Archivio mensile:Giugno 2024
Educazione&Scuola Newsletter n. 1162
Educazione&Scuola Newsletter n. 1162
Giugno 2024 – XXIX Anno
http://www.edscuola.com
http://www.edscuola.it
https://www.edscuola.eu
Edscuola anche su:
Facebook: http://www.facebook.com/edscuola
YouTube: http://www.youtube.com/user/Edscuola
Flipboard: http://flipboard.com/profile/edscuola
Entro il 30 giugno il Consiglio d’Istituto verifica le disponibilità finanziarie dell’Istituto nonché lo stato di attuazione del programma e le modifiche che si rendano eventualmente necessarie
Graduatorie circolo e istituto ATA
Procedura disponibile fino al 28 giugno 2024
ComUnica – Nuovo servizio digitale per lo scambio documentale tra scuole e famiglie per l’integrazione dei dati per le iscrizioni accettate all’a.s. 2024/2025
Individuate le fasce di complessità delle Istituzioni scolastiche per l’anno scolastico 2024-2025
Aggiornamento graduatorie provinciali supplenze
Disposta la proroga al 24 giugno del termine di presentazione delle istanze
Filiera formativa tecnologico-professionale
7a Camera, 18-20 giugno 2024
Camera, 19 giugno 2024
Proclamati gli eletti al Consiglio Superiore della pubblica istruzione
Elezione diretta del Presidente del Consiglio dei ministri
Senato, 18 giugno 2024
7a Camera, 13 giugno 2024
Linee guida passaggi tra IPS e IeFP
Linee guida per la semplificazione amministrativa dei passaggi tra i percorsi di istruzione professionale statale e i percorsi di istruzione e formazione professionale regionale
Assunzione Docenti Sostegno da GPS
Le assunzioni avverranno secondo la procedura prevista dal decreto-legge 19/2024
L’8 ed il 9 giugno 2024 si svolgono le elezioni europee ed amministrative
La comunicazione dei dati adozionali va effettuata entro il 7 giugno 2024
Mutui e servizi bancari agevolati per il personale scolastico
Assunzioni per complessivi 6.428 posti
Entro il 3 giugno 2024 l’aggiornamento sulla piattaforma del sistema informativo del cronoprogramma procedurale e finanziario di ciascun programma e intervento
Avviso 28 giugno 2024, AOODGOSV 29292
Individuazione di licei classici e scientifici in cui attuare il percorso di potenziamento-orientamento “Biologia con curvatura biomedica”
Nota 27 giugno 2024, AOODPPR 4831
ComUnica – Nuovo servizio digitale per lo scambio documentale tra scuole e famiglie per l’integrazione dei dati per le iscrizioni accettate all’a.s. 2024/2025
Decreto Dipartimentale 27 giugno 2024, AOODPPR 24
Graduazione nazionale istituzioni scolastiche
Disposizioni per l’attuazione dell’autonomia differenziata delle Regioni a statuto ordinario ai sensi dell’articolo 116, terzo comma, della Costituzione
Operazioni di conferimento degli incarichi dirigenziali: conferme, mutamenti e mobilità interregionale con decorrenza 01/09/2024 – Nuova rettifica termini
Percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento (PCTO) all’estero
Prot. n. 87574 del 21 giugno 2024
Nota 19 giugno 2024, AOODGOSV 27190
Centro Nazionale Orientamento e Rete di Scuole “Officine Futuro” di cui al Protocollo MIM, ELIS, CONSEL e CEDEL
Nota 19 giugno 2024, AOODGOSV 27230
Proclamazione degli eletti Consiglio Superiore della pubblica istruzione
Nota 14 giugno 2024, AOODGPER 86830
Coordinamento e confronto di restituzione sulla Governance della Formazione per Docenti Neoassunti e in Passaggio di Ruolo a.s. 2023-24
Nota 14 giugno 2024, AOODGPER 86611
Operazioni di conferimento degli incarichi dirigenziali: conferme, mutamenti e mobilità interregionale con decorrenza 01/09/2024
Nota 12 giugno 2024, AOODPIT 4276
BiblioFestival – Il festival delle biblioteche scolastiche. Matera 15-19 luglio 2024
Nota 10 giugno 2024, AOODPIT 4237
Procedura straordinaria in attuazione dell’articolo 5, commi da 5 a 17, del decreto-legge 22 aprile 2023, n. 44 – D.M. 15 giugno 2023, n. 119 – Graduatorie provinciali per le supplenze – Quadri di …
Nota 10 giugno 2024, AOODGCASIS 3317
Piattaforma Unica – nuove funzionalità disponibili dal 10 giugno 2024
Nota 5 giugno 2024, AOODGSIP 1813
Carta dello Studente a.s. 2023/2024. Ulteriori informazioni sulle modalità di richiesta e relativa spedizione presso le Istituzioni scolastiche
Lettera Ministro 5 giugno 2024, AOOGABMI 79236
Piano di Welfare
Nota 5 giugno 2024, AOODGSIS 3225
Comunicazione Esami di Stato secondo ciclo a.s. 2023/2024 – Attività a supporto della procedura e adempimenti sulla comunicazione dei dati
Il Percorso di Studi dopo il Primo Ciclo
di Bruno Lorenzo Castrovinci
La valutazione inclusiva nel Debate
di Annalisa Filipponi
Insegnanti e nuovi scenari educativi
di Cettina Calì
di Bruno Lorenzo Castrovinci
di Margherita Marzario
Latino e Intelligenza artificiale
di Gabriele Boselli
di Bruno Lorenzo Castrovinci
di Domenico Ciccone
in Esami
L’inestimabile potere della lode
di Bruno Lorenzo Castrovinci
Terza prova scritta Esame II Ciclo – 2024
Seconda prova scritta Esame II Ciclo – 2024
Prima prova scritta Esame II Ciclo – 2024
La Storia dell’Esame di Maturità in Italia
di Bruno Lorenzo Castrovinci
in Europ@ – Fondi Strutturali di Fabio Navanteri
Percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento (PCTO) all’estero
Prot. n. 87574 del 21 giugno 2024
in Handicap&Società di Rolando Alberto Borzetti
Alunni H e supporto alla genitorialità
di Cettina Calì
a cura dell’avv. Salvatore Nocera e di Evelina Chiocca
in Informagiovani – La Rete di Vincenzo Andraous
di Vincenzo Andraous
di Vincenzo Andraous
in Recensioni
di Antonio Stanca
di Lucio Garofalo
G. Bensoussan, Storia della Shoah
di Antonio Stanca
S. Piacenza e M.T. Mignone, Lo Specchio Generoso
Il Metodo Bright Start e le sue Sperimentazioni in Italia e all’Estero
M. Bussola, Il tempo di tornare a casa
di Antonio Stanca
in Software
Internet, Reti, Nuove tecnologie
Capire l’Informatica di Paolo RocchiIl nostro futuro insieme all’intelligenza artificiale
Roma, 12 giugno 2024
Latino e Intelligenza artificiale
di Gabriele Boselli
Riunione ministri G7 Istruzione
Trieste, 28 – 29 giugno 2024
Futuro e sostenibilità: la voce ai bambini e ai ragazzi
27 giugno 2024
21 giugno
Migrazioni e grandi vie della storia
Ragusa, 15 – 16 giugno 2004
Avezzano, 3 – 5 giugno 2024
Giornata Mondiale dell’Ambiente
5 giugno 2024
Roma, 2 – 14 giugno 2024
Riunione ministri G7 Istruzione
Trieste, 28 – 29 giugno 2024
I Ministri del G7 responsabili per l’istruzione hanno adottato congiuntamente la Dichiarazione in occasione della Riunione dei Ministri dell’Istruzione del G7 a Trieste, presieduta dal Ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara.
Discorso di benvenuto del Ministro alle delegazioni
(Trieste, 27 giugno 2024) Ministri del G7, rappresentanti dell’Unione Europea, dell’Unione Africana, dell’Ucraina, del Brasile e delle Organizzazioni Internazionali, è con grande piacere che vi do il benvenuto a Trieste, in questo meraviglioso Castello di Miramare, per aprire questa Riunione Ministeriale del G7 sull’Istruzione.
Non è un caso che abbiamo scelto Trieste per ospitare questo incontro. Grazie alla sua posizione geografica, Trieste è una città unica, crocevia di persone, lingue e culture, che ben rappresenta lo spirito del multilateralismo, della tradizionale cooperazione tra i Paesi del G7 per trovare soluzioni alle sfide globali.
Con questo spirito, siamo qui riuniti per riaffermare il valore universale e il ruolo centrale dell’istruzione in merito a molte sfide globali e per raggiungere gli obiettivi del G7 di crescita sociale ed economica, accelerazione e sostegno dell’innovazione tecnologica, prosperità e pace.
Le evidenze fornite dalle Organizzazioni Internazionali dimostrano che le politiche educative realmente efficaci sono fondamentali per sostenere i giovani verso il pieno sviluppo dei loro talenti e, più in generale, per garantire la crescita sociale ed economica.
L’istruzione può davvero creare le condizioni per la vera indipendenza della persona, facilitando il suo sviluppo e la sua piena realizzazione, quando promuove l’acquisizione di competenze ma anche dei valori fondamentali, che sono essenziali per diventare cittadini attivi e responsabili.
I dati pubblicati nell’ultimo anno, tuttavia, evidenziano che le condizioni economiche e sociali di una persona influenzano in modo significativo il successo scolastico e la carriera professionale.
Vi sono ancora notevoli carenze di competenze e tassi elevati di abbandono scolastico precoce tra gli studenti più svantaggiati e i sistemi di istruzione non riescono a fornire loro un sostegno adeguato, o ad offrire percorsi di orientamento e di istruzione e formazione che incoraggino la realizzazione dei talenti variegati e multiformi dei giovani.
È necessario cambiare rotta. Non possiamo permettercelo, soprattutto in un periodo di crescente instabilità e sfide internazionali, come l’accelerazione dello sviluppo dell’Intelligenza Artificiale.
Insieme, dobbiamo ripensare la missione dell’istruzione, promuovendo sistemi che facilitino lo sviluppo del potenziale di ciascuno, senza lasciare indietro nessuno, anche attraverso nuovi percorsi tecnici e professionali, per la piena realizzazione di ogni persona nella prospettiva di un’adeguata integrazione nella società e nel mercato del lavoro.
Dobbiamo lavorare insieme, condividendo approcci pedagogici e soluzioni di successo per acquisire una conoscenza più profonda e promuovere costanti progressi delle buone pratiche e migliori risultati di apprendimento. È altresì essenziale rafforzare la nostra cooperazione al di là dei paesi del G7, in particolare con l’Unione africana e i paesi africani, e garantire la continuità dell’istruzione in caso di conflitti, crisi, sfollamenti.
Questi giorni insieme offriranno un’importante opportunità per portare avanti la discussione sulle politiche per l’istruzione, con una riflessione comune sul tipo di modello scolastico a cui dovremmo mirare.
Lavoriamo insieme, verso una scuola democratica aperta a tutti, in grado di rimuovere gli ostacoli al raggiungimento dei migliori risultati che ogni studente, con impegno e responsabilità, può raggiungere. Aiutiamo ogni giovane a sviluppare i propri talenti e capacità, senza sottovalutare le diverse intelligenze. Sono profondamente convinto che ogni giovane studente sia come una lampada ad olio che aspetta solo il fuoco per accendersi. La scuola innovativa deve essere quel fuoco.
Il Percorso di Studi dopo il Primo Ciclo
La Scelta del Percorso di Studi dopo gli Esami del Primo Ciclo
Un Viaggio tra Orientamenti, Riorientamenti e Destinazioni Future
di Bruno Lorenzo Castrovinci
L’iscrizione alle classi prime della scuola secondaria di secondo grado rappresenta un momento cruciale nella vita degli studenti italiani, un momento carico di emozioni, speranze e sogni. Dopo aver superato gli esami del primo ciclo, i giovani si trovano di fronte a una delle prime scelte significative del loro percorso educativo e formativo. Questa decisione, intrisa di possibilità e incertezze, richiede una riflessione profonda sulle proprie inclinazioni, capacità e aspirazioni future. In questo panorama, gli istituti tecnici si ergono come fari di opportunità, offrendo percorsi formativi che rispondono con precisione alle esigenze del mondo contemporaneo.
Orientamenti: La Scelta del Percorso Scolastico
Il sistema scolastico italiano è un mosaico di opportunità, ogni tessera rappresenta un percorso formativo unico, pensato per accogliere le diverse anime degli studenti. I principali indirizzi di studio della scuola secondaria di secondo grado includono:
1. Licei: Offrono una formazione culturale ampia e approfondita, abbracciando il classico, lo scientifico, le scienze umane, le arti e le lingue straniere. I licei sono il regno della conoscenza teorica e del pensiero critico, preparando gli studenti per l’accesso all’università e alle professioni intellettuali. Tuttavia, sebbene ricchi di sapere e cultura, i licei spesso non garantiscono un’occupazione immediata e prestigiosa al termine del percorso di studi, ponendo una sfida ai giovani che cercano un futuro professionale concreto.
2. Istituti Tecnici: Sono l’incarnazione di un equilibrio perfetto tra teoria e pratica, offrendo indirizzi che spaziano dall’economia al turismo, dalla meccanica all’informatica, fino al settore agroalimentare. Questi istituti preparano gli studenti sia per l’accesso all’università che per un ingresso diretto e trionfale nel mondo del lavoro, rispondendo alle richieste di un mercato in continua evoluzione.
3. Istituti Professionali: Sono laboratori di vita e di mestiere, dove la teoria si fonde con la pratica, formando gli studenti per entrare immediatamente nel mondo del lavoro. Offrono una gamma di indirizzi che includono l’artigianato, i servizi, l’industria e l’agricoltura, garantendo una formazione che è immediatamente spendibile sul mercato del lavoro.
Riorientamenti: Adattarsi ai Cambiamenti
La vita è un viaggio imprevedibile, e a volte la strada scelta inizialmente non è quella più adatta. In questi casi, il sistema scolastico italiano offre il dono del riorientamento, permettendo agli studenti di cambiare indirizzo di studio e trovare la propria vera vocazione. Questo processo, sebbene possa essere sfidante, è fondamentale per assicurare che ogni studente possa esplorare e scoprire il proprio potenziale.
Il riorientamento può avvenire in vari modi:
• Passaggio ad altro indirizzo di studio: La possibilità di trasferirsi da un liceo a un istituto tecnico o professionale, o viceversa, consente agli studenti di seguire nuovi percorsi in base alle loro nuove inclinazioni e necessità.
• Percorsi integrativi: Alcuni istituti offrono corsi aggiuntivi per colmare le differenze formative tra i vari indirizzi, facilitando così un passaggio sereno e produttivo.
L’integrazione del percorso di studi avviene anche attraverso le passerelle per gli anni successivi al primo, con esami di integrazione specifici che permettono agli studenti di colmare eventuali lacune e di entrare pienamente nel nuovo indirizzo scelto.
Istituti Tecnici di Qualità: Un Valore Aggiunto
Non tutti gli istituti tecnici possiedono le caratteristiche per offrire un’educazione d’eccellenza. In Italia, sono pochissimi quelli che si distinguono realmente, come per citarne alcuni: il Malignani di Udine, l’Ettore Majorana di Brindisi e l’Ettore Majorana di Milazzo. Questi istituti non solo offrono una formazione tecnica di altissimo livello, ma rappresentano anche centri di innovazione e eccellenza.
1. Formazione Specializzata: Gli studenti ricevono una preparazione approfondita in settori specifici, con competenze immediatamente spendibili nel mondo del lavoro.
2. Collaborazione con le Imprese: Molti istituti tecnici collaborano strettamente con aziende e industrie, offrendo stage e tirocini che facilitano l’inserimento professionale e offrono un assaggio della vita lavorativa reale.
3. Aggiornamento Costante: I programmi di studio vengono continuamente aggiornati per riflettere le innovazioni tecnologiche e le evoluzioni del mercato.
4. Orientamento a un Nuovo Umanesimo: Gli istituti tecnici di qualità integrano “La teoria della complessità” e la “Testa ben fatta” di Edgar Morin, promuovendo un’educazione che sviluppa capacità critiche, interdisciplinari e adattative. Preparano gli studenti a diventare ingegneri di alto livello, capaci di occupare posizioni di vertice negli organigrammi delle grandi industrie e di ottenere prestigio sociale.
5. Industria 4.0, 5.0 e 6.0: Gli istituti tecnici di qualità sono orientati verso le tecnologie e le metodologie delle industrie moderne:
o Industria 4.0: Caratterizzata dall’integrazione delle tecnologie digitali nei processi produttivi, tra cui l’Internet of Things (IoT), l’intelligenza artificiale (IA), la robotica avanzata e i big data. Gli studenti imparano a gestire e sfruttare queste tecnologie per migliorare l’efficienza e la produttività delle aziende.
o Industria 5.0: Pone l’accento sulla collaborazione tra uomini e macchine intelligenti, promuovendo un’interazione sinergica per creare un ambiente di lavoro più umano e personalizzato. La formazione si concentra su come le tecnologie avanzate possano essere utilizzate per migliorare la qualità della vita lavorativa e la sostenibilità.
o Industria 6.0: Ancora in fase di sviluppo teorico, si prevede che coinvolgerà l’ulteriore integrazione di tecnologie avanzate con un focus su innovazioni ancora più rivoluzionarie e sulla creazione di ecosistemi industriali intelligenti e sostenibili. Gli studenti vengono preparati per affrontare e guidare queste future evoluzioni.
6. Opportunità di Prosecuzione degli Studi: Gli istituti tecnici offrono solide basi anche per chi desidera proseguire gli studi universitari, specialmente in ambiti tecnico-scientifici. Coloro che non intendono proseguire all’università possono optare per i percorsi ITS (Istituti Tecnici Superiori), che in soli due anni formano tecnici superiori altamente specializzati e richiesti dal mercato del lavoro. In alternativa, gli studenti possono trovare impiego immediato come tecnici specializzati dopo l’esame di maturità.
Destinazioni Future: Le Opportunità Professionali
Gli istituti tecnici offrono percorsi ben delineati verso carriere di successo. Gli studenti degli istituti tecnici industriali possono aspirare a diventare ingegneri, figure chiave nei vertici delle grandi industrie, con un elevato prestigio sociale e professionale. Questa formazione specializzata li rende particolarmente adatti a ricoprire ruoli di responsabilità e leadership, grazie alla combinazione di competenze teoriche e pratiche acquisite durante il percorso di studi.
Gli istituti tecnici economici preparano gli studenti per professioni contabili e manageriali, offrendo solide basi per ruoli di responsabili delle risorse umane, consulenti finanziari e operatori turistici. Questi indirizzi forniscono competenze altamente spendibili nel mercato del lavoro, con ottime prospettive di impiego in settori dinamici e in continua espansione.
Gli istituti professionali, con il loro forte orientamento pratico, offrono agli studenti una preparazione specifica e mirata per entrare direttamente nel mondo del lavoro. Gli studenti possono diventare tecnici specializzati in settori come l’artigianato, i servizi, l’industria e l’agricoltura. Questi percorsi formativi rispondono in modo immediato alle esigenze del mercato del lavoro locale e nazionale, garantendo un’occupazione solida e spesso ben retribuita.
Per coloro che completano il percorso nei licei classici, le destinazioni future si orientano principalmente verso percorsi accademici e professioni umanistiche, mentre quelle dei licei artistici e linguistici verso quelle creative o che prevedono conoscenze di più lingue. Gli studenti del liceo delle scienze umane possono proseguire gli studi in psicologia, scienze della comunicazione, filosofia o settori destinati all’insegnamento. Questi indirizzi formano professionisti capaci di analizzare e comprendere le dinamiche sociali, offrendo un contributo significativo al settore educativo e culturale.
Il liceo scientifico, invece, prepara gli studenti per lauree STEM (Science, Technology, Engineering, Mathematics), con un’attenzione particolare a matematica, fisica e scienze naturali. Tuttavia, queste lauree, sebbene molto prestigiose, non sempre garantiscono un’immediata spendibilità nel mercato del lavoro, spesso conducendo gli studenti verso l’insegnamento o, per i più fortunati, verso la ricerca scientifica. Un’eccezione significativa è rappresentata dai laureati in matematica, che sono molto richiesti nel mercato del lavoro grazie alla loro capacità di analisi e risoluzione di problemi complessi, competenze particolarmente apprezzate in vari settori professionali.
Conclusione
La scelta del percorso di studi dopo gli esami del primo ciclo è un passaggio delicato e fondamentale nella formazione di ogni giovane. Orientamenti e riorientamenti sono strumenti essenziali per garantire che ogni studente possa trovare la propria strada e realizzare le proprie ambizioni. In questo panorama, gli istituti tecnici di qualità emergono come opzioni particolarmente vantaggiose, capaci di offrire una formazione equilibrata e altamente professionalizzante, in sintonia con le esigenze del mondo del lavoro e della società contemporanea. Le destinazioni future offerte da questi istituti sono numerose e diversificate, offrendo agli studenti l’opportunità di costruire carriere gratificanti e di successo, sia nel mondo accademico che professionale. I licei, pur rappresentando un’alternativa valida per una formazione culturale, offrono percorsi meno diretti verso l’occupazione immediata e prestigiosa, privilegiando invece una preparazione teorica e umanistica. Gli istituti professionali, infine, garantiscono un ingresso diretto eefficace nel mondo del lavoro, rispondendo prontamente alle richieste del mercato e offrendo una formazione pratica e specializzata.
Dirigenti Scolastici del concorso 2017 con revoca nomina, si riparte. Aperta su Istanze online la scelta della regione
da OrizzonteScuola
Di
Con avviso del 26 giugno il Ministero comunica che fino al 2 luglio sono aperte le funzioni su Polis Istanze online per i dirigenti scolastici del concorso 2017 a cui è stato revocato l’incarico. L’istanza permette di indicare l’ordine di preferenza della regione di destinazione.
Del 25 giugno il decreto con il quale vengono individuati i destinatari della disposizione di cui all’articolo 5, comma 11-undecies, del DL n. 198/2022 secondo cui “I soggetti
destinatari di provvedimenti di revoca della nomina o di risoluzione del contratto di dirigente scolastico, adottati in esecuzione di provvedimenti giurisdizionali, che hanno partecipato con riserva al concorso indetto con decreto del direttore generale del Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca n. 1259 del 23 novembre 2017, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale, 4ª serie speciale, n. 90 del 24 novembre 2017, superando la prova scritta e la prova orale, a condizione che abbiano superato il relativo periodo di formazione e prova, sono immessi in ruolo con decorrenza dal 1° settembre 2024 nei posti vacanti e disponibili […]”
Nell’avviso sulla scelta preferenza sono elencati i posti vacanti e disponibili per regione:
- Abruzzo 6
- Emilia-Romagna 25
- Friuli-Venezia Giulia 9
- Lazio 70
- Liguria 5
- Lombardia 175
- Marche 20
- Piemonte 68
- Puglia 16
- Sardegna 6
- Sicilia 11
- Toscana 38
- Umbria 10
- Veneto 92
Intesa assegnazioni provvisorie e utilizzazioni 2024, i docenti che non sorridono meritano una speranza: la legge sul vincolo triennale ha fatto il suo tempo
da La Tecnica della Scuola
Di Alessandro Giuliani
Un contratto può superare la legge? La risposta non può essere che negativa. Ecco che allora da alcuni anni ai sindacati della scuola spetta l’ardio compito, qualche addetto ai lavori parla di “miracolo”, di limitare i danni del blocco approvato nella legge n. 159 del 20 dicembre 2019 (di conversione del D.L. 29.10.2019, n. 126) che ha introdotto l’obbligo di permanenza quinquennale nella scuola di titolarità (con divieto esplicito di presentare domanda di trasferimento e di assegnazione provvisoria prima di aver maturato cinque anni scolastici di effettivo servizio). Quel vincolo, è noto, è stato solo in parte mitigato dall’articolo 58 del decreto legge 73 del 25 maggio 2021, che ha ridotto a tre anni lo stop agli spostamenti di sede dei docenti neo-assunti.
Ma perché si continua a stoppare la libera circolazione dei docenti da una sede scolastica all’altra? La risposta è legata al fatto che per chi amministra la scuola l’impossibilità a cambiare sede garantirebbe la continuità didattica. A parte il fatto che si tratta di una giustificazione tutta da dimostrare (se un docente, ad esempio, rimane nella stessa scuola non significa infatti che manterrà le stesse classi dell’anno precedente), quello che rimane da capire è perché poi si lascia alla contrattazione sindacale l’ingrato compito di limitare i danni di una norma di legge che più passa il tempo e più appare sbagliata.
Dopo un confronto con l’amministrazione centrale, non sempre condotto in modo sereno, con una parte dei sindacalisti che hanno pure minacciato di non sottoscrivere quell’accordo che da alcuni giorni sembrava cosa fatta, la sera di giovedì 27 giugno si è raggiunta l’intesa che per un altro anno scolastico, il 2024/25, permetterà a decine di migliaia di docenti e Ata di superare i vincoli di permanenza per i neo assunti, con l’aggiunta dell’assegnazione degli incarichi per la copertura dei posti liberi o vacanti come Dsga.
Il problema è che non tutti neo immessi in ruolo riusciranno a fare domanda di assegnazione provvisoria o di utilizzazione: lasciamo ai tecnici spiegare chi, tra i lavoratori di ruolo, rientrerà nelle deroghe ai vincoli, chi potrà presentare la domanda all’interno della provincia di servizio, chi fuori provincia, sempre subordinata al possesso dei requisiti previsti dall’articolo 34 del contratto di lavoro, come del resto era stato già approvato con il contratto sulla mobilità ordinaria.
Quello che resta da capire è fino a quando si andrà avanti con le deroghe raggiunte al termine di estenuanti trattative e confronti tra parte pubblica e rappresentanti dei lavoratori: fino a quando si procederà con l’approvazione di deroghe alla norma-madre, come quella aggiunta quest’anno sul filo di lana per i docenti assunti a tempo determinato nell’anno in corso e già dichiarati soprannumerari sul posto di conferma in ruolo, quindi trasferiti d’ufficio su altra sede provinciale.
La procedura Ministero-sindacati risulta ogni anno che passa sempre più complessa, anche perché alla fine più di qualcuno rimarrà deluso. Pure quest’anno c’è chi sorride, come c’è chi, invece, non potrà avere alcuna deroga: è il “popolo” dei docenti e Ata che non possono presentare assistenze a parenti o affini in stato di invalidità, quindi non hanno alcuna situazione legata alla Legge 104/92 da accludere nella domanda; che non hanno figli sotto i 12 anni; e nemmeno motivazioni varie legate alla famiglia o ai congiunti.
Eppure, in diversi casi le cattedre libere da ricoprire ci sarebbero: solo che a loro si negano e alla fine, magari qualche mese dopo, verranno assegnate ad un precario, non di rado anche alla prima esperienza nella scuola. E questa la possiamo chiamare “continuità didattica”?
Sarebbe bene che tutto questo sia ben chiaro al Governo, ai componenti del Parlamento e di tutte le istituzioni dove decidono le sorti delle nostre scuole, anche arrivando a cambiare in corsa le norme generali che le gestiscono: il tempo dei vincoli alla mobilità del personale della scuola – e delle promesse annesse – sembra davvero essere arrivato al capolinea. Chi legifera non può più pensare di rimandare la decisione: il 2025 è già dietro l’angolo.
PCTO, gli studenti potranno svolgere le attività anche presso le sedi INPS: siglata la nuova Convenzione quadro
da La Tecnica della Scuola
Di Lara La Gatta
Presegue la collaborazione tra INPS e istituzioni scolastiche promotrici dei PCTO, “al fine di implementare gli apprendimenti curriculari degli studenti con esperienze pratiche, favorendo lo sviluppo di competenze trasversali e professionali all’interno di un contesto operativo, dinamico e innovativo, sulla base di un percorso co-progettato e personalizzato”.
A comunicarlo è l’INPS, con messaggio 2383 del 26 giugno, con il quale l’Istituto dà notizia della deliberazione del Consiglio di Amministrazione n. 28 del 5 giugno 2024, con il quale è stato adottato un nuovo schema di Convenzione quadro aggiornato alla luce delle novità normative in materia di percorsi alternanza scuola-lavoro, di privacy e di sicurezza sui luoghi di lavoro.
Ai fini dei PCTO, ovviamente, la collaborazione dell’INPS è a titolo gratuito. I PCTO, inoltre, hanno natura formativa e non danno luogo ad alcuna tipologia di rapporto di lavoro con l’INPS, né è prevista alcuna indennità o compenso a carico dell’Istituto.
Caratteristiche dei percorsi
L’attività di formazione e orientamento del PCTO è progettata congiuntamente e verificata dal docente tutor (interno) dell’istituzione scolastica e dal tutor (esterno) della Struttura territoriale INPS ospitante.
Tra i compiti e le funzioni dei tutor rientra:
- la predisposizione del percorso formativo personalizzato,
- il raccordo tra le esperienze formative in aula e quella in contesto lavorativo,
- il controllo della frequenza e dell’attuazione del percorso formativo personalizzato previsto dall’accordo attuativo.
A tale ultimo fine, l’INPS si impegna a rilasciare allo/la studente/ssa apposito badge di rilevazione della presenza nella Struttura territoriale INPS.
La titolarità del percorso, della progettazione formativa e della certificazione delle competenze acquisite rimane comunque in capo all’istituzione scolastica.
Copertura assicurativa del tirocinante
In materia di rischi infortuni, igiene e sicurezza sul lavoro, l’istituzione scolastica assicura gli studenti coinvolti nei PCTO presso l’INAIL e presso compagnie assicurative per la responsabilità civile verso terzi.
In caso di infortuni occorsi allo/la studente/ssa durante lo svolgimento del tirocinio, la Struttura territoriale INPS ospitante è tenuta a darne tempestiva comunicazione all’istituzione scolastica per la conseguente attivazione delle coperture assicurative.
L’INPS si impegna a farsi carico delle misure di tutela e degli obblighi stabiliti dalla vigente normativa in materia di salute e sicurezza sul lavoro assicurando agli studenti interessati, tramite il tutor designato, l’informazione/formazione circa i rischi specifici aziendali, nel rispetto delle procedure interne.
Gli studenti coinvolti nei percorsi formativi di cui trattasi sono equiparati alla definizione di “lavoratore”.
Gli studenti sono tenuti, inoltre, a uniformarsi al Codice di comportamento dei dipendenti dell’INPS, ai regolamenti disciplinari e alle misure di sicurezza in materia di protezione dei dati, nonché alle istruzioni che verranno loro fornite dal preposto personale dell’Istituto ai fini del rispetto di tali disposizioni.
Qualora si verifichino episodi di particolare gravità, la Struttura territoriale ospitante e l’istituzione scolastica, potranno procedere in qualsiasi momento alla sospensione o all’interruzione del PCTO.
Attivazione della Convenzione quadro
La Convenzione quadro sarà resa disponibile dal 9 luglio 2024, tramite il “Sistema gestionale delle convenzioni”, accessibile dalla rete intranet al seguente percorso: “Servizi” > “Gestione e assistenza sui servizi Internet” > “Sistema gestionale delle convenzioni”.
MESSAGGIO INPS E ALLEGATI
Posizioni economiche ATA, NoiPA annuncia: a luglio gli aumenti previsti dal nuovo CCNL
da La Tecnica della Scuola
Di Lara La Gatta
Le retribuzioni del personale ATA (collaboratori scolastici, assistenti amministrativi e tecnici) saranno rivalutate a partire da luglio.
Lo fa sapere la FLC CGIL, riprendendo quanto comunicato da NOIPA.
Contestualmente, verranno corrisposti gli arretrati a partire da maggio, mese di decorrenza previsto dal CCNL 2019/21.
Gli aumenti annui ammontano a 100 euro per la prima fascia (che passa da 600 a 700 euro per i collaboratori e da 1.200 a 1.300 euro per gli assistenti) e a 200 euro per la seconda fascia (che passa da 1.800 a 2.000 euro per gli assistenti).
A breve, inoltre, saranno anche avviate le procedure selettive per assegnare le nuove posizioni economiche al personale ATA che attualmente ne è privo. I nuovi beneficiari saranno circa 50.000 lavoratori, che si aggiungeranno agli attuali circa 50.000 già titolari di posizioni economiche, il cui importo sarà incrementato da luglio.
“Autonomia differenziata? No, facciamo organico”, il lapsus virale: “Colpa della scuola che insegna cose a memoria”
da La Tecnica della Scuola
Da qualche giorno sta girando sui social il video di un uomo, un macellaio calabrese, che dice di aver votato Lega ma confonde l’autonomia differenziata, voluta dal partito in questione, con la raccolta differenziata. In molti hanno accusato gli elettori leghisti, come lui, di ignoranza, e la Destra di fare leva sulle lacune culturali di molte persone.
Il video è stato realizzato dalla trasmissione “È sempre Carta Bianca” di Rete4. “Perché i calabresi hanno votato Lega?” “Perché siamo stanchi” “e sull’autonomia differenziata?” “noi qui facciamo solo organico. La legge? Non sono molto preparato”, questo lo scambio tra l’uomo e la giornalista.
“Il paese reale è questo”
Nonostante il lapsus potrebbe essere dovuto a vari fattori, moltissime sono state le reazioni di utenti che credono che l’uomo ignorasse del tutto la questione dell’autonomia differenziata. “Il paese reale è questo. Sarebbe il caso di partire da qui per fare una riflessione più profonda del ‘questi non meritano il diritto di voto’ ma vedo che proprio non ci arrivate”.
C’è stato anche chi ha tirato in ballo la scuola: “Quando si costruirà una scuola dove si insegna la logica, la matematica, la fisica e tutto ciò che serve a pensare invece di imparare a memoria qualche frase in latino o leggere libri fuori dalla portata del 99% delle persone come la Divina Commedia, allora forse… La Divina Commedia non è roba per menti standard, soprattutto a 15 anni. È roba da fare se si sceglie un percorso universitario incentrato sulla letteratura. La scuola pubblica è fatta per tutti, non per il top 10% che legge Dante e Kant come hobby”.
Insomma, ancora una volta la scuola è accusata di non formare bene gli studenti a causa dei contenuti: ma davvero a scuola non si insegna a pensare?
Autonomia differenziata, cosa succede ora
Il ddl Calderoli sull’autonomia differenziata è stato approvato nella notte tra il 18 e il 19 giugno alla Camera, dopo l’approvazione al Senato. L’okay è arrivato dall’Aula con 172 sì, 99 voti contrari e 1 astenuto.
Come riporta SkyTg24, Il ddl in 11 articoli definisce le procedure legislative e amministrative per l’applicazione del terzo comma dell’articolo 116 della Costituzione. Si tratta di definire le intese tra lo Stato e quelle Regioni che chiedono l’autonomia differenziata nelle 23 materie indicate nel provvedimento.
Nel testo è specificato che le richieste di autonomia devono partire su iniziativa delle stesse Regioni, sentiti gli enti locali. Le materie su cui si può chiedere l’autonomia sono 23. Tra queste ci sono Tutela della salute, Istruzione, Sport, Ambiente, Energia, Trasporti, Cultura e Commercio estero. Quattordici sono poi le materie definite dai Lep, Livelli essenziali di prestazione.
Il governo entro 24 mesi dall’entrata in vigore del ddl dovrà varare uno o più decreti legislativi per determinare livelli e importi dei Lep. Mentre Stato e Regioni, una volta avviata, avranno tempo 5 mesi per arrivare a un accordo. Le intese potranno durare fino a 10 anni e poi essere rinnovate. Oppure potranno terminare prima, con un preavviso di almeno 12 mesi.
Via al G7 Giovani, Valditara: ‘Ho in mente una grande alleanza tra studenti, scuola e famiglie’
da Tuttoscuola
“È un momento di grande gioia e bellezza, con centinaia di studenti riuniti a Lignano, molti dei quali vengono da Paesi lontani, ma qui a celebrare una realtà fondamentale come la scuola. Ai giovani chiedo di portarmi idee, proposte, suggerimenti perché credo nella scuola dell’ascolto, che valorizza i nostri ragazzi e i talenti di ogni studente. Il nostro scopo, invece, deve essere quello di ridare ai giovani l’entusiasmo di costruirsi una vita”. Con queste parole del ministro dell’Istruzione e del merito, Giuseppe Valditara, si è aperto a Lignano Sabbiadoro il G7 Giovani che terminerà il prossimo 29 giugno, nell’ambito del G7 Istruzione (che si tiene a Trieste), presieduto dal ministro dell’istruzione stesso. All’apertura della manifestazione si sono presentati insieme al ministro anche la sottosegretaria all’Istruzione, Paola Frassinetti, il presidente del Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga e il presidente del Consiglio regionale, Mauro Bordin.
“Una grande alleanza che coinvolga i giovani, il mondo della scuola e le famiglie degli studenti” è ciò che Valditara dice di auspicare “.perché tutti devono credere e collaborare e cooperare in un’unica direzione per il futuro vostro e di tanti vostri coetanei che sono sparsi in tutte le nazioni qui rappresentate”. Proprio rivolgendosi a loro, il ministro ha quindi spiegato di aver “deciso di creare il G7 giovani perché come è possibile fare un G7 sull’ Istruzione senza sentire la voce dei fruitori? Dei protagonisti? Come è possibile che ci sia solo la voce della politica e non ci sia invece la voce di coloro che sono i destinatari delle nostre azioni politiche?”. Per questa ragione ha chiesto ai ragazzi di “portare sabato, quando ci incontreremo di nuovo qui, a Lignano, delle idee, delle proposte, dei commenti a quello che nei prossimi giorni discuteremo con i ministri dei Paesi del G7”.
“Siamo qui per valorizzare il lavoro dei docenti a cui dobbiamo ridare autorevolezza – ha spiegato ancora il ministro -. La scuola del rispetto è una scuola che porta rispetto a chi la dirige, a chi la anima con il suo studio e a chi ci lavora ogni giorno. Dobbiamo ridare centralità ai docenti che sono coloro che hanno in mano il vostro futuro. Questa è la grande alleanza che ho in mente, tra voi e la scuola, e che deve coinvolgere anche le vostre famiglie”.
Il G7 Giovani sarà costellato da incontri, dibattiti e laboratori formativi rivolti agli studenti e ai docenti provenienti da varie regioni italiane, con la presenza di delegazioni scolastiche in arrivo dagli altri Paesi del G7 per un numero complessivo di quasi 400 ragazzi. Nel programma anche laboratori, iniziative artistiche per opere d’arte digitali, food education con la partecipazione degli istituti alberghieri e agrari. L’evento conclusivo sarà una plenaria, durante la quale verranno consegnati i risultati delle giornate dedicate ai lavori, in presenza del ministro e delle altre autorità. Al termine, concerti con giovani artisti, musicisti e cantanti, oltre ad artisti famosi.
Concorso DSGA, firmato provvedimento per avvio della procedura. Bando a settembre?
da Tuttoscuola
Concorso DSGA: superato un altro step che porta all’emanazione del bando di concorso per il passaggio alle funzioni superiori e alle elevate qualificazioni per il personale interessato. E’ quanto fa sapere FLC Cgil secondo quanto appreso da fonti ministeriali. L’autorizzazione a bandire relativa al DM di cui si è discusso in sede di confronto con il Ministero dell’Istruzione, deve essere emanata di concerto con il Mef e il Dipartimento della Funzione pubblica. Un concerto che, secondo quanto rende noto il sindacato, c’è stato e il passo di spettanza di tale Ministero è stato assolto dal Ministro Paolo Zangrillo. I posti, secondo quanto circola sul web in queste ore, sarebbero stati autorizzati dal Ministero dell’Economia.
Ricordiamo che il bando del concorso DSGA ordinario avrebbe dovuto essere emanato nel 2022, ma è stato rinviato da un anno all’altro fino a quest’anno, il 2024, nel quale è pensabile la sua pubblicazione entro la seconda metà dell’anno in considerazione di quanto disposto nell’art. 59 del contratto CCNL 2019/2021 che prevede il passaggio dall’Area degli Assistenti a quella dei Funzionari e delle Elevate Qualificazioni (ex DSGA). Secondo fonti ufficiose, sembrerebbe, ad essere precisi, che il bando del concorso DSGA possa essere pubblicato a metà settembre 2024.
Concorso DSGA : i requisiti
Per partecipare al concorso DSGA, è necessario essere cittadini italiani o di uno degli Stati membri dell’Unione europeo, ed essere in possesso di uno dei seguenti titoli:
• laurea in giurisprudenza;
• laurea in scienze politiche, sociali o amministrative;
• laurea in economia e commercio;
• Diplomi di laurea specialistica (LS) 22, 64, 71, 84, 90 e 91;
• Lauree magistrali (LM) corrispondenti a quelle specialistiche ai sensi della tabella allegata al D.I. 9 luglio 2009.
Concorso DSGA: le prove previste
La procedura concorsuale prevede, per i candidati che hanno presentato regolare domanda, una prova scritta, una prova orale e una successiva graduatoria formata dalla somma dei punteggi conseguiti nelle due prove concorso DSGA e nella valutazione dei titoli.
La prova scritta concorso DSGA, della durata complessiva di 120 minuti, è computer-based e unica per tutto il territorio nazionale. Si compone di 60 quesiti con quattro opzioni di risposta, di cui una sola corretta. È attribuito un punteggio pari a 1 punto, per ogni risposta esatta, e 0 punti per ogni risposta non data o errata. Accedono alla prova orale concorso DSGA i candidati che abbiano conseguito un punteggio di almeno 42/60. La prova orale concorso DSGA ha la durata massima di 50 minuti e consiste in un colloquio sulle materie d’esame, sulla capacità di risolvere due casi riguardanti la funzione di DSGA, sulla conoscenza degli strumenti informatici e delle TIC e sulla conoscenza della lingua inglese attraverso la lettura e la traduzione di un testo scelto dalla Commissione. Alla prova orale è attribuito un punteggio massimo di 60 punti. La prova è superata dai candidati che conseguono un punteggio non inferiore a 42 punti.
Legge 28 giugno 2024, n. 90
Disposizioni in materia di rafforzamento della cybersicurezza nazionale e di reati informatici. (24G00108)
(GU Serie Generale n.153 del 02-07-2024)
Legge 28 giugno 2024, n. 90
Legge 28 giugno 2024, n. 90
Disposizioni in materia di rafforzamento della cybersicurezza nazionale e di reati informatici. (24G00108)
(GU Serie Generale n.153 del 02-07-2024)
Nota 27 giugno 2024, AOODPPR 4831
Ministero dell’istruzione e del merito
Dipartimento per il sistema educativo di istruzione e formazione
Dipartimento per le risorse, l’organizzazione e l’innovazione digitale
Ai Dirigenti scolastici/Coordinatori didattici delle Istituzioni scolastiche statali e paritarie di ogni ordine e grado
e, per loro tramite, Alle famiglie e agli studenti
e p.c. All’Ufficio di Gabinetto
Ai Direttori generali/Dirigenti titolari degli Uffici Scolastici Regionali
Al Sovrintendente agli Studi della Valle d’Aosta
Al Sovrintendente Scolastico della Provincia di Bolzano
Al Dirigente del Dipartimento Istruzione per la Provincia Autonoma di Trento
Oggetto: ComUnica – Nuovo servizio digitale per lo scambio documentale tra scuole e famiglie per l’integrazione dei dati per le iscrizioni accettate all’a.s. 2024/2025 disciplinato dal Decreto Ministeriale 18 giugno 2024, n. 124, «concernente la disciplina sul trattamento dei dati personali effettuato dal Ministero dell’Istruzione e del Merito e dalle Istituzioni Scolastiche nell’ambito dell’abilitazione di nuove utenze ai fini dell’accesso all’area privata della Piattaforma «Unica» e del Servizio Digitale «Knowledge Area»»