congedo, piattaforme e-learning, telelavoro. Tutte le misure, SCARICA BOZZA

da Orizzontescuola

di redazione

In via di pubblicazione il testo definitivo del Decreto che punta a misure in aiuto di aziende e famiglie per far fronte all’emergenza Coronavirus. Vi diamo alcuni contenuti presenti all’interno, nonché la bozza da scaricare, ricordandovi che il testo potrebbe essere suscettibile di modifiche.

Fondi a scuole per comprare piattaforme per e-learning e tablet e connessione agli studenti

Lo stanziamento sarà di circa 84 milioni di euro. La misura punterà anche a formare i docenti sulle metodologie e-learning, oltre a permettere l’assunzione di assistenti tecnici per l’anno scolastico in corso per infanzia, primaria e secondaria di I grado.

Congedi e permessi 104

Coronavirus, bozza decreto: congedi parentali fino a 15 giorni e 24 giorni in più di permessi 104

La misura permetterà di usufruire di giorni aggiuntivi rispetto a quelli già previsti da normativa. Inoltre, sarà possibile, in alternativa, usufruire di 500 euro per il pagamento di babysistter. Articolo

43 milioni di euro per igiene personale e pulizia straordinaria nelle scuole

Il decreto stanzia una somma per l’acquisto di prodotti per l’igiene del personale e degli studenti, nonché per la pulizia delle scuole in vista della riapertura.

Coronavirus, bozza decreto: scuole restano aperte, ATA a lavoro. Confermati smart working e turnazione

Disattesa, per il momento, la chiusura delle scuole. Ricordiamo che le scuole restano aperte ma le attività didattiche sono sospese. Previsto nel decreto anche lo smart working obbligatorio in caso di emergenze sanitarie.

Differimento del termine di adozione dei rendiconti annuali 2019

In considerazione della situazione straordinaria di emergenza sanitaria derivante dalla diffusione dell’epidemia da COVID-19 e della oggettiva necessità di alleggerire i carichi amministrativi di enti ed organismi pubblici anche mediante la dilazione degli adempimenti e delle scadenze, il termine di adozione dei rendiconti o dei bilanci d’esercizio relativi all’esercizio 2019 degli enti e dei loro organismi strumentali, ordinariamente fissato al 30 aprile 2020, è differito al 31 maggio 2020. Per le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano sono rinviati al 31 maggio 2020 e al 30 settembre 2020 i termini per l’approvazione del rendiconto 2019 rispettivamente da parte della Giunta e del Consiglio.

Scarica la bozza di Decreto

Didattica a distanza, Azzolina: Con hashtag #LaScuolaNonSiFerma raccontateci vostre esperienze

da Orizzontescuola

di redazione

Con un post su Facebook, la ministra dell’Istruzione, Lucia Azzolina, ha invitato la comunità scolastica a raccontare le esperienze della didattica a distanza scrivendo al ministero o pubblicandole sui profili social con l’hashtag #LaScuolaNonSiFerma

“Nella difficoltà – si legge sul post – sta emergendo il meglio dell’intera comunità scolastica, l’unità, la responsabilità collettiva e la fiducia nel fatto che insieme ce la faremo. Nei prossimi giorni con MIUR Social ve lo racconteremo. Abbiamo deciso di condividere con voi le migliori esperienze di didattica a distanza, le storie delle scuole, degli insegnanti e degli studenti che stanno proseguendo gli studi in una situazione senza precedenti. La dimostrazione di quel senso di appartenenza che ci sta unendo. Vi chiedo di continuare a scriverci, a raccontarci le vostre esperienze di didattica a distanza pubblicandole sui vostri social con l’hashtag #LaScuolaNonSiFerma.”

Coronavirus, la preside agli alunni: mi mancate tantissimo, senza di voi le aule sono fredde

da La Tecnica della Scuola

“Cari ragazzi, mancate! Mancate tantissimo! Mancate ai vostri insegnanti, collaboratori scolastici, ma soprattutto a me!”. Lo ha scritto ai suoi studenti Maria Rosaria Manca, dirigente scolastica dell’istituto secondario di primo grado Ascanio Grandi di Lecce, commentando le settimane di didattica sospesa per via della decisione del Governo di ridurre al massimo i rischi di contagio del temuto Coronavirus, che ha fatto perdere la vita già a quasi 2 mila italiani.

“A scuola solo io e due impiegati”

Le parole della dirigente fanno anche riflettere sulla situazione che si è venuta a determinare negli istituti scolastici in questi ultimi giorni: alla mancanza di alunni e docenti (tranne riunioni precedentemente organizzati e non differibili), si è aggiunta l’impossibilità di accogliere i genitori. E lo stesso personale si reca a lavoro secondo una turnazione stabilita.

“Anche la scuola è molto cambiata in questi giorni – dice il capo d’istituto -: nessuno vi può accedere se non io e due impiegati al giorno, a turno. Tutto è silenzio, direi quasi assordante silenzio. Le aule pulite come non mai, odorano di cloro ma sono terribilmente fredde nonostante l’impianto di riscaldamento regali le ultime ore di calore, prima dello stop primaverile”.

“Mi mancano i vostri ritardi”

La dirigente si rivolge quindi agli allievi: “Mancano i vostri ritardi – scrive – le vostre relazioni complicate tra di voi e tra qualche docente. Mancano le assemblee con i rappresentanti di classe delle terze. Quante cose avremmo dovuto fare insieme in questo periodo! Ma non è la fine, tranquilli, con l’aiuto e la responsabilità di tutti usciremo da questo momento e incontrandoci di nuovo, nelle aule, nelle piazze, nei parchi, diremo: ricordi come è stato difficile trascorrere giorni e giorni chiusi tra le mura domestiche?”.

“Gli abbracci che oggi ci mancano – continua la preside -, sono magari quelli che abbiamo negato ieri a qualcuno”.

E ancora: “Le strette di mano che non possiamo momentaneamente dare sono quelle che ci hanno infastidito ieri, gli sguardi e i sorrisi che mancano in questi giorni sono forse il broncio che abbiamo tenuto con i nostri amici. Vedete come è importante fermarsi a riflettere su tutto ciò!”.

“Il Coronavirus ci ha cambiati”

Anche la dirigente è convinta che “da questo momento ne usciremo cambiati, profondamente cambiati, poiché apprezzeremo la bellezza della vita e delle cose semplici, l’importanza delle relazioni, dell’amicizia vera, dell’essere grandi protagonisti della storia”.

Per la preside della scuola pugliese, quello che sta accadendo “è tutto surreale! Ma noi siamo ancora qui! E questo rende tutto molto più facile da superare”.

L’ultimo pensiero è alla tutela della salute degli studenti e del personale scolastico: “State a casa, mi raccomando, perché presto ci rivedremo”.

Didattica a distanza, le piattaforme più utilizzate dai docenti

da La Tecnica della Scuola

Mai come in questi giorni, si è parlato così tanto di didattica a distanza. Almeno in Italia, dove la scuola è intesa come una relazione in presenza, fatta di comunicazione tradizionale, di occhi che si incrociano, di docenti che cercano gli sguardi e l’attenzione degli alunni, di giovani che interagiscono con i pari. Solo che il modello tradizionale è venuto meno: il timore per il contagio del Coronavirus, ha spazzato via le attività didattiche. E dopo lo stop delle lezioni, sta portando alla chiusura totale degli istituti per tre settimane.

Prima viene la relazione

Anche La Tecnica della Scuola ha deciso di aprire uno spazio tutto per la didattica a distanza, proprio per contribuire a sostenere le scuole, offrendo suggerimenti, risorse ed esperienze da condividere a tutta la comunità scolastica.

Ma come si arriva a realizzare una formazione soddisfacente anche se non c’è la presenza fisica di docenti e discenti? Il formatore Rodolfo Marchisio non ha dubbi: “La chiave del nostro lavoro (e del digitale) – ha scritto per noi – è la relazione educativa ed è per questa che state lavorando, mescolando attività diverse, che le tecnologie veicolano o permettono”.

La parte relazionale, quindi, è quella sempre più importate. E ora i software, le app, le piattaforme telematiche servono prorio a questo: ad instaura le relazione.

Con quale mezzo?

Ecco, allora, che per i docenti diventa importante capire su quale mezzo di comunicazione “salire”, per far viaggiare dati, compiti, esercizi da fare e da ricevere.

E qui viene il bello: quali sono le piattaforme digitali e interattive migliori? A quale applicazione e-learning conviene avvicinarsi? La risposta, come tutte le dimensioni con una vasta scelta, non esiste.

Proviamo, allora, a mettere a disposizione dei nostri lettori un ventaglio di possibili soluzioni da adottare per collegarsi con una classe di almeno 20 alunni. Ovviamente da casa, dove in questi giorni prof, maestri e allievi stanno rimanendo, dando seguito alle disposizioni del Governo e del ministero dell’Interno.

All’inizio i social

Nei primissimi giorni di sospensione dell’attività didattica, quando ancora non si sapeva che le lezioni sarebbero state sospese per settimane, i docenti hanno “tamponato” la situazione utilizzando i mezzi interattivi più in voga: in particolare, le chat WhatsApp, Messenger o Snapchat.

Qualche collega, più evoluto tecnologicamente, ha sperimentato con gli alunni Glide, che oltre alle parole e agli emoji, comunica pure con i videomessaggi. Oppure HouseParty, un social in cui ci si incontra in video.

Poi le video-conferenze

Ben presto, però, i docenti si sono resi conto che i social non possono supportare più di tanto la didattica. Soprattutto perchè non gestiscono in modo organizzato i documenti. E sono andati a cercare oltre.

Tra le modalità possibili per interagire in modo diretto e contemporaneamente con la classe, hanno scoperto che esistono sempre le videochat via Skype: un modo di dialogo che permette da oltre tre lustri di far comunicare i lavoratori delle aziende, anche multinazionali, come pure i parenti lontani. E anche con una qualità medio-alta.

Come fare didattica a distanza?

Solo che la video-chat non lascia “traccia”, nel senso che non memorizza documenti: quelli che, invece, nella scuola servono per dimostrare di avere compreso la lezione e per essere valutati (anche se per una vera e propria valutazione sarebbe molto meglio attendere il ritorno in classe).

Arrivano le “app”

I docenti, però, sanno anche che negli ultimi anni si sono sempre più evolute le cosiddette “app”: quelle applicazioni, in alto numero gratuite, che con pochi clic ed un download, si possono agevolmente scaricare nel proprio computer, tablet o smartphone.

Una di queste, molto utile alla didattica on line, si chiama Zoom: si scarica, senza costi, e permette di realizzare videochiamate tra più utenti.

Della stessa “famiglia” sono anche Hangouts e Jamboard di Google o Teams di Microsoft: nascono per motivi puramente lavorativi, e non a caso, scrive l’Ansa, “fanno parte dei pacchetti di programmi da ufficio delle due compagnie (G Suite e Office 365).

L’utilità di Classroom

Un prodotto interattivo, invece, specifico per gestire i compiti di bambini e ragazzi è Classroom, anche questo di Google: la sua intuitività ed efficacia lo ha portato ad essere uno dei sistemi più gettonati per il maestro o l’insegnante che vuole realizzare una classe virtuale, fare lezione, inviare e correggere i compiti.

Con tanto di interazione privata con gli alunni, rispettando pure, quindi, quella privacy necessaria per evitare contestazioni da parte di discenti e famiglie.

Con Google Moduli, invece, c’è la possibilità di creare quiz e domande (chiuse o aperte).

I vantaggi di We School

Se è meno conosciuta ed utilizzata è la californiana Edmodo, una soluzione interattiva efficace è l’italiana We School: è gratuita, si può scaricare e fruire anche da smartphone, contiene il registro elettronico, una “bacheca” per ‘postare messaggi’, un’area per condividere documenti e uno strumento per realizzare in modo frendly test e compiti on line.

L’uso crescente di Moodle

Un’altra piattaforma di classe virtuale dall’uso crescente è Moodle: pure questa è open source, nasce per l’ambiente universitario ed è molto utile per riunirsi in modo virtuale.

Mario Rusconi, presidente Anp Lazio che si sta adoperando per un suo utilizzo su più scuole, ci ha detto che “dà la possibilità agli insegnanti di parlare con i ragazzi; la stessa cosa possono fare gli studenti, ovvero mandare i loro compiti. E quindi, pur con tutte le difficoltà del momento, intende ricostruire un po’ il clima della classe”. Basta fissare l’orario, fare l’appello e il gioco è fatto.

Avviso 16 marzo 2020, AOODGOSV 4478

Ministero dell’Istruzione
Dipartimento per il sistema educativo di istruzione e formazione
Direzione generale per gli ordinamenti scolastici e la valutazione del sistema nazionale di istruzione

Avviso 16 marzo 2020, AOODGOSV 4478

Oggetto: Assistenti di lingua stranieri in Italia- Proroga funzioni SIDI

La Direzione generale per gli ordinamenti scolastici e la valutazione del sistema nazionale di istruzione comunica che continuano ad essere aperte, fino alle date che saranno successivamente comunicate, le funzioni di registrazione delle scuole sul sistema SIDI da parte degli UU.SS.RR. e le funzioni con cui le istituzioni scolastiche presentano richiesta di assegnazione, tramite l’apposito modulo disponibile sul sito del MIUR, alla pagina dedicata http://www.miur.gov.it/web/guest/assistenti-stranieri-in-italia.
Il modulo on-line, corrispondente alla lingua straniera di interesse, dovrà essere compilato in tutte le sue parti e sarà disponibile sul sistema, per eventuali correzioni e/o integrazioni, fino alla scadenza dei termini della presentazione della richiesta, termini che saranno comunicati come anticipato con successivo avviso.

IL DIRIGENTE

Giacomo Molitierno

Nota 16 marzo 2020, AOODPPR 391

Ministero dell’Istruzione
Dipartimento per le risorse umane, finanziarie e strumentali

Ai Direttori Generali degli Uffici Scolastici Regionali
Ai dirigenti dell’Ufficio I degli USR per il Lazio, la Liguria, la Lombardia, la Sicilia
Ai dirigenti titolari degli Uffici scolastici Regionali per l’Umbria, la Basilicata e il Molise
E, p.c. Al Sovrintendente Scolastico per la Scuola in lingua italiana di Bolzano
All’Intendente Scolastico per la Scuola in lingua tedesca di Bolzano
All’Intendente Scolastico per la Scuola delle località ladine di Bolzano
Al Dirigente del Dipartimento Istruzione e cultura per la Provincia di Trento
Al Sovrintendente Scolastico per la Regione Valle D’Aosta
e, per loro tramite, ai Dirigenti Scolastici
e per il loro tramite ai Docenti
LORO SEDI

Indagine in corso sulle modalità di realizzazione della didattica a distanza