POESIA DELLA MIA VITA SEI TU BUONASCUOLA di Umberto Tenuta
CANTO 301 POESIA E SCUOLA
Sembra che la Poesia si identifichi con la Scuola.
Si impara a scuola, si impara come esercizio di memoria, come traduzione in prosa.
Come obbligo, costrizione, odio.
E poi volete che la gente legga le poesie!
Una volta usciti dalla scuola si vende il sussidiario e il libro di lettura, con le sue canoniche poesie.
Sempre le stesse.
Non c’è bisogno di farne l’elenco, ognuno di noi le ricorda ad una ad una.
Indimenticabilmente odiate!
Ma non era poesia il primo palpito di vita nel grembo di una donna?
E non era poesia quel primo vagito di bimbo?
Ed erra l’armonia per questa valle!
Sei tu la poesia.
Creatura umana sublime.
Della Terra e dei Cieli tu sei la Poesia.
E ti nutre di poesia la mammina cara, nel suo grembo e tra le sue braccia, incontro al cielo.
Godi, fanciullo mio; stato soave,
stagion lieta è cotesta.
Altro dirti non vo’; ma la tua festa
ch’anco tardi a venir non ti sia grave.
No, BUONASCUOLA, questo misfatto non fare!
Offri ai giovani la poesia del cielo e della terra.
La poesia dell’Amore.
La poesia della Bellezza dell’universo Cosmos.
La poesia del Creato.
La poesia del filo d’erba.
La poesia dell’usignolo sulla siepe.
La poesia d’ogni cosa bella che l’universo tiene.
Declamale tu, Maestra.
Oh, la pelle si accappona![1]
Declamale tu, Maestra, le poesie.
Oppure chiama GASSMAN!
Va bene anche BENIGNI.
Anche la tua Collega Poeta.
Ma fagliele sentire nel cuore.
Da sole se ne andranno nella memoria!
Le poesie della mamma, le poesie del papà, le poesie della natura, le poesie della letteratura…
Le poesie della Geografia!
Le poesie della Storia!
Le poesie della Matematica[2].
Le poesie delle Scienze[3].
Le poesie della Vita.
Maestri, leggete Poesie!
Maestre, della Poesia innamorate i vostri studenti!
State contenti, Editori e Librai, la BUONASCUOLA sarà la Scuola della Poesia.
State contente, Mamme, i vostri figli vivranno la poesia della Vita.
State contenti, Giovani, la vostra Vita sarà la Poesia della vita.
Tutti i miei Canti −ed altro− sono pubblicati in:
http://www.edscuola.it/dida.html
[1] http://www.rivistadidattica.com/unita_apprendimento/scuolaprimaria40.htm
[2] TEMA della Maturità classica (2009): Matematici e poeti. In un saggio pubblicato a New York nel 1947 si legge: “La matematica è generalmente considerata proprio agli antipodi della poesia eppure la matematica e la poesia sono nella più stretta parentela, perché entrambe sono il frutto dell’immaginazione. La poesia è creazione, finzione: e la matematica è stata detta da un suo ammiratore la più sublime e la più meravigliosa delle finzioni” (D.E. SMITH, La poesia della matematica e altri saggi).>>
[3] CONVEGNO DI ERICE sulle SCIENZE, a cura di A. Zichichi.
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