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Decreto Legislativo  5 febbraio 2024, n. 20

Istituzione dell’Autorità Garante nazionale dei diritti delle persone con disabilità, in attuazione della delega conferita al Governo. (24G00034) 

(GU Serie Generale n.54 del 05-03-2024)

Nota 25 gennaio 2024, AOOGABMI 12330

Il Ministro dell’istruzione e del merito
Il Ministro per le disabilità

Alle Istituzioni scolastiche statali e paritarie di ogni grado e ai CPIA
Ai Direttori Generali e ai Dirigenti titolari degli Uffici Scolastici Regionali
Al Dipartimento istruzione Provincia Autonoma di Trento
Alla Sovrintendenza Scolastica per la Provincia di Bolzano
All’Intendenza Scolastica per la Scuola in lingua tedesca Bolzano
All’Intendenza Scolastica per le Località Ladine Bolzano
Alla Sovrintendenza agli studi per la Regione Valle d’Aosta
Ai Coordinatori regionali di Educazione Fisica e Sportiva
Referenti territoriali di Educazione fisica
Ai Referenti regionali per l’inclusione scolastica
Al Dipartimento per il sistema educativo di istruzione e di formazione
– Osservatorio permanente per l’inclusione scolastica
Presidenza del Consiglio dei ministri
Al Dipartimento per le politiche in favore delle persone con disabilità
– Osservatorio nazionale sulla condizione delle persone con disabilità
Loro sedi

OGGETTO: Celebrazione del 15° anniversario dalla ratifica della Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità, con Protocollo opzionale, approvata a New York il 13 dicembre 2006.

Direttiva Funzione Pubblica 29 dicembre 2023

Presidenza del Consiglio dei Ministri
MINISTRO PER LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE

Alle amministrazioni di cui all’articolo 1, comma 2 del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165

Oggetto: Lavoro agile.

Nota 20 dicembre 2023, AOODGSIP 5451

Ministero dell’istruzione e del merito
Dipartimento per il sistema educativo di istruzione e formazione
Direzione generale per lo studente, l’inclusione e l’orientamento scolastico
Ufficio V Politiche sportive scolastiche

Ai Dirigenti delle Istituzioni scolastiche statali e paritarie
Ai Direttori Generali e ai Dirigenti titolari degli Uffici Scolastici Regionali
Al Dipartimento Istruzione e Cultura della Provincia Autonoma di Trento
All’Intendenza Scolastica per le Scuole in lingua italiana Provincia Autonoma di Bolzano
All’Intendenza Scolastica per le Scuole in lingua tedesca Provincia Autonoma di Bolzano
All’Intendenza Scolastica per le Scuole delle Località Ladine – Provincia Autonoma di Bolzano
Alla Sovrintendenza agli studi per la Regione Valle d’Aosta
Ai Coordinatori regionali di Educazione Fisica e Sportiva

Oggetto: “Winter Games Week” una settimana di attività didattiche e sportive in tutte le istituzioni scolastiche del territorio nazionale ispirate ai valori Olimpici e Paralimpici

Decreto Legislativo 13 dicembre 2023, n. 222

Disposizioni in materia di riqualificazione dei servizi pubblici per l’inclusione e l’accessibilità’, in attuazione dell’articolo 2, comma 2, lettera e), della legge 22 dicembre 2021, n. 227. (24G00004)

(GU Serie Generale n.9 del 12-01-2024)

Giornata mondiale delle persone con disabilità

Agenzia per la Coesione Territoriale

3 dicembre – Giornata mondiale delle persone con disabilità. Per un progresso sostenibile basato sull’inclusione delle persone.

La disabilità non è la persona, la disabilità è solo una caratteristica della persona. La disabilità è una condizione temporanea o permanente che limita o può limitare il campo di azione ma non c’è nessun bisogno di rivolgersi alle persone con disabilità con un linguaggio compassionevole e sensazionalistico come spesso accade sui media. O peggio arrivare a modificare il nostro linguaggio per cercare di compiacere una persona con disabilità.  Meglio parlare di disabilità in modo spontaneo e corretto, in una maniera che sia giusta e rispettosa per tutti.

Una svolta in tal senso si è avuta nel maggio 2001, quando l’Organizzazione Mondiale della Sanità OMS ha rilasciato uno strumento innovativo e dall’approccio universale: “La Classificazione Internazionale del Funzionamento, della disabilità e della Salute”, chiamato ICF. All’elaborazione di questa classificazione hanno partecipato 192 governi tra cui l’Italia, con l’aiuto di una rete collaborativa denominata Disability Italian Network (DIN). La classificazione si propone di descrivere lo stato di salute delle persone in relazione agli ambiti sociale, familiare, lavorativo, in modo da capire che tipo di difficoltà possono causare le disabilità. Non si propone di descrivere le persone, ma le situazioni, i contesti. Evidenzia l’unicità e la globalità della quotidianità delle persone e non tanto il fatto che queste abbiano una disabilità fisica o mentale, portando così ad una visione nuova e più equa della disabilità.

Per riflettere su questi temi dal 1981 l’ONU ha istituito il 3 dicembre la Giornata mondiale delle persone con disabilità. Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) almeno un miliardo di persone, il 15 per cento della popolazione globale, è in condizione di disabilitàIn Italia si stima che siano circa 3 milioni e 100 mila le persone con gravi limitazioni che impediscono loro di svolgere le abituali attività quotidiane.

Spesso vivono da sole e in condizioni di vulnerabilità mentre i servizi loro dedicati sono scarsi cosicché la loro cura ricade interamente sulle famiglie.

Il tema scelto per la Giornata di quest’anno è il ruolo dell’innovazione e delle tecnologie nel favorire la piena inclusione nella società, migliorando per esempio l’accesso alla salute, all’istruzione, al lavoro, a una vita il più possibile autonoma. Diritti sanciti dalla Convenzione Onu sui diritti delle persone con disabilità, ma non ancora pienamente conquisati.

Anche l’Agenzia per la Coesione territoriale vuole partecipare attivamente ai processi che permettono una maggiore integrazione sui luoghi di lavoro delle persone con disabilità ed ha così deciso di attivare un corso di Lingua Italiana dei Segni per il personale interessato, al fine di assicurare una maggiore interattività con i propri dipendenti con sordità profonda.

Molte le iniziative previste in Italia in occasione della Giornata tra le quali si segnalano quelle del Ministero della Cultura , del Consiglio Nazionale delle Ricerche e della Sovrintendenza di Roma

Nota 30 novembre 2023, AOODGSIP 5127

Ministero dell’istruzione e del merito
Dipartimento per il sistema educativo di istruzione e di formazione
Direzione Generale per lo Studente, l’Inclusione e l’Orientamento scolastico

Ai Dirigenti scolastici e ai Coordinatori didattici delle istituzioni del sistema nazionale di istruzione
Ai Direttori generali e Dirigenti titolari degli Uffici scolastici regionali
Al Sovrintendente Scolastico per la Provincia di Trento
Al Sovrintendente Scolastico per la scuola in lingua italiana Bolzano
All’Intendente Scolastico per la scuola in lingua tedesca Bolzano
All’Intendente Scolastico per la scuola delle località ladine Bolzano
Al Sovrintendente Scolastico per la Regione Valle d’Aosta Aosta LORO SEDI
Alle Associazioni delle Persone con disabilità e dei loro familiari
Ai Presidenti di FISH e FAND
All’Osservatorio nazionale per l’inclusione degli alunni con disabilità LORO SEDI

Oggetto: 3 dicembre 2023 – Giornata internazionale delle persone con disabilità

Nota 5 ottobre 2023, AOODGSIP 4179

Ministero dell’istruzione e del merito
Dipartimento per il sistema educativo di istruzione e formazione

Ai Direttori Generali e ai Dirigenti degli Uffici Scolastici Generali
e, per il loro tramite ai Referenti regionali per l’inclusione
Al Sovrintendente Scolastico per la Scuola in lingua italiana di Bolzano
All’Intendente Scolastico per la Scuola in lingua tedesca di Bolzano
All’Intendente Scolastico per la Scuola delle località ladine di Bolzano
Al Dirigente del Dipartimento Istruzione per la Provincia di Trento
Al Sovrintendente Scolastico per la Regione Valle D’Aosta
LORO SEDI
e p.c.: Al Dipartimento per le risorse umane, finanziarie e strumentali
Alla Direzione generale per lo studente, l’inclusione e l’orientamento scolastico
Al Direttore generale per gli ordinamenti scolastici e la valutazione del sistema nazionale di istruzione
Al Direttore generale per il personale scolastico SEDE

Oggetto: Indicazioni operative per la redazione del PEI – a.s. 2023/2024.

Il Decreto Interministeriale n.153/2023

Il Decreto Interministeriale n.153/2023
Nuovi scenari per l’inclusione

di Fabio Zanardelli


Introduzione

La normativa per l’inclusione scolastica ha recentemente ricevuto un’ulteriore integrazione, correttiva del DI 182/2020 e dei relativi allegati (Modelli di PEI, Linee guida e tabelle per l’individuazione del fabbisogno di risorse per il sostegno).
Tale decreto, infatti, era stato annullato da parte della sentenza del TAR del Lazio n° 9795 del 19 luglio 2021 (pubblicata il 14 settembre 2021), per poi essere riabilitato dal Consiglio di Stato con la sentenza del 26 aprile 2022; anche dopo la legittimazione, tuttavia, si è rimasti in attesa di un provvedimento correttivo e integrativo che tenesse conto degli aspetti di criticità messi in luce dalla sentenza del TAR: per citare due tra i più controversi, la possibilità per gli alunni con disabilità di frequentare con “orario ridotto” e l’ammissibilità dell’esonero dallo studio di alcune discipline.

Proprio per rispondere a questa esigenza, è stato pubblicato il Decreto Interministeriale n. 153 del 1° agosto 2023, il cui titolo completo risulta proprio “Disposizioni correttive al decreto interministeriale 29 dicembre 2020, n. 182, recante: «Adozione del modello nazionale di piano educativo individualizzato e delle correlate linee guida, nonché modalità di assegnazione delle misure di sostegno agli alunni con disabilità, ai sensi dell’articolo 7, comma 2-ter del decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 66»”.

In questa parte introduttiva si coglie l’occasione per una breve premessa terminologica. Sul sito del MIM il testo di legge è citato come “Decreto Ministeriale” (https://www.miur.gov.it/-/decreto-ministeriale-n-153-del-1-agosto-2023, consultato il 16/09/2023) mentre la sezione “Inclusione e nuovo PEI” riporta la dicitura “Decreto Interministeriale” (https://www.istruzione.it/inclusione-e-nuovo-pei/decreto-interministeriale.html, consultato il 16/09/2023); a parere di chi scrive, quest’ultima sarebbe preferibile in quanto il decreto del Ministro dell’Istruzione e del Merito è stato emanato, come si legge nell’ultimo “ACQUISITO” del preambolo, dopo aver “acquisito il concerto del Ministro dell’Economia e delle Finanze con prot. 30418 del 18 luglio 2023”. Nel testo che segue, alla luce di questa considerazione, si farà riferimento al Decreto come Decreto Interministeriale (DI 153/2023).

Le modifiche al DI 182/2020

Il DI 153/2023, formato da 14 articoli, che hanno apportato al DI 182/2020 le seguenti modifiche:

  • Articolo 3. Composizione del Gruppo di Lavoro Operativo per l’Inclusione: è stata rimossa la figura dello psicopedagogista, ove presente, tra le figure interne al GLO ed è stata apportata un’integrazione terminologica alle aree di riferimento degli specialisti chiamati a partecipare alle riunioni (aggiunta “assistenza specialistica”).
  • Articolo 4. Funzionamento del Gruppo di Lavoro Operativo per l’Inclusione: è stato corretto refuso in un riferimento interno ad un comma ma, soprattutto, è stata rimossa la possibilità di riunione del GLO in orario scolastico. Salvo motivata necessità (che si presume dovrà comparire nel verbale o essere comunque documentata), tali incontri dovranno svolgersi in fasce orarie non coincidenti con l’orario delle lezioni.
  • Articolo 8. Attività di osservazione sistematica e progettazione degli interventi di sostegno didattico: è stato aggiunto il comma 4, che esplicita la corrispondenza tra i Domini del Verbale di accertamento/Profilo di Funzionamento, richiamati nelle Linee Guida, e le Dimensioni presenti nei modelli di PEI allegati al Decreto in esame. Si aggiunge, inoltre, nella parte relativa alle aree oggetto di osservazione sistematica, un riferimento a stili cognitivi e competenze più precisamente individuati come aspetti di sviluppo a partire dalla scuola primaria.
  • Articolo 9. Ambiente di apprendimento inclusivo: si rileva un’aggiunta terminologica (contesto fisico, organizzativo e relazionale) che rende più trasparente la natura integrata dell’osservazione sistematica per poter predisporre un ambiente di apprendimento inclusivo.
  • Articolo 10. Curricolo dell’alunno: con la modifica di questo articolo si precisa che la valutazione va sempre espressa per ciascuna disciplina, anche qualora si proceda a raggruppamenti per aree disciplinari, e si esclude ad ogni livello l’esonero dalle discipline di studio. Inoltre, viene specificato che la differenziazione tra i percorsi ordinari, personalizzati con prove equipollenti o differenziati ai fini del conseguimento del diploma è valida solo per la scuola secondaria di secondo grado. Tale precisazione risulta pienamente coerente con quanto affermato nell’OM 90/2001, art. 15, richiamato nel D.Lgs 62/2017, art. 20, c. 5 ed esplicitato sia nei nuovi modelli di PEI sia nelle Linee guida allegate al Decreto Interministeriale (Allegato B al DI 153/2023, in particolare pagine da 35 a 42) già nella versione del 2020 (Allegato B al DI 182/2020, pagine da 36 a 43).
  • Articolo 10 bis. Esami integrativi per gli alunni con disabilità frequentanti scuole secondarie di secondo grado: questo articolo, nuova aggiunta del DI 153/2023, chiarisce le modalità di passaggio da un percorso didattico differenziato a uno personalizzato con prove equipollenti. Sono previste due possibilità:
    a. Se il CdC non approva a maggioranza, l’alunno dovrà superare prove integrative per ottenere il passaggio;
    b. Se il CdC approva a maggioranza, il passaggio sarà confermato senza necessità di prove integrative.
    Si nota, in questo articolo, l’implicito assunto che il percorso didattico sia di competenza del solo team docenti/CdC e non dell’intero GLO, come già chiarito nelle Linee guida (Allegato B al DI 182/2020, p. 30, e Allegato B al DI 153/2023, p. 30). Pertanto, il passaggio da un percorso didattico differenziato a uno con prove equipollenti richiede l’approvazione della sola componente docente del gruppo di lavoro operativo per l’inclusione.
  • Articolo 12. Interventi necessari per garantire il diritto allo studio e la frequenza: si nota una modifica terminologica al riferimento alle disabilità visive e uditive che non consideri tale tipologia di funzionamento un deficit, come nel testo precedente (il testo “privi della vista, privi dell’udito” è stato sostituito da “con disabilità visive e uditive”).
  • Articolo 13. Organizzazione generale del progetto di inclusione e utilizzo delle risorse: questa sezione precisa le possibilità di personalizzazione oraria non coincidente con l’intero tempo scuola. La possibilità è ammessa ma in via eccezionale alla luce dei seguenti prerequisiti:
    a. Comprovate e documentate esigenze sanitarie;
    b. Richiesta espressa congiuntamente da parte della famiglia e dei sanitari (e non in alternativa da uno o dall’altro, come nella versione precedente del testo normativo).
  • Articolo 18. Definizione delle modalità per l’assegnazione delle misure disostegno: viene qui modificata la dicitura “Debito di Funzionamento” con “Supporti al funzionamento”. La precedente definizione risulta, infatti, poco coerente con l’ottica inclusiva di recupero in un percorso su misura e declinato sulla base delle effettive esigenze e potenzialità dell’alunno proprio per promuovere il maggior livello di funzionamento possibile, da perseguire, appunto, con opportuni supporti in ottica bio-psico-sociale di abbattimento delle barriere all’interazione con il contesto. Viene inoltre esplicitato che la rilevazione del fabbisogno di risorse può avvenire in tre modalità distinte:
    a. in base al profilo di funzionamento;
    b. in base al verbale di accertamento;
    c. prendendo in considerazione entrambi i documenti.
  • Articolo 19. Modello di Piano Educativo Individualizzato: in riferimento all’attivazione della compilazione in digitale del PEI (ancora in via sperimentale ed estesa solo a scuole volontarie) si precisa che le credenziali di accesso al documento avranno privilegi diversificati a seconda del profilo che effettuerà l’accesso.
  • Articolo 20. Linee guida: viene aggiunto “Al fine di agevolare la redazione del PEI” all’inizio dell’articolo, esplicitando la finalità delle Linee guida allegate al decreto
  • Articolo 21. Norme transitorie: viene esplicitato, attraverso l’aggiunta di un comma, che, nel caso il profilo di funzionamento non sia stato ancora redatto, il PEI può ancora basarsi, in via transitoria, sul binomio diagnosi funzionale-profilo dinamico funzionale.

Le modifiche agli allegati

Contestualmente alla modifica del testo di legge, sono stati pubblicati nuovamente gli allegati al DI 182/2020, in versione integrata, riveduta e corretta. Si nota in particolare:

  • I nuovi modelli di PEI modificati in base alla nuova normativa (Allegati A1, A2, A3, A4 al DI 153/2023).
  • Le Linee guida modificate sulla base delle nuove disposizioni (Allegato B al DI 153/2023).
  • La modifica terminologica della scheda di “Supporti al funzionamento” (Allegato C al DI 153/2023, ex “Debito di funzionamento”).
  • La tabella dei fabbisogni (Allegato C1 al DI 153/2023) divisa per ordine di scuola: si rileva in particolare, l’esplicitazione di corrispondenza tra entità delle difficoltà riscontrate e ore di sostegno (diversificate in base all’orario del personale docente dei vari ordini e gradi di scuola).

Modifiche mirate, integrazioni risolutive

Si ritiene che il DI 153/2023 costituisca un notevole apporto positivo al chiarimento delle modalità di attuazione dell’inclusione scolastica.

Si reputano particolarmente utili i seguenti interventi correttivi:

  • Chiarimento delle fasce orarie delle riunioni del GLO: “in orario scolastico” e “in ore non coincidenti con l’orario di lezione” sono due diciture che entrano in contraddizione. Questa nuova dicitura esclude, quindi, le fasce orarie che prevedono attività didattica, lasciando margini di possibilità per i membri del CdC di prendere parte alla riunione e, per la scuola secondaria di secondo grado, l’eventuale partecipazione dello studente per cui è redatto il progetto. Si rivelerà necessario, in caso alcuni membri del GLO non possano giocoforza adeguarsi alla fascia del tardo pomeriggio (l’unica libera dalle lezioni considerando i diversi ordini di scuola, che talvolta prevedono anche sessioni pomeridiane), occorrerà esplicitare nel verbale la motivazione dell’orario di riunione concordato.
  • Per la valutazione, è stato chiarito che deve essere valutata ogni disciplina anche a seguito di raggruppamento in aree disciplinari.
  • Puntualizzazione sulla necessità di personalizzare il percorso didattico escludendo, ad ogni livello, l’esonero da una disciplina.
  • Chiarimento delle modalità di passaggio da un percorso didattico da differenziato a personalizzato con prove equipollenti. Nella versione precedente, mancavano requisiti stabiliti chiaramente dalla normativa, rendendo difficile, una volta differenziato il percorso didattico, rientrare nel percorso con prove equipollenti. Ora, tale passaggio può avvenire anche con il solo parere favorevole espresso a maggioranza da parte del CdC, agevolando la modifica di percorso sulla base non solo sulla base del superamento di prove apposite, ma anche, eventualmente, alla luce di un percorso sotto gli occhi del team dei docenti che permetta di riscontrare i requisiti per il passaggio ad un percorso con prove equipollenti.
  • La possibilità di un orario personalizzato non coincidente con l’intero tempo scuola è ammessa (a differenza di quanto esplicitamente vietato dal TAR), ma alla luce di una richiesta congiunta di famiglia e servizio sanitario e motivata da eccezionali e documentate esigenze sanitarie. Ne consegue, dunque, che tale misura, ancorché eccezionale, trovi giustificazione in un’attenta valutazione di bisogni, esigenze e necessità, che tenga conto di un tempo scuola a misura dell’alunno e che abbia come punto focale l’interesse al suo benessere e alla promozione del suo successo formativo.
  • In mancanza, in molti contesti, della redazione di un profilo di funzionamento, è stata esplicitata, nelle norme transitorie, la possibilità di fare riferimento alla diagnosi funzionale e/o al profilo dinamico funzionale, se redatto.

Conclusioni

Alla luce dell’analisi effettuata, il decreto introduce importanti chiarimenti soprattutto per la scuola secondaria di secondo grado, particolarmente complessa per via degli esiti diversificati, ai fini del rilascio del diploma, a seconda del percorso didattico individuato dal PEI (chiarimento delle modalità di passaggio da un percorso differenziato a uno personalizzato con prove equipollenti).

A livello generale, invece, l’esclusione della possibilità di esonero dalle discipline ha una doppia valenza: da un lato, a livello didattico, mantiene l’intero team docenti o consiglio di classe corresponsabile del percorso dell’alunno, dall’altro, a livello educativo e pedagogico-formativo, pone l’accento sulla necessità di personalizzazione di tutte le discipline in base ad obiettivi raggiungibili dall’alunno, operazione, se opportunamente declinata in base alle effettive potenzialità, sempre possibile in chiave inclusiva. Inoltre, è degna di nota l’introduzione della necessità di richiesta da parte sia della famiglia sia del servizio sanitario e della motivazione con eccezionali e documentate esigenze sanitarie per rende legittima, ancorché eccezionale, la possibilità di personalizzazioni orarie non coincidenti con la totalità del tempo scuola all’interno del PEI; tale misura viene incontro a situazioni in cui le effettive esigenze dell’alunno rendano necessario, a giudizio di famiglia e sanitari, un tempo scuola personalizzato per esigenze legate alle caratteristiche di funzionamento e alla promozione del maggior grado possibile di benessere dell’alunno per cui il PEI è stato redatto.

Inoltre, risulta particolarmente apprezzabile la sostituzione della dicitura “Debito di funzionamento” con “Supporti al funzionamento”, maggiormente in linea con una visione bio-psico-sociale che opera in prospettiva non di colmare deficit, ma di abbattere barriere per supportare il funzionamento della persona nell’interazione con il contesto di riferimento. Si auspica, infine, che la compilazione digitale del PEI, al momento introdotta solo a livello sperimentale, possa contribuire da un lato a semplificare e dematerializzare le procedure di redazione, assicurando al contempo la riservatezza del suo contenuto con apposite misure, dall’altro a promuovere ulteriormente l’uniformazione nelle modalità di stesura di questo importante documento, base imprescindibile per garantire l’inclusione scolastica.

NEURODIVERSO DA CHI?

NEURODIVERSO DA CHI? STORIE DI ORDINARIA DISABILITÀ DEI LAVORATORI DELLA CONOSCENZA

“Ho 42 anni e a 39 sono rinata. Succede a tutti o meglio potrebbe succedere a tutti, a me è successo dopo la diagnosi di autismo (una volta denominata sindrome di Asperger): lo ricordo bene il giorno della mia seconda nascita così come ricordo molto bene il mio primo secondo respiro, faticoso, liberatorio a pieni polmoni e con gli occhi chiusi. Ricordo la psicoterapeuta che con grazia mi informò della diagnosi, per me è stato un bellissimo benvenuto al mondo. Dopo la diagnosi di autismo ne è arrivata un’altra la cosiddetta “Sindrome non verbale” se ne parla molto poco, eppure sarebbe importante conoscerla. La lettura dello spazio è differente il che mi rende disprassica, soffro di prosopagnosia e ho tutti e quattro i D.S.A. (disortografia, disgrafia, discalculia e dislessia). Vi racconto una cosa, viverlo senza consapevolezza non è semplice, con la consapevolezza nemmeno, però si impara l’arte dell’accettarsi e accettare il resto del mondo e non è poco”.

Queste sono le parole con cui una nostra iscritta, una docente precaria che da anni lavora con contratti a termine nella scuola, ci ha spiegato la sua situazione.

Francesca è una nostra collega che ci ha raccontato il modo in cui vive il suo lavoro di insegnante nella piena consapevolezza della sua neurodivergenza, tentando ogni giorno di dare il meglio di sé. 

Ma quando il meglio non è sufficiente, lo Stato riesce ad intervenire, riesce ad essere inclusivo con chi dovrebbe esserlo? 

Molto probabilmente no, infatti Francesca ci racconta questo: “Vorrei soffermami sulla mia storia per quanto riguarda il concorso ordinario per l’insegnamento: mi sono ritrovata ad affrontare un test di cinquanta domande di cui ognuna aveva quattro risposte e che almeno due di esse erano simili. È stata un’esperienza massacrante. Ho rivissuto un passato che pensavo di essere riuscita a cancellare, è stato umiliante, deleterio, i miei diritti sono stati completamente calpestati riuscendo ad annullare le mie competenze e la mia preparazione”.

Francesca quel concorso non l’ha superato e, se le cose non cambieranno, sarà condannata a rimanere precaria a vita.

Noi della FLC CGIL di Bari abbiamo pensato di dare voce a queste colleghe e a questi colleghi che, come dice Francesca, sono stati dimenticati dallo Stato e di affiancarli nel loro cammino, tentando di fungere da megafono alle loro esigenze. Venerdì 22 settembre, alle ore 15.30, in via Natale Locaiono 20 (c/o ipercoop Japigia) abbiamo organizzato un incontro – dibattito dal tema “NEURODIVERSO DA CHI? STORIE DI ORDINARIA DISABILITA’ DEI LAVORATORI DELLA CONOSCENZA”nel quale tra testimonianze dirette, esperti del settore, dirigenti sindacali, interventi dal pubblico, partendo dalla situazione attuale, proveremo a dar voce a chi vive la disabilità sulla propria pelle e capire come favorire e valorizzare la sua inclusione nel mondo del lavoro della conoscenza.

Nota 14 settembre 2023, AOODPIT 3940

Ministero dell’istruzione e del merito

Dipartimento per il sistema educativo di istruzione e formazione
Dipartimento per il sistema educativo di istruzione e formazione

Ai Direttori Generali e Dirigenti titolari degli Uffici scolastici regionali
e, p.c. alla Presidenza del Consiglio dei Ministri Dipartimento per le politiche in favore delle persone con disabilità
Al Sovrintendente Scolastico per la Provincia di Bolzano
All’Intendente Scolastico per la Scuola in lingua tedesca di Bolzano
All’Intendente Scolastico per la Scuola delle località ladine di Bolzano
Al Dirigente del Dipartimento Istruzione della Provincia di Trento
Al Sovrintendente agli studi della Regione Autonoma della Valle d’Aosta
All’Ufficio speciale di lingua slovena

Oggetto: “EXPO AID 2023 Rimini 22 e 23 settembre 2023 – Io persona al centro”. Evento naziona- le a carattere istituzionale sulla attuazione della Convenzione Onu sui diritti delle persone con disabilità

Decreto Presidenza Consiglio dei Ministri 10 agosto 2023

PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
DIPARTIMENTO PER LE POLITICHE IN FAVORE DELLE PERSONE CON DISABILITA’

Criteri di riparto del contributo di cento milioni di euro in favore delle regioni a statuto ordinario per l’anno 2023 e modalità di monitoraggio del Fondo per l’assistenza all’autonomia e alla comunicazione degli alunni con disabilità. (23A05482)

(GU Serie Generale n.232 del 04-10-2023)

Decreto Interministeriale 1 agosto 2023, AOOGABMI 153

Ministero dell’istruzione e del merito
di concerto con
Ministero dell’Economia e delle Finanze

Disposizioni correttive al decreto interministeriale 29 dicembre 2020, n. 182, recante: «Adozione del modello nazionale di piano educativo individualizzato e delle correlate linee guida, nonché modalità di assegnazione delle misure di sostegno agli alunni con disabilità, ai sensi dell’articolo 7, comma 2-ter del decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 66»

Avviso 13 giugno 2023, AOODGPER 34447

Ministero dell’istruzione e del merito
Dipartimento per il sistema educativo di istruzione e di formazione
Direzione generale per il personale scolastico

OGGETTO: D.M. n. 33 del 28 febbraio 2023, recante “Procedure di scioglimento delle riserve e di inserimento dei titoli di specializzazione sul sostegno e di didattica differenziata degli aspiranti presenti nelle graduatorie ad esaurimento”.
Avviso aperura funzioni per la presentazione telematica delle istanze di scioglimento della riserva, di aggiornamento dei titoli di riserva di cui alla legge 12 marzo 1999, n. 68, di inclusione negli elenchi del sostegno o negli elenchi relativi ai metodi didattici differenziati.

Nota 1 giugno 2023, AOODPIT 2202

Ministero dell’istruzione e del merito Dipartimento per il sistema educativo di istruzione e formazione

Ai Direttori Generali e ai Dirigenti degli Uffici Scolastici Generali
e, per il loro tramite ai Referenti regionali per l’inclusione
Al Sovrintendente Scolastico per la Scuola in lingua italiana di Bolzano
All’Intendente Scolastico per la Scuola in lingua tedesca di Bolzano
All’Intendente Scolastico per la Scuola delle località ladine di Bolzano
Al Dirigente del Dipartimento Istruzione per la Provincia di Trento
Al Sovrintendente Scolastico per la Regione Valle D’Aosta LORO SEDI
e p.c.: Alla Direzione generale per lo studente, l’inclusione e l’orientamento scolastico
Al Direttore generale per gli ordinamenti scolastici e la valutazione del sistema nazionale di istruzione
Al Direttore generale per il personale scolastico
Al Direttore generale per i sistemi informativi e la statistica SEDE

Oggetto: Indicazioni per Redazione dei PEI