Graduatorie di istituto, aggiornate sì ma semplificando tabella titoli. Emendamento al Decreto Scuola

da Orizzontescuola

di redazione

Emendamento al Decreto Scuola 22/20 De Petris, Verducci, Errani, Grasso, Laforgia, Nugnes, Fattori. Sì all’aggiornamento delle graduatorie di istituto, in maniera telematica, ma con semplificazione dei titoli valutabili.

L’emendamento propone di aggiornare le graduatorie di istituto già dall’anno scolastico 2020/21 semplificando la tabella di valutazione titoli e limitandola a:

  1.  titoli di servizio di insegnamento
  2. ai titoli di studio rilasciati dalle Università, dalle Istituzioni dell’Alta Formazione Artistica e Musicale, dalle Istituzioni scolastiche
  3. titoli di abilitazione all’insegnamento nella scuola e di specializzazione per il sostegno

Per i docenti già inseriti nel triennio 2017/20, di conseguenza, il punteggio, dovrebbe essere ricalcolato alla luce dei nuovi parametri.

L’emendamento propone inoltre di conferire a livello provinciale anche gli spezzoni pari o inferiori a 6 ore settimanali.

Attendiamo di sapere se l’emendamento sarà considerato ammissibile dalla VII Commissione Istruzione.

Conte, iter semplificati per avere aule più sicure

da La Tecnica della Scuola

Il premier Giuseppe Conte, nell’incontro con i sindacati, parlando dei centri estivi e delle scuole, avrebbe fra le altre cose detto, a quanto riferiscono le agenzie su segnalazione di alcuni partecipanti alla riunione: “Procedure semplificate per favorire le ristrutturazioni degli edifici scolastici. Questo è il momento per farlo, per avere aule ristrutturate e più sicure per i nostri ragazzi. Insieme ai ministri stiamo lavorando con il Comitato tecnico scientifico su protocolli di sicurezza per i bambini, accorti e rigorosi, e anche con Anci per avere un ventaglio di proposte che tengano conto delle peculiarità territoriali e delle esigenze della famiglie”.

Lezioni in presenza da settembre

“Stiamo lavorando per far ripartire la scuola in presenza a settembre, sicura ed efficiente. Centreremo questo obiettivo anche grazie al Piano Scuola”.

Nel Piano scuola da 400 milioni garantisce pure la connessione veloce (velocità a 1 Gbit con 100 Mbits di banda garantita) all’81,4% dei plessi scolastici, quelli del primo e secondo ciclo, per un totale di 32.213 edifici. I 400.430.897 milioni del Piano serviranno per coprire i costi strutturali per portare la banda ultralarga nelle scuole e per coprire i costi di connettività per 5 anni.

Voucer alle famiglie

Previsti anche voucher per le famiglie: fino a 500 euro, in base all’Isee, per connessioni veloci, pc e tablet. Si tratterà di voucher di due tipologie: un contributo massimo da 200 euro per connessioni veloci e un contributo massimo da 500 euro (per Isee, Indicatori della situazione economica equivalente sotto i 20mila euro) per connessioni veloci e per l’acquisto di tablet e pc.

Sembrerebbe dunque che il potenziamento della banda ultralarga sarebbe pure in funzione di una più facile gestione della didattica metà in presenza e metà a distanza nel caso in cui a settembre il virus fosse ancora in circolazione in modo da evitare di avere classi troppo numerose a scuola.

Aree gioco per i bimbi

Nel frattempo l’Esecutivo è al lavoro anche per aprire al più presto parchi, aree gioco e successivamente anche cortili e spazi delle scuole per i più piccoli.

Ma si è anche riunita la cabina di regia mirata a far partire i cantieri per ristrutturare le scuole più vecchie e dare vita all’edilizia provvisoria per favorire il distanziamento sociale e dunque classi più piccole: sono in partenza circa 2 mila cantieri.

L’unione delle province

L’Unione delle Province, con il presidente De Pascale, presente alla riunione che si è svolta da remoto, ha chiesto lo sblocco di risorse pari a 855 milioni in 5 anni con procedure accelerate e la definizione di un protocollo chiaro e condiviso che detti indicazioni per la riapertura in sicurezza a settembre delle 7400 scuole secondarie superiori.

Rientro, braccialetto hi-tech per alunni e docenti: se qualcuno s’avvicina a meno di un metro vibra e s’illumina

da La Tecnica della Scuola

Un braccialetto hi-tech, messo al polso di alunni e docenti, che vibra e si illumina quando i compagni si avvicinino a meno di un metro: il progetto per ora riguarda gli alunni, tra i 4 e i 6 anni, di una scuola dell’infanzia paritaria di Castellanza, nel Varesotto. Lo indosseranno pure i loro maestri, che con il dirigente si dicono “pronti a ripartire con tutte le cautele”.

Come funziona

I braccialetti vengono infilati al polso all’interno dell’istituto come se fossero degli orologi: una volta impostata la misura di un metro minimo di distanza tra loro, i sensori interni al bracciale vibrano e si illuminano se si supera il limite consentito di vicinanza fisica.

L’idea è già avanzata, spiega l’Ansa, perché sono stati “acquistati, da una ditta italiana, duecento braccialetti smart per alunni e personale della scuola”.

“L’iniziativa sarà sviluppata e spiegata come se fosse un gioco, evitando qualsiasi rischio di ansie per le misure anti-contagio, attraverso le nostre psicologhe e le pedagogiste – ha detto Fabio Morandi, responsabile della scuola ‘Eugenio Cantoni’ di Castellanza – e lo scopo per i bimbi sarà appunto quello di non far illuminare i propri braccialetti”.

Prenotati i primi 200, di cui 50 per il personale

l sistema si serve anche di una app che a distanza permette di monitorare i contatti tra i piccoli nell’istituto scolastico, utile anche se dovessero manifestarsi verifiche su eventuali casi di positività, compreso il personale.

“I bracciali, che potrebbero essere utilizzati anche per i campi scuola estivi, saranno indossati da tutti i lavoratori all’interno della scuola, che conta 150 alunni e meno di una cinquantina di dipendenti – prosegue Morandi -: alle famiglie toccherà pagare solo un sovrapprezzo di qualche decina di euro sulla quota mensile”.

“Abbiamo deciso che devolveremo questo contributo ad associazioni di volontariato. Insomma, noi siamo pronti a partire e ad attivare tutti i protocolli sanitari necessari”.

Ordinati già centinaia

La stessa iniziativa, dice ancora l’agenzia di stampa, potrebbe essere replicata in altri istituti scolastici italiani e in Francia l’asilo nido aziendale di un grosso marchio automobilistico ne ha già ordinati altre centinaia, fanno sapere dalla società barese che ha ideato e distribuisce i braccialetti, chiamati ‘Labbi Light’.

“Abbiamo ricevuto ordini da una catena di alberghi a Brescia, alcuni stabilimenti balneari e grosse aziende sanitarie – ha spiega Antonello Barracane, titolare della società – E pensare che l’idea era nata solo un anno fa come sistema di telemetria di gruppo in acqua, in pratica per i distanziamenti durante gli allenamenti in piscina”.

Il virologo: serve ancora prudenza

Al ritorno a scuola, l’utilizzo dei braccialetti sarà provvidenziale. Dai virologi, infatti, continuano a giungere segnali orientati alla cautela e al non allentare le misure preventive.

Secondo Paolo Fazii, direttore dell’Unità operativa complessa di Microbiologia e virologia clinica a valenza regionale della Asl di Pescara, negli ultimi giorni “c’è stata una riduzione dei casi, forse anche più rapida del previsto, ma nella ‘fase 2’ sono fondamentali prevenzione e prudenza”.

“Parliamo di una patologia – ha continuato il virologo – in cui, secondo i dati scientifici, il 60-80 per cento dei contagiati è asintomatico, ma portatore sano. A questo punto tutto si basa sulla responsabilità dei cittadini”.

Rezza: bene fare i tamponi

Nel frattempo, diventano cruciali le misure di monitoraggio che permetteranno di seguire la situazione epidemiologica e a questo scopo sono di importanza primaria test sierologici e tamponi. Su questo punto, l’epidemiologo Giovanni Rezza dell’Istituto Superiore di Sanità (Iss), ha detto che nella fase 2 “ci vuole un cambio di passo” e il modello diventa il Veneto.

“Ha fatto molto bene, ha fatto molti tamponi sul territorio, va fatto così in tutta Italia. Bisogna fare tamponi anche ad asintomatici e contatti stretti”.

Questo significa che test sierologici, tamponi, distanziamento e dispositivi di protezione restano misure irrinunciabili per riaprire in sicurezza.

Rimangono ancora però molti i nodi da sciogliere: considerando che non è ancora stato fissato il livello di anticorpi oltre il quale si è protetti, che i test sierologici non possono essere diagnostici perché nella prima settimana dal contagio gli anticorpi non si sono ancora formati e che, poiché avere gli anticorpi non significa non essere contagiosi, i test dovranno essere accompagnati da un tampone.

Digitale, approvato Piano Scuola: oltre 400 mln per banda ultralarga

da Tuttoscuola

Oltre 400 milioni di euro per potenziare la connettività delle scuole portando negli istituti la banda ultralarga. Li prevede il Piano Scuola approvato nella riunione odierna del Comitato nazionale per la Banda Ultralarga che si è svolta alla presenza anche della Ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina. L’obiettivo del Piano è garantire rapidamente una connessione veloce (velocità a 1 Gbit con 100 Mbits di banda garantita) all’81,4% dei plessi scolastici, quelli del primo e secondo ciclo, per un totale di 32.213 edifici. Previsti anche voucher per le famiglie: fino a 500 euro, in base all’Isee, per connessioni veloci, pc e tablet.

​​​​​​​”L’approvazione del Piano rappresenta un’importante accelerazione – sottolinea la Ministra Azzolina -. Abbiamo aumentato gli investimenti previsti portandoli dagli iniziali 200 milioni a oltre 400. Li abbiamo raddoppiati. Con i fondi aggiuntivi delle Regioni e altre economie di spesa puntiamo a raggiungere progressivamente il 100% degli edifici scolastici. Ringrazio il Ministro dello Sviluppo Economico, Stefano Patuanelli, la Sottosegretaria al Mise, Mirella Liuzzi, e la Ministra per l’Innovazione tecnologica e la digitalizzazione, Paola Pisano, per la collaborazione e per aver messo la scuola al centro delle attività del Comitato, recuperando velocemente ritardi che si sono accumulati nel corso degli anni. Ringrazio poi le Regioni che gestiranno queste risorse e lavoreranno con noi per attuare il Piano. Vogliamo digitalizzare la scuola e farlo in fretta”.

I 400.430.897 milioni del Piano Scuola serviranno per coprire i costi strutturali per portare la banda ultralarga nelle istituzioni scolastiche e per coprire i costi di connettività per 5 anni. I voucher per le famiglie saranno, invece, di due tipologie: un contributo massimo da 200 euro per connessioni veloci e un contributo massimo da 500 euro (per Isee, Indicatori della situazione economica equivalente sotto i 20mila euro) per connessioni veloci e per l’acquisto di tablet e pc.

Ritorno a scuola: Azzolina e Ascani riuniscono tavolo di lavoro con Regioni ed Enti locali

da Tuttoscuola

La Ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina e la Vice Ministra Anna Ascani hanno riunito oggi, a distanza, il tavolo permanente di lavoro con le Regioni e gli Enti locali che, spiegano, “nasce dalla volontà e dalla necessità di agire insieme e di farlo rapidamente in vista della ripresa di settembre, ma anche del Piano a cui si sta lavorando per offrire servizi, già nelle prossime settimane, ai bambini e alle loro famiglie. Serve, in questa fase, la massima collaborazione”.

Fra le priorità individuate, la necessità di accelerare ancora la spesa per l’edilizia scolastica, alleggerendo ulteriormente il carico burocratico, in modo da poter subito effettuare i lavori. Il Ministero ha già cominciato a sbloccare fondi e i primi 2.000 cantieri stanno partendo proprio in questi giorni. Al centro dell’incontro anche la richiesta, da parte di Regioni ed Enti Locali, di un Protocollo sanitario comune, che possa consentire di offrire e progettare il più rapidamente possibile servizi e attività per i bambini a supporto delle famiglie e dei genitori che devono riprendere a lavorare. Fra i temi affrontati, le risorse per il sistema paritario, che potrebbero essere inserite nel decreto del governo in preparazione per maggio, quelle per gli Istituti Tecnici Superiori, sbloccate ieri con la firma di un apposito decreto di riparto, la necessità di trovare spazi per garantire, alla ripresa delle lezioni, il giusto distanziamento nelle aule a tutela della salute degli studenti e del personale.

“Il lavoro di questo tavolo – chiudono Azzolina e Ascani – si affiancherà a quello del Comitato di esperti insediato al Ministero che sta ragionando su settembre. Ci riuniremo periodicamente per dare risposte concrete e rapide alle famiglie e al mondo della scuola”.

Concorsi scuola: addio ambiti disciplinari

da Tuttoscuola

Il decreto legislativo 59/2017 per il reclutamento e la formazione dei docenti della secondaria (FIT) prevedeva  “Nel bando di concorso sono previsti contingenti separati, in ciascuna sede concorsuale regionale o interregionale, per ognuna delle seguenti tipologie di posto e classi di concorso: posti relativi alle classi di concorso per la scuola secondaria di primo e secondo grado, anche raggruppate in ambiti disciplinari. Tuttoscuola dedica ai concorsi scuola uno speciale in cui trovare approfondimenti, informazioni utili e ultime novità. 

Grazie a quella previsione era possibile concorrere, secondo un ambito verticale, a posti di secondaria di I e di II grado oppure, secondo un ambito orizzontale, in classi di concorso affini all’interno dello stesso grado di scuola.

Il Decreto Ministeriale n. 95 del 23 febbraio 2016 aveva previsto otto ambiti, di cui cinque verticali e tre orizzontali.

Ad esempio, l’ambito disciplinare verticale n. 2, classi di concorso A48 e A49 “Scienze motorie e sportive” rispettivamente previste negli istituti di istruzione secondaria di II grado e nella scuola secondaria di I grado. Oppure, Ambito disciplinare n. 8 per A11 Discipline letterarie e latino e A13 Discipline letterarie, Latino e Greco.

La legge finanziaria 2019 (n. 145/2018) ha radicalmente modificato il decreto legislativo 59/2017, prevedendo anche “al comma 4, lettera a), le parole: « , anche raggruppate in ambiti disciplinari » sono soppresse”.

Non potranno più esserci raggruppamenti di classi di concorso in ambiti disciplinari.

In effetti nel preambolo dei nuovi bandi di concorso si dice: Considerata l’inapplicabilità del decreto del Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca 23 febbraio 2016, n. 93, recante «Costituzione di ambiti disciplinari finalizzati allo snellimento delle procedure concorsuali e di abilitazione all’insegnamento», stante la mutata natura delle procedure concorsuali ai sensi della normativa vigente;

Pertanto nei nuovi concorsi della secondaria non vi sono raggruppamenti di più classi di concorso in un solo ambito. Ogni classe di concorso varrà solo per sé.

Tuttavia l’allegato D del bando fa salve diverse abilitazioni corrispondenti alla procedura concorsuale scelta (ex-ambiti disciplinari orizzontali), come, ad esempio, A13 Discipline letterarie, latino e greco che vale anche per le abilitazioni di A11 Discipline letterarie e Latino, e di A12 Discipline letterarie negli istituti secondari di II grado.

Secondo gli esempi precedenti, la partecipazione al concorso per l’A48 non può valere per l’A49.

Insomma concorsi su vecchie classi verticali no, ma abilitazioni su vecchie classi orizzontali sì.

Fase 2: le problematiche per le scuole secondo i sindacati

da Tuttoscuola

L’esigenza di preparare adeguatamente e per tempo una ripresa delle attività scolastiche in condizioni di sicurezza per la salute degli studenti, delle loro famiglie e del personale; la necessità di ricorrere a modalità di lavoro che richiedono un’accurata programmazione; l’esigenza di assicurare alle scuole risorse adeguate e stabili di personale, con i necessari interventi straordinari su organici e reclutamento. Sono questi i temi su cui i segretari generali dei sindacati FLC CGIL, Uil Scuola, Cisl Scuola, Snals e Gilda, hanno illustrato le proposte messe a punto dalle organizzazioni sindacali del settore. Pubblichiamo di seguito la nota unitaria.

SICUREZZA: UN PROTOCOLLO SPECIFICO PER LA SCUOLA

Dal 4 maggio 2020 l’intero Paese passa alla cosiddetta fase 2 dell’emergenza COVID-19.
Come avvenuto e avviene per ogni posto di lavoro pubblico e privato, occorre definire un protocollo specifico sulla sicurezza che definisca nel dettaglio come si sanificano gli ambienti, come si mantengono le distanze, come si limitano le presenze, come si apprestano tutti gli strumenti necessari alla ripresa delle attività e alla frequentazione degli ambienti scolastici, come si garantisce la sicurezza per lavoratori e alunni. Il primo appuntamento sarà a metà giugno per lo svolgimento degli esami di Stato.

DIDATTICA A DISTANZA (DaD) E LAVORO AGILE: NUOVE MODALITA’ LAVORATIVE DA DISCIPLINARE

La didattica a distanza ha permesso, a scuole chiuse, di mantenere attivo il rapporto educativo e di insegnamento con gran parte degli alunni. In troppi casi ciò è stato ostacolato o impedito per carenza di dotazioni e di connessioni efficaci, col rischio di accentuare squilibri e disuguaglianze a danno delle fasce sociali più deboli e delle aree territoriali con maggiori criticità. Per questo auspichiamo che si vada verso il suo superamento come modalità esclusiva o prevalente di gestione della didattica. In ogni caso va fatto un confronto fra le parti per esaminarne diritti ed obblighi di carattere contrattuale e per delimitarne il campo, ove si dovesse presentare la necessità di ricorrervi.

Si tratta di una modalità di lavoro connotata da forte specificità e non espressamente disciplinata, per cui sarà necessario un intervento negoziale; analogamente si dovrà provvedere per quanto riguarda il lavoro agile del personale ATA. Gli scenari lavorativi indotti dall’emergenza non sono contemplati dai Contratti vigenti, peraltro da tempo scaduti.

LA RIPRESA DI SETTEMBRE: NESSUN POSTO SIA SENZA PERSONALE

Sulla ripresa delle attività col nuovo anno scolastico graverà anche il peso di azioni di recupero rispetto a quanto non si è potuto svolgere efficacemente nel precedente anno. In generale, la gestione delle attività sarà particolarmente complessa anche sotto il profilo logistico. È dunque quanto mai indispensabile assicurare la continuità didattica e di servizio con un utilizzo ottimale di tutte le risorse di personale: coprire tutti i posti di organico, sia del personale docente che del personale ATA, in modo stabile è la prima condizione che va assicurata a tutte le scuole.

Per i docenti, le procedure concorsuali previste non potranno svolgersi in tempo utile per l’avvio del nuovo anno: occorre una procedura alternativa, con una selezione in ingresso per soli titoli, sia per i posti comuni che per quelli di sostegno. Solo così si avrà personale stabile dall’inizio dell’anno, prevedendo in fase successiva altri momenti formativi e selettivi.

Occorre superare il limite del turn over per le assunzioni del personale ATA, reintegrando i posti tagliati negli anni precedenti, a fronte di un prevedibile aumento del fabbisogno.

Le scuole senza DSGA sono tantissime, va completato entro il 15 agosto il concorso ordinario DSGA, e va previsto un concorso riservato con procedura semplificata per gli Assistenti Amministrativi con almeno tre anni di servizio come facenti funzione di DSGA.

STRUMENTI E RISORSE

Le misure necessarie richiedono opportuni interventi di legge e il supporto di un piano straordinario di investimenti, indispensabile per potenziare l’organico, aumentare le dotazioni finanziare delle scuole tenute a dotarsi dei dispositivi di sicurezza, far fronte alla necessità di ripensare tempi e luoghi della didattica, dell’amministrazione, dell’assistenza agli alunni. La sottrazione di risorse al sistema di istruzione è stata pesantissima a partire dal 2008, un danno che in realtà si riversa sul Paese, perché ne indebolisce un settore strategico per ogni strategia di crescita e sviluppo. Di una scuola che possa garantire efficacia e qualità ci sarà ancor più bisogno per ripartire nella drammatica situazione determinata dalla pandemia.

Avviso per la realizzazione di smart class per Centri provinciali per l’istruzione degli adulti

Avviso pubblico per la realizzazione di smart class per Centri provinciali per l’istruzione degli adulti (CPIA), sezioni carcerarie e scuole polo in ospedale Fondi Strutturali Europei – Programma Operativo Nazionale “Per la scuola, competenze e ambienti per l’apprendimento” 2014-2020
Asse II – Infrastrutture per l’istruzione – Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR) Obiettivo Specifico 10.8 – Azione 10.8.6 – “Azioni per l’allestimento di centri scolastici digitali e per favorire l’attrattività e l’accessibilità anche nelle aree rurali ed interne”

Prot. 10478 del 06 maggio 2020

Esami di Stato II ciclo: Commissioni

CALENDARIO DEGLI ADEMPIMENTI AMMINISTRATIVI E TECNICI

ANNO SCOLASTICO 2019/2020

AttivitàPeriodo/Data
1Compilazione automatica delle proposte di configurazione (Modelli ES-0) da parte delle istituzioni scolastiche20/4/2020 – 28/4/2020  
2Monitoraggio e verifica dei modelli ES-0 registrati a sistema in formato pdf, da parte degli Ambiti Territoriali Provinciali.20/4/2020 – 28/4/2020  
3Termine per la designazione dei commissari interni da parte dei consigli di classe30/4/2020  
4Compilazione dei modelli ES-C (commissari interni) da parte delle istituzioni scolastiche.27/4/2020 – 30/4/2020    
5Gestione delle configurazioni delle commissioni da parte degli Uffici Scolastici Regionali, per il tramite degli Ambiti Territoriali Provinciali29/4/2020 – 11/5/2020  
6Trasmissione, tramite istanza POLIS, delle schede di partecipazione dei Presidenti (Modelli ES-E e ES-1)29/4/2020 – 6/5/2020  
7Verifica e convalida delle schede di partecipazione dei Presidenti (Modelli ES-E e ES-1) da parte degli Istituti Scolastici e degli Ambiti Territoriali Provinciali8/5/2020 – 18/5/2020  
8Termine ultimo per il recapito, dai dirigenti scolastici agli Uffici Scolastici regionali degli elenchi riepilogativi degli aspiranti Presidenti che hanno presentato i Modelli ES-E e ES-118/5/2020
9Pubblicazione Elenchi regionali dei Presidenti da parte degli Uffici Scolastici Regionali21/5/2020  

Cambia la composizione della commissione dell’Esame di Stato del secondo ciclo. La Ministra ha firmato il 17 aprile l’ordinanza attuativa del decreto-legge 8 aprile 2020, n. 22 su Esami e valutazione, che, in ragione dell’emergenza coronavirus e dell’impatto che ha avuto sulla scuola, prevede, per quest’anno, una commissione formata da 6 commissari interni e dal presidente esterno.

“In questo modo – spiega la Ministra – gli studenti saranno valutati da docenti che conoscono il loro percorso e quanto realmente fatto durante questo particolare anno scolastico. Vogliamo un Esame di Stato vero, serio, ma che tenga conto anche delle difficoltà affrontate a causa dell’emergenza ancora in atto”, spiega.

I presidenti saranno nominati dagli Uffici scolastici regionali, i commissari dai consigli di classe. Nella composizione della commissione si terrà conto dell’equilibrio fra le varie discipline di ciascun indirizzo. In ogni caso, sarà assicurata la presenza del commissario di Italiano e di uno o più commissari che insegnano le discipline di indirizzo.