Contagi, primi dati

da ItaliaOggi

Sono 638 i contagi dalla riapertura dell’anno scolastico. Interessate 561 scuole, circa il 32% superiori. Infettati soprattutto studenti, che rappresentano il 74% dei casi Covid rispetto al 13% dei docenti e un ulteriore 13% di personale scolastico. Chiuso circa il 15% delle scuole colpite dal coronavirus. Questi i dati raccolti da Lorenzo Ruffini di You Trend, che, insieme a Vittorio Nicoletta, ha creato una piattaforma e una mappa per monitorare di casi di positività al Covid-19 nelle scuole attraverso notizie di stampa. Perché ancora non esiste un monitoraggio per calcolare, in maniera scientifica, quanto la riapertura delle scuole stia influendo sulla diffusione del coronavirus in Italia. Almeno fino a ieri. Il ministero dell’istruzione ha infatti avviato un primo monitoraggio attraverso una funzione, disponibile da lunedì 28 settembre sul portale Sidi, per la rivelazione settimanale dei dati relativi ad eventuali contagi e alle conseguenze misure preventive e organizzative adottate da ciascuna scuola. Una rivelazione lampo, che si chiuderà già oggi, 29 settembre alle ore 14. E che riguarderà i dati delle due settimane precedenti, le prime di riapertura delle scuole. «Il monitoraggio dei dati inseriti nel nuovo applicativo», spiega il capo dipartimento del Mi Giovanna Boda, «consentirà di ottenere una rappresentazione specifica della situazione a livello nazionale e territoriale». Quattro le sezioni in cui sono articolati i quesiti: rinvio apertura scolastica per elezioni/referendum o per ordinanza dell’autorità pubblica; personale docente, non docente e studenti per i quali è stata accertata positività al covid-19; personale docente, non docente e studenti per i quali è stata disposta la misura della quarantena; sospensione dell’attività didattica in presenza quale misura adottata per affrontare accertati casi di contagio da Covid-19.

Azzolina: valorizzare l’istruzione tecnica e professionale, volano per l’economia del Paese

da OrizzonteScuola

Di redazione

La ministra dell’istruzione Lucia Azzolina ieri in Sicilia ha visitato l’ITT Ettore Majorana di Milazzo in provincia di Messina, “Una vera e propria eccellenza”.

La ministra ringrazia su Facebook Stello Vadalà, il dirigente scolastico, perché “si tratta di una scuola molto viva, nella quale sono state potenziate le dotazioni grazie ai finanziamenti che abbiamo stanziato per la ripresa“.

“In questa scuola si fanno attività didattiche innovative, come vediamo e ascoltiamo dalla voce degli studenti e delle studentesse.
Giuseppe Massimo Bucca, che insegna qui, – aggiunge Azzolina – ha vinto il prestigioso premio “JA Teacher of the Year 2020”, come docente più imprenditivo d’Italia per aver saputo creare all’interno del proprio istituto “un ecosistema di educazione all’imprenditorialià e aver lavorato attivamente per avvicinare il mondo della scuola a quello del lavoro”.

Al termine di questa visita – conclude – ribadisco un concetto molto importante: l’istruzione tecnica e professionale può essere davvero un volano per l’economia del Paese, dunque va valorizzata”.

Covid-19, 654 scuole con almeno un caso. 754 persone coinvolte. Tutti i numeri aggiornati

da OrizzonteScuola

Di Andrea Carlino

Sono 654 le scuole coinvolte. Prima del 14 settembre 2020 erano 18, dal 14 settembre al 23 settembre sono state 369, mentre dal 24 settembre ad oggi sono 267.

I focolai di Covid-19 sono 68, mentre i casi senza focolaio sono 61. Il 75% dei casi riguarda studenti, mentre il 12% docenti. Sono 112 i casi in Lombardia, 82 in Emilia Romagna, 81 in Toscana, 76 in Veneto.

I dati sono raccolti da due ricercatori, Lorenzo Ruffino e Vittorio Nicoletta.

Database: bit.ly/covid_scuole

Mappa interattiva: datawrapper.de/_/DLy9C/

Didattica Digitale Integrata: le FAQ della FLC CGIL

da La Tecnica della Scuola

Per supportare le scuole nell’avvio del nuovo anno scolastico, il Ministero dell’Istruzione ha predisposto le Linee Guida per la Didattica Digitale Integrata (DDI), previste dal Piano per la ripresa di settembre presentato lo scorso 26 giugno.

LINEE GUIDA DIDATTICA DIGITALE INTEGRATA

DECRETO

Molti sono in proposito gli interrogativi della scuola, ai quali la FLC CGIL ha risposto con alcune faq, che riportiamo di seguito.

Le scuole sono tenute a dotarsi del Piano per la didattica digitale integrata?

Sì, Linee Guida previste dal DM 89/2020 prevedono che tutte le scuole, a prescindere dal grado di istruzione, dovranno dotarsi obbligatoriamente del Piano scolastico per la didattica digitale integrata.

Il Piano, elaborato da parte dei Collegi dei Docenti e integrato nel PTOF, ha carattere prioritario e prevede la predisposizione di un piano di lavoro organizzato su una didattica mista, in presenza e a distanza secondo un equilibrato bilanciamento tra attività sincrone e asincrone.

In quali circostanze le scuole applicano la DDI?

Le Linee Guida prevedono che la DDI sia attivata in tutte le istituzioni scolastiche in caso di necessità di contenimento del contagio o di nuova sospensione delle attività didattiche in presenza a causa delle condizioni epidemiologiche contingenti.

Per le sole scuole secondarie di II grado le Linee Guida prevedono la DDI come complementare all’attività didattica in presenza.

Oltre alle delibere del Collegio dei Docenti necessarie per la rimodulazione del PTOF, sono previsti altri adempimenti?

Durante i collegamenti internet per la predisposizione delle lezioni a distanza, è necessario prestare particolare attenzione ai rischi derivanti dall’utilizzo della rete e al reato di cyberbullismo, pertanto, le scuole sono chiamate a integrare:

  • il Regolamento d’Istituto,
  • il Patto educativo di corresponsabilità,
  • il Regolamento di disciplina degli alunni e delle alunne, degli studenti e delle studentesse della scuola primaria e secondaria di I e II grado.

È necessario individuare la piattaforma da utilizzare, con requisiti di sicurezza dei dati a garanzia della privacy.

Il registro elettronico è utilizzato per adempimenti amministrativi, comunicazioni scuola-famiglia e annotazione dei compiti, mentre è prevista la creazione di repository scolastiche con il supporto ai colleghi di Animatore e Team digitale.

A cura dell’USR è avviata la formazione del personale mediante il Piano Nazionale Scuola Digitale e i Future Labs.

Infine, le scuole sono chiamate a rilevare il fabbisogno di strumentazione tecnologica e connettività da parte degli studenti e in via residuale da parte dei docenti a tempo determinato, mentre non sono rilevati i bisogni di strumentazione dei docenti a tempo indeterminato in quanto già destinatari della Carta del Docente.

La Didattica Digitale Integrata modifica l’orario delle lezioni?

Nel caso di attività digitale complementare a quella in presenza, il gruppo che segue l’attività a distanza rispetta per intero l’orario di lavoro della classe, salvo che una diversa scansione temporale della didattica, tra alunni in presenza e a distanza, non sia motivata dalla specificità dei metodi utilizzati. Suggerito il ricorso alle diverse possibilità offerte dalla flessibilità organizzativa consentita dal DPR 275/1999.

In caso di nuovo di lockdown, le quote orarie settimanali minime di DDI sulla base dei criteri individuati dal Collegio docenti, sono previste in almeno 15 ore per il primo ciclo e almeno 20 per la secondaria, mentre le quote orario di didattica digitale integrata per ciascun docente sono articolate nei limiti dell’orario di servizio previsto dal CCNL, con un adeguato equilibrio tra tutte le discipline.

La Didattica Digitale Integrata cambia la progettazione e i contenuti delle lezioni?

consigli di classe hanno il compito di rimodulare le progettazioni didattiche individuando i contenuti essenziali delle discipline.

Per le situazioni di fragilità, a qualsiasi tipologia esse siano riconducibili, si suggeriscono periodici monitoraggi al fine di poter attivare, in caso di necessità, l’effettiva fruizione delle attività didattiche, in particolar modo per gli studenti con cittadinanza non italiana neo arrivati in Italia, anche con il supporto delle agenzie del territorio.

Come si comportano le scuole in relazione ai bisogni speciali?

Le Linee guida rimandano al Piano scuola 2020 (DM 39/2020), anche attivando percorsi di istruzione domiciliare appositamente progettati e condivisi con gli EE.LL.

Richiamata ovviamente la predisposizione del PEI, i docenti di sostegnosempre in presenza a scuola assieme agli alunni, curano l’interazione tra tutti gli studenti e con gli altri docenti curricolari, mettendo a punto materiale individualizzato o personalizzato.

Si sollecita il coinvolgimento delle famiglie per verificare che l’utilizzo degli strumenti tecnologici costituisca un beneficio.

Il rapporto scuola-famiglia viene incoraggiato, nel rispetto del CCNL, anche in caso di lockdown.

Ci sono indicazioni diverse per i vari ordini di scuola?

Sì, alcune essenziali indicazioni:

  • Scuola dell’infanzia: non è previsto un monte ore minimo per la Didattica Digitale Integrata, ma l’aspetto più importante è mantenere il contatto con i bambini e con le famiglie, con diverse modalità: dalla videochiamata, al messaggio per il tramite del rappresentante di sezione o anche la videoconferenza, per mantenere il rapporto con gli insegnanti e gli altri compagni, oltre che attivare una apposita sezione del sito della scuola. Si rimanda al documento di lavoro “Orientamenti pedagogici sui Legami educativi a Distanza. Un modo diverso per ‘fare’ nido e scuola dell’infanzia”.
  • Scuola del primo ciclo: nell’ambito delle quindici ore settimanali minime di didattica in modalità sincrona con l’intero gruppo classe (dieci ore per le classi prime della scuola primaria), organizzate anche in maniera flessibile, in cui costruire percorsi disciplinari e interdisciplinari, prevedere ulteriori attività in piccolo gruppo e proposte in modalità asincrona secondo le metodologie ritenute più idonee.
  • Scuole secondarie di primo grado ad indirizzo musicale: assicurare agli alunni, attraverso l’acquisto da parte della scuola di servizi web o applicazioni che permettano l’esecuzione in sincrono, sia le lezioni individuali di strumento che le ore di musica d’insieme.
  • Scuola secondaria di secondo grado: assicurare almeno venti ore settimanali di didattica in modalità sincrona con l’intero gruppo classe, con possibilità di prevedere ulteriori attività in piccolo gruppo nonché proposte in modalità asincrona secondo le metodologie ritenute più idonee.
  • CPIA: per i percorsi di primo livello, primo periodo didattico, assicurare almeno nove ore alla settimana di didattica in modalità sincrona con l’intero gruppo di apprendimento; per i percorsi di primo livello, secondo periodo didattico, assicurare almeno dodici ore alla settimana di didattica in modalità sincrona con l’intero gruppo di apprendimento; per i percorsi di alfabetizzazione e apprendimento della lingua italiana assicurare almeno otto ore alla settimana di didattica in modalità sincrona con ogni gruppo di apprendimento; per i percorsi di secondo livello assicurare almeno quattro ore al giorno di didattica in modalità sincrona con l’intero gruppo di apprendimento.

Cambiano metodologie, strumenti per la verifica e valutazione?

Le linee guida definiscono la lezione in videoconferenza come una metodologia più centrata sul protagonismo degli alunni ed invitano all’uso di didattica breve, apprendimento cooperativo, flipped classroom, debate.

Ai consigli di classe e ai singoli docenti è demandato il compito di individuare gli strumenti per la verifica degli apprendimenti.

La valutazione deve essere costante, trasparente e tempestiva e assicurare feedback continuo per rimodulare l’attività didattica. Si suggerisce l’uso di rubriche e diari di bordo, insomma la valutazione più propriamente formativa.

È prevista una specifica attività di formazione?

Le scuole predispongono, all’interno del Piano della formazione del personale, percorsi anche in rete su:

  • informatica e uso delle piattaforme (per docenti e assistenti tecnici)
  • metodologie innovative di insegnamento e ricadute sui processi di apprendimento – modelli inclusivi per la didattica digitale integrata e per la didattica interdisciplinare – gestione della classe e della dimensione emotiva degli alunni;
  • privacysalute e sicurezza sul lavoro nella didattica digitale integrata;
  • misure e comportamenti per la tutela della salute in relazione all’emergenza sanitaria.

Come si realizzano nell’a.s. 2020/2021 i PCTO e le attività laboratoriali?

Mancano indicazioni relative alla predisposizione dei PCTO (ex Alternanza scuola lavoro) ed alle specificità degli istituti tecnici e professionali o dei licei artistici in cui la manualità è difficilmente sostituibile dallo strumento informatico.

Quali indicazioni per Privacy e Sicurezza?

Al momento non sono previste indicazioni relative alla privacy, solo l’impegno del MI a predisporre, in collaborazione con il Garante per la protezione dei dati personali, un apposito documento di dettaglio contenente indicazioni specifiche.

Riguardo ai temi della sicurezza sul luogo di lavoro, in considerazione delle diverse modalità organizzative della DDI, il DS, con il supporto dell’RSPP, trasmette ai docenti e al RLS una nota informativa sui rischi derivanti dalla prestazione lavorativa fuori dall’ambiente scolastico.

Ai docenti si chiede anche un «adeguato setting d’aula», oltre che il rispetto del Codice di comportamento dei dipendenti pubblici (artt. 3 e sgg. del DPR 16 aprile 2013, n. 62).

Quali sono i principali riferimenti normativi della DDI?

Il 7 agosto 2020 il Ministero dell’Istruzione, acquisito il parere del CSPI, ha emanato il Decreto Ministeriale 89 con allegate le Linee Guida sulla Didattica Digitale Integrata. Il decreto richiama, tra l’altro, l’art. 2 c.3 del DL n. 22/2020, convertito in Legge n. 41/2020, che stabilisce che il personale docente assicura le prestazioni didattiche nelle modalità a distanza, utilizzando strumenti informatici o tecnologici a disposizione, ed integra pertanto l’obbligo di “attivare” la didattica a distanza; il DL n. 34/2020 che ha finanziato ulteriori interventi utili a potenziare la didattica, anche a distanza e il DM n.39/2020 che ha fornito un quadro di riferimento per progettare la ripresa delle attività scolastiche, con particolare riferimento alla necessità per le scuole di dotarsi di un Piano scolastico per la didattica digitale integrata.

Covid, tamponi rapidi in tutte le scuole: il Cts apre allo screening

da La Tecnica della Scuola

Via libera del Comitato tecnico scientifico alla possibilità di effettuare tamponi rapidi nelle scuole per la sola attività di screening per intercettare la presenza di Covid-19.

Proposti dal ministero della Salute

Secondo quanto riferito dalle agenzie di stampa, nel corso di una riunione con i rappresentanti del ministero della Salute, il 29 settembre il Cts ha detto sì ad un accordo di massima sulla bozza di una circolare (che non era all’ordine del giorno) presentata dallo stesso dicastero, nella quale si afferma in maniera esplicita che “ai fini esclusivi di screening è possibile utilizzare i test antigenici” all’interno degli istituti scolastici.

Non è ancora certo, ma è probabile che i test rapidi possano essere somministrati non solo agli studenti, ma anche agli insegnanti, al personale Ata e pure ai dirigenti scolastici in servizio negli istituti scolastici.

Test salivari solo nel Lazio

La decisione di puntare sugli screening sui tamponi rapidi non sembra quindi tenere conto delle esperienze positive svolte in questi giorni in alcune scuole del Lazio, dove sono stati realizzati test rapidi di tipo salivare, che come già rilevato abbattono i tempi di risposta (appena tre minuti), dimezzano i costi e garantiscono esiti rispondenti alla realtà vicini al 100%.

Gli esami della saliva sono stati avviati in un istituto romano, il Manara, nel quartiere Monteverde, e all’istituto Enrico Mattei di Cerveteri, dove ne sono stati effettuati 466.

Martedì 29 settembre, sempre nel Lazio i test salivari sono partiti nell’istituto comprensivo Grassi di Fiumicino (Asl Roma 3). Mentre ella Asl Roma 1 si inizierà dal liceo Orazio, Asl Roma 2 dal liceo Peano e Primo Levi. Al via anche test rapidi salivari nella Asl di Viterbo con istituto P.Savi e prosegue la Asl di Frosinone con liceo Severi.

Aggiornamento RAV e PTOF, indicazioni per l’a.s. 2020/21

da La Tecnica della Scuola

In vista dell’aggiornamento annuale dei documenti strategici delle istituzioni scolastiche, il MI ha pubblicato la nota 17377 del 28 settembre, contenente indicazioni per l’a.s. 2020/2021.

La nota riguarda, in particolare, l’aggiornamento e la pubblicazione del Rapporto di Autovalutazione (RAV) e del Piano Triannale dell’Offerta Formativa (PTOF).

RAV

Le scuole possono rivedere ed aggiornare le analisi e le autovalutazioni effettuate nel RAV e procedere, solo se necessario, alla regolazione o ridefinizione delle priorità, dei traguardi e degli obiettivi di processo in particolare con attenzione alle ricadute dell’emergenza epidemiologica da COVID-19 e all’introduzione dell’insegnamento trasversale di educazione civica.

Nel periodo di apertura delle funzioni (dal 30 settembre 2020 e fino alla data di inizio della fase delle iscrizioni) ogni scuola procede autonomamente alla pubblicazione del RAV sul portale “Scuola in chiaro”. Dopo il termine di chiusura delle funzioni la pubblicazione sul portale “Scuola in chiaro” avviene comunque in automatico per tutte le scuole, anche per quelle che non avessero ritenuto necessario aggiornarlo.

PTOF

L’aggiornamento del PTOF in questo anno scolastico assume un particolare rilievo in considerazione di due aspetti, normativamente previsti:

  1. il primo è legato alle ripercussioni dell’emergenza epidemiologica da COVID-19 sull’offerta formativa: nel PTOF deve infatti essere allegato o integrato il Piano scolastico per la didattica digitale integrata (DDI),
  2. il secondo aspetto, per il quale la norma richiede modifiche al PTOF, è legato all’introduzione dell’insegnamento trasversale dell’educazione civica.

Anche in questo caso, le funzioni della piattaforma PTOF in ambiente SIDI saranno attive a partire dal 30 settembre 2020 e fino alla data di inizio della fase delle iscrizioni.

Concorso straordinario, come si svolge la prova per i posti comuni e di sostegno

da La Tecnica della Scuola

Ieri 28 settembre il Ministero ha reso nota la data della prova del concorso straordinario su posto comune e di sostegno, di docenti della scuola secondaria di primo e secondo grado, previste per le immissioni in ruolo nell’a.s. 2021/22. Salvo imprevisti tecnici o incidenti di carattere politico-sindacale, si svolgerà il 22 ottobre. Tra poche ore la conferma in Gazzetta Ufficiale.

Prova d’esame posti comuni

La prova concorsuale prevede, per i posti comuni:

cinque quesiti a risposta aperta incentrati sull’accertamento delle conoscenze e competenze disciplinari e didattico-metodologiche in relazione alle discipline oggetto di insegnamento (per un totale di 15 punti possibili);

e un quesito in lingua inglese incentrato su un testo seguito da cinque  domande a risposta aperta, volte a verificare la capacità di comprensione del testo al livello B2  del Quadro comune europeo di riferimento per le lingue (per un totale di 5 punti possibili).

Prova d’esame posti di sostegno

Per quanto riguarda i posti di sostegno, il concorso scuola straordinario prevede:

cinque quesiti a risposta aperta, volti  all’accertamento delle metodologie didattiche da applicare alle diverse  tipologie  di disabilità, e  a  valutare  le  conoscenze dei contenuti e delle procedure volte all’inclusione scolastica degli alunni con disabilità (per un totale di 15 punti possibili);

e un quesito in lingua inglese incentrato su un testo seguito da cinque  domande a risposta aperta, volte a verificare la capacità di comprensione del testo al livello B2  del Quadro comune europeo di riferimento per le lingue (per un totale di 5 punti possibili).

La durata della prova è pari a 150 minuti, “fermi restando gli eventuali tempi aggiuntivi  di  cui  all’art.  20  della legge 5 febbraio 1992, n. 104”.

Come si supera la prova

Per superare la prova scritta serve un punteggio complessivo non inferiore a 56/80.

Restiamo in attesa delle griglie di valutazione delle prove scritte che useranno le commissioni giudicatrici e che saranno rese disponibili almeno sette giorni prima della relativa prova.

Per le candidature alle commissioni del concorso si è rinviato al 30 settembre, come detto.

Le modalità di svolgimento delle prove in relazione alle precauzioni da Covid-19 al seguente link.

Clicca qui per i programmi relativi alla prova scritta, come da ALLEGATO C del decreto 510 del 23 aprile 2020.

La cintura di sanità per proteggere la scuola

da Tuttoscuola

Quando a marzo è stato deciso di chiudere le scuole e, di provvedimento in provvedimento, si è deciso ulteriormente che le attività continuassero a non svolgersi in presenza per i restanti mesi dell’anno scolastico, si è impedito che il Paese fosse travolto dalla diffusione di numerosissimi contagi, evitando certamente migliaia di morti. Se ieri la scuola ha salvato il Paese, oggi il Paese deve salvare la scuola per salvare nuovamente se stesso.

La scuola ora ha riaperto tra mille difficoltà con le lezioni in presenza, e in presenza deve cercare di superare questa emergenza sanitaria, adottando ogni misura che garantisca sicurezza ed eviti contagi per gli alunni e per il personale scolastico.

Nelle scuole vivono ogni giorno otto milioni e mezzo di alunni e oltre un milione di persone tra docenti, Ata e dirigenti, che, al ritorno a casa, trovano non meno di 17 milioni di familiari.

Il potenziale di contagio che può essere indotto da quei milioni di persone – una specie di bomba ad orologeria sospesa sulle sorti del nostro Paese – pretende che intorno alla scuola si attivi una specie di cintura di sanità che eviti di portare tra i banchi i contagi che si moltiplicherebbero verso le famiglie e verso l’esterno.

I comportamenti sociali è necessario che si svolgano anche in funzione della scuola.

Il segretario del PD, Zingaretti, ha chiesto “meno movida notturna per tenere le scuole aperte” e ha spiegato che, se vogliamo far funzionare scuole e università, “è anche importante continuare a stringere i denti e non affollare le metropoli di eventi di massa, che sono possibili focolai”.

L’invito è chiaro, ma recenti avvenimenti sportivi hanno dimostrato quanto sia difficile adeguarsi alla prudenza e alle regole di distanziamento.

Diversi Paesi europei stanno rischiando il ritorno al lockdown e alla chiusura delle scuole. Per evitare che succeda anche da noi occorre proteggere la scuola con i comportamenti virtuosi di tutti, in barba a certe dichiarazioni del premier di oltre Manica.

Graduatorie Provinciali Supplenze: si naviga ancora in alto mare

da Tuttoscuola

Quel che sta succedendo a Milano dove alcuni sindacati provinciali hanno diffidato e messo in mora il dirigente provinciale, l’ex-ministro Marco Bussetti, per la gestione delle nuove graduatorie provinciali per le supplenze dei docenti, è lo specchio di un’operazione ministeriale (le GPS, appunto) che è stata discussa da molti anche per i tempi tardivi. Le accuse che tre sindacati milanesi, (Cgil-scuola, Uil-scuola e Gilda), hanno mosso verso Bussetti, sono da ascrivere complessivamente non al suo operato, bensì alle procedure e alla tempistica definite dal ministero dell’istruzione.

Il fatto che la diffida non sia stata sottoscritta anche dalla Cisl-scuola e dallo Snals di Milano può essere la prova che, pur condividendo probabilmente l’accusa di ritardi ed errori nella definizione delle graduatorie, i due sindacati non firmatari hanno ritenuto che la sostanziale responsabilità di quello che viene indicato come il pasticciaccio delle GPS sia da ricercare a Roma anziché a Milano.

È senza dubbio di questo parere anche il sen. Mario Pittoni, responsabile scuola della Lega che alcuni giorni fa non ha esitato a dichiarare che “La norma del ministro Azzolina sulle graduatorie provinciali per le supplenze (GPS) è da buttare. La gravità degli errori e delle forzature presenti nel provvedimento aggiunge ulteriori difficoltà alla definizione dell’organico docenti in piena emergenza Covid con le conseguenze che sono sotto gli occhi di tutti”.

Le difficoltà di cui parla Pittoni sono riferite ai numerosi errori dei punteggi, alle chiamate sospese in diverse province, alle numerose proteste dei docenti precari che non hanno avuto modo di far correggere i punteggi da loro ritenuti sbagliati o che sono retrocessi in graduatoria rispetto agli scorsi anni a causa della modifica dei punteggi. A Napoli le GPS sono state addirittura ritirate.

Le conseguenze che sono sotto gli occhi di tutti sono riferibili al fatto che per le nomine effettuate pende, in molti casi, il rischio di revoca con nuovi nominati. Ma soprattutto vi è il ritardo preoccupante delle nomine, con il risultato che in molte scuole, a causa delle cattedre vuote per il docente ancora da nominare, le lezioni funzionano a orario ridotto. Senza piani B.

Concorso straordinario: si parte il 22 ottobre, il piano per la sicurezza. Pubblicato il calendario delle prove

da Tuttoscuola

Pubblicate in Gazzetta Ufficiale le date ufficiali e tanto attese del concorso straordinario per la scuola secondaria di I e II grado. Si è svolta lo scorso 28 settembre l’informativa alle Organizzazioni Sindacali sul concorso straordinario finalizzato all’immissione in ruolo di personale docente per la scuola secondaria di I e II grado e, in particolare, sulle date di svolgimento delle prove. Come annunciato ai Sindacati, le prove prenderanno il via da giovedì 22 ottobre per concludersi nella metà del mese di novembre. I posti a bando sono 32mila. Subito dopo tocca agli ordinari, precisamente ai concorsi Infanzia e Primaria  e ai concorsi secondaria per altre 46mila cattedre complessive, con l’obiettivo del ministero dell’Istruzione di riuscire a svolgere almeno la prova preselettiva entro fine 2020. Le prove si terranno fino al 16 novembre con scaglionamento per classe di concorso. Il MI ha inoltre pubblicato sul sito il calendario delle date del concorso straordinario.

Leggi la Gazzetta ufficiale

Leggi il calendario delle prove del concorso straordinario

Concorso straordinario: il protocollo di sicurezza

Inutile dire che per lo svolgimento delle prove concorsuali di dovrà prima procedere con la sottoscrizione di un protocollo di sicurezza ad hoc, proprio come avvenuto per gli esami di maturità di giugno e per la riapertura di settembre. Per scaglionare i 64mila candidati si utilizzeranno le sale informatiche delle scuole e le aule universitarie degli atenei che hanno offerto la loro collaborazione. Dovrà essere quindi assicurato il distanziamento tra una postazione e l’altra e prima dell’ingresso sarà controllata la temperatura con i termoscanner. Con più di 37,5 o con una sintomatologia respiratoria in atto non si accede. Porte sbarrate anche per le persone eventualmente in quarantena, senza la possibilità di svolgere una sessione suppletiva.

Più precisamente, secondo quanto riporta Repubblicasaranno 7.500 le aule impiegate e 1500 le scuole interessate. 8-9 i candidati per classe a 3 metri di distanza l’uno dall’altro. A vigilare sulle 7.500 aule, poi, ci saranno migliaia di commissari, impegnati per un giorno nella prova. Subito dopo, le classi dovranno essere sanificate per consentire il ritorno degli studenti. Solo in un caso, la prova nazionale sarà congelata: di fronte a un lockdown. Altrimenti si procederà, senza tentennamenti. La ministra dell’Istruzione è pronta a lanciare dopo il concorso straordinario anche quello ordinario.

Concorso straordinario: i numeri e la prova

I candidati che hanno presentato domanda per la procedura straordinaria sono stati 64.563. Le istanze di partecipazione potevano essere inviate dall’11 luglio fino al 10 agosto scorsi.

La prova scritta, da superare con il punteggio minimo di sette decimi o equivalente e da svolgere con il sistema informatizzato, è distinta per classe di concorso e tipologia di posto. La durata è pari a 150 minuti e prevede, per i posti comuni, cinque quesiti a risposta aperta volti all’accertamento delle conoscenze e competenze disciplinari e didattico-metodologiche in relazione alle discipline oggetto di insegnamento, e un quesito – seguito da cinque domande a risposta aperta di comprensione – per la verifica della conoscenza linguistica. Per le classi di concorso di lingua inglese la prova scritta sarà interamente in lingua e prevede sei quesiti a risposta aperta.

Ai vincitori della procedura concorsuale straordinaria immessi in ruolo nell’anno scolastico 2021/2022 – che rientrano nella quota dei posti destinati alla procedura per l’anno scolastico 2020/2021 – sarà riconosciuta la decorrenza giuridica del rapporto di lavoro dal 1° settembre 2020.

Autorizzazioni Contrasto alla povertà educativa

Programma Operativo Complementare “Per la scuola, competenze e ambienti per l’apprendimento” 2014-2020 – Asse I – Istruzione – Fondo di Rotazione (FdR) – Obiettivo Specifico 10.2 – Azione 10.2.2. Avviso pubblico per la realizzazione di progetti volti al contrasto del rischio di fallimento formativo precoce e di povertà educativa, nonché per la prevenzione delle situazioni di fragilità nei confronti della capacità attrattiva della criminalità – Prot. 26502 del 06/08/2019.
Autorizzazione progetti.

Pubblicazione del 30 settembre 2020

Nota 30 settembre 2020, AOODGRUF 23072

Ministero dell’Istruzione
Dipartimento per le risorse umane e finanziarie
Direzione generale per le Risorse Umane, Finanziarie ed i contratti – ex DGRUF Ufficio IX

All’Istituzione scolastica
e p.c. Ai Revisori dei conti per il tramite della scuola All’Ufficio Scolastico Regionale competente per territorio

Oggetto: A.S. 2020/2021 – Assegnazione integrativa al Programma Annuale 2020 – periodo settembre- dicembre 2020 e comunicazione preventiva del Programma Annuale 2021 – periodo gennaio-agosto 2021.

Nota 30 settembre 2020, AOODGEFID 28830

Ministero dell’Istruzione
Dipartimento per il sistema educativo di istruzione e di formazione

Direzione Generale per i fondi strutturali per l’istruzione, l’edilizia scolastica e la scuola digitale

Direzione Generale per lo studente, l’integrazione e la partecipazione

Ai Dirigenti degli Ambiti Territoriali Provinciali LORO SEDI
Ai Dirigenti Scolastici delle scuole secondarie di secondo grado LORO SEDI
e p.c. Ai Direttori Generali Uffici Scolastici Regionali LORO SEDI
Al Sovrintendente Scolastico per la Provincia di Bolzano
Al Sovrintendente Scolastico per la Provincia di Trento
All’Intendente Scolastico per la scuola in lingua tedesca di Bolzano
All’ Intendente Scolastico per le scuole delle località ladine di Bolzano
Al Sovrintendente degli studi per la Regione Valle d’Aosta

Oggetto: Avviso di proroga della data di presentazione della domanda di partecipazione al progetto “A Scuola di OpenCoesione” rivolto alle scuole secondarie di secondo grado – anno scolastico 2020-2021

DecretI Presidente del Consiglio dei Ministri 30 settembre 2020, nn. 164-167

  • Decreto Presidente del Consiglio dei Ministri 30 settembre 2020, n. 164
    Regolamento concernente l’organizzazione del Ministero dell’universita’ e della ricerca. (20G00176)
  • Decreto Presidente del Consiglio dei Ministri 30 settembre 2020, n. 165
    Regolamento concernente l’organizzazione degli Uffici di diretta collaborazione del Ministro dell’universita’ e della ricerca. (20G00177)
  • Decreto Presidente del Consiglio dei Ministri 30 settembre 2020, n. 166
    Regolamento concernente l’organizzazione del Ministero dell’istruzione. (20G00178)
  • Decreto Presidente del Consiglio dei Ministri 30 settembre 2020, n. 167
    Regolamento concernente l’organizzazione degli Uffici di diretta collaborazione del Ministro dell’istruzione. (20G00179)

(GU Serie Generale n.309 del 14-12-2020)