Concorso Ata appalti pulizia, proroga presentazione domande all’8 gennaio

da Orizzontescuola

di redazione

Il termine per la presentazione delle domande per partecipare al concorso Ata appalti pulizia è stato prorogato. Modalità, requisiti di accesso e tabella posti.

Con il decreto dipartimentale numero 2318 del 20.12.2019 il Miur proroga alle ore 14.00 di mercoledì 8 gennaio 2020 il termine di presentazione della domanda per la partecipazione alla procedura selettiva, per titoli, finalizzata all’assunzione a tempo indeterminato del personale ex-LSU con almeno 10 anni di servizi.

La scadenza precedente era invece stata fissata al 31 dicembre dal decreto dipartimentale n. 2200 del 6.12.2019.

Modalità

La domanda di partecipazione alla procedura può essere presentata unicamente in modalità telematica attraverso l’applicazione “Piattaforma Concorsi e Procedure selettive” previo possesso delle credenziali SPID, o in alternativa, di un’utenza valida per l’accesso ai servizi presenti nell’area riservata MIUR con l’abilitazione specifica al servizio “Istanze on Line (POLIS)”. Le istanze presentate con modalità diverse non saranno prese in
considerazione.

Requisiti di accesso

  • diploma di scuola secondaria di primo grado, conseguito entro la data di scadenza del termine per la presentazione delle domande alla selezione;
  • aver svolto almeno dieci anni, anche non continuativi, nei quali devono essere inclusi gli anni 2018 e 2019, servizi di pulizia e ausiliari presso le istituzioni scolastiche ed educative statali, in qualità di dipendente a tempo indeterminato di imprese titolari di contratto per lo svolgimento di tali servizi.

I lavoratori saranno assunti nel profilo dei collaboratori scolastici dal 1° marzo 2020.

Tabella posti

Decreto proroga domande

Dirigenti scolastici, conciliazione Miur-Sindacati: rinnovo contratto, sicurezza, determinazione FUN

da Orizzontescuola

di redazione

Si è concluso positivamente, alla presenza del Ministro Fioramonti, l’incontro di conciliazione tenutosi oggi presso il MIUR a seguito della proclamazione dello stato di agitazione da parte di CISL FSUR, Flc CGIL, UIL Scuola RUA e SNALS Confsal.

Problematiche affrontate

Rinnovo contratto: si è ottenuto un tavolo politico presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, anche in relazione ai contenuti dell’Atto di indirizzo, per l’equiparazione delle figure dirigenziali dell’area.

Determinazione FUN: i sindacati hanno chiesto che fossero accelerate le procedure di quantificazione del FUN 18/19. Il Miur si è impegnato ad effettuare la quantificazione ed a rendere l’informativa alle OO.SS. entro dicembre 2019. Le organizzazioni sindacali hanno chiesto che si trovassero soluzioni all’incapienza del FUN 17/18, determinata dalla sottrazione di fondi operata dal MEF in fase di determinazione del Fondo. Il Ministero si è impegnato a richiedere entro il 31 dicembre una variazione di bilancio a favore del FUN per almeno 10 milioni di euro.

Retribuzione reggenze: l’Amministrazione ha garantito che entro gennaio vi sarà una Conferenza di servizio con MEF e Funzione Pubblica per chiarire che sino all’a.s. 2019/20 le reggenze dovranno essere pagate attingendo alla retribuzione di risultato e non dalla retribuzione di posizione di parte variabile, come peraltro già affermato nell’ultimo contratto collettivo.

Risorse legge di bilancio: si è concordato, riferisce Cisl,  che le risorse previste nella legge di bilancio in corso di approvazione (30 milioni di euro) siano utilizzate integralmente già a partire dalla contrattazione relativa all’anno scolastico 2019/20.

Sicurezza: confermati i contenuti dell’intesa sottoscritta il 29 ottobre. Previsto inoltre un tavolo di confronto politico da avviare entro gennaio ed uno inter-istituzionale che coinvolgerà anche l’INAIL.

Mobilità ordinaria, straordinaria e valutazione DS: in tempi brevi si avvieranno i tavoli su tali tematiche.

Sindacati conciliano al Ministero: apertura su DSGA, abilitazione, risorse contratto

da Orizzontescuola

di redazione

Ieri i sindacati FLCGIL, CISL, UIL, SNALS, GILDA e ANIEF sono stati ricevuti al Miur per il tentativo di conciliazione dopo l’annuncio dello stato di agitazione del personale.

Dal Ministero – presente anche Fioramonti  – sono pervenute rassicurazioni sulla problematica dei facenti funzione DSGA, sui percorsi abilitanti e sull’avvio del negoziato contrattuale.

“Le ingiustizie vanno sanate con ogni mezzo e la contrattazione rappresenta quello più efficace – ha detto Pino Turi segretario generale UIL Scuola, nel suo intervento  –  La politica deve favorire le soluzioni non negarle. Gli uffici ammnistrativi delle scuole, non possono funzionare per legge. Occorre un governo flessibile delle complessità della scuola da gestire con regole negoziali. Per questo occorre portarla in contrattazione – ha rilanciato Turi”

“Vigileremo se ci sarà nei prossimi mesi la volontà politica per portare avanti gli impegni annunciati dal Ministro Fioramonti nel suo intervento – ha dichiarato Marcello Pacifico Presidente Anief – al termine dell’incontro-  in particolare sull’attivazione dei tavoli subito dopo l’Epifania sul bando di concorso ordinario e straordinario e a seguire sui nuovi percorsi abilitanti e sulla ricerca di un provvedimento urgente per consentire la partecipazione ai concorsi straordinari per Dsga del personale Ata facente funzione senza laurea. Si aspetta anche l’atto di indirizzo per iniziare a discutere del rinnovo del Contratto per il quale per Anief risulta indispensabile lo stanziamento di risorse aggiuntive all’attuale disegno di legge di Bilancio 2020 per portare gli stipendi almeno al livello dell’inflazione, cioè per dare almeno 240 euro di aumenti netti a ciascun lavoratore”.

Il Ministero ha assicurato un coinvolgimento diretto dei sindacati, sia in attuazione del DL Scuola che in sede di predisposizione dell’atto di indirizzo.

Rispetto all’individuazione di ulteriori specifiche risorse da destinare al prossimo contratto si va nella direzione anche di un utilizzo delle risorse già presenti nel comparto e diversamente finalizzate.

Da metà gennaio partiranno i tavoli per

  • semplificazione amministrativa
  • mobilità
  • percorsi di abilitazione

Concorso ordinario secondaria, improbabili assunzioni docenti da settembre 2020

da Orizzontescuola

di redazione

Concorso ordinario secondaria: secondo la previsione del Decreto Scuola il bando dovrà essere pubblicato contestualmente a quello del concorso straordinario, ma le assunzioni potrebbero slittare di una anno.

Un nostro lettore chiede

Sono laureata (3+2) in filosofia e Scienze umane, ho una laurea triennale in scienze e tecniche psicologiche, possiedo tutti i 96 crediti relativi alla mia classe di concorso (A18) e ho certificato i miei 24 cfu. Con questi requisiti, parlando anche con i sindacati, mi è stato detto che potrò partecipare a questo concorso.”

Confermiamo. Uno dei requisiti di accesso al concorso ordinario è Laurea + 24 CFU. 

Per laurea si intende laurea vecchio ordinamento/specialistica/magistrale che sia valida per l’insegnamento, ossia con tutti gli esami o i CFU richiesti dal Miur per l’accesso alla classe di concorso.

A questa vanno aggiunti i 24 CFU in discipline pedagogiche e metodologie didattiche, con relativa certificazione.

Corso di preparazione al concorso Secondaria di I e II grado

vorrei avere una conferma anche da parte vostra e chiedervi più o meno quando uscirà e se uscirà

Il concorso ordinario è previsto dal Decreto Scuola approvato in via definitiva al Senato il 19 dicembre. Ancora difficile ipotizzare i tempi, se veramente i sindacati saranno convocati al Miur subito dopo l’Epifania, il bando potrebbe essere pubblicato a febbraio.

Ho saputo che non avendo fatto esperienza nella scuola e non avendo l’abilitazione non potrò partecipare al concorso straordinario ma solo a quello ordinario.

Vero: per l’accesso al concorso straordinario secondaria bisogna possedere determinati requisiti di servizio. Qui i requisiti per lo straordinario.

Quest’ultimo se uscirà ha come obiettivo di assumere da settembre 2020?

Il concorso ordinario secondaria prevede lo svolgimento di

  • Eventuale preselettiva (da stabilire in base al numero delle domande pervenute)
  • due prove scritte
  • una prova orale.

Se il bando fosse pubblicato a febbraio, ipotizziamo 30 giorni per la presentazione delle domande e preselettiva ad aprile.

Non ci sono i tempi tecnici per la gestione di due prove scritte e una orale in circa tre mesi, più la valutazione dei titoli e la formazione delle graduatorie, provvisorie  e definitiva.

Con ogni probabilità – a meno che non si parli di classi di concorso con pochi aspiranti  – molte assunzioni slitteranno all’anno scolastico successivo.

Si tenga conto infatti che, in base all’attuale normativa, i docenti che fanno parte delle commissioni non usufruiscono di alcun esonero, per cui i tempi sono notevolmente rallentati.

Nonostante non si possa ancora affermare con sicurezza, al momento non ci sono i presupposti per le assunzioni da concorso ordinario secondaria già da settembre 2020.

Prova Invalsi studenti: come funziona certificazione Inglese

da Orizzontescuola

di redazione

L’Invalsi dedica un approfondimento alla valutazione della preparazione degli alunni con le prove di Inglese.

Dal 2018 infatti l’INVALSI ha adottato i livelli stabiliti nel QCER per valutare la preparazione degli alunni nella prova di Inglese.

Il QCER stabilisce sei livelli progressivi di conoscenza della lingua:

  • A1 – livello di contatto
  • A2 – livello di sopravvivenza
  • B1 – livello soglia
  • B2 – livello progresso
  • C1 – livello dell’efficacia
  • C2 – livello di padronanza

A questi possono aggiungersi, a seconda della necessità e del contesto, un livello PRE-A1 – livello prescolare – e dei livelli intermedi: A2+, B1+, B2+.

Questa scala è applicata a ciascuno dei quattro ambiti presi in esame: readinglisteningspeaking e writing.

Per la scuola le scale adottate vanno dal PRE-A1 al B2 e gli ambiti di competenza valutati sono due, cioè lettura e ascolto. Conversazione scrittura si prestano poco infatti alla misurazione attraverso prove standardizzate.

Le classi alle quali sono somministrate le prove di Inglese sono tre: grado 5 (V classe primaria)grado 8 (Classe III secondaria I grado) e grado 13 (classe V secondaria II grado). 

Per il grado 5 la competenza richiesta corrisponde al livello A1, per il grado 8 è A2 e per il grado 13 è B2.

Livelli adottati per le Prove Invalsi

Pre A1

LISTENING L’allievo/a è in grado di comprendere domande e affermazioni brevi e molto semplici, purché siano enunciate lentamente e con chiarezza, combinando le parole a elementi visivi o gesti per facilitarne la comprensione, e ripetendo se necessario.
READING
L’allievo/a è in grado di riconoscere parole di uso quotidiano accompagnate da immagini, per esempio il menu di un ristorante fast-food corredato da foto o un libro illustrato contenente lessico di uso comune.

A1

LISTENING L’allievo/a è in grado di seguire un discorso molto lento e ben articolato, con lunghe pause che gli/le permettano di assimilarne il significato.

READING L’allievo/a è in grado di comprendere testi molto brevi e semplici leggendo una frase alla volta, cogliendo nomi conosciuti, parole e frasi elementari di uso comune, rileggendo se necessario.

A2

LISTENING L’allievo/a è in grado di comprendere frasi ed espressioni relative ad ambiti d’immediata rilevanza (per es. informazioni elementari su se stesso e sulla famiglia, sul fare acquisti, sul contesto territoriale, sul lavoro) se enunciate in modo chiaro ed articolate lentamente

READING L’allievo/a è in grado di comprendere testi brevi e semplici che contengono il lessico di maggior frequenza, compreso un certo numero di termini conosciuti e usati a livello internazionale.

B1

LISTENING È in grado di comprendere i punti salienti di un discorso chiaro in lingua standard che tratti argomenti familiari affrontati abitualmente sul lavoro, a scuola, nel tempo libero ecc., compresi dei brevi racconti.

READING È in grado di leggere testi fattuali semplici e lineari su argomenti che si riferiscono al suo campo d’interesse raggiungendo un sufficiente livello di comprensione.

B2

LISTENING È in grado di comprendere i concetti fondamentali di discorsi formulati in lingua standard su argomenti concreti e astratti, anche quando si tratta di discorsi concettualmente e linguisticamente complessi; di comprendere inoltre le discussioni tecniche del suo settore di specializzazione. È in grado di seguire un discorso lungo e argomentazioni complesse purché l’argomento gli sia relativamente familiare e la struttura del discorso sia indicata con segnali espliciti.

READING È in grado di leggere in modo ampiamente autonomo, adattando stile e velocità di lettura ai differenti testi e scopi e usando in modo selettivo le opportune fonti per riferimento e consultazione. Ha un patrimonio lessicale ampio che attiva nella lettura, ma può incontrare difficoltà con espressioni idiomatiche poco frequenti.

Per approfondimenti

Intesa Ministro sindacati: la carta del docente potrebbe servire per aumentare gli stipendi di docenti e Ata

da La Tecnica della Scuola

Come avevamo già anticipato subito dopo la conclusione dell’incontro fra Ministro e sindacati, la mobilitazione proclamata da Flc-Cgil, Cisl-Scuola, Uil-Scuola, Snals e Gilda è rientrata.
“Dal Ministro – sostengono i sindacati nel loro comunicato ufficiale – sono stati assunti precisi impegni in ordine alle questioni oggetto del confronto (rinnovo del CCNL, contrasto alla precarietà, nuovo sistema per le abilitazioni, passaggio dei facenti funzioni nel ruolo dei DSGA, soluzioni per completare la stabilizzazione dei precari in Enti di Ricerca, Università ed AFAM), definendo in modo puntuale tempi, modalità e strumenti attraverso i quali portarle a positiva soluzione”.
Un primo tavolo di confronto, incentrato sullo svolgimento dei concorsi, è stato già fissato per il 7 gennaio.
Entro gennaio prenderà avvio quello sui percorsi di abilitazione, in vista di un disegno di legge collegato alla finanziaria.
Per i DSGA facenti funzioni il Ministro si è impegnato a inserire una norma ad hoc nel primo provvedimento legislativo utile (se così è non si comprende però per quale motivo la norma non sia stata inserita già adesso, nel decreto scuola).

Il nodo delle risorse contrattuali

Per quanto concerne il tema del contratto, l’intesa sottoscritta nella serata del 19 dicembre l’intesa sottoscritta nella serata del 19 dicembre prevede l’avvio di un tavolo di confronto entro il mese di gennaio per tentare di definire in modo condiviso le risorse necessarie per il rinnovo contrattuale, “ponendo attenzione a tutte quelle disponibili”.
L’espressione fa pensare ad un possibile trasferimento delle risorse per la Carta del docente sul fondo complessivo destinato al contratto (in tal caso i 400 milioni scarsi, diluiti fra tutti i dipendenti del comparto – Ata e insegnanti – consentirebbero un aumento di circa 15 euro netti a testa).

Revisione rapporto legge/contratto

Ma il tavolo contrattuale, si legge ancora nell’intesa, dovrebbe anche consentire di rivedere il rapporto fra legge e contratto.
I sindacati, infatti, non sono affatto soddisfatto dell’attuale modello di relazioni sindacali perché l’istituto del “confronto”, istituito dal decreto Madia che pure era stato presentato due anni fa come il superamento della legge Brunetta, sta mostrando tutti i suoi limiti.
A questo proposito va anche detto che uno dei motivi della mobilitazione sindacale era legato ad alcune norme introdotte con il decreto scuola (l’obbligo di permanenza per 5 anni nella sede assegnata ai vincitori di concorso, in particolare) considerate come una vera e propria invasione di campo delle prerogative sindacali.
Invasione alla quale però, nelle ultime ore, i sindacati non hanno più fatto cenno.

Iscrizioni scuola 2020, sul portale dedicato pubblicate tutte le indicazioni

da La Tecnica della Scuola

Il sito Iscrizioni on-line 2020-2021 prende forma: il Miur ha infatti aggiornato le informazioni alla normativa di quest’anno scolastico ed ha pubblicato una serie di schede utili alle famiglie.

Quindi ci sono indicazioni per la registrazione al portale dalle ore 9:00 del 27 dicembre 2019. Chi ha SPID invece potrà accedere senza registrazione dall’avvio delle iscrizioni. I docenti possono invece utilizzare le credenziali POLIS.

Poi ci sono anche le guide per l’iscrizione vera e propria, che dovrà essere effettuata dalle ore 8:00 del 7 gennaio alle ore 20:00 del 31 gennaio 2020.

Il Miur avverte che la domanda, una volta inviata alla scuola, non può più essere modificata. In caso occorresse apportare delle modifiche, è necessario contattare la scuola destinataria della domanda che può restituirla, sempre attraverso il portale.

Infine, sul sito è anche illustrato l’iter della domanda dopo l’inoltro.

VAI AL PORTALE ISCRIZIONI ON-LINE

Ex LSU e appalti storici, chiarimenti per la presentazione delle domande

da La Tecnica della Scuola

Il Decreto Ministeriale n. 1074 del 20 novembre 2019 disciplina la procedura selettiva, per titoli, finalizzata all’assunzione a tempo indeterminato di personale che sia in possesso del diploma di scuola secondaria di primo grado, conseguito entro la data di scadenza del termine per la presentazione della domanda di partecipazione e che abbia svolto, per almeno 10 anni, anche non continuativi, nei quali devono essere inclusi gli anni 2018 e il 2019, servizi di pulizia e ausiliari presso le istituzioni scolastiche ed educative statali, in qualità di dipendente a tempo indeterminato di imprese titolari di contratti per lo svolgimento di tali servizi.

Con successivo D.D.G. 2200 del 6 dicembre 2019 è stato emanato il bando.

Presentazione delle domande

I candidati devono presentare l’istanza di partecipazione entro il termine perentorio del 31 dicembre 2019 (ore 14).

La domanda può essere presentata unicamente in modalità telematica attraverso l’applicazione “Piattaforma Concorsi e Procedure  selettive” previo possesso delle credenziali SPID, o in alternativa,  di un’utenza valida per l’accesso ai servizi presenti nell’area riservata MIUR con l’abilitazione specifica al servizio “Istanze on Line (POLIS)”.

In particolare, si accede alla pagina dedicata alla procedura selettiva sul sito www.miur.gov.it, area “Ministero”, sezione “Concorsi” (Ministero > Concorsi > Procedura selettiva per la internalizzazione dei servizi) (https://www.miur.gov.it/web/guest/procedura-selettiva-per-la-internalizzazione-dei-servizi). In alternativa, è possibile attraverso il bottone “vai al servizio” presente nella scheda relativa alla “Piattaforma Concorsi e Procedure selettive”, raggiungibile nell’area “Argomenti e Servizi” > “Servizi online“ (https://www.miur.gov.it/web/guest/servizi-dalla-a-alla-z). All’interno dello spazio denominato “presentazione della domanda” sono disponibili tutte le informazioni utili alla compilazione.

Chiarimenti

In proposito, il Miur ha pubblicato 18 faq relative alla compilazione della domanda:

  1. D: Il Bando prevede l’accesso con il Diploma di scuola secondaria di primo grado (A1). Io sono in possesso anche del Diploma di qualifica triennale (A2) e/o del Diploma di scuola secondaria di II grado (A3). Li devo dichiarare tutti?
    R: Il diploma di scuola secondaria di primo grado (A1) deve essere dichiarato obbligatoriamente anche se si è in possesso di  titoli di livello superiore.
  2. D: Vorrei dichiarare un titolo di studio ma non ricordo la data esatta in cui l’ho conseguito. Che data devo mettere?
    R: Se non ricorda la data esatta del titolo di studio immettere 30/06/anno in cui si è conseguito il titolo.
  3. D: Sono titolare di un contratto di tipo B3 che è ancora in essere e lo sarà almeno fino al 31 dicembre 2019. Nel campo data fine periodo che cosa devo mettere?
    R: Nel campo fine periodo indicare il termine di presentazione della domanda.
  4. D: Quale documentazione devo allegare per poter inoltrare la domanda?
    R: Per inoltrare la domanda è necessario allegare la copia del documento d’identità e del codice fiscale. I documenti allegati devono essere in formato pdf; qualora si voglia allegare altra documentazione è possibile allegare anche un file zip che contenga  più documenti. Il file che si allega non deve essere di dimensione maggiore di 5 mega.
  5. D: Come si calcolano i 10 anni di servizio validi come requisito di accesso?
    R: Il conto degli anni di servizio è effettuato sull’anno solare; in caso di mancata maturazione dell’intero anno (equivalente ad almeno 11 mesi e 16 giorni), è valido il cumulo dei mesi e delle frazioni di mese superiori a 15 giorni, anche se riferiti ad anni solari diversi.
  6. D.: Come si valutano gli anni 2018 e 2019?
    R.: Per gli anni 2018 e 2019 devono essere dichiarati uno o più servizi tali che, nell’intervallo temporale 1/1/2018 – 30/11/2019, fatto salvi i periodi di sospensione obbligatoria, tutti i mesi solari abbiano il requisito di almeno sedici giorni di servizio prestato.
  7. D: Per poter dichiarare il servizio B3 è obbligatorio inserire il campo “Codice INPS Azienda”. Dove lo posso reperire?
    R: Il codice INPS dell’Azienda è un campo di 10 caratteri numerici e si può reperire sulla propria busta paga oppure consultanto la propria situazione contributiva sul sito dell’INPS dove per ciascuna azienda in cui si è prestato servizio è presente anche il suddetto codice.
  8. D: I periodi di sospensione obbligatoria dal servizio durante il contratto (es. mesi estivi chiusura scuole) sono da considerarsi validi ai fini del calcolo degli anni di anzianità per l’accesso?
    R: Si.
  9. D: Quali sono i servizi validi per l’accesso?
    R: Per l’accesso sono ritenuti validi gli anni di servizio prestati a partire dal 1° gennaio 2000 nelle istituzioni scolastiche statali, in qualità di dipendente a tempo indeterminato, a seguito di contratti di appalto stipulati per lo svolgimento dei servizi di pulizia ed altri ausiliari. Tali servizi corrispondono alla voce B3 della tabella di valutazione dei titoli e della sezione “titoli di servizio” presente nell’istanza.
  10. D: Ho dichiarato nella domanda dei titoli di precedenza o preferenza. Secondo l’art. 9 del bando devo inviare la relativa documentazione entro 15 giorni dal giorno successivo del termine di presentazione della domanda. A chi li devo inviare?
    R: I documenti vanno inviati all’ufficio provinciale competente, ovvero l’ufficio della provincia in cui presta servizio e a cui è indirizzata la domanda.
  11. D: I contratti dei lavoratori alle dipendenze delle ditte di pulizia alcune volte prevedono il servizio di pulizia e di sporzionamento a mensa, altre volte solo lo sporzionamento. Posso considerare questi ultimi servizi come ausiliari e farli rientrare nella valutazione?
    R: Sino al 31.12.1999 è valido il servizio di sporzionamento a mensa qualora previsto nei progetti di lavoro socialmente utile e/o di pubblica utilità attivati in forza delle convenzioni stipulate dagli EELL con soggetti imprenditoriali. Dal 1°gennaio 2000 è valido esclusivamente il servizio prestato nelle istituzioni scolastiche statali a seguito di contratti di appalto, concernenti i servizi di pulizia e altri servizi ausiliari.
  12. D.: Come devo collocare i servizi di leva e assimilati, indicati nell’Allegato A, ai punti A e B?
    R.: Il servizio militare di leva e assimilati prestati in costanza di rapporto di impiego va considerato come servizio effettivo. Pertanto, ad esempio, se svolto in qualità di collaboratore scolastico va valutato in B1, se in servizio presso le ditte di pulizia, va valutato in B3, ecc. Il servizio militare di leva e assimilati prestati non in costanza di rapporto di impiego o la ferma volontaria vanno considerati come servizio reso alle dipendenze delle amministrazioni statali.
  13. D.: I servizi resi presso le scuole nei progetti socialmente utili, indicati nel punto B6, si valutano fino al 1999. Come devo considerare tali servizi in caso di proroghe per gli stessi progetti fatte dal Miur per il 2000 e 2001?
    R.: I servizi resi nei progetti socialmente utili possono essere considerati validi quale servizio da valutare nel punto B3 qualora abbiano ad oggetto  servizi di pulizia e altri servizi ausiliari nelle istituzioni scolastiche.
  14. D.: Cosa si intende per servizio prestato alle dirette dipendenze di amministrazioni statali, enti locali e patronati scolastici di cui al punto B5 della tabella di valutazione titoli?
    R.: Si intendono i servizi alle dipendenze di amministrazioni statali e enti locali diversi da quelli prestati nelle scuole statali con rapporto di impiego con gli enti locali fino al 31.12.1999 in qualità di collaboratore scolastico o in profilo professionale corrispondente.
  15. D.: Non sono in possesso del diploma di istruzione secondaria di primo grado ma ho conseguito il diploma di istruzione secondaria di secondo grado. Posso presentare la domanda di partecipazione?
    R.: Si, occorre compilare direttamente i campi relativi al diploma di istruzione secondaria di secondo grado. In questo caso non sarà attribuito alcun punteggio per il diploma di istruzione secondaria di primo grado.
  16. D.: L’art 5 comma 5 lettera r) del bando cita soltanto l’art. 21 della legge 104/92. Io sono in possesso dei requisiti per usufruire dell’art. 33 della medesima legge. Come lo posso dichiarare?
    R.: L’istanza è stata adeguata in data 17 dicembre con l’introduzione dell’art. 33.
    Qualora l’aspirante abbia già inoltrato l’istanza avendo indicato l’art. 21 L.104/92 e volendo invece indicare l’art. 33 può:
    – annullare l’inoltro;
    – accedere nuovamente alla domanda e spuntare la nuova dicitura che riporta anche l’art. 33;
    – procedere con un nuovo inoltro affinchè la dicitura sia presente nel pdf.
    Qualora l’aspirante abbia già inoltrato l’istanza non avendo indicato l’art. 21 L.104/92 perché in possesso dell’art. 33 può:
    – annullare l’inoltro;
    – accedere nuovamente alla domanda e spuntare la nuova dicitura che riporta anche l’art. 33;
    – procedere con un nuovo inoltro affinchè la dicitura sia presente nel pdf.
    Qualora l’aspirante, avendo già inoltrato l’istanza, non prenda atto della modifica intervenuta successivamente all’inoltro, l’ufficio competente, cui dovranno essere trasmessi gli atti che attestino il possesso del requisito dell’art. 33, è tenuto a tenere conto del titolo ai fini della priorità nella scelta della sede.
  17. D.: Nella sezione dell’istanza “Altre dichiarazioni” devo dichiarare la presenza di carichi pendenti. Quale voce devo utilizzare?
    R.: Deve utilizzare la voce procedimenti penali.
  18. D.: Nella sezione dell’istanza “Altre dichiarazioni” non è sufficiente lo spazio per effettuare dichiarazioni nell’apposito campo. Come posso presentare le dichiarazioni previste?
    R.: Si suggerisce di scrivere la dichiarazione di interesse su un foglio word, di firmarlo e di allegarlo nella sezione “Allegati” dello stesso file compresso (.zip) in cui si devono allegare anche il documento di identità e il codice fiscale. Nello spazio a disposizione della voce di interesse indicare “si veda allegato”.

Accordo MIUR-sindacati: a febbraio bando concorsi secondaria. Sospeso lo stato delle agitazioni

da Tuttoscuola

I bandi relativi al concorso ordinario e straordinario per la scuola superiore vedranno la luce entro i primi giorni di febbraio. È quanto si legge nel verbale di conciliazione redatto tra sindacati Cgil, Cisl, Uil, Gilda e lo Snals e il ministro dell’Istruzione Lorenzo Fioramonti. I sindacati hanno sospeso lo stato delle agitazioni che avevano proclamato. Si è infatti  svolto lo scorso 19 dicembre con la diretta partecipazione di Fioramonti, l’incontro fra sindacati e MIUR per l’esperimento del tentativo di conciliazione a seguito della proclamazione dello stato di agitazione in tutti i settori del comparto Istruzione e Ricerca da parte dei sindacati in questione.

Dal Ministro sono stati assunti precisi impegni in ordine alle questioni oggetto del confronto (rinnovo del CCNL, contrasto alla precarietà, nuovo sistema per le abilitazioni, passaggio dei facenti funzioni nel ruolo dei DSGA, soluzioni per completare la stabilizzazione dei precari in Enti di Ricerca, Università ed AFAM), definendo in modo puntuale tempi, modalità e strumenti attraverso i quali portarle a positiva soluzione, come indicato nel verbale di conciliazione sottoscritto dalle parti.

Il primo tavolo di confronto, incentrato sullo svolgimento dei concorsi, è stato fissato per il 7 gennaio. Il decreto scuola approvato prevede lo svolgimento di due concorsi – uno ordinario e uno straordinario – per l’assunzione di quasi 50 mila docenti nella scuola secondaria. Entro gennaio partirà quello sui percorsi di abilitazione, in vista del ddl collegato alla legge di bilancio in corso di approvazione. Per i facenti funzioni DSGA il ministro è impegnato a inserire una norma ad hoc nel primo provvedimento legislativo utile.

Entro e non oltre il mese di gennaio prenderà avvio, in raccordo col negoziato presso la Presidenza del Consiglio, il tavolo per il rinnovo del CCNL di comparto. Sempre entro il mese di gennaio si attiveranno i tavoli specifici di settore per Scuola, Università ed AFAM, Ricerca.

Nel verbale si fa inoltre preciso riferimento alla necessità di consolidare il carattere unitario e nazionale del sistema d’istruzione.

Alla luce dei precisi impegni assunti dal Ministro, sulla cui puntuale attuazione i sindacati continueranno a vigilare, è stata decisa la sospensione dello stato di agitazione.

Mattarella premia 32 cittadini che si sono distinti per l’impegno nella società. Ecco chi ha migliorato la scuola

da Tuttoscuola

Anche quest’anno, come accade ormai a cinque anni, il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha deciso di conferire ben 32 onorificenze al Merito della Repubblica Italiana a cittadini che si sono segnalati come casi significativi di impegno civile, di dedizione al bene comune e di testimonianza dei valori repubblicani. Tra le tante belle storie premiate, Repubblica.it, ne segnala in particolare due che hanno contribuito a rendere, non solo la società, ma in particolare la scuola, un posto migliore.

Romolo Carletti (noto come Romano), 84 anni (Montemignaio – FI), Commendatore dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana: “Per lo straordinario esempio di generosità e solidarietà che lo ha visto ogni giorno accompagnare a scuola un bambino non vedente altrimenti impossibilitato a frequentarla“. Pensionato. Vive in una zona montana, nella piccola frazione della Consuma, nel comune di Montemignaio. Tutte le mattine accompagna e riprende da scuola Xhafer, un bambino macedone di 7 anni, non vedente dalla nascita che vive con la famiglia in una casa vicina. Il padre di Xhafer lavora come taglialegna e già dall’alba è nei boschi, la madre non ha la patente. Lo scuolabus non è utilizzabile senza una specifica assistenza che al momento non è stato ancora possibile predisporre. La scuola è a Pelago, e per Romano sono 60 km al giorno di curve e tornanti tra gli abeti.

Maria Coletti, 50 anni (Roma), Ufficiale dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana: “Per l’appassionato e coinvolgente contributo a favore di una politica di pacifica convivenza e piena integrazione”. Rappresentante dell’Associazione “Pisacane 0-11”, formata da genitori dei bimbi che frequentano la scuola dell’infanzia e primaria Carlo Pisacane, nel quartiere di Torpignattara di Roma, uno degli istituti italiani con il maggior numero di studenti “stranieri” (molti dei quali sono nati in Italia). L’Associazione è nata nel 2013 dalla necessità di supportare la scuola con progetti e attività aperti anche al territorio, alla comunità del quartiere. I volontari dell’associazione, nell’ambito del doposcuola autogestito, si impegnano soprattutto nel supportare nell’apprendimento dell’italiano e nell’aiutare con i compiti i bambini con genitori stranieri che non parlano bene la nostra lingua.

Concorso docenti religione cattolica: quanti saranno davvero i posti disponibili?

da Tuttoscuola

Il decreto scuola approvato dal Senato in via definitiva con modifiche e integrazioni prevede un art. 1-bis interamente dedicato al concorso per la copertura di posti di docente di religione e Il primo interrogativo che i potenziali candidati si stanno ponendo è questo: quanti posti saranno messi a concorso?

È d’obbligo una premessa. Sono trascorsi quindici anni dal primo e ultimo concorso effettuato (era il 2004) e le immissioni in ruolo sono state effettuate nel frattempo mediante scorrimento delle vecchie graduatorie, ma in molte diocesi si sono resi vacanti diversi posti.

Il concorso docenti di religione sarà bandito nel 2020 e servirà a coprire i posti che si renderanno vacanti nel triennio 2020-21/2022-23.

“Il Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca è autorizzato a bandire, entro l’anno 2020, previa intesa con il Presidente della Conferenza episcopale italiana, un concorso per la copertura dei posti per l’insegnamento della religione cattolica che si prevede siano vacanti e disponibili negli anni scolastici dal 2020/2021 al 2022/2023″. 

Alcuni siti hanno parlato di 14 mila posti a concorso, ma la relazione tecnica del MEF che accompagna il decreto scuola appena approvato riferisce di un numero molto più basso. Si stima – precisa la relazione – che i posti da mettere a bando saranno circa 5.600, meno dei 6.052 già vacanti e disponibili nella quota della dotazione organica (70%) utile per le immissioni in ruolo. La differenza è dovuta al calo demografico, che avrà un effetto sul calo del numero di classi e dunque sul fabbisogno di docenti di religione cattolica”.

C’era anche un’attesa per emanare un concorso riservato per i numerosi supplenti di IRC, ma la speranza è andata delusa perché questi dovranno vedersela con tutti gli altri concorrenti. Per loro il concorso riserverà il 50% dei posti, ma indubbiamente sarebbe stato più rassicurante se quei posti (circa 2.800) fossero stati immessi in un concorso riservato.

Questo il comma interessato: “Una quota non superiore al 50 per cento dei posti del concorso di cui al comma 1 può essere riservata al personale docente di religione cattolica, in possesso del riconoscimento di idoneità rilasciato dall’ordinario diocesano, che abbia svolto almeno tre annualità di servizio, anche non consecutive, nelle scuole del sistema nazionale di istruzione”.

Organismo di raffreddamento MIUR

Organismo di raffreddamento MIUR: la posizione dell’ANP

Si è riunito oggi 20 dicembre 2019 presso il Miur, alla presenza del Ministro Fioramonti, l’organismo di raffreddamento e conciliazione per affrontare le problematiche relative ai dirigenti scolastici, con specifico riferimento alle tematiche della sicurezza, della stabilizzazione del FUN e della sostenibilità dei carichi di lavoro.

L’ANP, componente dell’organismo, ha ribadito quanto deliberato dal Consiglio Nazionale il 15 dicembre scorso, sostenendo, tra l’altro, che l’ultrattività dei CIR e lo squilibrio tra risorse e andamento dell’organico di fatto non garantisce ai dirigenti delle scuole la dovuta certezza retributiva.

Abbiamo altresì riproposto le nostre richieste in materia di sicurezza, evidenziando la necessità che gli enti locali effettuino periodici sopralluoghi degli edifici scolastici e si assumano la responsabilità della valutazione dei rischi strutturali, nonché di istituzione del livello professionale dei quadri quale middle management necessario per sostenere il lavoro della dirigenza e per attuare una vera leadership diffusa.

Il Ministro si è impegnato “a richiedere alle competenti Amministrazioni, entro il 31 dicembre, una variazione di bilancio in favore del FUN, a valere sulle risorse disponibili nel proprio stato di previsione per l’e.f. 2019, nella misura minima di 10 milioni di euro, fatta salva la verifica sulla capienza di bilancio”. Il MIUR si è altresì impegnato ad attuare quanto previsto dall’accordo politico sottoscritto con le organizzazioni sindacali il 29 ottobre e ad aprire al più presto dei tavoli di confronto su tutte queste tematiche.

Nel prendere atto degli impegni assunti dal Ministro, l’ANP sollecita la chiusura delle contrattazioni integrative regionali per gli anni scolastici 2017/18 e 2018/19 e chiede con forza che, in vista della prossima stagione contrattuale, sia garantita una volta per tutte l’assegnazione delle risorse necessarie a rendere stabile nel tempo la parte variabile della retribuzione di posizione dei dirigenti delle scuole.

FIRMATA LA CONCILIAZIONE AL MIUR

FIRMATA LA CONCILIAZIONE AL MIUR
Il Ministro assume precisi impegni. Sindacati sospendono iniziative di mobilitazione

Si è svolto ieri, 19 dicembre 2019, con la diretta partecipazione del Ministro Fioramonti, l’incontro fra sindacati e MIUR per l’esperimento del tentativo di conciliazione a seguito della proclamazione dello stato di agitazione in tutti i settori del comparto Istruzione e Ricerca da parte di FLC CGIL, CISL FSUR, UIL Scuola RUA, SNALS Confsal e GILDA Unams.

Dal Ministro sono stati assunti precisi impegni in ordine alle questioni oggetto del confronto (rinnovo del CCNL, contrasto alla precarietà, nuovo sistema per le abilitazioni, passaggio dei facenti funzioni nel ruolo dei DSGA, soluzioni per completare la stabilizzazione dei precari in Enti di Ricerca, Università ed AFAM), definendo in modo puntuale tempi, modalità e strumenti attraverso i quali portarle a positiva soluzione, come indicato nel verbale di conciliazione sottoscritto dalle parti. Il primo tavolo di confronto, incentrato sullo svolgimento dei concorsi, è stato fissato per il 7 gennaio. Entro gennaio partirà quello sui percorsi di abilitazione, in vista del ddl collegato alla legge di bilancio in corso di approvazione. Per i facenti funzioni DSGA il ministro è impegnato a inserire una norma ad hoc nel primo provvedimento legislativo utile.

Entro e non oltre il mese di gennaio prenderà avvio, in raccordo col negoziato presso la Presidenza del Consiglio, il tavolo per il rinnovo del CCNL di comparto. Sempre entro il mese di gennaio si attiveranno i tavoli specifici di settore per Scuola, Università e Afam e Ricerca.

Nel verbale si fa inoltre preciso riferimento alla necessità di consolidare il carattere unitario e nazionale del sistema d’istruzione.

Alla luce dei precisi impegni assunti dal Ministro, sulla cui puntuale attuazione i sindacati continueranno a vigilare, è stata decisa la sospensione dello stato di agitazione.

Roma, 20 dicembre 2019

FLC CGIL

Francesco Sinopoli

CISL FSUR

Maddalena Gissi

UIL Scuola Rua

Giuseppe Turi

SNALS Confsal

Elvira Serafini

GILDA Unams

Rino Di Meglio

Ok del Senato al decreto-precari: in arrivo altre 70mila assunzioni nella Scuola

da Il Sole 24 Ore

di Eugenio Bruno

Le assunzioni nella scuola sono come gli esami: non finiscono mai. Un’ulteriore conferma è arrivata ieri con il via libera definitivo del Senato (con 160 sì, 121 no e nessun astenuto) alla fiducia sul decreto salva-precari che sblocca, a diverso titolo, circa 70mila posti per insegnanti, capi segreteria, ispettori e addetti alle pulizie negli istituti scolastici. Un provvedimento che punta anche a frenare il boom di supplenze a cui abbiamo assistito quest’anno. Con due misure introdotte durante il precedente giro parlamentare alla Camera, su input della sottosegretaria Lucia Azzolina (M5S): l’applicazione a tutti i docenti neoassunti dell’obbligo di restare per 5 anni nello stesso istituto e una “call” con cui assegnare a candidati residenti fuori regione le eventuali cattedre rimaste scoperte dopo il primo giro di immissioni in ruolo. Tra le proteste dell’opposizione e i mugugni dei sindacati che giudicano ancora insoddisfacenti il set di interventi varati dal governo.

Entro febbraio i due bandi

La fetta più ampia di assunzioni riguarderà i prof. Circa 9mila verranno immessi in ruolo già quest’anno (con decorrenza giuridica retrodata al 1° settembre 2019) per riempire altrettanti vuoti che sono stati provocati da Quota 100 ma non sono stati riempiti a inizio anno per una serie di ritardi amministrativi. A questi si aggiungeranno altri 48mila posti per insegnare nelle scuole medie e superiori: metà attraverso un concorso ordinario aperto ai neolaureati (che non arriveranno in cattedra prima del 2021/22) e metà attraverso un concorso straordinario (e semplificato visto che si comporrà solo di uno scritto al Pc e di una lezione simulata da passare almeno con 7/10) riservato ai precari con 3 anni di servizio tra l’anno scolastico 2008/2009 e il 2019/2020.

Almeno in partenza le due selezioni viaggeranno in parallelo, tant’è che il Miur è intenzionato a emanare i due bandi entro febbraio; dopodiché si separeranno e solo i vincitori dello “straordinario” potranno essere assunti già nel 2020/21. Per gli altri se ne parlerà nel 2021/22. A questa platea già ampia si aggiungerà poi un contingente (ancora da quantificare) di prof di religione cattolica a cui sarò destinato un concorso ad hoc, a distanza di oltre 15 anni dal precedente.

Le altre assunzioni in agenda

Per arrivare al totale di 70mila assunzioni citate all’inizio bisogna aggiungere al computo, innanzitutto, la statizzazione (a partire dal 1° marzo e con una selezione per soli titoli) di 11.263 lavoratori impegnati in attività di pulizia e decoro nelle scuole da almeno 10 anni e quella di 45 collaboratori scolastici, ex Lsu del comune di Palermo. Ma anche il concorso straordinario per un migliaio di capi segreteria “Dsga facenti funzione” con tre anni scolastici di servizio dal 2011/2012 e i 146 dirigenti tecnici (59 nel 2021 e 87 dal 2023) con funzioni di ispettore.

Abilitazione semplificata

Tornando agli insegnanti, il decreto varato ieri non è fatto di sole assunzioni. Per i precari con 3 anni di servizio alle spalle (anche se maturati nelle scuole paritarie) il decreto convertito ieri in legge contiene però un altro paracadute oltre al concorso straordinario: la possibilità per chi avrà superato lo scritto con almeno 7/10 e avrà ottenuto una supplenza fino al 31 agosto o fino al 30 giugno di abilitarsi. A patto di conseguire anche i 24 crediti formativi richiesti per l’insegnamento. Precari che potranno ricevere anche una fetta del bonus merito finora riservato ai docenti di ruolo, insieme peraltro a tutto il personale scolastico e per effetto di una contrattazione con i sindacati in base alle novità previste sullo stesso tema nella legge di bilancio 2020.

La continuità didattica

Di altre due norme contenute nel decreto potrebbero beneficiare, seppure in maniera indiretta, anche gli studenti. Stiamo parlando, da un alto, dell’estensione a tutti i prof neoassunti dell’obbligo di restare per 5 anni nella stessa scuola anziché per 3 anni nella stessa provincia (su cui si veda Il Sole 24 ore di lunedì 16 dicembre). E, dall’altro, delle “call” che a partire dal 10 settembre potranno essere bandite dagli uffici scolastici provinciali sulle immissioni in ruolo andate deserte, per cercare dei candidati tra gli iscritti alle graduatorie a esaurimento o di merito residenti nelle altre regioni. Con l’obiettivo esplicito di ridurre il boom di supplenze a cui abbiamo assistito quest’anno. E, dunque, di aumentare la tanto agognata continuità didattica per gli alunni.

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