Mobilità docenti 2022/2023: chi può presentare domanda?

da La Tecnica della Scuola

Di Salvatore Pappalardo

La trattativa tra ministero e sindacati sembra essersi arenata sul problema del blocco triennale introdotto dall’art. 58 del decreto 73 del 25 maggio 2021.

Detto articolo al comma 2 punto f) testualmente afferma: “Al fine di tutelare l’interesse degli studenti alla continuità didattica, i docenti possono presentare istanza volontaria di mobilità non prima di tre anni dalla precedente, qualora in tale occasione abbiano ottenuto la titolarità in una qualunque sede della provincia chiesta.

Le disposizioni di cui al precedente periodo si applicano a decorrere dalle operazioni di mobilità relative all’anno scolastico 2022/2023”.

Chi può presentare domanda

Possono presentare domanda di mobilità territoriale o passaggio di ruolo o cattedra i docenti con contratto a tempo indeterminato che:

  • hanno superato l’anno di formazione e prova;
  • hanno completato il triennio in una delle sedi richieste e ottenuta in occasione della domanda di trasferimento effettuata precedentemente;
  • Sono in possesso dell’abilitazione per transitare da un ordine di scuola a un altro o da una classe di concorso a un’altra;
  • Abbiano diritto alla riserva secondo quanto sancito dall’art. 13 del CCNI 2019/2021, anche se si trovano nel vincolo triennale.

Chi non può presentare domanda

I docenti che si trovano in una delle seguenti condizioni:

  • in anno di formazione e prova nell’anno scolastico in corso 2021/2022;
  • immessi in ruolo a seguito del concorso straordinario del 2018 perché vincolati per un quinquennio; (legge 145 del 2018 che ha modificato il decreto 59 del 2017);
  • siano in servizio di ruolo nel sostegno con vincolo quinquennale.

Flc-Cgil Sicilia: scuole al collasso, mancano personale e mascherine

da La Tecnica della Scuola

Di Redazione

Il segretario della Flc Cgil Sicilia, Adriano Rizza, ad appena due giorni dalla ripartenza delle attività didattiche in presenza, denuncia “la situazione di collasso in cui versano le scuole in Sicilia. Manca il personale a causa dell’alto numero dei contagi, mentre in tanti istituti non sono ancora arrivate le mascherine ffp2 promesse dal Ministero dell’istruzione”.

E aggiunge: “È evidente che la politica ha fallito per l’ennesima volta. I governi nazionale e regionale non solo in questi mesi hanno fatto poco o nulla per consentire alla scuola di affrontare la pandemia in modo efficace, ma addirittura hanno generato un conflitto di carattere normativo che sta producendo ulteriore caos e incertezza. Si vedano le sentenze con le quali il Tribunale amministrativo ha annullato le ordinanze dei sindaci in zona arancione, che disponevano la sospensione delle attività didattiche”.

“Stiamo pagando l’arroganza di un governo centrale che ancora una volta ha dimostrato presunzione, non avendo mai accolto e ascoltato le richieste delle organizzazioni sindacali. Soprattutto al Sud, dove il sistema scolastico vive una situazione drammatica, si sarebbe dovuto intervenire sull’edilizia scolastica, sulla riduzione delle classi pollaio, sul potenziamento dell’organico covid, su una campagna di screening e tracciamento dedicata ai docenti e agli studenti. La scuola deve tornare ad essere protagonista delle scelte politiche a tutti i livelli”.

“Tutto questo avrà delle ricadute nefaste in termini di povertà educativa e abbandono scolastico di cui la politica è responsabile”.

Casi covid a scuola: al via il nuovo sistema di monitoraggio

da Tuttoscuola

Dati più precisi sui contagi a scuola e sulla loro gestione. Con questo obiettivo, nei giorni scorsi, il Ministero dell’Istruzione ha inviato alle scuole una nota per avviare un nuovo sistema di monitoraggio che impone agli istituti scolastici di trasmettere per via informatica al massimo entro il martedì successivo la situazione delle assenze di alunni e personale aggiornata al venerdì precedente. Dal 17 gennaio scorso, nell’ambito del sistema informatizzato Sidi, è dunque disponibile la nuova rilevazione, organizzata in quattro sezioni: personale docente; personale Ata; studenti; classi.

Le informazioni inserite devono riferirsi alla situazione relativa alla settimana di rilevazione (ad esempio, se all’inizio della settimana di riferimento uno studente risulta positivo e si negativizza nel corso della stessa, non va conteggiato tra i positivi).La rilevazione avrà cadenza settimanale e dovrà essere compilata a partire dalle ore 7 del venerdì e fino alle 14 del martedì. Fa eccezione questa settimana, il primo monitoraggio infatti va terminato entro le 14 i martedì 18 gennaio.

Troppi docenti in quarantena e situazioni ingestibili: la risposta delle scuole e degli studenti

da Tuttoscuola

Docenti in quarantena o malati, graduatorie supplenze vuote e Mad esaurite. A circa una settimana dal rientro a scuola in presenza dalle vacanze di Natale, la situazione negli istituti scolastici sembra essere tutt’altro che incoraggiante. Così le scuole corrono ai ripari come possono. C’è chi per esempio, per far fronte alla mancanza di insegnanti, chiama in cattedra i genitori degli alunni, scuole in cui sono gli stessi studenti a cercare professori e presidi che denunciano una situazione che si fa sempre più insostenibile.

Genitori in cattedra

I quotidiani di questi giorni sono pieni di casi allarmanti provenienti dalle scuole. Per esempio, la dirigente scolastica dell’istituto comprensivo di Bogliasco, Pieve e Sori, in provincia di Genova, racconta di aver lanciato un appello ai genitori: “Venite a insegnare voi, se avete i requisiti, fino a quando i titolari delle cattedre non torneranno“. La richiesta di aiuto della preside Enrica Montobbio, come raccontato dal Secolo XIX, è arrivata sulla bacheca del registro elettronico degli alunni della scuola dell’infanzia, primaria e secondaria di primo grado. In poche ore mamme e papà hanno risposto all’appello mandando i curricula: “A fronte di 13 docenti assenti presso l’Ic di Bogliasco per qualsiasi motivazione – si legge in una nota della Direzione scolastica regionale per la Liguria – che costituiscono il 14% circa del totale dell’organico, si è provveduto solo a due sostituzioni con le Mad avendo coperto le restanti assenze con le Gps (graduatorie provinciali per le le supplenze) o con l’organico dell’autonomia. Che uno o due docenti – conclude – risultino anche genitori di qualche alunno è da considerare assolutamente casuale, come pure il tasso di assenza rilevato è solo di poco superiore a quelli nello stesso periodo invernale non interessato dalla pandemia“.

Studenti alla ricerca di prof

AAA cercansi docenti. Questo è invece il messaggio provocatorio messo dagli studenti all’ingresso del liceo artistico Santi Apostoli di Napoli. A Fanpage, gli studenti hanno raccontato: “La situazione nel nostro Liceo è precaria, non abbiamo un corpo docente stabile per garantire il consueto svolgimento delle lezioni, la scuola non viene sanificata a fronte delle imposte e necessarie norme anti-covid, ma soprattutto l’orario delle lezioni non tiene la men che minima considerazione della vita privata degli studenti e della loro salute psicologica, in questi ultimi due anni minata da costanti pressioni sociali, sanitarie e governative”.

Le denunce dei presidi

Le procedure di sorveglianza sono molto pesanti. I referenti covid lavorano no-stop, sabato e domenica, al limite dell’insostenibile. Noi dirigenti cerchiamo di fare il possibile per non gravare su di loro. Ma il carico è comunque enorme e tutto questo lavoro viene retribuito con cento euro o poco più lordi a fine anno solo grazie al Fis, il fondo per il salario accessorio gestito dalle scuole“, spiega invece all’Adnkronos la presidente dell’Associazione nazionale presidi per il Lazio, Cristina Costarelli. Lo sviluppo è talmente veloce – prosegue Costarelli – che di ora in ora è necessario riaggiornare le comunicazioni alle Asl perché il quadro cambia. Poi ci sono le primarie con le problematiche legate al tampone t0 e t5. Con referenti covid reperibili giorno e notte“.

Scuola e decreto milleproroghe

Scuola e decreto milleproroghe: quali interventi per la stabilità e la qualità del servizio

Riteniamo che il Decreto Milleproroghe possa essere il veicolo normativo adatto per affrontare e superare urgentemente alcune disfunzioni legate alla chiusura di quest’anno scolastico e all’avvio del prossimo. Per questo abbiamo chiesto alle forze politiche di sostenere alcuni emendamenti:

  • aggiornare le GPS docenti entro giugno e prorogare per l’anno scolastico 2022/2023 la fase straordinaria di assunzioni da GPS 1 fascia, per gli specializzati sostegno e i docenti abilitati;
  • prorogare i termini per avviare il “concorso straordinario bis”, con procedura semplificata di assunzione per i docenti con 3 anni di servizio e percorso di formazione abilitante;
  • inserire gli idonei del concorso STEM nella graduatoria dei vincitori, in modo da poter avere l’immissione in ruolo, senza dover ripetere un concorso analogo a quello già superato;
  • cancellare il vincolo triennale di permanenza sulla sede di assunzione del personale docente neoimmesso in ruolo;
  • sopprimere il vincolo sulla mobilità interregionale per i dirigenti scolastici;
  • sopprimere il vincolo sulla mobilità dei DSGA neoimmessi in ruolo;
  • bandire un concorso riservato per gli assistenti amministrativi facenti funzioni di DSGA con almeno 3 anni di incarico;
  • derogare al requisito della partecipazione delle prove Invalsi e dei percorsi PCTO per l’ammissione all’Esame di Stato;
  • rinviare ancora di un anno le elezioni per il rinnovo del CSPI, considerata la situazione pandemica ancora in atto;
  • rivedere la tempistica per i pareri del CSPI, in modo da permettere una lettura ed analisi più attenta dei provvedimenti.

Riteniamo che l’approvazione di questi correttivi sarebbe il primo atto di responsabilità per avviare un percorso di riforme scolastiche necessarie.

Decreto Dipartimentale 19 gennaio 2022, AOODGRUF 1324

Ministero dell’istruzione
Dipartimento per le risorse umane, finanziarie e strumentali Uff. IV ex Direzione Generale per le risorse umane e finanziarie

Avviso di mobilità volontaria ai sensi dell’articolo 30, comma 1 e 2-bis, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, per la copertura di n. 5 posti di dirigente di II fascia – professionalità amministrativa, a tempo pieno e indeterminato, per le esigenze degli uffici centrali e periferici del Ministero dell’istruzione.