Gazzetta ufficiale – Serie Generale n. 55

 

 

Gazzetta Ufficiale

Serie Generale
n. 55 del 6-3-2013

Sommario

ATTI DEGLI ORGANI COSTITUZIONALI

SENATO DELLA REPUBBLICA

 


CONVOCAZIONE


Convocazione (13A02152)


(GU n.55 del 6-3-2013

)

 

Pag. 1

 

 

CAMERA DEI DEPUTATI

 


CONVOCAZIONE


Convocazione (13A02151)


(GU n.55 del 6-3-2013

)

 

Pag. 1

 

 

DECRETI PRESIDENZIALI

 


DECRETO DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 7 novembre 2012


Organizzazione del Dipartimento della protezione civile. (13A01949)


(GU n.55 del 6-3-2013

)

 

Pag. 1

 

 

 


DECRETO DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 31 gennaio 2013


Costituzione dell’Azienda ospedaliero-universitaria «S. Giovanni di
Dio e Ruggi d’Aragona-Scuola Medica Salernitana». (13A02044)


(GU n.55 del 6-3-2013

)

 

Pag. 3

 

 

 


DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 20 febbraio 2013


Scioglimento del consiglio comunale di Auditore e nomina del
commissario straordinario. (13A01913)


(GU n.55 del 6-3-2013

)

 

Pag. 4

 

 

 


DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 20 febbraio 2013


Scioglimento del consiglio comunale di Venegono Superiore e nomina
del commissario straordinario. (13A01914)


(GU n.55 del 6-3-2013

)

 

Pag. 4

 

 

 


DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 22 febbraio 2013


Scioglimento del consiglio comunale di Pila e nomina del commissario
straordinario. (13A01910)


(GU n.55 del 6-3-2013

)

 

Pag. 5

 

 

 


DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 22 febbraio 2013


Scioglimento del consiglio comunale di Noci e nomina del commissario
straordinario. (13A01911)


(GU n.55 del 6-3-2013

)

 

Pag. 6

 

 

 


DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 22 febbraio 2013


Scioglimento del consiglio comunale di Azzate e nomina del
commissario straordinario. (13A01912)


(GU n.55 del 6-3-2013

)

 

Pag. 6

 

 

 


DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 4 marzo 2013


Indizione di due referendum per il distacco dei comuni di Pieve di
Cadore e di Taibon Agordino (Belluno) dalla regione Veneto e la loro
aggregazione, rispettivamente, alla regione Friuli-Venezia Giulia e
alla regione Trentino-Alto Adige/Südtirol. (13A02137)


(GU n.55 del 6-3-2013

)

 

Pag. 7

 

 

DECRETI, DELIBERE E ORDINANZE MINISTERIALI

MINISTERO DELL’ECONOMIA E DELLE FINANZE

 


DECRETO 22 febbraio 2013


Riapertura delle operazioni di sottoscrizione dei buoni del Tesoro
poliennali 3,10% indicizzati all’inflazione europea, con godimento 15
marzo 2011 e scadenza 15 settembre 2026, ottava e nona tranche.
(13A01936)


(GU n.55 del 6-3-2013

)

 

Pag. 8

 

 

MINISTERO DELL’INTERNO

 


DECRETO 18 febbraio 2013


Individuazione di nuovi parametri di deficitarieta’ strutturale per
gli enti locali, per il triennio 2013-2015. (13A01951)


(GU n.55 del 6-3-2013

)

 

Pag. 10

 

 

MINISTERO DELLA SALUTE

 


DECRETO 19 febbraio 2013


Autorizzazione, ai sensi dell’articolo 33 del regolamento (CE) n.
1107/2009, all’immissione in commercio del prodotto fitosanitario
ALSYSTIN, rilasciata in seguito alla procedura di valutazione zonale.
(13A01919)


(GU n.55 del 6-3-2013

)

 

Pag. 15

 

 

 


DECRETO 19 febbraio 2013


Autorizzazione, ai sensi dell’art. 33 del regolamento (CE) n.
1107/2009, all’immissione in commercio del prodotto fitosanitario
CLINCHER ONE, rilasciata in seguito alla procedura di valutazione
zonale. (13A01939)


(GU n.55 del 6-3-2013

)

 

Pag. 18

 

 

 


DECRETO 20 febbraio 2013


Sospensione della validita’ del decreto di riconoscimento dell’acqua
minerale «San Rocco» in comune di Castelletto d’Orba. (13A01947)


(GU n.55 del 6-3-2013

)

 

Pag. 21

 

 

 


DECRETO 20 febbraio 2013


Sospensione della validita’ del decreto di riconoscimento dell’acqua
minerale «Paraviso» in comune di Lanzo d’Intelvi. (13A01948)


(GU n.55 del 6-3-2013

)

 

Pag. 21

 

 

 


DECRETO 20 febbraio 2013


Sospensione della validita’ del decreto di riconoscimento dell’acqua
minerale «Fonte delle Rocce» in comune di Capranica. (13A01952)


(GU n.55 del 6-3-2013

)

 

Pag. 22

 

 

MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI

 


DECRETO 14 febbraio 2013


Proroga dell’autorizzazione rilasciata all’organismo denominato «INOQ
– Istituto Nord Ovest Qualita’», in Moretta ad effettuare i controlli
per la indicazione geografica protetta «Nocciola del Piemonte o
Nocciola Piemonte» registrata in ambito Unione europea. (13A01943)


(GU n.55 del 6-3-2013

)

 

Pag. 22

 

 

 


DECRETO 15 febbraio 2013


Rettifica del decreto 29 gennaio 2013, relativo alla proroga
dell’autorizzazione rilasciata all’organismo denominato «Cermet –
Certificazione e ricerca per la qualita’ – Soc. cons. a r.l.» ad
effettuare i controlli per la denominazione di origine protetta
«Aceto Balsamico Tradizionale di Modena», registrata in ambito Unione
europea. (13A01942)


(GU n.55 del 6-3-2013

)

 

Pag. 23

 

 

MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO

 


DECRETO 11 febbraio 2013


Chiusura della procedura di amministrazione straordinaria della
S.p.a. Industrial Habitat, in Torino. (13A02018)


(GU n.55 del 6-3-2013

)

 

Pag. 23

 

 

 


DECRETO 15 febbraio 2013


Proroga dell’autorizzazione al rilascio di certificazione CE
conferito all’Organismo «ITALCERT S.r.l.» in Milano, ad operare in
qualita’ di Organismo notificato per la certificazione CE ai sensi
della direttiva 95/16/CE sugli ascensori e s.m.i. (13A01918)


(GU n.55 del 6-3-2013

)

 

Pag. 24

 

 

 


DECRETO 15 febbraio 2013


Determinazione delle capacita’ di stoccaggio di modulazione e delle
modalita’ di ripartizione e allocazione delle capacita’ di
stoccaggio. (13A01941)


(GU n.55 del 6-3-2013

)

 

Pag. 26

 

 

 


DECRETO 15 febbraio 2013


Assoggettamento alla liquidazione coatta amministrativa della
societa’ «Fruges S.p.a. in liquidazione», in Milano. (13A01950)


(GU n.55 del 6-3-2013

)

 

Pag. 29

 

 

 


DECRETO 15 febbraio 2013


Assoggettamento alla liquidazione coatta amministrativa della
societa’ «Clizia S.r.l. in liquidazione», in Milano. (13A02157)


(GU n.55 del 6-3-2013

)

 

Pag. 30

 

 

PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI DIPARTIMENTO DELLA PROTEZIONE CIVILE

 


ORDINANZA DEL CAPO DIPARTIMENTO DELLA PROTEZIONE CIVILE 27 febbraio 2013


Ordinanza di protezione civile diretta a favorire il regolare
subentro della regione Liguria nelle attivita’ di cui all’ordinanza
del Presidente del Consiglio dei Ministri n. 3488 del 29 dicembre
2005 e successive modificazioni ed integrazioni. (Ordinanza n. 54).
(13A02016)


(GU n.55 del 6-3-2013

)

 

Pag. 32

 

 

DECRETI E DELIBERE DI ALTRE AUTORITA’

AUTORITA’ PER LE GARANZIE NELLE COMUNICAZIONI

 


DELIBERA 6 febbraio 2013


Avvio di un’indagine conoscitiva in vista della redazione di un Libro
bianco sulla «Televisione 2.0 nell’era della convergenza». (Delibera
n. 93/13/CONS). (13A01940)


(GU n.55 del 6-3-2013

)

 

Pag. 34

 

 

ESTRATTI, SUNTI E COMUNICATI

AGENZIA ITALIANA DEL FARMACO

 


COMUNICATO


Rinnovo dell’autorizzazione all’immissione in commercio, secondo
procedura nazionale, del medicinale per uso umano «Alprazolam
Angenerico» con conseguente modifica stampati. (13A01920)


(GU n.55 del 6-3-2013

)

 

Pag. 35

 

 

 


COMUNICATO


Rinnovo dell’autorizzazione all’immissione in commercio, secondo
procedura nazionale, del medicinale per uso umano «Nefazol» con
conseguente modifica stampati. (13A01921)


(GU n.55 del 6-3-2013

)

 

Pag. 36

 

 

 


COMUNICATO


Rinnovo dell’autorizzazione all’immissione in commercio, secondo
procedura nazionale, del medicinale per uso umano «Maxaquin» con
conseguente modifica stampati. (13A01922)


(GU n.55 del 6-3-2013

)

 

Pag. 36

 

 

 


COMUNICATO


Rinnovo dell’autorizzazione all’immissione in commercio, secondo
procedura nazionale, del medicinale per uso umano «Amlopol» con
conseguente modifica stampati. (13A01923)


(GU n.55 del 6-3-2013

)

 

Pag. 36

 

 

 


COMUNICATO


Rinnovo dell’autorizzazione all’immissione in commercio, secondo
procedura nazionale, del medicinale per uso umano «Micetal» con
conseguente modifica stampati. (13A01924)


(GU n.55 del 6-3-2013

)

 

Pag. 37

 

 

 


COMUNICATO


Rinnovo dell’autorizzazione all’immissione in commercio, secondo
procedura nazionale, del medicinale per uso umano «Gliconorm» con
conseguente modifica stampati. (13A01925)


(GU n.55 del 6-3-2013

)

 

Pag. 37

 

 

MINISTERO DELL’AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE

 


COMUNICATO


Assoggettabilita’ alla procedura di valutazione di impatto ambientale
del progetto di mantenimento e valorizzazione della ciminiera
dismessa a modifica della prescrizione n. 1c) del provvedimento di
esclusione n. 3479 del 25 marzo 2002 relativo alla centrale
termoelettrica di Ponti sul Mincio, presentato dalla societa’ A2A
S.p.A., in Brescia. (13A01917)


(GU n.55 del 6-3-2013

)

 

Pag. 38

 

 

 


COMUNICATO


Aggiornamento dell’autorizzazione integrata ambientale per
l’esercizio della raffineria della societa’ IPLOM S.p.a. in Busalla.
(13A02017)


(GU n.55 del 6-3-2013

)

 

Pag. 38

 

 

MINISTERO DELL’ISTRUZIONE, DELL’UNIVERSITA’ E DELLA RICERCA

 


COMUNICATO


Approvazione dei decreti ministeriali relativi alla modifica ed
integrazione dei settori artistico disciplinari e degli ordinamenti
didattici dei corsi di diploma accademico di primo livello degli
istituti superiori di studi musicali. (13A01935)


(GU n.55 del 6-3-2013

)

 

Pag. 38

 

 

MINISTERO DELLA SALUTE

 


COMUNICATO


Modificazione dell’autorizzazione all’immissione in commercio del
medicinale veterinario «PLASMALIFE» Plasma equino fresco congelato
per cavalli. (13A01944)


(GU n.55 del 6-3-2013

)

 

Pag. 38

 

 

 


COMUNICATO


Modificazione dell’autorizzazione all’immissione in commercio del
medicinale veterinario «AMOXICILLINA TRIIDRATO» 80% Chemifarma,
Polvere solubile ad uso in acqua da bere per broilers, tacchini e
suini. (13A01945)


(GU n.55 del 6-3-2013

)

 

Pag. 38

 

 

 


COMUNICATO


Modificazione dell’autorizzazione all’immissione in commercio del
medicinale veterinario «CEFOVET L» 300 mg Sospensione intramammaria
per vacche da latte. (13A01946)


(GU n.55 del 6-3-2013

)

 

Pag. 39

 

 

MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO

 


COMUNICATO


Rinnovo dell’abilitazione all’Organismo SVV Stazione Sperimentale del
Vetro, in Murano ad effettuare la valutazione di conformita’ alla
direttiva 89/106/CEE per altri prodotti da costruzione. (13A01915)


(GU n.55 del 6-3-2013

)

 

Pag. 39

 

 

 


COMUNICATO


Estensione dell’autorizzazione all’Organismo TECNOPROVE s.r.l., in
Ostuni ad effettuare la valutazione di conformita’ alla direttiva
89/106/CEE per altri prodotti da costruzione. (13A01916)


(GU n.55 del 6-3-2013

)

 

Pag. 39

 

 

RETTIFICHE

 


ERRATA-CORRIGE


Comunicato relativo al decreto del Presidente del Consiglio dei
Ministri 26 febbraio 2013, recante: «Proroga dello stato di emergenza
in conseguenza dell’evento sismico che il 26 ottobre 2012 ha colpito
il territorio delle province di Cosenza e Potenza.». (Decreto
pubblicato nella Gazzetta Ufficiale – serie generale – n. 52 del 2
marzo 2013). (13A02062)


(GU n.55 del 6-3-2013

)

 

Pag. 40

 

 


 

Licenziamento senza giusta causa: la responsabilità erariale è del dirigente

Licenziamento senza giusta causa: la responsabilità erariale è del dirigente

 

Nei ricorsi in cui l’amministrazione pubblica è condannata a risarcire il danno subito dal dipendente. Secondo l’Anief, il vice-direttore dell’USR Puglia ha violato il c. 41 dell’art. 1 della legge 92 del 2012 e potrebbe pagare fino a 12 mensilità dell’ultima retribuzione di fatto. Inviato l’esposto alla Procura della Repubblica di Bari e alla Corte dei Conti, che in materia si è espressa con sentenza n. 1916/2010.

 

Il licenziamento dei dipendenti pubblici è dichiarato inefficace dal giudice se privo del requisito di motivazione per giusta causa, di cui all’art. 2 c. 2 della legge 604/1966. Non è imputabile al dipendente, infatti, né la mancata stipula del contratto a tempo indeterminato del ricorrente precario assunti per ordine del giudice a causa della condanna dell’abuso del contratto a termine in violazione della direttiva 1999/70/CE né è stata riscontrata alcuna sanzione disciplinare prevista dal decreto legislativo 150/2009. E la condotta del dirigente dell’amministrazione appare tanto più grave dopo la soccombenza in tribunale rispetto ai risarcimenti danni già disposti in sede di conversione del suddetto contratto, visto che a questi si andrebbero ad aggiungere nuovi risarcimenti per il dipendente licenziato senza alcuna giusta causa.

 

L’Anief invita il vice-direttore dell’USR Puglia a ritirare immediatamente la nota 775 del 29 gennaio 2013 prima di incorrere nelle stesse gravi sanzioni pecuniarie già comminate dalla Corte dei Conti – sezione giurisdizionale per il Lazio – a un sindaco colpevole di aver licenziato senza motivo un suo dipendente.

 

Le vere priorità dell’Atto d’indirizzo di Profumo

Le vere priorità dell’Atto d’indirizzo di Profumo

Il ministro Profumo ha emanato l’Atto di indirizzo per 2013 come uno degli ultimi atti del suo dicastero e come eredità al suo successore. In esso sono contenute le 10 “priorità politiche” a cui si dovrà attenere l’attività amministrativa del Ministero nell’anno in corso.

L’Atto si delinea nell’ambito di quello che è stato il leit-motiv dell’azione de Ministro: l’innovazione tecnologica che, come abbiamo visto, si è tradotta in azioni concrete come l’adozione del plico telematico per le prove degli Esami di Stato, le iscrizioni scolastiche online e la generalizzazione a tutto il personale delle istanze di pensione, trasferimento etc…, che hanno guidato tutto il processo di “dematerializzazione” che l’amministrazione scolastica ha messo in campo con determinazione in quest’ultimo anno.
Tuttavia, nel carattere tanto generale, quanto opinabile delle indicazioni contenute, emergono alcune reali priorità politiche che nel documento non sono, a nostro avviso, evidenziate con il risalto che meritano.

I prestiti d’onore

La priorità 4, relativa alla promozione del diritto allo studio universitario tra le auspicabili, ancorchè generiche, azioni indicate, contempla al punto c) un’azione concreta che, se sostenuta, oltre a dare un orizzonte di speranza per il sostegno dello studio universitario, adeguerebbe il nostro Paese, a quelle virtuose strategie che molti altri paesi della UE e non, come gli USA, hanno da tempo messo in campo. Parliamo del sostegno e della promozione di quella Fondazione per il merito, istituita due anni fa, in cui dovrebbero convogliare sia risorse pubbliche che private, con il compito di elargire i prestiti d’onore, per favorire la libertà di scelta degli studi universitari agli studenti meritevoli e capaci.

La riduzione di un anno degli studi

Nella priorità 5, al punto c) è contemplata la prospettiva di adeguare la durata del percorso di studi italiano agli standard europei, con la riduzione di un anno: “occorre superare la maggiore durata del corso di studi in Italia procedendo alla relativa riduzione di un anno in connessione anche alla destinazione delle maggiori risorse disponibili per il miglioramento della qualità e della quantità dell’offerta formativa, ampliando anche i servizi di istruzione e formazione”.

Questa, a nostro avviso, è una vera priorità da attuare, come abbiamo sempre fatto presente ai vari ministri in carica, anche se il ministro, evidentemente per non compromettere il già complesso clima della campagna elettorale al momento dell’emanazione dell’Atto, non gli ha dato il dovuto risalto. In effetti, l’attenzione di Profumo a questo argomento che, com’è noto, coinvolge la scuola dai tempi di Luigi Berlinguer, è dimostrata dal fatto che ha insediato nel settembre 2012 una commissione tecnica per studiare proposte fattibili per l’anticipo del diploma a 18 anni, in coerenza con la stragrande maggioranza dei Paesi europei.

Da anticipazioni sul documento della commissione, che avrebbe ultimato il suo lavoro, non divulgato data la chiusura anticipata della legislatura, si parte dall’enunciato di “Fissare a 18 anni l’età del completamento del ciclo di istruzione scolastica lasciando invariate le risorse umane e materiali attuali e mantenendo l’impegno generale al miglioramento degli esiti di apprendimento”.
Per risolvere la questione dell’uscita a 18 anni, tre sono le diverse modalità prese in considerazione in questo decennio di dibattito, riprese anche dalla commissione tecnica:

1. anticipare a cinque anni di età l’entrata nella scuola;
2. diluire la scuola media, aggregandone una parte alla scuola di base e un altro alla secondaria superiore;
3. ridurre a quattro anni la scuola secondaria di secondo grado.

Il ministro Berlinguer, dopo che la prima soluzione scatenò l’indignazione di sinistra e sindacati, optò per la seconda soluzione: 7 anni di scuola di base e 5 anni di scuola superiore, con l’inevitabile effetto collaterale, però, della famosa “onda anomala”.

Anche in questa fase i tecnici della commissione hanno addotto più o meno scientifiche controindicazioni “pedagogiche” per l’anticipo a 5 anni che, tuttavia, sarebbe “una soluzione poco invasiva” e più agibile, anche se lascerebbe invariato l’obiettivo della liberazione delle risorse economiche. Alla fine, la soluzione indicata dalla commissione si concentrerebbe sulla quadriennalizzazione delle superiori, una sorta di 2+2.

Comunque è stato calcolato che la riduzione del percorso scolastico da 13 a 12 anni comporterebbe, in linea di massima, un risparmio 1.380 milioni di euro.

Ad ogni modo, noi siamo favorevoli alla soluzione dell’anticipo non obbligatorio (come era previsto nella Legge 53/2003) a 5 anni, purchè la scuola lo accompagni con tutte quelle forme di flessibilità e personalizzazione dei percorsi che, dovrebbe finalmente risolversi a mettere in campo.

I nuovi profili del MIUR

Nell’ambito della priorità 10, che prevede la riorganizzazione del Ministero, al punto d) si ipotizza “la selezione di nuovi profili professionali sia a livello dirigenziale che di altre aree professionali, come statistici, informatici ed ingegneri gestionali che possano affiancare con specifiche competenze tecnico-scientifiche la tradizionale cultura giuridica e amministrativo- contabile del personale delle amministrazioni dello Stato…”.

Ebbene, noi siamo convinti che accanto ai nuovi profili auspicati, occorra prevedere la presenza di profili provenienti dalla professione e dal campo “d’interesse” del Ministero dell’istruzione e cioè di docenti e dirigenti scolastici che, possano scongiurare, con il valore aggiunto del loro apporto professionale, che il Ministero sia esclusivamente costituito da amministrativi e laureati in legge. Questo crea un danno evidente per quelle problematiche di cui il MIUR deve comunque avere una funzione di indirizzo ma con una dovuta cognizione di causa.

Data la riduzione massiccia (da 500 alle attuali 150) di unità di personale “non amministrativo” collocato nei Nuclei per l’Autonomia scolastica, il ruolo di “ponte” svolto da docenti e dirigenti scolastici tra Ministero e Scuole, verrebbe meno con innegabili conseguenze sulle attività connesse all’autonomia scolastica.

Il ministro Profumo indica poi, tra le altre priorità, quella di “completare l’attuazione del sistema nazionale di valutazione”, argomento sulla cui urgenza, valenza e necessità abbiamo più volte auspicato e ribadito.

 

Paola Tonna

Presidente APEF

Incendio alla Città della Scienza di Napoli

Incendio alla Città della Scienza di Napoli
I ministri Barca e Profumo e il governatore Caldoro in prima linea per la ricostruzione

Il Ministro per la Coesione territoriale Fabrizio Barca e il Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, Francesco Profumo, e il presidente della Regione Campania Stefano Caldoro, esprimono solidarietà ai lavoratori e ai vertici di Città della Scienza, simbolo positivo di cultura e innovazione nazionale, apprezzato in Italia e nel mondo.
Il museo interattivo di Napoli, distrutto nella notte da un terribile incendio, è uno straordinario esempio di divulgazione scientifica e apprendimento, che negli anni ha coinvolto centinaia di migliaia di ragazzi e famiglie di Napoli, della Campania e del Paese, con continuità e competenza. “Deve, quindi, rinascere presto e migliore di prima”.
Per realizzare questo obiettivo il Miur ha già individuato un capitolo di spesa, a valere sul Fondo integrativo speciale per la ricerca (FISR). Il Ministro Barca e il Governatore della Campania, Stefano Caldoro, raccolta l’importante disponibilità del commissario Ue alla Politica regionale, Johannes Hahn, stanno valutando alla luce delle stime del danno la riprogrammazione di risorse economiche inserite nel Piano d’Azione e Coesione o nel Fondo Sviluppo e Coesione.
Le azioni da mettere in campo, coordinandosi con le istituzioni locali – in primis Regione e Comune – dovranno servire a far ripartire il prima possibile il polo scientifico, dando certezza agli investimenti necessari, celerità agli interventi e garantendo continuità per le lavoratrici e i lavoratori.
“La cultura e la scienza devono tornare a rappresentare le chiavi indispensabili per migliorare la qualità di vita dei cittadini e le prospettive di sviluppo dei territori” sostengono i ministri.

Sgomento e indignazione per il rogo a Città della Scienza di Napoli

Sgomento e indignazione per il rogo a Città della Scienza di Napoli

La FLC CGIL chiede azioni immediate per il ripristino di questo importante presidio culturale.

A cura della FLC CGIL di Napoli

Città della Scienza, gloriosa istituzione cittadina capace di promuovere e diffondere la conoscenza scientifica, e non solo, è stata incenerita in un rogo di vastissime proporzioni.
Anni di duro lavoro di tanti giovani operatori e qualificate professionalità hanno consentito una offerta didattica e divulgativa di primissima qualità.
Da oggi un’altra delle poche opportunità di stimolo culturale e aggregativo è sottratta ai giovani, agli studenti, alla cittadinanza.

La FLC CGIL di Napoli chiede che venga fatta piena luce sull’accaduto e l’attivazione di ogni possibile piano di recupero con l’immediato intervento dello Stato, della Regione e degli Enti locali interessati.
A questo appello si è immediatamente associato anche il Comitato direttivo nazionale della FLC CGIL che si sta tenendo a Roma.

Restituire serenità recuperare serietà

Restituire serenità recuperare serietà

di Francesco Scrima

Questo giornale arriverà ai suoi let- tori quando sta per iniziare una nuo- va legislatura, la diciassettesima, al- la quale i tempi affidano un compito cruciale per le sorti del paese. È sot- to gli occhi di tutti la drammaticità di una crisi economica che, soprattutto a causa della conseguente caduta dei li- velli occupazionali, è sempre più una pericolosa crisi sociale. Se questo è il terreno dell’emergenza più acuta e co- stituisce la priorità assoluta nelle atte- se degli elettori e per l’azione del nuo- vo parlamento e del nuovo governo, al legislatore neo eletto si chiede di assu- mere e portare a soluzione anche tante altre questioni irrisolte. Prima di tutto quel profondo riassetto e ridimensio- namento politico istituzionale (“ridur- re i costi della politica”) su cui, nono- stante il dilagare delle promesse, sono fin qui mancati la volontà e il corag- gio di mettere mano. La CISL ne ha fat- to da tempo un obiettivo forte di de- nuncia e di azione: è insopportabile, sul piano etico ed economico, lo spre- co rappresentato dall’abnorme prolife- razione di livelli istituzionali, politici e amministrativi. Numeri che agiscono da moltiplicatore per indennità e pre- bende spesso attestate ben oltre i limiti della decenza. Difficile contrastare effi- cacemente la deriva del qualunquismo, come sarebbe necessario, se non si in- terviene rimuovendo alla radice i fatto- ri che lo alimentano.

Il tema cruciale che abbiamo di fron- te, in avvio della nuova legislatura, è la crescita. Una crescita che da troppo tempo non avviene e la cui attesa non può durare oltre. Senza crescita econo- mica non si ha ricchezza da ridistribui- re al fine di rendere migliori le condi- zioni del mondo del lavoro.

Non può tornare a crescere un paese che non abbia la forza di farlo, e la sua forza risiede anzitutto nella possibilità di riconoscersi in un legislatore che ne sia guida autorevole e credibile, capace di esprimerne la ricchezza e la plurali- tà e insieme di generare la necessaria coesione. Compito immane se raffron- tato agli enormi squilibri sociali e ter- ritoriali da cui siamo afflitti, addirittu- ra disperato se continuasse a prevalere la pochezza di una politica rissosa e ri- piegata su se stessa, impegnata a divi- dere anziché unire.

La coesione non si può rivendicare, si deve costruire. Noi l’abbiamo fatto in questi tempi così difficili, assumendo- la a orientamento dei nostri comporta- menti e pagando, per questo, anche i costi che spesso comportano, nell’im- mediato, le scelte responsabili. È que- sto, peraltro, che da sempre fa la diffe- renza tra il sindacalista e il demagogo.

Stiamo vivendo certamente una sta- gione di sacrifici imposti dall’obbligo di governare compatibilità economi- che senza le quali non si realizza quel- la crescita che, come già detto, costitui- sce esigenza vitale per il paese e per i lavoratori. Un debito pubblico di due- mila miliardi di euro è una questione che non si liquida a battute. È una que- stione da risolvere nel primario interes- se del mondo del lavoro, che paga le disfunzioni prodotte dal debito sul fun- zionamento del sistema economico, di cui profittano invece le lobbies, a parti- re da quelle della finanza. Il rientro dal debito va però governato tagliando le spese improduttive e non la spesa so- ciale, attraverso scelte di politica fiscale che non gravino pressoché unicamen- te, come oggi accade, sul lavoro dipen- dente. Sarebbe davvero un’occasione perduta se i sacrifici oggi sopportati non fossero indirizzati a una profonda ristrutturazione dei rapporti sociali ed economici del Paese. Serve perciò una politica economica riformista, orien- tata a introdurre, nel quadro delinea- to dagli interessi nazionali, elementi di maggiore giustizia sociale.

Se l’obiettivo è la crescita, scuola e formazione possono esserne il moto- re. È il messaggio che vogliamo lan- ciare, al paese e alla politica, anche col nostro dibattito congressuale. A soste- nere la necessità, anche in una fase di crisi, di innalzare il livello di investi- mento in istruzione e formazione so- no ormai molti osservatori, talvolta con importanti ruoli in istituzioni econo- mico finanziarie. È una linea che al- tri paesi si sono dati e che per il nostro resta obiettivo da perseguire: colmare nel più breve tempo possibile almeno lo scarto che ci separa dal resto d’Euro- pa in termini di incidenza sul PIL della spesa per l’istruzione (4,5% contro una media del 5,7%).

Chi partecipa alle nostre assemblee e ai nostri congressi, in pieno svolgi- mento, sa che mentre rivendichiamo con forza più attenzione e più risor- se per la scuola non ci sottraiamo a quella che definiamo la sfida del rinno- vamento necessario: non quello finto, indotto dalla miopia di un indiscrimi- nato contenimento dei costi, ma quel- lo indispensabile per ridare ruolo e prestigio alla nostra scuola. Un picco- lo passo indietro, che ci riporta al Qua- derno Bianco del 2007 e al valore tutto- ra attuale dei suoi contenuti e obiettivi, apre il nostro sguardo verso gli oriz- zonti di un impegno che l’intero paese va sollecitato ad assumere, in un rinno- vato patto con la sua scuola.

Sono richieste che consegniamo al nuovo governo, chiedendo che si apra da subito un necessario confronto su ciò che è doveroso e urgente fare dopo anni di risorse tagliate e prestigio ne- gato a chi vive di scuola e di formazio- ne. Ha già fatto troppi danni la smania di protagonismo che da tempo sem-

bra contagiare chiunque guidi il mini- stero dell’istruzione: meno frenesia di apparire, più concretezza e buon sen- so nell’agire potrebbe essere l’invito da rivolgere al ministro che verrà. Può sembrare banale, lo è meno se visto al- la luce di quanto ci consegnano le cro- nache tormentate della legislatura ap- pena conclusa.

Non rientra, fra le urgenze della scuola, quella di rimettere mano al- l’architettura del sistema, se non per correggerne le più macroscopiche di- sfunzioni, dovute proprio al modo su- perficiale e sbagliato con cui talvolta si è intervenuti. Ridare serenità alla scuo- la, cogliere il disagio di chi ci lavora e attende almeno il segnale di una diver- sa attenzione, che apra la prospettiva di vedere le proprie fatiche adeguata- mente compensate e la sua professio- nalità giustamente valorizzata.

Troppe volte il sistema di istruzione e formazione è stato oggetto di inter- venti solo propagandistici o ragionie- ristici. Restituire serenità, recuperare serietà; promuovere dialogo sociale e non conflitto ideologico. Di questo c’è bisogno, del clima giusto per avvia- re un progetto di grande respiro e co- struire una scuola a misura di futuro.

Chi ostacola la riqualificazione del lavoro del docente?

Chi ostacola la riqualificazione del lavoro del docente?

di Enrico Maranzana

Il problema organizzativo è emerso di prepotenza nel corso del dibattito sull’eleggibilità dei dirigenti scolastici.

E’ stato chiesto a Stefano Stefanel, uno dei partecipanti alla discussione, di chiarire l’origine delle diverse opinioni espresse. Questa la risposta apparsa su Facebook: “Mi sembra impossibile dover spiegare che i decreti delegati sono  degli Anni Settanta e oggi siamo nel 2013. Non so, mi dica lei cosa devo dire”.

Per cogliere la natura e il senso delle innovazioni dichiarate si può leggere il Pof del liceo Giovanni Marinelli di Udine, concepito sotto la dirigenza di Stefano Stefanel.

Il quadro che emerge è nitido, saldamente ancorato alle tipiche strutture decisionali di inizio secolo scorso.

La progressione Formazione – Educazione – Istruzione – Insegnamento non è sviluppata.

Il Consiglio di Istituto è sterilizzato in quanto “Le finalità generali del Liceo sono stabilite dal Collegio dei Docenti”. In tal modo si afferma che “la scuola non è un’istituzione della nostra repubblica, ma appartiene agli insegnanti”.

Il significato di “apprendimento” sembra più legato al conoscere che non ai comportamenti esibiti dagli studenti quando affrontano un compito [competenze].

Del feed-back, elemento cardine della progettualità, dispositivo da cui non può prescindere un’organizzazione moderna, prescritto dalla legge, non c’è traccia.

L’organigramma, che dovrebbe mostrare le interconnessioni tra i diversi soggetti, non è strutturato.

La visione sistemica è assente.

Sono tutte sfaccettature di un’offerta formativa che fornisce inequivocabili elementi a sostegno della tesi avanzata in “L’analisi della pustola che infetta la scuola”.

Un secondo articolo apparso in rete [Il formicaio e il progetto. Le tavole e le favole] sviluppa ragionamenti per contrastare l’adeguamento dell’istituzione scolastica al mondo contemporaneo: il dirigente tecnico ispettivo del Miur Franco De Anna argomenta per vanificare l’impianto organizzativo dei decreti delegati richiamato in “La scuola ha una febbre da cavallo. Curiamola!”.

Il postulato su cui poggia la contestazione è: la legge dello Stato non è vincolante.

La valorizzazione della professionalità dei docenti deriva sia dall’esatta e dettagliata descrizione dell’ambito di lavoro, sia dalla circostanziata precisazione dei risultati attesi: l’assetto organizzativo fornisce la risposta a tali esigenze.

L’organizzazione, ad alto livello, è una variabile dipendente dalla natura e dalla dimensione del problema.

Il problema assegnato al sistema scolastico [finalità] riguarda la promozione e il consolidamento delle capacità, delle competenze generali e delle competenze specifiche dei giovani.

Le capacità sono qualità che si manifestano nei comportamenti esibiti quando si affronta un compito [competenze].

Le capacità sono la stella polare del servizio scolastico [Bandura, Vygotsky].

Le capacità si stimolano e si promuovono “attraverso conoscenze e abilità”.

E’ opportuno definire le capacità per elencazione. Se ne trascrivono alcune: analizzare, applicare, argomentare/giustificare, comunicare, comprendere, decidere-scegliere, generalizzare, interpretare, memorizzare, modellare, progettare, relativizzare, riconoscere, ristrutturare, sintetizzare, sistematizzare, trasferire, valutare …

Le capacità sono dei processi e come tali sono da descrivere.

L’intensità di una capacità impiegata dipende dalla dimensione del problema affrontato.

La formulazione di ipotesi di lungo periodo per la promozione delle capacità è l’architrave della “programmazione dell’azione educativa” del Collegio dei Docenti.

La formulazione di ipotesi di medio periodo per la promozione delle capacità è la spazio vitale del Consiglio di Classe.

Il Feed-back consente il monitoraggio dei processi di apprendimento che, capitalizzando gli scostamenti tra gli obiettivi programmati (capacità) e i risultati rilevati, consente il governo dei processi di apprendimento.

Le capacità portano a unità il servizio scolastico.

L’esatta e dettagliata indicazione del risultato da conseguire è la necessaria premessa alla progettazione didattica del docente. Il suo lavoro si qualificherà per l’ideazione di “occasioni di apprendimento” atte a conseguire sia i traguardi collegialmente individuati sia la trasmissione di una corretta immagine della disciplina d’appartenenza.

Una vera rivoluzione: i docenti, collegialmente e individualmente, diventano dei ricercatori-sperimentatori. La loro attività varia al variare delle qualità dell’interlocutore. Essi mettono a punto, gestiscono e governano interventi per sollecitare e confermare i comportamenti richiesti dalla dinamicità della società contemporanea.

Un parallelismo perfetto col pensiero di Albert Einstein  [“Ideas and Opinions” Crown Publishers Inc., 1954]: “A volte si considera la scuola come uno strumento per trasferire conoscenze alle nuove generazioni. Ma questo è sbagliato. La conoscenza è morta, la scuola invece serve per vivere. Essa dovrebbe sviluppare nei giovani quelle qualità e capacità che sono importanti per il benessere della società”.

Il cambiamento della struttura decisionale metterebbe in primo piano pratiche didattiche che oggi sono latenti: la capacità di argomentare, la capacità di comunicare, la capacità di generalizzare, la capacità di costruire modelli .. non sono qualità che tutti gli insegnamenti perseguono?

Il cambiamento della struttura decisionale garantirebbe l’unitarietà del servizio, consentirebbe di sfruttare le sinergie per accrescere l’incisività delle attività scolastiche, valorizzerebbe la professionalità dei docenti, ristabilirebbe il legame scuola-società.

A titolo esemplificativo si rimanda in rete a “Laboratorio di matematica: il teorema di Pitagora” che mostra la differenza tra l’insegnamento tradizionale [abilità+conoscenza] e quello previsto dall’ordinamento vigente [capacità+conoscenza].

Tfa normali e speciali, è corsa contro il tempo

da Tecnica della Scuola

Tfa normali e speciali, è corsa contro il tempo
di Alessandro Giuliani
Il Miur ha scritto una lunga Circolare a Usr e Università per auspicare il termine dei corsi entro il corrente anno scolastico. Mentre per quelli riservati ai precari di lunga data l’iter di approvazione dovrebbe terminare per fine mese. Con i decreti attuativi in uscita dopo Pasqua. L’obiettivo, in entrambi i casi, è far partecipare i neo-abilitati al reclutamento del prossimo anno e al rinnovato concorso cattedra.
I Tfa normali vanno tutti conclusi entro l’anno scolastico in corso. L’indicazione del Miur, scritta a quattro mani dai dirigenti Raffaele Liberali e Lucrezia Stellacci, rispettivamente capo dipartimento per l’Università e l’Istruzione, è giunta in questi giorni sui tavoli dei responsabili degli Usr e dei rettori a capo degli atenei coinvolti nell’organizzazione dei corsi abilitanti. Nella Circolare, con oggetto “problematiche concernenti l’attivazione e lo svolgimento dei corsi TFA, si spiega che le diverse date d’inizio dei corsi stanno creando non pochi interrogativi sulla possibilità che il termine delle attività formative possa concludersi nei tempi previsti, utili alla partecipazione dei neo abilitati (presumibilmente oltre 20mila) alle nuove procedure concorsuali il cui avvio rimane previsto per il prossimo autunno: “dal monitoraggio relativo all’articolato percorso di selezione e svolgimento dei TFA dell’a.a. 2011/12, – scrivono gli alti dirigenti del dicastero di viale Trastevere – emerge una situazione eterogenea in relazione alla tempistica di inizio delle attività didattiche e dei tempi di prevedibile conclusione delle stesse. Tale situazione assume particolare importanza anche con riferimento alla programmazione dei prossimi concorsi per il reclutamento degli insegnanti della Scuola e l’attribuzione dei contratti di supplenza annuali”. Liberali e Stallacci chiedono, dunque, “di porre la massima attenzione alla data di conclusione delle attività didattiche e di tirocinio e alla data di attribuzione del titolo abilitante a seguito dell’esame conclusivo che, si auspica, possa essere attribuito non oltre il temine del presente anno scolastico”.
La circolare del Miur dà anche altre indicazioni. Come l’incompatibilità della frequenza del dottorato e la possibilità di non svolgere parte del tirocinio nelle scuole in presenza di almeno 360 giorni di servizio come supplenti. Come ribadisce la possibilità dei “congelati” delle Ssis, ammessi ai corsi universitari abilitanti ma che per motivi giustificati non hanno potuto concludere il percorso formativo, di poter “accedere in soprannumero ai percorsi TFA ai fini del conseguimento dell’abilitazione. Va precisato che tale disposizione – continua il Miur – non è sottoposta ad alcun limite temporale, è dunque da considerarsi permanente e può essere esercitata anche nei prossimi anni accademici”.
Intanto, per quanto riguarda i Tfa speciali, riservati ai precari con almeno tre annualità da 180 giorni ciascuna svolte negli ultimi 12 anni scolastici (escluso quello in corso), continua il complesso iter di approvazione di modifica del D.M. 249 del 2010: come indicato nella versione cartacea de “La Tecnica della Scuola n. 13”, nei giorni scorsi il Mef ha trasmesso al Miur il suo via libera sul testo che introduce i corsi abilitanti riservati. Ottenuto l’ok dal Consiglio dei ministri, sarà la volta della firma del Ministro. Poi servirà la registrazione alla Corte dei Conti. Ed infine la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale. I decreti attuativi dovrebbero quindi essere pubblicati ad aprile. Con i corsi, che interesserebbero almeno 50mila potenziali candidati, al via probabilmente già nel mese di maggio. La cui conclusione (non essendo previsto lo svolgimento di centinaia di ore di tirocinio presso le scuole) assieme ai Tfa ordinari. Questa, almeno, è la volontà del Miur. Se il progetto andrà in porto ancora non è chiaro.

Il 75% delle presenze alle prove scritte del concorso a cattedra non pare attendibile

da Tecnica della Scuola

Il 75% delle presenze alle prove scritte del concorso a cattedra non pare attendibile
di Aldo Domenico Ficara
Ora considerando i numeri come attendibili, la percentuale indicata appare a prima vista erronea. Infatti, per il calcolo della suddetta percentuale si divide il numero dei presenti alle prove scritte per il numero totale degli ammessi e il risultato si moltiplica per cento, in altre parole:
Sono decine e decine i siti web che riportano la notizia di una percentuale pari al 75% riguardante le presenze effettive dei docenti ammessi alle prove scritte del concorso a cattedra, dopo aver superato lo sbarramento della prova preselettiva. In questi articoli si può leggere che in totale i candidati ammessi in tutta Italia sono 153.165, di cui presenti alle prove 126.496 (circa il 75%) di cui 11.600 ammessi con riserva a seguito delle ordinanze cautelari di sospensione pronunciate dai vari TAR aditi dai ricorrenti.
Ora considerando i numeri proposti in questi articoli come attendibili, la percentuale indicata appare a prima vista erronea. Infatti, per il calcolo della suddetta percentuale si divide il numero dei presenti alle prove scritte per il numero totale degli ammessi e il risultato si moltiplica per cento, in altre parole:
( 126.496/ 153.165 ) x 100 = 82.58 %. Quindi non il 75% ma oltre l’82% sono le presenze effettive alle prove scritte nel concorso a cattedra, con una conseguente riduzione del numero di persone che hanno rinunciato al concorso stesso. Detto questo vediamo da dove deriva il dato del 75%, facendo le dovute prove si scopre che tale percentuale si calcola nel caso in cui a 126.496 si sottrae il numero degli ammessi con riserva ovvero 11600. Avremo quindi ( ( 126.496-11600 ) / 153.165 ) x 100 = 75%. In questo caso però si considera che tutti i docenti ammessi con riserva non siano andati a fare la prova scritta del concorso a cattedra, ipotesi del tutto priva di fondamento

I numeri delle prove scritte al concorso a cattedra

da Tecnica della Scuola

I numeri delle prove scritte al concorso a cattedra
Sono 88.610 gli aspiranti docenti che hanno superato la prova di preselezione del concorsone scuola. Ognuno di loro ha potuto concorrere per diverse classi di concorso. Nel totale sono stati svolti 153.161 scritti tra gli aspiranti docenti ammessi. Un numero a cui vanno aggiunti 11.600 ammessi con riserva. Ma a presentarsi alla prova sono stati 126.496 aspiranti professori
Gli scritti sono terminati con la sessione del 28 febbraio e 1° marzo, una sessione di recupero per le prove degli aspiranti insegnanti di elementari e asilo rinviate causa maltempo. Per il ministro dell’Istruzione Francesco Profumo entro fine maggio le prove scritte saranno corrette e valutate ed entro settembre i nuovi docenti saranno a scuola.
Gli aspiranti prof vengono soprattutto dal Sud e dalle Isole, dove i candidati che si sono presentati alle prove scritte sono stati circa 60mila, contro i 30mila del Centro e i 40mila al nord. Gli ammessi agli scritti, dopo aver superato la prova di preselezione di dicembre, sono 88.610 (cifra a cui vanno aggiunti gli ammessi con riserva in seguito a ricorso), ma ognuno aveva la possibilità di partecipare a prove di diverse classi di concorso.
I ‘conteggi’ del Miur considerano domande e presenze totali.
Ecco gli ammessi, ammessi con riserva e presenti allo scritto regione per regione:
Abruzzo: 3417 ammessi – 208 ammessi con riserva – 2.839 presenti;
Basilicata: 877 ammessi – 113 ammessi con riserva – 786 presenti;
Calabria: 6.074 ammessi – 849 ammessi con riserva – 5.421 presenti;
Campania: 22.872 ammessi – 3.186 ammessi con riserva – 20.779 presenti;
Emilia Romagna: 9.294 ammessi – 374 ammessi con riserva – 7.520 presenti;
Friuli Venezia Giulia: 707 ammessi – 31 ammessi con riserva – 649 presenti;
Lazio: 17.842 ammessi – 1.053 ammessi con riserva – 13.900 presenti;
Liguria: 1.837 ammessi – 65 ammessi con riserva – 1.552 presenti;
Lombardia: 19.871 ammessi – 977 ammessi con riserva – 16.203 presenti;
Marche: 2.557 ammessi – 93 ammessi con riserva – 2.227 presenti;
Molise: 261 ammessi – 31 ammessi con riserva – 265 presenti;
Piemonte: 8.601 ammessi – 288 ammessi con riserva – 6.754 presenti;
Puglia: 12.858 ammessi – 1.028 ammessi con riserva – 10.087presenti;
Sardegna: 2.842 ammessi – 161 ammessi con riserva – 2.180 presenti;
Sicilia: 20.422 ammessi – 2.202 ammessi con riserva – 17.238 presenti;
Toscana: 13.440 ammessi – 598 ammessi con riserva – 10.567 presenti;
Umbria: 1.170 ammessi – 68 ammessi con riserva – 1.075 presenti;
Veneto: 8.223 ammessi – 275 ammessi con riserva – 6.454 presenti;
Totale: 153.165 ammessi – 11.600 ammessi con riserva – 126.496 presenti;
Ecco gli ammessi, ammessi con riserva e presenti allo scritto tra Nord, Sud e Centro:
Nord: 48.533 ammessi – 2.010 ammessi con riserva – 39.132 presenti;
Centro: 35.009 ammessi – 1.812 ammessi con riserva – 27.769 presenti;
Sud e Isole: 69.623 ammessi – 7.778 ammessi con riserva – 59.595 presenti

Fra gli 8 punti di Bersani per il M5S manca la scuola

da Tecnica della Scuola

Fra gli 8 punti di Bersani per il M5S manca la scuola
di Pasquale Almirante
Dice Bersani a “Che tempo che fa”: “La prima parola tocca a noi visto che abbiamo 460 parlamentari, il doppio della destra e il triplo di Grillo”. E propone 8 punti per un governo di cambiamento
Quali sono gli 8 punti che Bersani è pronto a rivolgere al Parlamento per ottenere la fiducia soprattutto da parte del Movimento 5 Stelle di Grillo? Una legge contro la corruzione, una contro il conflitto di interessi, una dedicata ai costi della politica; un’altra dedicata agli interventi sull’economia verde e sull’urgenza sociale. Ma puntualizza pure le differenze tra il suo e il programma di Grillo: “Per esempio, Grillo non vuole che un figlio di immigrati nato qui sia italiano e mi sembra molto tiepido sull’evasione fiscale e questo non è di sinistra. Così come quando dice che bisogna stare fuori dall’ euro, una cosa che non sta in piedi”.
E Bersani dice pure, a proposito del finanziamento ai partiti: “Anche fosse per un solo euro non sono disposto a rinunciare al principio che la politica deve avere una qualche forma di sostegno pubblico, se no la fanno solo gli ottimati e i miliardari”.
Fra gli otto punti manca dunque qualsiasi intervento sulla scuola e quindi sui precari, i concorsi, le riforme e i finanziamenti, mentre uno spiraglio ha aperto sull’edilizia scolastica, quando ha detto di dare delle somme agli Enti locali per riqualificare il territorio e mettere a norma gli edifici pubblici per dare lavoro e dare un avvio, seppure timido, a un primo barlume di economia e di consumi.
Ma è mancato anche un richiamo all’istruzione in generale, alla ricerca e alla cultura per ridisegnare un nuovo progetto di sviluppo che, di fronte alle concorrenze internazionale, può riscattare non solo il famoso Made in Italy, ma anche le particolarità artistiche e innovative uniche della nostra Nazione.
Con ogni probabilità questi aspetti si possono trovare tra le pieghe di quell’”Urgenza sociale” annunciata tra gli otto punti, ma per saperlo occorre che il candidato premier del Pd lo espliciti meglio e che magari si lasci meno condizionare dal grillismo che, come altri “ismi” del trascorso secolo, sta cercando di condizionare, in modo, a nostro parere, non del tutto urbano, la sociologia e la cultura italiana, e anche abbastanza pesantemente.
Perché in ultima analisi, piuttosto che cercare per troppo tempo l’albero adatto e più resistente su cui appendere il nuovo Governo, forse è meglio rivotare e al più presto, ma solo per avere almeno la certezza dell’incertezza che anche dopo la seconda tornata elettorale è possibile che si crei.
Se sono riusciti,attraverso marchingegni elettorali e bizantinismi politici di ogni tipo, a implementare populismi ed esemplificazioni tanto disarmanti e che dovrebbero essere, nello stesso tempo, estranei a un popolo colto e consapevole, allora che si lasci ancora a questo popola la parola e quindi un ulteriore possibilità di puntare il dito per indicare finalmente l’albero giusto, se si trova, in questa foresta di egoismi italici e di machiavellismi stucchevoli.

Iscrizioni on line, genitori e studenti all’assalto di buone scuole

da tuttoscuola.com

Iscrizioni on line, genitori e studenti all’assalto di buone scuole

Un’analisi campionaria svolta da Tuttoscuola sulle iscrizioni evidenzia che le famiglie, consapevoli che è l’istruzione a influire sul successo dei figli, si sono impegnate nella ricerca di scuole con maggiore qualità perché ormai si è diffusa la percezione che le performance fra le scuole siano molto distanti, come dimostrano anche le indagini dell’Invalsi.

Il risultato è stato che le “buone” scuole sono state sommerse dalle domande d’iscrizione. Il sistema SIDI delle “iscrizioni on line” documenta, per esempio, che all’istituto tecnico-tecnologico “A.Volta” di Perugia, dai 150 alunni delle classi prime del 2005 si è giunti oggi a ben 400 iscritti, con la presenza anche di studentesse che normalmente non frequentano gli istituti tecnici industriali.

La dirigente scolastica Rita Coccia, contattata da Tuttoscuola, esprime una forte gratitudine a tutti coloro che hanno collaborato a questa bella impresa. Il risultato è certamente frutto dell’’innovazione che abbiamo avviato a scuola attraverso il progetto scuol@ 2.0, l’apertura all’Europa con un flusso costante di scambi di studenti con scuole di Olanda o Danimarca, la frequenza da parte di tutti gli studenti delle quinte classi di stage della durata di tre settimane presso le 100 aziende con le quali collaboriamo. Siamo un tecnico di provincia – conclude la dirigente Coccia – che in quattro anni ha duplicato gli iscritti, conseguito risultati che ci consentono di guardare al futuro dei nostri periti industriali con serenità, di essere orgogliosi della nostra scuola non certo nuova ma pulita, accogliente, inclusiva, stimolante, e più che altro creativa”.

Un aumento esponenziale degli iscritti si verifica anche presso molti altri istituti (istituto “Lussana” di Bergamo; “Savoia Benincasa” di Ancona, istituto comprensivo di Cadeo, istituto parificato “Leone XIII” di Milano, Itis “Majorana” di Brindisi, etc.) impegnati in progetti di rinnovamento degli spazi e dei tempi della didattica, di sperimentazione di un nuovo ambiente di apprendimento digitale.

Molte scuole sono costrette o a estrarre a sorte i nomi dei privilegiati o ad introdurre dei test, pratica abbastanza diffusa, per limitare il numero di nuove iscrizioni. Con l’ovvia conseguenza che se non si è assistiti casualmente dalla fortuna o da un curriculum d’eccellenza, si è costretti, a volte fin dalla prima infanzia, a frequentare istituzioni scolastiche di minore qualità, dove si rischia di non riuscire a superare e recuperare ritardi di conoscenze e di competenze.

Per arrestare la crescente divaricazione del sistema scolastico è prioritaria la qualificazione del sistema dell’istruzione, allineandolo agli standard europei ed internazionali.

Iscrizioni on line: le segreterie non sono l’anello debole

da tuttoscuola.com

Iscrizioni on line: le segreterie non sono l’anello debole
 

Il comunicato ministeriale sui risultati delle iscrizioni on line, nell’esaltare una svolta storica che dovrebbe assicurare efficienza all’organizzazione del sistema, individua quello che, a suo parere, era l’anello debole, pur incolpevole, delle procedure necessarie per una programmazione e una organizzazione puntuale delle attività didattiche: le segreterie delle scuole.

“In precedenza … dopo la scadenza dei termini per la presentazione delle domande cartacee, le segreterie scolastiche iniziavano un lavoro di trasmissione dei dati dai moduli cartacei alle banche dati che impegnava le circa 10mila segreterie scolastiche diffuse sul territorio per oltre un mese, posticipando così il lavoro di organizzazione e pianificazione delle attività didattiche degli istituti”.

I ritardi di avvio regolare delle lezioni colpa del lavoro antiquato delle segreterie? Non è così, e spieghiamo perché.

Nelle segreterie scolastiche i lavori non procedono in serie (uno in dipendenza dell’altro) ma in parallelo, secondo l’organizzazione del servizio, e la trasmissione dei dati all’anagrafe nazionale degli alunni non interferisce in modo assoluto con il lavoro di pianificazione delle attività didattiche. Pertanto lasciare intendere alle famiglie degli alunni che la non regolarità cronica dell’avvio dell’anno scolastico sia dipesa, fino ad oggi, dai sistemi antiquati di lavoro delle segreterie, è ingiusto.

Nei comunicati ministeriali si dice poi che “le iscrizioni on line hanno consentito un risparmio di circa 5 milioni di fogli di carta e 84mila ore di lavoro degli impiegati delle segreterie scolastiche che non hanno dovuto più inserire a mano i dati forniti con i moduli cartacei. Grazie alle iscrizioni on line, inoltre, a pochi giorni dalla conclusione della procedura ogni scuola avrà già pronto il quadro dei nuovi iscritti, la composizione e il numero degli studenti”.

Forse in futuro tutto questo potrà avvenire, ma per quest’anno quel risparmio di carta non c’è stato (molte scuole avevano già predisposto il modello cartaceo e hanno dovuto scaricare gli elenchi degli iscritti per poter procedere alla selezione e alla formazione delle classi) e le ore impiegate per aiutare quasi mezzo milione di famiglie nella compilazione on line hanno vanificato il risparmio di lavoro previsto dal Miur.

Inoltre l’iscrizione on line fornisce al massimo l’elenco, ma non il quadro degli iscritti e la composizione delle classi che è di stretta competenza delle istituzioni scolastiche autonome.

Insomma non si tratta di essere pro o contro le iscrizioni in via telematica, che rappresentano certamente un’innovazione che può offrire importanti vantaggi, anche se sono state lanciate quest’anno con tempi e modalità discutibili. Si tratta invece di individuare i fattori critici che rendono farraginoso il processo di organizzazione del servizio scolastico.

Invito 5 marzo 2013

Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca

agli Uffici Scolastici Regionali
LORO SEDI
ai Dirigenti degli Ambiti scolastici territoriali
LORO SEDI
aIl’lntendenza Scolastica per la Lingua Italiana di
BOLZANO
all’Intendenza Scolastica perla Lingua Tedesca di
BOLZANO
all’lntendenza Scolastica per la Lingua Ladina di
BOLZANO
alla Provincia di Trento Servizio Istruzione
TRENTO
alla Sovrintendenza Agli Studi per la Regione Autonoma della Valle D’Aosta
AOSTA

e. p.c.
ai Coordinamenti Regionali dei Presidenti delle Consulte Studentesche Provinciali
LORO SEDI
ai Forum regionali delle associazione dei genitori
LORO SEDI
al Forum Nazionale delle Associazioni Studentesche
LORO SEDI

OGGETTO: 17 MARZO Giornata deIl’Unità nazionale, della Costituzione, dell’inno e della bandiera

Come più volte ricordato le celebrazioni del 150° anniversario dell’Unità d’ltaIia hanno visto un impegno straordinario di tutte le Istituzioni del Paese, e sono state una grande opportunità educativa per le scuole di ogni ordine e grado. L’entusiasmo che si è registrato intorno alle celebrazioni, soprattutto a partire dalle scuole che ne sono state protagoniste assolute per numero, qualità e creatività di proposte, hanno spinto il Parlamento, con la Legge n. 22 del 23 novembre 2012, a rendere il 17 marzo di ogni anno “Giornata dell’Unita’ nazionale, della Costituzione, dell’inno e della bandiera” allo scopo di ricordare e promuovere, neIl’ambito di una didattica diffusa, i valori di cittadinanza, fondamento di una positiva convivenza civile, nonché di riaffermare e di consolidare l’identità nazionale attraverso il ricordo e la memoria civica”.

A tal fine l’articolo 1 della citata Legge prevede che, a decorrere dal presente anno scolastico, “nelle scuole di ogni ordine e grado, nelI’ambito delle attività finalizzate all’acquisizione delle conoscenze e delle competenze relative a «Cittadinanza e Costituzione», sono organizzati percorsi didattici, iniziative e incontri celebrativi finalizzati ad informare e a suscitare la riflessione sugli eventi e sul significato del Risorgimento nonché sulle vicende che hanno condotto aIl’Unità nazionale, alla scelta dell’inno di Mameli e della bandiera nazionale e aIl’approvazione della Costituzione, anche alla luce deII’evoIuzione della storia europea”. Successivamente, all’Art. 2, si suggerisce l’insegnamento dell’inno di Mameli e dei suoi fondamenti storici e ideali.

Si invitano pertanto le scuole di ogni ordine e grado, nel rispetto dell’Autonomia prevista dall’attuale ordinamento, a prevedere, nella settimana precedente e successiva al 17 marzo stesso, momenti di riflessione, di incontro e di approfondimento sui temi sopra ricordati, anche in collaborazione con gli Enti Locali e le Associazioni del territorio.
Ricordare il percorso e l’importanza dell’Unità della Nazione è infatti un primo, importante passo per diffondere nelle nuove generazioni il senso e l’importanza deIl’essere cittadini del nostro Paese.

IL MINISTRO
Francesco Profumo

Decreto del Presidente della Repubblica 5 marzo 2013, n. 52

Decreto del Presidente della Repubblica 5 marzo 2013, n. 52
(GU n.113 del 16-5-2013)

Regolamento di organizzazione dei percorsi della sezione ad indirizzo sportivo del sistema dei licei, ai seni dell’articolo 3, comma 2, del Decreto del Presidente della Repubblica 15 marzo 2010, n. 89 (13G00095)

 
                   IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 

  Visti gli articoli 87 e 117 della Costituzione; 
  Visto l'articolo 17, comma 2, della legge 23 agosto 1988, n. 400; 
  Visto il decreto del Presidente della Repubblica 15 marzo 2010,  n.
89,   concernente   regolamento   recante   revisione    dell'assetto
ordinamentale,  organizzativo  e  didattico   dei   licei   a   norma
dell'articolo 64, comma 4, del decreto-legge 25 giugno 2008, n.  112,
convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133,  ed
in particolare l'articolo 3, comma 2, nel quale si prevede  che  alla
riorganizzazione dei percorsi delle sezioni bilingue,  delle  sezioni
ad opzione  internazionale,  di  liceo  classico  europeo,  di  liceo
linguistico europeo e ad indirizzo sportivo, si provvede con distinto
regolamento adottato ai sensi dell'articolo 17, comma 2, della  legge
23 agosto 1988, n. 400, e successive modificazioni,  sulla  base  dei
criteri previsti dallo stesso regolamento n. 89 del 2009; 
  Vista la legge 5 febbraio 1992, n. 104, e successive modificazioni,
recante legge-quadro per l'assistenza,  l'integrazione  sociale  e  i
diritti delle persone handicappate; 
  Vista la legge 11 gennaio  2007,  n.  1,  recante  disposizioni  in
materia  di  esami  di  Stato  conclusivi  dei  corsi  di  studio  di
istruzione secondaria superiore e delega al  Governo  in  materia  di
raccordo tra la scuola e le universita'; 
  Visto il decreto-legge 31  gennaio  2007,  n.  7,  convertito,  con
modificazioni, dalla legge 2  aprile  2007,  n.  40,  recante  misure
urgenti  per  la  tutela  dei  consumatori,   la   promozione   della
concorrenza, lo sviluppo di attivita' economiche, la nascita di nuove
imprese, la valorizzazione dell'istruzione tecnico-professionale e la
rottamazione di autoveicoli; 
  Visto l'articolo 64, comma 4,  lettera  b),  del  decreto-legge  25
giugno 2008, n. 112, convertito, con  modificazioni,  dalla  legge  6
agosto 2008, n. 133, recante disposizioni  urgenti  per  lo  sviluppo
economico, la semplificazione, la competitivita', la  stabilizzazione
della finanza pubblica e la perequazione tributaria; 
  Visto l'articolo 2, commi dal 4-septiesdecies al 4-undevicies,  del
decreto-legge   29   dicembre   2010,   n.   225,   convertito,   con
modificazioni, dalla legge 26 febbraio 2011, n. 10,  recante  proroga
di termini previsti  da  disposizioni  legislative  e  di  interventi
urgenti in materia tributaria e  di  sostegno  alle  imprese  e  alle
famiglie; 
  Visto l'articolo 19,  del  decreto-legge  6  luglio  2011,  n.  98,
convertito, con modificazioni, dalla legge 15 luglio  2011,  n.  111,
recante disposizioni urgenti per la stabilizzazione finanziaria; 
  Visto il decreto  legislativo  16  aprile  1994,  n.  297,  recante
approvazione del testo unico delle disposizioni  legislative  vigenti
in materia di istruzione, relative  alle  scuole  di  ogni  ordine  e
grado; 
  Visto il  decreto  legislativo  15  aprile  2005,  n.  76,  recante
definizione delle norme generali sul diritto-dovere all'istruzione  e
alla formazione, a norma dell'articolo 2, comma 1, lettera c),  della
legge 28 marzo 2003, n. 53, e successive modificazioni; 
  Visto il decreto legislativo 17 ottobre 2005, n. 226, recante norme
generali e livelli essenziali delle prestazioni relativi  al  secondo
ciclo del sistema educativo  di  istruzione  e  formazione,  a  norma
dell'articolo 2 della legge  28  marzo  2003,  n.  53,  e  successive
modificazioni; 
  Visto il decreto del Presidente della Repubblica 8 marzo  1999,  n.
275, concernente regolamento recante norme in  materia  di  autonomia
delle istituzioni scolastiche, ai sensi dell'articolo 21 della  legge
15 marzo 1997, n. 59; 
  Visto il decreto del Presidente della Repubblica 22 giugno 2009, n.
122,  concernente  regolamento  recante  coordinamento  delle   norme
vigenti  per  la  valutazione  degli  alunni  e  ulteriori  modalita'
applicative  in  materia,  ai  sensi  degli  articoli  2  e   3   del
decreto-legge  1°   settembre   2008,   n.   137,   convertito,   con
modificazioni, dalla legge 30 ottobre 2008, n. 169; 
  Visto il decreto del Ministro della pubblica istruzione  22  agosto
2007, n. 139, concernente regolamento recante  norme  in  materia  di
adempimento dell'obbligo di istruzione,  ai  sensi  dell'articolo  1,
comma 622, della legge 27 dicembre 2006, n. 296; 
  Visto il decreto del Ministro dell'istruzione,  dell'universita'  e
della ricerca 7 ottobre 2010, n. 211, concernente regolamento recante
indicazioni  nazionali  riguardanti  gli   obiettivi   specifici   di
apprendimento concernenti le attivita' e  gli  insegnamenti  compresi
nei piani  degli  studi  previsti  per  i  percorsi  liceali  di  cui
all'articolo 10, comma 3, del decreto del Presidente della Repubblica
15 marzo 2010, n. 89, in relazione all'articolo 2, commi 1 e  3,  del
medesimo regolamento; 
  Vista la preliminare  deliberazione  del  Consiglio  dei  Ministri,
adottata nella riunione dell'8 settembre 2011; 
  Sentito il parere  reso  dal  Consiglio  nazionale  della  pubblica
istruzione, nell'adunanza del 14 dicembre 2011; 
  Acquisito il parere della Conferenza unificata di cui  all'articolo
8 del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281,  reso  in  data  27
ottobre 2011; 
  Udito il parere del  Consiglio  di  Stato  espresso  dalla  sezione
consultiva per gli atti normativi nell'Adunanza del 3 aprile 2012; 
  Acquisiti i pareri delle competenti Commissioni  della  Camera  dei
Deputati e del Senato della Repubblica; 
  Vista la deliberazione del Consiglio dei  Ministri  adottata  nella
riunione dell'11 gennaio 2013; 
  Sulla proposta del  Ministro  dell'istruzione,  dell'universita'  e
della ricerca, di concerto  con  i  Ministri  dell'economia  e  delle
finanze, per la pubblica amministrazione e la semplificazione  e  per
gli affari regionali, il turismo e lo sport; 

                              E m a n a 
                      il seguente regolamento: 

                               Art. 1 

                               Oggetto 

  1. Il presente decreto  disciplina  l'organizzazione  dei  percorsi
delle sezioni ad indirizzo sportivo nel sistema dei  licei  ai  sensi
dell'articolo 3, comma 2, del decreto del Presidente della Repubblica
15 marzo 2010, n. 89, secondo i criteri in esso previsti. 
  2. La sezione ad indirizzo sportivo si inserisce strutturalmente, a
partire dal primo anno di studio, nel percorso del liceo  scientifico
di cui all'articolo 8 del decreto del Presidente della Repubblica  15
marzo 2010, n. 89, nell'ambito  del  quale  propone  insegnamenti  ed
attivita' specifiche. 
  3. Le istituzioni scolastiche che  richiedono  l'attivazione  della
sezione  ad  indirizzo  sportivo  devono  disporre  di  impianti   ed
attrezzature ginnico-sportive adeguati.
                               Art. 2 

            Finalita' della sezione ad indirizzo sportivo 

  1. La sezione ad indirizzo sportivo  e'  volta  all'approfondimento
delle scienze motorie e sportive e di una o piu' discipline  sportive
all'interno di un quadro culturale  che  favorisce,  in  particolare,
l'acquisizione delle conoscenze e dei  metodi  propri  delle  scienze
matematiche, fisiche e naturali nonche' dell'economia e del  diritto.
Guida lo studente a sviluppare le  conoscenze  e  le  abilita'  ed  a
maturare le competenze necessarie per individuare le interazioni  tra
le diverse forme del sapere, l'attivita'  motoria  e  sportiva  e  la
cultura propria dello sport, assicurando la padronanza dei linguaggi,
delle tecniche e delle metodologie relative. 
  2. Le istituzioni scolastiche coinvolte assicurano,  con  opportune
misure anche  attraverso  gli  itinerari  di  orientamento,  le  pari
opportunita' di tutti gli studenti, compresi quelli che si trovano in
condizione di criticita' formativa e in condizione di disabilita' nei
limiti delle risorse finanziarie disponibili a legislazione vigente. 
  3. La sezione ad indirizzo sportivo realizza il profilo  educativo,
culturale e professionale dello studente a  conclusione  del  secondo
ciclo del sistema educativo di istruzione  e  di  formazione  per  il
sistema dei licei di cui all'allegato A  al  decreto  del  Presidente
della Repubblica 15 marzo 2010, n. 89. A tale  fine,  il  profilo  e'
integrato con i risultati di apprendimento previsti per la sezione ad
indirizzo sportivo. 
  4. I risultati  di  apprendimento,  il  piano  degli  studi  e  gli
obiettivi  specifici  di  apprendimento  relativi  alla  sezione   ad
indirizzo  sportivo  sono  riportati  nell'allegato  A  al   presente
decreto.
                               Art. 3 

               Configurazione dell'indirizzo sportivo 

  1.  La  sezione  ad  indirizzo  sportivo   adotta   le   forme   di
flessibilita' didattica e  organizzativa  previste  dal  decreto  del
Presidente della Repubblica 8 marzo 1999, n. 275, anche  al  fine  di
adeguare il percorso  liceale,  nel  quale  essa  e'  strutturalmente
inserita,  agli  specifici  bisogni  formativi  degli  studenti,  ivi
compresi gli alunni disabili e con  bisogni  educativi  speciali.  Ai
fini della determinazione della quota del piano degli  studi  rimessa
all'istituzione scolastica,  si  applicano  le  disposizioni  di  cui
all'articolo 10, comma 1, lettera  c),  del  decreto  del  Presidente
della Repubblica 15 marzo 2010, n. 89. 
  2.  L'orario  annuale  delle   attivita'   e   degli   insegnamenti
obbligatori per tutti gli  studenti  e'  di  n.  891  ore  nel  primo
biennio, corrispondenti a n. 27 ore medie settimanali e di n. 990 ore
nel secondo biennio e nel quinto anno, corrispondenti  a  n.  30  ore
medie settimanali. 
  3. Al superamento dell'esame di Stato e' rilasciato il  diploma  di
liceo  scientifico,  con  l'indicazione  di  "sezione  ad   indirizzo
sportivo". Il diploma e'  inoltre  integrato  con  la  certificazione
delle competenze acquisite dallo studente. 
  4. Il diploma consente l'accesso all'universita' ed  agli  istituti
di alta  formazione  artistica,  musicale  e  coreutica,  nonche'  ai
percorsi di istruzione e formazione tecnica superiore di cui ai  capi
II e III del decreto del Presidente del  Consiglio  dei  Ministri  25
gennaio 2008, pubblicato  nella  Gazzetta  Ufficiale  n.  86  dell'11
aprile 2008, fermo restando il valore del diploma  medesimo  a  tutti
gli altri effetti previsti dall'ordinamento giuridico. 
  5. In prima applicazione del  presente  regolamento,  nel  rispetto
della programmazione regionale dell'offerta formativa, e tenuto conto
della valutazione effettuata dall'ufficio  scolastico  regionale,  le
sezioni ad indirizzo sportivo di ciascuna regione non possono  essere
istituite in numero superiore a quello delle relative province, fermo
restando il conseguimento, a regime, degli  obiettivi  finanziari  di
cui all'articolo  64  del  decreto-legge  25  giugno  2008,  n.  112,
convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133,  ed
evitando comunque che l'attivazione di tali sezioni possa determinare
esuberi di personale in una o piu' classi di concorso. 
  6. Eventuali sezioni aggiuntive  di  liceo  ad  indirizzo  sportivo
possono essere istituite qualora le risorse di  organico  annualmente
assegnate lo consentano e sempreche' cio' non determini la  creazione
di situazioni di esubero di personale.
                               Art. 4 

                    Strumenti e misure operative 

  1. Al fine di assicurare il pieno  raggiungimento  delle  finalita'
istituzionali delle sezioni ad indirizzo  sportivo,  e'  prevista  la
realizzazione di accordi e collaborazioni con  soggetti  qualificati.
In particolare: 
    a) nell'ambito del sistema delle  scuole  statali,  i  competenti
Uffici scolastici regionali  stipulano  apposite  convenzioni  con  i
Comitati regionali del CONI e del CIP e con le province in materia di
rapporti tra le istituzioni scolastiche  interessate  ed  i  soggetti
associati al CONI e al CIP o da  essi  riconosciuti,  sulla  base  di
linee  programmatiche  definite  di   concerto   tra   il   Ministero
dell'istruzione, dell'universita' e della ricerca e il  Ministro  con
delega allo sport e concordate con  il  Comitato  Olimpico  Nazionale
Italiano (CONI) e  il  Comitato  Italiano  Paralimpico  (CIP).  Dalla
stipula delle convenzioni non possono derivare nuovi o maggiori oneri
per la finanza pubblica; 
    b) nell'ambito del sistema  delle  scuole  paritarie,  i  gestori
stipulano apposite convenzioni con i Comitati regionali del  Comitato
Olimpico  Nazionale  Italiano  (CONI)   e   del   Comitato   Italiano
Paralimpico  (CIP)  in  materia  di  rapporti  tra   le   istituzioni
scolastiche interessate ed i soggetti associati al CONI e al CIP o da
essi riconosciuti. Le suddette  convenzioni  devono  essere  conformi
alle eventuali convenzioni di cui alla lettera a); 
    c) le istituzioni scolastiche, statali e paritarie,  nelle  quali
sono attivate sezioni ad indirizzo sportivo,  sia  singolarmente  che
collegate in rete,  possono  stipulare  convenzioni  con  universita'
statali o private, ovvero con province, comuni, citta' metropolitane,
istituzioni, enti, associazioni o agenzie operanti sul territorio che
intendano dare  il  loro  apporto  alla  realizzazione  di  specifici
obiettivi legati alla  formazione  e  all'attivita'  sportiva.  Dalla
stipula delle convenzioni non possono derivare nuovi o maggiori oneri
per la finanza pubblica.
                               Art. 5 

                    Regioni a statuto speciale e 
              province autonome di Trento e di Bolzano 

  1. All'attuazione del presente regolamento nelle regioni a  statuto
speciale e nelle province autonome di Trento e di Bolzano si provvede
in conformita' ai rispettivi statuti e relative norme di  attuazione,
nonche' alla legge costituzionale 18 ottobre 2001, n. 3. 
  2. Le disposizioni del presente regolamento si applicano anche alle
scuole con lingua di insegnamento slovena, fatte salve  le  modifiche
ed  integrazioni  per  gli  opportuni  adattamenti   agli   specifici
ordinamenti di tali  scuole,  nel  limite  massimo  di  n.  1188  ore
annuali.
                               Art. 6 

                        Verifiche periodiche 

  1. Il Ministero dell'istruzione, dell'universita' e della ricerca -
Direzione generale per gli ordinamenti scolastici e  per  l'autonomia
scolastica procede ad una  verifica  periodica  dell'efficacia  delle
attivita' della sezione ad indirizzo sportivo, anche in  collegamento
con le iniziative del sistema nazionale  di  valutazione  individuato
dall'articolo 2,  commi  dal  4-septiesdecies  al  4-undevicies,  del
decreto-legge   29   dicembre   2010,   n.   225,   convertito,   con
modificazioni, dalla legge 26 febbraio 2011, n. 10. A tal  fine,  per
un quinquennio dall'entrata in vigore del regolamento,  il  Ministero
dell'istruzione, dell'universita' e della ricerca  si  avvale  di  un
apposito gruppo di lavoro,  avente  la  funzione  di  monitorare  sul
territorio nazionale  l'assetto  organizzativo-didattico-disciplinare
della sezione ad indirizzo sportivo, nonche' le esperienze realizzate
dalle scuole in campo didattico-sportivo ai sensi degli articoli 4, 5
e 6 del decreto del Presidente della Repubblica 8 marzo 1999, n. 275,
le professionalita' cosi' formate,  l'impiantistica  specifica  degli
istituti scolastici e la cultura sportiva propria di ogni territorio.
Dall'istituzione del gruppo di lavoro non possono  derivare  nuovi  o
maggiori oneri per la finanza pubblica.
                               Art. 7 

                         Disposizioni finali 

  1. Le disposizioni del presente regolamento trovano applicazione  a
decorrere  dall'anno  scolastico  successivo  alla  data  della   sua
pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana. 
  2. All'attuazione del presente regolamento si provvede  nei  limiti
delle  risorse  finanziarie,   umane   e   strumentali   previste   a
legislazione vigente, senza nuovi o maggiori  oneri  per  la  finanza
pubblica, fermi restando gli obiettivi previsti dall'articolo 64  del
decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito, con  modificazioni,
dalla legge 6 agosto 2008, n. 133. 
  Il presente decreto, munito del sigillo dello Stato, sara' inserito
nella  Raccolta  ufficiale  degli  atti  normativi  della  Repubblica
italiana. E' fatto obbligo a chiunque spetti di osservarlo e di farlo
osservare. 
    Dato a Roma, addi' 5 marzo 2013 

                             NAPOLITANO 

                            Monti,  Presidente  del   Consiglio   dei
                            Ministri 

                            Profumo,    Ministro     dell'istruzione,
                            dell'universita' e della ricerca 

                            Grilli, Ministro  dell'economia  e  delle
                            finanze 

                            Patroni Griffi, Ministro per la  pubblica
                            amministrazione e la semplificazione 

                            Gnudi, Ministro per gli affari regionali,
                            il turismo e lo sport 

Visto, il Guardasigilli: Severino 

Registrato alla Corte dei conti il 10 maggio 2013 
Ufficio di controllo sugli atti del MIUR, del MIBAC, del Min.  Salute
e del Min. Lavoro, registro n. 6, foglio n. 1

dpr052_13

                     RISULTATI DI APPRENDIMENTO 

    Risultati di apprendimento specifici della sezione  ad  indirizzo
sportivo 
    «La sezione ad indirizzo sportivo  e'  volta  all'approfondimento
delle scienze motorie e di una o piu' discipline sportive all'interno
di un quadro culturale che favorisce, in particolare,  l'acquisizione
delle conoscenze e  dei  metodi  propri  delle  scienze  matematiche,
fisiche e naturali e dell'economia e del diritto. Guida lo studente a
sviluppare le conoscenze e le abilita' ed a  maturare  le  competenze
necessarie per individuare le interazioni tra le  diverse  forme  del
sapere, l'attivita' motoria e sportiva e  la  cultura  propria  dello
sport, assicurando la padronanza  dei  linguaggi,  delle  tecniche  e
delle metodologie relative» (art. 2, comma 1). 
    Gli studenti, a conclusione  del  percorso  di  studio,  oltre  a
raggiungere i risultati di apprendimento comuni ai  percorsi  liceali
ed i risultati di apprendimento specifici del  liceo  scientifico  di
cui all'Allegato A al decreto  del  Presidente  della  Repubblica  15
marzo 2010, n. 89, dovranno: 
    saper applicare  i  metodi  della  pratica  sportiva  in  diversi
ambiti; 
    saper elaborare  l'analisi  critica  dei  fenomeni  sportivi,  la
riflessione metodologica sullo sport e sulle  procedure  sperimentali
ad esso inerenti; 
    essere in  grado  di  ricercare  strategie  atte  a  favorire  la
scoperta del ruolo pluridisciplinare e sociale dello sport; 
    saper approfondire la  conoscenza  e  la  pratica  delle  diverse
discipline sportive; 
    essere in grado di  orientarsi  nell'ambito  socio-economico  del
territorio e nella rete di interconnessioni che  collega  fenomeni  e
soggetti della propria realta' territoriale con contesti nazionali ed
internazionali. 

  INDICAZIONI NAZIONALI RIGUARDANTI GLI OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO 

                    LINGUA E LETTERATURA ITALIANA 

LINEE GENERALI E COMPETENZE 
Lingua 
    La lingua italiana rappresenta un bene  culturale  nazionale,  un
elemento essenziale dell'identita' di ogni studente e il  preliminare
mezzo di accesso alla conoscenza: la dimensione linguistica si  trova
infatti  al  crocevia  fra   la   competenze   comunicative,   logico
argomentative e culturali declinate dal Profilo educativo,  culturale
e professionale comune a tutti i percorsi liceali. 
    Al termine del percorso liceale lo studente padroneggia la lingua
italiana: e' in grado di esprimersi, in forma scritta  e  orale,  con
chiarezza e proprieta', variando - a seconda dei diversi  contesti  e
scopi  -  l'uso  personale  della  lingua;  di  compiere   operazioni
fondamentali,  quali  riassumere  e  parafrasare   un   testo   dato,
organizzare e motivare un ragionamento; di illustrare e  interpretare
in termini essenziali un fenomeno storico, culturale, scientifico. 
    L'osservazione sistematica delle strutture linguistiche  consente
allo studente  di  affrontare  testi  anche  complessi,  presenti  in
situazioni di studio o di lavoro. A questo scopo si  serve  anche  di
strumenti forniti  da  una  riflessione  metalinguistica  basata  sul
ragionamento circa le  funzioni  dei  diversi  livelli  (ortografico,
interpuntivo, morfosintattico, lessicale-semantico,  testuale)  nella
costruzione ordinata del discorso. 
    Ha inoltre  una  complessiva  coscienza  della  storicita'  della
lingua italiana, maturata attraverso la lettura fin  dal  biennio  di
alcuni testi letterari distanti nel  tempo,  e  approfondita  poi  da
elementi  di  storia  della   lingua,   delle   sue   caratteristiche
sociolinguistiche  e  della  presenza  dei   dialetti,   nel   quadro
complessivo dell'Italia odierna, caratterizzato dalle varieta'  d'uso
dell'italiano  stesso.  Nella  sezione  ad  indirizzo  sportivo,   lo
studente ha  maturato  anche  la  consapevolezza  della  specificita'
dell'uso della lingua italiana in ambito sportivo. 
Letteratura 
    Il gusto per la lettura resta un obiettivo  primario  dell'intero
percorso di istruzione, da non compromettere attraverso una  indebita
e astratta insistenza sulle griglie interpretative  e  sugli  aspetti
metodologici, la cui  acquisizione  avverra'  progressivamente  lungo
l'intero quinquennio, sempre a contatto con i testi e con i  problemi
concretamente sollevati dalla loro esegesi. A descrivere il  panorama
letterario  saranno  altri   autori   e   testi,   oltre   a   quelli
esplicitamente  menzionati,  scelti  in  autonomia  dal  docente,  in
ragione  dei  percorsi  che  riterra'  piu'   proficuo   mettere   in
particolare  rilievo  e  della  specificita'  dei  singoli  indirizzi
liceali. Nella sezione ad indirizzo sportivo, particolare  attenzione
sara'  dedicata  allo  studio  di  autori  e  di  testi  legati  alla
letteratura sportiva. 
    Al termine  del  percorso  lo  studente  ha  compreso  il  valore
intrinseco della lettura, come risposta a  un  autonomo  interesse  e
come  fonte  di  paragone  con  altro  da  se'   e   di   ampliamento
dell'esperienza del mondo; ha inoltre acquisito stabile  familiarita'
con la letteratura, con i suoi strumenti espressivi e con  il  metodo
che essa richiede. E' in grado di riconoscere  l'interdipendenza  fra
le esperienze che vengono rappresentate (i temi, i sensi espliciti  e
impliciti, gli archetipi e le forme simboliche) nei testi  e  i  modi
della  rappresentazione  (l'uso  estetico  e  retorico  delle   forme
letterarie e la loro capacita' di contribuire al senso). 
    Lo  studente  acquisisce   un   metodo   specifico   di   lavoro,
impadronendosi   via   via   degli   strumenti   indispensabili   per
l'interpretazione  dei  testi:  l'analisi  linguistica,   stilistica,
retorica;  l'intertestualita'  e  la  relazione  fra  temi  e  generi
letterari; l'incidenza della stratificazione di letture  diverse  nel
tempo.  Ha  potuto  osservare   il   processo   creativo   dell'opera
letteraria,  che  spesso  si  compie  attraverso  stadi  diversi   di
elaborazione. Nel corso del quinquennio matura un'autonoma  capacita'
di interpretare e commentare testi in prosa e in versi, di porre loro
domande personali e paragonare  esperienze  distanti  con  esperienze
presenti nell'oggi. 
    Lo studente ha inoltre una chiara cognizione del percorso storico
della letteratura italiana dalle Origini ai nostri giorni: coglie  la
dimensione storica  intesa  come  riferimento  a  un  dato  contesto;
l'incidenza  degli  autori  sul  linguaggio  e  sulla   codificazione
letteraria (nel senso sia della continuita' sia  della  rottura);  il
nesso con le domande storicamente presenti nelle diverse  epoche.  Ha
approfondito poi la relazione fra letteratura  ed  altre  espressioni
culturali,  anche  grazie   all'apporto   sistematico   delle   altre
discipline che si presentano sull'asse del  tempo  (storia  e  storia
della  filosofia).  Ha  una  adeguata  idea  dei  rapporti   con   le
letterature di altri Paesi, affiancando la lettura di autori italiani
a letture di autori stranieri,  da  concordare  eventualmente  con  i
docenti di Lingua e cultura straniera, e degli scambi  reciproci  fra
la letteratura e le altre arti. E' cosi' posto  nella  condizione  di
riconoscere anche il valore e le potenzialita' dei beni  artistici  e
ambientali, per una loro corretta fruizione e valorizzazione. 
    Ha compiuto letture dirette dei testi (opere  intere  o  porzioni
significative di esse,  in  edizioni  filologicamente  corrette),  ha
preso  familiarita'  con  le  caratteristiche  della  nostra   lingua
letteraria, formatasi in epoca antica con l'apparire delle  opere  di
autori  di  primaria  importanza,  soprattutto  di  Dante.   Ha   una
conoscenza consistente della Commedia dantesca, della quale ha  colto
il valore artistico e il significato per il  costituirsi  dell'intera
cultura italiana.  Nell'arco  della  storia  letteraria  italiana  ha
individuato i movimenti culturali, gli autori di maggiore  importanza
e le opere di cui si e' avvertita una ricorrente presenza nel  tempo,
e ha colto  altresi'  la  coesistenza,  accanto  alla  produzione  in
italiano, della produzione in dialetto. 
    La lettura di testi  di  valore  letterario  ha  consentito  allo
studente  un  arricchimento   anche   linguistico,   in   particolare
l'ampliamento del patrimonio lessicale e semantico, la  capacita'  di
adattare la sintassi alla costruzione del significato e  di  adeguare
il registro e il tono ai  diversi  temi,  l'attenzione  all'efficacia
stilistica, che sono presupposto della competenza di scrittura. 
OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO 
Lingua 
Primo Biennio 
    Nel primo biennio, lo studente colma eventuali lacune e consolida
e approfondisce le capacita' linguistiche orali e  scritte,  mediante
attivita' che promuovano un  uso  linguistico  efficace  e  corretto,
affiancate da una riflessione sulla lingua orientata ai dinamismi  di
coesione  morfosintattica   e   coerenza   logico-argomentativa   del
discorso, senza indulgere in minuziose  tassonomie  e  riducendo  gli
aspetti nomenclatori. Le differenze generali  nell'uso  della  lingua
orale,  scritta  e   trasmessa   saranno   oggetto   di   particolare
osservazione, cosi' come  attenzione  sara'  riservata  alle  diverse
forme della videoscrittura e della comunicazione multimediale. 
    Nell'ambito della produzione orale lo studente sara' abituato  al
rispetto dei turni  verbali,  all'ordine  dei  temi  e  all'efficacia
espressiva. Nell'ambito della produzione scritta  sapra'  controllare
la costruzione del testo  secondo  progressioni  tematiche  coerenti,
l'organizzazione logica entro e oltre la frase, l'uso dei  connettivi
(preposizioni, congiunzioni, avverbi e segnali di strutturazione  del
testo),  dell'interpunzione,  e  sapra'  compiere   adeguate   scelte
lessicali. 
    Tali attivita' consentiranno di sviluppare la competenza testuale
sia  nella  comprensione  (individuare  dati  e  informazioni,   fare
inferenze,  comprendere  le  relazioni  logiche  interne)  sia  nella
produzione (curare la dimensione testuale, ideativa  e  linguistica).
Oltre alla pratica tradizionale dello scritto esteso, nelle sue varie
tipologie, lo studente sara' in grado di comporre  brevi  scritti  su
consegne  vincolate,  paragrafare,  riassumere  cogliendo  i   tratti
informativi salienti di un testo, titolare, parafrasare, relazionare,
comporre testi variando i registri e i punti di vista. 
    Questo percorso utilizzera' le opportunita' offerte da  tutte  le
discipline  con   i   loro   specifici   linguaggi   per   facilitare
l'arricchimento del lessico e sviluppare le capacita' di  interazione
con  diversi  tipi  di  testo,  compreso   quello   scientifico:   la
trasversalita' dell'insegnamento della Lingua italiana impone che  la
collaborazione con le altre discipline sia effettiva  e  programmata.
Nella sezione ad indirizzo  sportivo  si  terra'  conto  anche  della
comunicazione legata al mondo dello sport (il racconto  sportivo,  la
cronaca sportiva, le parole dello sport). 
    Al termine del primo biennio affrontera', in prospettiva storica,
il tema della nascita, dalla matrice latina, dei volgari  italiani  e
della diffusione del fiorentino letterario fino alla sua  sostanziale
affermazione come lingua italiana. 
Secondo Biennio e Quinto Anno 
    Nel secondo biennio e nell'anno finale lo  studente  consolida  e
sviluppa le proprie conoscenze e competenze linguistiche in tutte  le
occasioni adatte a riflettere  ulteriormente  sulla  ricchezza  e  la
flessibilita' della lingua, considerata in  una  grande  varieta'  di
testi proposti allo studio. 
    L'affinamento delle competenze di comprensione e produzione sara'
perseguito  sistematicamente,  in   collaborazione   con   le   altre
discipline  che  utilizzano  testi,  sia  per  lo  studio  e  per  la
comprensione sia per  la  produzione  (relazioni,  verifiche  scritte
ecc.). In  questa  prospettiva,  si  avra'  particolare  riguardo  al
possesso dei lessici  disciplinari,  con  particolare  attenzione  ai
termini che passano dalle lingue speciali alla lingua  comune  o  che
sono dotati di diverse accezioni nei diversi ambiti di uso. 
    Lo studente analizzera' i testi letterari anche sotto il  profilo
linguistico, praticando la  spiegazione  letterale  per  rilevare  le
peculiarita' del lessico, della semantica e  della  sintassi  e,  nei
testi poetici, l'incidenza del linguaggio figurato e  della  metrica.
Essi, pur restando al centro dell'attenzione, andranno affiancati  da
testi di altro tipo, evidenziandone volta a volta i tratti peculiari;
nella prosa saggistica, ad esempio,  si  metteranno  in  evidenza  le
tecniche dell'argomentazione. 
    Nella prospettiva storica della lingua si metteranno in  luce  la
decisiva codificazione cinquecentesca, la  fortuna  dell'italiano  in
Europa  soprattutto  in  epoca  rinascimentale,  l'importanza   della
coscienza  linguistica  nelle  generazioni   del   Risorgimento,   la
progressiva  diffusione   dell'italiano   parlato   nella   comunita'
nazionale  dall'Unita'  ad  oggi.  Saranno  segnalate   le   tendenze
evolutive piu' recenti per quanto riguarda la  semplificazione  delle
strutture  sintattiche,  la  coniazione  di  composti   e   derivati,
l'accoglienza e il calco di dialettalismi e forestierismi. 
Letteratura 
Primo biennio 
    Nel corso del primo biennio lo studente incontra opere  e  autori
significativi della classicita', da leggere in traduzione, al fine di
individuare i caratteri  principali  della  tradizione  letteraria  e
culturale, con  particolare  attenzione  a  opere  fondative  per  la
civilta' occidentale e radicatesi - magari in  modo  inconsapevole  -
nell'immaginario collettivo, cosi' come e'  andato  assestandosi  nel
corso dei secoli (i poemi omerici, la tragedia attica del  V  secolo,
l'Eneide, qualche altro testo  di  primari  autori  greci  e  latini,
specie nei Licei privi di discipline classiche, la  Bibbia);  accanto
ad altre letture da autori di epoca moderna anche stranieri, leggera'
i Promessi Sposi di  Manzoni,  quale  opera  che  somma  la  qualita'
artistica,  il  contributo  decisivo  alla  formazione  dell'italiano
moderno, l'esemplarita' realizzativa della forma-romanzo,  l'ampiezza
e la varieta' di temi e di prospettive sul mondo.  Nella  sezione  ad
indirizzo sportivo lo studente si soffermera' anche su testi, antichi
e moderni, riguardanti i temi dell'agonismo e dell'etica sportiva. 
    Alla fine del primo  biennio  si  accostera',  attraverso  alcune
letture di testi, alle prime espressioni della letteratura  italiana:
la poesia religiosa, i Siciliani, la poesia toscana prestilnovistica.
Attraverso l'esercizio sui testi inizia ad  acquisire  le  principali
tecniche di analisi (generi letterari, metrica, retorica, ecc.). 
Secondo Biennio 
    Il disegno storico della letteratura italiana si estendera' dallo
Stilnovo al Romanticismo. Il tracciato  diacronico,  essenziale  alla
comprensione della storicita' di ogni fenomeno  letterario,  richiede
di selezionare, lungo l'asse del  tempo,  i  momenti  piu'  rilevanti
della civilta' letteraria, gli scrittori e le opere  che  piu'  hanno
contribuito sia a definire la cultura del periodo  cui  appartengono,
sia ad arricchire, in  modo  significativo  e  durevole,  il  sistema
letterario   italiano   ed   europeo,   tanto   nel   merito    della
rappresentazione  simbolica  della  realta',  quanto  attraverso   la
codificazione e  l'innovazione  delle  forme  e  degli  istituti  dei
diversi generi. Su questi occorrera', dunque,  puntare,  sottraendosi
alla tentazione di un generico enciclopedismo. 
    Il senso e l'ampiezza  del  contesto  culturale,  dentro  cui  la
letteratura si situa con i mezzi espressivi che le sono  propri,  non
possono essere ridotti a  semplice  sfondo  narrativo  sul  quale  si
stampano autori e testi. Un panorama composito, che sappia dar  conto
delle  strutture  sociali  e  del  loro   rapporto   con   i   gruppi
intellettuali (la borghesia comunale, il clero, le corti, la  citta',
le forme della committenza), dell'affermarsi  di  visioni  del  mondo
(l'umanesimo, il rinascimento, il barocco, l'Illuminismo) e di  nuovi
paradigmi   etici   e   conoscitivi    (la    nuova    scienza,    la
secolarizzazione), non puo'  non  giovarsi  dell'apporto  di  diversi
domini disciplinari. 
    E' dentro questo quadro, di descrizione e di analisi dei processi
culturali - cui concorrera' lo studio della storia, della filosofia e
delle   discipline   scientifiche   -   che   troveranno   necessaria
collocazione, oltre a Dante (la cui Commedia sara'  letta  nel  corso
degli ultimi tre anni, nella misura di almeno 25 canti  complessivi),
la vicenda plurisecolare della lirica (da  Petrarca  a  Foscolo),  la
grande stagione della poesia narrativa cavalleresca (Ariosto, Tasso),
le varie manifestazioni della prosa, dalla  novella  al  romanzo  (da
Boccaccio a Manzoni), dal  trattato  politico  a  quello  scientifico
(Machiavelli,  Galileo),  l'affermarsi  della   tradizione   teatrale
(Goldoni, Alfieri). 
Quinto Anno 
    In ragione delle  risonanze  novecentesche  della  sua  opera  e,
insieme, della complessita' della  sua  posizione  nella  letteratura
europea  del  XIX  secolo,   Leopardi   sara'   studiato   all'inizio
dell'ultimo anno. Sempre facendo ricorso ad una reale  programmazione
multidisciplinare,  il  disegno  storico,  che   andra'   dall'Unita'
d'Italia ad oggi, prevede che lo studente sia in grado di comprendere
la relazione del sistema letterario (generi,  temi,  stili,  rapporto
con il pubblico, nuovi mezzi espressivi) da  un  lato  con  il  corso
degli eventi  che  hanno  modificato  via  via  l'assetto  sociale  e
politico italiano e dall'altro lato con i fenomeni che contrassegnano
piu' generalmente la modernita' e la postmodernita', osservate in  un
panorama sufficientemente ampio, europeo ed extraeuropeo. 
    Al centro del percorso saranno gli autori  e  i  testi  che  piu'
hanno marcato  l'innovazione  profonda  delle  forme  e  dei  generi,
prodottasi nel passaggio cruciale fra Ottocento e Novecento, segnando
le strade lungo le quali la poesia e la prosa ridefiniranno i  propri
statuti nel corso del XX secolo. Da questo profilo, le vicende  della
lirica, meno che mai riducibili ai confini  nazionali,  non  potranno
che muovere da Baudelaire e dalla ricezione italiana  della  stagione
simbolista europea che da quello s'inaugura. L'incidenza lungo  tutto
il  Novecento  delle  voci  di  Pascoli   e   d'Annunzio   ne   rende
imprescindibile lo studio; cosi' come, sul versante della  narrativa,
la rappresentazione del «vero» in  Verga  e  la  scomposizione  delle
forme del romanzo in Pirandello  e  Svevo  costituiscono  altrettanti
momenti  non  eludibili  del  costituirsi   della   «tradizione   del
Novecento». 
    Dentro il secolo XX e fino alle soglie dell'attuale, il  percorso
della poesia, che esordira' con le esperienze decisive di  Ungaretti,
Saba e Montale, contemplera' un'adeguata conoscenza di  testi  scelti
tra quelli di autori della lirica coeva  e  successiva  (per  esempio
Rebora, Campana, Luzi, Sereni, Caproni, Zanzotto, ...).  Il  percorso
della narrativa, dalla stagione neorealistica ad  oggi,  comprendera'
letture da autori significativi come  Gadda,  Fenoglio,  Calvino,  P.
Levi e potra' essere integrato da altri autori (per  esempio  Pavese,
Pasolini, Morante, Meneghello...). 
    Raccomandabile infine la lettura di pagine della  migliore  prosa
saggistica, giornalistica e memorialistica. 
LINGUA E CULTURA STRANIERA 
LINEE GENERALI E COMPETENZE 
    Lo studio della lingua e della cultura straniera  deve  procedere
lungo due assi fondamentali tra  loro  interrelati:  lo  sviluppo  di
competenze  linguistico-comunicative  e  lo  sviluppo  di  conoscenze
relative all'universo culturale legato alla  lingua  di  riferimento.
Come traguardo dell'intero percorso liceale si pone il raggiungimento
di un livello di padronanza riconducibile almeno al  livello  B2  del
Quadro Comune Europeo di Riferimento per le lingue. 
    A tal fine, durante il percorso liceale  lo  studente  acquisisce
capacita' di  comprensione  di  testi  orali  e  scritti  inerenti  a
tematiche  di  interesse  sia  personale   sia   scolastico   (ambito
letterario, artistico,  musicale,  scientifico,  sociale,  economico,
sportivo); di produzione di testi orali e scritti per riferire fatti,
descrivere  situazioni,  argomentare   e   sostenere   opinioni;   di
interazione nella lingua  straniera  in  maniera  adeguata  sia  agli
interlocutori sia  al  contesto;  di  analisi  e  interpretazione  di
aspetti relativi alla cultura dei Paesi di cui si  parla  la  lingua,
con attenzione a tematiche comuni a piu' discipline. Nella sezione ad
indirizzo  sportivo  lo  studente   consolida   la   conoscenza   del
vocabolario  sportivo  e  della  terminologia   tecnica   legata   al
linguaggio sportivo. 
    Il  valore  aggiunto  e'  costituito  dall'uso   consapevole   di
strategie comunicative efficaci e dalla  riflessione  sul  sistema  e
sugli  usi  linguistici,   nonche'   sui   fenomeni   culturali.   Si
realizzeranno inoltre con l'opportuna  gradualita'  anche  esperienze
d'uso della lingua straniera per  la  comprensione  e  rielaborazione
orale e scritta di contenuti di  discipline  non  linguistiche.  Tali
esperienze potrebbero rivelarsi molto utili in relazione ai contenuti
delle discipline motorie e sportive. 
    Il percorso formativo prevede l'utilizzo  costante  della  lingua
straniera.  Cio'  consentira'  agli  studenti  di   fare   esperienze
condivise sia di comunicazione linguistica sia di comprensione  della
cultura  straniera  in  un'ottica  interculturale.  Fondamentale   e'
percio' lo sviluppo della consapevolezza  di  analogie  e  differenze
culturali, indispensabile  nel  contatto  con  culture  altre,  anche
all'interno del nostro Paese. 
    Scambi virtuali e in presenza, visite e soggiorni di studio anche
individuali, stage formativi  in  Italia  o  all'estero  (in  realta'
culturali,  sociali,  produttive,  professionali)   potranno   essere
integrati nel percorso liceale. 
OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO 
Lingua 
Primo Biennio 
    Nell'ambito   della   competenza   linguistico-comunicativa,   lo
studente comprende in modo globale e selettivo testi orali e  scritti
su argomenti noti inerenti alla sfera personale  e  sociale;  produce
testi  orali  e  scritti,  lineari  e  coesi  per  riferire  fatti  e
descrivere situazioni inerenti ad  ambienti  vicini  e  a  esperienze
personali; partecipa a conversazioni e interagisce nella discussione,
anche con parlanti nativi, in maniera adeguata al contesto;  riflette
sul sistema (fonologia, morfologia, sintassi, lessico, ecc.) e  sugli
usi linguistici (funzioni, varieta' di registri e testi, ecc.), anche
in un'ottica comparativa, al fine  di  acquisire  una  consapevolezza
delle analogie e differenze con la lingua  italiana;  riflette  sulle
strategie  di  apprendimento  della  lingua  straniera  al  fine   di
sviluppare autonomia nello studio; acquisisce progressiva  conoscenza
del linguaggio sportivo. 
Secondo Biennio 
    Nell'ambito   della   competenza   linguistico-comunicativa,   lo
studente comprende in modo globale,  selettivo  e  dettagliato  testi
orali/scritti attinenti  ad  aree  di  interesse  di  ciascun  liceo;
produce testi orali e scritti strutturati e coesi per riferire fatti,
descrivere fenomeni e situazioni, sostenere opinioni con le opportune
argomentazioni;  partecipa  a  conversazioni  e   interagisce   nella
discussione, anche con parlanti nativi, in maniera adeguata sia  agli
interlocutori sia  al  contesto;  riflette  sul  sistema  (fonologia,
morfologia,  sintassi,  lessico,  ecc.)  e  sugli   usi   linguistici
(funzioni, varieta' di registri e testi, aspetti  pragmatici,  ecc.),
anche  in  un'ottica  comparativa,   al   fine   di   acquisire   una
consapevolezza delle analogie e differenze tra la lingua straniera  e
la lingua italiana; riflette  su  conoscenze,  abilita'  e  strategie
acquisite nella lingua straniera in funzione della trasferibilita' ad
altre lingue; consolida la conoscenza del linguaggio sportivo. 
Quinto Anno 
    Lo  studente   acquisisce   competenze   linguistico-comunicative
corrispondenti almeno al Livello B2  del  Quadro  Comune  Europeo  di
Riferimento per le lingue. 
    Produce  testi  orali  e  scritti  (per   riferire,   descrivere,
argomentare) e  riflette  sulle  caratteristiche  formali  dei  testi
prodotti al fine di pervenire ad un accettabile livello di padronanza
linguistica. 
    In particolare, il quinto  anno  del  percorso  liceale  serve  a
consolidare  il  metodo  di  studio  della   lingua   straniera   per
l'apprendimento  di  contenuti  non  linguistici,  coerentemente  con
l'asse culturale caratterizzante ciascun liceo e  in  funzione  dello
sviluppo di interessi  personali  o  professionali.  In  particolare,
nella  sezione  ad  indirizzo  sportivo,  lo   studente   si   avvale
dell'apporto della  metodologia  CLIL  con  speciale  riferimento  ai
contenuti delle discipline motorie e sportive. 
Cultura 
Primo Biennio 
    Nell'ambito dello sviluppo di conoscenze sull'universo  culturale
relativo  alla  lingua  straniera,  lo  studente  comprende   aspetti
relativi alla cultura dei Paesi  in  cui  si  parla  la  lingua,  con
particolare riferimento all'ambito sociale; analizza  semplici  testi
orali, scritti, iconico-grafici, quali documenti di attualita', testi
letterari di facile comprensione, film, video, ecc. per coglierne  le
principali specificita' formali e culturali; riconosce similarita'  e
diversita' tra fenomeni culturali di Paesi in cui si  parlano  lingue
diverse (es. cultura lingua straniera vs  cultura  lingua  italiana).
Nella sezione ad indirizzo  sportivo,  lo  studente  approfondisce  i
contenuti specifici della cultura e della pratica sportiva dei  Paesi
in cui si parla la lingua. 
Secondo Biennio 
    Nell'ambito dello sviluppo di  conoscenze  relative  all'universo
culturale della  lingua  straniera,  lo  studente  comprende  aspetti
relativi alla cultura dei  Paesi  in  cui  si  parla  la  lingua  con
particolare riferimento agli ambiti di piu'  immediato  interesse  di
ciascun liceo (letterario, artistico, musicale, scientifico, sociale,
economico, sportivo); comprende e contestualizza testi  letterari  di
epoche diverse, con priorita' per quei generi o per quelle  tematiche
che risultano motivanti per lo studente; analizza e  confronta  testi
letterari,   ma   anche   produzioni   artistiche   provenienti    da
lingue/culture diverse (italiane e  straniere);  utilizza  la  lingua
straniera nello studio di argomenti  provenienti  da  discipline  non
linguistiche; utilizza le nuove tecnologie dell'informazione e  della
comunicazione per approfondire argomenti di studio. 
Quinto Anno 
    Lo studente approfondisce aspetti  della  cultura  relativi  alla
lingua  di  studio  e  alla  caratterizzazione  liceale  (letteraria,
artistica, musicale, scientifica, sociale, economica, sportiva),  con
particolare riferimento alle  problematiche  e  ai  linguaggi  propri
dell'epoca moderna e contemporanea. 
    Analizza e confronta testi  letterari  provenienti  da  lingue  e
culture  diverse  (italiane  e  straniere);  comprende  e  interpreta
prodotti  culturali  di  diverse  tipologie  e  generi,  su  temi  di
attualita', cinema, musica, arte; utilizza le  nuove  tecnologie  per
fare ricerche, approfondire  argomenti  di  natura  non  linguistica,
esprimersi creativamente e comunicare  con  interlocutori  stranieri.
Nella sezione ad indirizzo  sportivo,  lo  studente  si  sofferma  in
particolare su testi e prodotti culturali afferenti  al  mondo  e  ai
valori dello sport. 

                         STORIA E GEOGRAFIA 

LINEE GENERALI E COMPETENZE 
Storia 
    Al termine del percorso liceale lo studente conosce i  principali
eventi e le trasformazioni di lungo periodo della storia  dell'Europa
e dell'Italia, dall'antichita' ai giorni  nostri,  nel  quadro  della
storia globale del mondo; usa in maniera appropriata il lessico e  le
categorie interpretative  proprie  della  disciplina;  sa  leggere  e
valutare le diverse fonti; guarda alla storia come a  una  dimensione
significativa per comprendere, attraverso la discussione critica e il
confronto fra una  varieta'  di  prospettive  e  interpretazioni,  le
radici del presente. 
    Il punto di partenza sara'  la  sottolineatura  della  dimensione
temporale di ogni evento e la capacita' di  collocarlo  nella  giusta
successione cronologica, in quanto insegnare storia  e'  proporre  lo
svolgimento di eventi correlati fra loro secondo  il  tempo.  D'altro
canto non va trascurata la seconda dimensione della storia, cioe'  lo
spazio. La storia comporta infatti una dimensione  geografica;  e  la
geografia umana, a sua volta, necessita di coordinate  temporali.  Le
due  dimensioni  spazio-temporali   devono   far   parte   integrante
dell'apprendimento della disciplina. 
    Avvalendosi del lessico di base  della  disciplina,  lo  studente
rielabora ed espone i temi trattati in modo articolato e attento alle
loro  relazioni,  coglie  gli  elementi  di  affinita-continuita'   e
diversita-discontinuita'  fra  civilta'  diverse,  si   orienta   sui
concetti generali  relativi  alle  istituzioni  statali,  ai  sistemi
politici e giuridici, ai tipi di societa', alla produzione  artistica
e culturale. A  tal  proposito  uno  spazio  adeguato  dovra'  essere
riservato  al  tema   della   cittadinanza   e   della   Costituzione
repubblicana, in modo che, al termine  del  quinquennio  liceale,  lo
studente  conosca  bene   i   fondamenti   del   nostro   ordinamento
costituzionale,  quali  esplicitazioni  valoriali  delle   esperienze
storicamente  rilevanti  del  nostro  popolo,  anche  in  rapporto  e
confronto con altri documenti fondamentali (solo per  citare  qualche
esempio,   dalla   Magna   Charta   Libertatum   alla   Dichiarazione
d'indipendenza degli Stati Uniti d'America, dalla  Dichiarazione  dei
diritti dell'uomo e del cittadino alla Dichiarazione  universale  dei
diritti  umani),  maturando  altresi',  anche  in  relazione  con  le
attivita'  svolte  dalle  istituzioni  scolastiche,   le   necessarie
competenze per una vita civile attiva e responsabile. 
    E' utile ed  auspicabile  rivolgere  l'attenzione  alle  civilta'
diverse  da  quella  occidentale  per  tutto  l'arco  del   percorso,
dedicando opportuno spazio, per fare qualche esempio,  alla  civilta'
indiana al tempo delle conquiste di Alessandro Magno;  alla  civilta'
cinese  al  tempo  dell'impero   romano;   alle   culture   americane
precolombiane; ai paesi  extraeuropei  conquistati  dal  colonialismo
europeo tra Sette e  Ottocento,  per  arrivare  alla  conoscenza  del
quadro complessivo  delle  relazioni  tra  le  diverse  civilta'  nel
Novecento.    Una    particolare    attenzione     sara'     dedicata
all'approfondimento di particolari nuclei tematici propri dei diversi
percorsi liceali. Nella sezione ad indirizzo sportivo lo studente  si
soffermera' sulla storia dello sport e  dei  giochi  sportivi,  anche
nella prospettiva di un confronto critico  con  quanto  accade  nella
nostra epoca. 
    Pur senza nulla togliere al quadro  complessivo  di  riferimento,
uno spazio adeguato potra' essere riservato ad attivita' che  portino
a valutare diversi tipi di  fonti,  a  leggere  documenti  storici  o
confrontare diverse tesi interpretative: cio' al fine di  comprendere
i modi attraverso cui gli studiosi  costruiscono  il  racconto  della
storia, la  varieta'  delle  fonti  adoperate,  il  succedersi  e  il
contrapporsi  di  interpretazioni  diverse.  Lo  studente   maturera'
inoltre un metodo di studio conforme  all'oggetto  indagato,  che  lo
metta in grado di sintetizzare e schematizzare un testo espositivo di
natura  storica,  cogliendo  i  nodi  salienti  dell'interpretazione,
dell'esposizione e i significati specifici del lessico  disciplinare.
Attenzione, altresi', dovra' essere dedicata alla verifica  frequente
dell'esposizione orale, della quale in particolare sara'  auspicabile
sorvegliare  la  precisione  nel  collocare  gli  eventi  secondo  le
corrette coordinate spazio-temporali, la coerenza del discorso  e  la
padronanza terminologica. 
Geografia 
    Al termine del  percorso  biennale  lo  studente  conoscera'  gli
strumenti  fondamentali   della   disciplina   ed   avra'   acquisito
familiarita' con i suoi principali metodi, anche traendo  partito  da
opportune esercitazioni pratiche, che potranno beneficiare,  in  tale
prospettiva, delle nuove tecniche di lettura e  rappresentazione  del
territorio. Lo studente sapra' orientarsi criticamente  dinanzi  alle
principali forme di rappresentazione cartografica, nei  suoi  diversi
aspetti geografico-fisici  e  geopolitici,  e  avra'  di  conseguenza
acquisito un'adeguata consapevolezza delle  complesse  relazioni  che
intercorrono  tra  le  condizioni  ambientali,   le   caratteristiche
socioeconomiche  e  culturali  e  gli  assetti  demografici   di   un
territorio. Sapra'  in  particolare  descrivere  e  inquadrare  nello
spazio i problemi del mondo attuale, mettendo in relazione le ragioni
storiche  di  «lunga  durata»,  i  processi  di  trasformazione,   le
condizioni morfologiche e climatiche, la distribuzione delle risorse,
gli aspetti economici e demografici delle diverse realta'  in  chiave
multiscalare.  Nella  sezione  ad  indirizzo  sportivo  dovra'  avere
acquisito consapevolezza delle  sinergie  tra  strutture  sportive  e
territorio. 
OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO 
Storia 
Primo Biennio 
    Il primo  biennio  sara'  dedicato  allo  studio  delle  civilta'
antiche e di quella altomedievale.  Nella  costruzione  dei  percorsi
didattici non potranno essere tralasciati i seguenti nuclei tematici:
le  principali  civilta'  dell'Antico  vicino  Oriente;  la  civilta'
giudaica; la  civilta'  greca;  la  civilta'  romana;  l'avvento  del
Cristianesimo;  l'Europa  romano-barbarica;  societa'   ed   economia
nell'Europa altomedioevale; la Chiesa nell'Europa  altomedievale;  la
nascita e la diffusione dell'Islam; Impero e regni nell'altomedioevo;
il particolarismo signorile e feudale.  Nella  sezione  ad  indirizzo
sportivo  sara'  considerata  anche  la  storia  dello   sport,   con
particolare riferimento alle Olimpiadi nel mondo antico. 
    Lo  studio  dei  vari  argomenti  sara'   accompagnato   da   una
riflessione sulla natura delle fonti utilizzate  nello  studio  della
storia antica  e  medievale  e  sul  contributo  di  discipline  come
l'archeologia, l'epigrafia e la paleografia. 
Secondo Biennio 
    Il terzo e il  quarto  anno  saranno  dedicati  allo  studio  del
processo  di  formazione  dell'Europa  e  del  suo  aprirsi  ad   una
dimensione  globale  tra  medioevo   ed   eta'   moderna,   nell'arco
cronologico che va dall'XI secolo fino alle soglie del Novecento. 
    Nella costruzione dei  percorsi  didattici  non  potranno  essere
tralasciati i seguenti  nuclei  tematici:  i  diversi  aspetti  della
rinascita dell'XI secolo; i  poteri  universali  (Papato  e  Impero),
comuni e monarchie; la Chiesa e i movimenti  religiosi;  societa'  ed
economia nell'Europa basso medievale; la crisi dei poteri  universali
e  l'avvento  delle  monarchie  territoriali  e  delle  Signorie;  le
scoperte geografiche e  le  loro  conseguenze;  la  definitiva  crisi
dell'unita' religiosa dell'Europa; la costruzione degli Stati moderni
e l'assolutismo; lo  sviluppo  dell'economia  fino  alla  rivoluzione
industriale; le rivoluzioni politiche  del  Sei-Settecento  (inglese,
americana, francese);  l'eta'  napoleonica  e  la  Restaurazione;  il
problema della nazionalita' nell'Ottocento, il Risorgimento  italiano
e l'Italia  unita;  l'Occidente  degli  Stati-Nazione;  la  questione
sociale e il movimento operaio; la seconda  rivoluzione  industriale;
l'imperialismo e il nazionalismo; lo sviluppo  dello  Stato  italiano
fino alla fine dell'Ottocento. 
    E' opportuno che alcuni temi cruciali  (ad  esempio:  societa'  e
cultura del Medioevo,  il  Rinascimento,  La  nascita  della  cultura
scientifica  nel  Seicento,  l'Illuminismo,  il  Romanticismo)  siano
trattati  in  modo  interdisciplinare,  in   relazione   agli   altri
insegnamenti. 
    Nella sezione ad indirizzo sportivo sara'  considerata  anche  la
storia dell'educazione fisica e degli sport nel periodo considerato. 
Quinto Anno 
    L'ultimo anno e' dedicato allo studio  dell'epoca  contemporanea,
dall'analisi delle premesse della I guerra mondiale  fino  ai  giorni
nostri.  Da  un  punto  di   vista   metodologico,   ferma   restando
l'opportunita'  che  lo   studente   conosca   e   sappia   discutere
criticamente anche i principali  eventi  contemporanei,  e'  tuttavia
necessario  che  cio'  avvenga  nella  chiara  consapevolezza   della
differenza che sussiste tra storia e cronaca, tra  eventi  sui  quali
esiste una storiografia consolidata  e  altri  sui  quali  invece  il
dibattito storiografico e' ancora aperto. 
    Nella costruzione dei  percorsi  didattici  non  potranno  essere
tralasciati i seguenti nuclei tematici: l'inizio  della  societa'  di
massa in Occidente; l'eta' giolittiana; la prima guerra mondiale;  la
rivoluzione  russa  e  l'URSS  da  Lenin  a  Stalin;  la  crisi   del
dopoguerra; il fascismo; la crisi del '29 e le sue conseguenze  negli
Stati Uniti e nel mondo; il nazismo; la shoah e  gli  altri  genocidi
del XX secolo; la seconda guerra mondiale; l'Italia dal Fascismo alla
Resistenza e le tappe di costruzione della democrazia repubblicana. 
    Il quadro storico del secondo Novecento dovra' costruirsi attorno
a tre linee fondamentali: 1) dalla «guerra  fredda»  alle  svolte  di
fine Novecento: l'ONU, la questione tedesca, i due blocchi, l'eta' di
Kruscev e Kennedy, il crollo del sistema sovietico,  il  processo  di
formazione dell'Unione Europea, i  processi  di  globalizzazione,  la
rivoluzione informatica e le nuove conflittualita' del mondo globale;
2) decolonizzazione e lotta per lo sviluppo in Asia, Africa e America
latina: la nascita dello stato d'Israele e la questione  palestinese,
il movimento dei non-allineati, la rinascita della Cina e  dell'India
come potenze mondiali; 3) la storia d'Italia nel secondo  dopoguerra:
la ricostruzione, il boom economico, le riforme degli anni Sessanta e
Settanta, il terrorismo, Tangentopoli e la crisi del sistema politico
all'inizio degli anni 90. 
    Alcuni temi del mondo contemporaneo  andranno  esaminati  tenendo
conto della loro natura «geografica» (ad  esempio,  la  distribuzione
delle risorse naturali ed energetiche, le  dinamiche  migratorie,  le
caratteristiche demografiche  delle  diverse  aree  del  pianeta,  le
relazioni tra clima ed economia). Particolare cura sara'  dedicata  a
trattare  in  maniera  interdisciplinare,  in  relazione  agli  altri
insegnamenti, temi cruciali per  la  cultura  europea  (a  titolo  di
esempio: l'esperienza della guerra, societa' e cultura nell'epoca del
totalitarismo, il rapporto fra intellettuali e potere politico). 
    Nella sezione ad indirizzo sportivo sara'  considerata  anche  la
storia dell'educazione fisica e degli sport nel periodo  considerato,
con particolare riferimento ai Giochi Olimpici. 
Geografia 
Primo Biennio 
    Nel corso del biennio lo studente si  concentrera'  sullo  studio
del pianeta contemporaneo, sotto un profilo tematico, per argomenti e
problemi, e sotto un profilo regionale, volto ad approfondire aspetti
dell'Italia, dell'Europa, dei continenti e degli Stati. 
    Nella costruzione dei  percorsi  didattici  andranno  considerati
come   temi   principali:   il   paesaggio,   l'urbanizzazione,    la
globalizzazione  e  le  sue  conseguenze,  le  diversita'   culturali
(lingue, religioni), le migrazioni, la  popolazione  e  la  questione
demografica, la relazione tra  economia,  ambiente  e  societa',  gli
squilibri fra regioni del mondo, lo  sviluppo  sostenibile  (energia,
risorse   idriche,    cambiamento    climatico,    alimentazione    e
biodiversita'), la geopolitica, l'Unione europea, l'Italia,  l'Europa
e i  suoi  Stati  principali,  i  continenti  e  i  loro  Stati  piu'
rilevanti. 
    Oltre alle conoscenze di  base  della  disciplina  acquisite  nel
ciclo precedente relativamente all'Italia, all'Europa  e  agli  altri
continenti andranno proposti temi-problemi da  affrontare  attraverso
alcuni esempi concreti  che  possano  consolidare  la  conoscenza  di
concetti  fondamentali  e  attuali,  da  sviluppare   poi   nell'arco
dell'intero quinquennio. 
    A livello esemplificativo lo studente descrivera'  e  collochera'
su base cartografica, anche attraverso l'esercizio di  lettura  delle
carte  mute,  i  principali  Stati  del  mondo   (con   un'attenzione
particolare  all'area  mediterranea  ed  europea).  Tale  descrizione
sintetica mirera' a  fornire  un  quadro  degli  aspetti  ambientali,
demografici, politico-economici e culturali favorendo comparazioni  e
cambiamenti di scala. Importante  a  tale  riguardo  sara'  anche  la
capacita' di dar conto dell'importanza di alcuni fattori fondamentali
per gli insediamenti dei popoli e la  costituzione  degli  Stati,  in
prospettiva geostorica (esistenza o meno  di  confini  naturali,  vie
d'acqua  navigabili  e  vie  di  comunicazione,  porti  e  centri  di
transito, dislocazione delle materie prime,  flussi  migratori,  aree
linguistiche, diffusione delle religioni). 
    Nello specifico degli  aspetti  demografici  lo  studente  dovra'
acquisire le competenze necessarie ad analizzare i ritmi di  crescita
delle popolazioni, i flussi delle grandi migrazioni del passato e del
presente, la  distribuzione  e  la  densita'  della  popolazione,  in
relazione a fattori ambientali (clima, risorse  idriche,  altitudine,
ecc.) e fattori sociali (poverta', livelli  di  istruzione,  reddito,
ecc.). 
    Per questo tipo di analisi prendera' familiarita' con la  lettura
e la produzione  degli  strumenti  statistico-quantitativi  (compresi
grafici  e  istogrammi,  che  consentono  letture  di  sintesi  e  di
dettaglio in grado di far emergere le specificita' locali), e con  le
diverse rappresentazioni della  terra  e  le  loro  finalita',  dalle
origini della cartografia (argomento che si presta piu' che mai a  un
rapporto con la storia) fino al GIS. 
    Nella sezione ad indirizzo sportivo, lo studente  si  soffermera'
anche sugli aspetti relativi all'interazione tra sport  e  territorio
(eventi, manifestazioni, aspetti organizzativi, gestionali, ecc.). 

                              FILOSOFIA 

LINEE GENERALI E COMPETENZE 
    Al termine del percorso liceale lo studente  e'  consapevole  del
significato della riflessione filosofica come modalita'  specifica  e
fondamentale della ragione umana che, in epoche diverse e in  diverse
tradizioni  culturali,  ripropone  costantemente  la  domanda   sulla
conoscenza,  sull'esistenza  dell'uomo  e  sul  senso  dell'essere  e
dell'esistere;  avra'  inoltre  acquisito  una  conoscenza  il   piu'
possibile organica  dei  punti  nodali  dello  sviluppo  storico  del
pensiero occidentale, cogliendo di ogni autore o tema trattato sia il
legame col contesto storico-culturale, sia la portata  potenzialmente
universalistica che ogni filosofia possiede. 
    Grazie alla conoscenza degli autori  e  dei  problemi  filosofici
fondamentali lo studente ha sviluppato la riflessione  personale,  il
giudizio critico, l'attitudine all'approfondimento e alla discussione
razionale, la capacita' di  argomentare  una  tesi,  anche  in  forma
scritta, riconoscendo la diversita' dei metodi  con  cui  la  ragione
giunge a conoscere il reale. 
    Lo studio dei diversi autori e la lettura diretta dei loro  testi
lo avranno  messo  in  grado  di  orientarsi  sui  seguenti  problemi
fondamentali: l'ontologia, l'etica e la questione della felicita', il
rapporto della filosofia con le  tradizioni  religiose,  il  problema
della conoscenza, i problemi logici, il rapporto tra la  filosofia  e
le altre forme del sapere, in particolare la scienza , il senso della
bellezza, la  liberta'  e  il  potere  nel  pensiero  politico,  nodo
quest'ultimo che si collega allo sviluppo delle competenze relative a
Cittadinanza e Costituzione. 
    Lo studente e' in grado di utilizzare il lessico e  le  categorie
specifiche  della  disciplina,  di  contestualizzare   le   questioni
filosofiche e i diversi campi conoscitivi, di comprendere  le  radici
concettuali e filosofiche delle principali correnti e dei  principali
problemi della cultura contemporanea, di individuare i nessi  tra  la
filosofia e le altre discipline. 
    Il percorso qui delineato potra' essere declinato e ampliato  dal
docente anche in base  alle  peculiari  caratteristiche  dei  diversi
percorsi  liceali,  che  possono  richiedere  la  focalizzazione   di
particolari temi o autori. 
OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO 
Secondo Biennio 
    Nel corso del biennio lo studente acquisira' familiarita' con  la
specificita'  del  sapere  filosofico,   apprendendone   il   lessico
fondamentale, imparando a comprendere e ad esporre in  modo  organico
le idee e i  sistemi  di  pensiero  oggetto  di  studio.  Gli  autori
esaminati   e   i   percorsi   didattici   svolti   dovranno   essere
rappresentativi  delle  tappe  piu'   significative   della   ricerca
filosofica dalle origini a Hegel in modo da costituire un percorso il
piu' possibile unitario, attorno alle  tematiche  sopra  indicate.  A
tale scopo ogni autore sara' inserito in un quadro sistematico  e  ne
saranno letti direttamente i testi, anche se solo in parte,  in  modo
da comprenderne volta a volta i problemi e valutarne criticamente  le
soluzioni. 
    Nell'ambito  della  filosofia  antica  imprescindibile  sara'  la
trattazione  di  Socrate,  Platone  e   Aristotele.   Alla   migliore
comprensione di questi autori giovera' la conoscenza  della  indagine
dei filosofi presocratici e della sofistica. L'esame  degli  sviluppi
del  pensiero  in  eta'  ellenistico-romana   e   del   neoplatonismo
introdurra' il  tema  dell'incontro  tra  la  filosofia  greca  e  le
religioni bibliche. 
    Tra gli autori  rappresentativi  della  tarda  antichita'  e  del
medioevo,  saranno  proposti   necessariamente   Agostino   d'Ippona,
inquadrato nel  contesto  della  riflessione  patristica,  e  Tommaso
d'Aquino, alla cui maggior comprensione  sara'  utile  la  conoscenza
dello sviluppo della filosofia Scolastica dalle sue origini fino alla
svolta impressa dalla «riscoperta» di Aristotele e alla sua crisi nel
XIV secolo. 
    Riguardo alla filosofia moderna, temi  e  autori  imprescindibili
saranno: la rivoluzione scientifica e Galilei; il problema del metodo
e della conoscenza, con riferimento almeno a Cartesio,  all'empirismo
di Hume e, in modo particolare, a Kant; il pensiero politico moderno,
con riferimento almeno a un autore  tra  Hobbes,  Locke  e  Rousseau;
l'idealismo  tedesco  con  particolare  riferimento  a   Hegel.   Per
sviluppare questi argomenti sara' opportuno inquadrare  adeguatamente
gli    orizzonti    culturali    aperti     da     movimenti     come
l'Umanesimo-Rinascimento, l'Illuminismo e il Romanticismo, esaminando
il contributo di altri autori (come Bacone,  Pascal,  Vico,  Diderot,
con particolare attenzione nei confronti di  grandi  esponenti  della
tradizione metafisica, etica e logica moderna come Spinoza e Leibniz)
e allargare  la  riflessione  ad  altre  tematiche  (ad  esempio  gli
sviluppi della  logica  e  della  riflessione  scientifica,  i  nuovi
statuti filosofici della psicologia, della biologia, della  fisica  e
della filosofia della storia). 
Quinto Anno 
    L'ultimo  anno  e'   dedicato   principalmente   alla   filosofia
contemporanea, dalle filosofie posthegeliane fino ai  giorni  nostri.
Nell'ambito del pensiero ottocentesco sara' imprescindibile lo studio
di Schopenhauer, Kierkegaard, Marx,  inquadrati  nel  contesto  delle
reazioni  all'hegelismo,  e  di  Nietzsche.   Il   quadro   culturale
dell'epoca dovra' essere completato con  l'esame  del  Positivismo  e
delle varie reazioni e discussioni che esso suscita, nonche' dei piu'
significativi sviluppi delle scienze e delle teorie della conoscenza. 
    Il percorso continuera' poi con almeno quattro autori o  problemi
della filosofia  del  Novecento,  indicativi  di  ambiti  concettuali
diversi scelti tra i seguenti: a)  Husserl  e  la  fenomenologia;  b)
Freud e la psicanalisi;  c)  Heidegger  e  l'esistenzialismo;  d)  il
neoidealismo italiano; e) Wittgenstein e la filosofia  analitica;  f)
vitalismo e pragmatismo; g) la filosofia d'ispirazione cristiana e la
nuova teologia;  h)  interpretazioni  e  sviluppi  del  marxismo,  in
particolare di quello italiano;  i)  temi  e  problemi  di  filosofia
politica; l) gli sviluppi della  riflessione  epistemologica;  m)  la
filosofia del linguaggio; n) l'ermeneutica filosofica. Nella  sezione
ad indirizzo sportivo, puo' rientrare tra gli ambiti  concettuali  la
filosofia della mente e il rapporto mente-corpo. 
MATEMATICA 
LINEE GENERALI E COMPETENZE 
    Al  termine  del  percorso  del  liceo  scientifico  lo  studente
conoscera' i concetti e i metodi  elementari  della  matematica,  sia
interni alla disciplina in se'  considerata,  sia  rilevanti  per  la
descrizione e la previsione di fenomeni,  in  particolare  del  mondo
fisico. Egli sapra' inquadrare le varie teorie  matematiche  studiate
nel contesto storico entro cui si sono sviluppate e  ne  comprendera'
il significato concettuale. 
    Lo studente  avra'  acquisito  una  visione  storico-critica  dei
rapporti tra le tematiche principali del  pensiero  matematico  e  il
contesto filosofico, scientifico e tecnologico. In particolare, avra'
acquisito il senso e  la  portata  dei  tre  principali  momenti  che
caratterizzano la formazione del pensiero matematico:  la  matematica
nella civilta' greca, il calcolo  infinitesimale  che  nasce  con  la
rivoluzione   scientifica   del   Seicento   e   che    porta    alla
matematizzazione del mondo fisico, la svolta che prende le mosse  dal
razionalismo  illuministico  e  che  conduce  alla  formazione  della
matematica moderna e a un  nuovo  processo  di  matematizzazione  che
investe  nuovi  campi  (tecnologia,  scienze   sociali,   economiche,
biologiche) e che ha cambiato il volto della conoscenza scientifica. 
    Di qui i gruppi di concetti e metodi che saranno obiettivo  dello
studio: 
    1) gli elementi della geometria euclidea del piano e dello spazio
entro cui prendono forma i procedimenti caratteristici  del  pensiero
matematico     (definizioni,     dimostrazioni,     generalizzazioni,
assiomatizzazioni); 
    2)  gli  elementi  del  calcolo  algebrico,  gli  elementi  della
geometria analitica cartesiana, una buona conoscenza  delle  funzioni
elementari  dell'analisi,   le   nozioni   elementari   del   calcolo
differenziale e integrale; 
    3) gli strumenti matematici di base per lo  studio  dei  fenomeni
fisici,  con  particolare  riguardo  al  calcolo  vettoriale  e  alle
equazioni differenziali, in particolare l'equazione di  Newton  e  le
sue applicazioni elementari; 
    4) la conoscenza elementare di alcuni sviluppi  della  matematica
moderna, in particolare degli elementi del calcolo delle probabilita'
e dell'analisi statistica; 
    5) il concetto di  modello  matematico  e  un'idea  chiara  della
differenza tra la visione della matematizzazione caratteristica della
fisica classica (corrispondenza univoca tra matematica  e  natura)  e
quello della modellistica (possibilita' di  rappresentare  la  stessa
classe di fenomeni mediante differenti approcci); 
    6) costruzione e analisi di semplici modelli matematici di classi
di  fenomeni,  anche  utilizzando  strumenti   informatici   per   la
descrizione e il calcolo; 
    7)  una  chiara  visione  delle  caratteristiche   dell'approccio
assiomatico nella sua forma moderna e delle sue specificita' rispetto
all'approccio assiomatico della geometria euclidea classica; 
    8) una conoscenza del principio  di  induzione  matematica  e  la
capacita' di saperlo applicare, avendo  inoltre  un'idea  chiara  del
significato filosofico di questo principio («invarianza  delle  leggi
del  pensiero»),  della  sua  diversita'   con   l'induzione   fisica
(«invarianza delle leggi dei fenomeni») e di come esso costituisca un
esempio elementare  del  carattere  non  strettamente  deduttivo  del
ragionamento matematico. 
    Questa articolazione di temi e di approcci  costituira'  la  base
per istituire collegamenti e confronti concettuali e  di  metodo  con
altre discipline come la fisica, le scienze naturali  e  sociali,  la
filosofia e la storia. 
    Al termine del percorso didattico lo studente avra'  approfondito
i procedimenti caratteristici del pensiero  matematico  (definizioni,
dimostrazioni,  generalizzazioni,  formalizzazioni),  conoscera'   le
metodologie di base per la costruzione di un modello matematico di un
insieme di fenomeni, sapra' applicare quanto appreso per la soluzione
di   problemi,   anche   utilizzando   strumenti    informatici    di
rappresentazione geometrica e di calcolo.  Tali  capacita'  operative
saranno   particolarmente   accentuate   nel   percorso   del   liceo
scientifico, con  particolare  riguardo  per  quel  che  riguarda  la
conoscenza del calcolo infinitesimale e dei metodi probabilistici  di
base. 
    Gli  strumenti  informatici  oggi  disponibili  offrono  contesti
idonei   per   rappresentare   e   manipolare   oggetti   matematici.
L'insegnamento  della  matematica  offre   numerose   occasioni   per
acquisire familiarita' con  tali  strumenti  e  per  comprenderne  il
valore metodologico. Il percorso, quando cio' si rivelera' opportuno,
favorira' l'uso di questi strumenti, anche in vista del loro uso  per
il trattamento dei dati nelle altre  discipline  scientifiche.  L'uso
degli strumenti informatici  e'  una  risorsa  importante  che  sara'
introdotta in modo critico, senza creare l'illusione che essa sia  un
mezzo automatico di risoluzione di problemi e senza compromettere  la
necessaria acquisizione di capacita' di calcolo mentale. 
    L'ampio  spettro  dei  contenuti  che  saranno  affrontati  dallo
studente  richiedera'  che   l'insegnante   sia   consapevole   della
necessita' di un buon impiego del tempo disponibile.  Ferma  restando
l'importanza  dell'acquisizione  delle  tecniche,  verranno   evitate
dispersioni in tecnicismi ripetitivi o  casistiche  sterili  che  non
contribuiscono in modo significativo alla comprensione dei  problemi.
L'approfondimento degli aspetti tecnici, sebbene maggiore  nel  liceo
scientifico che in altri licei, non perdera' mai di vista l'obiettivo
della comprensione in profondita'  degli  aspetti  concettuali  della
disciplina. L'indicazione principale  e':  pochi  concetti  e  metodi
fondamentali, acquisiti in profondita'. 
OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO 
Primo Biennio 
Aritmetica e algebra 
    Il  primo  biennio  sara'  dedicato  al  passaggio  dal   calcolo
aritmetico  a  quello  algebrico.  Lo  studente  sviluppera'  le  sue
capacita'  nel  calcolo  (mentale,  con  carta  e   penna,   mediante
strumenti) con i numeri interi, con  i  numeri  razionali  sia  nella
scrittura come  frazione  che  nella  rappresentazione  decimale.  In
questo contesto saranno studiate le proprieta' delle  operazioni.  Lo
studio  dell'algoritmo  euclideo  per  la  determinazione   del   MCD
permettera' di approfondire la conoscenza della struttura dei  numeri
interi e di un esempio importante  di  procedimento  algoritmico.  Lo
studente acquisira' una conoscenza intuitiva dei  numeri  reali,  con
particolare riferimento alla loro rappresentazione geometrica su  una
retta. La dimostrazione dell'irrazionalita' di √2 e di  altri  numeri
sara' un'importante  occasione  di  approfondimento  concettuale.  Lo
studio dei  numeri  irrazionali  e  delle  espressioni  in  cui  essi
compaiono fornira'  un  esempio  significativo  di  applicazione  del
calcolo   algebrico   e   un'occasione   per   affrontare   il   tema
dell'approssimazione.  L'acquisizione  dei  metodi  di  calcolo   dei
radicali non sara' accompagnata da eccessivi tecnicismi manipolatori. 
    Lo  studente  apprendera'  gli  elementi  di  base  del   calcolo
letterale, le proprieta' dei polinomi e le operazioni  tra  di  essi.
Sapra' fattorizzare semplici polinomi, sapra' eseguire semplici  casi
di  divisione  con  resto  fra  due  polinomi,  e  ne   approfondira'
l'analogia con la  divisione  fra  numeri  interi.  Anche  in  questo
l'acquisizione   della   capacita'   calcolistica   non   comportera'
tecnicismi eccessivi. 
    Lo studente acquisira' la capacita' di eseguire  calcoli  con  le
espressioni letterali sia per  rappresentare  un  problema  (mediante
un'equazione,  disequazioni  o  sistemi)  e   risolverlo,   sia   per
dimostrare risultati generali, in particolare in aritmetica. 
    Studiera' i concetti di vettore,  di  dipendenza  e  indipendenza
lineare, di prodotto scalare e vettoriale nel piano  e  nello  spazio
nonche' gli elementi del calcolo matriciale. Approfondira' inoltre la
comprensione del  ruolo  fondamentale  che  i  concetti  dell'algebra
vettoriale e matriciale hanno nella fisica. 
Geometria 
    Il  primo  biennio  avra'  come  obiettivo  la   conoscenza   dei
fondamenti  della  geometria  euclidea  del  piano.  Verra'  chiarita
l'importanza e il significato dei  concetti  di  postulato,  assioma,
definizione, teorema,  dimostrazione,  con  particolare  riguardo  al
fatto che, a partire dagli Elementi di Euclide, essi  hanno  permeato
lo sviluppo della matematica occidentale. In coerenza con il modo con
cui si e' presentato storicamente,  l'approccio  euclideo  non  sara'
ridotto a una formulazione puramente assiomatica. 
    Al teorema di Pitagora sara' dedicata una particolare  attenzione
affinche' ne  siano  compresi  sia  gli  aspetti  geometrici  che  le
implicazioni  nella  teoria  dei  numeri  (introduzione  dei   numeri
irrazionali) insistendo soprattutto sugli aspetti concettuali. 
    Lo   studente   acquisira'   la   conoscenza   delle   principali
trasformazioni  geometriche   (traslazioni,   rotazioni,   simmetrie,
similitudini con particolare riguardo al teorema di Talete)  e  sara'
in grado di riconoscere le principali proprieta' invarianti.  Inoltre
studiera' le proprieta' fondamentali della circonferenza. 
    La realizzazione  di  costruzioni  geometriche  elementari  sara'
effettuata sia mediante strumenti  tradizionali  (in  particolare  la
riga e compasso,  sottolineando  il  significato  storico  di  questa
metodologia  nella  geometria  euclidea),  sia   mediante   programmi
informatici di geometria. 
    Lo studente apprendera' a far uso  del  metodo  delle  coordinate
cartesiane, in una prima fase limitandosi  alla  rappresentazione  di
punti, rette e fasci di rette nel  piano  e  di  proprieta'  come  il
parallelismo  e  la  perpendicolarita'.  Lo  studio  delle   funzioni
quadratiche si accompagnera' alla rappresentazione  geometrica  delle
coniche  nel  piano  cartesiano.  L'intervento   dell'algebra   nella
rappresentazione  degli  oggetti  geometrici  non   sara'   disgiunto
dall'approfondimento della portata concettuale e  tecnica  di  questa
branca della matematica. 
    Saranno  inoltre  studiate  le  funzioni  circolari  e  le   loro
proprieta' e  relazioni  elementari,  i  teoremi  che  permettono  la
risoluzione  dei  triangoli  e  il  loro  uso  nell'ambito  di  altre
discipline, in particolare nella fisica. 
Relazioni e funzioni 
    Obiettivo di studio sara' il linguaggio  degli  insiemi  e  delle
funzioni (dominio, composizione, inversa, ecc.), anche per  costruire
semplici  rappresentazioni   di   fenomeni   e   come   primo   passo
all'introduzione del concetto di modello matematico. In  particolare,
lo studente apprendera' a descrivere un  problema  con  un'equazione,
una disequazione o un sistema di equazioni o disequazioni; a ottenere
informazioni e ricavare le soluzioni  di  un  modello  matematico  di
fenomeni, anche in contesti di ricerca operativa o  di  teoria  delle
decisioni. 
    Lo studio delle funzioni del tipo f(x) = ax + b, f(x) = ax² +  bx
+ c e la rappresentazione delle rette  e  delle  parabole  nel  piano
cartesiano consentiranno di acquisire i concetti di  soluzione  delle
equazioni  di  primo  e  secondo  grado  in  una   incognita,   delle
disequazioni associate e dei sistemi  di  equazioni  lineari  in  due
incognite, nonche' le tecniche per  la  loro  risoluzione  grafica  e
algebrica. 
    Lo studente studiera' le funzioni f(x) =  _x_,  f(x)  =  a/x,  le
funzioni lineari a tratti, le funzioni circolari sia in  un  contesto
strettamente matematico sia  in  funzione  della  rappresentazione  e
soluzione di problemi applicativi.  Apprendera'  gli  elementi  della
teoria della proporzionalita' diretta  e  inversa.  Il  contemporaneo
studio della fisica offrira' esempi di funzioni che  saranno  oggetto
di una specifica trattazione matematica,  e  i  risultati  di  questa
trattazione serviranno ad approfondire la comprensione  dei  fenomeni
fisici e delle relative teorie. 
    Lo studente sara' in grado di passare agevolmente da un  registro
di rappresentazione a un altro (numerico, grafico, funzionale), anche
utilizzando strumenti informatici per la rappresentazione dei dati. 
Dati e previsioni 
    Lo studente sara' in  grado  di  rappresentare  e  analizzare  in
diversi modi (anche utilizzando strumenti informatici) un insieme  di
dati, scegliendo le rappresentazioni piu' idonee. Sapra'  distinguere
tra  caratteri  qualitativi,  quantitativi  discreti  e  quantitativi
continui, operare con distribuzioni di  frequenze  e  rappresentarle.
Saranno studiate le definizioni e le proprieta'  dei  valori  medi  e
delle misure di variabilita',  nonche'  l'uso  strumenti  di  calcolo
(calcolatrice, foglio di calcolo) per analizzare raccolte di  dati  e
serie statistiche. Lo  studio  sara'  svolto  il  piu'  possibile  in
collegamento con le altre discipline anche in ambiti entro cui i dati
siano raccolti direttamente dagli studenti. 
    Lo studente sara' in grado di  ricavare  semplici  inferenze  dai
diagrammi statistici. 
    Egli apprendera' la nozione di probabilita', con esempi tratti da
contesti classici e con l'introduzione di nozioni di statistica. 
    Sara' approfondito  in  modo  rigoroso  il  concetto  di  modello
matematico, distinguendone la  specificita'  concettuale  e  metodica
rispetto all'approccio della fisica classica. 
Elementi di informatica 
    Lo studente diverra' familiare con gli strumenti informatici,  al
fine precipuo di rappresentare  e  manipolare  oggetti  matematici  e
studiera'  le  modalita'  di  rappresentazione  dei  dati  elementari
testuali e multimediali. 
    Un tema fondamentale di studio sara' il concetto di  algoritmo  e
l'elaborazione di strategie di risoluzioni algoritmiche nel  caso  di
problemi  semplici  e  di  facile  modellizzazione;  e,  inoltre,  il
concetto  di  funzione  calcolabile  e  di  calcolabilita'  e  alcuni
semplici esempi relativi. 
Secondo Biennio 
Aritmetica e algebra 
    Lo studio della circonferenza e del cerchio, del numero π,  e  di
contesti in cui compaiono crescite  esponenziali  con  il  numero  e,
permetteranno di approfondire la conoscenza  dei  numeri  reali,  con
riguardo alla tematica dei numeri trascendenti. In  questa  occasione
lo studente studiera' la formalizzazione dei numeri reali anche  come
introduzione alla problematica dell'infinito matematico (e  alle  sue
connessioni con il pensiero filosofico). Sara'  anche  affrontato  il
tema del calcolo approssimato, sia dal punto  di  vista  teorico  sia
mediante l'uso di strumenti di calcolo. 
    Saranno studiate la definizione e le proprieta'  di  calcolo  dei
numeri complessi, nella forma algebrica, geometrica e trigonometrica. 
Geometria 
    Le sezioni coniche saranno studiate sia  da  un  punto  di  vista
geometrico   sintetico   che   analitico.   Inoltre,   lo    studente
approfondira' la comprensione della  specificita'  dei  due  approcci
(sintetico e analitico) allo studio della geometria. 
    Studiera' le proprieta' della circonferenza e del  cerchio  e  il
problema della  determinazione  dell'area  del  cerchio,  nonche'  la
nozione di luogo geometrico, con alcuni esempi significativi. 
    Lo studio  della  geometria  proseguira'  con  l'estensione  allo
spazio di alcuni dei temi della geometria piana,  anche  al  fine  di
sviluppare l'intuizione geometrica. In particolare, saranno  studiate
le  posizioni  reciproche  di  rette  e  piani   nello   spazio,   il
parallelismo  e  la  perpendicolarita',  nonche'  le  proprieta'  dei
principali solidi geometrici  (in  particolare  dei  poliedri  e  dei
solidi di rotazione). 
Relazioni e funzioni 
    Un tema di studio sara' il problema del  numero  delle  soluzioni
delle equazioni polinomiali. 
    Lo studente  acquisira'  la  conoscenza  di  semplici  esempi  di
successioni  numeriche,  anche  definite  per  ricorrenza,  e  sapra'
trattare situazioni in cui si presentano progressioni  aritmetiche  e
geometriche. 
    Approfondira' lo studio delle funzioni elementari dell'analisi e,
in particolare, delle funzioni esponenziale  e  logaritmo.  Sara'  in
grado  di  costruire  semplici  modelli  di  crescita  o   decrescita
esponenziale, nonche' di andamenti periodici, anche in  rapporto  con
lo studio delle altre discipline;  tutto  cio'  sia  in  un  contesto
discreto sia continuo. 
    Infine, lo studente apprendera' ad  analizzare  sia  graficamente
che  analiticamente  le  principali  funzioni  e  sapra'  operare  su
funzioni composte e inverse. Un tema importante di  studio  sara'  il
concetto di velocita' di  variazione  di  un  processo  rappresentato
mediante una funzione. 
Dati e previsioni 
    Lo studente, in ambiti via via  piu'  complessi,  il  cui  studio
sara' sviluppato il piu'  possibile  in  collegamento  con  le  altre
discipline e in cui i  dati  potranno  essere  raccolti  direttamente
dagli studenti, apprendera' a  far  uso  delle  distribuzioni  doppie
condizionate  e  marginali,  dei  concetti  di  deviazione  standard,
dipendenza, correlazione e regressione, e di campione. 
    Studiera' la probabilita' condizionata e composta, la formula  di
Bayes e le sue applicazioni, nonche' gli elementi di base del calcolo
combinatorio. 
    In relazione con le nuove conoscenze acquisite  approfondira'  il
concetto di modello matematico. 
Quinto Anno 
    Nell'anno finale lo studente approfondira'  la  comprensione  del
metodo assiomatico e la sua utilita' concettuale e metodologica anche
dal punto di  vista  della  modellizzazione  matematica.  Gli  esempi
verranno  tratti  dal  contesto  dell'aritmetica,   della   geometria
euclidea  o  della  probabilita'   ma   e'   lasciata   alla   scelta
dell'insegnante  la   decisione   di   quale   settore   disciplinare
privilegiare allo scopo. 
Geometria 
    L'introduzione   delle   coordinate   cartesiane   nello   spazio
permettera' allo studente di studiare dal punto  di  vista  analitico
rette, piani e sfere. 
Relazioni e funzioni 
    Lo studente proseguira' lo  studio  delle  funzioni  fondamentali
dell'analisi anche attraverso esempi tratti dalla fisica o  da  altre
discipline. Acquisira' il concetto di limite di una successione e  di
una funzione e apprendera' a calcolare i limiti in casi semplici. 
    Lo  studente  acquisira'  i  principali  concetti   del   calcolo
infinitesimale - in particolare la continuita',  la  derivabilita'  e
l'integrabilita' - anche in relazione con  le  problematiche  in  cui
sono nati (velocita' istantanea in meccanica, tangente di una  curva,
calcolo di  aree  e  volumi).  Non  sara'  richiesto  un  particolare
addestramento alle  tecniche  del  calcolo,  che  si  limitera'  alla
capacita' di derivare  le  funzioni  gia'  note,  semplici  prodotti,
quozienti e composizioni di funzioni, le funzioni  razionali  e  alla
capacita' di integrare funzioni polinomiali intere e  altre  funzioni
elementari, nonche' a determinare aree e  volumi  in  casi  semplici.
Altro importante tema  di  studio  sara'  il  concetto  di  equazione
differenziale, cosa si  intenda  con  le  sue  soluzioni  e  le  loro
principali   proprieta',   nonche'   alcuni   esempi   importanti   e
significativi di equazioni differenziali,  con  particolare  riguardo
per l'equazione della dinamica di Newton. Si trattera' soprattutto di
comprendere il ruolo del calcolo infinitesimale in  quanto  strumento
concettuale fondamentale nella descrizione e nella modellizzazione di
fenomeni fisici o di altra natura. Inoltre,  lo  studente  acquisira'
familiarita' con l'idea generale  di  ottimizzazione  e  con  le  sue
applicazioni in numerosi ambiti. 
Dati e previsioni 
    Lo   studente   apprendera'   le   caratteristiche   di    alcune
distribuzioni  discrete  e  continue   di   probabilita'   (come   la
distribuzione binomiale, la distribuzione normale,  la  distribuzione
di Poisson). 
    In relazione con le nuove conoscenze acquisite, anche nell'ambito
delle relazioni della matematica con altre  discipline,  lo  studente
approfondira' il concetto di  modello  matematico  e  sviluppera'  la
capacita' di costruirne e analizzarne esempi. 

                               FISICA 

LINEE GENERALI E COMPETENZE 
    Al termine del percorso  liceale  lo  studente  avra'  appreso  i
concetti fondamentali della fisica, le  leggi  e  le  teorie  che  li
esplicitano, acquisendo consapevolezza del valore  conoscitivo  della
disciplina e del nesso tra lo sviluppo della conoscenza fisica ed  il
contesto storico e filosofico in cui essa si e' sviluppata. 
    In  particolare,  lo  studente  avra'   acquisito   le   seguenti
competenze: osservare  e  identificare  fenomeni;  formulare  ipotesi
esplicative utilizzando modelli, analogie e  leggi;  formalizzare  un
problema  di  fisica  e  applicare   gli   strumenti   matematici   e
disciplinari rilevanti per la  sua  risoluzione;  fare  esperienza  e
rendere  ragione  del  significato  dei  vari  aspetti   del   metodo
sperimentale,  dove  l'esperimento  e'  inteso  come   interrogazione
ragionata   dei   fenomeni   naturali,   scelta    delle    variabili
significative,   raccolta   e   analisi   critica    dei    dati    e
dell'affidabilita'  di  un  processo  di  misura,   costruzione   e/o
validazione di modelli; comprendere e valutare le scelte scientifiche
e tecnologiche che interessano la societa' in cui vive. 
    La liberta', la competenza e la  sensibilita'  dell'insegnante  -
che valutera' di volta in volta il percorso didattico  piu'  adeguato
alla singola classe - svolgeranno un ruolo fondamentale  nel  trovare
un raccordo con altri insegnamenti  (in  particolare  con  quelli  di
matematica,  scienze,  storia   e   filosofia)   e   nel   promuovere
collaborazioni tra la sua Istituzione scolastica e Universita',  enti
di ricerca, musei della scienza e mondo  del  lavoro,  soprattutto  a
vantaggio degli studenti degli ultimi due anni. 
    In  particolare,  l'apprendimento  della  Fisica   nell'indirizzo
sportivo avverra' in stretto collegamento  con  gli  insegnamenti  di
«Scienze  motorie  e  sportive»  e  di  «Discipline  sportive»,   con
l'obiettivo di favorire l'approfondimento delle tematiche concernenti
la cinematica, la meccanica  e  la  statica.  Lo  studente  maturera'
inoltre competenze specifiche sul tema della misura e in  materia  di
teoria degli errori,  con  riferimento  alle  applicazioni  in  campo
sportivo. 
OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO 
Primo Biennio 
    Nel primo biennio si  inizia  a  costruire  il  linguaggio  della
fisica classica (grandezze fisiche scalari e vettoriali e  unita'  di
misura),  abituando  lo  studente  a  semplificare   e   modellizzare
situazioni reali, a risolvere  problemi  e  ad  avere  consapevolezza
critica del proprio operato. 
    Al tempo stesso gli esperimenti di laboratorio  consentiranno  di
definire con chiarezza il campo di indagine  della  disciplina  e  di
permettere allo studente di esplorare fenomeni  (sviluppare  abilita'
relative alla misura) e di descriverli  con  un  linguaggio  adeguato
(incertezze, cifre significative, grafici). L'attivita'  sperimentale
lo accompagnera' lungo tutto l'arco del primo biennio,  portandolo  a
una  conoscenza  sempre  piu'  consapevole  della  disciplina   anche
mediante la scrittura di relazioni che rielaborino in maniera critica
ogni esperimento eseguito. 
    Attraverso lo studio dell'ottica geometrica, lo studente sara' in
grado di interpretare i fenomeni della riflessione e della rifrazione
della luce e il funzionamento dei principali strumenti ottici. 
    Lo studio dei fenomeni termici definira', da un  punto  di  vista
macroscopico,  le  grandezze  temperatura  e  quantita'   di   calore
scambiato introducendo il concetto di equilibrio termico e  trattando
i passaggi di stato. 
    Lo  studio  della   meccanica   riguardera'   problemi   relativi
all'equilibrio dei corpi e dei  fluidi;  i  moti  saranno  affrontati
innanzitutto dal punto di vista cinematico  giungendo  alla  dinamica
con una prima esposizione delle  leggi  di  Newton,  con  particolare
attenzione alla seconda legge. Dall'analisi dei  fenomeni  meccanici,
lo studente incomincera' a familiarizzare con i concetti di lavoro ed
energia, per  arrivare  ad  una  prima  trattazione  della  legge  di
conservazione dell'energia meccanica totale. 
    I  temi  suggeriti  saranno  sviluppati  dall'insegnante  secondo
modalita' e con un ordine coerenti con gli  strumenti  concettuali  e
con le conoscenze matematiche  gia'  in  possesso  degli  studenti  o
contestualmente acquisite nel corso parallelo di Matematica  (secondo
quanto specificato nelle relative Indicazioni).  Lo  studente  potra'
cosi' fare esperienza, in forma elementare ma rigorosa, del metodo di
indagine specifico  della  fisica,  nei  suoi  aspetti  sperimentali,
teorici e linguistici. 
Secondo Biennio 
    Nel secondo biennio il percorso didattico dara'  maggior  rilievo
all'impianto teorico (le leggi della fisica) e alla  sintesi  formale
(strumenti e modelli matematici),  con  l'obiettivo  di  formulare  e
risolvere problemi piu'  impegnativi,  tratti  anche  dall'esperienza
quotidiana, sottolineando la natura quantitativa e  predittiva  delle
leggi fisiche. Inoltre,  l'attivita'  sperimentale  consentira'  allo
studente di discutere e costruire  concetti,  progettare  e  condurre
osservazioni e misure, confrontare esperimenti e teorie. 
    Saranno riprese le leggi del moto, affiancandole alla discussione
dei sistemi di riferimento inerziali e non inerziali e del  principio
di relativita' di Galilei. 
    L'approfondimento del  principio  di  conservazione  dell'energia
meccanica, applicato anche al moto  dei  fluidi  e  l'affronto  degli
altri principi  di  conservazione,  permetteranno  allo  studente  di
rileggere i  fenomeni  meccanici  mediante  grandezze  diverse  e  di
estenderne lo studio  ai  sistemi  di  corpi.  Con  lo  studio  della
gravitazione, dalle leggi di  Keplero  alla  sintesi  newtoniana,  lo
studente  approfondira',  anche  in  rapporto  con  la  storia  e  la
filosofia,  il  dibattito  del  XVI  e  XVII   secolo   sui   sistemi
cosmologici. 
    Si completera' lo studio dei fenomeni termici con  le  leggi  dei
gas, familiarizzando  con  la  semplificazione  concettuale  del  gas
perfetto e con la relativa teoria cinetica; lo studente potra'  cosi'
vedere come il  paradigma  newtoniano  sia  in  grado  di  connettere
l'ambito microscopico a quello macroscopico. Lo studio  dei  principi
della termodinamica permettera' allo  studente  di  generalizzare  la
legge  di  conservazione  dell'energia  e  di  comprendere  i  limiti
intrinseci alle trasformazioni tra forme di energia, anche nelle loro
implicazioni tecnologiche, in termini quantitativi e  matematicamente
formalizzati. 
    Si iniziera' lo  studio  dei  fenomeni  ondulatori  con  le  onde
meccaniche,  introducendone  le  grandezze   caratteristiche   e   la
formalizzazione matematica; si esamineranno i fenomeni relativi  alla
loro propagazione con particolare  attenzione  alla  sovrapposizione,
interferenza  e  diffrazione.  In   questo   contesto   lo   studente
familiarizzera'  con  il  suono  (come  esempio  di  onda   meccanica
particolarmente significativa) e completera' lo studio della luce con
quei fenomeni che ne evidenziano la natura ondulatoria. 
    Lo studio dei fenomeni elettrici  e  magnetici  permettera'  allo
studente di esaminare  criticamente  il  concetto  di  interazione  a
distanza, gia' incontrato con la legge di gravitazione universale,  e
di arrivare al suo superamento mediante l'introduzione di interazioni
mediate dal campo elettrico, del quale si dara' anche una descrizione
in termini di energia e potenziale, e dal campo magnetico. 
Quinto Anno 
    Lo studente  completera'  lo  studio  dell'elettromagnetismo  con
l'induzione  magnetica  e  le   sue   applicazioni,   per   giungere,
privilegiando gli aspetti concettuali, alla sintesi costituita  dalle
equazioni di Maxwell. Lo studente affrontera' anche lo  studio  delle
onde elettromagnetiche, della loro  produzione  e  propagazione,  dei
loro  effetti  e  delle  loro  applicazioni  nelle  varie  bande   di
frequenza. 
    Il percorso didattico comprendera' le conoscenze  sviluppate  nel
XX secolo relative al  microcosmo  e  al  macrocosmo,  accostando  le
problematiche che storicamente hanno portato  ai  nuovi  concetti  di
spazio e  tempo,  massa  ed  energia.  L'insegnante  dovra'  prestare
attenzione a utilizzare un  formalismo  matematico  accessibile  agli
studenti, ponendo sempre in evidenza i concetti fondanti. 
    Lo studio della teoria della relativita'  ristretta  di  Einstein
portera' lo  studente  a  confrontarsi  con  la  simultaneita'  degli
eventi, la dilatazione dei tempi e la  contrazione  delle  lunghezze;
l'aver affrontato  l'equivalenza  massa-energia  gli  permettera'  di
sviluppare  un'interpretazione  energetica  dei   fenomeni   nucleari
(radioattivita', fissione, fusione). 
    L'affermarsi  del  modello  del  quanto  di  luce  potra'  essere
introdotto  attraverso  lo  studio   della   radiazione   termica   e
dell'ipotesi di Planck (affrontati anche solo in modo qualitativo), e
sara' sviluppato da un lato con lo studio dell'effetto  fotoelettrico
e della sua interpretazione da parte di Einstein, e  dall'altro  lato
con la discussione delle teorie  e  dei  risultati  sperimentali  che
evidenziano la presenza di livelli  energetici  discreti  nell'atomo.
L'evidenza  sperimentale  della  natura  ondulatoria  della  materia,
postulata  da  De  Broglie,  ed  il  principio  di   indeterminazione
potrebbero concludere il percorso in modo significativo. 
    La   dimensione   sperimentale   potra'   essere    ulteriormente
approfondita con attivita' da  svolgersi  non  solo  nel  laboratorio
didattico della scuola, ma anche presso laboratori di Universita'  ed
enti di ricerca, aderendo anche a progetti di orientamento. 
    In quest'ambito, lo studente potra' approfondire tematiche di suo
interesse, accostandosi alle scoperte piu' recenti della fisica  (per
esempio nel campo dell'astrofisica e della cosmologia,  o  nel  campo
della fisica delle particelle) o approfondendo i rapporti tra scienza
e tecnologia (per esempio  la  tematica  dell'energia  nucleare,  per
acquisire i termini scientifici utili ad  accostare  criticamente  il
dibattito  attuale,  o  dei  semiconduttori,   per   comprendere   le
tecnologie piu' attuali anche in relazione a  ricadute  sul  problema
delle risorse energetiche, o delle micro- e  nano-tecnologie  per  lo
sviluppo di nuovi materiali). 

                          SCIENZE NATURALI 

LINEE GENERALI E COMPETENZE 
    Al  termine  del  percorso  liceale  lo  studente   possiede   le
conoscenze disciplinari e le metodologie tipiche delle scienze  della
natura, in particolare delle scienze della  Terra,  della  chimica  e
della biologia, anche con specifico riferimento all'ambito  sportivo.
Queste diverse aree disciplinari sono caratterizzate da concetti e da
metodi di indagine propri, ma si basano tutte sulla stessa  strategia
dell'indagine scientifica che fa riferimento anche alla dimensione di
«osservazione e sperimentazione». L'acquisizione  di  questo  metodo,
secondo le particolari declinazioni che  esso  ha  nei  vari  ambiti,
unitamente  al  possesso  dei  contenuti  disciplinari  fondamentali,
costituisce       l'aspetto       formativo       e       orientativo
dell'apprendimento/insegnamento   delle   scienze.   Questo   e'   il
contributo  specifico   che   il   sapere   scientifico   puo'   dare
all'acquisizione di  «strumenti  culturali  e  metodologici  per  una
comprensione approfondita della realta'», ivi compresa la  dimensione
dello sport. 
    Lo studente acquisisce la consapevolezza critica dei rapporti tra
lo sviluppo delle  conoscenze  all'interno  delle  aree  disciplinari
oggetto di studio e il contesto storico,  filosofico  e  tecnologico,
nonche' dei nessi  reciproci  e  con  l'ambito  scientifico  piu'  in
generale. 
    In tale percorso riveste un'importanza fondamentale la dimensione
sperimentale, dimensione costitutiva di tali discipline e  come  tale
da tenere sempre presente. Il laboratorio e'  uno  dei  momenti  piu'
significativi  in  cui  essa  si  esprime,  in   quanto   circostanza
privilegiata  del  «fare  scienza»  attraverso   l'organizzazione   e
l'esecuzione  di  attivita'  sperimentali,   che   possono   comunque
utilmente svolgersi anche in classe  o  sul  campo.  Tale  dimensione
rimane un aspetto irrinunciabile della formazione scientifica  e  una
guida per  tutto  il  percorso  formativo,  anche  quando  non  siano
possibili attivita' di  laboratorio  in  senso  stretto,  ad  esempio
attraverso la presentazione,  discussione  ed  elaborazione  di  dati
sperimentali,  l'utilizzo  di  filmati,   simulazioni,   modelli   ed
esperimenti virtuali,  la  presentazione  -  anche  attraverso  brani
originali di scienziati - di esperimenti cruciali nello sviluppo  del
sapere   scientifico.   L'esperimento   e'   infatti    un    momento
irrinunciabile della formazione scientifica e va pertanto promosso in
tutti gli anni di studio e in tutti gli ambiti disciplinari,  perche'
educa  lo  studente  a  porre  domande,  a  raccogliere  dati   e   a
interpretarli,  acquisendo  man   mano   gli   atteggiamenti   tipici
dell'indagine scientifica. 
    Le tappe di  un  percorso  di  apprendimento  delle  scienze  non
seguono una logica lineare, ma piuttosto ricorsiva. Cosi', a  livello
liceale, accanto a temi e argomenti  nuovi  si  possono  approfondire
concetti gia' acquisiti negli anni precedenti, introducendo per  essi
nuove chiavi interpretative. Inoltre, in termini metodologici, da  un
approccio  iniziale  di   tipo   prevalentemente   fenomenologico   e
descrittivo si puo' passare a un  approccio  che  ponga  l'attenzione
sulle leggi, sui modelli, sulla formalizzazione, sulle relazioni  tra
i vari fattori di uno stesso fenomeno e tra fenomeni  differenti.  Al
termine del percorso lo studente avra' percio' acquisito le  seguenti
competenze: sapere  effettuare  connessioni  logiche,  riconoscere  o
stabilire relazioni, classificare, formulare ipotesi in base ai  dati
forniti, trarre conclusioni basate sui  risultati  ottenuti  e  sulle
ipotesi verificate, risolvere  situazioni  problematiche  utilizzando
linguaggi specifici, applicare le conoscenze acquisite  a  situazioni
della vita reale, anche per porsi in modo critico  e  consapevole  di
fronte ai temi di carattere scientifico e tecnologico della  societa'
attuale. 
    L'apprendimento disciplinare segue quindi una scansione  ispirata
a criteri di gradualita', di ricorsivita', di connessione tra i  vari
temi e argomenti trattati, di sinergia tra le discipline che  formano
il corso di scienze le quali,  pur  nel  pieno  rispetto  della  loro
specificita', sono sviluppate in modo  armonico  e  coordinato.  Tale
scansione corrisponde anche allo sviluppo storico e concettuale delle
singole discipline, sia in senso temporale, sia per i loro nessi  con
tutta la realta' culturale,  sociale,  economica  e  tecnologica  dei
periodi in cui si sono sviluppate. 
    Approfondimenti di carattere  disciplinare  e  multidisciplinare,
scientifico  e  tecnologico,  avranno  anche  valore  orientativo  al
proseguimento  degli  studi.  In  questo  contesto   e'   auspicabile
coinvolgere soprattutto gli studenti degli ultimi due anni, stabilire
un raccordo con gli insegnamenti  di  fisica,  matematica,  storia  e
filosofia, e attivare, ove possibile, collaborazioni con universita',
enti di ricerca, musei della scienza e mondo del lavoro. 
    Nella sezione ad indirizzo sportivo lo studente acquisisce, anche
attraverso raccordi interdisciplinari, i principi  delle  metodologie
specifiche dell'indagine scientifica in ambito sportivo. 
OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO 
Primo Biennio 
    Nel primo biennio prevale un approccio di tipo  fenomenologico  e
osservativo-descrittivo. 
    Per le  scienze  della  Terra  si  completano  e  approfondiscono
contenuti gia' in precedenza acquisiti, ampliando in  particolare  il
quadro esplicativo dei moti della Terra. Si procede poi  allo  studio
geomorfologico di strutture che  costituiscono  la  superficie  della
Terra (fiumi,  laghi,  ghiacciai,  mari  eccetera).  Si  affronta  la
tematica della meteorologia applicata allo sport. 
    Per la biologia i contenuti si riferiscono all'osservazione delle
caratteristiche degli organismi  viventi,  con  particolare  riguardo
alla loro costituzione fondamentale (la cellula) e alle diverse forme
con cui si manifestano  (biodiversita').  Percio'  si  utilizzano  le
tecniche sperimentali di base in  campo  biologico  e  l'osservazione
microscopica. La varieta' dei viventi e la  complessita'  delle  loro
strutture e funzioni introducono allo studio dell'evoluzione e  della
sistematica,   della   genetica    mendeliana    e    dei    rapporti
organismi-ambiente,  nella   prospettiva   della   valorizzazione   e
mantenimento  della  biodiversita'.  Sara'  oggetto  di  analisi   la
relazione tra sport e alimentazione. 
    Lo studio della chimica comprende l'osservazione e descrizione di
fenomeni e di reazioni semplici (il loro  riconoscimento  e  la  loro
rappresentazione) con riferimento anche a esempi  tratti  dalla  vita
quotidiana; gli stati di aggregazione della  materia  e  le  relative
trasformazioni;   il   modello   particellare   della   materia;   la
classificazione  della  materia  (miscugli  omogenei  ed  eterogenei,
sostanze semplici e composte) e le relative definizioni operative; le
leggi fondamentali e il modello atomico di Dalton, la formula chimica
e i  suoi  significati,  una  prima  classificazione  degli  elementi
(sistema periodico di Mendeleev). 
    Fatti salvi i contenuti di  scienze  della  Terra,  che  andranno
affrontati nella prima classe e sviluppati in modo coordinato  con  i
percorsi di Geografia, i contenuti indicati  saranno  sviluppati  dai
docenti secondo le modalita' e con l'ordine ritenuti piu' idonei alla
classe, al contesto anche territoriale, alla fisionomia della  scuola
e alle scelte metodologiche da essi operate. 
Secondo Biennio 
    Nel secondo biennio si ampliano, si consolidano e si  pongono  in
relazione i contenuti disciplinari, introducendo in modo graduale  ma
sistematico i concetti, i modelli e il  formalismo  che  sono  propri
delle discipline oggetto di studio e che consentono  una  spiegazione
piu' approfondita dei fenomeni. 
Biologia 
    Si pone l'accento soprattutto sulla complessita'  dei  sistemi  e
dei fenomeni biologici, sulle relazioni che  si  stabiliscono  tra  i
componenti di tali  sistemi  e  tra  diversi  sistemi  e  sulle  basi
molecolari dei fenomeni stessi (struttura e funzione del DNA, sintesi
delle proteine, codice genetico). Lo studio riguarda la  forma  e  le
funzioni degli organismi (microrganismi,  vegetali  e  animali,  uomo
compreso),  trattandone  gli  aspetti  anatomici   (soprattutto   con
riferimento al corpo  umano)  e  le  funzioni  metaboliche  di  base.
Vengono inoltre considerate le strutture e le funzioni della vita  di
relazione, la riproduzione e lo sviluppo, con riferimento anche  agli
aspetti di educazione alla salute. 
    Nello studio degli apparati e dei sistemi dell'organismo umano si
privilegiano gli aspetti relativi alla fisiologia associata al  gesto
motorio dell'attivita' sportiva.  Lo  studente  acquisira'  cosi'  le
conoscenze scientifiche utili per comprendere i limiti che il  motore
umano  deve  rispettare  dal  punto  di  vista  cardiaco,  muscolare,
energetico e nutrizionale, anche al fine di prevenire le patologie  e
le disfunzioni associate al raggiungimento o al superamento  di  tali
limiti. 
Chimica 
    Si riprende la classificazione dei principali composti inorganici
e la relativa nomenclatura. Si introducono lo studio della  struttura
della  materia  e  i  fondamenti  della  relazione  tra  struttura  e
proprieta',   gli   aspetti   quantitativi    delle    trasformazioni
(stechiometria), la struttura atomica e i modelli atomici, il sistema
periodico,  le  proprieta'  periodiche  e  i   legami   chimici.   Si
introducono   i   concetti   basilari    della    chimica    organica
(caratteristiche  dell'atomo  di  carbonio,  legami,  catene,  gruppi
funzionali e classi di composti ecc.). Si studiano inoltre gli scambi
energetici associati alle trasformazioni chimiche e se ne introducono
i fondamenti degli aspetti termodinamici  e  cinetici,  insieme  agli
equilibri,   anche    in    soluzione    (reazioni    acido-base    e
ossidoriduzioni), e a cenni di  elettrochimica.  Adeguato  spazio  si
dara' agli aspetti quantitativi e quindi ai calcoli relativi  e  alle
applicazioni. 
Scienze della Terra 
    Si introducono, soprattutto in connessione con le realta'  locali
e  in  modo  coordinato  con  la  chimica  e  la  fisica,  cenni   di
mineralogia, di petrologia (le rocce) e fenomeni come il vulcanesimo,
la sismicita' e l'orogenesi, esaminando  le  trasformazioni  ad  essi
collegate. 
    I contenuti indicati saranno sviluppati dai  docenti  secondo  le
modalita'  e  con  l'ordine  ritenuti  piu'  idonei,  secondo  quanto
indicato per il I biennio. In particolare, nella sezione ad indirizzo
sportivo, lo studente  approfondisce  i  temi  correlati  all'impatto
degli impianti sportivi sugli ambienti (terrestri, marini,  fluviali,
lacustri, glaciali ed atmosferici) nei quali si esercita  la  pratica
amatoriale ed agonistica degli sport «outdoor». 
Quinto Anno 
Chimica - Biologia 
    Nel quinto  anno  e'  previsto  l'approfondimento  della  chimica
organica. Il percorso di chimica e quello di biologia si  intrecciano
poi nella biochimica e nei biomateriali, relativamente alla struttura
e alla funzione di molecole di interesse biologico, ponendo l'accento
sui processi  biologici/biochimici  nelle  situazioni  della  realta'
odierna e in relazione a temi di attualita',  in  particolare  quelli
legati all'ingegneria genetica e alle sue applicazioni. Nella sezione
ad  indirizzo  sportivo  lo  studio  della  chimica  organica   sara'
orientato anche alla comprensione  dei  meccanismi  chimico-biologici
dell'apparato umano impegnato nel gesto atletico. Nello studio  delle
genetica lo  studente  approfondira'  anche  i  temi  collegati  alle
ricerche sulle potenzialita' atletiche e sul doping. 
Scienze della Terra 
    Si studiano i complessi fenomeni meteorologici e i modelli  della
tettonica globale,  con  particolare  attenzione  a  identificare  le
interrelazioni tra i fenomeni che avvengono a livello  delle  diverse
organizzazioni del pianeta (litosfera, atmosfera, idrosfera). 
    Si  potranno  svolgere  inoltre  approfondimenti  sui   contenuti
precedenti  e/o  su  temi  scelti  ad  esempio  tra   quelli   legati
all'ecologia, alle risorse energetiche, alle fonti rinnovabili,  alle
condizioni   di   equilibrio   dei    sistemi    ambientali    (cicli
biogeochimici), ai nuovi materiali o su altri temi, anche  legati  ai
contenuti disciplinari svolti negli anni precedenti. 
    Tali  approfondimenti  saranno  svolti,  quando   possibile,   in
raccordo con i corsi di fisica, matematica, storia  e  filosofia.  Il
raccordo  con  il  corso  di  fisica,   in   particolare,   favorira'
l'acquisizione da parte  dello  studente  di  linguaggi  e  strumenti
complementari  che  gli  consentiranno  di  affrontare  con  maggiore
dimestichezza problemi complessi e interdisciplinari. 
    La dimensione sperimentale, infine, potra'  essere  ulteriormente
approfondita con attivita'  da  svolgersi  non  solo  nei  laboratori
didattici della scuola, ma anche presso laboratori di universita'  ed
enti di ricerca, Federazioni e Societa' sportive,  aderendo  anche  a
progetti di orientamento. 

                   DIRITTO ED ECONOMIA DELLO SPORT 

LINEE GENERALI E COMPETENZE 
Diritto 
    Al termine del percorso liceale lo studente e' in  grado  di:  1)
utilizzare e comprendere il linguaggio giuridico in diversi  contesti
e  di  identificare  l'ineliminabile  funzione  sociale  della  norma
giuridica valutando la necessita' di accettare i limiti che  da  essa
derivano alla liberta' individuale; 2) individuare la relativita'  in
senso temporale e spaziale del fenomeno giuridico e la sua dipendenza
dal contesto socio-culturale in cui si sviluppa; 3)  interpretare  il
fenomeno sportivo sotto il profili dei  soggetti,  delle  correlative
responsabilita' e degli organi deputati ad accertarle alla luce delle
fonti normative piu' significative dimostrando di  saper  confrontare
soluzioni giuridiche con situazioni reali. Lo studente ha inoltre una
conoscenza approfondita delle Costituzione Italiana,  dei  valori  ad
essa sottesi, dei beni-interessi da  essa  tutelati  e  dei  principi
ispiratori dell'assetto istituzionale e della forma di governo ed  e'
in grado di confrontare  l'ordinamento  giuridico  statale  e  quello
sportivo. Ha una  conoscenza  sicura  del  processo  di  integrazione
europea e degli organi istituzionali dell'Unione Europea. 
Economia 
    Al termine del percorso liceale lo studente conosce le essenziali
categorie concettuali dell'economia ed e' in grado di comprendere  il
linguaggio economico e l'importanza  dell'economia  come  scienza  in
grado di influire profondamente sullo sviluppo e sulla qualita' della
vita a livello globale. Egli  e'  in  grado  di  confrontare  modelli
economici con situazioni reali e  di  riconoscere  e  distinguere  il
ruolo e le relazioni tra i diversi  operatori  economici  pubblici  e
privati anche a livello internazionale. Lo  studente  e'  inoltre  in
grado di interpretare le dinamiche economiche del mondo sportivo,  di
riconoscere le implicazioni economico-aziendali e gestionali connesse
al fenomeno sport e di analizzare le metodologie e  le  strategie  di
marketing e comunicazione applicate allo sport. 
OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO 
Diritto 
Secondo Biennio 
    Nel secondo biennio lo studente apprende  significato,  funzione,
caratteri ed elementi della norma  giuridica  come  fondamento  della
convivenza e la distingue dalle norme prive di  rilevanza  giuridica;
affronta la teoria generale dell'ordinamento  giuridico  dello  sport
con particolare  riferimento  al  sistema  delle  fonti  del  diritto
sportivo; riconosce ed individua il rapporto tra ordinamento sportivo
e ordinamento statale; affronta il tema dei soggetti del diritto,  il
ruolo e le funzioni dell'individuo e delle organizzazioni collettive;
apprende il  funzionamento  dell'ordinamento  sportivo  italiano  con
specifica  attenzione  ai   soggetti   dell'ordinamento   stesso   ed
approfondisce le tematiche concernenti la tutela dello sportivo anche
da un punto di vista sanitario e  previdenziale;  apprende  i  valori
sottesi alla Costituzione italiana;  riconosce  il  ruolo  attribuito
allo sport dalla Costituzione e la sua  correlazione  con  la  salute
pubblica; affronta la tematica  del  doping  e  le  sue  implicazioni
giuridiche; apprende il  tema  dei  comportamenti  devianti  e  delle
correlative responsabilita' riconoscendo  la  funzione  preventiva  e
repressiva delle sanzioni con  particolare  riguardo  al  tema  della
responsabilita' nell'ordinamento  sportivo;  apprende  le  principali
categorie dei diritti soggettivi con riferimento  speciale  a  quelli
nascenti da obbligazioni e da contratti;  analizza  il  contratto  di
lavoro in generale e in particolare quelli stipulati nel mondo  dello
sport secondo la legislazione  vigente;  analizza  i  «leading  case»
relativi alla libera circolazione dei lavoratori sportivi. 
Quinto Anno 
    Nel quinto anno lo studente  analizza  i  principi  della  teoria
dello stato sapendo riconoscere che essa nel suo evolversi ha  sempre
interpretato la condizione umana del tempo modellando le  istituzioni
e la societa' e riconosce i principi  fondamentali  alla  base  dello
stato democratico, sociale e di diritto; approfondisce il ruolo dello
sport nelle varie forme di stato con particolare riferimento a quello
ad esso attribuito negli stati totalitari; analizza  i  poteri  e  le
relazioni  interistituzionali  nell'ambito  della  forma  di  governo
italiana e conosce a fondo gli organi costituzionali e  le  relazioni
tra gli stessi; esamina i principi fondamentali della responsabilita'
nell'ambito dello sport dal punto di vista civile e  penale  e  anche
sotto il profilo processuale;  riconosce  e  distingue  le  relazioni
intercorrenti tra giustizia  sportiva  ed  ordinaria;  interpreta  il
ruolo della  P.A.  ed  affronta  i  temi  della  sussidiarieta',  del
decentramento, del regionalismo e della globalizzazione; analizza  il
contesto delle istituzioni internazionali con particolare  attenzione
al  processo   d'integrazione   europea;   analizza   gli   organismi
internazionali e la loro struttura in materia di governo dello sport;
al termine  del  quinto  anno  l'allevo  riconosce  l'importanza  del
diritto sportivo  quale  settore  di  osservazione  privilegiato  per
l'analisi delle strategie della globalizzazione  e  competizione,  le
quali  costituiscono   il   fattore   caratteristico   del   contesto
internazionale e dell'evoluzione  in  atto  sul  piano  squisitamente
giuridico. 
Economia 
Secondo Biennio 
    Nel secondo biennio lo studente riconosce la natura specifica del
problema economico familiarizzando con il modo di pensare  economico;
apprende la logica microeconomica e macroeconomica e ne riconosce  le
differenti specificita'; analizza i concetti di  ricchezza,  reddito,
moneta, produzione, consumo, risparmio, investimento, costo e ricavo;
apprende  il  funzionamento   del   sistema   economico   a   partire
dall'impresa  come  sua  cellula  costitutiva  e  nelle  sue  diverse
manifestazioni fino ad analizzare il mercato del lavoro,  il  sistema
monetario e finanziario; riconosce  nel  fenomeno  sport  un  settore
economico  e  sociale  di  straordinario   dinamismo   con   risvolti
occupazionali   di   notevole   rilevanza;   apprende    i    profili
economico-aziendali dell'attivita' sportiva; affronta le implicazioni
economiche del fenomeno del calciomercato. 
Quinto Anno 
    Nel quinto anno l'allievo approfondisce la nozione di azienda  ed
impresa sotto il profilo economico-aziendale; apprende  il  marketing
dello  sport;  acquisisce  la  consapevolezza  che  alla   dimensione
agonistica  si  accompagna   quella   commerciale   e   professionale
caratterizzata da una serie di specifiche attivita' profit-oriented e
da emergenti  figure  professionali  capaci  di  gestire  esigenze  e
peculiarita'; acquisisce le  competenze  gestionali  base  legate  al
mondo dello  sport  business;  analizza  le  esperienze  del  settore
sportivo «allargato» con particolare riguardo alle organizzazioni che
si trovano  ad  operare  all'interno  della  cosiddetta  «convergenza
sportiva»  quali  i  produttori  di  abbigliamento   e   attrezzature
sportive, i vari media piu' o meno nuovi,  le  imprese  in  cerca  di
comunicazione innovativa tramite sponsorizzazioni o  altre  forme  di
co-marketing con lo sport e le stesse  organizzazioni  pubbliche  che
tramite lo sport cercano di attivare  un  marketing  territoriale  di
visibilita' e accreditamento. 

                     SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE 

LINEE GENERALI E COMPETENZE 
    Al temine del  percorso  liceale  lo  studente  ha  acquisito  la
consapevolezza della  propria  corporeita'  intesa  come  conoscenza,
padronanza e rispetto del proprio  corpo;  ha  consolidato  i  valori
sociali dello sport e ha acquisito una buona preparazione motoria; ha
maturato un atteggiamento positivo verso uno stile  di  vita  sano  e
attivo; ha colto le implicazioni e i benefici derivanti dalla pratica
di varie attivita' fisiche svolte nei diversi ambienti. 
    Lo  studente   consegue   la   padronanza   del   proprio   corpo
sperimentando un'ampia gamma di attivita' motorie  e  sportive:  cio'
favorisce  un  equilibrato  sviluppo  fisico   e   neuromotorio.   La
stimolazione delle capacita' motorie dello studente, sia coordinative
che di forza, resistenza, velocita' e flessibilita', e' sia obiettivo
specifico che presupposto  per  il  raggiungimento  di  piu'  elevati
livelli di abilita' e di prestazioni motorie. 
    Lo studente sa  agire  in  maniera  responsabile,  ragionando  su
quanto sta ponendo in atto, riconoscendo le cause dei propri errori e
mettendo a punto adeguate procedure di correzione.  E'  in  grado  di
analizzare la propria e l'altrui prestazione, identificandone aspetti
positivi e negativi. 
    Lo studente sara' consapevole che il corpo comunica attraverso un
linguaggio specifico e sa padroneggiare ed interpretare  i  messaggi,
volontari ed involontari, che  esso  trasmette.  Tale  consapevolezza
favorisce  la  libera  espressione  di  stati  d'animo  ed   emozioni
attraverso il linguaggio non verbale. 
    La conoscenza e  la  pratica  di  varie  attivita'  sportive  sia
individuali che di squadra, permettono allo studente  di  scoprire  e
valorizzare attitudini, capacita' e preferenze personali acquisendo e
padroneggiando dapprima le  abilita'  motorie  e  successivamente  le
tecniche sportive specifiche, da utilizzare in  forma  appropriata  e
controllata. L'attivita' sportiva, sperimentata nei diversi ruoli  di
giocatore,  arbitro,   giudice   od   organizzatore,   valorizza   la
personalita'  dello  studente  generando  interessi   e   motivazioni
specifici, utili a scoprire ed orientare le attitudini personali  che
ciascuno potra'  sviluppare.  L'attivita'  sportiva  si  realizza  in
armonia con l'istanza  educativa,  sempre  prioritaria,  in  modo  da
promuovere in tutti gli studenti l'abitudine e l'apprezzamento  della
sua pratica. Essa potra' essere propedeutica all'eventuale  attivita'
prevista all'interno dei Centri Sportivi Scolastici. 
    Lo studente, lavorando sia in gruppo che individualmente,  impara
a confrontarsi  e  a  collaborare  con  i  compagni  seguendo  regole
condivise per il raggiungimento di un obiettivo comune. 
    La  conoscenza  e  la  consapevolezza  dei  benefici  indotti  da
un'attivita' fisica praticata in forma regolare fanno maturare  nello
studente un atteggiamento positivo verso uno stile  di  vita  attivo.
Esperienze di riuscita e  di  successo  in  differenti  tipologie  di
attivita' favoriscono  nello  studente  una  maggior  fiducia  in  se
stesso. Un'adeguata base di conoscenze di metodi, tecniche di  lavoro
e di esperienze vissute rende lo studente  consapevole  e  capace  di
organizzare autonomamente un proprio piano  di  sviluppo/mantenimento
fisico e di tenere sotto controllo la propria  postura.  Lo  studente
matura l'esigenza di raggiungere e mantenere un adeguato  livello  di
forma psicofisica per poter  affrontare  in  maniera  appropriata  le
esigenze quotidiane rispetto allo studio e al lavoro, allo  sport  ed
al tempo libero. 
    L'acquisizione di  un  consapevole  e  corretto  rapporto  con  i
diversi tipi di ambiente non puo' essere disgiunto dall'apprendimento
e dall'effettivo rispetto dei principi  fondamentali  di  prevenzione
delle situazioni a rischio (anticipazione del pericolo) o  di  pronta
reazione all'imprevisto, sia a casa che a scuola o all'aria aperta. 
    Gli studenti fruiranno inoltre  di  molteplici  opportunita'  per
familiarizzare e sperimentare l'uso di tecnologie e  strumenti  anche
innovativi,  applicabili  alle  attivita'  svolte   ed   alle   altre
discipline. 
OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO 
Primo Biennio 
    Dopo aver verificato il livello di apprendimento  conseguito  nel
corso del primo ciclo dell'istruzione  si  strutturera'  un  percorso
didattico atto a colmare eventuali lacune nella formazione  di  base,
ma anche finalizzato a valorizzare le potenzialita' di ogni studente. 
La percezione di se' ed il completamento  dello  sviluppo  funzionale
  delle capacita' motorie ed espressive 
    Lo  studente  dovra'  conoscere  il  proprio  corpo  e   la   sua
funzionalita', ampliare  le  capacita'  coordinative  e  condizionali
realizzando schemi motori complessi  utili  ad  affrontare  attivita'
sportive, comprendere  e  produrre  consapevolmente  i  messaggi  non
verbali leggendo  criticamente  e  decodificando  i  propri  messaggi
corporei e quelli altrui. 
Lo sport, le regole e il fair play 
    La pratica degli sport individuali e  di  squadra,  anche  quando
assumera'   carattere   di   competitivita',    dovra'    realizzarsi
privilegiando la componente educativa, in modo da promuovere in tutti
gli studenti la consuetudine all'attivita' motoria e sportiva. 
    E' fondamentale sperimentare nello sport i  diversi  ruoli  e  le
relative responsabilita', sia  nell'arbitraggio  che  in  compiti  di
giuria. 
    Lo studente pratichera' gli sport di squadra applicando strategie
efficaci  per  la  risoluzione  di   situazioni   problematiche;   si
impegnera' negli sport individuali abituandosi al confronto  ed  alla
assunzione di responsabilita' personali; collaborera' con i  compagni
all'interno del gruppo facendo emergere le proprie potenzialita'. 
Salute, benessere, sicurezza e prevenzione 
    Lo studente conoscera' i principi fondamentali di prevenzione per
la sicurezza personale in palestra, a  casa  e  negli  spazi  aperti,
compreso quello stradale; adottera' i principi igienici e scientifici
essenziali per mantenere il proprio  stato  di  salute  e  migliorare
l'efficienza fisica, cosi'  come  le  norme  sanitarie  e  alimentari
indispensabili per il mantenimento del proprio benessere. 
    Conoscera' gli effetti  benefici  dei  percorsi  di  preparazione
fisica  e  gli  effetti  dannosi  dei  prodotti  farmacologici   tesi
esclusivamente al risultato immediato. 
Relazione con l'ambiente naturale e tecnologico 
    Le pratiche motorie e sportive realizzate  in  ambiente  naturale
saranno  un'occasione  fondamentale  per   orientarsi   in   contesti
diversificati  e  per  il  recupero  di  un  rapporto  corretto   con
l'ambiente; esse inoltre  favoriranno  la  sintesi  delle  conoscenze
derivanti da diverse discipline scolastiche. 
Secondo Biennio 
    Nel secondo biennio l'azione  di  consolidamento  e  di  sviluppo
delle conoscenze e delle abilita' degli studenti proseguira' al  fine
di migliorare la loro formazione motoria e sportiva. 
    A  questa  eta'  gli  studenti,  favoriti  anche  dalla  completa
maturazione delle aree cognitive frontali,  acquisiranno  una  sempre
piu' ampia capacita' di lavorare con senso critico e creativo, con la
consapevolezza di essere attori di ogni esperienza corporea vissuta. 
La percezione di se' ed il completamento  dello  sviluppo  funzionale
  delle capacita' motorie ed espressive 
    La maggior padronanza di  se'  e  l'ampliamento  delle  capacita'
coordinative, condizionali ed espressive permetteranno agli  studenti
di realizzare movimenti complessi e di conoscere ed applicare  alcune
metodiche di allenamento tali da poter affrontare attivita' motorie e
sportive  di  alto  livello,  supportate  anche  da   approfondimenti
culturali e tecnico-tattici. 
    Lo studente sapra' valutare le proprie  capacita'  e  prestazioni
confrontandole con le appropriate tabelle di riferimento  e  svolgere
attivita' di diversa durata e intensita', distinguendo le  variazioni
fisiologiche indotte dalla pratica motoria e sportiva.  Sperimentera'
varie tecniche espressivo-comunicative in  lavori  individuali  e  di
gruppo,  che  potranno  suscitare  un'autoriflessione  ed  un'analisi
dell'esperienza vissuta. 
Lo sport, le regole e il fair play 
    L'accresciuto livello delle prestazioni permettera' agli  allievi
un  maggiore  coinvolgimento   in   ambito   sportivo,   nonche'   la
partecipazione e l'organizzazione di competizioni della scuola  nelle
diverse specialita' sportive o attivita' espressive. 
    Lo studente cooperera' in equipe, utilizzando e valorizzando  con
la guida del docente le  propensioni  individuali  e  l'attitudine  a
ruoli definiti; sapra' osservare ed interpretare i fenomeni legati al
mondo  sportivo  ed  all'attivita'  fisica;  pratichera'  gli   sport
approfondendone la teoria, la tecnica e la tattica. 
Salute, benessere, sicurezza e prevenzione 
    Ogni allievo sapra' prendere coscienza della propria  corporeita'
al  fine  di  perseguire   quotidianamente   il   proprio   benessere
individuale.  Sapra'  adottare  comportamenti  idonei   a   prevenire
infortuni nelle diverse  attivita',  nel  rispetto  della  propria  e
dell'altrui  incolumita';   egli   dovra'   pertanto   conoscere   le
informazioni relative all'intervento di primo soccorso. 
Relazione con l'ambiente naturale e tecnologico 
    Il rapporto con la natura si sviluppera' attraverso attivita' che
permetteranno  esperienze  motorie  ed   organizzative   di   maggior
difficolta',   stimolando   il   piacere   di    vivere    esperienze
diversificate, sia individualmente che nel gruppo. 
    Gli allievi sapranno affrontare l'attivita'  motoria  e  sportiva
utilizzando attrezzi, materiali ed  eventuali  strumenti  tecnologici
e/o informatici. 
Quinto Anno 
    La  personalita'  dello   studente   potra'   essere   pienamente
valorizzata attraverso l'ulteriore diversificazione delle  attivita',
utili a scoprire ed orientare le attitudini personali nell'ottica del
pieno sviluppo del potenziale di ciascun individuo. In  tal  modo  le
scienze  motorie  potranno  far  acquisire  allo  studente   abilita'
molteplici, trasferibili in qualunque altro contesto  di  vita.  Cio'
portera'  all'acquisizione  di  corretti  stili  comportamentali  che
abbiano radice  nelle  attivita'  motorie  sviluppate  nell'arco  del
quinquennio   in   sinergia    con    l'educazione    alla    salute,
all'affettivita', all'ambiente e alla legalita'. 
La percezione di se' ed il completamento  dello  sviluppo  funzionale
  delle capacita' motorie ed espressive 
    Lo studente sara' in grado  di  sviluppare  un'attivita'  motoria
complessa, adeguata ad una completa maturazione personale. 
    Avra' piena conoscenza e consapevolezza  degli  effetti  positivi
generati  dai  percorsi  di  preparazione  fisica  specifici.  Sapra'
osservare e interpretare i fenomeni connessi al mondo  dell'attivita'
motoria e sportiva proposta nell'attuale contesto socioculturale,  in
una prospettiva di durata lungo tutto l'arco della vita. 
Lo sport, le regole e il fair play 
    Lo   studente   conoscera'    e    applichera'    le    strategie
tecnico-tattiche dei giochi sportivi; sapra' affrontare il  confronto
agonistico con un'etica corretta, con rispetto delle  regole  e  vero
fair  play.  Sapra'  svolgere  ruoli  di   direzione   dell'attivita'
sportiva, nonche' organizzare e gestire  eventi  sportivi  nel  tempo
scuola ed extra-scuola. 
Salute, benessere, sicurezza e prevenzione 
    Lo studente assumera' stili di vita e  comportamenti  attivi  nei
confronti  della  propria  salute  intesa  come   fattore   dinamico,
conferendo il giusto valore all'attivita' fisica  e  sportiva,  anche
attraverso la  conoscenza  dei  principi  generali  di  una  corretta
alimentazione e di come essa e' utilizzata nell'ambito dell'attivita'
fisica e nei vari sport. 
Relazione con l'ambiente naturale e tecnologico 
    Lo studente sapra' mettere in atto comportamenti responsabili nei
confronti del comune patrimonio ambientale, tutelando  lo  stesso  ed
impegnandosi in attivita' ludiche e sportive in diversi ambiti, anche
con l'utilizzo della strumentazione tecnologica e multimediale a cio'
preposta. 

                         DISCIPLINE SPORTIVE 

LINEE GENERALI E COMPETENZE 
    Al temine del percorso  liceale  lo  studente  ha  acquisito  gli
strumenti per orientare, in modo autonomo e consapevole,  la  propria
pratica motoria  e  sportiva,  come  stile  di  vita  finalizzato  al
mantenimento della salute e del benessere psico-fisico e relazionale.
Conosce la letteratura scientifica e tecnica delle scienze motorie  e
sportive. E' in grado di suggerire mezzi, tecniche e strumenti idonei
a favorire lo  sviluppo  della  pratica  ludico-motoria  e  sportiva,
anche, in gruppi spontanei  di  coetanei.  Ha  acquisito  i  principi
fondamentali di igiene degli sport, della  fisiologia  dell'esercizio
fisico e sportivo, e della  prevenzione  dei  danni  derivanti  nella
pratica agonistica nei diversi ambienti di competizione. Ha acquisito
le norme, organizzative e tecniche, che regolamentano le principali e
piu' diffuse pratiche sportive e delle  discipline  dello  sport  per
disabili; ha acquisito  i  fondamenti  delle  teorie  di  allenamento
tecnico-pratico  e  di  strategia  competitiva  nei   diversi   sport
praticati nel ciclo scolastico. Ha acquisito la padronanza motoria  e
le abilita' specifiche delle  discipline  sportive  praticate,  e  sa
mettere in atto le adeguate  strategie  correttive  degli  errori  di
esecuzione. Conosce i substrati teorici e metodologici che sottendono
alle diverse classificazioni degli sport e ne  utilizza  le  ricadute
applicative. 
    E' in  grado  di  svolgere  compiti  di  giuria,  arbitraggio  ed
organizzazione di tornei, gare e competizioni scolastiche, in diversi
contesti ambientali. 
OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO 
Primo Biennio 
    Nel primo biennio gli studenti integrano le  conoscenze  di  base
della biologia dell'azione  motoria,  della  meccanica  applicata  al
movimento umano, dei processi mentali e dei meccanismi di produzione,
controllo del  movimento  e  del  gesto  sportivo.  Acquisiscono  gli
strumenti di analisi dei fattori  della  prestazione  e  dei  criteri
della  misurazione  e  valutazione  sportiva.  Affinano  le  condotte
motorie e padroneggiano i fondamentali tecnici degli  sport  di  base
(messi in pratica nel biennio). 
Fitness e allenamento 
    Costo   energetico   delle   attivita'    fisiche,    adattamenti
cardio-circolatori durante l'esercizio  fisico.  Sviluppo  muscolare,
circolo  respiratorio  e  delle  abilita'   motorie.   Rendimento   e
prestazione. Metabolismo energetico in relazione all'eta' e al sesso.
Aspetti ambientali.  Misurazione  dell'energia  del  lavoro  e  della
potenza. Metodi e Test di misurazione e valutazione. 
Attivita' sportive competitive e non 
    Attivita' di «loisir» e «en plein-air» 
    Criteri e metodi di  classificazione  delle  attivita'  sportive.
Nozioni di base di fisiologia dell'esercizio fisico. 
Sport individuali 
    Teoria e pratica delle discipline di base  dell'Atletica  leggera
(concorsi e gare). Strumenti e  tecniche  di  apprendimento  motorio.
Specificita'  dell'esercizio  fisico  allenante,  tipi  di  esercizi,
specificita'  dei  gruppi  muscolari  interessati,  specificita'  dei
programmi di allenamento. Tecniche esecutive e tattiche di gara. 
    Orienteering.  Teoria  e  pratica.  Strumenti   e   tecniche   di
apprendimento.   Specificita'   dell'esercizio   fisico    allenante,
specificita' dei programmi di allenamento. Tattiche di gara. 
    Elementi di teoria e pratica di: due  sport  (1)  .  Strumenti  e
tecniche di apprendimento motorio. Specificita' dell'esercizio fisico
allenante,  tipi  di  esercizi,   specificita'   dei   programmi   di
allenamento. 
Sport di squadra 
    Teoria  e  pratica  di  almeno  due  sport  di  squadra   (2)   ,
applicazione nei diversi ruoli. Strumenti e tecniche di apprendimento
motorio.  Specificita'  dell'esercizio  fisico  allenante,  tipi   di
esercizi,  specificita'  dei  programmi  di   allenamenti.   Tecniche
esecutive e tattiche di gara. 
    Arbitraggio e Giuria. 
    Aspetti e norme tecniche  per  la  prevenzione  dei  danni  della
pratica. 
Secondo Biennio 
    Nel secondo biennio, nell'attuazione di  un  continuum  didattico
metodologico  con  il  biennio  precedente,  agli  studenti  e'  dato
ampliare la conoscenza teorica e tecnico-pratica delle specialita'  e
discipline sportive nel numero delle stesse e, negli  approfondimenti
specifici. Gli studenti affrontano le tematiche della  programmazione
dell'allenamento sportivo differenziato per specializzazioni tecniche
e  per  livelli  di  rendimento,  e  le  conseguenti   metodiche   di
valutazione. Acquisiscono gli  strumenti  conoscitivi  necessari  per
rapportarsi con efficacia nelle attivita'  sportive  per  disabili  e
nello sport integrato. Affinano la produzione dei  gesti  sportivi  e
padroneggiano i fondamentali tecnici degli sport di  base  (messi  in
pratica nel biennio). 
Attivita' motoria e sportiva per disabili e sport integrato 
    Principi generali della teoria e tecnica  dell'attivita'  motoria
adattata. Le specialita' dello sport  per  disabili.  Fini  e  metodi
dello sport integrato. 
Sport individuali 
    Completamento  dello  studio  ed  applicazione  delle  discipline
dell'Atletica leggera (concorsi e  gare).  Strumenti  e  tecniche  di
apprendimento motorio. Specificita' dell'esercizio fisico  allenante,
tipi di esercizi. Teoria e metodologia dell'allenamento. 
    Metodiche di allenamento con i pesi e  le  macchine  da  fitness.
Strumenti e tecniche di apprendimento. Specificita' dei programmi  di
allenamento. 
    Teoria e tecnica di almeno due altri sport «individuali»  diversi
da quelli del biennio precedente. Principi di  teoria  e  metodologia
dell'allenamento. 
    Arbitraggio e Giuria. 
    Aspetti e norme tecniche  per  la  prevenzione  dei  danni  della
pratica. 
Sport combinati 
    Classificazione; aspetti teorici e pratici. Principi di teoria  e
metodologia dell'allenamento. 
    Metodi e Test di valutazione. 
Sport di squadra 
    Teoria  e  pratica  di  almeno  due  sport  di  squadra   (3)   ,
applicazione nei diversi ruoli. Strumenti e tecniche di apprendimento
motorio.  Specificita'  dell'esercizio  fisico  allenante,  tipi   di
esercizi, specificita' dei gruppi muscolari interessati, specificita'
dei programmi di allenamenti. Tecniche esecutive e tattiche di  gara.
Principi di teoria e metodologia dell'allenamento 
    Arbitraggio e Giuria. 
    Aspetti e norme tecniche  per  la  prevenzione  dei  danni  della
pratica. 
Sport di combattimento 
    Classificazione  degli  sport  di  combattimento.  Studio   delle
caratteristiche tecniche principali (4) . Principi generali di teoria
e metodologia dell'allenamento. 
Quinto Anno 
    Gli studenti completando il quadro della conoscenza teorica degli
sport piu' diffusi, saranno in grado di orientarsi  nella  produzione
scientifica e tecnica delle scienze dello  sport  ed  utilizzarla  in
modo pertinente.  Avranno  ampliato  le  competenze  derivanti  dalla
molteplice  pratica  motoria  e  sportiva,  dimostrando  di   saperne
cogliere i significati per il successo formativo della persona  e  le
relazioni con lo sviluppo sociale. 
Attivita' motoria e sportiva per disabili e sport integrato 
    Approfondimenti  teorici  delle  specialita'  dello   sport   per
disabili. Modelli di Sport integrato. 
Sport individuali (5) 
    Teoria e tecnica di almeno due altri sport «individuali»  diversi
da quelli del biennio precedente. Principi di  teoria  e  metodologia
dell'allenamento. Arbitraggio e Giuria. Aspetti e norme tecniche  per
la prevenzione dei danni della pratica. 
Sport combinati (6) 
    Approfondimenti teorici delle specialita' degli sport combinati. 
Sport di squadra 
    Teoria e pratica di ulteriori sport di squadra (7) , applicazione
nei diversi ruoli. Strumenti e  tecniche  di  apprendimento  motorio.
Specificita'  dell'esercizio  fisico  allenante,  tipi  di  esercizi,
specificita'  dei  gruppi  muscolari  interessati,  specificita'  dei
programmi di allenamenti. Tecniche  esecutive  e  tattiche  di  gara.
Principi di teoria e metodologia dell'allenamento 
    Arbitraggio e Giuria. 
    Aspetti e norme tecniche  per  la  prevenzione  dei  danni  della
pratica. 
Sport di combattimento (8) 
    Approfondimenti  teorici  delle  specialita'   degli   sport   di
combattimento. 

(1) Scelti in funzione di quanto previsto nel POF, sulla  base  delle
    disponibilita' di impianti, strutture e risorse identificate. 

(2) La scelta e' in funzione di quanto previsto nel POF,  sulla  base
    delle   disponibilita'   di   impianti,   strutture   e   risorse
    identificate. 

(3) Diversi da quelli studiati nel primo biennio. 

(4) (Eventuale pratica di uno  sport,  se  previsto  nel  POF  ed  in
    relazione alle disponibilita' di strutture e risorse tecniche) 

(5) Diversi da quelli studiati nei precedenti anni. 

(6) (Eventuale pratica di uno  sport,  se  previsto  nel  POF  ed  in
    relazione alle disponibilita' di strutture e risorse tecniche) 

(7) Diversi da quelli studiati nei precedenti anni. 

(8) (Eventuale pratica di uno  sport,  se  previsto  nel  POF  ed  in
    relazione alle disponibilita' di strutture e risorse tecniche)

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