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Scuole italiane fatiscenti e pericolose. Palestre e bagni i luoghi più sporchi

da Repubblica.it

Scuole italiane fatiscenti e pericolose. Palestre e bagni i luoghi più sporchi    

Nell’XI rapporto sullo status degli istituti scolastici di Cittadinanzattiva i numeri parlano chiaro. I problemi più grandi riguardano la manutenzione dei plessi, la presenza di barriere architettoniche e sovraffollamento delle aule. Intanto si aspetta l’Anagrafe dell’edilizia scolastica per sfruttare al meglio i fondi destinati dal decreto del Fare

di CHIARA NARDINOCCHI

ROMA – Le scuole italiane cadono a pezzi. Tra problemi di manutenzione e strutture inadeguate, quello disegnato dall'”XI Rapporto su sicurezza, qualità e comfort degli edifici scolastici” da Cittadinanzattiva, che già in passato è stata protagonista di indagini sul tema, è un quadro in chiaro e scuro. Lo studio che ha interessato 165 scuole in 18 regioni (tutte tranne Liguria e Valle d’Aosta), ha evidenziato le anomalie dei plessi italiani che spesso, da luogo di formazione, si trasformano in potenziali pericoli. Sono infatti 29 le tragedie sfiorate quest’anno a causa di crolli di diversa entità.
Se da un lato sono aumentati gli istituti che possiedono le certificazioni richieste dalla legge (lo scorso anno solo un quarto delle scuole era in regola con tutte le certificazioni), dall’altro è andato via via peggiorando il loro stato. ll 39% delle scuole presenta una manutenzione del tutto inadeguata (lo scorso anno era il 21%). L’84% ha richiesto dei lavori di mantenimento, ma nel 21% dei casi l’ente interessato ha risposto con estremo ritardo. Mentre il 34% ha sollecitato degli interventi strutturali, che richiedono più soldi e tempo, ma solo in un caso su quattro dall’ente proprietario c’è stata una risposta tempestiva e nel 14% dei casi non è stato preso nessun provvedimento.
Non sempre andare a scuola “fa bene”, soprattutto se temperature e aerazione non sono adeguate. Nel 51% delle aule non ci sono tapparelle o persiane e il 28% ha le finestre rotte. Oltre il 10% delle sedie e dei banchi è rotto e in più di un terzo dei casi (39%) gli arredi non sono a norma, adeguati ad esempio all’altezza degli alunni.
Oltre alla manutenzione, anche il sovraffollamento e le barriere architettoniche sono problemi ancora irrisolti. Una classe su 5 ha più di 25 alunni, dunque non è adeguata alla normativa antincendio. E pur applicando l’ art.64 della legge 133/2008, che ha innalzato il limite di alunni per classe, sono state riscontrate 47 classi fuorilegge. I dati sono allarmanti anche per i 207.244 ragazzi disabili che quest’anno frequenteranno gli istituti italiani. Per dare l’idea del disagio basta sapere che il 44% delle aule non ha banchi adatti per una persona in carrozzina e nel 57% dei casi, non ci sono in aula attrezzature didattiche o tecnologiche per facilitare la partecipazione alle lezioni.
Sembra quasi un paradosso, ma nelle scuole il luogo più sporco è la toilette. Priva di sapone nel 41% dei casi, di asciugamano nel 53%, di carta igienica nel 50%. Ma anche la palestra non gode un buono stato di salute. Il 28% delle scuole non ne possiede una all’interno dell’edificio. Dove presenti, nel 19% dei casi presentano distacchi di intonaco, muffe ed infiltrazioni (24%), barriere architettoniche (18%), fonti di pericolo (23%), nell’8% dei casi non hanno alcun tipo di attrezzatura e quasi una su due (44%) è priva di cassetta di pronto soccorso.
Per migliorare lo stato delle scuole il Governo, con il decreto del Fare, ha annunciato che nel prossimo triennio saranno elargiti circa trecento milioni di euro. “Pur apprezzando il grande sforzo compiuto dall’attuale Governo – ha dichiarato Adriana Bizzarri, coordinatrice nazionale della scuola di Cittadinanzattiva – è poca cosa rispetto al reale fabbisogno. Basti pensare che il costo di un edificio scolastico di media dimensioni, antisismico, energetico, a norma costa 5 milioni di euro”. Bizzarri si scaglia poi sulla lentezza delle istituzioni nel creare un’anagrafe scolastica per gestire agilmente e in modo mirato i fondi da destinare alla ristrutturazione degli edifici.
Quest’anno le famiglie italiane hanno elargito circa 390 milioni di euro sotto forma di contributo volontario o donazione di materiali e beni per supportare la scuola italiana. ” L’anagrafe

– ha concluso Bizzarri – è indispensabile alle famiglie per sapere in quali scuole si recano ogni giorno i nostri figli. Per questo siamo ricorsi alla procedura di accesso civico agli atti nei confronti del Ministero dell’Istruzione che, entro 30 giorni dovrà risponderci in merito all’anagrafe. A tutela soprattutto dei più piccoli e degli studenti con disabilità, penalizzati più degli altri dalle pessime condizioni degli edifici scolastici”.

Carrozza, il mio impegno costante sul sovraffollamento delle classi

da LaStampa.it

Carrozza, il mio impegno costante sul sovraffollamento delle classi

 “La dimensione dipende da molti fattori, il più importante è costituito dalle esigenze educative”
roma

La dimensione delle classi «è un problema sul quale l’attenzione mia e del Ministero è costante». Lo ha assicurato il ministro dell’Istruzione Maria Chiara Carrozza rispondendo al Question time ad una interrogazione del Movimento 5 Stelle sulle iniziative per contrastare le cosiddette “classi pollaio” spiegando che «il recente decreto legge in materia di istruzione non è intervenuto sul tema non perché ne sia stata sottovalutata l’importanza o perche si escludano siatuazioni di emergenza, ma in quanto è possibile intervenire su questo tema a livello amministrativo».

«Casi come quello del liceo musicale Verga di Modica sono del tutto eccezionali e vengono risolti tempestivamente dagli uffici del Ministero», ha sottolineato il ministro riferendosi alla vicenda di Modica dove una classe ha raggiunto i 49 iscritti. «Lo scorso 16 settembre l’Ufficio scolastico regionale per la Sicilia ha autorizzato la formazione di una seconda classe prima, soddisfacendo le giuste aspettative delle famiglie».

«Al di là dei casi particolari – ha aggiunto Carrozza – vorrei comunque ribadire il costante impegno mio e del Ministero nell’assicurare che ogni classe di ciascuna scuola italiana abbia un numero di studenti adeguato all’ordine e al grado degli studi, oltre che alle caratteristiche degli studenti stessi. La giusta dimensione di una classe dipende comunque da diversi fattori. Il primo e il più importante, naturalmente, è costituito dalle esigenze educative, da valutare anche alla luce di eventuali situazioni di disabilità».

«Non si può negare, peraltro – ha proseguito il Ministro – che sulla dimensione delle classi incidano anche altri fattori, quali l’edilizia scolastica, la sicurezza degli edifici, sulla quale i dirigenti scolastici sono chiamati a vigilare, ma soprattutto gli organici del personale docente della scuola hanno inciso pesantemente le misure di contenimento della spesa pubblica, che hanno fatto registrare negli scorsi anni una riduzione di 87.400 unità di personale docente e di 44.500 unità di personale ATA».

«Rispetto a tali dati – ha concluso Carrozza – si è però registrata, già dal precedente anno scolastico, un’inversione di tendenza con la conferma anche per l’anno appena iniziato di 627.732 unità di personale, cosa che garantisce alle scuole la formazione di tutte le classi necessarie, il mantenimento del tempo scuola nei vari gradi di istruzione, nonché l’istituzione di tutti gli indirizzi nelle scuole secondarie di secondo grado».

“Le scuole italiane perdono i pezzi”

da LaStampa.it

RAPPORTO  realizzato da Cittadinanzattiva ESAMINANDO 165 EDIFICI

“Le scuole italiane perdono i pezzi”

«La manutenzione è inadeguata nel 39% dei casi. In una su 4 segni di fatiscenza». Sos per i bagni

È vero che migliorano i dati sul possesso delle certificazioni, ma, purtroppo, peggiora lo stato di manutenzione delle scuole che nel 39% dei casi è del tutto inadeguato: muffe, infiltrazioni e segni di umidità colpiscono un’aula su cinque. Un terzo delle scuole, infine, ha subito atti di vandalismo.

Dal Rapporto emerge pure che nell’ultimo anno dalle famiglie sono arrivati circa 390 milioni di euro, sotto forma di contributo volontario (con un importo medio che va dai 50 euro nella scuola dell’infanzia ai 100 euro nelle superiori) o donazione di materiali e beni.

DALL’AMIANTO DI FIUMICINO AI PANNELLI SOLARI DI LICATA – Il miglior punteggio (94/100) se lo aggiudicano a pari merito il liceo classico Socrate di Bari e la Scuola dell’Infanzia Don Bronzini di S. Lorenzo in Banale (Trento); in fondo alla classifica si piazzano due scuole romane (la Secondaria dell’Istituto comprensivo Piazza Sauli e l’Istituto comprensivo Borgoncini Duca, plesso Manetti) e il Liceo Scientifico di Manciano (Grosseto). Ma le situazioni sono le più disparate: si va dall’Istituto comprensivo Porto Romano, plesso Coni Zugna, di Fiumicino con presenza di amianto e ancora nessuna azione di bonifica in atto, alla Primaria Dino Liotta di Licata appena ristrutturata, con pannelli solari, aria ionizzata e finestre oscuranti.

FACCIATA LESIONATA IN 1 SCUOLA SU 7 – In una scuola su sette ci sono lesioni strutturali evidenti, presenti per lo più sulla facciata esterna dell’edificio; il 20% delle aule presenta distacchi di intonaco; muffe, infiltrazioni e umidità sono stati rilevati in quasi un terzo dei bagni (31%) e in una aula e palestra su quattro. Il 39% delle scuole presenta uno stato di manutenzione del tutto inadeguato (lo scorso anno era il 21%) anche se il 44% possiede il certificato di agibilità statica, il 38% quello di agibilità igienico sanitaria e il 37% quello di prevenzione incendi. Barriere architettoniche (13%) e pavimenti sconnessi (12%) ostacolano la vita agli studenti con disabilità mentre temperature e aerazione non sono adeguate nella gran parte delle aule visto che il 51% di esse è senza tapparelle o persiane e il 28% ha le finestre rotte. Da registrare anche il fenomeno «sovraffollamento»: 1 classe su 5 del campione ha più di 25 alunni e sono state individuate 47 classi fuorilegge.

IN AULA NON C’È SPAZIO PER CARROZZINA DISABILI – Una bella fetta delle scuole monitorate (64%) ha posti auto per disabili nel cortile, ma poi ci sono scalini all’ingresso del 27% delle scuole, ascensore assente nel 35% degli edifici, barriere architettoniche nel 19% dei laboratori, nel 18% delle palestre, nel 13% delle aule. Nel 23% delle scuole non esistono bagni per disabili e il 26% del campione di scuole, nella gran parte delle aule, non ha sufficiente spazio per la presenza di una carrozzina. In una scuola su 4, sarebbe poi un problema gestire l’evacuazione dall’edificio degli studenti con disabilità motoria in caso di emergenza.

AI BAGNI IL PRIMATO DELLA SPORCIZIA – Le palestre, quando ci sono (il 28% delle scuole non ce l’ha), sono l’ambiente più impolverato della scuola. Non solo. Spesso presentano distacchi di intonaco (19% dei casi), muffe e infiltrazioni (24%), barriere architettoniche (18%), fonti di pericolo (23%). Nell’8% dei casi non hanno alcun tipo di attrezzatura e quasi una su due (44%) è priva di cassetta di pronto soccorso. Ai bagni invece va il triste primato di ambiente più sporco: privi di sapone nel 41% dei casi, di asciugamano nel 53%, di carta igienica nel 50%.

Sul versante del benessere alimentare, nel 65% delle scuole ci sono i distributori automatici di bevande e nel 32% quelli di snack. Soltanto in 6 scuole sono stati rilevati i distributori di prodotti naturali o freschi, come yogurt e frutta.

Aumento orario di cattedra: se ne parla ancora

da Tecnica della Scuola

Aumento orario di cattedra: se ne parla ancora
di Lucio Ficara
Quello dell’aumento dell’orario di cattedra potrebbe essere uno dei temi caldi del rinnovo contrattuale che, da più parti, viene dato ormai per imminente
Non si esaurisce, come sarebbe stato auspicabile con la fine della stagione estiva e l’avvio del nuovo anno scolastico, il tormentone riguardante l’aumento dell’orario di servizio settimanale del personale docente sia per le scuole primarie che per quelle secondarie. Sembra essere un obiettivo che questo governo, salvo cadute più o meno probabili, si è posto in vista del prossimo rinnovo del contratto scuola.
Un tormentone, quello dell’aumento dell’orario di servizio settimanale dei docenti, che ci ha tenuto compagnia durante i mesi estivi e continua ancora a tenere banco. Ricordiamo le voci agostane, abbastanza attendibili, che ci raccontavano di sottosegretari all’istruzione impegnati in un giro di ricognizione a ragionare con sindacalisti ed esperti di scuola, sulla necessità di inserire nel prossimo rinnovo contrattuale della scuola la possibilità di un aumento dell’orario di servizio settimanale dei docenti delle scuole primarie e secondarie o comunque sull’opportunità di creare un sistema di flessibilità oraria del servizio dei docenti. La proposta del Miur sarebbe quella, innanzitutto, di trasformare le due ore di programmazione delle scuole primarie in orario di lezione rivolta ai bambini, ma anche, per quanto attiene le scuole secondarie, di tentare un ragionamento volto ad innalzare l’orario settimanale di servizio dei docenti. Questa operazione, dicono i sindacati, comporterebbe un taglio di posti pari a quello delle immissioni in ruolo previste per il prossimo triennio. Soltanto la trasformazione in ore di lezione delle due ore di programmazione dei maestri delle scuole primarie farebbero, dall’oggi al domani, perdere dalle 15 alle 18 mila cattedre. Bisogna ricordare che il tentativo di aumentare l’orario di servizio dei docenti non è una novità assoluta, infatti si era già tentato di introdurre, nella bozza di legge di stabilità 2012, all’art. 3, l’aumento dell’orario di servizio settimanale dei docenti delle scuole primarie e secondarie di primo e secondo grado, ma, la forte contestazione dei docenti e l’unitarietà sindacale contro questo provvedimento, in un momento in cui si sapeva già che da li a poco si sarebbe dovuto votare, ha fatto recedere il governo Monti dal perseguire questo obiettivo. Nel su citato art. 3 della bozza della legge di stabilità 2012 era stato previsto che a decorrere dal primo settembre 2013 l’orario di servizio del personale docente della scuola primaria e secondaria di primo e di secondo grado, incluso quello di sostegno, sarebbe dovuto essere di 24 ore settimanali.
Nelle sei ore eccedenti l’orario di cattedra il personale docente non di sostegno della scuola secondaria titolare su posto comune sarebbe dovuto essere utilizzato per la copertura di spezzoni orario disponibili nell’istituzione scolastica di titolarità e per l’attribuzione di supplenze temporanee per tutte le classi di concorso per cui abbia titolo nonché per posti di sostegno, purché in possesso del relativo diploma di specializzazione. Le 24 ore di servizio del personale docente di sostegno, invece sarebbero dovute essere dedicate interamente ad attività di sostegno. Adesso, a distanza di un anno, come era logico prevedere, la storia si ripete e si continua a parlare di aumento dell’orario di servizio settimanale dei docenti. La variante rispetto al primo tentativo è quella che parallelamente alla discussione della legge di stabilità 2013, si dovrebbe parlare di aumento dell’orario di servizio dei docenti anche al tavolo di contrattazione, che si dovrà insediare presumibilmente nelle prossime settimane, per rinnovare il contratto della scuola che è ormai scaduto dal 2009. Autorevoli sindacalisti che curano le relazioni politico-sindacali con il Miur, ci informano di un pressing asfissiante del Miur sulla questione che tratta sostanzialmente il mutamento dell’art. 28 dell’attuale contratto scuola, inserendo una nuova norma contrattuale che preveda l’aumento dell’orario di servizio settimanale dei docenti. Ci piacerebbe sapere alla luce del sole, quali sono le proposte che il Miur porterà nella sua piattaforma contrattuale e siamo altrettanto curiosi di conoscere le controproposte dei sindacati firmatari del precedente contratto. La cosa certa per adesso, è che il tema dell’aumento dell’orario di servizio settimanale dei docenti resta un obiettivo del governo e continua ad essere un tormentone che vedrà i suoi sviluppi entro la fine del 2013.

Carrozza, sulle classi “pollaio” c’è la mia attenzione costante

da Tecnica della Scuola

Carrozza, sulle classi “pollaio” c’è la mia attenzione costante
di P.A.
Lo ha assicurato la ministra dell’Istruzione, Maria Chiara Carrozza, rispondendo, durante il question time, a un’interrogazione sulle iniziative per contrastare il sovraffollamento nelle classi. Ma la questione dipende anche dagli organici su cui hanno inciso tagli
La dimensione delle classi “è un problema sul quale l’attenzione mia e del Ministero è costante, particolarmente al momento di avvio dell’anno scolastico”. “Il recente decreto-legge in materia di istruzione non è intervenuto sul tema non perché ne sia stata sottovalutata l’importanza o perché si escludano situazioni di emergenza, ma in quanto – ha spiegato – è possibile intervenire su questo tema a livello amministrativo”. Al di là dei casi particolari, la ministra ha ribadito l’impegno “nell’assicurare che ogni classe di ciascuna scuola italiana abbia un numero di studenti adeguato all’ordine e al grado degli studi, oltre che alle caratteristiche degli studenti stessi”. “La giusta dimensione di una classe dipende comunque – ha aggiunto – da diversi fattori. Il primo e il più importante, naturalmente, è costituito dalle esigenze educative, da valutare anche alla luce di eventuali situazioni di disabilità. Non si può negare, peraltro, che sulla dimensione delle classi incidano anche altri fattori, quali l’edilizia scolastica, la sicurezza degli edifici, sulla quale i dirigenti scolastici sono chiamati a vigilare, ma soprattutto gli organici del personale docente della scuola, sui quali hanno inciso pesantemente le misure di contenimento della spesa pubblica, che hanno fatto registrare negli scorsi anni una riduzione di 87.400 unità di personale docente e di 44.500 unità di personale Ata. Rispetto a tali dati si è però registrata, già dal precedente anno scolastico, un’inversione di tendenza con la conferma anche per l’anno appena iniziato di 627.732 unità di personale, cosa che garantisce alle scuole la formazione di tutte le classi necessarie, il mantenimento del tempo scuola nei vari gradi di istruzione, nonché l’istituzione di tutti gli indirizzi nelle scuole secondarie di secondo grado”.

Invalsi: esperti nella valutazione esterna delle scuole e osservatori

da Tecnica della Scuola

Invalsi: esperti nella valutazione esterna delle scuole e osservatori
di L.L.
Disponibili le graduatorie relative alla procedura selettiva per la partecipazione a corsi formativi
L’Invalsi ha pubblicato la determinazione n. 157/2013 e le graduatorie relative alla procedura selettiva per la partecipazione a corsi formativi per esperti nella valutazione esterna delle scuole e osservatori dei processi di insegnamento e apprendimento.

Pdl: Fate iniziare la scuola a ottobre

da Tecnica della Scuola

Pdl: Fate iniziare la scuola a ottobre
di P.A.
La parlamentare Pdl, Monica Faenzi, ci ritenta dopo una similare proposta presentata nel 2008. Stavolta la presenta insieme con un collega: riportare l’inizio dell’anno scolastico al primo ottobre. Motivi economici e climatici
“Il rientro a ottobre”, ha spiegato la parlamentare, “non solo darebbe un tempo più congruo a tutti gli studenti che devono recuperare i debiti formativi, spostando a metà settembre il relativo termine ultimo, che attualmente è previsto per il 31 agosto, ma consentirebbe nel contempo al ministero, ai dirigenti scolastici e agli insegnanti di espletare con maggiore serenità le pratiche burocratiche che precedono la ripresa delle lezioni, nonché di effettuare gli interventi di edilizia scolastica che sono necessari al riavvio delle attività”. “Inoltre», ha proseguito Faenzi, “negli ultimi 20 anni, significativi cambiamenti climatici registrati nell’area del Mediterraneo hanno portato a un prolungamento della piena stagione estiva fino al termine di settembre, un mese considerato di bassa stagione ma che potrebbe trasformarsi in una grande opportunità economica sia per gli operatori turistici, sia per tante famiglie che, non dovendo ancora mandare i figli a scuola, beneficerebbero delle vacanze in un periodo in cui i costi degli alberghi e delle altre strutture ricettive sono più contenuti”.
E infatti la deputata azzurra ha sottolineato che il turismo rappresenta uno dei pilastri fondamentali dell’economia del nostro Paese, ma “attualmente penalizzato dall’apertura delle scuole a settembre che svuota anzitempo le località balneari, collinari e montane accorciando così quella stagione turistica che da più parti si chiede invece, e a ragione, di allungare”.

Nomina dei supplenti su posti di sostegno

da Tecnica della Scuola

Nomina dei supplenti su posti di sostegno
di L.L.
Il Miur decide per la priorità nelle nomine ai docenti in possesso del titolo di specializzazione, anche se non inclusi nelle graduatorie di circolo o istituto
Dopo le precisazioni sulle graduatorie d’istituto contenute nella nota prot. n. 9060 del 12 settembre 2013 (vai alla notizia), il Miur è nuovamente intervenuto con la nota prot. n. 9416 del 18 settembre 2013, con particolare riferimento alla nomina di supplenti su posti di sostegno.
A tale proposito, tenendo conto della specificità dell’insegnamento rivolto agli alunni disabili e in considerazione delle numerose pronunce giurisprudenziali sul punto, i dirigenti scolastici sono invitati a di dare priorità nelle nomine ai docenti in possesso del titolo di specializzazione (ma non inclusi nelle graduatorie di circolo o di istituto di alcuna provincia) rispetto ai docenti che ne siano privi.
Sono fatte salve comunque le supplenze già conferite.

Reding (Ue): investire su istruzione

da Tecnica della Scuola

Reding (Ue): investire su istruzione
di Pasquale Almirante
Il bilancio europeo è solamente l’1% del Pil complessivo. Troppo poco, occorre investire di più soprattutto in istruzione e ricerca. Lo ha detto la vice-presidente della Commissione europea, Viviane Reding, durante l’incontro che si è svolto a Trieste
“Quando mi chiedono su quali settori uno Stato deve investire io rispondo: istruzione, istruzione e ancora istruzione”, ha aggiunto la Reding. Trieste ha infatti ospitato il dibattito sulle tematiche europee quali la crisi economica, i diritti dei cittadini e il futuro dell’Europa.
Presente anche il ministro per gli affari europei, Moavero Milanesi, che ha sottolineato l’importanza di una educazione civica “europea”. “E’ fondamentale il lavoro che si può fare nelle scuole perchè si può insegnare quella realtà dell’Unione europea che spesso non è compresa. Credo che una maggiore attenzione nelle scuole ad una educazione civica non solo di proiezione nazionale ma europea possa essere fondamentale per la formazione di cittadini europei consapevoli”. Ma non è solamente questo il problema, quello cioè di formare cittadini europei consapevoli, ce n’è anche un altro sul quale occorre incominciare a riflettere e senza perdere tempo. La questione assai rilevante sta nella sempre maggiore disparità che, anche a causa della crisi, si sta creando tra ceti diversi della società e che poi si riflette sulla scuola e sulla scelta scolastica e dei suoi indirizzi. In Usa per esempio il problema comincia a essere guardato con attenzione, considerato che c’è in atto “il rapido dilatarsi del divario tra i 45 milioni di lavoratori in possesso di diploma e gli 80 milioni che ne sono privi”.  A livello di cifre e di dati è apparso che la paga oraria media di un lavoratore senza diploma, tra il 1980 e il 2010, è calata negli Usa del 14%, quella di chi aveva un diploma di scuola superiore dell’8; chi ha una laurea l’ha vista crescere del 20%. Da qui la corsa alla laurea che però subisce la pesante ostruzione della disponibilità economica delle famiglie. Studiare in Usa costa e costa anche in Italia, mentre, come abbiamo già evidenziato, le scelte sul percorso di studio in Italia, dopo la terza media, dipendono dal censo e quindi dalla condizione economica delle famiglie.
Se lo Stato dunque non prende in mano questa pericolosa condizione “culturale” del nostro Paese, c’è il reale rischio che questi ricchi, che diventano sempre più ricchi, possano determinare, assediando e conquistando le leve dell’istruzione e della cultura, i futuri assetti politici, economici e culturali della Nazione. Il rischio reale è dunque quello che si possa lasciare indietro la stragrande massa di diseredati e di poveri che, non solo diventano sempre più diseredati e sempre più poveri, ma anche meno istruiti e quindi con meno diritti di cittadinanza, anche europea, oltre a essere più controllabili e gestibili da parte di chi ha in mano più istruzione e più cultura e quindi con il maggior potere che tale condizione rilascia.

I genitori dei disabili scendono in piazza

da Tecnica della Scuola

I genitori dei disabili scendono in piazza
Nonostante il decreto Carrozza, mancano ancora circa 65 mila insegnanti di sostegno. Mentre in alcuni comuni è ancora a rischio l’assistenza
Si è svolto ieri il sit-in dell’associazione Tutti a Scuola onlus per chiedere alla politica insegnanti di sostegno insufficienti a fronte dei nuovi alunni disabili, ovvero 5 mila e 200 persone in più. Sono 202 mila e 467 gli alunni disabili in tutta Italia e solo 94 mila e 65 gli insegnanti di sostegno. L’associazione chiede al governo fondi dedicati alla formazione degli insegnanti ed alla definizione di classi con al massimo un alunno disabile come previsto dalle leggi vigenti, chiarezza sul nodo dell’ Isee (per cui la disabilità non sia un reddito da tassare), risorse per ripristinare il fondo della non autosufficienza per 4 miliardi di euro per il 2014, fondo straordinario per le politiche sociali dedicato ai disabili nei territori (2 miliardi), controllo spesa degli enti locali, anagrafe della disabilità.
Secondo i dati Flc Cgil con i numeri attuali non si riempiono regionalmente i vari fabbisogni, mentre si parla di come ci sia un allargamento dei disabili rispetto alla “legge 104 del 1992” Secondo le Associazioni delle famiglie dei disabili mancano attualmente in Italia circa 65 mila insegnanti di sostegno. In media un insegnante di sostegno ha per un alunno disabile dalle 14 alle 10 ore a settimana. Secondo Fish (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap), negli ultimi 8 anni, sono state intentate almeno 20 mila cause da famiglie di disabili verso il Miur, mentre con il taglio alla spesa pubblica si è anche ridotto il numero delle ore impiegate nel sostegno. Altro punto di difficoltà l’assistenza, ma con differenza fra comune e comune. Mentre a Roma si tampona alla meglio, a Milano 582 studenti sarebbero in pericolo, perché mancherebbero circa 1,5 milioni di euro.

Precari Invalsi, schiarita dopo incontro al ministero

da tuttoscuola.com

Precari Invalsi, schiarita dopo incontro al ministero 

Un breve rinvio dei concorsi a 28 posti a tempo determinato già programmati e l’impegno per le proroghe dei contratti in scadenza. E’ questo il risultato di un incontro tra le delegazioni sindacali dei lavoratori Invalsi, il presidente dell’Istituto Sestito e i dirigenti del ministero dell’Istruzione.

Lo rendono noto unitariamente Flc-Cgil, Fir-Cisl e Uil-Rua in un comunicato congiunto aggiungendo che è in programma un nuovo incontro per venerdì prossimo, 20 settembre, e che, comunque, la mobilitazione continua.

I sindacati, che hanno “apprezzato il ruolo di mediazione svolto dal Miur” nella vicenda, hanno ribadito le posizioni: necessità di prorogare immediatamente i contratti dei precari a tempo determinato in scadenza, fare in modo che i nuovi concorsi a tempo determinato di prossimo svolgimento siano finalizzati a migliorare la condizione dei co.co.co., rivedere, alla luce del DL 101/2013 il piano di fabbisogno al fine di risolvere il problema del precariato, rilanciare l’Ente e migliorare le relazioni sindacali.

Def: Governo, da mancata adozione Agenda Digitale costo molto alto

da tuttoscuola.com

Def: Governo, da mancata adozione Agenda Digitale costo molto alto

La mancata adozione dei provvedimenti legati all’Agenda Digitale comporterebbe costi molto alti che il Paese non può permettersi in termini di modernizzazione di settori vitali come la Pa e la scuola“. E’ quanto si legge nell’Agenda per la crescita allegata alla Nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza che verrà presentata il 20 settembre.

Un monitoraggio sullo stato di attuazione del Dlgs.235/2010, che ha visto coinvolte 1497 Amministrazioni – prosegue il documento – testimonia l’ampia diffusione delle tecnologie digitali nelle Pa, e in particolare la quasi totale digitalizzazione di scuole e Università, seguite da Pa centrale e Enti locali. Per dare nuovo impulso a questo processo di digitalizzazione andrà quindi portato a termine con sollecitudine l’iter di adozione dei provvedimenti attuativi del Nuovo Cad e in particolare quelli riguardanti la formazione e la conservazione dei documenti informatici”.

Concorso a cattedra: ultimi giorni per gli idonei per ricorrere al Tar Lazio

Concorso a cattedra: ultimi giorni per gli idonei per ricorrere al Tar Lazio

E ottenere con l’Anief il riconoscimento del valore abilitante del titolo e la sua spendibilità ai fini delle prossime immissioni in ruolo, dopo la confusione del Miur su vincitori e collocati in posizione utile rispetto ai posti banditi e su validità e utilizzo delle graduatorie di merito. Scrivi a concorsoacattedra@anief.net per ottenere le istruzioni operative prima che scadano i termini per impugnare le graduatorie e il decreto.

Sotto accusa ancora una volta il bando di concorso che oltre a dover garantire un contratto a tempo indeterminato ai candidati collocati in posizione utile avrebbe dovuto garantire la pubblicazione di graduatorie di merito che nel momento in cui sostituiscono quelli precedenti devono prevedere il riconoscimento del titolo abilitante e la validità delle stesse per il 50% delle assunzioni fino a concorso successivo.

E’ evidente, infatti, che se il concorso bandito avesse avuto il mero scopo, come era intenzione del ministro Profumo e sua facoltà, di assumere soltanto gli 11.542 candidati in posizione utile, non si sarebbero dovute cancellare le precedenti graduatorie di merito valide da almeno un decennio, riservate agli idonei abilitati nella precedente sessione concorsuale. Si sarebbero dovute utilizzare le nuove graduatorie di merito stilate dagli Uffici scolastici regionali soltanto per individuare i vincitori che a loro volta sarebbero stati assunti a tempo indeterminato al termine dell’iter concorsuale, indipendentemente dal doppio canale vigente. Da qui l’assenza nel bando di ogni determinazione in merito alla sorte degli idonei e alla validità delle graduatorie di merito o al riconoscimento del valore abilitante. Ma il condizionale è d’obbligo, perché è altrettanto evidente dalla scelta operata dall’Amministrazione sotto il dicastero del nuovo ministro Carrozza (mancata assunzione di tutti i collocati in posizione utile, sostituzione delle precedenti graduatorie di merito) che il concorso si è trasformato in procedura abilitante al pari della sessione concorsuale precedente e che, pertanto, deve prevedere la sostituzione per legge delle precedenti graduatorie e l’utilizzo delle nuove graduatorie di merito per l’assunzione degli idonei nel prossimo triennio e comunque fino a concorso successivo e il riconoscimento del valore abilitante del titolo conseguito. Da qui, l’obbligo di ricorrere al Tar Lazio avverso l’art. 13 del D.D.G. N. 82 del 24 settembre 2013, laddove non riconosce tra coloro che hanno superato la prova concorsuale gli idonei quali vincitori e quindi il titolo abilitante da essi conseguito, indipendentemente dai candidati collocati in posizione utile che hanno diritto all’assunzione ai sensi del successivo art. 14, c. 1.

Si ricorda che si può ricorrere al Tar Lazio soltanto entro 60 giorni dalla pubblicazione delle graduatorie di merito definitive pubblicate – momento di presa d’atto dell’interesse maturato a ricorrere, i cui termini decorrono dal 15 settembre, se pubblicate tra il 1 agosto e il 14 settembre, nei giorni di sospensione feriale del tribunale amministrativo. Pertanto, Anief invita tutti gli idonei a chiedere le istruzioni operative per aderire al ricorso alla mail concorsoacattedra@anief.net e a seguirle entro la fine del mese per consentire la notifica e il deposito del ricorso nel prossimo mese di ottobre.

Gazzetta ufficiale – Serie Generale n. 220

Gazzetta Ufficiale

Serie Generale
n. 220 del 19-9-2013

Sommario

DECRETI, DELIBERE E ORDINANZE MINISTERIALI

MINISTERO DELLA DIFESA

 


DECRETO 29 marzo 2013


Soppressione o riorganizzazione di comandi ed enti dell’Esercito e
della Marina militare, ai sensi dell’articolo 10, comma 3, del Codice
dell’ordinamento militare, emanato con decreto legislativo 15 marzo
2010, n. 66. (13A07513)

 

 

Pag. 1

 

 

MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI

 


DECRETO 10 settembre 2013


Canoni d’uso dell’infrastruttura ferroviaria AV/AC. (13A07514)

 

 

Pag. 4

 

 

MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI

 


DECRETO 7 agosto 2013


Approvazione della graduatoria inerente i progetti presentati
nell’ambito del Bando misura 2.3 FEP, di cui al decreto 14 maggio
2012, recante: «Investimenti nei settori della trasformazione e della
commercializzazione di cui agli articoli 34 e 35 del Reg. (CE)
1198/2006, per il finanziamento di interventi multi regionali nelle
Regioni fuori convergenza». (13A07498)

 

 

Pag. 5

 

 

 


DECRETO 9 settembre 2013


Iscrizione di una varieta’ nel registro nazionale dei portainnesti di
piante ortive. (13A07512)

 

 

Pag. 7

 

 

MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO

 


DECRETO 4 settembre 2013


Integrazioni e modifiche al decreto 22 aprile 2013, recante
approvazione dell’elenco degli esplosivi, degli accessori detonanti e
dei mezzi di accensione riconosciuti idonei all’impiego nelle
attivita’ estrattive, per l’anno 2013. (13A07500)

 

 

Pag. 8

 

 

PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI DIPARTIMENTO DELLA PROTEZIONE CIVILE

 


DECRETO 24 luglio 2013


Individuazione dei centri di competenza, ai sensi dell’articolo 2 del
decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 14 settembre
2012. (13A07547)

 

 

Pag. 10

 

 

DECRETI E DELIBERE DI ALTRE AUTORITA’

AGENZIA ITALIANA DEL FARMACO

 


DETERMINA 13 settembre 2013


Modalita’ e condizioni di impiego dei medicinali a base di ranelato
di stronzio. (Determina n. 800/2013). (13A07604)

 

 

Pag. 20

 

 

ESTRATTI, SUNTI E COMUNICATI

 


COMUNICATO


Modificazione dell’autorizzazione all’immissione in commercio del
medicinale per uso umano «Antra». (13A07544)

 

 

Pag. 24

 

 

 


COMUNICATO


Modificazione dell’autorizzazione all’immissione in commercio del
medicinale per uso umano «Doxorubicina Accord Healthcare Italia».
(13A07545)

 

 

Pag. 24

 

 

 


COMUNICATO


Modificazione dell’autorizzazione all’immissione in commercio del
medicinale per uso umano «Tazocin». (13A07546)

 

 

Pag. 24

 

 

 


COMUNICATO


Revoca, su rinuncia, dell’autorizzazione all’immissione in commercio
del medicinale per uso umano «Zimoser». (13A07548)

 

 

Pag. 25

 

 

 


COMUNICATO


Revoca, su rinuncia, dell’autorizzazione all’immissione in commercio
del medicinale per uso umano «Doctyne». (13A07565)

 

 

Pag. 25

 

 

 


COMUNICATO


Revoca, su rinuncia, dell’autorizzazione all’immissione in commercio
del medicinale per uso umano «Atenololo Teva». (13A07566)

 

 

Pag. 25

 

 

 


COMUNICATO


Revoca, su rinuncia, dell’autorizzazione all’immissione in commercio
del medicinale per uso umano «Nodia». (13A07567)

 

 

Pag. 25

 

 

 


COMUNICATO


Revoca, su rinuncia, dell’autorizzazione all’immissione in commercio
del medicinale per uso umano «Clopidogrel Tiefenbacher». (13A07568)

 

 

Pag. 25

 

 

 


COMUNICATO


Revoca, su rinuncia, dell’autorizzazione all’immissione in commercio
del medicinale per uso umano «Tazilata» (13A07569)

 

 

Pag. 26

 

 

 


COMUNICATO


Revoca, su rinuncia, dell’autorizzazione all’immissione in commercio
del medicinale per uso umano «Clopigamma» (13A07570)

 

 

Pag. 26

 

 

 


COMUNICATO


Revoca, su rinuncia, dell’autorizzazione all’immissione in commercio
del medicinale per uso umano «Flutior» (13A07571)

 

 

Pag. 26

 

 

 


COMUNICATO


Revoca, su rinuncia, dell’autorizzazione all’immissione in commercio
del medicinale per uso umano «Additiva Vitamin C». (13A07572)

 

 

Pag. 26

 

 

 


COMUNICATO


Revoca, su rinuncia, dell’autorizzazione all’immissione in commercio
del medicinale per uso umano «Davedax» (13A07573)

 

 

Pag. 26

 

 

 


COMUNICATO


Modificazione dell’autorizzazione all’immissione in commercio del
medicinale per uso umano «Tetrizolina Carlo Erba». (13A07606)

 

 

Pag. 27

 

 

AUTORITA’ DI BACINO DEI FIUMI ISONZO, TAGLIAMENTO, LIVENZA, PIAVE, BRENTA-BACCHIGLIONE

 


COMUNICATO


Aggiornamento delle tavole n. 8, 9, 10, 11, 15, 20, 21, 24, 28, 34,
35, 40 del Piano stralcio per l’assetto idrogeologico dei bacini
idrografici dei fiumi Isonzo, Tagliamento, Piave, Brenta-Bacchiglione
(PAI-4 bacini). (13A07511)

 

 

Pag. 27

 

 

CAMERA DI COMMERCIO, INDUSTRIA, ARTIGIANATO E AGRICOLTURA DI ASCOLI PICENO

 


COMUNICATO


Provvedimenti concernenti marchi di identificazione dei metalli
preziosi (13A07526)

 

 

Pag. 27

 

 

MINISTERO DELL’ECONOMIA E DELLE FINANZE

 


COMUNICATO


Cambi di riferimento rilevati a titolo indicativo del giorno 11
settembre 2013 (13A07631)

 

 

Pag. 28

 

 

 


COMUNICATO


Cambi di riferimento rilevati a titolo indicativo del giorno 12
settembre 2013 (13A07632)

 

 

Pag. 28

 

 

 


COMUNICATO


Cambi di riferimento rilevati a titolo indicativo del giorno 13
settembre 2013 (13A07633)

 

 

Pag. 29

 

 

MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI

 


COMUNICATO


Avviso relativo al Bando per la concessione di contributi per
l’effettuazione di servizi di sostituzione in favore di giovani
imprenditori agricoli. (13A07605)

 

 

Pag. 29

 

 

REGIONE TOSCANA

 


COMUNICATO


Approvazione delle ordinanze n. 15 e n. 16 del 1° agosto 2013
(13A07524)

 

 

Pag. 30

 

 

 


COMUNICATO


Approvazione delle ordinanze n. 17 del 7 agosto 2013 e n. 18 del 26
agosto 2013 (13A07525)

 

 

Pag. 30

Rassegna Stampa 19 settembre 2013

in  primo  piano

 
Corriere della Sera  del  19-09-2013
Int. a M.Carrozza: CARROZZA E LA QUOTA STRANIERI A SCUOLA “IN CERTE AREE NON SI PUO’ RISPETTARE” (M.Iossa) [solo_testo] pag. 37
Corriere della Sera  del  19-09-2013  
LE QUOTE E LA PAURA (I.Bossi fedrigotti) [solo_testo] pag. 1  
la Repubblica  del  19-09-2013  
“MACCHE’ GENITORI, RIDATECI PADRI E MADRI” L’ULTIMA CROCIATA CHE DIVIDE BOLOGNA (M.Smargiassi) [solo_testo] pag. 23  
Giorno/Resto/Nazione  del  19-09-2013
AIUTO, LA SCUOLA PERDE I PEZZI “UN EDIFICIO SU SETTE E’ LESIONATO” (S.Grassi) [solo_testo] pag. 16
Corriere della Sera – Ed. Bergamo  del  19-09-2013                
Int. a S.Paleari: “STOP ALLA FUGA DEI RICERCATORI ANCHE BERGAMO E’ DISARMATA” (S.Bianco) [solo_testo] pag. 4                
 

ministro

 
Panorama  del  25-09-2013
VENTI MINISTRI PER VENTI PAGELLE (A.Piperno/P.Sacchi) [solo_testo] pag. 63/68
la Nazione – ed. Pisa  del  19-09-2013                
IL MINISTRO CARROZZA INCONTRA GLI STUDENTI [solo_testo] pag. 7                
Tempi  del  25-09-2013
STUDIARE PER ESSERE CITTADINI? (A.Valenti) [solo_testo] pag. 41
 

ministero

 
la Gazzetta dello Sport  del  19-09-2013          
LE SCUOLE A PEZZI LESIONI STRUTTURALI IN UNA OGNI SETTE (F.Conticello) [solo_testo] pag. 37          
il Manifesto  del  19-09-2013
LA SCUOLA ITALIANA CADE A PEZZI (S.Colangeli) [solo_testo] pag. 4
Avvenire  del  19-09-2013  
E LE FAMIGLIE “DONANO” 390 MILIONI ALL’ANNO [solo_testo] pag. 10  
Panorama  del  25-09-2013  
ALUNNO MIO, QUANTO SEI CARO (IN ITALIA) [solo_testo] pag. 20  
L’Unita’  del  19-09-2013      
SCUOLA I NODI IRRISOLTI DEL SISTEMA DI VALUTAZIONE (B.Vertecchi) [solo_testo] pag. 15      
Giorno/Resto/Nazione  del  19-09-2013
VIA “PADRE” E “MADRE” DAI MODULI : BUFERA NEL PD (M.Oculi) [solo_testo] pag. 16
il Giornale  del  19-09-2013
BASTA MAMMA-PAPA’, MEROLA SPACCA IL PD (AZ) [solo_testo] pag. 14
Libero Quotidiano  del  19-09-2013              
PER ABOLIRE MAMMA E PAPA’ LA SINISTRA SFIDA NATURA E RIDICOLO (A.Socci) [solo_testo] pag. 1              
la Repubblica – ed. Bologna  del  19-09-2013            
SCUOLA, MODULI SENZA PADRE-MADRE DONINI SCHIERA IL PD CONTRO LA GIUNTA. (B.Persichella) [solo_testo] pag. 2/3            
Tempi  del  25-09-2013
DIMMI CHE SPENDI E TI DIRO’ CHI SEI? (LB) [solo_testo] pag. 25/26
Tempi  del  25-09-2013
TOCCAFONDI: “IL GOVERNO TROVERA’ PRESTO UNA SOLUZIONE PER L’IMU ALLE PARITARIE” (LB) [solo_testo] pag. 23
Avvenire  del  19-09-2013  
SCUOLE PRIVATE, “PROGETTI” A RISCHIO (V.Spinelli) [solo_testo] pag. 21  
Avvenire  del  19-09-2013
DOCENTI DI RELIGIONE, NIENTE POSTI AI PRECARI (P.Ferrario) [solo_testo] pag. 10
Famiglia Cristiana  del  22-09-2013
L’INTEGRAZIONE COMINCIA SUI BANCHI DI SCUOLA (F.Zambonini) [solo_testo] pag. 138
Corriere della Sera – ed. Milano  del  19-09-2013      
ASILI, SI APRE IL CASO DELLE CLASSI NON OMOGENEE (F.Cavadini) [solo_testo] pag. 6      
Corriere della Sera – ed. Milano  del  19-09-2013      
BISOGNA CREARE LE CONDIZIONI PERCHE’ NESSUNO SIA ESCLUSO (A.Coppola) [solo_testo] pag. 6      
Corriere della Sera – ed. Milano  del  19-09-2013      
FAVARO: CAPIRE I TIMORI DEI GENITORI EVITIAMO CENSURE, NON SONO RAZZISTI (F.c.) [solo_testo] pag. 6      
Avvenire  del  19-09-2013
DOWN, QUAL E’ LA SCUOLA GIUSTA? (D.Marino) [solo_testo] pag. 11
Avvenire  del  19-09-2013
IL MIUR: SCELTE ISPIRATE DA CRITERI PEDAGOGICI (P.Ferrario) [solo_testo] pag. 11
Avvenire  del  19-09-2013  
“PERCORSI DIDATTICI PERSONALI SPESSO IMPRATICABILI” (E.Vinai) [solo_testo] pag. 11  
Avvenire  del  19-09-2013  
RICORSO AL TAR PER CHIEDERE L’INSEGNANTE DI SOSTEGNO? ORA COSTA BEN 650 EURO [solo_testo] pag. 11  
il Messaggero – Cronaca di Roma  del  19-09-2013      
DISABILI SENZA BUS, PIOGGIA DI DENUNCE (C.Acampora) [solo_testo] pag. 45      
la Nazione – ed. Lucca  del  19-09-2013                
L’ANNUNCIO DEL PREFETTO: “ALTRI 30 DOCENTI PER IL SOSTEGNO” [solo_testo] pag. 9                
Avvenire  del  19-09-2013
IL CONI CHE CAMBIA NON RISPARMIA IL LOGO [solo_testo] pag. 28
Famiglia Cristiana  del  22-09-2013      
QUANDO LA RETE AFFIANCA LA SCUOLA (M.Sanavio) [solo_testo] pag. 104/05      
Famiglia Cristiana  del  22-09-2013      
SUI LIBRI DI TESTO IL PREZZO E’ INGIUSTO (A.Mazzi) [solo_testo] pag. 23      
Corriere della Sera  del  19-09-2013  
TAWFIK, FRANCESCA E BEBE “STORIE DAL QUOTIDIANO” (A.De gregorio) [solo_testo] pag. 37  
il Giornale – ed. Milano  del  19-09-2013      
BUONI LIBRO E NIDI PRIVATI: IL COMUNE TAGLIA LA SCUOLA (S.Coppetti) [solo_testo] pag. 2      
Giornale di Sicilia  del  19-09-2013
I GIOVANI DELLE SCUOLE SICILIANE STUDIERANNO NEI BENI CONFISCATI (S.Raccuglia) [solo_testo] pag. 9
Avvenire  del  19-09-2013
RETTORI, PALEARI NUOVO PRESIDENTE DELLA CRUI [solo_testo] pag. 10
il Sole 24 Ore  del  19-09-2013          
PALEARI ALLA GUIDA DELLA CRUI: IN 10 ANNI HA PERSO IL 15% DEI FONDI (Mar.b.) [solo_testo] pag. 32          
il Sole 24 Ore  del  19-09-2013          
Int. a A.Wintour: ANNA WINTOUR: “AMO MILANO E FIRMO IL MANIFESTO DEL SOLE” (G.Crivelli) [solo_testo] pag. 1          
Avvenire  del  19-09-2013          
LE UNIVERSITA’ PIU’ AMATE? MILANO BICOCCA E UDINE PER LA DIDATTICA VINCE “CA’ FOSCARI” [solo_testo] pag. 10          
la Repubblica  del  19-09-2013          
ACCOMPAGNAVA IN AUTO IL PROF VINCE IL CONCORSO A MEDICINA (C.Zunino) [solo_testo] pag. 1          
il Messaggero – Cronaca di Roma  del  19-09-2013          
SETTIMANA DELLA SCIENZA UNIVERSITA’ E MUSEI APERTI (C.Rocco) [solo_testo] pag. 56          
Secolo d’Italia  del  19-09-2013
CARENTI IN MATEMATICA I NUOVI VETERINARI [solo_testo] pag. 5
la Nazione – Cronaca di Firenze  del  19-09-2013
ACCADEMIA ITALIANA “VINCE” LA LITE CON IL LABA DI BRESCIA [solo_testo] pag. 14
il Messaggero  del  19-09-2013    
SE LE DONNE RESTANO INDIETRO (C.Guasco) [solo_testo] pag. 26    
Panorama  del  25-09-2013    
LA TUA PASSWORLD SEI TU (G.Castellano) [solo_testo] pag. 96/97    
Libero Quotidiano – Ed. Milano  del  19-09-2013    
CONQUISTA L’IG-NOBEL “CORRERE SULL’ACQUA E’ DAVVERO POSSIBILE” (C.Berti) [solo_testo] pag. 44    
la Gazzetta del Mezzogiorno  del  19-09-2013          
Int. a F.Nigro: “ESISTONO GLI STRUMENTI PER SALVARE GLI ULIVI SALENTINI” (M.Mangano) [solo_testo] pag. 25          
il Sole 24 Ore  del  19-09-2013    
CAPSULE THALES ALENIA DA TORINO ALLO SPAZIO (G.Pelosi) [solo_testo] pag. 51    
il Sole 24 Ore  del  19-09-2013    
I TRADER PIU’ RISCHIOSI SONO GLI “IMITATORI” (L.Maisano) [solo_testo] pag. 39    
il Messaggero  del  19-09-2013    
IL PONTE SULLO STRETTO? GIA’ C’ERA (S.Ardito) [solo_testo] pag. 23    
E’ Vita (Avvenire)  del  19-09-2013    
I RICERCATORI DIFENDONO I TEST SUGLI ANIMALI [solo_testo] pag. 16    
 

pubblica  amministrazione  e  societa’

 
il Sole 24 Ore  del  19-09-2013                  
TETTO CON MOLTE DEROGHE PER I MANAGER PUBBLICI (G.Dragoni) [solo_testo] pag. 42                  
Italia Oggi  del  19-09-2013                  
MANAGER P.A., STIPENDI CON TETTO A 294 MILA EURO [solo_testo] pag. 26                  
il Sole 24 Ore  del  19-09-2013                    
PIU’ LONTANO IL PAREGGIO STRUTTURALE DI BILANCIO CONFERMATO IL 3% (D.Pesole) [solo_testo] pag. 10                    
il Sole 24 Ore  del  19-09-2013                  
IL TEMPO GIOCA CONTRO IL CATASTO [solo_testo] pag. 14                  
il Sole 24 Ore  del  19-09-2013                  
NEL 2013 NIENTE PREMI PER I COMUNI “VIRTUOSI” (G.Trovati) [solo_testo] pag. 33                  
Corriere della Sera  del  19-09-2013          
PERCHE’ LAVORANO MENO E PRODUCONO DI PIU’? (M.Ferrera) [solo_testo] pag. 18/19          
Famiglia Cristiana  del  22-09-2013                  
LAVORO, I GIOVANI CONDANNATI AL LIMBO (F.Anfossi) [solo_testo] pag. 30                  
Avvenire  del  19-09-2013                  
ABUSI SUI MINORI: L’EUROPA DELLA VERGOGNA (M.Coricelli) [solo_testo] pag. 12                  
Avvenire  del  19-09-2013                  
AZZARDO, SOS DEI SINDACI: PIU’ POVERI A RISCHIO (L.Liverani) [solo_testo] pag. 9                  
la Repubblica  del  19-09-2013        
IL SOSTEGNO AL REDDITO (C.Saraceno) [solo_testo] pag. 35        
                       
 A cura di Giuseppe Colella e Federico Bandi