Ritorno a scuola 26 aprile: nelle zone gialle e arancioni si parte dal 70% di alunni in presenza.

da Tuttoscuola

Via libera del Consiglio dei ministri al dl che scrive la roadmap delle riaperture. Non è passata nemmeno una settimana dall’annuncio del premier Draghi del ritorno a scuola in presenza previsto per il prossimo 26 aprile, che già il rientro in classe per tutti gli studenti delle superiori si tè trasformato in un obiettivo di medio-lungo periodo. Per via delle zone colorate che prevede nelle rosse, il ritorno di almeno il 50% degli alunni delle secondarie fino a un massimo del 75%, nelle gialle e arancioni si parte invece dal 70% puntando al 100%.

Dal 26 aprile e fino alla fine dell’anno scolastico si torna dunque in classe anche nelle scuole superiori (secondarie di secondo grado). La presenza è garantita in zona rossa dal 50% al 75%. In zona gialla e arancione dal 70% al 100%. E’ quanto prevede il decreto sulle riaperture che quindi aumenta dal 60% al 70% il limite minimo per le superiori in presenza nelle zone gialle e arancioni.

Il ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi, ha parlato nelle ore scorse di un ritorno tra i banchi di scuola al 100% “quanto prima” invitando le scuole a dare la priorità ai maturandi. Il responsabile delle Infrastrutture, Enrico Giovannini, ha invece aggiunto la formula “a tendere per settembre”.

Soddisfatto Antonello Giannelli, presidente dell’Anp: “L’esecutivo ha mostrato buon senso e ragionevolezza – ha detto -. È bene che siano i dirigenti scolastici a decidere le percentuali degli studenti in presenza perché lo faranno considerando le condizioni del territorio e delle scuole, garantendo la massima sicurezza per tutti”.

Per ora si procede dunque per fasce: tutti in presenza fino alla terza media a prescindere dal colore e invece alle superiori 50-75% in zona rossa e 60-100 in giallo e arancione. Fermi restando il metro di distanza da bocca a bocca nelle classi e il tasso di riempimento del 50% dei mezzi pubblici, difficilmente si sarebbe potuti andare oltre. Saranno davvero pochi i territori che da lunedì saranno in grado di ospitare tra i banchi il 100% dei ragazzi.

Giovannini, impegnandosi a lavorare a un rientro in presenza al 100% per il prossimo settembre, ha preannunciato poi una maggiore sanificazione dei mezzi, l’aumento dei convogli ferroviari sulle tratte extraurbane, 15 hub per lo screening degli studenti nelle stazioni dei grandi centri e un costo differenziato del biglietto per fasce orarie.

Si è spento Giancarlo Cerini. Bianchi: ‘Modo migliore per ricordarlo sarà continuare il suo lavoro’

da Tuttoscuola

Giancarlo Cerini, un grande amico della scuola italiana, ci ha lasciato dopo lunghi mesi di malattia. Nonostante le sue condizioni debilitanti, tre settimane fa aveva coordinato, con la sua consueta passione e intelligente lucidità, l’incontro per il lancio della campagna nazionale di diffusione e consultazione pubblica del documento di base sulle Linee pedagogiche elaborate dalla Commissione nazionale per il Sistema integrato 0-6 anni, da lui presieduta.

Nell’ occasione aveva lasciato da poco l’ospedale nel quale era stato ricoverato da mesi e sembrava aver ripreso forze, ma un nuovo ricovero gli è stato fatale poche ore dopo aver compiuto il 70mo compleanno.

Già dirigente tecnico, competente e appassionato come pochi, spirito innovatore, autore di numerose pubblicazioni, ricercatore, presente a numerosi convegni e incontri formativi, componente di commissioni ministeriali, instancabile nella sua dedizione all’innovazione, Giancarlo Cerini era conosciuto e apprezzato da migliaia di insegnanti di scuola primaria e dell’infanzia che avevano avuto la fortuna di incontrarlo.

La scuola italiana che da lui ha ricevuto tanto saprà onorarne degnamente la memoria.

Il Ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi ha appreso con dolore della scomparsa di Giancarlo Cerini, uomo di scuola e servitore dello Stato. Il Ministro esprime “grande vicinanza alla famiglia”. Direttore didattico fin da giovanissimo, per molti anni Ispettore e Dirigente tecnico del Ministero dell’Istruzione, ha dedicato tutta la sua vita all’educazione e al mondo dell’istruzione. “Tutta la scuola italiana ha conosciuto Giancarlo Cerini, la sua dedizione intelligente e instancabile all’educazione. Il modo migliore per ricordarlo sarà continuare insieme il suo lavoro”.

Il direttore e la redazione di Tuttoscuola partecipano al dolore per la sua scomparsa.

Il CSPI piange Giancarlo Cerini

Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione

«Il CSPI piange Giancarlo Cerini. Un riferimento costante e prezioso per la scuola italiana. Un uomo mite e instancabile, sempre disponibile al confronto, ha dato il suo contributo entusiasta e illuminato al sistema scolastico, sempre presente nei momenti di cambiamento e di innovazione.

Il suo lavoro e la sua disponibilità hanno accompagnato con passione e con un sapere pedagogico unico generazioni di maestre e maestri, di insegnanti e di dirigenti scolastici, con cui ha condiviso il senso dell’impegno professionale, nella convinzione che le persone fanno la differenza per la scuola e per i bambini.

Molti dei documenti basilari della scuola italiana portano la sua firma e consentono di ritrovare il suo pensiero: gli Orientamenti della scuola dell’Infanzia, le Indicazioni Nazionali per il primo ciclo, ma prima ancora i Programmi per la scuola primaria del 1985, il significato pedagogico e sociale del Tempo Pieno, le possibilità degli istituti comprensivi, ma anche la valutazione formativa, un concetto ancora così attuale.

Anche quando le proposte erano lontane dal suo pensiero e dalle sue posizioni aveva un atteggiamento costruttivo e orientato a portare sempre avanti la riflessione e l’azione in senso istituzionale.

Ancora il 31 marzo ha voluto essere presente all’iniziativa del Ministero per lo zero-sei, perché la scuola dei piccoli era per lui il riferimento costante.

Ha svolto un’attività instancabile in giro per le scuole di tutta Italia, anche quelle più piccole, per portare avanti l’idea di una scuola della Costituzione, sapendo quanto essa richieda grande attenzione, professionalità e formazione.

Tutto questo ha lasciato in eredità al mondo della scuola.

Che io possa avere la forza di cambiare le cose che posso cambiare, che io possa avere la pazienza di accettare le cose che non posso cambiare, che io possa avere soprattutto l’intelligenza di saperle distinguere” (Tommaso Moro)»

22 aprile 2021

Earth Day

Il 22 aprile 2021 si svolgono le Celebrazioni italiane della 51a Giornata Mondiale della Terra, il più grande evento di sensibilizzazione alla tutela del Pianeta, che coinvolge ogni anno le scuole e i giovani.

Le Celebrazioni si svolgeranno sulla piattaforma Rai Play con la 2a edizione di #OnePeopleOnePlanet, la Maratona Multimediale prodotta Earth Day Italia: un intreccio di testimonianze, una staffetta di voci da tutto il mondo.

L’iniziativa è fruibile da tutte le scuole dell’infanzia, primarie, secondarie di primo e di secondo grado.