Decreto Covid, dal 7 aprile tutti a scuola pure in zona rossa fino alla I media, sì del CdM: messo il “bavaglio” alle Regioni

da La Tecnica della Scuola

Nella serata del 31 marzo, il Consiglio dei ministri ha approvato il decreto Covid post Pasqua. Dalle prime notizie che giungono è previsto il ritorno a scuola in presenza ovunque fino alla prima media, anche nelle zone rosse; mentre nelle arancioni gli alunni saranno accolti in classe fino alla terza media. E anche alle superiori, ma al 50% di presenza degli alunni.

“L’obiettivo è quello di garantire gradualmente il rientro a scuola in presenza di tutti gli studenti”, fanno sapere fonti di Palazzo Chigi riportate dalle agenzie di stampa.

Regioni senza più potere restrittivo

Come preannunciato anche dalla Tecnica della Scuola, i presidenti delle Regione, a differenza di quanto è accaduto sino ad oggi, non potranno più emanare ordinanze ulteriormente restrittive per chiudere le scuole.

La disposizione era stata del resto annunciata dal premier Mario Draghi nella conferenza stampa di venerdì scorso: “Le scelte dei governatori dovranno essere riconsiderate alla luce dell’affermazione del governo che la scuola in presenza è obiettivo primario della politica del governo”, aveva detto l’ex presidente della Bce.

Si va verso una battaglia legale Governo-Regioni?

Il provvedimento, tuttavia potrebbe contenere elementi di incompatibilità costituzionale: per tutelare la salute dei cittadini, il Titolo V della Costituzione, infatti, dà pieno potere alle giunte regionali guidate dai governatori.

Una prerogativa che però per questo frangente verrebbe meno, ma non per via legislativa: un “particolare” che per i costituzionalisti non è affatto da poco. Tanto che alcune Regioni starebbero già verificando la possibilità di ricorrere in tribunale.

Le altre disposizioni del decreto

Secondo fonti della Lega, nel Consiglio dei ministri si è raggiunta una mediazione per cui subito dopo Pasqua, il governo valuterà eventuali riaperture di attività, tenendo conto del piano vaccinale e dell’andamento dei contagi da coronavirus. Sulla mediazione avrebbe lavorato personalmente il segretario leghista, Matteo Salvini.

Riportiamo una sintesi dell’Ansa sulle misure più importanti previste dal nuovo decreto legge del Governo.

PASQUA IN ROSSO – Dal 3 al 5 aprile (come prevede già l’attuale decreto) tutta Italia sarà in zona rossa, come a Natale. Non si potrà circolare neanche all’interno del proprio comune ma è consentito, una sola volta al giorno, spostarsi in ambito regionale in massimo due persone più i minori di 14 anni conviventi per andare a trovare parenti o amici. E’ inoltre sempre possibile svolgere attività motoria, ma solo in prossimità della propria abitazione, e attività sportiva all’aperto in forma individuale

NIENTE ZONA GIALLA – Fino al 30 aprile tutta Italia sarà in zona arancione o rossa. Il Comitato tecnico scientifico ha più volte sottolineato che le misure previste per le zone gialle hanno dimostrato “una capacità di contenere l’aumento dell’incidenza ma non la capacità di ridurla”. Il decreto prevede però una verifica a metà aprile: se la situazione epidemiologica lo consentirà, si valuterà la possibilità che le zone dove la diffusione del virus è più contenuta possano tornare in giallo e, dunque, procedere ad alcune riaperture, in particolare di bar e ristoranti, cinema e teatri.

POSSIBILI DEROGHE, MA DIPENDE DA CONTAGI E VACCINI – Per quelle Regioni in arancione che però avranno dati da zona gialla sono previste possibili deroghe in base all’andamento dei dati su contagi e cifre sulle somministrazioni del vaccino, in particolare alla popolazione anziane fragile. Dunque un eventuale ritorno al giallo solo per quei territori con dati epidemiologici bassi e numeri alti delle inoculazioni.

SPOSTAMENTI – Restano vietati gli spostamenti tra le Regioni, a meno che non si abbia una seconda casa. La mobilità è consentita solo per motivi di lavoro, salute e necessità. Sarà sempre possibile rientrare alla propria residenza, domicilio o abitazione.

IN ZONA ROSSA STOP VISITE AD AMICI, MA A PASQUA SÌ – Nelle zone rosse non sarà consentito andare a trovare parenti o amici una volta al giorno e in massimo due persone (oltre ai minori di 14 anni conviventi) come invece sarà permesso nel weekend di Pasqua quando tutta Italia sarà in rosso. Le visite, sempre una sola volta al giorno e sempre in non più di due persone, saranno invece consentite in zona arancione, all’interno del comune di residenza.

COPRIFUOCO – Confermato il divieto di uscire di casa dalle 22 alle 5. Anche in questo caso, il divieto non vale in caso di lavoro, salute o necessità.

BAR E RISTORANTI – Restano chiusi. Possibile solo l’asporto, fino alle 18, e la consegna a domicilio, fino alle 22 e solo per i ristoranti. In caso di ripristino delle zone gialle, bar e ristoranti potranno riaprire a pranzo.

PALESTRE, PISCINE, CINEMA, TEATRI, MUSEI – Ancora niente aperture fino al 30 aprile. Se la verifica di metà mese darà esito positivo e dunque torneranno le zone gialle, si potrebbe valutare la riapertura di cinema e i teatri con le regole che erano già previste nel precedente decreto: prenotazione obbligatoria, massimo 200 spettatori al chiuso e 400 all’aperto. Possibile riapertura anche per i musei.

SECONDE CASE – Sarà sempre possibile raggiungere le seconde case, anche in zona rossa, a patto che non ci siano però ordinanze dei presidenti di Regione che impongono regole più restrittive. E’ il caso ad esempio di Campania Puglia e Liguria, che hanno posto per Pasqua il divieto non solo per i non residenti ma anche per i residenti. L’accesso alle seconde case per i non residenti è vietato in Valle d’Aosta, Alto Adige, Trentino, Toscana, Sardegna. In Sicilia si entra solo con tampone negativo effettuato 48 ore prima dell’arrivo.

OBBLIGO DI VACCINAZIONE PER SANITARI E FARMACISTI – Chiunque lavori in una struttura sanitaria, medici, infermieri, operatori sociosanitari, farmacisti, dipendenti anche amministrativi di Rsa e studi privati dovrà vaccinarsi. Per chi rifiuta è prevista la sospensione dello stipendio per un tempo congruo all’andamento della pandemia. Quando si raggiungerà l’immunizzazione di massa o si registrerà un calo importante della diffusione del virus, la sanzione verrebbe revocata. La sospensione durerà al massimo sino al 31 dicembre del 2021. Previsto anche lo ‘scudo penale’ per i somministratori che seguono le regole, limitando la punibilità ai soli casi di colpa grave.

STRETTA SUI VIAGGI – L’ordinanza del ministro della Salute Roberto Speranza valida fino al 6 aprile prevede che tutti coloro che hanno soggiornato o transitato nei 14 giorni antecedenti all’ingresso in Italia in uno o più Stati e territori dell’Ue siano obbligati a sottoporsi alla sorveglianza sanitaria e ad un periodo di 5 giorni di quarantena.

VIA LIBERA A CONCORSI PUBBLICI – Inserita nel decreto la norma che sblocca tutti i concorsi nella Pubblica Amministrazione dopo il via libera del Cts al protocollo del ministero della Funzione pubblica. Si potranno svolgere le prove su base regionale e provinciale e, dove possibile, in spazi aperti. Dal 3 maggio è consentito lo svolgimento delle procedure selettive in presenza dei concorsi banditi dalle pubbliche amministrazioni.

Rientro a scuola: vaccino Pfizer per gli studenti

da La Tecnica della Scuola

Pfizer/BioNtech è efficace al 100% nella fascia d’età tra i 12 e i 15 anni. È questo l’annuncio delle due case farmaceutiche, secondo i risultati di una sperimentazione clinica. L’auspicio è quello di avviare la vaccinazione di questa fascia di età prima dell’inizio del prossimo anno scolastico.

I test, che hanno coinvolto 2.260 adolescenti negli Stati Uniti, “hanno dimostrato un’efficacia del 100% e risposte degli anticorpi potenti”, hanno detto Pfizer e BioNTech in un comunicato annunciando che chiederanno alle autorità regolatrici l’approvazione del farmaco per gli adolescenti.

Intanto, è di 10.018.265 il totale delle persone vaccinate ad oggi 31 marzo. Mentre è di 3.143.159 quello di coloro che hanno ricevuto entrambe le dosi.
La fascia che ha ricevuto più somministrazioni è quella 80-89 con  3.000.302 seguita dalla 50-59 con 1.637.552.

Per quanto riguarda le categorie, gli operatori sanitari e sociosanitari vantano  3.006.829 vaccinati. Per quanto riguarda il personale scolastico, il dato aggiornato del report del ministero della salute è di 1.000.998 (con un + 41930 rispetto a lunedì).
In testa la Campania con 133.887 vaccinazioni, seguita da Lazio con 108.545, dalla Puglia con 94.803, dall’Emilia Romagna con 70.834 e dalla Sicilia con 68.994.

Tra le Regioni con maggior numero di vaccinazioni in generale abbiamo la Lombardia con 1.592.537, seguita dal Lazio con 1.029.158, Emilia Romagna con 854.143, Campania con 838.913, Piemonte con 797.409 e Sicilia con 779.857.
Le donne risultano maggiormente vaccinate (5.980.588) rispetto agli uomini (4.037.677).
Tra i fornitori, il maggiore rimane Pfizer/BioNtech con 7.668.180, seguito da AstraZeneca con 2.752.400 e Moderna con 826.600.

Bianchi: “Al Sud tanti insegnanti, al Nord mancano. Lavoriamo per una soluzione nel tempo”

da La Tecnica della Scuola

Intervenuto a SkyTg24, il ministro dell’istruzione Patrizio Bianchi ha parlato del rientro a scuola:

“In questi due giorni le zone arancioni hanno riaperto, tutti lo sapevano. Anche nelle zone rosse si tornerà in presenza, ma le scuole non sono mai state chiuse, abbiamo sospeso la presenza nel momento del pericolo. Stiamo lavorando per permettere anche agli altri di tornare in presenza appena la pandemia lo permetterà – spiega il ministro – bisogna tornare in presenza ripensando al meglio questo brutto periodo”.

Su esami e valutazione Bianchi ha poi precisato: “La valutazione è il modo per essere accompagnati e orientati, è un diritto dei ragazzi e un dovere degli insegnanti. Questi ultimi sapranno fare la valutazione tenendo conto della situazione”.

Infine il ministro ha posto l’accento sulle cattedre vuote: “Abbiamo molte scuole del Nord che storicamente mancano di insegnanti e molta disponibilità di docenti al Sud. È un problema che stiamo affrontando per trovare meccanismi permanenti nel tempo”.

Decreto sostegni, 150 milioni per l’emergenza già a disposizione delle scuole

da La Tecnica della Scuola

Le risorse stanziate dal decreto ‘sostegni’ per la gestione dell’emergenza sanitaria sono già a disposizione delle scuole. Lo fa sapere il Ministero dell’Istruzione, che oggi ha inviato alle Istituzioni scolastiche la nota operativa per il loro utilizzo. Si tratta dei primi 150 milioni stanziati dal decreto. Gli altri 150, quelli che riguardano l’ampliamento dell’offerta formativa, saranno distribuiti successivamente, dopo il necessario decreto di riparto, e saranno oggetto di una nota operativa.

Con la comunicazione inviata oggi alle scuole, il Ministero ricorda che le risorse potranno essere utilizzate per “tutte le misure di intervento necessarie a garantire la sicurezza negli ambienti scolastici, tramite la dotazione di materiale e strumenti di sicurezza, il potenziamento delle attività di inclusione degli alunni con disabilità, disturbi specifici di apprendimento ed altri bisogni educativi speciali”. I fondi potranno essere impiegati anche “per la prosecuzione del servizio di assistenza psicologica e/o pedagogica rivolto a studenti e personale scolastico” per il trattamento dei disagi e delle conseguenze derivanti dall’emergenza epidemiologica, nonché per servizi medico-sanitari volti a supportare le Istituzioni scolastiche nella gestione dell’emergenza stessa.

Con le risorse ricevute le scuole potranno acquistare:

–          Dispositivi di protezione e materiali per l’igiene individuale e degli ambienti, nonché ogni altro materiale, anche di consumo, il cui impiego sia riconducibile all’emergenza epidemiologica da COVID-19 sulla base delle effettive necessità della singola Istituzione scolastica (ad esempio: dispositivi di areazione e ventilazione, prodotti di igiene degli ambienti, termoscanner, etc…)

–       Specifici servizi professionali per il supporto e l’assistenza psicologica e/o pedagogica, da rivolgere in particolar modo a studentesse e studenti, oltre che al personale scolastico

–          Servizi medico-sanitari (compreso il servizio di sorveglianza sanitaria) volti a supportare le Istituzioni scolastiche nella gestione dell’emergenza epidemiologica, nelle attività inerenti alla somministrazione facoltativa di test diagnostici alla popolazione scolastica di riferimento e all’espletamento delle attività di tracciamento dei contatti nell’ambito della indagine epidemiologica, anche allo scopo di svolgere una funzione efficace e tempestiva di collaborazione e raccordo con i competenti Dipartimenti di prevenzione delle Aziende sanitarie locali

–      Dispositivi e materiali destinati al potenziamento delle attività di inclusione degli studenti con disabilità, disturbi specifici di apprendimento ed altri bisogni educativi speciali.

Decreto sostegni, distribuiti i primi 150 milioni. La nota operativa del MI

da Tuttoscuola

Le risorse stanziate dal decreto ‘sostegni’ per la gestione dell’emergenza sanitaria sono già a disposizione delle scuole. Lo fa sapere il Ministero dell’Istruzione, che oggi ha inviato alle Istituzioni scolastiche la nota operativa per il loro utilizzo. Si tratta dei primi 150 milioni stanziati dal decreto. Gli altri 150, quelli che riguardano l’ampliamento dell’offerta formativa, saranno distribuiti successivamente, dopo il necessario decreto di riparto, e saranno oggetto di una nota operativa.

Con la comunicazione inviata oggi alle scuole, il Ministero ricorda che le risorse potranno essere utilizzate per “tutte le misure di intervento necessarie a garantire la sicurezza negli ambienti scolastici, tramite la dotazione di materiale e strumenti di sicurezza, il potenziamento delle attività di inclusione degli alunni con disabilità, disturbi specifici di apprendimento ed altri bisogni educativi speciali”. I fondi potranno essere impiegati anche “per la prosecuzione del servizio di assistenza psicologica e/o pedagogica rivolto a studenti e personale scolastico” per il trattamento dei disagi e delle conseguenze derivanti dall’emergenza epidemiologica, nonché per servizi medico-sanitari volti a supportare le Istituzioni scolastiche nella gestione dell’emergenza stessa.

Con le risorse ricevute le scuole potranno acquistare:

– Dispositivi di protezione e materiali per l’igiene individuale e degli ambienti, nonché ogni altro materiale, anche di consumo, il cui impiego sia riconducibile all’emergenza epidemiologica da COVID-19 sulla base delle effettive necessità della singola Istituzione scolastica (ad esempio: dispositivi di areazione e ventilazione, prodotti di igiene degli ambienti, termoscanner, etc…)

– Specifici servizi professionali per il supporto e l’assistenza psicologica e/o pedagogica, da rivolgere in particolar modo a studentesse e studenti, oltre che al personale scolastico

– Servizi medico-sanitari (compreso il servizio di sorveglianza sanitaria) volti a supportare le Istituzioni scolastiche nella gestione dell’emergenza epidemiologica, nelle attività inerenti alla somministrazione facoltativa di test diagnostici alla popolazione scolastica di riferimento e all’espletamento delle attività di tracciamento dei contatti nell’ambito della indagine epidemiologica, anche allo scopo di svolgere una funzione efficace e tempestiva di collaborazione e raccordo con i competenti Dipartimenti di prevenzione delle Aziende sanitarie locali

– Dispositivi e materiali destinati al potenziamento delle attività di inclusione degli studenti con disabilità, disturbi specifici di apprendimento ed altri bisogni educativi speciali.

Mi ricordo eccome di te

Mi ricordo eccome di te

di Vincenzo Andraous

Se ripenso al giorno in cui ti ho conosciuto è impossibile non ricordare il tuo volto, le tue gambe larghe, le mani in tasca, stavi lì piantato davanti a me e ai tuoi compagni, a ben pensarci un passo avanti a tutti. No, non era casuale. Tra me e me mi sono detto: ecco un’anima inquieta, di quelle che sanno tutto del mondo e di cio’ che sta dietro l’angolo, di quelle che non hanno bisogno di nessuno, perché i problemi se li risolvono da se. Mi hai squadrato per bene, come a volermi dire: e tu che vuoi, chi sei, che cerchi da queste parti? Ero lì perché il mio amico don, mi aveva chiamato per svolgere qualche incontro, per rappresentare un testo teatrale, per fare due chiacchiere con la parte più giovane che mi ha attraversato e che soprattutto mai più ritorna. Ascoltavo le tue scorribande, osservavo la tua mimica, mi rammentavi gli errori, le scelte sbagliate, quando anch’io ero inquieto, un’anima ribelle, che non voleva più niente, più nessuno, volevo godermi la vita, così come veniva. La sera c’è stata la rappresentazione teatrale, seguita dall’incontro, le tante domande, i silenzi più rotondi di qualsiasi perfetta comprensione. Ah tu sei Vince? Ma quanti anni hai, da quanto sei ritornato in libertà? Una sequela di interrogativi sparati come certezze risapute, conosciute, quasi riducendo tutto a qualcosa di banale. Mi ricordo eccome di te, di me come ero prima di incontrare te. Talmente bene che mi sono sentito in dovere di tacere e ascoltarti, consapevole del rischio dell’impatto in cui andavi incontro, quando quasi gridando mi dicevi che e’ meglio non fidarsi mai di nessuno perché tutti ti fregano, meglio fai da te e fai per tre. Mi veniva su dalla pancia una rabbia da fare paura, perché era una sorta di copia-incolla visto troppe volte, per le persone sbagliate incontrate, per la convinzione che è sempre colpa di qualcun altro, mentre più semplicemente il vero problema sei tu. Tu in attesa del botto, della battaglia, del salto nel buio, tu che scommetti con la morte, ma lei vince sempre e non lo sai. Non so perché ma quel giorno sono ritornato a casa con l’amaro in bocca, non riuscivo a darmi pace, mi domandavo se tu eri il risultato di una rappresentazione della realtà criminale in quanto tale o dalla spettacolarità del modo in cui essa è rappresentata. Ecco allora l’emulazione, la fascinazione del male, avevo di fronte a me, il maledetto per vocazione, ma anche quello che è convinto che mal che vada, è tutto un gioco alla play station, si resetta e si ritorna da capo. Invece non è stato così. Mi ricordo eccome di te.

Elementi di Bioquantica – Virale

Elementi di Bioquantica – Virale

di Paolo Manzelli

1)    Come si diffonde l’infezione

Il virus Sars Cov 2 virus necessita di trovare i recettori Umani ( ACE2 ed altre proteine specifiche della superficie cellulare con cui interagire per introdurre il proprio RNA nell’ interno delle cellule . )

La interazione secondo la biologia tradizionale avviene per tramite un modello di legame del tipo “chiave serratura” tra le proteine Skype del Virus ed i sistemi proteici chiamati “recettori”, che sono presenti sulla superficie esterna di molte cellule.

Seguendo tale modello di “pensiero -meccanico” ogni virus può agganciarsi, soltanto ai recettori che abbiano una struttura complementare alla propria . Solo quando //chiave e serratura // combaciano , allora l’ RNA del virus puo’ penetrare nella cellula e andare a sostituire l’ RNA umano per replicarsi propagando l’infezione.

Questo modello tradizionale rende “casuale” la ricerca dei Recettori del virus ,Sars Cov 2, mentre nella scienza Biofotonica, la ricerca dei Recettori avviene come apprendimento del sistema proteico Spyke il quale si comporta come un “Biosensore” per rintracciare i Recettori Umani ( ACE2 ed altre proteine specifiche della superficie cellulare ) con cui interagire come interscambio di informazione Bio-fotonica come e necessario per ottenere apertura del blocco di introduzione del RNA-Virale nell’ interno delle cellule .

2)    Come reagisce il sistema immunitario innato dai virus ?

Lo scambio di informazione Biofotonica permette di verificare lo stato di //coerenza// e quindi della salute della persona, cosi che se risulta elevato allora l’ individuo non viene attaccato dal Virus e pertanto puo’ divenire “ Asintomatico “.

Nel caso che lo // stato di coerenza// sia alterato ( ad es.. a causa di pregresse patologie ) , allora si scatenano le difese di protezione dell’Immunità Innata, composte da varie tipologie di globuli bianchi ..

( Linfociti B) e T) e dalle cellule NK ).

Queste cellule NK, in collaborazione con la “fagocitosi” attuata dai Macrofagi , agiscono sulla Programmazione della Apoptosi ( Morte Programmata della Cellule) ed inoltre creano un “allarme” producendo “Citochine” , (molecole polifunzionali) che promuovono uno stato infiammatorio e febbre, e gli altri sintomi da COVID.19

Infine i “Soppressori” interrompono le operazioni di difesa, una volta terminata l’infezione, la quale puo’ anche condurre alla morte l’ individuo,  per una molto grave sintomatologia da COVID.19 .

C.R. Zafón, La città di vapore

L’ultimo Zafón

di Antonio Stanca

Presso Mondadori è uscita lo scorso Febbraio, con la traduzione di Bruno Arpaia, la prima edizione italiana de La città di vapore, una raccolta di racconti che nel 2020, dopo la morte dell’autore Carlos Ruiz Zafón, era comparsa in Spagna e che comprendeva alcuni già pubblicati.

Zafón era nato a Barcellona nel 1964 e nel 2020 era morto a Los Angeles, dove viveva dal 1993. Aveva solo cinquantasei anni ma tanto aveva fatto e soprattutto scritto, saggista e scrittore era stato oltre che sceneggiatore. A Los Angeles aveva cominciato a scrivere, prima articoli, saggi per giornali e riviste, poi romanzi per bambini. Questi avrebbero formato la “Trilogia della Nebbia”. Nel 2001 con L’ombra del vento sarebbe iniziata quella serie di romanzi per adulti diventata poi la saga del “Cimitero dei Libri Dimenticati”. Il successo de L’ombra del vento sarebbe continuato, Zafón sarebbe stato uno scrittore molto letto, molto tradotto, molto premiato, la sua fama avrebbe superato ogni confine.

  Attira la sua scrittura qualunque sia il tipo di opere, per bambini o per adulti, giacché sa assumere il tono della favola, combinare la realtà con la fantasia, la veglia con il sogno, la visione con l’immaginazione, l’apparizione, la magia, il mistero, andare oltre i confini del finito, del compiuto, estendere i luoghi, i tempi, gli eventi. Scrittore molto prolifico, Zafón non ha mai smesso di concepire e realizzare opere, di affidare loro i significati cercati, di farne i messaggeri delle sue intenzioni. Generalmente sono ambientate nella Barcellona dei primi anni del ‘900, nella Spagna della guerra civile, delle periferie, dei bassifondi dove la povertà, la miseria e quanto di cattivo, di violento, di pericoloso vi è allegato, sono gli aspetti propri dell’umanità rappresentata. C’è, però, in Zafón, nelle sue opere, in tutte le sue opere, la volontà, l’aspirazione a liberarsi da una simile condizione, a lottare contro di essa, ad emergere su di essa, a contrastare gli ostacoli, le difficoltà per quanto grosse possano essere ed a vincerle. C’è nell’autore, nei suoi protagonisti, una forza d’animo, un coraggio che li porta a non arrendersi alla rovina, ad andare oltre, a cercare un altro modo, un’altra vita. C’è esemplificato lo scontro tra il bene cercato e il male sofferto, la vita voluta e quella subita, la bellezza sognata e l’orrore diffuso.

Sono questi elementi così diversi, così contrari, è il loro confronto a fare di quelle di Zafón delle favole, come nelle favole in esse il bene è destinato a vincere anche sedopo interminabili lotte. Sono questi aspetti così ampiamente umani, così eroici a far amare la sua scrittura da milioni di lettori. E’ questo filo così continuo a percorrere l’intera produzione dello scrittore, dai primi libri per bambini al postumo La città di vapore. Qui i personaggi, gli interpreti, i protagonisti dei racconti sonodiversi, hanno diversa provenienza, condizione, età, hanno diverse aspirazioni ma tutti sono presentati tra problemi, impedimenti, nemici di ogni genere. Tutti passeranno dal piacere al dolore, dalla speranza alla paura, dalla fiducia alla disperazione, dalla sicurezza allo smarrimento, tutti si muoveranno tra luci ed ombre, verità e menzogna, angeli e demoni, cielo e terra, mari e monti, vita e morte. Non ci sarà luogo, tempo, pensiero, ricordo, proposito che non partecipi del movimento che Zafón riuscirà ad avviare in questi racconti come nelle altre sue opere. Tutto, vero e inventato, sarà da lui usato, costruito, guidato verso lo scopo ultimo, il fine desiderato.

Leggere questo autore appassiona, coinvolge al punto da pensare che non finisca mai di dire, di essere nuovo.Ad una serie infinita di sorprese potrebbe essere paragonata la sua scrittura, ad un’interminabile rivelazione, ad una dimensione allargata, dilatata della vita.

Nota 1 aprile 2021, AOODGRUF 7863

Ministero dell’Istruzione
Dipartimento per le risorse umane, finanziarie e strumentali
Direzione generale per le risorse umane e finanziarie –DGRUF Ufficio IX

Alle istituzioni scolastiche ed educative statali LORO-MAIL
e, p.c. All’Ufficio Scolastico Regionale competente per territorio
MAIL-ISTITUZIONALE
Alla Direzione generale per il personale scolastico
Ufficio IV – MAIL- ISTITUZIONALE Ufficio V – MAIL- ISTITUZIONALE
Alla Direzione generale per i sistemi informativi e la statistica
Ufficio III – MAIL- ISTITUZIONALE

Oggetto: Indicazioni per i contratti di supplenza breve e saltuaria a copertura di posti lasciati liberi da lavoratori “fragili” – Proroga al 30 giugno 2021 delle previsioni di cui all’art. 26, commi 2 e 2-bis del D.L. 18/2020

Nota 1 aprile 2021, AOOGABMI 14014

Ministero dell’Istruzione

Agli Uffici Scolastici Regionali LORO SEDI
All’Intendenza Scolastica per la Lingua Italiana di BOLZANO
All’Intendenza Scolastica per la Lingua Tedesca di BOLZANO
All’Intendenza Scolastica per la Lingua Ladina di BOLZANO
Alla Provincia di Trento Servizio Istruzione TRENTO
Alla Sovrintendenza Agli Studi per la Regione Autonoma della Valle D’Aosta AOSTA
e. p.c. Alle Istituzioni Scolastiche di ogni ordine e grado LORO SEDI

Oggetto: Giornata Mondiale della Consapevolezza sull’Autismo – 2 aprile 2021