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Ordinanza Regione Puglia 28 ottobre 2020, n. 407

OGGETTO​: ​Misure urgenti per fronteggiare l’emergenza epidemiologica da COVID-19

DDI SCUOLE SECONDARIE SECONDO GRADO ASPETTI ORGANIZZATIVI

DIDATTICA DIGITALE INTEGRATA PER LE SCUOLE SECONDARIE DI SECONDO GRADO ASPETTI ORGANIZZATIVI  

Come noto, il Presidente del Consiglio del Ministri con Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 24 ottobre 2020  (GU Serie Generale n. 265 del 25-10-2020) – cui si rimanda integralmente – ha emanato ulteriori disposizioni volte a contenere il contagio epidemico del CoVID-19. Queste disposizioni hanno trovato applicazione dalla data odierna e sostituito quelle del precedente D.P.C.M. 13 ottobre 2020, come modificato e integrato dal successivo D.P.C.M. 18 ottobre 2020.

Il nuovo D.P.C.M. è intervenuto su varie materie, fra le quali, all’articolo 1 lettera s), quella scolastica, precisando, in estrema sintesi:

  • che l’attività didattica ed educativa per il primo ciclo di istruzione (scuola primaria e secondaria di primo grado) e per i servizi educativi dell’infanzia continua a svolgersi in presenza;
  • che, in perfetta analogia con il precedente D.P.C.M., per contrastare la diffusione del contagio, la Regione, gli enti locali o le autorità sanitarie, sulla base di situazione critiche e di particolare rischio riferite a specifici contesti territoriali, possono disporre l’attuazione di misure specifiche, quali:
  • incremento del ricorso alla didattica digitale integrata per una quota pari almeno al 75% delle attività;
  • ulteriore modulazione degli orari di ingresso e di uscita degli alunni; 
  • eventuale utilizzo di turni pomeridiani.

Successivamente, il Capo Dipartimento ha diffuso nota 25 ottobre 2020, n. 1927, avente ad oggetto “Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 24 ottobre 2020. Indicazioni attuative”. 

Nell’esercizio delle competenze richiamate dal predetto D.P.C.M., il Presidente della Regione Emilia-Romagna ha oggi predisposto Ordinanza n. 205 con misure organizzative specifiche destinate alle scuole secondarie di 2 grado dell’Emilia-Romagna.

Con l’occasione, in merito ad alcuni quesiti nel frattempo pervenuti, si rappresenta che, a parere dello scrivente Ufficio:

  • Le prescrizioni contenute nell’Ordinanza – anche in virtù della competenza, assegnata alla Regione dal D.P.C.M. citato, ad intervenire su situazioni sanitarie critiche e di particolare rischio riferite a specifici contesti territoriali – sono vincolanti per le istituzioni scolastiche secondarie di secondo grado, statali e paritarie, dell’Emilia-Romagna;
  • Le prescrizioni contenute nell’Ordinanza – anche in virtù della competenza, assegnata alla Regione dal D.P.C.M. citato, ad intervenire su situazioni sanitarie critiche e di particolare rischio riferite a specifici contesti territoriali – sono vincolanti per le istituzioni scolastiche secondarie di secondo grado, statali e paritarie, dell’Emilia-Romagna;
  • Le prescrizioni contenute nell’Ordinanza – anche in virtù della competenza, assegnata alla Regione dal D.P.C.M. citato, ad intervenire su situazioni sanitarie critiche e di particolare rischio riferite a specifici contesti territoriali – sono vincolanti per le istituzioni scolastiche secondarie di secondo grado, statali e paritarie, dell’Emilia-Romagna;

Il Direttore Generale dell’Ufficio Scolastico Regionale, Stefano Versari, ha dichiarato: 

Ringrazio il Presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, per avere emanato una Ordinanza che coniuga rischi pandemici crescenti con la volontà di assicurare quanto più possibile il “fare scuola” in presenza, oltreché con la Didattica Digitale Integrata.  Il quadro normativo e rischi specifici non aiutano. Le difficoltà accrescono la fatica di tutto il personale scolastico. Come pure le complessità per le famiglie. Cresce di pari passo – continua il Direttore Versari – l’impegno della scuola tutta per assolvere comunque al meglio, nella situazione data, al suo fondamentale compito educativo di istruzione”.

Emanata ordinanza Regione Puglia su scuole secondarie di secondo grado

Il presidente della Regione Puglia ha emanato l’ordinanza num. 399, “Misure urgenti per fronteggiare l’emergenza epidemiologica da COVID-19”, che dispone:

Ferma restando la sospensione delle attività didattiche “in presenza” in tutte le scuole secondarie di secondo grado, limitatamente alle ultime tre classi del medesimo ciclo scolastico, per il giorno lunedì 26 ottobre 2020, con decorrenza dal 27 ottobre e fino al 24 novembre 2020:

  1. Le Istituzioni Scolastiche devono adottare, con il ricorso alle misure di flessibilità organizzativa di cui agli articoli 4 e 5 del D.P.R. n. 275/1999, per una quota non inferiore al 75%, la didattica digitale integrata in tutte le classi del ciclo della scuola secondaria di secondo grado, in modalità alternata alla didattica in presenza, modulando ulteriormente la gestione degli orari di ingresso e di uscita degli alunni anche attraverso l’eventuale utilizzo di turni pomeridiani, e disponendo che l’ingresso non avvenga in ogni caso prima delle 9,00.
  2. Le Istituzioni Scolastiche, nella loro autonomia, in attuazione e nei limiti di quanto previsto al precedente punto 1), individueranno per la restante quota in presenza, le misure che riterranno più idonee per l’utilizzo dei laboratori didattici ed altre attività in presenza o anche per l’attività in presenza di classi iniziali e terminali, nonché per l’attività di alunni con bisogni educativi speciali.

Il presidente della Regione Puglia emana ordinanza su scuole e trasporti

Il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano ha emanato oggi l’ordinanza n. 397 relativa a Misure urgenti per fronteggiare l’emergenza epidemiologica da COVID-19, che dispone:

1. Con decorrenza dal 26 ottobre – nelle more dell’adozione delle misure previste dal dpcm 18 ottobre 2020 relative alla riorganizzazione dell’attività didattica e alla rimodulazione degli orari d’ingresso e di uscita degli alunni, da presentare nella prima riunione utile del coordinamento regionale e locale previsto dal cd. Piano scuola, adottato con D.M. 26 giugno 2020, n. 39, e comunque entro e non oltre il 13 novembre 2020 – sono sospese le attività didattiche “in presenza” in tutte le scuole secondarie di secondo grado limitatamente alle ultime tre classi del medesimo ciclo scolastico.

2. È fortemente raccomandato ai datori di lavoro pubblici e privati, con esclusione del personale sanitario e socio sanitario e del personale impegnato in attività connesse all’emergenza o in servizi pubblici essenziali, utilizzare o incrementare il lavoro agile e differenziare l’orario di servizio del personale in presenza, compatibilmente con le esigenze di servizio e con particolare attenzione ai lavoratori che utilizzano mezzi di trasporto pubblici per raggiungere la sede di lavoro, articolandolo in fasce orarie scaglionate.

Nell’ordinanza è rilevato che, sulla base di quanto accertato dal competente Dipartimento, al fine di evitare i continui picchi di utilizzo del trasporto pubblico collettivo e relativi affollamenti, sussistono condizioni oggettive per inasprire con decorrenza dal 26 ottobre 2020, le disposizioni emergenziali dirette a contenere la diffusione del virus, restando salve le ulteriori valutazioni che il competente Dipartimento della salute potrà effettuare alla luce dell’evolversi della situazione epidemiologica e all’esito dell’analisi dell’impatto delle misure attualmente vigenti per fronteggiare l’emergenza.

La decisione è arrivata al termine del Tavolo permanente regionale avvio anno scolastico 2020/2021, riunito questa mattina dalla direttrice dell’Ufficio Scolastico Regionale Anna Cammalleri, al quale hanno partecipato il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano, gli assessori alla Scuola Sebastiano Leo, ai Trasporti Gianni Giannini e alle Politiche della Salute Pier Luigi Lopalco,  insieme a tutte le componenti del tavolo.

“Dopo lunghe consultazioni con tutto il sistema della scuola e dei sindacati – dichiara il presidente Emiliano – abbiamo deciso di dare al Tavolo un termine sino al 13 novembre per disallineare gli orari di ingresso e uscita nelle scuole, passaggio necessario per riorganizzare il trasporto con i vettori e risolvere la questione delle linee sovraccariche”.

“Come leggerete dai bollettini – ha aggiunto – i contagi continuano ad aumentare. Abbiamo avviato l’ulteriore rafforzamento della struttura ospedaliera, ma serve qualche provvedimento per tenere più bassi i numeri del contagio. Stiamo quindi chiedendo alle scuole un sacrificio particolare: quello di individuare quali sono le linee di trasporto che, secondo il giudizio dei ragazzi, delle famiglie e delle scuole stesse, sono sovraccariche e quindi hanno bisogno del disallineamento degli orari, in modo tale da utilizzare più volte lo stesso mezzo, o del rafforzamento della linea con nuovi mezzi e autisti. Queste non sono risorse illimitate, ma siccome la situazione diventa sempre più complicata, abbiamo chiesto a tutte le scuole, per le ultime tre classi delle superiori, di andare da lunedì in didattica a distanza e quindi di fornirci poi questi dati, in modo tale da poter riattivare la didattica in presenza man mano che avremo meglio organizzato il rapporto tra le scuole e i vettori del trasporto scolastico. Nulla di particolarmente drammatico. Il provvedimento è rivolto ai ragazzi più grandi, che conoscono i professori e sono tra di loro già in rapporto di amicizia, quelli che peraltro impegnano di più il trasporto scolastico e che, contemporaneamente, vivono di più nella società. Tenere a casa 120mila pugliesi in questo momento significa anche abbassare e rallentare il numero dei contagi”.

Adozione urgente di forme flessibili nell’organizzazione dell’attività didattica

EMILIANO SCRIVE AL MINISTERO DELL’ISTRUZIONE PER ADOTTARE IMMEDIATAMENTE FORME FLESSIBILI DI ATTIVITA’ DIDATTICA NELLE SCUOLE SUPERIORI. “ALTRIMENTI SIAMO PRONTI AD ADOTTARE PROVVEDIMENTI EMERGENZIALI”

Il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano ha inviato al Ministero dell’Istruzione una lettera dal seguente contenuto: “In considerazione dell’attuale andamento della situazione epidemiologica in Puglia, del particolare rischio di diffusione del contagio e delle situazioni critiche evidenziate dal Dipartimento della Salute della Regione Puglia, correlate al notevole aumento dell’utilizzo dei mezzi pubblici registrato in concomitanza con l’apertura delle scuole a causa della mobilità degli studenti, in particolare del secondo ciclo scolastico, segnalo l’urgenza di adottare forme flessibili nell’organizzazione dell’attività didattica, come previsto dal dpcm 18 ottobre 2020 (rimodulazione orari ingresso e uscita, didattica integrata digitale, turni pomeridiani), da presentare nel corso della prima riunione utile del coordinamento regionale e locale previsto dal cd. “Piano scuola”, adottato con D.M. 26 giugno 2020, n. 39. In ogni caso, al fine di evitare picchi di utilizzo del trasporto pubblico collettivo e dannosi affollamenti, sussisterebbero condizioni oggettive per l’adozione di apposito provvedimento emergenziale, ove detti provvedimenti non fossero adottati con immediatezza dagli istituti scolastici”.

La lettera è stata inviata anche al Capo Dipartimento per il sistema educativo di istruzione e formazione, al Presidente dell’ANCI, all’Assessore regionale al Diritto allo studio, Scuola e Università, all’Assessore regionale ai Trasporti e al Direttore dell’Ufficio Scolastico regionale.

Tale iniziativa è stata presa al termine della riunione convocata oggi dallo stesso Emiliano sulla questione del congestionamento del trasporto pubblico in relazione agli orari di entrata e uscita dalle scuole secondarie di secondo grado, alla luce delle disposizioni contenute nel nuovo Dpcm del 18 ottobre 2020. Hanno partecipato alla riunione gli assessori alla Scuola Sebastiano Leo e ai Trasporti Gianni Giannini, il prof Pier Luigi Lopalco, il direttore del Dipartimento Salute Vito Montanaro, la direttrice dell’Ufficio scolastico regionale Anna Maria Cammalleri, il presidente Anci Puglia Domenico Vitto, il dirigente della protezione civile regionale Mario Lerario e il capo dell’Avvocatura regionale Rossana Lanza.

Elezioni “smart” dei rappresentanti di classe in Campania?

Elezioni “smart” dei rappresentanti di classe in Campania?

di Cinzia Olivieri

Con l’ordinanza regionale n. 79 del 15.10.2020 al punto 1.5 è stata disposta in Campania tra l’altro la sospensione delle “ riunioni in presenza degli organi collegiali, nonché quelle per l’elezione degli stessi”.

Risolti quindi a quanto sembra almeno provvisoriamente per questa Regione i dubbi relativi alle problematiche organizzative nascenti dal voto in presenza, fa di nuovo capolino la possibilità di elezioni telematiche per il rappresentante di classe, che è innovativamente chiamato in questo periodo di emergenza a gestire i gruppi chat di whatsapp, veicolo primario di informazione tra i genitori.

Tralasciati i principi dell’art. 48 della nostra Costituzione, per il quale “Il voto è personale ed eguale, libero e segreto” in verità è prassi diffusa in particolare tra i genitori,  nonostante la previsione dell’art. 22 OM 215/91 (o forse proprio per questo) per cui “Le elezioni dei rappresentanti dei genitori e degli alunni nei consigli di classe, di interclasse e di intersezione hanno luogo per ciascuna componente sulla base di una unica lista comprendente tutti gli elettori in ordine alfabetico”, scrivere alla lavagna i nomi degli “aspiranti rappresentanti” (giacché candidati sono appunto tutti), eletti quasi per cooptazione tra i pochi che partecipano alle assemblee.

Non è peregrino affermare quindi che quanto meno nella elezione dei rappresentati di classe della componente genitori, che di frequente non senza difficoltà individuano qualcuno che voglia cimentarsi nell’esercizio di questa funzione partecipativa, gli elettori hanno già rinunciato alle predette garanzie costituzionali,.

Vale allora la pena di chiedersi se la prevista farraginosa ed impegnativa procedura elettorale abbia ancora un senso di esistere…sempre che qualcuno abbia idea di cosa e come cambiare.

Intanto per le classi successive può operare la prorogatio (art. 50) e per le prime?! Magari in modalità “smart” si può votare “a distanza” su whatsapp.

Accordo CSR 10 settembre 2020, n. 156

CONFERENZA PERMANENTE PER I RAPPORTI
TRA LO STATO, LE REGIONI E LE PROVINCIE AUTONOME DI TRENTO E DI BOLZANO

Accordo, ai sensi dell’articolo 4, comma 1, del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281, tra Governo, Regioni e Province autonome di Trento e Bolzano, per la rimodulazione dell’Accordo in Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano Rep. Atti 100/CSR del 10 maggio 2018 recepito con Decreto MIUR 22 maggio 2018 relativo alla definizione delle fasi dei passaggi tra i percorsi di istruzione professionale e i percorsi di istruzione e formazione professionale compresi nel repertorio nazionale dell’offerta di istruzione e formazione professionale, in applicazione di quanto sancito al punto 7. dell’Accordo in Conferenza permanente peri rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano Rep. Atti 155/CSR del 1° agosto 2019 riguardante l’integrazione e modifica del Repertorio nazionale delle figure nazionali di riferimento per le qualifiche e i diplomi professionali, l’aggiornamento degli standard minimi formativi relativi alle competenze di base e dei modelli di attestazione intermedia e finale dei percorsi di istruzione e formazione professionale.

Repertorio Atti n. 156 del 10 settembre 2020

Intesa CSR 10 settembre 2020, n. 155

CONFERENZA PERMANENTE PER I RAPPORTI
TRA LO STATO, LE REGIONI E LE PROVINCIE AUTONOME DI TRENTO E DI BOLZANO

Intesa, ai sensi dell’articolo 3, del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281 sullo schema di decreto ministeriale recante: “Regolamento recante rimodulazione dell’Allegato 4 del decreto del Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca, diconcerto con il Ministro del lavoro e delle politiche sociali, il Ministro dell’economia e delle finanze e il Ministro della salute, 24 maggio 2018, n. 92, recante la correlazione tra le figure di Operatore e Tecnico del nuovo Repertorio nazionale delle figure nazionali di riferimento per le qualifiche e i diplomi professionali di cui all’Accordo Stato- Regioni del 1° agosto 2019, Rep. Atti n.155/CSR e gli indirizzi di istruzione professionale, nonché integrazione dei codici ATECO degli indirizzidi studi contenuti nell’Allegato 2 del suddetto decreto”.

Repertorio atti n. 155/CSR del 10 settembre 2020

Accordo CSR 10 settembre 2020, n. 156

Accordo, ai sensi dell’articolo 4, comma 1, del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281, tra Governo, Regioni e Province autonome di Trento e Bolzano, per la rimodulazione dell’Accordo in Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano Rep. Atti 100/CSR del 10 maggio 2018 recepito con Decreto MIUR 22 maggio 2018 relativo alla definizione delle fasi dei passaggi tra i percorsi di istruzione professionale e i percorsi di istruzione e formazione professionale compresi nel repertorio nazionale dell’offerta di istruzione e formazione professionale, in applicazione di quanto sancito al punto 7. dell’Accordo in Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano Rep. Atti 155/CSR del 10 agosto 2019 riguardante l’integrazione e modifica del Repertorio nazionale delle figure nazionali di riferimento per le qualifiche e i diplomi professionali, l’aggiornamento degli standard minimi formativi relativi alle competenze di base e dei modelli di attestazione intermedia e finale dei percorsi di istruzione e formazione professionale.

Decreto Interministeriale 7 luglio 2020, AOOGABMI 56

Il Ministro dell’Istruzione
di concerto con
Il Ministro del lavoro e delle politiche sociali

Decreto di recepimento dell’Accordo tra il Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca, il Ministro del lavoro e delle politiche sociali, le Regioni e le Province Autonome di Trento e Bolzano riguardante l’integrazione e modifica del Repertorio nazionale delle figure nazionali di riferimento per le qualifiche e i diplomi professionali, l’aggiornamento degli standard minimi formativi relativi alle competenze di base e dei modelli di attestazione intermedia finale dei percorsi di Istruzione e Formazione Professionale, di cui all’Accordo in Conferenza Stato-Regioni del 27 luglio 2011.

Decreto Ministeriale 26 giugno 2020, AOOGABMI 39

Ministero dell’Istruzione

Adozione del Documento per la pianificazione delle attività scolastiche, educative e formative in tutte le Istituzioni del Sistema nazionale di Istruzione per l’anno scolastico 2020/2021.