Il Consiglio dei Ministri, nel corso della seduta del 14 ottobre 2011, condivide la nomina a Sottosegretario di Stato all’Istruzione, università e ricerca dell’on. Giuseppe Galati al posto del sen. Guido Viceconte, il quale passa al Ministero dell’interno.
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Nota 28 settembre 2011, Prot. MIURDGOS n. 6488
Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca
Dipartimento per l’Istruzione
Direzione Generale Ordinamenti Scolastici E Per L’autonomia Scolastica
Uff. II
Ai Direttori Generali
degli Uffici Scolastici Regionali
LORO SEDI
Al Sovrintendente agli Studi
per la Regione Autonoma della Valle d’Aosta
Al Sovrintendente Scolastico
per la Provincia Autonoma di Bolzano
Al Dirigente del Dipartimento Istruzione per la Provincia Autonoma
di Trento
All’Intendente Scolastico per le scuole
delle località ladine di Bolzano
All’Intendente Scolastico
per la scuola in lingua tedesca
di Bolzano
Oggetto: PROMOZIONE E SVILUPPO DELLA CULTURA CLASSICA.
Presso la Direzione Generale per gli Ordinamenti Scolastici e per l’Autonomia scolastica e stato istituito il Comitato Istituzionale dei Garanti per la Cultura Classica il quale avrà il compito di promuovere e sviluppare la Cultura Classica nei percorsi di istruzione della Scuola secondaria di secondo grado.
Il Comitato è composto da insigni studiosi provenienti dal mondo accademico e da istituzioni culturali di alto prestigio scientifico che con azioni rivolte a docenti e studenti daranno un nuovo impulso allo studio del “Mondo Classico” promuovendo tutte le possibili iniziative per favorire la progettazione di percorsi formativi finalizzati all’innalzamento della qualità dello studio della cultura classica nei nuovi Licei , consentendo in tal modo una proficua interazione con il mondo scientifico e accademico.
Il Comitato di nuova istituzione nell’intento di perseguire le finalità anzidette intende promuovere già a partire da quest’anno scolastico, una competizione tra gli studenti dei Licei, denominata: “Olimpiadi di lingua e Civiltà Classica” volta al potenziamento di percorsi di eccellenza nell’ambito dell’insegnamento della lingua e della civiltà classica. Le “Olimpiadi di lingua e Civiltà Classica” costituiranno certamente un’occasione di confronto, ampio e di alto livello scientifico, tra gli studenti già premiati nei numerosi Certamina di Latino e Greco, promossi ogni anno da istituzioni scolastiche , enti e associazioni culturali.
IL DIRIGENTE
Antonio LO BELLO
23 settembre Tutti a Scuola
Il 23 settembre, alle ore 17.00, si volge, nel Cortile d’onore del Palazzo del Quirinale a Roma, la cerimonia di inaugurazione dell’anno scolastico 2011-2012.
Di seguito il comunicato stampa ed il discorso pronunciato dal Presidente della Repubblica:
Cerimonia di inaugurazione dell’anno scolastico 2011-2012
Anche quest’anno la Presidenza della Repubblica e il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca promuovono la Cerimonia di inaugurazione dell’anno scolastico, che avrà luogo a Roma, nel Cortile d’onore del Palazzo del Quirinale, il 23 settembre 2011, alle ore 17.00 circa.
Alla presenza di circa 2500 studenti provenienti da tutte le regioni italiane, il Presidente Giorgio Napolitano e il Ministro Mariastella Gelmini rivolgeranno un messaggio augurale ai ragazzi, agli insegnanti e alle famiglie.
Il messaggio del Capo dello Stato rappresenta una delle tre occasioni, durante tutto l’anno, in cui il Presidente della Repubblica rivolge una personale comunicazione alla nazione.
Oltre alle più alte autorità dello Stato, saranno presenti anche personalità del mondo dello spettacolo, dello sport, delle arti e della scienza che si alterneranno sul palco con alcuni studenti, chiamati a presentare le esperienze più significative realizzate dalle scuole su tematiche concernenti l’educazione alla legalità, la solidarietà, “cittadinanza e Costituzione” e il 150° anniversario dell’Unità d’Italia.
L’evento andrà in onda in diretta su Rai1, a partire dalle 17.00, nel corso della trasmissione TUTTI A SCUOLA condotta, come negli anni passati, da Fabrizio Frizzi.
Intervento del Presidente Napolitano alla cerimonia di apertura dell’anno scolastico 2011-2012
(Palazzo del Quirinale, 23 settembre 2011) E’ con grande piacere che accolgo voi tutti dai più piccoli ai più grandi, che accolgo questo speciale evento qui in Quirinale. E’ la sesta volta, è per il sesto anno che lo faccio da quando sono Presidente, e vi assicuro – dico sinceramente – che è questa la cerimonia più bella e gioiosa che ospitiamo : perché voi ragazze e ragazzi di ogni età, siate ancora agli inizi o verso la conclusione del vostro percorso scolastico, trasmettete freschezza, slancio, curiosità e apertura al futuro, siete portatori di speranza. Ma nello stesso tempo richiamate tutti noi che abbiamo responsabilità nella guida del paese, al dovere di darvi speranza, al dovere di darvi seriamente motivi di fiducia nel domani. E questo rende – innanzitutto per me che vi parlo – anche molto impegnativa questa cerimonia, questa occasione di incontro.
Celebrando il 150° anniversario dell’Unità d’Italia, ho messo in evidenza come dalla nostra storia ricaviamo motivi di orgoglio per quello che abbiamo costruito e di fiducia per come l’Italia ha saputo superare momenti drammatici, prove molto dure e difficili. Ma riflettendo sul passato, sul lungo cammino percorso e soprattutto sull’oggi, dobbiamo sapere che è venuto un altro di quei momenti in cui bisogna riuscire a fare egualmente un grande sforzo – noi italiani, noi Italia unita – per garantirci un degno futuro, per garantirlo alle generazioni più giovani.
E’ in questo spirito che il mondo della scuola ha ripercorso i nostri 150 anni di storia unitaria, ha contribuito ai festeggiamenti, alle iniziative di riflessione, di studio, di dibattito per il Centocinquantenario. Ed è stato un contributo determinante e straordinario : non potremmo parlare di una grande risposta collettiva, di una grande mobilitazione come quella che c’è stata in tutto il paese, senza il vostro apporto di idee e di energie, senza l’entusiasmo da voi profuso – da voi studenti, insegnanti, dirigenti e collaboratori scolastici, e penso ad attività didattiche promosse finanche da docenti delle scuole dell’infanzia. Avete mostrato grande convinzione ideale nel riconfermare il valore storico e attuale di un’Italia unita, rispettosa dei principi democratici incardinati nella nostra Costituzione, capace di contare nel mondo d’oggi. Mi unisco perciò al ministro Gelmini nel ringraziarvi di cuore per tutto ciò, vedendo come questa cerimonia confermi il vostro impegno.
Venendo alla situazione generale del nostro paese, credo che nemmeno in questa luminosa giornata possiamo nasconderci il fatto che il 2011 è stato un anno estremamente difficile, e non solo per l’Italia. Penso che nelle vostre case il peso delle gravi difficoltà che l’Italia sta affrontando si sia fatto sentire e si avverta il rischio cui è esposto il paese nel quadro europeo. Voglio esprimere l’augurio che l’anno prossimo il nostro incontro si svolga in un’atmosfera nazionale e internazionale più serena. Ma perché questo accada occorre essere in tanti a fare ciascuno la sua parte.
Sono convinto che anche i più giovani tra voi abbiano compreso che la serenità, il benessere non solo in seno alla famiglia, ma anche nella società e nel Paese, sono solo in piccola parte un regalo della buona sorte o qualcosa di acquisito per sempre, ma sono invece soprattutto il frutto di una conquista quotidiana che premia il nostro impegno, la comprensione e la tolleranza nei confronti degli altri, la capacità di lavorare insieme, la competenza con cui sappiamo risolvere problemi, il desiderio di aprire nuove prospettive. Tutto ciò si impara anche e soprattutto a scuola. In questo processo, un ruolo importante è svolto anche dalle famiglie. Con il loro supporto, la scuola costituisce un motore fondamentale del rinnovamento etico e del benessere dell’intera società.
È giusto e necessario che, nella scuola come in ogni altro ambito, il merito sia premiato, ma bisogna anche che sia reso possibile e promosso. Non si possono contrapporre il perseguimento dell’uguaglianza, da una parte, e la valorizzazione del merito, dall’altra. Paesi particolarmente avanzati come, in Europa, la Finlandia presentano i migliori rendimenti scolastici ai livelli più alti e, allo stesso tempo, hanno anche sistemi scolastici caratterizzati da minore disparità nelle competenze acquisite e da minore dispersione tra gli studenti provenienti da gruppi sociali svantaggiati. In sintesi, se c’è una maggiore uguaglianza di opportunità, si possono mettere tutti in condizione di meritare e anche far emergere con più facilità le eccellenze. Le eccellenze, una volta emerse, vanno accompagnate nella loro crescita: perciò si deve apprezzare l’iniziativa che consentirà a quegli studenti, che non solo hanno ottenuto ottimi risultati all’esame di maturità ma che hanno anche superato speciali test, di frequentare – sostenuti da borse di studio – Università e centri di ricerca fuori sede.
Penso alle lezioni che ci ha lasciato il mio predecessore Luigi Einaudi, che fu Presidente della Repubblica per sette anni dal 1948, dopo l’entrata in vigore della Costituzione. Egli era economista di valore, efficace e limpido insegnante, studioso pragmatico attento ad indirizzare con competenza e ragionevolezza le decisioni pubbliche. Einaudi scrisse, quando nel dopoguerra il nostro Paese era ancora caratterizzato da un accesso limitato all’istruzione : “E’ un errore grave (ritenere) che sia dannoso mettere tanta gente allo studio. Non ce ne è mai troppa, fino a che tra i sei e i venticinque anni ci sarà qualcuno il quale non abbia avuto l’opportunità di studiare quanto voleva e poteva”.
C’è ancora molto da fare in questo senso, oltre tutto quel che si è riusciti a fare nei decenni dell’Italia repubblicana. Dobbiamo dare a tutti i talenti l’occasione di esprimersi, dobbiamo avere sempre più giovani che ricevano nelle nostre scuole e nelle nostre Università una formazione che regga nel confronto internazionale. La qualità della formazione garantita in non pochi casi dai nostri Atenei è dimostrata dal fatto che cresce il numero di studenti stranieri nelle Università italiane. Ma c’è l’altra faccia della medaglia, cioè il dato davvero preoccupante dei troppi bravi nostri laureati che per necessità lasciano ogni anno il nostro paese, non trovando lavoro qui, e che nonostante recenti provvidenze di legge difficilmente poi rientrano.
Tocchiamo così il duplice problema che ci preme guardando ai giovani : una scuola sempre migliore e possibilità di occupazione effettiva e qualificata, in Italia, per quanti abbiano acquisito una buona formazione. Una scuola aperta e migliore, una scuola inclusiva, che accoglie come è giusto i bambini di ogni colore figli dell’immigrazione, una scuola moderna, richiede una quota adeguata di risorse nell’ambito del bilancio dello Stato. Ve ne parlo non dimenticando neppure per un istante che ci stiamo facendo duramente carico – nel quadro della crisi dell’Eurozona – dell’obbiettivo ineludibile dell’abbattimento del peso abnorme del nostro debito pubblico. Guai a non farcene carico : non possiamo lasciare sulle spalle delle generazioni più giovani quella montagna di debito.
E tenendo conto di ciò, credo vadano valutate con obbiettività – pur nella legittimità di ogni critica – le decisioni cui si è riferita il Ministro Gelmini in materia di assunzioni nella scuola e di spese per il suo finanziamento ordinario ; nonché l’impegno lungamente atteso per un maggiore riconoscimento, per un più degno trattamento, dei docenti di ogni ordine di scuola.
Ma proprio nell’affermare criteri di massimo rigore e di effettiva produttività nella spesa pubblica, nel mettere mano a una sua profonda revisione e selezione, è possibile e necessario stabilire un nuovo ordine di priorità, nel quale non sia riservata alla scuola una collocazione riduttiva, attribuendo una quota chiaramente insufficiente alle risorse per l’istruzione, l’alta formazione, la ricerca.
Più ci si muoverà in questa direzione, più si potrà rivolgere a voi, ragazze e ragazzi, l’appello a mettercela tutta. Ed è giusto che scattino – anche i docenti non possono non convenirne – seri test e metodi di valutazione. Bene i progressi registrati di recente dall’Italia e, per certi aspetti, in modo particolare dall’Italia del Sud, nelle comparazioni internazionali. Ma lungo questa strada bisogna camminare a ritmo più celere e costante.
Il nostro paese – è quel che ho detto all’inizio – è chiamato a prove difficili e quindi a un nuovo grande sforzo comune negli anni che ci stanno davanti, dopo questo già pesante 2011. L’Italia si sta cimentando con precisi impegni di riequilibrio finanziario ; deve ora affrontare senza indugio la sfida del tornare a crescere, del crescere di più e meglio, del crescere unita. Deve affrontare questa sfida con l’assillo di dare una scossa al muro della disoccupazione giovanile : che è l’assillo di tante famiglie, e anche il mio.
Ebbene, per darci una solida e duratura prospettiva di crescita voi offrite la risorsa più preziosa, quella che chiamiamo capitale umano. Abbiatene cura voi stessi, ragazze e ragazzi, e con voi gli insegnanti e le famiglie. Ne abbia cura chi è chiamato a rappresentarvi nelle istituzioni, nella politica, nelle relazioni internazionali. Forte è l’iniezione di fiducia che viene da un incontro come quello di oggi : che ne viene per me, per quanti si sono come me rivolti a voi, e, ne sono certo, per voi stessi, per ciascuno di voi.
Avviso 9 settembre 2011
Ministero dell’Istruzione, dell’ Università e della Ricerca
Dipartimento per la Programmazione e la Gestione delle Risorse Umane,Finanziarie e Strumentali
Direzione Generale per le Risorse Umane del Ministero, Acquisti e Affari Generali
Ufficio II
Oggetto: “Concorso pubblico, per esami, a 20 posti, per l’accesso al profilo professionale di funzionario amministrativo/giuridico, legale e contabile, area C, posizione economica C1, del ruolo del personale del Ministero dell’Università e della Ricerca”, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 96 – 4ª Serie speciale – “Concorsi ed esami”, del 09 dicembre 2008.
Si comunica che la preselezione del concorso di cui all’oggetto è fissata per il giorno 14 dicembre 2011.
Nella Gazzetta Ufficiale – 4ª Serie speciale – “Concorsi ed esami”, del 25 novembre 2011, sarà pubblicato un avviso con la conferma della data e l’indicazione delle sedi presso le quali i candidati dovranno presentarsi, muniti di idoneo documento di riconoscimento, per espletare la prova di preselezione.
Nel medesimo avviso sarà indicata la data della Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana – 4ª Serie speciale – “Concorsi ed esami”, nella quale sarà pubblicato l’avviso relativo all’elenco dei candidati ammessi a sostenere le prove scritte; tale pubblicazione ha valore di notifica a tutti gli effetti.
IL DIRETTORE GENERALE
F.to Antonio Coccimiglio
1 settembre Inizio Anno Scolastico 2011-2012
L’1 settembre 2011 ha inizio il nuovo anno scolastico 2011-2012. Il calendario scolastico annuale e’ determinato dalle singole regioni come previsto dall’art. 138 del Decreto Legislativo 31 marzo 1998, n. 112.
Di seguito il comunicato del MIUR:
Avvio dell’ anno scolastico 2011-2012: iniziative e innovazione
Il ministro dell’ Istruzione, dell’ Università e della Ricerca, Maria Stella Gelmini, ha illustrato il 31 agosto in Conferenza stampa a Palazzo Chigi le misure per consentire il regolare avvio dell’anno scolastico 2011-2012, che quest’anno registra un totale di 7.830.650 alunni iscritti, così suddivisi per ordine di scuola:
– scuola dell’infanzia : 1.021.483 alunni;
– scuola primaria: 2.571.949 alunni;
– scuola secondaria di I grado: 1.689.029 alunni;
– scuola secondaria di II grado: 2.548.189 alunni.
In particolare si evidenzia, in base ad un diversa distribuzione demografica sul territorio:
– una progressiva diminuzione degli iscritti nelle regioni del sud, nelle isole e nelle regioni del nord-est;
– un incremento degli iscritti nelle regioni del centro e nel nord-ovest.
Partirà dal prossimo anno scolastico a una nuova filiera formativa strettamente ancorata al mondo del lavoro.
Sono stati costituiti 59 ITS-Istituti Tecnici Superiori – in quasi tutte le regioni italiane. Ogni ITS fa capo ad una Fondazione costituita da un Istituto Tecnico, dall’Università e da un gruppo di aziende che opera in uno dei settori tecnologici di punta: efficienza energetica, nuove tecnologie per il Made in Italy, nuove tecnologie della vita (biotecnologie industriali, apparecchi e dispositivi diagnostici…), tecnologie dell’informazione e della comunicazione, tecnologie innovative per i beni e le attività culturali –turismo, mobilità sostenibile.
Questo nuovo canale formativo prevede una forte connessione col mondo aziendale e periodi di stage in azienda; molte delle materie previste, saranno insegnate da esperti delle aziende che partecipano alla Fondazione.
Chi conseguirà il diploma di Tecnico Superiore e intenda proseguire gli studi avrà anche riconosciuti CFU del sistema universitario.
Nel corso dell’anno scolastico 2011-2012, le istituzioni scolastiche saranno chiamate per la prima volta ad adottare, per il successivo anno scolastico, libri digitali o misti in sostituzione dei tradizionali libri cartacei. Tale trasformazione ha lo scopo di modificare gli ambienti di apprendimento e garantire un abbattimento di circa la metà del costo dei libri di testo.
È in fase di ultimazione la dotazione gratuita, per tutte le istituzioni scolastiche e per tutti i docenti, di una casella postale erogata grazie al servizio Postacertificat@.
Gli istituti di scuola secondaria di secondo grado sono direttamente autorizzati dalla norma all’attività di intermediazione, nel rispetto dei seguenti principi:
– pubblicare e rendere accessibili sui propri siti istituzionali i curricula dei propri studenti all’ultimo anno di corso e fino ad almeno dodici mesi successivi alla data del conseguimento del titolo di studio;
– interconnettersi alla borsa continua nazionale del lavoro per il tramite del portale Cliclavoro, www.cliclavoro.gov.it;
L’anno scolastico 2011-2012 vedrà l’avvio di un sistema di premiazione del merito degli studenti in uscita dalla scuola superiore e in ingresso nelle Università, nel pieno rispetto dell’art. 34 della Costituzione che al comma 3 recita:”i capaci e i meritevoli, anche se privi di mezzi, hanno diritto a di raggiungere i gradi più alti degli studi”.
Saranno messi a disposizione dei migliori studenti circa 1000 prestiti-borse di studio. A questi si aggiungono più di 3000 borse di studio finanziate con i fondi PON; un ulteriore incremento è previsto grazie ai finanziamenti di soggetti pubblici e privati che intenderanno investire nella formazione universitaria degli studenti più meritevoli.
Al termine degli studi universitari gli studenti che avranno conseguito la laurea con il massimo dei voti e nei tempi previsti saranno esonerati dal rimborso del prestito: gli altri dovranno rimborsare il prestito solo quando entreranno nel mondo del lavoro e in proporzione al reddito percepito.
Quest’anno scolastico il numero di docenti di sostegno si attesta a 94.430 unità, il livello più elevato raggiunto nella storia della scuola italiana
Per quanto riguarda le assunzioni personale docente, educativo e ATA triennio 2011-2013: si stanno completando le assunzioni di 66.000 unità di personale di cui circa 30.000 docenti e 36.000 personale ATA, secondo questa ripartizione geografica: Nord 48,83%, Centro 22,16%, Sud 29,01%.
Dal prossimo anno accademico partiranno i nuovi percorsi per chi vuol diventare insegnante e conseguire una abilitazione
Per chi è già laureato sono previsti tirocini formativi di un anno; per chi invece intende laurearsi sono previsti specifici percorsi di studio. In tutti i casi i nuovi insegnanti dovranno passare almeno un anno in classe. In tal modo la preparazione degli insegnanti non sarà solo accademica ma anche didattica.
L’accesso a questi percorsi è previsto a numero programmato sulla base dei posti che si renderanno disponibili nei prossimi anni.
Il sistema informativo calcola che ogni anno andranno in pensione circa 25.000 insegnanti, il 50% dei quali sarà sostituito da insegnanti abilitati inseriti nelle attuali graduatorie ad esaurimento.
I posti che saranno messi a concorso per i giovani abilitati attraverso una nuova disciplina per il reclutamento che sarà oggetto di un prossimo intervento, saranno mediamente 12.500 ogni anno.
Decreto Direttore Generale 29 luglio 2011
Decreto Direttore Generale 29 luglio 2011
Costituizione del Comitato Istituzionale dei Garanti per la Cultura Classica
Nota 21 luglio 2011, Prot. AOODGOS/5036
Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca
Dipartimento per l’istruzione
Direzione Generale per gli Ordinamenti Scolastici e per l’Autonomia Scolastica
Ai Direttori
degli Uffici Scolastici Regionali
LORO SEDI
e, p.c. Al Sovrintendente degli studi per la
Regione Valle D’Aosta
AOSTA
Al Dirigente Generale del Dipartimento Istruzione
Provincia Autonoma di Trento
TRENTO
Al Sovrintendente Scolastico per la
Provincia Autonoma di Bolzano
BOLZANO
All’Intendente Scolastico per la Scuola in
lingua tedesca
BOLZANO
All’Intendente Scolastico per la Scuola
Località Ladine
BOLZANO
Oggetto: Collaborazione Parlamento MIUR. Trasmissione bandi
La collaborazione pluriennale fra questo Ministero, Camera dei deputati e Senato della Repubblica, avviata per avvicinare i giovani ai valori ed ai principi della nostra Carta costituzionale, ha trovato nuovi comuni impegni che si sono tradotti in una pluralità di progetti rivolti ai differenti gradi di istruzione. Gli ottimi risultati ottenuti e l’entusiasmo manifestato dai partecipanti inducono, di comune accordo, a proseguire le iniziative anche per il prossimo anno scolastico.
Ogni istituzione scolastica è sollecitata a progettare e sperimentare propri percorsi didattici anche avvalendosi delle opportunità offerte dalle suddette iniziative svolte in collaborazione con il Parlamento di cui si segnalano quelle che rivestono particolare rilevanza.
Progetto “Dalle aule parlamentari alle aule di scuola. Lezioni di Costituzione”, rivolto alle scuole secondarie di secondo grado, a cui si partecipa mediante la produzione di un lavoro originale a carattere multimediale volto ad illustrare come gli studenti immaginano lo svolgimento futuro dei principi costituzionali che essi ritengono più importanti per il progresso civile del paese. Una rappresentanza delle sessanta scuole selezionate verrà invitata a Roma per due giornate durante le quali prima si effettueranno incontri con parlamentari ed esperti e poi si svolgerà, quest’anno nell’aula della Camera, la cerimonia conclusiva con la menzione dei lavori migliori;
Progetto “Un giorno in Senato”, rivolto a classi dell’ultimo biennio delle scuole secondarie di secondo grado, che prevede incontri di studio e di formazione per mettere a confronto le conoscenze acquisite dagli studenti nel corso dell’attività didattica con il concreto funzionamento dell’Assemblea parlamentare di Palazzo Madama;
Progetto “Vorrei una legge che…”, rivolto alle classi quinte delle scuole primarie, con cui il Senato si propone di far riflettere i più giovani studenti su temi a loro vicini e di far cogliere l’importanza delle leggi sulla regolamentazione della vita di tutti i giorni incentivando il senso civico e di partecipazione democratica;
Progetto “Testimoni dei diritti”, rivolto alle classi delle scuole secondarie di primo grado, con sui il Senato intende richiamare l’attenzione sul riconoscimento dei diritti umani attraverso la riflessione sulla Dichiarazione universale approvata dall’ONU nel 1948;
Progetto “Giornata di formazione a Montecitorio”, rivolto alle classi dell’ultimo biennio delle scuole secondarie di secondo grado, che ha l’obiettivo di far vivere direttamente l’esperienza di due giornate alla Camera per verificarne nel concreto il funzionamento;
Progetto “Parlawiki–Costruisci il vocabolario della democrazia”, rivolto alle classi quinte delle scuole primarie e alle scuole secondarie di primo grado, con cui la Camera invita le classi a illustrare in modo sintetico e originale, sotto forma multimediale, alcune “parole chiave” dell’attività parlamentare. I lavori ritenuti più significativi verranno pubblicati sul sito nella sezione rivolta ai più giovani e poi sottoposti a votazione per via telematica.
Le istituzioni scolastiche interessate potranno partecipare ai suddetti progetti secondo le modalità previste dai relativi bandi, qui allegati.
Le SS.LL. sono pregate di confermare il nominativo del referente regionale già indicato lo scorso anno per seguire queste attività, dandone comunicazione al Dipartimento per l’Istruzione entro il 15 settembre 2011 al seguente indirizzo di posta elettronica: eva.ciampa@istruzione.it. Per eventuali, ulteriori informazioni rivolgersi a: Dott.ssa Eva Ciampa – Segreteria Dipartimento per l’Istruzione – Tel. 06.5849.3600.
Tenuto conto dell’alto valore educativo e civico delle iniziative, si pregano le SS.LL. di sensibilizzare i Dirigenti scolastici affinché queste opportunità formative siano adeguatamente divulgate e recepite.
Si ringrazia per la collaborazione.
IL DIRETTORE GENERALE
F.to Carmela Palumbo
1. Progetto “Dalle aule parlamentari alle aule di scuola. Lezioni di Costituzione” (con all. 1A e all. 1B) 2. Progetto “Un giorno in Senato”
3. Progetto “Vorrei una legge che…”
4. Progetto “Testimoni dei diritti”
5. Progetto “Giornata di formazione a Montecitorio”
6. Progetto “Parlawiki-Costruisci il vocabolario della democrazia”
Decreto Direttore Generale 5 luglio 2011
Decreto Direttore Generale 5 luglio 2011
Graduatoria generale di merito del concorso pubblico per esami a 10 posti di assistente amministrativo, area B, posizione economica B3, del ruolo del Ministero dell’Università e della Ricerca
Decreto del Presidente della Repubblica 3 giugno 2011, n. 132
Decreto del Presidente della Repubblica 3 giugno 2011, n. 132
(GU n.183 del 8-8-2011 )
Regolamento recante: «Modifiche al decreto del Presidente della Repubblica del 20 gennaio 2009, n. 17, concernente la riorganizzazione del Ministero dell’istruzione, dell’università e
della ricerca, ai sensi dell’articolo 2, comma 8-bis, del decreto-legge 30 dicembre 2009, n. 194, convertito, con modificazioni, dalla legge 26 febbraio 2010, n. 25.». (11G0174)
IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA Visto l'articolo 87 della Costituzione; Vista la legge costituzionale 18 ottobre 2001, n. 3, recante modifiche al Titolo V della parte seconda della Costituzione; Visto l'articolo 17, comma 4-bis, della legge 23 agosto 1988, n. 400; Visto il decreto-legge 30 dicembre 2009, n. 194, recante proroga di termini previsti da disposizioni legislative, convertito, con modificazioni, dalla legge 26 febbraio 2010, n. 25 e, in particolare, l'articolo 2, comma 8-bis, che impone alle amministrazioni di apportare entro il 30 giugno 2010, in aggiunta ed in esito alle riduzioni gia' previste dall'articolo 74, comma 1, del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133, ulteriori riduzioni degli uffici di livello dirigenziale non generale e delle relative dotazioni organiche del 10 per cento, nonche' la rideterminazione delle dotazioni organiche del personale non dirigenziale al fine di raggiungere l'obiettivo della riduzione non inferiore al 10 per cento della spesa complessiva relativa al numero dei posti di organico di tale personale; Visto il decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 300, recante riforma dell'organizzazione del Governo, a norma dell'articolo 11 della legge 15 marzo 1997, n. 59, e successive modificazioni; Visto il decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, recante norme generali sull'ordinamento del lavoro alle dipendenze delle amministrazioni pubbliche e successive modificazioni; Visto il decreto legislativo 7 marzo 2005, n. 82, recante il codice dell'amministrazione digitale; Visto il decreto-legge 18 maggio 2006, n. 181, recante disposizioni urgenti in materia di riordino delle attribuzioni della Presidenza del Consiglio dei Ministri e dei Ministeri, convertito, con modificazioni, dalla legge 17 luglio 2006, n. 233; Vista la legge 24 dicembre 2007, n. 244, recante disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato - legge finanziaria 2008, e in particolare l'articolo 1, commi 376 e 377; Visto il decreto-legge 16 maggio 2008, n. 85, recante disposizioni urgenti per l'adeguamento delle strutture di Governo in applicazione dell'articolo 1, commi 376 e 377, della legge 24 dicembre 2007, n. 244, convertito, con modificazioni, dalla legge 14 luglio 2008, n. 121; Visto il decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133, recante disposizioni urgenti per lo sviluppo economico, la semplificazione, la competitivita', la stabilizzazione della finanza pubblica e la perequazione tributaria, ed in particolare l'articolo 74; Vista la legge 23 febbraio 2001, n. 38, recante norme a tutela della minoranza linguistica slovena della regione Friuli-Venezia Giulia ed in particolare l'articolo 13, il quale stabilisce che «per la trattazione degli affari riguardanti l'istruzione in lingua slovena, presso l'ufficio scolastico regionale del Friuli-Venezia Giulia e' istituito uno speciale ufficio diretto da un dirigente regionale nominato dal Ministro della pubblica istruzione tra il personale dirigenziale dei ruoli dell'amministrazione scolastica centrale e periferica e tra i dirigenti scolastici delle scuole con lingua di insegnamento slovena. Tale ufficio provvede a gestire i ruoli del personale delle scuole e degli istituti con lingua di insegnamento slovena»; Vista la legge 31 dicembre 2009, n. 196, concernente la legge di contabilita' e finanza pubblica ed in particolare l'articolo 21, comma 2; Visto il decreto del Presidente della Repubblica 20 gennaio 2009, n. 17, concernente il regolamento recante disposizioni di riorganizzazione del Ministero dell'istruzione, dell'universita' e della ricerca; Visto il decreto legislativo 30 dicembre 2010, n. 235, concernente modifiche ed integrazioni al decreto legislativo 7 marzo 2005, n. 82, recante Codice dell'amministrazione digitale, a norma dell'articolo 33 della legge 18 giugno 2009, n. 69; Ritenuto di dover provvedere in attuazione del citato decreto legislativo n. 235 del 2010 a determinare i nuovi ulteriori compiti attribuiti alla Direzione generale competente in materia di innovazione e tecnologie; Sentite le organizzazioni sindacali in data 5 e 20 luglio 2010; Vista la preliminare deliberazione del Consiglio dei Ministri, adottata nella riunione del 22 luglio 2010; Udito il parere del Consiglio di Stato espresso dalla Sezione consultiva per gli atti normativi nell'Adunanza del 26 agosto 2010; Acquisiti i pareri delle competenti Commissioni della Camera dei deputati e del Senato della Repubblica; Ritenuto di non poter recepire l'osservazione del Consiglio di Stato relativa alla modifica dell'articolo 8 del presente regolamento sugli Uffici scolastici regionali, in quanto, come sottolineato anche nel parere della I Commissione permanente della Camera dei deputati, l'articolo 21, comma 2, della legge 31 dicembre 2009, n. 196, stabilisce che i centri di responsabilita' amministrativa corrispondono «all'unita' organizzativa di primo livello dei Ministeri, ai sensi dell'articolo 3 del decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 300»; Vista la deliberazione del Consiglio dei Ministri, adottata nella riunione del 19 maggio 2011; Sulla proposta del Ministro dell'istruzione, dell'universita' e della ricerca, di concerto con i Ministri per la pubblica amministrazione e l'innovazione, dell'economia e delle finanze e per le riforme per il federalismo; E m a n a il seguente regolamento: Art. 1 Dipartimento per l'istruzione 1. All'articolo 5, del decreto del Presidente della Repubblica 20 gennaio 2009, n. 17, sono apportate le seguenti modifiche: a) al comma 2, le parole: «n. 1 ufficio dirigenziale non generale di studio, ricerca e consulenza, i cui compiti sono definiti con il decreto ministeriale di cui all'articolo 10, e n. 40 posizioni dirigenziali non generali di funzione tecnico-ispettiva» sono sostituite dalle seguenti: «n. 36 posizioni dirigenziali non generali di funzione tecnico-ispettiva»; b) al comma 7, primo periodo, le parole: «e in n. 3 uffici dirigenziali non generali di studio, ricerca e consulenza» sono soppresse; c) al comma 8, primo periodo, le parole: «n. 9 uffici dirigenziali non generali e in n. 1 ufficio dirigenziale non generale di studio, ricerca e consulenza», sono sostituite dalle seguenti: «n. 8 uffici dirigenziali non generali». Art. 2 Dipartimento per l'universita', l'alta formazione artistica, musicale e coreutica e per la ricerca 1. All'articolo 6, del decreto del Presidente della Repubblica 20 gennaio 2009, n. 17, sono apportate le seguenti modifiche: a) al comma 2, le parole: «e n. 1 ufficio dirigenziale non generale di studio, ricerca e consulenza» sono soppresse; b) al comma 4, le parole: «n. 10 uffici dirigenziali non generali», sono sostituite dalle seguenti: «n. 9 uffici dirigenziali non generali»; c) al comma 4, la lettera m) e' sostituita dalla seguente: «m) utilizzo e cura della banca dati sull'offerta formativa delle universita', definizione dei fabbisogni informativi, delle operazioni di controllo qualitativo e quantitativo dei dati, delle procedure di acquisizione e rilascio dei dati, anche ai fini della programmazione e del finanziamento del sistema universitario;»; d) al comma 6, le parole: «n. 7 uffici dirigenziali non generali», sono sostituite dalle seguenti: «n. 6 uffici dirigenziali non generali». Art. 3 Dipartimento per la programmazione e la gestione delle risorse umane, finanziarie e strumentali 1. All'articolo 7, del decreto del Presidente della Repubblica 20 gennaio 2009, n. 17, sono apportate le seguenti modifiche: a) al comma 2, le parole: «e 1 ufficio dirigenziale non generale di studio, ricerca e consulenza» sono soppresse; b) al comma 4, le parole: «e in 4 uffici dirigenziali non generali di studio, ricerca e consulenza» sono soppresse; c) il comma 5 e' sostituito dal seguente: «5. La Direzione generale per la politica finanziaria e per il bilancio, che si articola in 7 uffici dirigenziali non generali, svolge le funzioni e i compiti di spettanza del Ministero nei seguenti ambiti: a) attivita' di supporto alla definizione della politica finanziaria del Ministero e cura della redazione delle proposte per il documento di decisione di finanza pubblica; b) rilevazione del fabbisogno finanziario del Ministero avvalendosi dei dati forniti dai dipartimenti e dagli uffici scolastici regionali; c) cura della predisposizione dello stato di previsione della spesa del Ministero, delle operazioni di variazione e assestamento, della redazione delle proposte per la legge di bilancio e per la legge di stabilita', dell'attivita' di rendicontazione al Parlamento e agli organi di controllo in attuazione delle direttive del Ministro e in coordinamento con i dipartimenti; d) definizione, sviluppo e gestione del modello di controllo di gestione per garantire la coerenza dell'utilizzo dei fondi finalizzati allo sviluppo ed all'attuazione delle politiche relative ai settori di competenza del Ministero; e) raccordo con i sistemi di controllo di gestione adottati dai soggetti finanziati in misura ordinaria dal Ministero; f) predisposizione delle relazioni tecniche sui provvedimenti normativi anche sulla base dei dati forniti dagli uffici competenti; g) predisposizione dei programmi di ripartizione delle risorse finanziarie provenienti da leggi, fondi e provvedimenti in relazione alle destinazioni per essi previste; h) predisposizione degli atti connessi con l'assegnazione delle risorse finanziarie ai vari centri di responsabilita' e ai centri di costo; i) cura della redazione delle proposte del Ministero per il documento di decisione di finanza pubblica; l) coordinamento dei programmi di acquisizione delle risorse finanziarie nazionali, in relazione alle diverse fonti di finanziamento; m) analisi e monitoraggio dei dati gestionali, dei flussi finanziari e dell'andamento della spesa; n) assegnazione alle istituzioni scolastiche delle risorse finanziarie nell'ambito dei capitoli di bilancio affidati alla sua gestione; o) elaborazione delle istruzioni generali per la gestione amministrativo-contabile delle istituzioni scolastiche; p) attivita' di assistenza tecnica sulle materie giuridico-contabili di competenza dei diversi uffici centrali e periferici; q) supporto all'istruttoria nella predisposizione degli atti e nella formulazione delle proposte che il Ministero sottopone al CIPE, nonche' nell'esame degli argomenti all'ordine del giorno del Comitato interministeriale per la programmazione economica (CIPE) relativi ai settori di competenza del Ministero; r) funzione di autorita' di audit, secondo i regolamenti internazionali IIA 2010, sui fondi internazionali finalizzati allo sviluppo ed all'attuazione delle politiche relative ai settori di competenza del Ministero; s) coordinamento, organizzazione e formazione della funzione di revisione contabile nelle istituzioni scolastiche, in raccordo con la Direzione generale per le risorse umane del Ministero, acquisti e affari generali.»; d) al comma 6, le parole: «n. 10 uffici dirigenziali non generali», sono sostituite dalle seguenti: «n. 8 uffici dirigenziali non generali»; e) al comma 6 la lettera e) e' sostituita dalla seguente: «e) attuazione delle linee strategiche per la riorganizzazione e la digitalizzazione dell'amministrazione e coordinamento strategico dello sviluppo dei sistemi informativi di telecomunicazione e fonia, nonche' indirizzo, pianificazione, coordinamento e monitoraggio della sicurezza informatica, ai sensi dell'articolo 17 del decreto legislativo 7 marzo 2005, n.82, e successive modificazioni;»; f) al comma 6, dopo la lettera n) sono aggiunte, in fine, le seguenti: «n-bis) progettazione e sviluppo della banca dati sull'offerta formativa delle universita' in collaborazione con la direzione generale per l'universita', lo studente e il diritto allo studio universitario, senza nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica; n-ter) cura dell'anagrafe nazionale degli alunni delle scuole di ogni ordine e grado e utilizzo dei dati ai fini della programmazione, gestione e valutazione del sistema scolastico, senza nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica.»; g) al comma 8, le parole: «e in 1 ufficio dirigenziale non generale di studio, ricerca e consulenza» sono soppresse. Art. 4 Uffici scolastici regionali 1. L'articolo 8 del decreto del Presidente della Repubblica 20 gennaio 2009, n. 17, e' sostituito dal seguente: «Art. 8 (Uffici scolastici regionali). - 1. In ciascun capoluogo di regione ha sede l'Ufficio scolastico regionale di livello dirigenziale generale al quale sono assegnate le funzioni individuate nei commi 2 e 3. Il numero complessivo degli uffici scolastici regionali e' di 18. 2. L'Ufficio scolastico regionale vigila sul rispetto delle norme generali sull'istruzione e dei livelli essenziali delle prestazioni, sull'attuazione degli ordinamenti scolastici, sui livelli di efficacia dell'azione formativa e sull'osservanza degli standard programmati; cura l'attuazione, nell'ambito territoriale di propria competenza, delle politiche nazionali per gli studenti; provvede alla costituzione della segreteria del consiglio regionale dell'istruzione a norma dell'articolo 4 del decreto legislativo 30 giugno 1999, n. 233. Il dirigente generale preposto all'Ufficio scolastico regionale adotta, per i dirigenti di seconda fascia, gli atti di incarico e stipula i contratti individuali di lavoro. Provvede alla gestione amministrativa e contabile delle attivita' strumentali, contrattuali e convenzionali di carattere generale, comuni agli uffici dell'amministrazione regionale. Nella prospettiva della graduale attuazione dell'articolo 117, secondo comma, lettera m), della Costituzione ed al fine di assicurare la continuita' istituzionale del servizio scolastico a salvaguardia dei diritti fondamentali dei cittadini, attiva la politica scolastica nazionale sul territorio supportando la flessibilita' organizzativa, didattica e di ricerca delle istituzioni scolastiche; integra la sua azione con quella dei comuni, delle province e della regione nell'esercizio delle competenze loro attribuite dal decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 112; promuove la ricognizione delle esigenze formative e lo sviluppo della relativa offerta sul territorio in collaborazione con la regione e gli enti locali; cura i rapporti con l'amministrazione regionale e con gli enti locali, per quanto di competenza statale, per l'offerta formativa integrata, l'educazione degli adulti, nonche' l'istruzione e formazione tecnica superiore e i rapporti scuola-lavoro; esercita la vigilanza sulle scuole non statali paritarie e non paritarie, nonche' sulle scuole straniere in Italia; svolge attivita' di verifica e di vigilanza al fine di rilevare l'efficienza dell'attivita' delle istituzioni scolastiche; valuta il grado di realizzazione del piano per l'offerta formativa; assegna alle istituzioni scolastiche ed educative le risorse di personale ed esercita tutte le competenze, ivi comprese le relazioni sindacali, non attribuite alle istituzioni scolastiche o non riservate all'Amministrazione centrale; assicura la diffusione delle informazioni; esercita le attribuzioni, assumendo legittimazione passiva nei relativi giudizi, in materia di contenzioso del personale della scuola, nonche' del personale amministrativo in servizio presso gli uffici scolastici periferici. 3. L'Ufficio scolastico regionale e' organizzato in uffici dirigenziali di livello non generale per funzioni e per articolazioni sul territorio con compiti di supporto alle scuole, amministrativi e di monitoraggio in coordinamento con le direzioni generali competenti. Tali uffici svolgono, in particolare, le funzioni relative alla assistenza, alla consulenza e al supporto, agli istituti scolastici autonomi per le procedure amministrative e amministrativo-contabili in coordinamento con la direzione generale per la politica finanziaria e per il bilancio; alla gestione delle graduatorie e alla formulazione di proposte al direttore regionale ai fini dell'assegnazione delle risorse umane ai singoli istituti scolastici autonomi; al supporto e alla consulenza agli istituti scolastici per la progettazione e innovazione della offerta formativa e alla integrazione con gli altri attori locali; al supporto e allo sviluppo delle reti di scuole; al monitoraggio dell'edilizia scolastica e della sicurezza degli edifici; allo stato di integrazione degli alunni immigrati; all'utilizzo da parte delle scuole dei fondi europei in coordinamento con le direzioni generali competenti; al raccordo ed interazione con le autonomie locali per la migliore realizzazione dell'integrazione scolastica dei diversamente abili, alla promozione ed incentivazione della partecipazione studentesca; al raccordo con i comuni per la verifica dell'osservanza dell'obbligo scolastico; alla cura delle relazioni con le RSU e con le organizzazioni sindacali territoriali. 4. Presso ciascun ufficio scolastico regionale e' costituito l'organo collegiale di cui all'articolo 75, comma 3, del decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 300. 5. Le proposte di cui all'articolo 5, comma 5, lettere f) e g), del decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 300, nei confronti di dirigenti preposti agli Uffici scolastici regionali sono formulate dal capo del Dipartimento per la programmazione e la gestione delle risorse umane, finanziarie e strumentali, sentito il capo del Dipartimento per l'istruzione. 6. Nella regione Valle d'Aosta e nelle province autonome di Trento e di Bolzano continuano ad applicarsi, per quanto concerne l'organizzazione dell'amministrazione scolastica, le disposizioni previste dai rispettivi statuti e relative norme di attuazione o in base ad essi adottate. Nella Regione siciliana continua ad applicarsi l'articolo 9 delle norme di attuazione dello statuto in materia di pubblica istruzione adottate con decreto del Presidente della Repubblica 14 maggio 1985, n. 246. 7. Gli Uffici scolastici regionali sotto elencati si articolano negli uffici dirigenziali non generali per ciascuno indicati, i cui compiti sono definiti con il decreto di cui al comma 8: a) l'Ufficio scolastico regionale per l'Abruzzo si articola in n. 7 uffici dirigenziali non generali e in n. 9 posizioni dirigenziali non generali per l'espletamento delle funzioni tecnico-ispettive; b) l'Ufficio scolastico regionale per la Basilicata si articola in n. 4 uffici dirigenziali non generali e in n. 6 posizioni dirigenziali non generali per l'espletamento delle funzioni tecnico-ispettive; c) l'Ufficio scolastico regionale per la Calabria si articola in n. 10 uffici dirigenziali non generali e in n. 12 posizioni dirigenziali non generali per l'espletamento delle funzioni tecnico-ispettive; d) l'Ufficio scolastico regionale per la Campania si articola in n. 14 uffici dirigenziali non generali e in n. 26 posizioni dirigenziali non generali per l'espletamento delle funzioni tecnico-ispettive; e) l'Ufficio scolastico regionale per l'Emilia-Romagna si articola in n. 15 uffici dirigenziali non generali e in n. 19 posizioni dirigenziali non generali per l'espletamento delle funzioni tecnico-ispettive; f) l'Ufficio scolastico regionale per il Friuli-Venezia Giulia si articola in n. 8 uffici dirigenziali non generali, di cui n. 1 ufficio per la trattazione degli affari riguardanti l'istruzione in lingua slovena ex articolo 13 della legge 23 febbraio 2001, n. 38, e in n.10 posizioni dirigenziali non generali per l'espletamento delle funzioni tecnico-ispettive; g) l'Ufficio scolastico regionale per il Lazio si articola in n. 14 uffici dirigenziali non generali e in n. 24 posizioni dirigenziali non generali per l'espletamento delle funzioni tecnico-ispettive; h) l'Ufficio scolastico regionale per la Liguria si articola in n. 7 uffici dirigenziali non generali e in n. 10 posizioni dirigenziali non generali per l'espletamento delle funzioni tecnico-ispettive; i) l'Ufficio scolastico regionale per la Lombardia si articola in n. 17 uffici dirigenziali non generali e in n. 27 posizioni dirigenziali non generali per l'espletamento delle funzioni tecnico-ispettive; l) l'Ufficio scolastico regionale per le Marche si articola in n. 7 uffici dirigenziali non generali e in n. 10 posizioni dirigenziali non generali per l'espletamento delle funzioni tecnico-ispettive; m) l'Ufficio scolastico regionale per il Molise si articola in n. 4 uffici dirigenziali non generali e in n. 6 posizioni dirigenziali non generali per l'espletamento delle funzioni tecnico-ispettive; n) l'Ufficio scolastico regionale per il Piemonte si articola in n. 15 uffici dirigenziali non generali e in n.18 posizioni dirigenziali non generali per l'espletamento delle funzioni tecnico-ispettive; o) l'Ufficio scolastico regionale per la Puglia si articola in n. 11 uffici dirigenziali non generali e in n. 14 posizioni dirigenziali non generali per l'espletamento delle funzioni tecnico-ispettive; p) l'Ufficio scolastico regionale per la Sardegna si articola in n. 8 uffici dirigenziali non generali e in n. 10 posizioni dirigenziali non generali per l'espletamento delle funzioni tecnico-ispettive; q) l'Ufficio scolastico regionale per la Sicilia si articola in n. 16 uffici dirigenziali non generali e in n. 21 posizioni dirigenziali non generali per l'espletamento delle funzioni tecnico-ispettive; r) l'Ufficio scolastico regionale per la Toscana si articola in n. 15 uffici dirigenziali non generali e in n. 20 posizioni dirigenziali non generali per l'espletamento delle funzioni tecnico-ispettive; s) l'Ufficio scolastico regionale per l'Umbria si articola in n. 4 uffici dirigenziali non generali e in n. 6 posizioni dirigenziali non generali per l'espletamento delle funzioni tecnico-ispettive; t) l'Ufficio scolastico regionale per il Veneto si articola in n. 13 uffici dirigenziali non generali e in n. 17 posizioni dirigenziali non generali per l'espletamento delle funzioni tecnico-ispettive. 8. Su proposta avanzata dal dirigente generale preposto all'Ufficio scolastico regionale, previa informativa alle organizzazioni sindacali di categoria, il Ministro, sentite le organizzazioni sindacali nazionali aventi titolo a partecipare alla contrattazione, adotta, il decreto ministeriale di natura non regolamentare per la definizione organizzativa e dei compiti degli uffici di livello dirigenziale non generale istituiti presso ciascun ufficio regionale.». Art. 5 Posti di funzione dirigenziale e dotazioni organiche del personale non dirigenziale 1. All'articolo 11 del decreto del Presidente della Repubblica 20 gennaio 2009, n. 17, dopo il comma 1, e' inserito il seguente: «1-bis. Con successivo decreto del Ministro dell'istruzione, dell'universita' e della ricerca, da emanare entro centoventi giorni dalla data di entrata in vigore del presente regolamento, i contingenti di organico del personale dirigenziale e non dirigenziale sono ripartiti nell'ambito delle strutture in cui si articola l'Amministrazione, nonche', limitatamente alle aree funzionali, nei profili professionali. Detto provvedimento e' tempestivamente comunicato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri - Dipartimento della funzione pubblica ed al Ministero dell'economia e delle finanze - Dipartimento della Ragioneria Generale dello Stato.». 2. La tabella A allegata al decreto del Presidente della Repubblica 20 gennaio 2009, n. 17, e' sostituita dalla tabella A allegata al presente decreto. Il presente decreto, munito del sigillo dello Stato, sara' inserito nella Raccolta ufficiale degli atti normativi della Repubblica italiana. E' fatto obbligo a chiunque spetti di osservarlo e di farlo osservare. Dato a Roma, addi' 3 giugno 2011 NAPOLITANO Berlusconi, Presidente del Consiglio dei Ministri Gelmini, Ministro dell'istruzione, dell'universita' e della ricerca Brunetta, Ministro per la pubblica amministrazione e l'innovazione Tremonti, Ministro dell'economia e delle finanze Bossi, Ministro per le riforme per il federalismo Visto,il Guardasigilli: Alfano Registrato alla Corte dei conti il 26 luglio 2011 Ufficio di controllo preventivo sui Ministeri dei servizi alla persona e dei beni culturali, registro n. 10, foglio n. 147 Allegato Tabella A (prevista dall'articolo 5, comma 2) «Tabella A (prevista dall'articolo 11, comma 1) Personale dirigenziale: Dirigente di prima fascia 34 * Dirigente di seconda fascia, amministrativi 303 ** Dirigenti di seconda fascia, tecnici 301 TOTALE 638 * Compreso un posto dirigenziale di livello generale presso gli uffici di diretta collaborazione del Ministro. ** Compresi 12 posti dirigenziali di livello non generale presso gli uffici di diretta collaborazione del Ministro. Dotazione organica complessiva del personale non dirigenziale: Area III n. 3245 Area II n. 4096 Area I n. 483 Totale aree n. 7824 Totale complessivo 8462».
19 maggio Riorganizzazione MIUR in CdM
Il Consiglio dei ministri, nel corso della seduta del 19 maggio, ha approvato, su proposta del Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca, “un regolamento che provvede alla riorganizzazione del Ministero; il decreto è volto a razionalizzare l’utilizzo delle risorse umane e strumentali disponibili, conseguendo risparmi di gestione ed una maggiore efficienza amministrativa. Sul decreto sono stati acquisiti i pareri favorevoli del Consiglio di Stato e delle Commissioni parlamentari.”
Nota 29 aprile 2011, Prot. n. MIURAOODGSSSI 2340
Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca
Dipartimento per la programmazione e la gestione delle risorse umane, finanziarie e strumentali
Direzione generale per gli studi, la statistica e i sistemi informativi
Ufficio III e VII
Al Direttore Scolastico Regionale
della Lombardia
All’Ufficio scolastico territoriale
di Mantova
Ai Dirigenti Scolastici
delle istituzioni scolastiche statali di ogni ordine e grado
della provincia di Mantova
e, p.c.
Ai Dirigenti Scolastici
delle istituzioni scolastiche statali di ogni ordine e grado
Oggetto: Rilevazione assenze personale scolastico: avvio sperimentale nuova procedura.
A partire dal 1 giugno 2011 viene resa disponibile alle scuole sul SIDI la nuova funzione “Importa dati assenze” che consente il passaggio dei dati relativi al personale scolastico (a tempo indeterminato e determinato), dall’area “Fascicolo Personale Scuola – Gestione Assenze”, all’area “Rilevazioni sulle scuole – Rilevazione Assenze”.
In tal modo le scuole, tenendo aggiornato il Fascicolo Personale di ogni singolo docente e unità di personale ATA, eviteranno di dover calcolare e digitare i dati aggregati sulle assenze per la consueta rilevazione mensile.
In via sperimentale, la nuova modalità di rilevazione riguarderà solo la provincia di Mantova, ma verrà estesa alle rimanenti province nel nuovo anno scolastico.
Modalità di rilevazione
Nell’area “Fascicolo Personale Scuola – Gestione Assenze” le scuole dovranno inserire per ogni docente e unità di personale ATA i dati relativi alle varie tipologie di assenza, così come richiesto dall’Area.
Successivamente, accedendo all’area “Rilevazioni sulle scuole – Rilevazione Assenze – Acquisizione dati”, sarà possibile importare i dati inseriti nella precedente area, tramite il pulsante “Importa dati assenze” e salvarli, così aggregati, tramite il pulsante “Salva”.
Per effettuare una qualsiasi modifica dei dati già salvati si dovrà prima intervenire in “Gestione Assenze” e ripetere “Importa dati assenze”.
Per consentire la corretta e completa importazione dei dati di tutte le assenze a partire dal 1 giugno, si raccomandano le scuole di tenere aggiornata l’Area “Gestione Assenze” già dal mese di maggio.
Rimangono inalterati gli adempimenti della rilevazione assenze dei mesi precedenti all’avvio della nuova modalità di rilevazione.
Per eventuali chiarimenti in merito alla procedura in oggetto possono essere contattati i seguenti numeri del Servizio Statistico: 06.58493708, 06.58493167.
Per quanto attiene l’operatività in “Gestione Assenze”, oltre al consueto canale di segnalazione al numero verde, di eventuali malfunzionamenti, si prega di inoltrare al seguente indirizzo di posta elettronica: dgsssi.ufficio3@istruzione.it, eventuali richieste di chiarimento, nel caso non si riesca ad individuare nelle fattispecie di assenza proposte dal sistema, quella di interesse.
Le scuole avranno cura di comunicare all’ufficio scolastico di Mantova i nominativi del personale per il quale non sia conosciuta, in SIDI, la sede di servizio, affinché possa essere correttamente inserita con richiesta puntuale tramite AOL.
IL DIRETTORE GENERALE
F.to Emanuele Fidora
Nota 20 aprile 2011, MIUROODGOS prot. n. 2787 /R.U./U
Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca
Dipartimento per l’Istruzione
Direzione Generale per gli Ordinamenti Scolastici e per l’Autonomia Scolastica
– Ufficio Sesto –
Nota 20 aprile 2011, MIUROODGOS prot. n. 2787 /R.U./U
AI DIRETTORI GENERALI DEGLI UFFICI
SCOLASTICI REGIONALI
LORO SEDI
AL SOVRINTENDENTE SCOLASTICO PER LA
PROVINCIA DI BOLZANO
AL DIRIGENTE DEL DIPARTIMENTO ISTRUZIONE
DELLA PROVINCIA DI TRENTO
ALL’INTENDENTE SCOLASTICO PER LA SCUOLA
IN LINGUA TEDESCA
ALL’INTENDENTE SCOLASTICO PER LA SCUOLA
DELLE LOCALITÀ LADINE
BOLZANO
ALL’ASSESSORE ALL’ISTRUZIONE E CULTURA
DELLA REGIONE AUTONOMA DELLA VALLE
D’AOSTA
AOSTA
AL SOVRINTENDENTE AGLI STUDI DELLA
REGIONE AUTONOMA DELLA VALLE D’AOSTA
AOSTA
ALL’ASSESSORE AI BENI CULTURALI E PUBBLICA ISTRUZIONE DELLA REGIONE SICILIA
PALERMO
ALLA PRESIDENZA CONSIGLIO MINISTRI
DIPARTIMENTO DELLA FUNZIONE PUBBLICA
UFF. P.P.A./FAV – SERVIZIO RECLUTAMENTO
Corso Vittorio Emanuele n. 116
00186 – ROMA
OGGETTO: Titoli di studio conseguiti all’estero
Avviso 6 aprile 2011
Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca
Dipartimento per la Programmazione e la Gestione delle Risorse Umane,Finanziarie e Strumentali
Direzione Generale per le Risorse Umane del Ministero, Acquisti e Affari Generali
Ufficio 2°
Oggetto: “Concorso pubblico, per esami, a 20 posti, per l’accesso al profilo professionale di funzionario amministrativo/giuridico, legale e contabile, area C, posizione economica C1, del ruolo del personale del Ministero dell’Università e della Ricerca”, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 96 – 4^ Serie speciale – “Concorsi ed esami”, del 09 dicembre 2008.
Si comunica che la pubblicazione del diario delle prove scritte o delle prove preselettive del concorso di cui all’oggetto è rinviata alla Gazzetta Ufficiale – 4^ Serie speciale – “Concorsi ed esami”, del 16 settembre 2011.
Nel caso in cui si proceda a preselezione, nel medesimo avviso sarà indicata la data della Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana – 4^ Serie speciale – “Concorsi ed esami”, nella quale sarà pubblicato l’avviso relativo all’elenco dei candidati ammessi a sostenere le prove scritte; la pubblicazione di tale ultimo avviso ha valore di notifica a tutti gli effetti.
IL DIRETTORE GENERALE
Antonio Coccimiglio
CCNI Fondo Unico di Amministrazione anno 2010, n. 4
Criteri e modalità di utilizzazione della quota residuale del Fondo Unico di Amministrazione per l’anno 2010 – Personale delle aree funzionali
Avviso 24 febbraio 2011
Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca
Dipartimento per la programmazione e la gestione delle risorse umane, finanziarie e strumentali
Direzione Generale per gli studi, la statistica e i sistemi informativi
Ufficio IV
Il Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca fornisce una casella di posta nel dominio istruzione.it al personale docente in servizio, e incoraggia l’uso della posta elettronica per scambiare informazioni, migliorare le comunicazioni, e per rendere più efficaci ed efficienti i processi di lavoro a supporto della missione istituzionale dell’Amministrazione.
Il servizio è gratuito per i docenti ma ha un costo per l’Amministrazione: pertanto, al fine di ottimizzare l’impiego delle risorse finanziarie utilizzate per la gestione del servizio di posta elettronica, si comunica che il 28 febbraio 2011 si procederà alla disattivazione delle caselle di posta elettronica istituzionale dei docenti che risulteranno, alla stessa data, non utilizzate dal 1 aprile 2010.
Si precisa che NON verranno disattivate le caselle di posta su cui è impostato l’inoltro automatico verso un’altra casella, e quelle associate ad utenti registrati sull’applicazione Istanze On Line