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Straordinario successo del sit-in

Straordinario successo del sit-in Anp

Oltre il 10% dei dirigenti scolastici davanti al Ministero

Più di 800 dirigenti scolastici sono convenuti da ogni parte d’Italia per partecipare al sit-in indetto oggi 23 gennaio da Anp davanti al MIUR.

Le pettorine colorate distribuite per rendere immediatamente riconoscibili i partecipanti non sono state sufficienti per tutti gli intervenuti, che hanno dato vita ad una dimostrazione di forza composta ma vigorosa, occupando tutta la facciata del Ministero, la scalinata di accesso e la carreggiata immediatamente adiacente.

Verso le 12, un centinaio di dirigenti si sono spostati verso Montecitorio, dove sono stati ricevuti da alcuni deputati appartenenti a schieramenti diversi.
Nello stesso tempo, una piccola delegazione, guidata dal presidente Rembado, è stata ricevuta dai vertici dell’Amministrazione scolastica, cui ha rappresentato le richieste più immediate della categoria:

– reintegro del Fondo Unico Nazionale per la retribuzione di posizione e di risultato, mediante rinuncia da parte del MEF a confiscare la RIA dei pensionati. Di conseguenza, immediata certificazione ed esecutività dei Contratti integrativi già stipulati e bloccati dagli organi di vigilanza;

– sblocco dell’impegno assunto dal Ministero nell’aprile 2010 (e mai onorato) per lo stanziamento di una somma di 5 milioni di euro, da destinare ad un avvio di perequazione interna per i neodirigenti provenienti dall’insegnamento;

– blocco dei recuperi erariali attualmente in corso in Campania e Sardegna e restituzione ai dirigenti delle somme già trattenute.

Rispondendo alle richieste Anp, l’Amministrazione ha espresso il proprio impegno per la soluzione di tutte le questioni sollevate. In particolare:

– per il Fondo Unico Nazionale, è stata consegnata copia della lettera con cui il Ministro Carrozza ha chiesto al suo collega Saccomanni di accedere all’interpretazione del DL 78/10 sostenuta da sempre da Anp e dalle altre OO.SS. e sulla cui base sono stati stipulati tutti i contratti integrativi regionali che oggi il MEF pretende di bloccare, sulla base di una successiva e diversa interpretazione della stessa norma;

– il MIUR auspica che l’Economia accetti di risolvere la vertenza per via amministrativa, ma si prepara in subordine ad affrontarla per via normativa, nell’ambito della conversione del decreto legge varato dal Consiglio dei Ministri lo scorso venerdì 18 gennaio;

– il MIUR riconosce la perdurante validità dell’impegno sottoscritto nell’aprile 2010 per i 5 milioni di euro da destinare ai neo dirigenti e si impegna a ricercare una soluzione, necessariamente normativa, in sede di conversione del decreto legge citato;

– sarà fatta un’immediata ricognizione della situazione in Campania e Sardegna ed in particolare delle risorse necessarie per chiudere la questione. Una risposta sarà data ad Anp ed alle altre OO.SS in occasione dell’incontro con il Ministro, già convocato per martedì 28 gennaio prossimo.La mobilitazione dei dirigenti scolastici ha già dato i primi frutti: ma non è il momento per abbassare la guardia. Già a partire dall’incontro con il Ministro ci attendiamo risposte più precise e l’indicazione di tempi. Terremo naturalmente informati i colleghi degli sviluppi della vertenza e chiediamo loro di mantenere alti l’attenzione e l’impegno, anche in vista di eventuali ulteriori iniziative di pressione nei confronti dell’Amministrazione che si rendessero necessarie.

PAS Percorsi Formativi Abilitanti Speciali ma veramente SPECIALI

PAS Percorsi Formativi Abilitanti Speciali ma veramente SPECIALI

La mancanza di rispetto nei confronti dei lavoratori della scuola e, in particolare, nei confronti dei precari, è ormai un affermato sport nazionale.
Un caso esemplare si è determinato in Piemonte dove gli insegnanti di lingua straniera e di conversazione in lingua straniera sono stati informati che per loro il PAS NON CI SARA’.
Le ragioni di una scelta che danneggia pesantemente gli insegnanti di lingue piemontesi che nel prossimo anno scolastico rischiano di vedersi scavalcati da colleghi di altre regioni che non si sono trovati di fronte ad un potere delle baronie universitarie altrettanto vessatoria sono note solo ai vertici dell’università torinese.
La CUB Scuola Università Ricerca, nel ribadire le sue critiche all’impianto stesso dei PAS ed al fatto che prevedano il versamento di cifre rilevanti all’università, denuncia con forza quest’INGIUSTZIA NELL’INGIUSTIZIA!

Domani venerdì 24 gennaio i precari di lingue e tutte le persone che solidarizzano con loro si troveranno alle 15,30 di fronte a Palazzo Nuovo per recarsi al Rettorato per chiedere un incontro nel quale questi signori che, non dimentichiamolo, hanno un reddito decisamente superiore a quello dei lavoratori della scuola, dovranno chiarire cosa intendono fare e spiegare, se le hanno, le loro ragioni.

Una cosa deve essere chiaro, non accetteremo di vederci imporre scelte assolutamente inaccettabili e proseguiremo la mobilitazione sia con azioni di lotta sindacale che sul piano legale.

Per la CUB Scuola Università Ricerca
Cosimo Scarinzi

VIII Premio delle Buone Pratiche nella scuola “Vito Scafidi”

VIII Premio delle Buone Pratiche nella scuola “Vito Scafidi”, promosso da Cittadinanzattiva: bando aperto fino al 4 marzo, la consegna a Roma il 9 aprile
http://j.mp/BandoVIIIPremio

La sicurezza a scuola e sul territorio, l’educazione al benessere, l’educazione alla cittadinanza attiva intesa come cura dei beni comuni, inclusione sociale, solidarietà, convivenza civile, legalità.
Sono questi le aree su cui Cittadinanzattiva, con l’annuale Premio delle Buone Pratiche nella scuola “Vito Scafidi”, premierà le scuole di ogni ordine e grado che hanno realizzato progetti su queste tematiche.

In palio premi in denaro, per ciascuna delle tre categorie, servizi da destinare alle attività didattiche e visite culturali e di istruzione.

Le scuole possono partecipare fino al 4 marzo seguendo le modalità del concorso indicate al  link http://j.mp/BandoVIIIPremio. L’evento finale di premiazione si terrà a Roma il prossimo 9 aprile.

Una giuria di esperti esaminerà e valuterà i progetti pervenuti in base a parametri quali l’impatto (quante persone coinvolte, per quanto tempo etc..), cambiamenti prodotti, tasso di innovatività, livello di sostenibilità (con quali risorse umane e finanziarie), riproducibilità in luoghi o situazioni diverse. Per ogni area tematica sarà scelto un progetto vincitore ed altri riceveranno una menzione speciale.

La VIII edizione del Premio delle Buone Pratiche di Educazione alla Sicurezza e alla Salute a Scuola rientra nelle attività della Campagna Impararesicuri.
1.321 i progetti che, in totale, hanno partecipato alle passate edizioni del concorso.
Nel 2010 il Premio è stato insignito della medaglia del Presidente della Repubblica. L’edizione annuale si svolge in collaborazione con il Dipartimento della Protezione Civile e con il Ministero dell’Istruzione dell’Università della Ricerca, con il sostegno di Assosalute, CIA – Confederazione Italiana Agricoltori e TNT:

Nella scorsa edizione sono stati premiati l’Istituto superiore Avogadro di Torino; l’Istituto comprensivo Govoni di Ferrara, la scuola elementare Vivaldi di Settimo Torinese, alla presenza, tra gli altri, del Sottosegretario del MIUR Marco Rossi Doria, degli onorevoli Elena Centemero (PDL), Manuela Ghizzoni (PD) e Gianluca Vacca (M5S), di Titti Postiglione (Dipartimento nazionale della Protezione civile), Alessandra Ponari dell’Autorità Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza.

28 gennaio 2014, sit-in dei dirigenti scolastici: 100 ragioni per dire basta!

28 gennaio 2014, sit-in dei dirigenti scolastici: 100 ragioni per dire basta!

L’ingiusta decurtazione della retribuzione dei dirigenti scolastici non è che una delle cento ragioni alla base della loro protesta.

I dirigenti scolastici sono continuamente gravati di nuovi compiti e sono considerati i soggetti responsabili dell’applicazione di norme ed adempimenti quasi sempre estranei alla scuola.

Far funzionare bene le scuole sta diventando ogni giorno più difficile e pesante.

A queste croniche difficoltà potrebbe aggiungersi ora una riduzione della loro retribuzione, a causa dell’intervento del MEF che si rifiuta di applicare i contratti integrativi già firmati.

Con il sit-in del 28 gennaio i dirigenti scolastici della FLC CGIL vogliono dire BASTA a questa insopportabile situazione e invitano tutti i colleghi a far sentire la loro voce, partecipando numerosi al sit-in e aggiungendo ai tanti motivi di disagio anche un loro motivo.

100 ragioni per dire “basta!” perché ….

…le scuole non sono a norma…
… non posso pagare i supplenti…
…. le ditte di pulizia hanno sospeso il servizio…
…sono stanco di lavorare anche la domenica…
..il MIUR non restituisce alla scuola le somme che ha anticipato…
…i fondi per il MOF diminuiscono continuamente…
…devo fare l’avvocato in Tribunale…
…non ho un numero sufficiente di collaboratori scolastici…..
…non ho certezza di risorse per la gestione della scuola….
…ancora non hanno abrogato il decreto Brunetta…

Area V: fallito il tentativo di conciliazione

Area V: fallito il tentativo di conciliazione

Si è concluso oggi poco dopo le 13 il tentativo di conciliazione esperito sullo stato di agitazione indetto da alcune sigle dell’Area V.
Le parti hanno preso atto che non ci sono al momento fatti nuovi che possano motivare una sospensione delle diverse iniziative promosse dalle sigle sindacali.
Pertanto, tutte le iniziative già assunte in merito alla vertenza sono confermate, mentre altre se ne annunciano per le prossime ore.
Per quanto riguarda Anp, è ovviamente mantenuto il sit-in già indetto per domani 23 gennaio davanti al Ministero, con inizio alle ore 11,30.

Il fallimento del tentativo di conciliazione è la prova che la nostra presenza domani deve essere ancora più convinta e massiccia di prima, per disincagliare una trattativa che si trascina ormai da troppi mesi in modo inconcludente.

Sciopero nazionale Area V – Dirigenza scolastica il 14 febbraio 2014

Ministero della Pubblica Istruzione
Gabinetto
Viale Trastevere 76 a
00153 Roma
Dipartimento della Funzione Pubblica
Presidenza del Consiglio dei Ministri
Gabinetto
Corso Vittorio Emanuele II, 118
Palazzo Vidoni
00186 Roma
Commissione di Garanzia per l’Attuazione della Legge sullo Sciopero nei Servizi Pubblici Essenziali
Piazza del Gesù, 46
00186 Roma
Oggetto: Proclamazione dello sciopero nazionale dell’Area V della dirigenza scolastica, per il giorno 14 febbraio 2014.

Le scriventi Organizzazioni sindacali, preso atto dell’esito negativo del tentativo di conciliazione esperito in data 21 e 22 gennaio 2014 con l’apposito Organismo nazionale collegiale costituito presso il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, comunica la proclamazione dello sciopero nazionale del personale dell’Area V della dirigenza scolastica, con le seguenti modalità:
– Sciopero per l’intera giornata del giorno 14 febbraio 2014
Lo sciopero è motivato dalle insufficienti risposte fornite dall’Amministrazione dell’Istruzione alle richieste contenute nella nota del 14 gennaio 2014, con la quale veniva proclamato lo stato di agitazione del personale dell’Area V della dirigenza scolastica, considerando che allo stato dei fatti non sono state fornite solide garanzie circa la concreta prospettiva di dare immediato corso ai contratti integrativi regionali per la retribuzione di posizione e di risultato per l’a.s. 2012/2013, sulla base della quantificazione del Fondo Unico Nazionale determinata dal MIUR e comunicata alle OO.SS. nel corso dell’informativa alle OO.SS. resa il 20 dicembre 2012.

Distinti saluti.

CISL SCUOLA
Francesco Scrima

UIL SCUOLA
Massimo Di Menna

SNALS CONFSAL
Marco Paolo Nigi

Esclusione dei docenti interessati ai corsi PAS A043

Esclusi PAS A043 per problemi con i titoli d’accesso: il Miur interviene

 

Il MIUR risponde alla richiesta di intervento, inviata dall’ANIEF il 9 gennaio, a seguito di numerose segnalazioni di esclusione dei docenti interessati ai corsi PAS A043.

Con la nota prot. n. 475 del 21 gennaio 2014 il MIUR ha precisato al riguardo che le disposizioni contenute nel Decreto Ministeriale n. 354 del 10 agosto 1998, costituivo degli Ambiti Disciplinari, già utilizzate per i titoli di abilitazione conseguiti attraverso le SSIS e, in analogia, per le abilitazioni conseguite attraverso i percorsi di TFA, possono essere applicate anche ai Percorsi Abilitanti Speciali.

Pertanto, per le classi di concorso ricomprese in ambiti disciplinari, in deroga a quanto previsto dal D.M. 39/1998, i titoli di accesso sono quelli elencati nel sopracitato D.M. 354/1998 e successive modificazioni ed integrazioni.

A questo punto chiediamo, in particolare agli Uffici Scolastici Regionali di Piemonte e Lombardia, di rivedere urgentemente la situazione dei docenti esclusi.

SCATTI 2012: SUBITO TRATTATIVA ALL’ARAN O IN FUMO 120 MLN GIA’ STANZIATI

SCATTI 2012, FGU-GILDA: SUBITO TRATTATIVA ALL’ARAN O IN FUMO 120 MLN GIA’ STANZIATI

Aprire subito la trattativa all’Aran, evitando così di perdere i 120 milioni di euro già stanziati e di attivare procedure inaccettabili di restituzione degli scatti non contrattualizzati. La richiesta, indirizzata al Governo e al ministro della Pubblica Istruzione Maria Chiara Carrozza, arriva dalla Fgu-Gilda degli Insegnanti.

“Il decreto legge approvato dal Consiglio dei ministri il 17 gennaio e non ancora pubblicato in Gazzetta Ufficiale – spiega la Fgu-Gilda – ha risolto solo in parte le urgenze relative alle trattenute che il Mef intendeva applicare sulle buste paghe dei docenti in mancanza dell’accordo sugli scatti del 2012-13. La copertura finanziaria appare ancora incerta. Di fronte a 120 milioni di euro disponibili, frutto delle economie derivanti dalla ‘riforma Gelmini’, mancano ancora oltre 250 milioni per garantire il riconoscimento degli scatti del 2012 e affrontare in parte la situazione del 2013. Il Governo – incalza il sindacato – non ha trovato alcuna risorsa aggiuntiva ed è quindi necessario e urgente l’atto di indirizzo interministeriale che consente l’apertura all’Aran della contrattazione per l’eventuale utilizzazione di fondi del Mof”.

“Bisogna fare in fretta – denuncia la Fgu-Gilda – perché le scuole non hanno certezza delle risorse da utilizzare in sede di contrattazione di istituto e il personale rischia di lavorare gratuitamente. Per questo confermiamo lo stato di agitazione e mobilitazione della categoria che, in assenza di soluzioni, potrà portare allo sciopero generale. Intanto – conclude il sindacato – apprezziamo la tempestiva convocazione da parte del ministero dell’Istruzione che incontrerà i sindacati martedì 28 gennaio”.

Stato di mobilitazione su emergenze contrattuali e salariali

Stato di mobilitazione su emergenze contrattuali e salariali: la FLC CGIL non concilia

Nel pomeriggio del 20 gennaio 2014 si è tenuta la prosecuzione del tavolo di conciliazione convocato al MIUR a seguito della proclamazione, da parte della FLC, dello stato di agitazione di docenti, dirigenti e ATA.
La conciliazione era stata sospesa giovedì scorso in attesa di verificare i contenuti del decreto legge, licenziato venerdì 17 gennaio.
L’incontro di oggi non ha portato nessuna novità positiva: anzi il quadro è assolutamente peggiorato. Infatti nel testo del decreto non ci sono risposte, per precisa volontà politica, né sulle posizioni economiche del personale ATA (contrariamente a quanto già annunciato dal MIUR) né sulla retribuzione di posizione e di risultato dei Dirigenti scolastici.
Per quanto riguarda la restituzione degli scatti di anzianità maturati nel 2013 il testo del decreto, pur avendo scongiurato il prelievo diretto in busta paga, introduce elementi preoccupanti sia per l’inesistenza di risorse aggiuntive per la copertura degli scatti di anzianità, che per gli effetti che tale assenza determinerà.
Per queste ragioni la FLC CGIL ha deciso di non conciliare. Nei prossimi giorni daremo conto delle iniziative di mobilitazione che metteremo in campo per cambiare i contenuti del decreto legge e per tutelare i diritti delle lavoratrici e dei lavoratori.

AFAM – PAS A077

AFAM – PAS A077: Errare humanum est, perseverare autem diabolicum

 

Continua l’ostruzionismo dei Docenti di Didattica della Musica – Gruppo Operativo” nei confronti dei corsi PAS per la classe A077. È difficile da comprendere questa ostinazione nel non voler far partire i PAS per la classe A077, specialmente nei confronti dei docenti di strumento che hanno retto in questi anni i corsi in molte scuole ad indirizzo musicale, impossibilitati ad abilitarsi visti i pochi posti disponibili presso i Conservatori nei vari corsi abilitanti che si sono succeduti. La loro unica colpa: aver lavorato per tre, quattro, cinque o più anni da precari per lo Stato Italiano.

 

Le regole poi non possono essere diverse tra i docenti di strumento e quelli delle altre materie, come già chiarito dal sottosegretario Rossi Doria: “Quanto, infine, alla classe concorso A077 «strumento musicale», giova ricordare che il decreto ministeriale n.58 del 2013, che ha modificato il regolamento sulla formazione iniziale degli insegnanti, introducendo, appunto, i PAS, ha stabilito i requisiti per l’accesso a tali percorsi, senza porre alcuna limitazione di classi di concorso”. Non si comprende quindi quali siano gli ulteriori chiarimenti richiesti dal DDM-GO. I corsi devono partire, nei tempi più rapidi possibili.

 

L’ANIEF auspica, infine, che la Conferenza dei Direttori dei Conservatori, citata dal Conservatorio di Genova, sia stata mal consigliata, e che si adoperi quanto prima per sanare questa situazione e far partire i corsi abilitanti, anziché aspettare ulteriori chiarimenti ministeriali che non paiono necessari, dopo le dichiarazioni del sottosegretario Rossi Doria e alla luce delle norme attuali.

 

Si pensi piuttosto ad inserire tutti i nuovi abilitati nelle graduatorie ad esaurimento, anziché fomentare queste guerre tra poveri.

 

Musica, DSA e sindrome di Asperger

Musica, DSA e sindrome di Asperger: da Bergamo a Frosinone

 

L’ANIEF, nella persona del Presidente del Consiglio Nazionale Ettore Michelazzi, ha partecipato al primo congresso su ”Musica e Disturbi Specifici dell’Apprendimento”, organizzato da Yamaha Music Europe branch Italy e dall’Associazione PariDispari Onlus.

 

Nel corso del congresso sono state toccate molte tematiche importanti, anche con esempi di attività pratiche, che hanno confermato la grande possibilità offerta tramite la musica di migliorare la qualità della vita scolastica degli alunni DSA.

 

L’auspicio è che anche le istituzioni prendano in considerazione le opportunità offerte dallo studio della musica e dello strumento musicale ai ragazzi affetti da DSA. Giova ricordare che finora nei confronti della musica ben poco è stato fatto dagli ultimi governi e dalle istituzioni in generale, specie pensando alle grandi tradizioni musicali italiane. Anche quando ci sono delle interessanti realtà, le difficoltà sono sempre presenti.

 

Ad esempio, presso il Conservatorio di Frosinone nello scorso settembre si è svolto un’interessante Convegno relativo al bellissimo progetto “Musica per Vivere”, svoltosi nel 2013 presso tale Conservatorio, che ha riguardato ragazzi affetti dalla sindrome di Asperger. Pur in presenza di una totale disponibilità da parte dei docenti e degli esperti a continuare tale progetto, visti anche i miglioramenti musicali, di comunicazione e di socializzazione raggiunti dagli allievi (riconosciuti anche dagli esperti psichiatri presenti al Convegno), il progetto non riesce a ripartire, con somma frustrazione dei ragazzi e dei loro genitori. Pare tra l’altro ci sia pure la copertura finanziaria, tramite il Dipartimento Servizi Sociali della Regione Lazio. Forse ci sono misteriosi problemi tecnico-organizzativi?

 

L’ANIEF auspica che questo progetto, un fiore all’occhiello per l’Italia, riparta quanto prima, continuando la grande tradizione del Conservatorio di Frosinone sulle tematiche sociali.

Scuola: disabilità e svantaggio al tempo dei BES

Il Cesp Sicilia promuove a Palermo un convegno nazionale su disabilità e svantaggio scolastico
Mercoledì 22 gennaio 2014, dalle 8:30 alle 13:30 presso il Liceo Scientifico “Galileo Galilei” di Palermo, si terra il convegno nazionale “Scuola: disabilità e svantaggio al tempo dei BES”, promosso dal Cesp (Centro Studi per la Scuola Pubblica, fondato dai Cobas Scuola).
Il convegno è rivolto al personale della scuola ma è aperto anche a genitori di ragazzi disabili, ad associazioni ed operatori del settore.
Sarà l’occasione per fare il punto della situazione su un rilevante aspetto della realtà scolastica: le attività di sostegno alla luce dei cambiamenti introdotti con la normativa sui BES (Bisogni Educativi Speciali).
In programma le relazioni di quattro importanti esperti della disciplina
Prof. Sebastiano Ortu del Cesp Lucca
Dott. Maurizio Gentile, referente regionale per la dispersione scolastica Usr-Sicilia
Dott. Alfonso Geraci, dirigente medico di neuropsichiatria infantile ASP Palermo
Avv. Chiara Garacci.
che affronteranno il tema nei diversi aspetti: didattico, psico-pedagogico, sanitario e normativo.
Si allega la locandina del convegno in questione con il programma dei lavori.
Un cordiale saluto
Palermo 20 gennaio 2014

Candida Di Franco
(Cesp Sicilia)

CESP CENTRO STUDI PER LA SCUOLA PUBBLICA
Convegno nazionale per il personale della scuola pubblica statale

“Scuola: disabilità e svantaggio al tempo dei BES”
mercoledì 22 gennaio 2014
presso L.S. “Galileo Galilei”
via Danimarca (traversa viale Strasburgo) – Palermo
– ore 8.30 – 9.00 Accoglienza e registrazione dei partecipanti
– ore 9.00 Saluti del DS del L.S. “Galileo Galilei” prof.ssa Rosa Rizzo
interventi
Prof. Sebastiano Ortu – Cesp Lucca
“I diritti fondamentali dei disabili tra norme e politiche di bilancio”
Dott. Maurizio Gentile – Referente regionale per la dispersione scolastica Usr-Scilia
“Dall’esclusione, all’integrazione all’inclusione: ripercorrere e ripensare la disabilità
a scuola”
pausa
Dott. Alfonso Geraci – Dirigente medico di neuropsichiatria infantile ASP Palermo
“Scuola e sanità a supporto degli alunni disabili”
Avv. Chiara Garacci
“La presa in carico degli alunni disabili: la tutela dei diritti”
– ore 12.30 Dibattito e conclusioni
– ore 13.30 Termine lavori e rilascio attestati di partecipazione

IL CESP è Ente accreditato per la formazione del personale della scuola (D.M. 25/07/06 prot. 869)
ESONERO DAL SERVIZIO PER IL PERSONALE ISPETTIVO, DIRIGENTE, DOCENTE E ATA con diritto
alla sostituzione in base all’art.64 comma 4-5- 6- 7 CCNL 2006/2009 – CM. PROT. 406 DEL 21/02/06

RSU risorse per la scuola

RSU risorse per la scuola
Seminario di studio promosso dall’ANIEF

a cura di Giuseppe Adernò

In occasione del Congresso regionale dell’ANIEF, celebrato a Taormina presso l’Hotel Villa Diodoro, l’associazione professionale sindacale ha promosso un seminario di studio sulla figura, il ruolo e la funzione del docente RSU nella contrattazione integrativa.

L’incontro introdotto dal presidente Marcello Pacifico ha avuto come relatrice ed ospite la dott.ssa Caterina De Luca, responsabile per le relazioni sindacali presso il MIUR, ufficio di gabinetto.

La relatrice ha ben tracciato i compiti e le funzioni del docente RSU secondo le indicazioni proposte dai decreti che portano i nomi dei Ministri  Cassese (421); Bassanini (59) e Brunetta (150).

Tre tappe della legislazione dello Stato, che hanno modificato anche l’assetto organizzativo della scuola, equiparata alle aziende e quindi modificando la funzione del dirigente scolastico che diventa “datore di lavoro” e del docente educatore che viene equiparato ad un lavoratore e come tale da “tutelare” nei suoi diritti.

I principi di “efficacia, efficienza, economicità”, integrati ad una quarta “e” dell’etica amministrativa hanno guidato e rinnovato l’assetto organizzativo della scuola, producendo una migliore qualità del servizio, ma a volte una mentalità riduttiva del servizio scolastico che non può essere equiparato ad un lavoro di produzione materiale e commerciale.

Spesso ed in alcuni operatori prevale la cultura dell’ordinario, intesa come il “far poco” e “nulla di più”, quasi un contrappeso allo stipendio che si percepisce.

Le finalità e compiti del docente RSU sono indirizzate alla ricerca di una sempre migliore qualità del servizio scolastico, ma spesso tale compito viene strumentalizzato come occasione di “potere”, causa di litigi e di contrasti all’interno della comunità scolastica, gara di sopraffazione tra i diversi sindacati che cercano sempre di acquisire numeri, deleghe e privilegi.

Il dettame legislativo è di alto spessore nell’enunciato teorico, ma l’applicazione pratica spesso contrasta le indicazioni e i suggerimenti del Legislatore.

Con il decreto Brunetta la questione concernente le competenze delle RSU che risultano ridimensionate, ha determinato una giurisprudenza confusa e contrastante, in mancanza del rinnovato contratto di lavoro.

Secondo alcune interpretazioni, il titolo di RSU, costituisce inoltre un privilegio al mantenimento del posto di lavoro, in caso di riduzione delle cattedre e viene trasferito il penultimo della graduatoria, qualora il docente RSU fosse l’ultimo.

La ricerca del miglior bene della scuola dovrebbe sottendere a tutti gli interventi delle RSU, indipendentemente dal sindacato di appartenenza, ma spesso capita che la visione di scuola diversa tra i sindacati e gli interessi personali da tutelare sovrastano il “bene comune”, la crescita e lo sviluppo della scuola e s’indirizzano verso forme o di compromessi o di ricatti nei confronti del dirigente che svolge il compito di “parte pubblica” nella contrattazione del fondo d’Istituto, che si riduce ogni anno sempre di più.

L’affermazione “teorica” che la progettualità della scuola non dovrà essere modificata in relazione al fondo d’Istituto assegnato, resta una vera utopia.

Lo dimostra il fatto che tanti progetti attivati negli anni precedenti, quest’anno, considerata la riduzione e la scarsità delle risorse disponibili, non vengono attuati o, se già avviati, vengono ridotti nella quantità delle ore.

Le indicazioni ministeriali circa la trasparenza e la pubblicizzazione degli atti connessi alla gestione amministrativa della scuola non sempre hanno trovato attuazione e come ha indicato il DSGA Leonardo Gesù nella sua relazione, occorre operare una distinzione tra le “comunicazioni “ che hanno la valenza di una riservatezza per le persone destinatarie e gli “avvisi” che coinvolgono diverse categorie di destinatari: alunni, genitori, organizzazioni sindacali.

Puntuali anche gli interventi del DSGA Giuseppe Capuana, ricchi di esemplificazioni e di operatività frutto di esperienze effettivamente vissute e gestite con competenza.

Nonostante i molteplici disagi e intoppi burocratici la buona volontà e la professionalità di alcuni docenti consentono alla scuola italiana di essere sempre attiva e vigile per la formazione dei giovani e il servizio d’istruzione offerto trova riscontro nei positivi risultati finali conseguiti dagli alunni.

Che la scuola cresca sempre e che il docente non perda mai di vista che la sua funzione educativa non trova riscontro nell’azione del mansionario di “operatore scolastico”.

I corsi di formazione promossi dall’Anief, attraverso “Eurosofia”, ente di formazione professionale collegato all’Università “Pegaso”, potranno essere di valido aiuto per una sempre maggiore qualificazione professionale nel difficile compito educativo.

Se l’educazione è un fatto di cuore, chi opera nella scuola ha necessità di avere un cuore sano e forte ed anche un “buon fegato” per superare le traversie del quotidiano.

Ricorso Punteggio Servizio Militare

Ricorso Punteggio Servizio Militare: doppia vittoria ANIEF a Reggio Emilia

 

Anche il Tribunale di Reggio Emilia accoglie le tesi ANIEF sulla validità del servizio di leva prestato non in costanza di nomina ai fini del riconoscimento del relativo punteggio nelle Graduatorie a Esaurimento. Gli Avvocati Fabio Ganci e Walter Miceli, coordinando i nostri legali sul territorio, ottengono un ulteriore successo per la tutela dei diritti dei nostri iscritti con la dichiarazione di illegittimità del D.M. 44/2011 e la condanna del MIUR al pagamento di 3.300 Euro di spese di lite. Ora l’ANIEF vigilerà sulla correttezza del prossimo decreto di aggiornamento delle graduatorie.

 

Uniformandosi alla giurisprudenza favorevole finora ottenuta dall’ANIEF, il Giudice del Lavoro di Reggio Emilia – dando piena ragione agli Avvocati Irene Lo Bue, Fortunato Niro e Tiziana Sponga alla cui competenza l’ANIEF ha affidato la tutela dei propri iscritti sul territorio – emana due sentenze di identico tenore in cui riconosce che “la portata generale del comma 7 dell’art. 485 del d.lgs. 297/1994, non connotata da limitazioni di sorta e non suscettibile di deroga ad opera di norme di rango secondario, quali il D.M. 44/2011” porta all’ovvia conseguenza “che il riconoscimento del servizio militare deve necessariamente essere applicato anche alle graduatorie – e non solo ai fini della valutazione del servizio prestato agli effetti della carriera, una volta che il docente sia stato assunto in ruolo -, onde evitare che chi ha compiuto il proprio dovere si trovi ingiustamente svantaggiato nelle procedure pubbliche selettive, nelle quali assumerebbero una posizione di vantaggio solo coloro che, per mero caso, abbiano prestato il servizio di leva proprio in concomitanza con un incarico di insegnamento”.

 

L’ANIEF ottiene, dunque, una nuova dichiarazione di illegittimità del D.M. 44/2011 di aggiornamento delle graduatorie a esaurimento “nella parte in cui, ai fini dell’aggiornamento biennale delle graduatorie ad esaurimento del personale della scuola, prevede che il servizio militare di leva e i servizi sostitutivi assimilati siano valutati solo se prestati in costanza di servizio” e la condanna del MIUR all’immediata attribuzione dei 12 punti spettanti ai nostri due iscritti.

 

L’ANIEF, come sempre, vigilerà sulla correttezza dell’ormai prossimo decreto ministeriale di aggiornamento delle graduatorie a esaurimento e ricorda a tutti i docenti interessati che – in caso il MIUR non voglia uniformare alla normativa di riferimento le proprie determinazioni in materia – non esiterà a tutelare in tutte le sedi opportune quanti vorranno affidarsi al nostro sindacato per la tutela dei propri diritti.