Regolamento recante le procedure e le modalità per la programmazione e il reclutamento del personale docente e del personale amministrativo e tecnico del comparto AFAM. (19G00150) (GU Serie Generale n.294 del 16-12-2019)
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Misure straordinarie ed assunzioni in CdM
Il Consiglio dei ministri, nel corso della riunione del 6 agosto 2019, ha approvato
- un decreto legge contenente misure di straordinaria necessità ed urgenza nei settori dell’istruzione, dell’università, della ricerca e dell’AFAM;
-
due decreti del Presidente della Repubblica per l’assunzione di personale scolastico e tecnico-amministrativo.
NORME SUL PERSONALE SCOLASTICO, UNIVERSITARIO E AFAM
Misure di straordinaria necessità ed urgenza nei settori dell’istruzione, dell’università, della ricerca e dell’alta formazione artistica musicale e coreutica (decreto-legge)
Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Presidente Giuseppe Conte, del Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca Marco Bussetti e del Ministro dell’economia e delle finanze Giovanni Tria, ha approvato, salvo intese, un decreto-legge che introduce misure di straordinaria necessità ed urgenza nei settori dell’istruzione, dell’università, della ricerca e dell’alta formazione artistica musicale e coreutica.
Il testo introduce, tra l’altro, misure in merito al precariato, al trasporto scolastico e alla salvaguardia del corpo ispettivo del sistema scuola.
ASSUNZIONI DI PERSONALE SCOLASTICO E TECNICO-AMMINISTRATIVO
Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro per la pubblica amministrazione Giulia Bongiorno e del Ministro dell’economia e delle finanze Giovanni Tria, ha approvato due provvedimenti, da adottarsi con altrettanti decreti del Presidente della Repubblica, che prevedono rispettivamente:
- l’autorizzazione al Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca ad assumere a tempo indeterminato, per l’anno scolastico 2019/2020, sui posti effettivamente vacanti e disponibili, n. 53.627 unità di personale docente, n. 2.117 dirigente scolastici, n. 7.646 unità di personale ausiliario-tecnico-amministrativo (ATA) con trasformazione a tempo pieno di contratti a tempo parziale per n. 226 unità del medesimo personale, corrispondenti a 113 posti interi, e n. 355 unità di personale educativo (decreto del Presidente della Repubblica);
- l’autorizzazione al Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca ad assumere a tempo indeterminato, per l’anno accademico 2018/2019, n. 191 unità di personale tecnico-amministrativo, nonché di n. 1 unità di Direttore amministrativo – EP/2 a seguito di mobilità intercompartimentale per le esigenze delle Istituzioni di alta formazione artistica, musicale e coreutica (AFAM) (decreto del Presidente della Repubblica).
Il Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, Marco Bussetti, ha firmato i decreti per l’assunzione a tempo indeterminato di 7.759 ATA e di 355 componenti di personale educativo a partire dall’anno scolastico 2019/2020.
Per quanto riguarda il personale Amministrativo, Tecnico e Ausiliario, il contingente è composto da 7.646 immissioni in ruolo e dalla trasformazione a tempo pieno di contratti a tempo parziale, corrispondenti a 113 posti interi.
Ai 7.759 posti ATA si aggiungeranno, a settembre 2020, le assunzioni dei vincitori del concorso per Direttore dei Servizi Generali e Amministrativi (DSGA), per i quali sono accantonati i primi 760 posti già da questo anno.
I 355 educatori saranno destinati ai convitti e agli educandati. In sede di Legge di bilancio, il Ministro Bussetti ha ottenuto che, alle 65 assunzioni previste, venissero aggiunti altri 290 posti. Arrivando così alle 355 assunzioni deliberate.
Decreto Ministeriale 7 agosto 2019, AOOUFGAB 724
Assunzioni a tempo indeterminato di personale educativo da effettuarsi per l’anno scolastico 2019/2020
Decreto-Legge (CdM, 6.8.19)
Misure di straordinaria necessità ed urgenza nei settori dell’istruzione, dell’università, della ricerca e dell’alta formazione artistica musicale e coreutica
Inclusione scolastica in CdM
Il Consiglio dei ministri, nel corso della riunione del 31 luglio 2019, ha approvato
- un decreto legislativo contenente disposizioni integrative e correttive al decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 66;
- un DPR che regolamenta le procedure e le modalità per la programmazione e il reclutamento del personale docente e del personale amministrativo e tecnico del comparto AFAM.
INCLUSIONE SCOLASTICA
Disposizioni integrative e correttive al decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 66, recante norme per la promozione dell’inclusione scolastica degli studenti con disabilità, a norma dell’articolo 1, commi 180 e 181, lettera c), della legge 13 luglio 2015, n. 107 (decreto legislativo – esame definitivo)
Il Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca Marco Bussetti, ha approvato, in esame definitivo, un decreto legislativo che, a norma dell’articolo 1, comma 184, della legge 13 luglio 2015, n. 107, introduce disposizioni integrative e correttive al decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 66, recante “Norme per la promozione dell’inclusione scolastica degli studenti con disabilità”. Il decreto mira, in particolare, ad assicurare una maggiore partecipazione dei portatori di interessi nelle decisioni concernenti le misure educative a favore degli alunni con disabilità e a garantire un significativo supporto alle istituzioni scolastiche nella realizzazione di adeguati processi di inclusione, anche attraverso la previsione di opportune misure di accompagnamento delle istituzioni scolastiche in relazione alle modalità di inclusione degli alunni con disabilità. Il testo tiene conto dei pareri espressi dalla Conferenza unificata e dalle Commissioni parlamentari competenti.
PERSONALE DOCENTE E AMMINISTRATIVO AFAM
Regolamento recante le procedure e le modalità per la programmazione e il reclutamento del personale docente e del personale amministrativo e tecnico del comparto AFAM (decreto del Presidente della Repubblica – esame definitivo)
Il Consiglio dei ministri, su proposta del Presidente Giuseppe Conte e del Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca Marco Bussetti, ha approvato, in esame definitivo, un regolamento, da adottarsi con decreto del Presidente della Repubblica, che disciplina le procedure e le modalità per la programmazione e il reclutamento del personale docente e del personale amministrativo e tecnico del comparto AFAM. Le nuove disposizioni sono dirette a valorizzare l’autonomia didattica e organizzativa delle singole Istituzioni AFAM in ossequio ai principi di efficacia, efficienza, economicità e celerità dell’azione amministrativa. A tal fine, si prevede la programmazione triennale del fabbisogno di personale docente e tecnico-amministrativo, con la possibilità per le singole istituzioni di apportare ogni anno modifiche e aggiornamenti. Il testo tiene conto delle disposizioni in materia previste dalla legge di bilancio per il 2018, nonché dei pareri espressi dalla Sezione consultiva per gli atti normativi del Consiglio di Stato e dalle competenti Commissioni parlamentari.
Inclusione, approvato il decreto in via definitiva. Nuove norme a favore degli alunni con disabilità
Un nuovo approccio verso l’inclusione e un passo avanti decisivo per allineare l’Italia, già all’avanguardia nei servizi per gli studenti con disabilità, alla nuova visione internazionale dell’integrazione.
Il Consiglio dei Ministri ha approvato in via definitiva il Decreto inclusione, che era stato esaminato in via preliminare lo scorso maggio. A partire dall’assegnazione delle ore di sostegno, che verrà decisa d’intesa con le famiglie, sussidi, strumenti, metodologie di studio non saranno più elaborati in modo “standard”, in base al tipo di disabilità, ma con un Piano didattico individualizzato che guarderà alle caratteristiche del singolo studente.
“Sono particolarmente orgoglioso del provvedimento approvato oggi in via definitiva – dichiara il Ministro Marco Bussetti -. Un obiettivo che ho fortemente voluto fin dall’inizio del mio mandato e che è stato raggiunto tramite il confronto costante con le Associazioni del settore e con l’Osservatorio permanente per l’inclusione scolastica. Anche su questo tema così importante, possiamo presentare alle famiglie i risultati del nostro impegno concreto. Ogni studente deve essere protagonista del proprio percorso di crescita. I ragazzi che hanno bisogno di maggiore assistenza, da oggi potranno beneficiare di percorsi elaborati appositamente per loro, su base individuale. Uno strumento che potrà migliorare ulteriormente l’importantissimo lavoro svolto dai nostri docenti”.
L’intera comunità scolastica sarà coinvolta nei processi di inclusione. Viene rivista la composizione delle commissioni mediche per l’accertamento della condizione di disabilità ai fini dell’inclusione scolastica: saranno sempre presenti, oltre a un medico legale che presiede la Commissione, un medico specialista in pediatria o neuropsichiatria e un medico specializzato nella patologia dell’alunno. Anche i genitori e, dove possibile, se maggiorenni, gli stessi alunni con disabilità, potranno partecipare al processo di attribuzione delle misure di sostegno.
Nascono i Gruppi per l’Inclusione Territoriale (GIT), formati su base provinciale, ovvero nuclei di docenti esperti che supporteranno le scuole nella redazione del Piano Educativo Individualizzato (PEI) e nell’uso dei sostegni previsti nel Piano per l’Inclusione. I GIT avranno anche il compito di verificare la congruità della richiesta complessiva dei posti di sostegno che il dirigente scolastico invierà all’Ufficio Scolastico Regionale.
A livello scolastico opererà il Gruppo di lavoro operativo per l’inclusione, composto dal team dei docenti contitolari o dal consiglio di classe, con la partecipazione dei genitori dell’alunno con disabilità, delle figure professionali specifiche, interne ed esterne all’istituzione scolastica che interagiscono con l’alunno stesso, nonché con il supporto dell’unità di valutazione multidisciplinare e con un rappresentante designato dall’Ente Locale. Il Gruppo di lavoro operativo per l’inclusione avrà il compito di redigere il Piano Educativo Individualizzato, compresa la proposta di quantificazione di ore di sostegno.
Ordinanza Ministeriale 28 giugno 2019, AOOUFGAB 598
Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca
Trasferimenti del personale docente e tecnico amministrativo delle Accademie e dei Conservatori di musica e del personale tecnico amministrativo degli Istituti superiori per le industrie artistiche (ISIA) e delle Accademie nazionali di danza e di arte drammatica A.A. 2019/2020
SEQUENZA TEMPORALE DEGLI ADEMPIMENTI:
- Termine ultimo per la presentazione della domanda di mobilità al Direttore della Istituzione di appartenenza
27 luglio 2019 - Pubblicazione dei punteggi attribuiti agli interessati
2 agosto 2019 - Termine per reclami, rinunce alla domanda e rettifiche
23 agosto 2019 - Pubblicazione punteggi definitivi
30 agosto 2019 - Pubblicazione dei trasferimenti
4 settembre 2019 - Comunicazione delle cattedre e dei posti disponibili per le utilizzazioni temporanee
17 settembre 2019 - Termine ultimo per la presentazione della domanda di utilizzazione temporanea
21 settembre 2019 - Pubblicazione delle utilizzazioni disposte
30 settembre 2019
Stati Generali AFAM
Quale futuro per l’Alta formazione artistica, musicale e coreutica (AFAM) italiana? Come rilanciare il sistema, rispondendo alle esigenze di studenti, docenti, personale amministrativo di queste istituzioni? In che modo valorizzare un settore chiave per lo sviluppo culturale ed economico del Paese? Saranno solo alcune delle questioni che verranno affrontate durante gli Stati generali dell’Alta Formazione artistica, musicale e coreutica (AFAM) che si terranno domani, venerdì 8, e sabato 9 febbraio a Roma, alla Camera dei deputati e al Teatro Argentina, alla presenza del Vice Ministro Lorenzo Fioramonti e del Sottosegretario Salvatore Giuliano.
“Gli Stati generali dell’AFAM saranno un momento di confronto aperto per valorizzare e rilanciare il sistema. Questo Governo ha a cuore questo comparto della conoscenza ed è convinto possa essere volano di sviluppo culturale ed economico del Paese. Con il Ministro Bussetti abbiamo annunciato questo appuntamento a fine novembre scorso. Da allora abbiamo avviato un periodo di consultazione con tutti gli addetti ai lavori per ascoltare esigenze e indicazioni. Questi due giorni saranno proprio l’occasione per la consegna pubblica delle richieste degli attori istituzionali. Prendiamo l’impegno di integrare questi contributi con quelli che arriveranno anche dagli altri stakeholder attraverso una piattaforma online che renderà costante il rapporto con tutti i portatori di interesse. Lavoreremo, inoltre, con l’Amministrazione per valutare la fattibilità delle proposte e dare loro attuazione. Per passare, quindi, così dopo tanti anni di parole e promesse ai fatti”, dichiara Fioramonti.
Nel pomeriggio di domani, venerdì 8, a partire dalle 14.20, nella Nuova Aula del Palazzo dei Gruppi Parlamentari della Camera dei deputati, verranno presentati alla VII Commissione (Cultura, scienza e istruzione) della Camera e alla 7ª Commissione permanente (Istruzione pubblica, beni culturali) del Senato i risultati di un sondaggio portato avanti nei mesi scorsi da un Gruppo di lavoro del MIUR per conoscere i bisogni e le priorità dell’AFAM. A dare il via all’incontro il Vice Ministro Lorenzo Fioramonti e il Sottosegretario Salvatore Giuliano.
Sabato 9 febbraio, invece, la giornata sarà dedicata al confronto pubblico. Il Vice Ministro Fioramonti discuterà delle prospettive di crescita e di riforma del settore con il Sottosegretario di Stato per i Beni e le Attività Culturali Gianluca Vacca, con gli attori istituzionali coinvolti, rappresentanti e professionisti del mondo produttivo, dell’industria dell’arte, dello spettacolo, dell’editoria. L’appuntamento è alle 10.30 al Teatro Argentina.
Nota 28 gennaio 2019, AOODGSINFS 2624
Ministero dell’Istruzione, dell‘Università e della Ricerca
DIPARTIMENTO PER LA FORMAZIONE SUPERIORE E LA RICERCA
Direzione generale per lo studente, lo sviluppo e l’internazionalizzazione della formazione superiore
Oggetto: Premio Nazionale delle Arti 2018/2019 – XIV edizione – Bando
Nota 14 gennaio 2019, AOODGSINFS 1022
Ministero dell’Istruzione, dell‘Università e della Ricerca
DIPARTIMENTO PER LA FORMAZIONE SUPERIORE E LA RICERCA
Direzione generale per lo studente, lo sviluppo e l’internazionalizzazione della formazione superiore
OGGETTO: Premio Nazionale delle Arti XIV edizione: incarichi.
Premio Nazionale delle Arti
Giovedì 13 dicembre, alle ore 21.00, presso la Sala Petrassi dell’Auditorium Parco della Musica a Roma, si svolge la serata finale della XIII edizione del “Premio Nazionale delle Arti” per le sezioni: interpretazione musicale, arte drammatica, danza.
Il Premio Nazionale delle Arti (PNA) è un concorso rivolto a tutti gli studenti iscritti nelle Istituzioni dell’Alta Formazione Artistica, Musicale e Coreutica (Accademie, Conservatori, ISIA, Arte drammatica e Accademia di Danza) e presso le Istituzioni private autorizzate a rilasciare titoli, con l’obiettivo di promuovere il sistema della formazione superiore artistica, di incentivare e valorizzare tutte le forme di produzione del settore.
Promosso dalla Direzione Generale per lo Studente, lo Sviluppo e l’Internazionalizzazione della formazione superiore del MIUR, oggi il PNA, giunto alla sua XIII edizione, viene riconosciuto come uno dei più importanti appuntamenti del sistema AFAM.
Il concorso non è soltanto un’importante occasione per mettere in luce la qualità del lavoro svolto dai docenti e dagli studenti nelle Istituzioni. Il PNA rappresenta sempre più una grande opportunità per i giovani, anche nell’ottica dell’avvicinamento al mondo del lavoro e alle professioni legate alla creatività, ambito che rappresenta, peraltro, uno degli aspetti di eccellenza per il nostro Paese.
Le sezioni in cui si articola il Premio spaziano dalle arti visive, alla musica, al design, all’arte drammatica, alla danza, coprendo praticamente tutte le discipline relative all’insegnamento artistico, musicale e coreutico nazionale.
A garantire la validità delle selezioni intervengono, in prima fase, le Istituzioni stesse che individuano preventivamente gli studenti ritenuti idonei a partecipare alla competizione. Per la fase finale viene nominata con Decreto Direttoriale, per ciascuna sezione del concorso, una Giuria nazionale di esperti del settore, con il compito scegliere il vincitore della sezione.
Per le sezioni “Arti figurative, digitali e scenografiche” e “Restauro”, curate, quest’anno, dall’Accademia di Belle Arti di Palermo, la manifestazione di premiazione conclusiva si è svolta nel capoluogo siciliano, designato dal MIBACT quale Capitale Italiana della Cultura 2018, il 15 ottobre 2018, ed è stato realizzato un catalogo contenente le opere dei vincitori e dei finalisti.
Per la sezione “Design”, la manifestazione si è svolta a Firenze, presso, la Sala d’Arme di Palazzo Vecchio in piazza della Signoria, il 19 ottobre 2018. Anche per questa sezione è stato realizzato un catalogo con le opere finaliste e vincitrici.
La manifestazione di oggi a Roma prevede un concerto dell’Orchestra Sinfonica Nazionale dei Conservatori diretto dal Maestro Giampaolo Bisanti, con il seguente programma:
- Ouverture da “La gazza ladra” di G. Rossini;
- Glitches di Silvio Bartoli;
- Danze sinfoniche da West Side Story di L. Bernstein.
Sono inoltre previste le esibizioni degli studenti dell’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica e degli studenti dell’Accademia Nazionale di Danza.
Stati Generali AFAM
“L’impegno preso con il contratto di Governo di portare a compimento la riforma del sistema dell’Alta Formazione Artistica, Musicale e Coreutica (AFAM) per potenziare un settore storicamente e culturalmente importantissimo per l’Italia va avanti a passo spedito. A quasi vent’anni dalla Legge di Riforma del settore (legge 508 del 1999) e a undici dalla prima e unica convocazione degli Stati Generali del sistema, avvenuta a Verona nel 2007, vogliamo portare a compimento un processo strategico rimasto purtroppo incompiuto. Alle parole preferiamo i fatti. Considerata l’urgenza di lavorare insieme alle parti interessate, sono lieto di annunciare, in accordo con il Ministro Bussetti, la convocazione degli Stati Generali dell’AFAM che si svolgeranno a Roma l’8 e 9 febbraio 2019, come sviluppo e conclusione di un periodo di consultazioni con tutti gli addetti ai lavori”. Così il Vice Ministro all’Istruzione, Università e Ricerca Lorenzo Fioramonti.
“Insieme al Ministro – prosegue – solleciteremo tutti gli stakeholder, le rappresentanze, i sindacati, gli addetti ai lavori, a dare il loro prezioso contributo. Sarà un confronto aperto per preservare e valorizzare il sistema dell’AFAM, traghettandolo definitivamente verso un’organizzazione stabile e organica degli studi di livello terziario e guardando all’innovazione del settore nel pieno rispetto della sua storia e peculiarità disciplinare”, conclude Fioramonti.
Regolamento per la programmazione e il reclutamento del personale AFAM
Il consiglio dei ministri, nel corso della riunione del 28 novembre 2018, approva in esame preliminare, il Decreto del Presidente della Repubblica, “Regolamento recante le procedure e le modalità per la programmazione e il reclutamento del personale docente e del personale amministrativo e tecnico del comparto AFAM”
PROCEDURE PER IL RECLUTAMENTO DEL PERSONALE AFAM
Regolamento recante le procedure e le modalità per la programmazione e il reclutamento del personale docente e del personale amministrativo e tecnico del comparto AFAM (decreto del Presidente della Repubblica – esame preliminare)
Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca Marco Bussetti, ha approvato, in esame preliminare, un regolamento, da attuarsi mediante decreto del Presidente della Repubblica, relativo alle procedure di reclutamento del personale docente e del personale amministrativo e tecnico del comparto dell’alta formazione artistica musicale e coreutica (AFAM).
L’intervento è diretto a valorizzare l’autonomia didattica e organizzativa delle singole Istituzioni AFAM e predisposto in ossequio ai principi di efficacia, efficienza, economicità e celerità dell’azione amministrativa. Si prevede la programmazione triennale del fabbisogno di personale docente e tecnico-amministrativo, con la possibilità per le singole Istituzioni di apportare ogni anno modifiche e aggiornamenti. Il testo tiene conto delle disposizioni in materia previste dalla legge di bilancio per il 2018.
“Dopo diciannove anni di attesa e molte promesse, arriva finalmente il decreto con il Regolamento per la programmazione e il reclutamento del personale docente e del personale amministrativo e tecnico delle Istituzioni dell’Alta Formazione Artistica, Musicale e Coreutica (AFAM). Una rivoluzione più volte annunciata e mai realizzata”. Lo dichiara il Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, Marco Bussetti, dopo il via libera in Consiglio dei Ministri di oggi.
Il Regolamento era previsto dalla legge 508 del 1999 e “consentirà finalmente alle singole istituzioni AFAM di predisporre piani triennali del fabbisogno di personale docente e tecnico-amministrativo, di procedere in autonomia al reclutamento sia a tempo determinato che a tempo indeterminato, migliorando l’offerta formativa e i servizi offerti agli studenti. Credo che questa sia una giornata davvero importante”.
Il Regolamento consentirà alle istituzioni AFAM di utilizzare il 100% del turn over per le assunzioni, di avere alcuni margini di flessibilità nell’adeguamento delle dotazioni organiche e di passare gradualmente da un reclutamento incentrato sulle graduatorie nazionali a uno programmato su graduatorie locali. Un modo per intervenire e mettere finalmente ordine anche nella sovrapposizione di graduatorie che si sono succedute nel tempo e che saranno poste ad esaurimento. Il Regolamento offre anche una soluzione per i passaggi alla prima fascia dei docenti che oggi sono collocati nella seconda fascia.
“Conservatori, Accademie, Istituti musicali sono da sempre citati come fiore all’occhiello del nostro Paese e del sistema formativo italiano, eppure hanno dovuto attendere diciannove anni per l’approvazione di un Regolamento che è fondamentale per il loro buon funzionamento – chiude il Ministro -. Come Governo abbiamo subito ascoltato le istanze del settore e siamo voluti passare dalle parole ai fatti, dando un segnale concreto. Mettendo al centro la qualità del sistema, che passa senza dubbio dalla qualità del personale e dalla sua valorizzazione”.
AFAM: firmato decreto
Il Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, Marco Bussetti, ha firmato il decreto per il riparto della seconda quota, pari a 9 milioni di euro, per il finanziamento 2018 degli Istituti superiori musicali non statali (7 milioni) e delle Accademie storiche non statali di belle arti (2 milioni).
Nell’ambito dell’avvio del processo di statizzazione, il finanziamento assicura la sostenibilità dei bilanci delle istituzioni coinvolte per l’esercizio in corso. Le risorse stanziate con il decreto firmato dal Ministro Bussetti vanno ad aggiungersi a quelle assegnate con i precedenti decreti già emanati nel corso dell’anno e portano il finanziamento statale complessivamente assegnato fino ad ora a:
- 17,7 milioni di euro per i 18 Istituti superiori musicali non statali;
- 4 milioni di euro per le 5 Accademie di belle arti non statali “storiche”.
Entro la fine del 2018, con il decreto sulla statizzazione, saranno assegnati altri 4 milioni di euro. Ieri, intanto, si è anche riunito il tavolo Ministero dell’Istruzione-Ministero dell’Economia e delle Finanze-Ministero per la Pubblica Amministrazione, con i rappresentanti dell’Unione delle Province d’Italia (UPI), dell’Associazione Nazionale Comuni Italiani (ANCI), degli Istituti superiori musicali non statali e delle Accademie storiche non statali di belle arti.
Nota 5 giugno 2018, AOODGFIS 7308
Direttori e Presidenti di Istituzioni Afam
Personale dipendente delle Istituzioni Afam
LORO SEDI
Nota 5 giugno 2018, AOODGFIS 7308
Oggetto: Pubblicazione codici disciplinari personale amministrativo, tecnico e docente delle Istituzioni Afam.
Accesso ai corsi accademici di I livello
AFAM, firmato il decreto sui percorsi propedeutici per l’accesso ai corsi accademici di I livello
Emanato l’11 maggio 2018 il decreto che prevede la possibilità per gli Istituti Superiori di studi musicali e coreutici previsti dalla legge 508/1999 e dal dpr 212/2005 di organizzare corsi propedeutici per la preparazione delle prove per l’accesso ai corsi di studio accademici di primo livello dell’Alta formazione artistica, musicale e coreutica (AFAM). Una formazione di altissimo livello che punta a intercettare e valorizzare, fin dalla scuola secondaria di II grado, i talenti di studentesse e studenti, rafforzando il rapporto fra il sistema dell’istruzione e quello dell’AFAM. Il decreto si inserisce nell’ambito di un più complessivo piano di rilancio della promozione dell’arte e della cultura umanistica nel sistema scolastico e di istruzione superiore previsto dalla legge 107 del 2015 e ha avuto ieri il via libera in Conferenza Unificata.
Fra i criteri indicati per l’organizzazione dei corsi ci sono la durata (che per gli Istituti musicali non potrà superare il triennio e per la danza gli 8 anni), la compatibilità con la frequenza della scuola secondaria, l’obbligo del rilascio, al termine del percorso formativo e a richiesta dell’interessato, di una certificazione attestante il programma di studio svolto, gli obiettivi formativi raggiunti e la durata del corso propedeutico.
Per armonizzare l’attività e l’offerta formativa delle Istituzioni AFAM sono stati predisposti, in appositi allegati al decreto, i requisiti di accesso per ciascun corso propedeutico e gli obiettivi formativi e i livelli tecnici previsti per l’ammissione al relativo triennio accademico. Sono state definite, inoltre, le competenze e la preparazione necessarie ai fini dell’ammissione al primo anno della sezione musicale dei Licei musicali e coreutici.
Decreto Ministeriale 11 maggio 2018, n. 382
MINISTERO DELL’ISTRUZIONE, DELL’UNIVERSITA’ E DELLA RICERCA
Decreto Ministeriale 11 maggio 2018, n. 382
Armonizzazione dei percorsi formativi della filiera artistico-musicale. (18A07010)
(GU Serie Generale n.256 del 03-11-2018)
IL MINISTRO DELL’ISTRUZIONE,
DELL’UNIVERSITA’ E DELLA RICERCA
Vista la legge 21 dicembre 1999, n. 508, di riforma delle accademie
di belle arti, dell’accademia nazionale di danza, dell’accademia
nazionale di arte drammatica, degli istituti superiori per le
industrie artistiche, dei conservatori di musica e degli istituti
musicali pareggiati;
Visto il decreto del Presidente della Repubblica 28 febbraio 2003,
n. 132, regolamento recante i criteri per l’autonomia statutaria,
regolamentare e organizzativa delle Istituzioni artistiche e
musicali;
Visto il decreto del Presidente della Repubblica 8 luglio 2005, n.
212, riguardante la disciplina per la definizione degli ordinamenti
didattici delle Istituzioni di alta formazione artistica, musicale e
coreutica, a norma dell’art. 2 della legge n. 508 del 21 dicembre
1999;
Visto il decreto del Presidente della Repubblica 15 marzo 2010, n.
89, recante revisione dell’assetto ordinamentale, organizzativo e
didattico dei licei e, in particolare, l’art. 7 concernente
l’istituzione dei licei musicali e coreutici;
Vista la legge 13 luglio 2015, n. 107, recante riforma del sistema
nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle
disposizioni legislative vigenti, e in particolare l’art. 1, comma
181, lettera g), concernente l’adozione di un decreto legislativo per
la promozione e diffusione della cultura umanistica, valorizzazione
del patrimonio e della produzione culturale, musicale, teatrale,
coreutica e cinematografica e sostegno della creativita’ connessa
alla sfera estetica;
Visto il decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 60, recante norme
sulla promozione della cultura umanistica, sulla valorizzazione del
patrimonio e delle produzioni culturali e sul sostegno della
creativita’, a norma dell’art. 1, commi 180 e 181, lettera g), della
legge 13 luglio 2015, n. 107;
Visto in particolare l’art. 15 del decreto legislativo 13 aprile
2017, n. 60, che dispone l’armonizzazione dei percorsi formativi
della filiera artistico-musicale;
Acquisita l’intesa della Conferenza unificata nella seduta del 10
maggio 2018;
Decreta:
Art. 1
Oggetto e finalita’
Il presente decreto e’ finalizzato all’applicazione dei commi 2, 3,
4 e 6 dell’art. 15 del decreto legislativo n. 60 del 13 aprile 2017.
Art. 2
Corsi propedeutici
- Le istituzioni di cui al comma 3 dell’art. 15 del decreto
legislativo n. 60 del 2017 organizzano, nell’ambito della formazione
ricorrente e permanente e in coerenza con quanto previsto dagli
articoli 4, comma 2, 7, comma 2, 10, comma 4, lettera g), del decreto
del Presidente della Repubblica 8 luglio 2005, n. 212, corsi
propedeutici finalizzati alla preparazione delle prove per l’accesso
ai corsi di studio accademici di primo livello, disciplinandoli con
un apposito regolamento deliberato dal Consiglio di amministrazione,
su parere conforme del Consiglio accademico, nel quale sono indicate:
a) la durata massima dei corsi, comunque non superiore a 3 anni;
b) l’organizzazione dei corsi;
c) le modalita’ per consentire agli studenti la frequenza dei
corsi propedeutici nel rispetto dell’obbligo di frequenza della
scuola secondaria;
d) il contenuto formativo e l’articolazione dei corsi, tenuto
conto che la preparazione complessiva dei corsi propedeutici e’
finalizzata all’acquisizione delle competenze necessarie per
l’accesso, senza debiti e previo il superamento dell’esame di
ammissione, ai corsi accademici di primo livello;
e) gli eventuali obblighi di frequenza;
f) la quantificazione dei contributi previsti per la frequenza
dei corsi propedeutici. - Al termine del corso propedeutico l’istituzione provvede alla
verifica del rendimento di ciascun studente. Su richiesta dello
studente, e nel caso di minore eta’, dei genitori o chi ne fa le
veci, l’istituto rilascia una certificazione attestante il programma
di studio svolto nel corso propedeutico, gli obiettivi formativi
raggiunti e la durata del corso propedeutico. - L’attivazione dei corsi e’ deliberata, nell’ambito
dell’autonomia e nei limiti delle risorse disponibili, in coerenza e
limitatamente ai corsi accademici autorizzati con decreto del
Ministro dell’istruzione, dell’universita’ e della ricerca.
Art. 3
Ammissione ai corsi propedeutici
- L’esame di ammissione ai corsi propedeutici e’ finalizzato a
verificare il talento musicale della studentessa o dello studente che
deve comunque dimostrare di possedere una preparazione tecnica
avanzata relativa alla disciplina di indirizzo del corso
propedeutico, unitamente ad una competenza teorico-musicale. I
requisiti di accesso per ciascuna tipologiadi corso propedeutico sono
indicati nella allegata Tabella E. Ogni istituzione definisce,
nell’ambito della propria autonomia, specifici programmi per l’esame
di ammissione ad ogni tipologia di corso propedeutico conformi ai
requisiti indicati nella Tabella E, tenendo conto della durata
massima del corso prevista dall’art. 2, comma 1, lettera a), del
presente decreto, nonche’ degli obiettivi formativi e dei livelli
tecnici previsti dalla Tabella B per l’ammissione al relativo
triennio accademico. - Con il regolamento di cui all’art. 2, comma 1, le istituzioni
disciplinano anche:
a. le modalita’ di svolgimento delle prove di ammissione ai corsi
propedeutici e la loro articolazione;
b. i repertori all’interno dei quali i candidati possono definire
il programma per l’esame di ammissione, fatta salva la possibilita’
di presentare repertori a scelta purche’ di difficolta’ equivalente a
quelli previsti;
c. i tempi di pubblicizzazione delle informazioni di cui ai punti
a) e b) nel sito internet dell’istituzione;
d. i criteri per la composizione delle commissioni d’esame.
Art. 4
Convenzioni con scuole secondarie di secondo grado
- Al fine di favorire la promozione della produzione artistica e
della formazione musicale e coreutica di base, le istituzioni,
possono stipulare convenzioni con scuole secondarie di secondo grado,
diverse dai licei musicali, le quali devono prioritariamente
disciplinare le modalita’ per consentire agli studenti la
contemporanea frequenza dei corsi propedeutici e quelli della scuola
secondaria e le opportune forme di orientamento per favorire
l’accesso ai corsi accademici di primo livello degli studenti. - Nelle convenzioni di cui al comma 1 sono altresi’ indicate:
a) le modalita’ di riconoscimento dell’impegno dello studente sia
nella frequenza delle attivita’ formative che nello studio
individuale;
b) gli eventuali obblighi di frequenza dei corsi propedeutici;
d) le modalita’ per l’attivazione di eventuali iniziative
congiunte nell’ambito della produzione artistica;
e) la durata della convenzione.
Art. 5
Valorizzazione dei «giovani talenti»
- Le istituzioni, al fine di valorizzare e favorire la formazione
accademica di giovani studenti che, pur non ancora in possesso dei
requisiti di cui all’art. 7, comma 1, del decreto del Presidente
della Repubblica, n. 212, del 2005 necessari per l’accesso ai corsi
accademici, siano dotati di particolari e spiccate attitudini e
capacita’ artistiche e musicali e con acquisita e verificata
preparazione tecnica, pari o superiore ai requisiti minimi richiesti
per l’accesso ai corsi accademici di primo livello, possono attivare
specifiche attivita’ formative. - Al fine di cui al comma 1, le istituzioni, in uno specifico
regolamento approvato dal Consiglio accademico e, per quanto di
competenza, dal Consiglio di amministrazione, disciplinano in
particolare:
a) le modalita’ per l’iscrizione ai corsi e per il pagamento dei
contributi previsti;
b) la modalita’ della frequenza delle lezioni che deve
necessariamente tener conto della contemporanea frequenza di altra
scuola;
c) l’articolazione del percorso formativo che deve essere
personalizzato in base all’eta’ e alle esigenze formative dello
studente;
d) le modalita’ per il riconoscimento, all’atto dell’iscrizione
al corso accademico, dei crediti acquisiti e delle attivita’
formative svolte.
Art. 6
Prove di ammissione ai corsi
di diploma accademico di primo livello
- Per essere ammessi ai corsi di diploma accademico di primo
livello, gli studenti dovranno superare uno specifico esame di
ammissione articolato in due prove come specificato nella allegata
Tabella A. - Le istituzioni modificano i propri regolamenti didattici
adeguando le modalita’ di svolgimento delle prove di ammissione ai
corsi di diploma accademico di primo livello, sulla base di quanto
indicato nella allegata Tabella A. - Le istituzioni, entro il termine perentorio del 31 ottobre di
ciascun anno, pubblicano all’albo e sul loro sito internet l’elenco
dei brani all’interno del quale gli studenti possono definire il
programma per gli esami di ammissione ai corsi di diploma accademico
di primo livello. - Fermo restando l’elenco dei repertori obbligatori indicati
nell’allegata Tabella B, le istituzioni, con delibera del Consiglio
accademico, sentite le competenti strutture didattiche, possono
integrarlo con ulteriori raccolte di equivalente difficolta’. - Agli studenti provenienti dai licei musicali viene garantito il
riconoscimento delle competenze acquisite attraverso le discipline
«Storia della musica», «Teoria, analisi e composizione» e «Tecnologie
musicali» e certificate dal liceo musicale, ferma restando la
facolta’ da parte dei Conservatori, di attribuire debiti formativi
successivamente all’iscrizione.
Art. 7
Accademia nazionale di danza
- All’Accademia nazionale di danza si applicano, per quanto
compatibili, le norme contenute nel presente decreto, fatta salva la
durata massima dei corsi propedeutici che e’ stabilita in 8 anni. - Le prove e i repertori relativi all’esame di ammissione ai corsi
accademici, sono indicate nella Tabella D.
Art. 8
Ammissione ai licei musicali
- All’esame di ammissione al primo anno della sezione musicale dei
licei musicali e coreutici lo studente deve dimostrare una buona
attitudine musicale generale, una preparazione teorica adeguata al
livello tecnico richiesto, una morfologia idonea allo studio dello
strumento scelto come principale e il possesso, nel medesimo
strumento, di competenze esecutive definite dai repertori di
riferimento di cui alla Tabella C allegata al presente decreto. - Ogni liceo musicale e coreutico rende pubbliche entro il 15
ottobre di ogni anno scolastico le informazioni riguardanti i criteri
che regolano l’accesso alla sezione musicale e le modalita’ di
svolgimento dell’esame di ammissione, specificando sia le competenze
teoriche indispensabili, sia le specifiche competenze pregresse
necessariamente richieste per «Esecuzione e interpretazione – Primo
strumento», in coerenza con quanto previsto dalla Tabella C e con
indicazione di eventuali ulteriori obblighi esecutivi. - Ogni liceo musicale e coreutico definisce gli obiettivi
formativi musicali generali da conseguire entro il termine del
quinquennio della sezione musicale; quelli relativi alla disciplina
«Esecuzione e interpretazione – Primo strumento», tengono anche conto
delle competenze e dei livelli tecnici previsti per l’accesso ai
corsi accademici di primo livello dei conservatori stabiliti all’art.
Art. 9
Clausola di invarianza finanziaria
- Dall’attuazione del presente decreto non devono derivare nuovi o
maggiori oneri a carico della finanza pubblica. - Le amministrazioni pubbliche interessate provvedono agli
adempimenti di cui al presente decreto con le risorse umane,
strumentali e finanziarie disponibili a legislazione vigente.
Il presente decreto sara’ inviato agli organi di controllo per gli
adempimenti di competenza e pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della
Repubblica italiana.
Roma, 11 maggio 2018
Il Ministro dell’istruzione,
dell’universita’ e della ricerca
Fedeli
Registrato alla Corte dei conti il 9 luglio 2018
Ufficio controllo atti MIUR, MIBAC, Min. salute e Min. lavoro e
politiche sociali, reg.ne prev. n. 2722
Tabella A
AMMISSIONE AI CORSI DI DIPLOMA ACCADEMICO DI PRIMO LIVELLO DI STRUMENTO
Tabella B
AMMISSIONE AI CORSI DI DIPLOMA ACCADEMICO DI PRIMO LIVELLO Repertori (Prima prova)
Tabella C
Tabella D
Tabella E