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Programma PRIMA Bandi 2018 – Section 1

Al via dal 31 gennaio gli incontri a supporto della partecipazione ai Bandi 2019

Il MIUR e il Programma PRIMA (Partnership for Research and Innovation in the Mediterranean Area), che promuove attività congiunte fra ricercatori e imprese dei Paesi euro-mediterranei nella gestione delle risorse idriche e nell’agri-food, annunciano i progetti vincitori della Section 1 dei Bandi 2018, disponibili a questo indirizzo:
http://prima-med.org/results-of-the-call-section-1/

I Bandi PRIMA 2018 riguardano progetti di potenziamento del settore idrico e di quello agro-alimentare nei Paesi euro-mediterranei e stanziano complessivamente 48,5 milioni di euro. Di queste risorse, 10,2 milioni sono assegnati a progetti afferenti alla ricerca italiana.
Il Programma PRIMA ha completato la selezione dei progetti, dopo due stadi di valutazione da parte di esperti indipendenti, secondo le rigorose regole di Horizon 2020. Nel mese di dicembre erano stati annunciati i primi 27 Consorzi, vincitori per la Section 2. Il 25 gennaio sono stati individuati gli ultimi 9 raggruppamenti di Università, Centri di ricerca e imprese assegnatari dei finanziamenti europei del Programma per la Section 1.
Il Capo Dipartimento per la Formazione Superiore e la Ricerca del MIUR, Giuseppe Valditara, sottolinea l’importanza del Programma PRIMA, in quanto “finalizzato a tre esigenze fondamentali: promuovere la crescita dell’intera area mediterranea, favorire la solidarietà fra Paesi europei e del Nord Africa, rendere sempre più centrale il ruolo dell’Italia in uno scacchiere per noi strategico entro quella diplomazia della ricerca più volte auspicata da questo Ministero”.
I risultati complessivi del 2018 sono stati incoraggianti per la ricerca e l’innovazione italiana. Fra i 36 progetti selezionati, 11 sono coordinati da un Ente del nostro Paese e 29 vedono la partecipazione italiana attraverso 53 unità di ricerca cui andranno, in tutto, 10,2 milioni di euro.
La decisione, approvata a Barcellona lo scorso 25 gennaio dal Board of Trustees della Fondazione PRIMA, incaricata di gestire il budget complessivo dell’iniziativa, pari a mezzo miliardo di euro, erogato da 19 Paesi euro-mediterranei e dalla Commissione Europea, conferma la centralità del MIUR nella guida della più importante iniziativa di diplomazia scientifica mai lanciata nel Mediterraneo.
A tal proposito, il Presidente della Fondazione PRIMA Angelo Riccaboni evidenzia che “PRIMA e il Segretariato Italiano si stanno impegnando anche per trasformare le idee di ricerca in soluzioni concrete sui temi dell’acqua e dei sistemi alimentari, attraverso, ad esempio, l’Osservatorio digitale POI, che valorizza le migliori pratiche dei nostri innovatori”.

I Bandi 2019: risorse per 60 milioni di euro
Dopo i 48,5 milioni complessivi dei bandi 2018, nel 2019 saranno a disposizione del Programma altri 60 milioni di euro, destinati a rafforzare ulteriormente la ricerca e l’innovazione in settori chiave come quello idrico e agro-alimentare. In vista di tali scadenze, nelle prossime settimane, il MIUR e il Segretariato Italiano di PRIMA, ospitato dal Santa Chiara Lab dell’Università di Siena, organizzano una serie di iniziative a supporto della preparazione delle proposte progettuali nell’ambito dei Bandi PRIMA 2019.
Il primo appuntamento è a Roma, giovedì 31 gennaio dalle ore 14.15, presso la Sala Conferenze della sede del MIUR di via Michele Carcani 61. Dopo il saluto del professor Giuseppe Valditara, Capo Dipartimento per la Formazione Superiore e la Ricerca del MIUR, seguiranno l’intervento del professor Angelo Riccaboni, Presidente della Fondazione PRIMA, per gli aggiornamenti al Programma, e i suggerimenti di esperti di progettazione europea a supporto della partecipazione italiana ai bandi 2019. Un ulteriore Info-Day si terrà lunedì 11 febbraio 2019.

EPOS ERIC

EPOS (European Plate Observing System), l’infrastruttura di ricerca Europea dedicata allo studio della dinamica del pianeta Terra è ora un Consorzio europeo, EPOS ERIC, ospitato in Italia, a Roma, presso l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV).

La cerimonia di lancio del Consorzio si è tenuta questa mattina a Roma, presso il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca alla presenza del Vice Ministro all’Istruzione, all’Università e alla Ricerca Lorenzo Fioramonti, del Direttore generale Ricerca e Innovazione della Commissione Europea Jean-Eric Paquet, del presidente dell’INGV Carlo Doglioni. Presenti anche i presidenti dell’Osservatorio Geofisico Sperimentale di Trieste, del CNR e i rappresentanti dei Governi Europei partecipanti al Consorzio EPOS e di diverse università e fondazioni coinvolte nell’infrastruttura Europea.

Una comprensione più profonda del sistema Terra è oggi necessaria per poter rispondere alle domande che la società si pone sui rischi naturali e sullo sfruttamento sostenibile delle geo-risorse. Per fare questo la comunità scientifica deve poter condividere e avere libero accesso a questo complesso sistema di dati multidisciplinari attraverso servizi efficienti e tecnologicamente all’avanguardia. Questo è l’obiettivo di EPOS e il Consorzio europeo EPOS ERIC è il soggetto che coordinerà questo piano di integrazione a lungo termine, voluto dall’Unione Europea e coordinato dall’Italia attraverso l’INGV.

“L’Italia riconosce e sostiene il ruolo strategico delle infrastrutture di ricerca come elementi fondamentali per i sistemi di ricerca sia nazionale che europea – ha sottolineato il Vice Ministro Lorenzo Fioramonti – Condividere i dati multidisciplinari, dalla fisica alla geologia, raccolti attraverso EPOS è non solo una importante sfida per la ricerca, ma anche per la società: gli eventi naturali come terremoti, tsunami o inondazioni hanno infatti un grande impatto sulle popolazioni. Raccogliere dati sul funzionamento della terra – ha proseguito – è fondamentale per conoscere meglio ed imparare a rispettare di più il nostro bellissimo pianeta. Può anche servire per sviluppare nuove tecnologie energetiche sostenibili e garantire sicurezza e benessere alla società”.

“La gestione comunitaria di Epos – ha evidenziato il Direttore Generale Ricerca e Innovazione della Commissione Europea Jean-Eric Paquet – consentirà di avere dati e informazioni scientifiche più ricchi e di migliore qualità e dunque, in conclusione, più scienza al servizio della gestione dei grandi eventi naturali. È molto importante – ha aggiunto – che aree geografiche e comunità tanto diverse tra loro si siano unite in una cooperazione internazionale di tale livello, questo dimostra la capacità degli scienziati europei di lavorare insieme per migliorare la ricerca e i suoi risultati mettendoli al servizio di tutti”.

“I dati – ha ricordato il presidente dell’INGV Carlo Doglioni – sono le fondamenta della scienza. Comprendere più a fondo i processi della terra ci permetterà di gestire meglio gli eventi naturali, sfruttare in modo più efficace le risorse della terra e migliorare lo sviluppo”.

Il Coordinatore di EPOS per l’INGV Massimo Cocco ha descritto l’infrastruttura EPOS e ha evidenziato l’importanza di condividere dati e prodotti scientifici e sviluppare servizi per favorire l’accesso aperto e l’utilizzo di dati scientifici.

Attualmente 25 Paesi europei partecipano all’implementazione dell’infrastruttura di ricerca EPOS che gestirà la nuova piattaforma informatica multidisciplinare per l’accesso aperto a dati e servizi per le scienze della Terra. Di questi 25 Paesi, 12 hanno già aderito al Consorzio europeo EPOS ERIC e altri si aggiungeranno nei prossimi mesi. L’Italia contribuisce a EPOS anche attraverso una Joint Research Unit, coordinata dall’INGV, cui partecipano diversi Enti di ricerca pubblici (CNR, OGS, ISPRA), il CINECA, la Fondazione Eucentre e alcune università (Napoli Federico II, Roma Tre, Genova e Trieste).

Seconda Ministeriale Scienza sull’Artico

Sottosegretario Giuliano rappresentante dell’Italia
alla seconda Ministeriale Scienza sull’Artico
Firmato lo statement per la cooperazione e la condivisione dei risultati delle ricerche

Rafforzare l’osservazione sul campo, condividere l’infrastruttura di ricerca nell’Artico, facilitare l’accesso ai dati. Comprendere le dinamiche regionali e globali del cambiamento dell’Artico. Valutare la vulnerabilità degli ambienti e delle società artiche e trovare soluzioni per il loro rafforzamento. Sono i tre obiettivi condivisi dai Ministri riunitisi nei giorni scorsi a Berlino per la seconda Ministeriale Scienza sull’Artico, seguita a quella tenutasi a Washington nel 2016. A rappresentare l’Italia, il Sottosegretario all’Istruzione, all’Università e alla Ricerca, Salvatore Giuliano.

I rappresentanti degli otto Stati dell’Artico, di quindici nazioni di tutto il mondo e dell’Unione Europea hanno approfondito i tre temi con l’obiettivo di far progredire la comprensione dell’impatto dei rapidi cambiamenti dell’Artico e per rispondere alle principali sfide sociali nell’Artico anche a livello globale.

La condivisione dell’infrastruttura di ricerca si rende necessaria dati i costi elevati per il suo mantenimento. Costi che si possono ridurre anche rendendo i dati delle ricerche disponibili a livello globale. L’osservazione dei cambiamenti a livello locale è fondamentale per comprendere le loro ripercussioni a livello globale, perché anche un piccolo aumento della temperatura dell’aria può innescare un maggior riscaldamento della temperatura della terra. Conoscere a fondo le peculiarità dei territori dell’Artico consente inoltre di valutare alcuni cambiamenti in modo positivo, ad esempio in termini di utilizzo delle risorse, di rotte di trasporto e di crescita locale.

Al termine della conferenza, i rappresentanti delle Nazioni riunite hanno firmato un documento nel quale, in conclusione, auspicano che la collaborazione internazionale prosegua per migliorare e approfondire la conoscenza scientifica e la comprensione dell’Artico per garantire che continui ad essere un luogo sicuro e sostenibile per le generazioni future.

Stabilizzazione precari della Ricerca

Fioramonti: “Stabilizzeremo i precari della Ricerca”

(Martedì, 09 ottobre 2018) “L’impegno di stabilizzare oltre 2.000 precari degli Enti Pubblici di Ricerca è stato preso solennemente da questo governo, che ha subito destinato somme considerevoli, maggiori di quelle che i governi precedenti avevano previsto, vincolandole esclusivamente alla stabilizzazione”, così il Vice Ministro all’Istruzione, Università e Ricerca Lorenzo Fioramonti.

“Comprendiamo l’inquietudine dei precari della Ricerca, illusi da anni di promesse non mantenute, ma assicuriamo che la norma sul salario accessorio, indispensabile al completo utilizzo dei fondi stanziati per la stabilizzazione, verrà inserita in legge di bilancio. Non vi è dunque alcun ostacolo per procedere, né per il CNR né per altri Enti Pubblici di Ricerca, alcuni dei quali peraltro sono già avanti con le procedure di stabilizzazione”, chiude il Vice Ministro

Diritti di infanzia e adolescenza

Intesa Agia-Miur per promuovere i diritti di infanzia e adolescenza

(Martedì, 09 ottobre 2018) Diffondere la cultura e la conoscenza dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza e la cultura della mediazione. Promuovere la divulgazione, nelle scuole, della Convenzione sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza. Migliorare l’attuazione delle “Linee guida per il diritto allo studio delle alunne e degli alunni fuori dalla famiglia di origine” e delle “Linee di indirizzo per favorire il diritto allo studio dei ragazzi adottati”, realizzando anche iniziative di formazione dedicate per gli insegnanti. Sono alcune delle attività previste dal Protocollo d’intesa siglato oggi a Roma dal Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, Marco Bussetti, e dall’Autorità garante per l’infanzia e l’adolescenza, Filomena Albano, che punta anche a promuovere la diffusione della cultura della legalità e l’educazione a un uso consapevole del digitale e dei social.

“I nostri ragazzi trascorrono buona parte della loro giornata a scuola. I docenti devono essere in grado di ascoltarli, di rintracciare eventuali segnali di disagio, di essere punto di riferimento saldo per i giovani. Da qui, l’importanza di questo Protocollo, che segna una rinnovata e rafforzata collaborazione fra questo Ministero e l’Autorità garante per l’infanzia e l’adolescenza”, dichiara il Ministro Bussetti. “I temi cardine dell’intesa – prosegue il Ministro – mettono al centro anche il rapporto tra scuola e famiglia che vogliamo rilanciare e rafforzare, nell’interesse dei nostri ragazzi”.

“La firma del Protocollo rappresenta un importante passo nel comune impegno di Autorità garante e Miur affinché i diritti di bambini e ragazzi si diffondano attraverso la scuola e nella scuola” commenta la Garante Albano. “Mediazione, legalità, consapevolezza digitale, inclusione, prestazioni sociali rappresentano campi nei quali educazione e diritti si intersecano realizzando valori di portata universale. Questo accordo consente infatti di portare nelle aule, per un periodo prolungato, azioni che contribuiscono a far sì che i diritti siano di tutti. Non uno di meno”.

Consiglio Competitività per Horizon 2021-2027

Ricerca, oggi Fioramonti a Bruxelles al Consiglio Competitività per Horizon 2021-2027

Il Sottosegretario all’Istruzione, all’Università e alla Ricerca, Lorenzo Fioramonti, è oggi a Bruxelles per il Consiglio Competitività. All’ordine del giorno, il programma quadro per la ricerca ‘Horizon Europe 2021-2027’,nell’ambito del quale l’Italia vuole giocare “una partita da protagonista”.

“Bisogna favorire un dialogo tra Consiglio, Commissione e Parlamento europei per arrivare ad un rapida approvazione del programma, che mette in campo 100 miliardi per la ricerca”, ha sottolineato Fioramonti.

“Dobbiamo anche ragionare – ha aggiunto – su un incremento del budget riservato alle iniziative di riduzione del divario di efficienza non solo tra ma anche all’interno degli Stati Membri. È fondamentale – ha proseguito – che ci sia una buona qualità diffusa della ricerca all’interno del contesto europeo: solo così emergeranno sempre maggiori eccellenze. Dobbiamo evitare che si crei un gap ulteriore non solo tra Paesi ma anche all’interno dei Paesi tra strutture di ricerca ed università che riescono a competere bene a livello globale e molte altre che non riescono neanche a pagare i salari”.

Settimana Scienza e Notte europea Ricercatori


Fioramonti: “Ricerca e innovazione sono il volano del progresso”

(Mercoledì, 12 settembre 2018) “La ricerca e l’innovazione per me sono al centro di una visione del Paese. Lo dico continuamente, l’idea di cambiamento che cerchiamo di portare avanti con la nostra azione politica si fonda completamente su un’idea di ricerca e innovazione che sia il volano di una nuova economia, di un nuovo progresso. Quindi ci impegneremo in maniera diretta perché questo sia chiaro, anche dal punto di vista dei finanziamenti e degli stanziamenti di risorse”. Così il Sottosegretario Lorenzo Fioramonti, alla conferenza stampa di presentazione della Notte Europea dei Ricercatori del prossimo 28 settembre, svolta oggi al MIUR.

“L’idea della Notte Europea dei Ricercatori mi ha sempre interessato, come ricercatore e come ricercatore che si è formato nel contesto europeo. In questi ultimi mesi ho lavorato giorno e notte per la nuova programmazione di finanziamenti a livello europeo, il programma che si chiamerà Horizon Europe, che segue la programmazione che si conclude con il 2020. E che porterà allo stanziamento di 100 miliardi di euro all’interno della zona europea di ricerca per il finanziamento di ricerca innovativa nelle nostre università e nei nostri centri di ricerca pubblici e privati. Uno sforzo enorme che segnerà il futuro della traiettoria della ricerca e dello sviluppo nel nostro continente. È fondamentale che l’Italia giochi un ruolo di primo piano in questo percorso. È fondamentale anche che chi non fa ricerca sappia cosa significa vivere la ricerca, che impatto ha sulla vita di tutti i giorni, che impatto ha sul miglioramento della qualità della vita di tutti i cittadini. Alcuni di questi progetti sono interessantissimi perché hanno adottato delle metodologie che coinvolgono direttamente i cittadini all’interno del percorso della ricerca. Io credo tantissimo nell’idea del citizen science, nell’idea che, nella complessità del sistema umano che abbiamo costruito, la scienza non possa essere confinata nei laboratori o nelle strutture preposte. Gran parte delle grandi scoperte della Storia sono state fatte da non scienziati, o da scienziati che collaboravano con altri.

Quindi per me la Notte Europea dei Ricercatori è anche un modo per aprirsi alla società in senso più ampio, aprirsi alle imprese, e ritrovare la capacità di fare ricerca in maniera partecipata tra industria ed enti di ricerca ed università e creare dell’Italia un vero ecosistema della ricerca, in cui ogni singola particella di un mosaico ha senso nella sua interezza, non da sola. O l’Italia, con la ricerca e l’innovazione, riparte e diventa uno dei grandi leader mondiali, oppure ha poco senso avere una o due università, uno o due centri di ricerca che vanno molto bene, se il resto del Paese non è in grado di sostenere quello sforzo. La ricerca è sistemica, ovviamente lode a chi riesce a competere in maniera intelligente, ma c’è bisogno di uno sforzo collettivo. Quindi ancora grazie per questa opportunità e, proprio il 28, il giorno della Notte Europea dei Ricercatori, sarò proprio in Europa a contrattare il nuovo Horizon Europe. Sarò quindi in prima linea da questo punto di vista e quest’anno seguirò gli eventi a distanza ma gli altri, nei prossimi mesi, in maniera diretta”.

Avviso pubblico

Avviso pubblico per la selezione dei componenti del Comitato Nazionale dei Garanti della Ricerca 

In data 21 settembre 2018 è stato pubblicato sul sito del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca (alla pagina: https://bit.ly/2CvDDhG) l’avviso pubblico per la presentazione di candidature  per il nuovo Comitato Nazionale dei Garanti per la Ricerca (CNGR), previsto all’art. 21 della legge 30 dicembre 2010, n° 240.

Possono presentare la candidatura (entro il 15 ottobre 2018) gli studiosi di alta qualificazione in servizio presso una Università o un Ente pubblico di ricerca, con un elevato profilo scientifico e una comprovata esperienza nel campo della valutazione dei progetti di ricerca a livello internazionale.

La domanda  deve essere presentata esclusivamente per via telematica – all’indirizzo https://cngr.miur.it -, secondo il modello predisposto dal MIUR, corredata da un curriculum vitae dettagliato, dalla lista delle 20 principali pubblicazioni e da una copia di un documento di identità in corso di validità.

Nota 14 settembre 2018, AOODGSIP 3763

Dipartimento per il sistema educativo di istruzione e di formazione
Direzione Generale per lo Studente, l’Integrazione e la Partecipazione
Ufficio II
“Welfare dello Studente, partecipazione scolastica, dispersione e orientamento”

Ai Dirigenti scolastici delle Istituzioni scolastiche di I° e II° grado
LORO SEDI

Nota 14 settembre 2018, AOODGSIP 3763

Oggetto: Settimana della Scienza e Notte europea dei Ricercatori 22-29 settembre 2018.

1,7 miliardi agli Enti di Ricerca

Bussetti firma decreto: assegnati 1,7 miliardi agli Enti di Ricerca. Il Ministro: “68 milioni destinati alla stabilizzazione del personale”

(Lunedì, 30 luglio 2018) Il Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, Marco Bussetti, ha firmato il decreto di assegnazione del Fondo Ordinario (FOE) per gli Enti e le Istituzioni di ricerca finanziati dal Ministero. Per il 2018 si tratta di quasi 1,7 miliardi (1.698.929.808 euro).

La quota destinata al funzionamento degli Enti e delle Istituzioni di ricerca (EPR) ammonta a oltre 1 miliardo di euro (1.078.542.024). Di questa quota, 68 milioni saranno destinati, a partire da quest’anno, alla stabilizzazione del personale degli Enti di ricerca.

“Il Fondo è una risorsa vitale per i nostri Enti – sottolinea Bussetti -. La sua ripartizione era molto attesa. Aver destinato 68 milioni di euro alla stabilizzazione del personale è un segnale importante che abbiamo voluto dare, aderendo anche al parere espresso dalle commissioni parlamentari. Il Governo metterà la Ricerca e l’Innovazione in primo piano nelle politiche di sviluppo del Paese: sono settori strategici per la nostra competitività nel mondo e vogliamo sostenerli”.

Alla quota ordinaria, si affiancano le risorse per le progettualità di carattere straordinario che ammontano a 36.125.000 euro e quelle per le progettualità a valenza internazionale che ammontano a 529.691.000 euro.

Altri 24 milioni di euro circa sono destinati a progetti di particolare interesse strategico per il Paese. Ulteriori 28 milioni sono destinati al finanziamento di Elettra Sincrotrone Trieste, Indire (Istituto Nazionale di Documentazione, Innovazione e Ricerca Educativa) e Invalsi (Istituto Nazionale per la Valutazione del Sistema Educativo di Istruzione e di Formazione).

Riunione informale Ministri responsabili Ricerca dell’UE

MIUR, il Sottosegretario Fioramonti alla Riunione informale
dei Ministri responsabili della Ricerca dell’UE:
“Ricerca e innovazione centrali nelle politiche nazionali”

Il Sottosegretario Lorenzo Fioramonti ha preso parte nei giorni scorsi, in rappresentanza del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, alla prima Riunione informale dei Ministri responsabili della Ricerca dell’UE, sotto la Presidenza austriaca del Consiglio.

Al centro della sessione di confronto, la discussione sulla bozza preliminare del Programma Quadro per la Ricerca e l’Innovazione in Europa 2021-2027, proposta dalla Commissione. Il documento, nei prossimi mesi, sarà soggetto all’iter di co-decisione del Parlamento e della Commissione. Tale percorso si concluderà con l’approvazione del provvedimento legislativo del programma di finanziamenti “Horizon Europe 2021 – 2027” che, con un budget di almeno 100 miliardi di euro previsti per il settennio, rappresenta il più grande fondo per la ricerca e l’innovazione in Europa.

In particolare, la delegazione italiana, guidata dal Sottosegretario Fioramonti, ha ribadito l’intenzione del Governo di mettere la Ricerca e l’Innovazione al centro delle politiche nazionali in una prospettiva che guardi almeno al prossimo decennio, che vedrà nuove sfide trasversali per i Paesi europei e per il mondo, anche alla luce degli obiettivi previsti dall’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile, dall’Accordo di Parigi sul clima e dal tema delle migrazioni e dell’integrazione. Tra queste, quelle più urgenti e trasversali riguardano nuove tecnologie, big data, energia, acqua, cibo e bio-economia.

Funzionamento di enti, strutture scientifiche, fondazioni e consorzi – 2018-2020

Bando pubblico per la concessione del contributo triennale destinato al funzionamento di enti, strutture scientifiche, fondazioni e consorzi – TRIENNIO 2018-2020

(Venerdì, 08 giugno 2018) Il MIUR ha emanato il Bando pubblico per la concessione del contributo triennale destinato al funzionamento di enti, strutture scientifiche, fondazioni e consorzi per il triennio 2018-2020, come previsto dalla legge 113/1991. Per il primo anno, le risorse ammontano a 5.916.010,30 euro.

L’obiettivo è promuovere e favorire, mediante contributi pubblici, la diffusione della cultura tecnico-scientifica e di contribuire alla tutela e alla valorizzazione del relativo patrimonio storico conservato in Italia.

Possono presentare domanda i soggetti con forma giuridica privata e che dispongano dei requisiti previsti dall’articolo 2 del bando stesso.

Le domande dovranno essere compilate e trasmesse utilizzando esclusivamente il servizio telematico Sirio, all’indirizzo http://sirio-miur.cineca.it, previa registrazione. Le domande, con i relativi allegati previsti dal Bando, potranno essere trasmesse dalle ore 12.00 del 13 giugno 2018 alle ore 12.00 del 13 luglio 2018 secondo quanto disposto dall’articolo 7 del bando.

Parità di genere

Parità di genere nelle Università e negli Enti di ricerca, evento al Miur

Arriva il documento dedicato

Venerdì 11 maggio, alle ore 11 presso la Sala Aldo Moro (ex Sala della Comunicazione) del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca la Ministra Valeria Fedeli parteciperà alla presentazione delle “Indicazioni per azioni positive del MIUR sui temi di genere nell’Università e nella Ricerca”.

Dal bilanciamento delle presenze femminili e maschili nei ruoli apicali e nella ricerca, alla valorizzazione del genere come contenuto e indice delle ricerche scientifiche, all’introduzione nelle università del bilancio di genere al fine di monitorare i loro progressi verso gli obiettivi di parità. Sono solo alcune delle dieci raccomandazioni finali del documento, elaborato dal Gruppo di lavoro “Genere e Ricerca”, che saranno illustrate durante l’incontro e potranno essere tradotte in possibili provvedimenti o note d’indirizzo per gli atenei e gli Enti di ricerca vigilati dal MIUR in tema di parità di genere.

Ne discuteranno il Capo Dipartimento per la formazione superiore e la ricerca Marco Mancini, la coordinatrice del Gruppo di lavoro “Genere e Ricerca” Elisabetta Addis, la Presidente del CUN (Consiglio Universitario Nazionale) Carla Barbati, il Presidente della CRUI (Conferenza dei Rettori delle Università Italiane) Gaetano Manfredi, il Presidente dell’ANVUR (Agenzia Nazionale di Valutazione del Sistema Universitario e della Ricerca) Paolo Miccoli, la Presidente del CNSU (Consiglio Nazionale degli Studenti Universitari) Anna Azzalin e il Presidente del COPER (Conferenza dei Presidenti degli Enti pubblici di ricerca) Massimo Inguscio.

ASI, il Professor Roberto Battiston confermato Presidente

(Mercoledì, 09 maggio 2018) Firmato il decreto di nomina del Presidente dell’Agenzia Spaziale Italiana (ASI): confermato alla guida dell’Ente il professor Roberto Battiston. Ordinario di Fisica Sperimentale dell’Università di Trento, Battiston si è laureato presso la Scuola Normale di Pisa. Nel corso di oltre trent’anni di attività come incaricato dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare della sezione di Perugia ha lavorato all’interno di collaborazioni scientifiche internazionali, prima nel campo della Fisica sperimentale delle interazioni fondamentali agli acceleratori e più recentemente studiando i raggi cosmici dello spazio.

La procedura:
Con decreto ministeriale del 10 novembre 2017, è stato costituito il Comitato che ha il compito di definire le modalità e i termini per la presentazione delle candidature per la selezione dei Presidenti degli Enti di ricerca vigilati dal MIUR. E ha il compito di proporre al Ministro le rose di candidati ai fini delle nomine.

Il Comitato è composto da: Lamberto Maffei, professore emerito di Neurobiologia presso la Scuola Normale di Pisa e vicepresidente dell’Accademia nazionale del Lincei (Coordinatore); Fabiola Gianotti, direttore generale del Conseil européen pour la recherche nucléaire (CERN); Mauro Ferrari, esperto in nanotecnologie e bioingengeria applicate alla medicina, presidente e amministratore delegato dello Houston Methodist Research Institute e direttore dell’Institute of Academic Medicine; Lucia Votano, dirigente di ricerca presso l’Istituto nazionale di fisica nucleare (INFN); Aldo Sandulli, professore ordinario di Diritto amministrativo presso l’Università degli studi Suor Orsola Benincasa di Napoli.

Il primo febbraio scorso, in vista della scadenza del precedente mandato dell’attuale Presidente dell’ASI (prevista per il 16 maggio 2018), l’apposito Comitato di selezione ha pubblicato l’avviso di chiamata pubblica alla candidatura per la Presidenza dell’Agenzia spaziale. Il bando scadeva lo scorso 5 marzo. Il Comitato, come da decreto di istituzione, ha compiuto la propria valutazione sulle candidature pervenute garantendo prioritariamente che il profilo dei candidati rispondesse ad elevata qualificazione tecnico-scientifica, comprovata da particolari competenze professionali, acquisite anche in ambito internazionale.

Il Comitato ha terminato i propri lavori il 18 aprile scorso e ha trasmesso gli atti relativi alla procedura di selezione, inclusa la rosa di candidati selezionati con le rispettive valutazioni. Il Comitato ha effettuato la valutazione delle competenze scientifiche e dell’esperienza gestionale dei candidati. La Ministra dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca ha firmato ieri il decreto di nomina del Presidente dell’ASI, confermando Roberto Battiston. Il decreto sarà ora trasmesso alle Camere.

Potenziale innovativo dei progetti

Dieci milioni di euro per verificare il potenziale innovativo, in ambito industriale, dei progetti di ricerca degli Enti e delle Università. Li mette a disposizione il bando pubblicato oggi dal MIUR nell’ambito dell’attuazione del Programma nazionale per la ricerca.

Potranno partecipare docenti, ricercatrici e ricercatori, personale della ricerca dipendente degli Enti per la ricerca che abbiano ricevuto finanziamenti europei o nazionali o regionali per progetti di ricerca fondamentale. Attraverso il bando il MIUR darà loro la possibilità di verificare, con il supporto delle istituzioni pubbliche di afferenza, il potenziale innovativo delle idee e delle conoscenze sviluppate nell’ambito dei predetti progetti (il cosiddetto Proof of concept).

Le domande potranno essere presentate entro il 5 luglio prossimo.

Qui il bando completo

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