Riaprire le scuole presto e bene: lo chiedono al Governo le forze di maggioranza

da La Tecnica della Scuola

Verrà presentata nelle prossime ore alla Camera una mozione sul tema della riapertura delle scuole indirizzata al Governo e sottoscritta da tutte le forze di maggioranza: lo rendono noto i capigruppo della Commissione Cultura della Camera Alessandra Carbonaro (M5S), Flavia Piccoli Nardelli (PD), Valentina Aprea (FI), Daniele Belotti (Lega), Gabrielle Toccafondi (Iv) e Alessandro Fusacchia (FacciamoEco).

“Obiettivo della mozione – spiegano – è impegnare il Governo a mettere in campo una serie di iniziative a sostegno del mondo della scuola, a partire dalla riapertura in sicurezza degli istituti di ogni ordine e grado il prima possibile”.
Dopo una lunga premessa la mozione propone un ampio elenco di richiesta rivolte al ministro Bianchi e al presidente Draghi.

Al primo posto c’è ovviamente la necessità di “intraprendere ogni possibile iniziativa finalizzata alla riapertura in sicurezza degli istituti scolastici e dei servizi educativi per l’infanzia”

Segue una serie di richieste volte a sostenere la riapertura: curare, con particolare attenzione, gli ambienti scolastici e l’impianto organizzativo a sostegno degli alunni con disabilità e con altri bisogni educativi speciali; garantire uniformità sul territorio nazionale delle decisioni relative all’apertura delle scuole; concludere nel minor tempo possibile la vaccinazione di tutto il personale scolastico; promuovere interventi specifici per l’istruzione e formazione professionale e per il sistema ITS; intervenire sul tema del trasporto pubblico locale; attivare modalità di recupero e consolidamento degli apprendimenti, in particolare nella scuola secondaria, anche al fine di recuperare i gap formativi che una scuola “a singhiozzo” ha creato; svolgere una ricognizione dell’impatto della chiusura delle mense scolastiche sulla povertà alimentare degli studenti.

Graduatorie interne 2021, vanno pubblicate dal 14 al 28 aprile

da La Tecnica della Scuola

Per come prevede la normativa scolastica, le graduatorie interne di Istituto per l’individuazione dei perdenti posto per l’anno scolastico 2021/2022 vanno pubblicate dal 14 al 28 aprile.

Pubblicazione graduatorie

Ai sensi dell’art.19, comma 4, del CCNI mobilità 2019-2022, il dirigente scolastico, riferito alle scuole di infanzia e primaria, competente provvede, entro i 15 giorni successivi al termine fissato dall’O.M. per la presentazione delle domande di mobilità (13 aprile 2021), alla formazione e pubblicazione all’albo dell’istituzione scolastica delle relative graduatorie comprendenti gli insegnanti titolari su scuola. Allo scopo di identificare gli insegnanti in soprannumero sono presi in considerazione gli elementi della tabella di valutazione con le precisazioni concernenti i trasferimenti d’ufficio.

Per quanto riguarda le graduatorie interne per l’individuazione dei docenti perdenti posto della scuola secondaria di I e II grado, ci si riferisce all’art.21, comma 3, del CCNI mobilità 2019-2022, in cui è disposto che i dirigenti scolastici, entro i 15 giorni successivi alla scadenza delle domande di trasferimento (dal 14 al 28 aprile 2021), formulano e affiggono all’Albo le graduatorie per l’individuazione dei soprannumerari in base alla sopracitata tabella con le precisazioni concernenti i trasferimenti d’ufficio. La nota 1 degli artt.19 e 21 specifica che tali graduatorie dovranno contenere, oltre il punteggio complessivo, i punteggi analitici (servizio, famiglia e titoli).

Tabella valutazione titoli

Per la valutazione del punteggio delle graduatorie di Istituto si utilizza la tabella della mobilità d’ufficio, tenendo presente che debbono essere valutati soltanto i titoli in possesso degli interessati entro il termine previsto per la presentazione della domanda di trasferimento.

I docenti esclusi dalla graduatoria

Alcuni docenti che si trovano in situazioni particolari e garantite dalle norme contrattuali potranno essere esclusi dalle suddette graduatorie. Ma chi sono i docenti che avrebbero il diritto ad essere esclusi dall’inserimento delle graduatorie interne? I primi ad essere esclusi sono i docenti non vedenti e quelli emodializzati, in seconda istanza sono esclusi i docenti disabili di cui all’art. 21, della legge n. 104/92, richiamato dall’art. 601 del D.L.vo n. 297/94, con un grado di invalidità superiore ai due terzi o con minorazioni iscritte alle categorie prima, seconda e terza della tabella “A” annessa alla legge 10 agosto 1950, n. 648, ancora saranno esclusi il personale, non necessariamente disabile, che ha però bisogno per gravi patologie di particolari cure a carattere continuativo (ad esempio chemioterapia), espletabili unicamente nel centro specializzato che si trova nel comune dove è ubicata la scuola; sono ancora esclusi i docenti appartenenti alle categorie previste dal comma 6, dell’art. 33 della legge n. 104/92, richiamato dall’art. 601, del D.L.vo n. 297/94. L’esclusione dalle graduatorie interne è prevista anche per i docenti che assistono il coniuge, il figlio, il genitore, ma in questo ultimo caso, il figlio deve essere il referente unico che presta assistenza all’assistito in particolari condizioni previste dal contratto di mobilità, si è ancora esclusi dalla graduatoria interna se si assiste il fratello o sorella convivente con l’interessato, ma nel caso in cui i genitori non possano provvedere all’assistenza del figlio perché totalmente disabile o in caso di scomparsa dei genitori medesimi in situazione di disabilità. L’esclusione dalle graduatorie interne del docenti che assistono il coniuge, il figlio e il genitore, in qualità di referente unico, si applica solo se si è titolari in scuola ubicata nella stessa provincia del domicilio dell’assistito.
Qualora la scuola di titolarità sia in comune diverso o distretto sub comunale diverso da quello dell’assistito, l’esclusione dalla graduatoria interna per l’individuazione del perdente posto si applica solo a condizione che sia stata presentata, per l’anno scolastico 2021/2022, domanda volontaria di trasferimento per l’intero comune o distretto sub comunale del domicilio dell’assistito o, in assenza di posti richiedibili, per il comune o il distretto sub comunale viciniore a quello del domicilio dell’assistito con posti richiedibili. In ultimo sono esclusi dalla graduatoria interna i docenti che ricoprono cariche pubbliche nelle amministrazioni degli Enti Locali, tale esclusione va applicata esclusivamente durante l’esercizio del mandato amministrativo e solo se titolari nella stessa provincia in cui si è amministratore degli Enti Locali.

Chi va in coda alla graduatoria

Se un docente è stato trasferito a domanda volontaria senza alcuna precedenza in una scuola a partire dall’1 settembre 2020, nella graduatoria interna per l’individuazione dei docenti soprannumerari verrà accodato ai docenti che già erano titolari in quella scuola dagli anni precedenti. Questo accodamento non si applica ai docenti trasferiti d’ufficio o a domanda condizionata, infatti questi docenti entreranno a pettine nella graduatoria interna, non si applica nemmeno ai docenti che pur essendosi trasferiti a domanda volontaria, sempre dall’1 settembre 2020, sono beneficiari di una tra le seguenti precedenze ai punti I), III), IV) e VII) dell’art. 13 del CCNI mobilità, anche perché costoro saranno esclusi dalla graduatoria interna di Istituto per l’individuazione dei perdenti posto.

In ciascuna graduatoria a parità di punteggio prevale la maggiore età anagrafica.

Curriculum dello studente: quali attività extrascolastiche inserire?

da La Tecnica della Scuola

Da oggi, 6 aprile, è aperta la piattaforma per la compilazione del Curriculum dello studente. Ricordiamo che quest’anno, per la prima volta, questo documento entrerà a fare parte dell’Esame di Stato del secondo ciclo. Infatti, il Curriculum sarà allegato al diploma e dovrà essere rilasciato a tutti gli studenti che lo conseguono, siano essi candidati interni o esterni.

Composizione del documento

Il Curriculum dello Studente si compone di tre parti:

  1. la prima parte è a cura esclusivamente della scuola e contiene tutte le informazioni relative al percorso di studi, al titolo di studio conseguito, ad eventuali altri titoli posseduti, ad altre esperienze svolte in ambito formale;
  2. la seconda parte, la cui compilazione è affidata sia allo studente sia alla tua scuola, riporta le certificazioni di tipo linguistico, informatico o di altro genere;
  3. la terza parte, che è compilata esclusivamente dai ragazzi, riguarda le attività extrascolastiche svolte ad esempio in ambito professionale, sportivo, musicale, culturale e artistico, di cittadinanza attiva e di volontariato.

Attività extrascolastiche

Nella terza parte del Curriculum, si può predisporre una presentazione alla Commissione d’esame, mettendo in evidenza le esperienze più significative compiute in ambito extrascolastico, con particolare attenzione a quelle che possono essere valorizzate nell’elaborato e nello svolgimento del colloquio.

Sotto la voce “Attività professionali” si possono inserire informazioni sulle eventuali attività lavorative svolte durante gli anni scolastici, diverse dalle esperienze di PCTO (es. attività lavorative svolte nel corso della stagione estiva).

Sotto la voce “Attività culturali e artistiche” è possibile inserire informazioni sulle eventuali attività culturali e artistiche svolte durante gli anni scolastici (es. corsi di recitazione o di arte, partecipazione a gruppi teatrali, partecipazione a laboratori culturali, ecc.).

Sotto la voce “Attività musicali” si possono invece inserire informazioni sulle eventuali attività musicali svolte durante gli anni scolastici (es. corsi di canto, corsi per l’utilizzo di strumenti musicali, partecipazione a gruppi musicali, ecc.).

Sotto la voce “Attività sportive” il candidato può inserire informazioni sulle eventuali attività sportive, agonistiche e non, svolte durante gli anni scolastici (es. corsi per l’apprendimento di uno sport, pratica di un’attività sportiva, partecipazione ad un gruppo sportivo, ecc.).

Sotto la voce “Attività di cittadinanza attiva e di volontariato” lo studente può inserire informazioni sulle eventuali attività di volontariato svolte durante gli anni scolastici (es. affiliazione o partecipazione alle attività di enti no profit, svolgimento di attività di volontariato, ecc.).

Infine, nella sezione “Altre attività” si possono inserire informazioni sulle eventuali ulteriori attività svolte durante gli anni scolastici, non comprese negli altri campi del Curriculum. In particolare, riportare la partecipazione a gare o concorsi (indicandone la tipologia, la disciplina o l’ambito, l’anno scolastico, il titolo e i risultati conseguiti), eventuali pubblicazioni o articoli (indicandone la tipologia, gli eventuali altri autori, il titolo, la casa editrice, l’anno di pubblicazione e l’eventuale codice ISBN, identificativo del libro/opera pubblicata). Lo studente può inoltre inserire ulteriori attività, indicandone la tipologia e una breve descrizione. Tra queste, possono essere riportate le attività extracurriculari di arricchimento dell’offerta formativa organizzate dalla scuola, particolarmente significative per il proprio percorso formativo ed eventualmente non riportate nell’apposita sezione della parte prima del Curriculum.

Maturità 2021, Curriculum delle studente. Finalmente pronta la piattaforma

da La Tecnica della Scuola

La piattaforma ministeriale dedicata al Curriculum dello studente è finalmente operativa e raggiungibile al link curriculumstudente.istruzione.it. Il curriculum può essere compilato in formato digitale a partire da oggi 6 aprile, dopo i primi impedimenti già segnalati dalla Tecnica della Scuola.

Dalle certificazioni linguistiche, alle attività extrascolastiche, dalle iniziative culturali, musicali, sportive, artistiche, a quelle di volontariato: sono tutte informazioni che, da quest’anno, studentesse e studenti delle scuole secondarie di secondo grado potranno inserire nel Curriculum dello Studente, un documento in tre parti (Istruzione e Formazione, Certificazioni, Attività Extrascolastiche), che entra in vigore con i prossimi Esami di Stato 2020/2021 del secondo ciclo.

Il video di presentazione del MI

La piattaforma del MI

Per accedere alla piattaforma basta cliccare sul pulsante Accedi nel menù di navigazione del sito e inserire le proprie credenziali.

All’interno della piattaforma operano:

  • le scuole, che visualizzano, eventualmente integrano e confermano le informazioni già presenti all’interno del sistema informativo;
  • gli studenti, che inseriscono la descrizione delle attività extrascolastiche e tutte le informazioni che ritengono necessarie per completare il proprio profilo.

Le commissioni d’esame tengono conto del Curriculum dello studente nello svolgimento del colloquio.

Non solo i ragazzi, quindi, ma le stesse scuole possono intervenire ad aggiornare il curriculum dei propri alunni, arricchendolo, integrandolo con i progetti svolti nel corso dell’anno scolastico, con attività realizzate in ambito extrascolastico o con eventuali certificazioni ottennute dall’alunno. Dopo l’esame di Stato il Curriculum viene arricchito con l’esito conseguito e collegato al diploma tramite il riferimento al suo numero. In altre parole, al termine dell’esame, il Curriculum sarà allegato al diploma e messo a disposizione di studentesse e studenti all’interno della piattaforma.

La normativa di riferimento

Legge 107/2015, art. 1, commi 28 e 30

Introduzione del Curriculum dello studente come strumento che raccoglie tutti i dati utili anche ai fini dell’orientamento e dell’accesso al mondo del lavoro. Sottolineatura del ruolo del Curriculum nell’ambito dell’esame di Stato. Leggi l’estratto

D.lgs. 62/2017 art. 21, comma 2

Individuazione dei principali contenuti del Curriculum dello studente, da allegare al diploma finale dell’esame di Stato del II ciclo. Leggi l’estratto

Decreto del Ministro 6 agosto 2020, n. 88

Adozione del modello del Curriculum dello studente. Scarica i documenti

Nota prot. n. 7116 del 2 aprile 2021

Indicazioni operative per il rilascio del Curriculum dello studente Apri il documento

Concorsi scuola, confusione sulle nuove regole: meglio aspettare la conversione in legge del decreto 44

da La Tecnica della Scuola

Fa discutere molto la norma sulla semplificazione dei concorsi pubblici introdotta con l’articolo 10 del decreto legge 44.
I punti delicati sono sostanzialmente due: il primo riguarda il fatto che non è più prevista, d’ora in poi, la preselezione con quiz a scelta multipla finalizzata a ridurre il numero dei candidati che accedono effettivamente alle prove concorsuali; il secondo è che la preselezione sarà effettuata attraverso una valutazione dei titoli e dei servizi.

Per la verità il testo del decreto non è limpidissimo e in rete si trovano interpretazioni discordanti.
C’è chi sostiene che le nuove regole potranno essere applicate anche ai concorsi già banditi. E chi aggiunge: è proprio così, ma a condizione che il concorso abbia preso avvio con qualche attività.
Interpretazione che però pone subito un altro problema: ma, per attività si intende anche la semplice presentazione delle domande da parte dei candidati?
Il motivo di tutti questi interrogativi è più che evidente: nella scuola ci sono in questo momento due concorsi, quello per primaria e infanzia (più di 70mila concorrenti per 13mila posti) e quello per la secondaria (più di 430mila domande per 32mila posti).

I concorrenti si stanno dunque chiedendo: ma il concorso al quale
mi sono iscritto si svolgerà con le regole previste dal bando o potrà proseguire con modalità non previste? Cioè, dovrò sostenere una prova preselettiva o faranno fede i miei titoli e il mio servizio?

In effetti in rete si trovano anche interpretazioni che potrebbero dare una risposta a questo problema perché c’è chi sostiene che alla fin fine sarà l’Amministrazione a dover decidere le concrete modalità della procedura.
Rimarrebbe cioè nella facoltà del Ministro la decisione sull’eventuale preselezione.
E’ però possibile che, vista la grande incertezza che potrebbe a sua volta determinare ricorsi con esiti imprevedibili, nella fase del passaggio parlamentare il decreto venga modificato o quanto meno integrato e precisato meglio.
C’è da augurarselo, anche per evitare che fra ricorsi e controricorsi si perda ancora altro tempo prezioso.

Prove Invalsi 2021, dal 7 aprile si parte nelle classi terze delle medie: come prepararsi

da La Tecnica della Scuola

Dal 7 aprile al 21 maggio le prove Invalsi si svolgeranno nelle classi terze (non campione) delle scuole medie, mentre nelle classi campione le finestre di somministrazione sono fissate nei seguenti giorni: 8, 9, 12 e 13 aprile, dal 19 al 22 aprile, dal 26 al 29 aprile.

In caso di necessità, la finestra sarà estesa fino al termine delle lezioni.

La somministrazione avverrà in modalità Computer Based Testing, come per i ragazzi dell’ultimo anno di scuola superiore.

Come prepararsi?

A supporto dei ragazzi, l’Istituto mette a disposizione della scuola una serie di documenti divisi per materia, nei quali è possibile trovare alcuni esempi di domande, con spiegazioni su cosa misurano i quesiti e sul livello di competenza al quale corrispondono.

Oltre a questi documenti destinati agli insegnanti, sul sito invalsi.it sono disponibili diverse simulazioni accessibili con la piattaforma TAO, per dare la possibilità anche agli studenti di cimentarsi in prima persona con una prova in CBT e fare esperienza con una modalità di somministrazione diversa da quella tradizionale carta-matita.

Quali prove?

Sono previste tre prove: Italiano, Matematica e Inglese.

La Prova di Italiano dura 90 minuti, durante i quali i ragazzi rispondono a diverse domande su diverse tipologie di testo, e verifica l’acquisizione di competenze lessicali e grammaticali. Si divide quindi in tre sezioni: comprensione della letturalessico e riflessione sulla lingua.

La Prova di Matematica del Grado 8 prevede diverse domande strettamente collegate a un Traguardo di competenza presente nelle Indicazioni nazionali, ai quattro ambiti matematici (spazio e figure, relazioni e funzioni, dati e previsioni, proporzionalità) e alle tre dimensioni (Risolvere problemi, Argomentare e Conoscere), dichiarati nel Quadro di Riferimento della Matematica.

La Prova di Inglese prevede la valutazione di due abilità di comprensione della lingua: il reading e il listening. Le abilità di writing e speaking invece non vengono rilevate.

Simulazioni ed esempi di prove

A questa pagina del sito dell’Invalsi sono disponibili simulazioni ed esempi di prove del grado 8.

Guida per i genitori

Inoltre, è disponibile una guida per i genitori che spiega in sintesi come si svolgeranno le prove.

Maturità 2021: disponibile da oggi la piattaforma per la compilazione del Curriculum dello Studente

da Tuttoscuola

Dalle certificazioni linguistiche, alle attività extrascolastiche quali, ad esempio, quelle culturali, musicali, sportive, artistiche e di volontariato. Sono tutte informazioni che, da quest’anno, studentesse e studenti delle scuole secondarie di secondo grado potranno inserire nel Curriculum dello Studente, un documento in tre parti (Istruzione e Formazione, Certificazioni, Attività Extrascolastiche), che entra in vigore con i prossimi Esami di Stato 2020/2021 del secondo ciclo.

Il Curriculum è stato pensato per raccogliere le esperienze svolte nel percorso formativo da ciascuna ragazza e ciascun ragazzo, affinché possano essere valorizzate all’interno dello stesso Esame, nella stesura  dell’elaborato, con cui si apre la prova, e nel corso del colloquio. La novità riguarda quasi mezzo milione di studenti, oltre 7 mila scuole sedi di esame, circa 26 mila classi.

Il Curriculum può essere compilato in formato digitale a partire da oggi, attraverso la pagina web dedicata predisposta dal Ministero dell’Istruzione, curriculumstudente.istruzione.it.

Grazie alla piattaforma messa a disposizione dal Ministero, le scuole potranno verificare ed eventualmente integrare le informazioni relative al percorso di studi di studentesse e studenti, che avranno un ruolo attivo nella definizione e nell’arricchimento del documento: potranno accedere al sito, inserendo informazioni sulle attività svolte in ambito extrascolastico e sulle certificazioni che possiedono, con particolare attenzione a quelle che possono essere valorizzate nell’elaborato e nello svolgimento del colloquio. Al termine dell’Esame, il Curriculum sarà allegato al diploma e messo a disposizione di studentesse e studenti all’interno della piattaforma.

Il sito dedicato: https://curriculumstudente.istruzione.it/

I tutorial:

Presentazione https://www.youtube.com/watch?v=Y91mH4ANJcE
Video 1 https://www.youtube.com/watch?v=CK__grPwiM0
Video 2 https://www.youtube.com/watch?v=SBVlf3GPfIQ

Reclutamento 2021. La patata bollente nelle mani del ministro Bianchi

da Tuttoscuola

Il ministro dell’istruzione Patrizio Bianchi dovrà intervenire presto, molto presto, per evitare che il DL 44 del 1° aprile stravolga completamente i concorsi ordinari banditi l’anno scorso per il reclutamento di quasi 47mila posti, di cui per primaria 10.937, infanzia 1.926 e secondaria di I grado 15.856 e II 17.144.

Una semplice presa d’atto di quanto disposto da quel decreto legge potrebbe compromettere non solo tutte le previsioni per il reclutamento dei docenti su una quota consistente di quei 47 mila posti per l’anno prossimo, ma anche stravolgere aspettative di centinaia di migliaia di candidati che da tempo si stanno preparando per i concorsi e aprire un contenzioso con scenari dagli effetti imprevedibili.

Il ministro Bianchi è chiamato forse alla prova più difficile dall’inizio del suo mandato: da come ne uscirà dipende forse una bella fetta della credibilità di innovatore che si sta costruendo, così come delineata dalle linee programmatiche presentate appena un mese fa.

L’articolo 10 del decreto legge, con il lodevole intento di ridurre i tempi di reclutamento del personale, prevede modalità semplificate di svolgimento delle prove, ma per la scuola quella semplificazione potrebbe invece provocare – paradossalmente – un prolungamento dei tempi di svolgimento. Cerchiamo di approfondire meglio una questione quanto mai intricata.

Le ambiguità in merito sono soprattutto contenute nel terzo comma dell’articolo 10 che per concorsi di cui “sono pubblicati” i bandi prevede, in particolare, “qualora non sia stata svolta alcuna attività”, “la fase di valutazione dei titoli”, “dandone tempestiva comunicazione ai partecipanti” e “riaprendo i termini di partecipazione”, nonché “l’espletamento di una sola prova scritta e di una eventuale prova orale”.

L’articolo non fa mai menzione di prove preselettive, pur previste dai bandi ordinari della scuola già pubblicati l’anno scorso, e sembra averle sostituite con la sola valutazione dei titoli.

Si parla, a proposito della fase di valutazione dei titoli, di riapertura dei termini di partecipazione al concorso, un ulteriore elemento non funzionale alla riduzione dei tempi.

La previsione di una sola prova scritta è indubbiamente finalizzata a semplificare e ridurre i tempi, in particolare per il concorso ordinario della secondaria il cui bando prevede attualmente due prove scritte (precedute ovviamente da una prova preselettiva dove è necessaria).

Esaminiamo gli aspetti controversi del comma in questione nei seguenti articoli:

Concorsi scuola ordinari: nessuna attività svolta? Non è così
Preselettiva o valutazione dei titoli per accedere allo scritto
Preselettiva e valutazione dei titoli a confronto

Ritorno a scuola: verso un protocollo unico in caso di contagi in classe

da Tuttoscuola

Da domani, 7 aprile, circa 5,6 milioni di studenti tornano sui banchi di scuola e sembra che si stia andando sempre più verso un protocollo unico in caso di contagi per rientrare in sicurezza in classe e ridurre al massimo ogni forma di contatto

Al Governo ora si lavora per definire quindi un complesso di norme valido in tutta Italia in caso di contagi a scuola. Per mettere la parola fine a incertezze e difformità legate alle indicazioni contrastanti delle diverse aziende sanitarie di zona che molte famiglie e scuole hanno già sperimentato. Secondo quanto riporta IlSole24Ore, in queste ore il provvedimento sarebbe in via di definizione tra il dicastero della Salute, guidato da Roberto Speranza, e quello dell’Istruzione diretto da Patrizio Bianchi. In dirittura d’arrivo l’indicazione ministeriale: non appena firmata e diramata agli uffici scolastici regionali, la direttiva sarà poi trasmessa agli istituti di istruzione e diventerà subito operativa.

Le regole riguarderanno soprattutto il caso di un alunno positivo al Covid ed entrato in contatto «stretto» con una persona contagiata. Definiranno poi una volta per tutte la durata della sua quarantena, quella della classe, i periodi necessari e sufficienti per fare il tampone, l’eventualità e i tempi della DaD per lo studente se prosegue il contagio, il conteggio e la giustificazione delle assenze. E tutte le modalità di interazione tra scuola, famiglia e asl.

Con tutta probabilità sarà poi vietata ai ragazzi ogni occasione di stare insieme davanti alle macchinette che, se necessario, saranno disattivate. Niente gruppi, riunioni o qualunque incontro in grado di generare assembramenti. Toccherà ai dirigenti scolastici garantire il rispetto di tutte le regole. L’unico momento di aggregazione tra gli studenti con le previste distanze deve essere soltanto quello in classe.

Verso un protocollo unico in caso di contagi in classe, dunque, un insieme di regole valide per tutti gli istituti del territorio nazionale per evitare le difficoltà e le incomprensioni di questi mesi. «Ho denunciato più volte questo problema – sottolinea Mario Rusconi, presidente dell’Anp (associazione nazionale presidi) Lazio – in caso di studenti contagiati a Roma la AslRm1 ha dato indicazioni diverse dalla AslRm2. Le regole cambiavano nelle scuole romane a seconda della zona, è assurdo».