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Safer Internet Day

Nota 23 gennaio 2024, AOODGSIP 207

Safer Internet Day “Together for a Better Internet” 6 febbraio 2024. Giornata Mondiale per la Sicurezza in Rete: evento in diretta streaming per tutte le istituzioni scolastiche


Safer Internet Day 6 Febbraio 2024, “Together for a Better Internet for Kids”.

A Roma l’evento nazionale con un videomessaggio del Ministro Valditara.

La diretta dalle 10.00 sul canale YouTube del MIM.

 Il 6 febbraio ricorre la Giornata mondiale per la sicurezza in Rete, promossa dalla Commissione Europea e celebrata in contemporanea in oltre 100 nazioni. Anche il Ministero dell’Istruzione e del Merito aderisce all’iniziativa, quale “importante occasione per promuovere le riflessioni delle ragazze e dei ragazzi non solo sull’uso consapevole della Rete, ma anche sul ruolo attivo e responsabile di ciascuno nella realizzazione di Internet come luogo positivo e sicuro”.

In particolare, il Ministero ha previsto per il 6 febbraio un evento per le scuole che si terrà a Roma, dalle 10.00 alle 12.30, al quale il Ministro Giuseppe Valditara invierà un videomessaggio di saluto. Tema della giornata: l’Intelligenza Artificiale. Sarà possibile seguire la manifestazione in diretta streaming sul canale YouTube del MIM, per dare l’opportunità a tutte le Istituzioni scolastiche italiane di partecipare da remoto. L’iniziativa è organizzata dalla Direzione Generale per lo Studente, l’Inclusione e l’Orientamento scolastico che, dal 2012, coordina il Safer Internet Centre italiano “Generazioni Connesse”, attraverso il quale sono promosse numerose attività sul tema della sicurezza in Rete e sull’uso positivo degli strumenti digitali.

L’obiettivo del Safer Internet Day 2024 sarà, come sempre, condurre una riflessione sui rischi e le opportunità della Rete con gli stessi protagonisti della comunità scolastica, studenti, docenti, insieme a stakeholder pubblici e privati.

Quest’anno il SID si svolgerà alla presenza di circa 500 studenti. Nella nota inviata alle scuole, tutti i dettagli utili per poter seguire l’evento del 6 febbraio e partecipare alle iniziative del Safer Internet Centre italiano “Generazioni Connesse”.

In tutta Italia si svolgeranno poi attività promosse con i principali partner di “Generazioni Connesse”: l’Autorità Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza, l’Autorità Garante per la protezione dei Dati Personali, il Dipartimento per le Politiche della Famiglia, la Polizia di Stato, l’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale, Telefono Azzurro e Save the Children. Sul web il racconto della giornata sarà accompagnato dagli hashtag #SID2024 e #SICItalia. 

La Ricerca 

Anche quest’anno il Safer Internet Centre ha realizzato una ricerca, a cura di Skuola.net e delle Università di Firenze e Roma La Sapienza, al fine di fotografare le competenze e le abitudini di circa 2.000 tra studentesse e studenti. Dalla ricerca è emerso tra l’altro, che 2 adolescenti su 3 hanno già fatto uso di applicazioni basate sull’intelligenza artificiale “generativa” come ChatGpt, ossia quella tecnologia in grado di creare online, in autonomia, contenuti di ogni tipo – scritti, immagini, audio, ecc – partendo da semplici input da parte dell’utente. 

Temi del SID 2024

Ogni anno il Safer Internet Day mira a sensibilizzare la responsabilità di ciascuno per rendere Internet uno strumento positivo per tutti. Il tema principale dell’attuale edizione sarà l’Intelligenza Artificiale, analizzata a partire dalle sue applicazioni e implicazioni, in termini di opportunità e rischi, all’interno dei seguenti 5 ambiti:

  1. Adescamento, Privacy e Diritto d’immagine.
  2. Metaverso.
  3. BES e Tecnologie applicate.
  4. Intelligenza Artificiale e Mestieri del Futuro.
  5. Gaming.

Concorrono all’organizzazione, lo Youth Panel e il Teacher Panel, i gruppi di consultazione rispettivamente formati da giovani e da docenti, del Safer Internet Centre, e autorevoli ospiti chiamati a un approfondimento e a un confronto sui temi proposti.

Campagna di comunicazione “Il mese della Sicurezza in Rete”

Con il SID 2024 partirà la settima edizione della campagna “Il Mese della Sicurezza in Rete”. Durante tutto il mese di febbraio le scuole interessate a partecipare ad attività formative e di sensibilizzazione relative all’uso consapevole degli strumenti digitali potranno trovare informazioni relative agli eventi organizzati da associazioni, istituzioni ed aziende sul sito: SIC Italia – SID – Safer Internet Day 2024 (generazioniconnesse.it)

Inoltre, durante il mese, verranno lanciate due importanti iniziative del Safer Internet Centre: la Terza Stagione della miniserie “WE ARE FEARLESS” – Noi non abbiamo paura – dedicata alle studentesse e agli studenti delle Scuole secondarie di secondo grado e il nuovo percorso di supporto dedicato alle scuole per dotarsi del documento di ePolicy per l’uso consapevole e sicuro delle tecnologie digitali.

Nota 31 gennaio 2024, AOODGFIESD 485

Ministero dell’Istruzione e del Merito
Dipartimento per il sistema educativo di istruzione e formazione
Direzione generale per i fondi strutturali per l’istruzione, l’edilizia scolastica e la scuola digitale
Ufficio VI – Innovazione didattica e digitale

Ai Dirigenti scolastici delle istituzioni scolastiche statali e dei Cpia
E, p.c Agli Uffici scolastici regionali c.a. Direttori Generali

Oggetto: Rilevazione “Osservatorio Scuola Digitale”2023 – ringraziamenti

Nota 23 gennaio 2024, AOODGSIP 207

Ministero dell’Istruzione e del Merito
Dipartimento per il sistema educativo di istruzione e di formazione
Direzione generale per lo studente, l’inclusione e l’orientamento scolastico
Ufficio II

Ai Direttori Generali degli Uffici Scolastici Regionali
Alla Sovrintendenza Scolastica per la Provincia di Bolzano
All’Intendenza Scolastica per la Scuola in lingua tedesca Bolzano
All’Intendenza Scolastica per le Località Ladine Bolzano
Al Dipartimento Istruzione e Cultura della Provincia Autonoma di Trento
Alla Sovrintendenza agli studi per la Regione Valle d’Aosta
e, per il loro tramite: Ai Dirigenti delle Istituzioni scolastiche primarie e secondarie di primo e secondo grado statali e paritarie
Ai referenti regionali per le attività di contrasto del bullismo e del cyberbullismo (individuati sulla base della legge 71/2017)
Alla Segreteria del Ministro
Al Capo Dipartimento per il sistema educativo di istruzione e di formazione

Oggetto: Safer Internet Day “Together for a Better Internet” 6 febbraio 2024. Giornata Mondiale per la Sicurezza in Rete: evento in diretta streaming per tutte le istituzioni scolastiche.

Decreto Direttoriale 17 gennaio 2024, AOODGPOC 3

Ministero dell’Istruzione e del Merito
Dipartimento per le risorse umane, finanziarie e strumentali
Direzione Generale per la progettazione organizzativa, l’innovazione dei processi amministrativi, la comunicazione e i contratti

Bando di concorso: “L’Intelligenza Artificiale, tra sfide e opportunità”

Disconnessione digitale

“Disconnessione digitale”. Al via la campagna di sensibilizzazione di Progetto Itaca e Dentsu
Redattore Sociale del 15/01/2024

Disturbi del sonno ma anche effetti estremi come l’hikikomori sono questi i rischi causati da un eccessivo e smodato utilizzo del digitale al centro dell’iniziativa lanciata in questi giorni. “Questa campagna non parla solo ai giovani ma a tutte le età”
 
ROMA. “Le generazioni più giovani sono nate all’interno di una realtà iperconnessa e digitalizzata e per loro esiste un nuovo punto di vista per cui mondo digitale e mondo reale convivono nello stesso spazio e nel medesimo tempo. Ma quali sono i rischi in cui si incorre quando ci si perde nell’impalpabilità del digitale e ci si allontana dall’esperienzialità che è il fulcro stesso del vivere?” È ciò che vuole raccontare Fondazione Progetto Itaca, realtà impegnata da sempre in attività di sensibilizzazione, prevenzione e supporto sulla salute mentale, che quest’anno ha deciso di firmare con Dentsu una campagna di sensibilizzazione dedicata alla disconnessione digitale.

Per Progetto Itaca e Dentsu è “importante vivere a pieno la realtà spegnendo il mondo online per nutrire i legami sociali e prendersi cura della propria salute mentale – spiegano in una nota -. La tecnologia è uno strumento da gestire in modo appropriato senza abusi: sono diversi, infatti, gli effetti che gli psichiatri stanno osservando negli ultimi anni e in particolare tra i giovani causati da un eccessivo e smodato utilizzo del digitale. Uno tra essi è il disturbo del sonno: utilizzare i dispositivi prima di addormentarsi, avere anche di notte il cellulare vicino e accesso a cui arrivano notifiche a ogni ora, determinano un sonno debilitante che ha ripercussioni sulla memoria e sulla capacità di concentrarsi. Tra gli effetti estremi c’è l’isolamento: sono in aumento i casi di hikikomori, coloro che decidono di ritirarsi dalla vita sociale per lunghi periodi chiudendosi in casa, senza avere alcun contatto diretto con il mondo esterno se non attraverso internet”. 

“Questa campagna non parla solo ai giovani ma a tutte le età – afferma Cristina Migliorero, responsabile di Progetto Prevenzione scuola di Progetto Itaca – Non sappiamo più annoiarci perché, anche nei momenti morti, navighiamo incessantemente online. Il mondo digitale si presenta come un’insidiosa medicina anestetica che spegne sì le preoccupazioni, ma annichilisce pian piano qualsiasi desiderio, alienandoci da ciò che è la vita reale. Ci spinge a isolarci e ciò comporta la perdita del contatto con l’altro, il confronto e la crescita personale. Da soli ci perdiamo e non sappiamo chiedere aiuto quando non riusciamo a spegnere le nostre paure. Per cui questa campagna si dimostra come un promemoria quotidiano: è divertente viaggiare con la mente e attraverso internet, ma è entusiasmante mettersi in marcia e andare a vivere le esperienze che ci stanno aspettando fuori.”

“La tecnologia e il mondo online non devono essere demonizzati, ma la loro utilità non deve trasformarsi in un abuso che genera problemi, soprattutto negli adolescenti. – afferma Ilaria Affer,  Social Impact Director di Dentsu Italia Società Benefit – L’idea della campagna nasce proprio con questo intento: dare più valore alle esperienze offline rispetto a quelle online e parlare ai giovani con il loro linguaggio, senza utilizzare scenari cupi. Come Società Benefit siamo particolarmente orgogliosi di questa campagna realizzata insieme a Fondazione Progetto Itaca mettendo a disposizione la nostra professionalità e le nostre expertise a livello creativo e media”.

Firmata dall’agenzia Dentsu Creative, con il planning di media di dentsu X, la campagna DOOH di Progetto Itaca è on air dal 1° gennaio fino alla fine del mese. La pianificazione è a livello nazionale con formati impattanti (video, full motion e statici) nelle città, stazioni e centri commerciali.

Nota 11 gennaio 2024, AOODGFIESD 103

Ministero dell’istruzione e del merito
Dipartimento per il sistema educativo di istruzione e formazione
Direzione generale per i fondi strutturali per l’istruzione, l’edilizia scolastica e la scuola digitale
Ufficio VI – Innovazione didattica e digitale

Ai Dirigenti Scolastici degli Istituti di istruzione secondaria di II grado, statali e paritari
per loro tramite Ai Docenti

Ai Direttori Generali e dirigenti degli Uffici Scolastici Regionali

Oggetto: Programma in Rete al via il nuovo corso gratuito di Cisco

Osservatorio Scuola Digitale

Nota 15 novembre 2023, AOODGFIESD 6354
“Osservatorio Scuola Digitale” proroga termine Rilevazione


La rilevazione dell’Osservatorio Scuola Digitale avrà cadenza annuale, ciò consentirà il tracciamento longitudinale dei progressi e l’analisi della serie storica dei dati.

La procedura ha razionalizzato le sezioni riguardanti i plessi scolastici semplificandone la compilazione e si avvale di un numero di quesiti ridotto rispetto alla precedente versione. Il termine per la compilazione e l’invio da parte delle scuole è stato prorogato fino al 30 dicembre 2023.

Le informazioni raccolte serviranno per monitorare sia le disponibilità di infrastrutture ed apparecchiature tecnologiche e digitali delle scuole, sia i processi di innovazione didattica e organizzativa.

Le modalità per la compilazione sono descritte nella guida disponibile nell’area “Documenti e Manuali” del Sidi.

Linee Guida (ACN-GPDP)

Si rende noto che l’Agenzia per la cybersicurezza nazionale (ACN), d’intesa con il Garante per la Protezione dei Dati Personali (GPDP), ha messo a punto specifiche Linee Guida che forniscono importanti raccomandazioni sulle funzioni crittografiche ritenute attualmente più sicure per la conservazione delle password a tutte le imprese e alle amministrazioni che, in qualità di titolari o responsabili del trattamento, conservano sui propri sistemi le password dei propri utenti. 
Il documento, che si invia in allegato, è in corso di pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale ed è disponibile sui siti web www.gpdp.it  e www.acn.gov.it.

Il Responsabile della Protezione dei Dati e l’Ufficio Protezione Dati Personali del Ministero

Empowering schools with digital skills

Scuola, a Roma la conferenza internazionale Eminent su Digital e Intelligenza Artificiale 

Il 5 e 6 dicembre, presenti oltre 30 Ministeri dell’Istruzione europei

Si svolge a Roma, il 5 e 6 dicembre, la conferenza internazionale EMINENT 2023 (Expert Meeting in Education Networking), evento di punta di European Schoolnet, la rete europea composta da 33 Ministeri dell’Istruzione.

L’edizione di quest’anno, dal titolo “Empowering schools with digital skills”, è organizzata da European Schoolnet in collaborazione con INDIRE, presso il Centro Congressi Fontana di Trevi, alla presenza dei rappresentanti dei Ministeri dell’Istruzione europei, di partner del settore pubblico e privato e di stakeholder legati al mondo dell’istruzione.

Il 2023 è l’anno europeo delle competenze e questo evento rappresenta l’opportunità per riflettere su come i diversi Paesi europei stanno preparando i propri sistemi educativi per ridurre il divario digitale. L’evento metterà in risalto l’importanza della partnership e della collaborazione con gli istituti di istruzione, l’industria Ed-Tech e altri attori chiave a tutti i livelli per soddisfare le esigenze di competenze nuove ed emergenti. 

L’evento vuole riunire idee e best practices su ciò che concerne la trasformazione digitale nell’ambito dell’istruzione, sia nei singoli Paesi sia a livello europeo. L’obiettivo è quello di esaminare le competenze che sono indispensabili oggi per portare la digitalizzazione all’interno delle aule nel segno di quella transizione che la rende un concreto alleato del processo formativo dei futuri cittadini europei. 

La mattina di martedì 5 dicembre, i rappresentanti del Ministero dell’Istruzione e del Merito daranno avvio ai lavori insieme a Marc Durando, direttore esecutivo di European Schoolnet, a Georgi Dimitrov, capo della ‘Digital Education’ Unit, all’interno della Direzione Generale dell’Istruzione, della Gioventù, dello Sport e della Cultura, della Commissione Europea e a Serena Lippi, Consigliere Diplomatico del Ministro dell’Istruzione e del Merito. La Presidente INDIRE Cristina Grieco interverrà con uno sguardo di insieme sulle attività di ricerca condotte in ambito europeo, per chiudere la conferenza. 

In rappresentanza di INDIRE, membro del Consorzio EUN sin dal 1996, partecipano ai lavori diversi dirigenti di ricerca e ricercatori, tra cui Elisabetta Mughini e Jessica Niewint Gori che contribuiscono al dibattito in merito ai processi di digitalizzazione della scuola italiana e alla formazione degli insegnanti nell’era dell’Intelligenza Artificiale. Nel corso dei tavoli di discussione vengono riportati i principali risultati del progetto di monitoraggio AI4T (Artificial Intelligence for and by Teachers) sull’uso dell’intelligenza artificiale in ambito educativo, condotto dal Ministero francese, dal CNR e dall’INDIRE, insieme a molti altri Ministeri dell’Istruzione europei.  

I risultati del progetto AI4T rivelano che, nonostante la presenza di un piccolo gruppo che esprime apprensione e paura verso le nuove tecnologie, la maggior parte degli insegnanti ha una percezione favorevole degli strumenti di intelligenza artificiale. Questi vengono ritenuti facili da usare e in grado di soddisfare le diverse esigenze nei vari aspetti del loro lavoro come le attività amministrative, la creazione di contenuti didattici e il monitoraggio delle attività degli studenti. In generale, a fronte di questi atteggiamenti diversi, unanimemente si riconosce che i cambiamenti imposti dall’innovazione digitale richiedono consapevolezza da parte di tutti gli attori del sistema. 

Nel corso dell’evento vengono inoltre presentati i risultati di un’indagine condotta da European Schoolnet sulla comparazione delle competenze digitali nei vari Paesi europei. 

Conference Hashtag: #EMINENT2023

Scuola Futura

“La Puglia è una regione strategica e l’istruzione giocherà un ruolo di primo piano nel favorirne lo sviluppo; per questo ho scelto di partire da qui per presentare i progetti PNRR e le iniziative che andranno a costruire la scuola del futuro”, così Giuseppe Valditara, Ministro dell’Istruzione e del Merito, durante la sua visita istituzionale a Lecce in occasione di Scuola Futura.

“Oggi ho potuto toccare con mano le eccellenze in ambito di istruzione: laboratori all’avanguardia, una didattica innovativa e un uso sapiente delle nuove tecnologie digitali. Modelli che dobbiamo aiutare a emergere e ad affermarsi sul territorio”, ha detto Valditara, che ha ricordato come, in ambito PNRR, tra nuove assegnazioni e risorse sbloccate, il Ministero abbia messo a disposizione oltre 1 miliardo di fondi per le istituzioni scolastiche e gli enti locali pugliesi. Di questi, 589 milioni saranno destinati a interventi di edilizia scolastica e 422 milioni per interventi su scuole e ITS. Inoltre, dei 320 milioni di euro per il Mezzogiorno di Agenda Sud e decreto Caivano, circa 40 mln vanno alle Scuole primarie e 24 alle Scuole secondarie della Puglia.

“Grazie a questi fondi gli istituti scolastici faranno un grande passo in avanti in ottica di servizi, dotazioni tecnologiche e formazione. Se alle tante risorse che offre il territorio aggiungiamo una scuola di qualità, sono convinto che la regione diventerà un motore per la crescita dell’Italia”, ha concluso Valditara.

Nota 27 novembre 2023, AOODGOSV 38384

Ministero dell’Istruzione e del Merito
Dipartimento per il sistema educativo di istruzione e formazione
Direzione generale per gli ordinamenti scolastici , la valutazione e l’internazionalizzazione del sistema nazionale di istruzione

Agli Uffici Scolastici Regionali
Alla Sovrintendenza agli Studi per la Regione autonoma della Valle d’Aosta – Aosta
Alla Sovrintendenza Scolastica per la Provincia Autonoma di Bolzano
Alla Sovrintendenza Scolastica per la Provincia Autonoma di Trento
All’Intendenza Scolastica per le scuole delle località ladine di Bolzano
Ai Dirigenti scolastici degli Istituti secondari di II grado Statali e Paritari
e,p.c. Al Capo Dipartimento per il sistema educativo di istruzione e formazione SEDE
All’Ufficio Stampa SEDE
Al Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale
Ufficio V- Roma

OGGETTO: Campionati di Robotica 2023/2024: La robotica al servizio del lavoro e dei mestieri.

Nota 15 novembre 2023, AOODGFIESD 6354

Ministero dell’Istruzione e del Merito
Dipartimento per il sistema educativo di istruzione e formazione
Direzione generale per i fondi strutturali per l’istruzione, l’edilizia scolastica e la scuola digitale
Ufficio VI – Innovazione didattica e digitale

Ai Dirigenti scolastici delle istituzioni scolastiche statali e dei Cpia
E, p.c. Agli Uffici scolastici regionali c.a. Direttori Generali

Oggetto: “Osservatorio Scuola Digitale” proroga termine Rilevazione

Nota 7 novembre 2023, AOODGFIESD 6236

Ministero dell’Istruzione e del Merito
Dipartimento per il sistema educativo di istruzione e formazione
Direzione generale per i fondi strutturali per l’istruzione, l’edilizia scolastica e la scuola digitale Ufficio VI – Innovazione didattica e digitale

Ai Dirigenti scolastici delle istituzioni scolastiche statali e dei Cpia
E, p.c. Agli Uffici scolastici regionali
c.a. Direttori Generali

OGGETTO: Osservatorio Scuola Digitale. Anno scolastico 2023-2024 – promemoria profilatura utenti e invio rilevazione

Social media e rischi disciplinari

di Carmelo Salvatore BENFANTE PICOGNA, Dario Angelo TUMMINELLI, Zaira MATERA

Con l’evolversi delle nuove tecnologie della comunicazione (TIC) nell’odierna “società liquida” impregnata dalla rapida espansione dei mezzi di comunicazione di massa, i pubblici dipendenti (insegnanti compresi) sono sempre più frequentemente esposti a potenziali rischi di natura disciplinare e penale.

In particolare, in ambito scolastico, i “social network” (Facebook, Instagram, Tit-tok, Twitter, canale YouTube, WhatsApp, Telegram etc.), hanno contribuito sensibilmente e in modo esponenziale, con il loro uso improprio (o, comunque, distorto), a spargere addebiti a carico del personale scolastico con successive e consequenziali irrogazioni di sanzioni disciplinari, per inosservanza dei propri doveri d’ufficio e/o nei casi più gravi, fino a provvedimenti espulsivi quali il licenziamento per giusta causa.

Questa non piena “coscienza” dei rischi e la non perfetta conoscenza della norma ha generato, talvolta, tra il personale scolastico un uso improprio dei social.

Può accadere che il postare sui social un proprio commento (convinzione o parere) inopportuno, sconveniente, se non addirittura denigratorio o comunque lesivo, il cui contenuto possa in qualche modo nuocere all’immagine e al decoro dell’Amministrazione a cui appartiene (a tutti i livelli), possa essere erroneamente scambiato per il sacrosanto diritto di critica e di manifestazione del libero pensiero, invocato dai più a seguito dei conseguenti provvedimenti restrittivi (di censura) a carattere sanzionatorio.

Il diritto di critica e di manifestazione del libero pensiero risiedono nella Carta costituzionale del 1948, nello specifico nell’art. 21, il quale statuisce che: “Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione”, mentre il comma 2 dello stesso articolo prosegue aggiungendo che: “La stampa non può essere soggetta ad autorizzazioni o censure” naturalmente, a patto che, le stesse pubblicazioni (cartacee e digitali) e tutte le altre forme libere di espressione (manifestazioni di pensiero e diritto di critica) non siano contrarie al buon costume o non offendano altre persone o soggetti di diritto.

Tali principi, si noti bene, di rango costituzionale, sono stati pienamente recepiti e traslati nell’art. 1 della Legge 20 maggio 1970, n. 300 “Norme sulla tutela della libertà e dignità dei lavoratori, della libertà sindacale e dell’attività sindacale, nei luoghi di lavoro e norme sul collocamento” pubblicato in Gazzetta Ufficiale Serie Generale n. 131 del 27 maggio 1970, semplicemente nota ai più come “Statuto dei lavoratori”.

Per completezza della trattazione si riporta integralmente il citato articolo 1: “I lavoratori, senza distinzione di opinioni politiche, sindacali e di fede religiosa, hanno diritto, nei luoghi dove prestano la loro opera, di manifestare liberamente il proprio pensiero, nel rispetto dei principi della Costituzione e delle norme della presente legge”.

Fatta questa premessa ci addentriamo nell’argomento oggetto di questo studio.

Con il decreto del Presidente della Repubblica 13 giugno 2023, n. 81 “Regolamento concernente modifiche al decreto del Presidente della Repubblica 16 aprile 2013, n. 62” recentemente pubblicato in Gazzetta Ufficiale Serie generale n. 150 del 9 giugno 2023 si sono, infatti, apportate delle importanti e innovative modifiche al testo originale del decreto del Presidente della Repubblica 16 aprile 2013, n. 62 comunemente noto come “Codice di condotta” o ancora come “Codice di comportamento dei dipendenti pubblici” a norma dell’articolo 54 del Decreto Legislativo 30 marzo 2001, n. 165, introducendo una serie di articoli (nello specifico 11-bis e 11-ter) che analizzeremo a breve approfonditamente e nel dettaglio (v. infra).

Come previsto dal comma 3 dell’art. 11-bis (da poco introdotto), rubricato in “Utilizzo delle tecnologie informatiche” statuisce che: “il dipendente è responsabile del contenuto dei messaggi inviati” dai loro account istituzionali (caselle di posta elettroniche) e/o personali e similarmente diffusi o pubblicati nelle bacheche virtuali delle piattaforme informatiche e/o digitali.

A regolamentare nel dettaglio l’uso dei mezzi di informazione e dei social media è l’articolo 11-ter del sopracitato decreto. L’articolo in parola, composto da soli cinque commi, sensibilizza ulteriormente il personale dipendente statale, invitandolo sempre e comunque al corretto uso dei mezzi digitali, c.d. “etica pubblica” o comportamento etico, e ad ogni altra forma di prudenza e cautela nell’utilizzare i propri account personali sui “social network”, e nel contempo ad astenersi dal diffondere e pubblicare le proprie opinioni, convinzioni e pareri,  o ancora i propri giudizi, il cui contenuto possa in qualche modo nuocere all’immagine e al decoro dell’Amministrazione a cui appartiene, riguardanti eventi, cose o persone (personale dirigenziale e colleghi).

Approfondimento In merito all’etica pubblica o comportamento etico, l’Amministrazione di appartenenza, come previsto espressamente l’art. 15 comma 5-bis del decreto n. 81, dovrà prevedere dei cicli formativi sui tali temi, da “svolgersi obbligatoriamente, sia a seguito di assunzione, sia in ogni caso di passaggio a ruoli o a funzioni superiori, nonché di trasferimento del personale, le cui durata e intensità sono proporzionate al grado di responsabilità”.   Si evidenzia che l’etica professionale di un educatore, quale è appunto l’insegnante, non si risolve a conclusione del suo orario lavorativo o di servizio, ovvero varcando l’uscita del cancello della scuola, ma permane sempre e ovunque esso/a si trovi e con chiunque si relazioni. Il docente è, dunque, chiamato a non trascendere mai nei toni e nel linguaggio e a non usare parole e/o espressioni deplorevoli o comunque lesive, offensive o denigratorie per altrui cose e persone.

In buona sostanza, la recente disposizione normativa stabilisce che l’uso degli account istituzionali (posta elettronica) è consentito esclusivamente per finalità connesse all’attività lavorativa.

Nello specifico, infatti, il comma 2 invita il pubblico dipendente: “ […] ad astenersi da qualsiasi intervento o commento che possa nuocere al prestigio, al decoro o all’immagine dell’amministrazione di appartenenza o della pubblica amministrazione in generale” mentre il successivo comma 4 istituisce per la prima volta una “Social Media Policy”, potremmo dire una sorta di “netiquette” da introdurre a sua volta nei Codici di comportamento, all’uopo adottati dalle pubbliche Amministrazioni, individuando in tal modo le condotte passibili di procedimenti disciplinari, graduandoli adeguatamente e proporzionalmente in base alla gravità delle condotte come di seguito riportato nello tralcio: “Nei codici di cui all’articolo 1, comma 2, le amministrazioni si possono dotare di una “social media policy” per ciascuna tipologia di piattaforma digitale, al fine di adeguare alle proprie specificità le disposizioni […]. In particolare, la “social media policy” deve individuare, graduandole in base al livello gerarchico e di responsabilità del dipendente, le condotte che possono danneggiare la reputazione delle amministrazioni”.

È interessante notare che il comma 5, prevede che: “Fermi restando i casi di divieto previsti dalla legge, i dipendenti non possono divulgare o diffondere per ragioni estranee al loro rapporto di lavoro con l’amministrazione e in difformità alle disposizioni di cui al decreto legislativo 13 marzo 2013, n. 33, e alla legge 7 agosto 1990, n. 241, documenti, anche istruttori, e informazioni di cui essi abbiano la disponibilità”.

Per completezza della trattazione si evidenza che il codice di comportamento generale deve essere poi integrato con quello specifico adottato dalle singole amministrazioni.

Per tutti i dipendenti in servizio presso il Ministero dell’Istruzione (Amministrazione centrale e periferica, ivi compreso il personale con qualifica dirigenziale, con rapporto di lavoro a tempo indeterminato e determinato, a tempo pieno e a tempo parziale, nonché il personale comandato) è attualmente in vigore il Codice di comportamento allegato al Decreto Ministeriale del 26 aprile 2022, n. 105.

Il decreto in parola, a firma dell’allora Ministro Bianchi, superato il controllo di legittimità, è stato ammesso alla registrazione alla Corte dei conti, con prot. n. 1676 del 03 giugno 2022.

Come viene riportato nel sito del Ministero, la violazione degli obblighi previsti dal Codice integra comportamenti contrari ai doveri d’ufficio ed è dunque fonte di responsabilità disciplinare nonché, nei casi previsti, di responsabilità penale, civile, amministrativa o contabile.

Si dà, infine, menzione della Tabella di corrispondenza tra la violazione dei doveri e le sanzioni disciplinari vigenti, consultabile dal link:

https://www.miur.gov.it/documents/20182/0/Tabella+codice+comportamento.pdf/471af791-daee-96d1-8faf-fba08bc3cad6?t=1654524003277

Casistica

A conclusione della presente trattazione, si dà menzione della casistica richiamando alcuni orientamenti giurisprudenziali oggetto di sanzioni disciplinari per violazione dei doveri d’ufficio per l’uso improprio dei “social media” o per dichiarazioni o espressioni lesive nei confronti dell’Amministrazione di appartenenza.

Con sentenza n. 24989 del 6 novembre 2013 la Corte di Cassazione ha definitivamente pronunciato il licenziamento disciplinare di un insegnante per aver criticato e offeso l’Istituzione scolastica d’appartenenza consigliando contestualmente, ad alcune studentesse e studenti, di iscriversi altrove palesando apertamente un pregiudizio radicato verso la gestione scolastica.

Approfondimento Con ordinanza del 12 novembre 2018 n. 28878 la Corte di Cassazione civile, sezione lavoro, ha ritenuto legittimo il licenziamento per giusta causa inflitto ad un dipendente che aveva pubblicato sui “social media” (nella fattispecie, Facebook) immagini e commenti offensivi nei confronti della società privata (azienda) in cui il dipendente prestava servizio confermando la sentenza di secondo grado emessa dalla Corte d’Appello di Torino (e, ancora prima, dal Tribunale di Alessandria). La suprema Corte di Cassazione civile, sezione lavoro, con sentenza precedente del 27 aprile 2018 n. 10280 confermava lo stesso orientamento.

È interessante, inoltre, citare l’ordinanza n. 246 del 03 marzo 2016 del Tribunale Amministrativo Regionale Lombardia, sezione III, con la quale il giudice ha ritenuto violazione dei doveri d’ufficio l’aggiunta del like o pollice in alto (ovvero c.d. “mi piace”) al commento di una notizia a sua volta pubblicata sulla bacheca di Facebook. Questa ha determinato un danno all’immagine all’Amministrazione, assumendone dunque rilevanza disciplinare.

Approfondimento La Corte EDU, sezione II, con sentenza 15 giugno 2021, ric. n. 35786/19 si è pronunciata su un noto caso avvenuto in Turchia in merito al licenziamento disciplinare di un insegnante del Ministero dell’Istruzione per aver messo e cliccato “Mi piace” su diversi articoli pubblicati sulla bacheca virtuale di Facebook da terzi. I Giudici di Strasburgo hanno ritenuto insufficienti le ragioni per il licenziamento alla docente e sproporzionate rispetto alla sanzione inflitta per violazione dell’art. 10 Cedu.

Si è invece pronunciato, in senso opposto, il Tribunale di Roma, con sentenza del 19 maggio 2020. Il Giudice adito ha sollevato una docente dalla contestazione di addebito nella quale veniva accusata di aver pubblicato su Facebook, durante il suo orario di servizio, espressioni lesive e indecorose che lasciavano intendere una cattiva gestione scolastica. Il Giudice le ha ritenute troppo generiche; diversamente il Tribunale di Alessandria, sezione lavoro, recentemente con sentenza n. 130/2021, pubblicata il 19 maggio 2021 ha confermato il licenziamento individuale per giusta causa inflitto all’insegnante dall’Ufficio Scolastico Regionale per il Piemonte (Ufficio III, Affari Giuridici, Contenzioso e Disciplinare)

Riferimenti normativi

  • COSTITUZIONE ITALIANA, art. 21
  • CODICE CIVILE, artt. 1175, 1375, 2105
  • LEGGE 20 maggio 1970, n. 300 “Norme sulla tutela della libertà e dignità dei lavoratori, della libertà sindacale e dell’attività sindacale, nei luoghi di lavoro e norme sul collocamento”, art. 1
  • LEGGE 30 marzo 1981, n. 116 “Interpretazione autentica dell’articolo 93 del decreto del Presidente della Repubblica 31 maggio 1974, n. 417, concernente norme sullo stato giuridico del personale docente, direttivo ed ispettivo della scuola materna, elementare, secondaria ed artistica dello Stato”, art. 1
  • DECRETO LEGISLATIVO 30 marzo 2001, n. 165 “Norme generali sull’ordinamento del lavoro alle dipendenze delle amministrazioni pubbliche”, art. 54
  • DECRETO Presidente Repubblica 31 maggio 1974, n. 417, “Norme sullo stato giuridico del personale docente, direttivo ed ispettivo della scuola materna, elementare, secondaria ed artistica dello Stato”, art. 93
  • DECRETO del Presidente della Repubblica 16 aprile 2013, n. 62 “Regolamento recante codice di comportamento dei dipendenti pubblici, a norma dell’articolo 54 del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165
  • DECRETO del Presidente della Repubblica 13 giugno 2023, n. 81 “Regolamento concernente modifiche al decreto del Presidente della Repubblica 16 aprile 2013, n. 62
  • DECRETO MINISTERIALE del 26 aprile 2022, n. 105
  • TRIBUNALE Amministrativo Regionale Lombardia sezione III, ordinanza n. 246 del 03 marzo 2016
  • TRIBUNALE di Roma, sentenza del 19 maggio 2020
  • TRIBUNALE di Alessandria, sezione Lavoro, sentenza n. 130/2021 del 19 maggio 2021
  • CORTE di CASSAZIONE, sentenza del 6 novembre 2013 n. 24989
  • CORTE di CASSAZIONE civile, sezione lavoro, ordinanza del 12 novembre 2018 n. 28878
  • CORTE di CASSAZIONE civile, sezione lavoro, sentenza del 27 aprile 2018 n. 10280
  • CORTE EDU, sezione II, sentenza 15 giugno 2021, ric. n. 35786/19

Sitografia

  • MINISTERO DELL’ISTRUZIONE Codice disciplinare e di condotta

https://www.miur.gov.it/codice-disciplinare-e-di-condotta

Anno Zero – IA

Anno Zero – IA

di Bruno Lorenzo Castrovinci

Ci sono scoperte nella storia dell’uomo che aprono a nuovi e inimmaginabili scenari, a nuove opportunità certamente ma,sicuramente, a tante incertezze e pericoli.

E’ la rivoluzione culturale e scientifica delle grandi scoperte, di quelle che, quando arrivano, azzerano tutto e fanno ricominciare daccapo, in una visione del futuro innovativa, incerta ma, allo stesso tempo, dai nuovi scenari per la nostra immaginazione che,innegabilmente, condurranno a sorprendenti scoperte.

Nella bellissima isola di Sicilia, in una settimana rovente di un’estate che sembra non finire mai, si è svolta la seconda edizione di Didacta Sicilia.

Tante novità come in tutte le fiere degne di questo nome e grande la partecipazione con oltre 9000 presenze, ma questa volta la grande protagonista dell’evento è stata l’intelligenza artificiale di Open AI con la nuova versione di ChatGpt che dalla 3.5 passa alla 4.0.

A dirla così sembra cosa di poco conto, peccato che in realtà si sia dato avvio a una nuova era, nella quale le nuove reti neurali non vengono alimentate dai ricercatori di Open Ai, ma risultano esserein grado di apprendere da soli navigando in rete.

Immaginate una macchina in grado di attingere, ed elaborare con degli algoritmi, all’immenso bagaglio di conoscenza della rete delle reti (Internet), capace di aggiornare il proprio bagaglio cognitivo in tempo reale e di dare finalmente risposte all’utenza corrispondenti ora, oggi, al tempo stesso in cui la richiesta viene inoltrata!

Ma come funziona ChatGpt per l’utente? Semplice, come una chat. Attraverso un’interfaccia simile a quella dei più diffusi motori di ricerca, è possibile avviare un dialogo con la macchina, che non solo è in grado d’interagire, ma anche e soprattutto di aiutare l’utente nella ricerca e nell’approfondimento dei contenuti più disparati, spaziando dalla semplice ricerca, alla scrittura di una poesia d’amore.

Il tutto in tempo reale e col vantaggio che l’utente, se non soddisfatto del risultato, può chiedere alla macchina di approfondire o sintetizzare, curare alcuni aspetti dei contenuti piuttosto che altri.

Se la versione 3.5 rimane a titolo gratuito con contenuti aggiornati fino al 2021 e limitati, la nuova versione è a pagamento, per il modico costo di circa 25 euro al mese.

Si direbbe una spesa forse esagerata in un mondo, quello attuale,in cui la rete offre tutto a titolo gratuito, salvo le applicazioni destinate al mondo professionale.

In realtà non è così, in quanto questo nuovo strumento è in grado di fornire servizi straordinariamente sorprendenti: dallo scrivere una ricetta di cucina, elencando prima gli ingredienti che si hannoa disposizione, a cercare un nuovo ristorante nella zona o in una località ben precisa, producendo i menu, i costi e, se richieste,anche le recensioni.

Attraverso i plug-in ora disponibili, è anche in grado di analizzare documenti, anche analisi mediche, e di produrre grafici, mappe concettuali, diagrammi di flusso o vere e proprie presentazioni multimediali, video e materiale grafico da utilizzare a scopo commerciale o per promuovere eventi.

Uno strumento potente, quindi, che, con le API dedicate e messe a disposizione per i programmatori informatici, porterà allo sviluppo imminente di nuovi applicativi che semplificheranno sempre più la nostra vita quotidiana.

Una nuova era, pertanto, che inizia adesso, dall’assolata Sicilia, in una fiera, DIDACTA, che spazia dalla robotica educativa, alle aule immersive e strizza l’occhio al metaverso che ora finalmente si potrà avvalere dei nuovi proiettori olografici.

Parte da una fiera dedicata al mondo dell’educazione e della formazione delle nuove generazioni, di una scuola Italiana che investe sempre più nella tecnologia, inconsapevole, forse, che gli studenti, cosi come i docenti, sono impreparati a rivoluzioni di taleportata.

In questa nuova era, che ne sarà dei compiti per casa se la macchina è in grado di svolgerli in tempo reale, delle verifiche scritte in classe e delle ricerche? Un nuovo mezzo, quindi, da studiare e metabolizzare per non essere vittima della tecnologia, da docente e da studente, che ora più che mai necessitano di maturare quel pensiero critico indispensabile per destreggiarsi nelle nuove fonti e strumentazioni.
Rapporto fra scienza e tecnologia che supera, a questo punto, di gran lunga quanto scritto nella letteratura fantascientifica e quanto tante sceneggiature hanno mostrato in film epocali, come Matrix, Blade Runner, Guerre Stellari e Star Trek.

Sta all’etica, dunque, trovare gli argini per un uso e uno sviluppo consapevole di questa potente tecnologia, per evitare scenari apocalittici in cui l’uomo, innamorato di essa, smarrisce il bene più prezioso che possiede: la sua umanità, requisito indispensabile per essere libero, in un mondo emancipato e felice.

Anno zero, quindi; si riparte daccapo e chissà dove tutto questo ci porterà. Lontano certo, ma sempre più vicini ad altre grandi scoperte che cambieranno completamente la nostra società.