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Incremento fondo acquisto libri di testo

Il fondo per l’acquisto dei libri di testo da parte delle famiglie meno abbienti, in base alla legge di bilancio del 2023, stanziava, per l’anno 2024, 133 milioni di euro, a cui vanno aggiunti ulteriori 4 milioni di euro che il Ministero dell’Istruzione e del Merito ha destinato a tale finalità, a seguito dell’approvazione del decreto-legge 160 del 2024.

Il fondo è stato incrementato anche per il 2025 di 4 milioni di euro e, per il 2026 e 2027, di 6 milioni di euro. In termini percentuali si tratta di un aumento percentuale per il 2024 e il 2025 del 3% e per ciascuno degli anni 2026 e 2027 del 4,5%.

Risorse che compensano abbondantemente l’aumento dei prezzi deciso dagli editori. Lo dichiara il Ministero dell’Istruzione e del Merito.

Esplosione Roma, monitoraggio edifici scolastici

Il Ministero dell’Istruzione e del Merito, attraverso il Direttore generale dell’Ufficio Scolastico Regionale, sta monitorando lo stato delle scuole presenti nella zona in cui si è verificata l’esplosione a Roma, informando immediatamente di ogni sviluppo il Ministro Giuseppe Valditara, che segue costantemente l’evolversi della situazione.

L’IC “Simonetta Salacone”, deserto al momento dell’incidente, ha riportato ingenti danni strutturali. Il “Romolo Balzani” è quello che ha riportato i danni maggiori e risulta non agibile. Al plesso di Via Ferraroni, seppure con minori danni, viene sospesa ogni attività.

Danni meno gravi si sono verificati nell’Istituto “Trilussa”.

Presso l’IC di Via dei Sesami si è verificato il crollo di un cornicione.

Nessun ferito, alcuni vetri distrutti e una porta divelta al Liceo “Kant”, dove si stavano svolgendo corsi di recupero. L’istituto è stato immediatamente evacuato.

Presso il Liceo paritario “Cavanis” erano in corso gli Esami di Stato, che sono stati sospesi per valutare le condizioni dell’edificio. Gli Esami riprenderanno domani al Liceo “Amaldi”.

Le verifiche da parte dei Vigili del Fuoco sono tuttora in corso.

Facciamo chiarezza

Il Ministero dell’Istruzione e del Merito ha predisposto sul proprio sito istituzionale una nuova sezione per approfondire le tematiche della scuola rispondendo ad articoli di stampa, contenuti che circolano sui social, dibattiti in corso sull’istruzione, domande frequenti degli utenti. L’obiettivo è fornire dati e informazioni ufficiali in ottica di dialogo e trasparenza.

Il link alla sezione: https://mim.gov.it/web/guest/facciamo-chiarezza

Se nessuno si occupa di formare i ragazzi

SE NESSUNO SI OCCUPA DI FORMARE I RAGAZZI

di Franco Buccino

(da La Repubblica ed. Napoli 26 giugno 2025 pag.19)

Una delle tracce dei temi alla maturità era sul rispetto. Io penso non tanto, e non solo, al rispetto che dobbiamo ai genitori, agli anziani, alle autorità, ai superiori, ma soprattutto al rispetto che dobbiamo, tutti, ai bambini, ai ragazzi, ai giovanissimi. Un grande pedagogista dell’antichità, Quintiliano, compendiava l’attività pedagogica, educativa, nella celebre frase Maxima debetur puero reverentia ,e cioè “Al fanciullo si deve il massimo rispetto”.
C’è rispetto oggi per bambini, ragazzi, giovani? Io penso di no. A cominciare dalla scuola. La recente pandemia ha visto, da noi, scuole chiuse per lunghi periodi, una didattica a distanza molto approssimativa e problematica, un’impennata di dispersione scolastica. Ci eravamo illusi che si rimediasse a questo problema, che ci fossero risorse significative per un recupero e un rilancio dell’istruzione, come in altri settori. Invece niente. I maturandi di quest’anno ne pagano le conseguenze e, paradossalmente, potrebbero pretendere crediti importanti per quello che non hanno fatto.
I ragazzi, fuori della scuola, sono spesso come pesci fuor d’acqua. Si sarebbe potuto e si potrebbe far tanto nelle aule in campo educativo; invece, la maggioranza dei provvedimenti sono stati di norma disciplinari: uso strumentale del voto in condotta, lo studio della Costituzione come espiazione della pena. A volte le scuole sono sembrate più caserme che sedi d’istruzione.
L’assenza diffusa di luoghi d’aggregazione come cinema, biblioteche, impianti sportivi, li porta a ritrovarsi in massa negli stessi posti dove, spesso per futili motivi vengono alle mani , e spuntano coltelli, a volte, pistole. Quanto più sono degradati questi posti, più imperversano bande giovanili. Rispetto a quelle degli adulti, per le loro performance preferiscono i luoghi affollati, perfino i lidi.
Certo la maggioranza dei ragazzi non porteranno coltelli e pistole, né si abbandoneranno a scene di violenze, ma vedono in quelli che lo fanno, persone da temere e rispettare.
Spesso così la pensano anche le loro famiglie: genitori e fratelli maggiori educati allo stesso modo, cerchie di amici, quartieri a rischio, presenza di cosche malavitose, parenti con problemi giudiziari. Quello che bisogna sottolineare è che queste carenze educative non dipendono solo da fattori socioeconomici, ma sono trasversali a tutte le classi sociali.
Quante volte le forze dell’ordine riconsegnano ragazzi colpevoli di reati a genitori che cascano dalle nuvole. E neanche in quell’occasione entrano in crisi e si rendono conto di non aver svolto il loro ruolo educativo. Proprio come tanti insegnanti a scuola!
Tutti ragazzi che meriterebbero più considerazione, più rispetto, nel periodo più intensamente formativo della loro vita. Ci dovrebbe essere spazio da dedicare all’educazione dei sentimenti, alla solidarietà, all’educazione sessuale. Un’educazione complessiva, non spacchettata come si teorizza oggi. Complessiva, graduale e coordinata. Un grande impegno per l’educazione dei ragazzi, fatto di risorse, di tempo e di disponibilità. 

Contrasto ai diplomifici

Con il decreto-legge 45 del 2025, di recente approvazione, sono state previste misure chiare e definiti controlli stringenti per il contrasto dei cosiddetti diplomifici. Al contempo, in accordo con gli Uffici Scolastici Regionali e in attuazione del Protocollo d’intesa firmato con la Guardia di Finanza, è stata messa in atto, nei mesi precedenti, un’estesa azione ispettiva che ha portato alla revoca della parità a un alto numero di Istituzioni scolastiche. “La lotta contro i diplomifici sta iniziando a dare i suoi primi frutti concreti”, commenta il Ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, “il nostro impegno è per una scuola seria, contrassegnata dal merito e dalla legalità”.

In Sicilia, nei primi mesi del 2025, sono state 11 le revoche della parità fra le scuole di II grado, di cui 8 a seguito delle ispezioni avviate nell’anno scolastico 2024/2025. Sempre in Sicilia, altre 24 revoche sono avvenute nel corso del 2024. Sempre nel 2024, le revoche sono state 11 in Calabria e 30 in Campania.

Alcuni segnali arrivano anche dagli esami di Stato. Guardando ai dati della Maturità 2025 emerge, con riferimento ai candidati esterni, una diminuzione che riguarda sia la scuola statale che la paritaria. In particolare, i candidati esterni totali quest’anno sono 13.066, rispetto ai 13.787 del 2024, con un calo del 5,2%. I candidati esterni sono il 6,9% in meno rispetto al 2024 nelle scuole statali e l’1,3% in meno nelle scuole paritarie.

La flessione degli esterni alla Maturità, fra scuole statali e paritarie, ha avuto un picco in alcune regioni, in particolare in quelle dove il controllo sui cosiddetti diplomifici ha portato a un numero consistente di revoche della parità. In Calabria i candidati esterni sono quest’anno il 30,9% in meno: passano dai 747 del 2024 ai 516 del 2025. In Campania gli esterni sono il 25% in meno: passano dai 1.685 del 2024 ai 1.264 del 2025. In Sicilia sono il 23,9% in meno: erano 1.613 nel 2024, sono 1.228 nel 2025.

PCTO, percorsi di cittadinanza attiva per svolgere le funzioni degli uffici elettorali di sezione: Accordo Quadro

da La Tecnica della Scuola

Di Lara La Gatta

Il Ministero intende promuovere, presso le Istituzioni Scolastiche, interventi formativi volti alla crescita educativa e culturale delle studentesse e degli studenti, anche allo scopo di formare cittadini consapevoli e responsabili in grado di svolgere un ruolo attivo nella società civile, così contribuendo alla crescita e allo sviluppo culturale, sociale ed umano del Paese.

In riferimento all’Accordo Quadro, sottoscritto in data 30 aprile 2025 fra il Ministero dell’istruzione e del merito, il Ministero dell’interno, il Ministero dell’università e della ricerca e la Conferenza dei Rettori delle Università italiane – CRUI, è prevista, la possibilità per le studentesse e gli studenti del secondo biennio e dell’ultimo anno delle Istituzioni scolastiche secondarie di secondo grado, di partecipare ad attività formative di cittadinanza attiva, in coerenza con i traguardi per lo sviluppo delle competenze e gli obiettivi di apprendimento indicati nelle Linee guida per l’insegnamento dell’educazione civica (nucleo concettuale Costituzione), da valorizzarsi anche per le finalità connesse ai PCTO (percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento).

Ferma restando l’autonomia delle Istituzioni scolastiche, l’adesione a tali iniziative può aver luogo a seguito di preliminari Accordi e Intese fra le Istituzioni medesime, anche costituite in reti di scuole, o fra gli Uffici Scolastici Regionali e le Prefetture territoriali di riferimento.

SCARICA L’ACCORDO

Biblioteche scolastiche, al via la campagna #ioleggoperché per donare libri alle scuole: adesioni dal 18 giugno

da La Tecnica della Scuola

Di Lara La Gatta

Nell’ambito dell’iniziativa nazionale di promozione del libro e della lettura #ioleggoperché, le Scuole potranno ricevere i libri donati dal pubblico attraverso Librerie “gemellate” con le Scuole e, se ne fanno richiesta, partecipare all’operazione “Contributo Editori” beneficiando dei libri donati dagli Editori.

Tra il 7 e il 16 novembre 2025 chiunque lo desideri potrà recarsi nelle librerie aderenti in tutta Italia, scegliere un libro, acquistarlo e donarlo a una Scuola dell’Infanzia, Primaria, Secondaria di primo o di secondo grado (statale o paritaria) iscritta a #ioleggoperché.

Le Scuole possono iscriversi all’iniziativa a partire dal 18 giugno e gemellarsi con le librerie del territorio a partire dall’8 settembre 2025.

Le istituzioni scolastiche potranno anche suggerire al libraio i titoli preferiti, lasciando poi ai suoi clienti la libertà di scelta tra racconti, romanzi, fiabe, saggi, libri illustrati, senza limiti di numero, titolo o genere, ma con l’obiettivo di arricchire la biblioteca della Scuola.

L’Associazione italiana editori, attraverso gli editori associati, contribuirà a donare libri alle scuole partecipanti che ne faranno richiesta, fino ad un tetto massimo di centomila copie. Durante la campagna di donazioni, anche quest’anno scuole e librerie gemellate potranno partecipare al contest – del quale verrà comunicato in seguito il tema – che permetterà ai 10 vincitori di ricevere 10 buoni di 1.000 euro ciascuno da spendere in libri

LA NOTA MIM

Assegnazione docenti alle classi, i criteri generali del Consiglio di Istituto sono vincolanti per le scelte del dirigente scolastico

da La Tecnica della Scuola

Di Lucio Ficara

In questa fase di fine attività didattiche dell’anno scolastico in corso, si lavora già in prospettiva per garantire un facile avvio di nuovo anno scolastico 2025/2026. A tal proposito si stanno deliberando, in seno agli organi collegiali competenti, anche i criteri generali per l’assegnazione dei docenti alle classi per il prossimo anno scolastico. È utile sapere che tali criteri, oltre ad essere pubblicati all’albo online della scuola, devono essere considerati “vincolanti” per le scelte da fare dal dirigente scolastico nella formazione dei Consigli di classe dell’anno scolastico 2025/2026. Il non rispetto da parte del ds di tali criteri, potrebbe aprire contenziosi giurisprudenziali afferenti al diritto del lavoro.

Normativa assegnazione docenti alle classi

È utile specificare che per l’art.10, comma 4, del d.lgs. 297/94, il Consiglio di Circolo o di Istituto indica i criteri generali relativi alla formazione delle classi, all’assegnazione ad esse dei singoli docenti, e  che per l’art.7, comma 2 lettera b), del d.lgs. 297/94, il Collegio dei docenti formula proposte al dirigente scolastico per la formazione, la composizione delle classi e l’assegnazione ad esse dei docenti, tenuto conto dei criteri generali indicati dal Consiglio di Circolo o d’Istituto.

I criteri deliberati dal Consiglio di Istituto devono essere pubblicati all’albo della scuola come previsto dall’art.43, comma 1 del d.lgs. 297/1994.

Rischio corruttivo e delibera ANAC

Quindi appare chiaro che il dirigente scolastico debba tenere conto, nel momento che individua i docenti da assegnare alle classi, dei criteri generali disposti dal Consiglio di Istituto e delle proposte avanzate, in caso ce ne fossero, dai docenti in sede di Collegio. Tali criteri diventano vincolanti per le scelte che dovrà adottare il dirigente scolastico. È importante sottolineare che tra i criteri generali indicati dal Consiglio di Istituto, c’è quasi sempre la continuità didattica del docente che è titolare da più di un anno nella scuola e proprio nelle classi. Tra i criteri potrebbero esserci anche quelli di particolari esigenze del docente di transitare in altre classi per motivi di oggettive difficoltà ambientali, sulla base dell’anzianità e della posizione in graduatoria di Istituto.

La trasparenza della delibera del Consiglio di Istituto sui criteri generali per l’assegnazione dei docenti alle classi e le proposte formulate dal Collegio dei docenti sono d’obbligo anche perché è il caso di ricordare che la delibera ANAC n. 430 del 2016, specifica che tra i processi a maggior rischio corruttivo riguardanti le istituzioni scolastiche inserisce anche l’assegnazione dei docenti alle classi.

Sentenze che fanno giurisprudenza

È utile sapere che con la sentenza n. 11.548 pubblicata il 15 giugno 2020, la Corte di Cassazione ha fatto finalmente chiarezza sull’annosa questione dell’assegnazione dei docenti alle classi, che è motivo di discussione e contenzioso in molte scuole all’inizio dell’anno scolastico. La Corte di Cassazione nella suddetta sentenza sottolinea che “l’assegnazione dei docenti alle classi era stata disposta dal dirigente scolastico senza consultare gli organi scolastici” perché lo stesso “riteneva di avere un potere esclusivo, in ragione dell’articolo 4 D.Lgs 165/2001 e del D.Lgs. 150/2009”. La Suprema Corte confermava il dispositivo della Corte di Appello di Cagliari, che accogliendo il ricorso della docente “osservava che dalla lettura congiunta degli articoli 4 e 25, comma due, D.Lgs. 165/2001 risultava, invece, che restavano ferme le competenze degli organi collegiali scolastici; doveva ritenersi, dunque, vigente l’articolo 396, comma 3 lettera d), D.Lgs. 297/1994, che, pur rimettendo al dirigente scolastico l’assegnazione delle classi ai docenti, gli imponeva il rispetto dei criteri generali stabiliti dal consiglio di circolo o di istituto e l’obbligo di valutare le proposte dei docenti”. Per questo motivo “il provvedimento di assegnazione delle classi, assunto in violazione delle norme procedimentali e dunque del principio contrattuale di buona fede, doveva essere dichiarato illegittimo“.

Giudice del lavoro di Potenza con la sentenza n.60/2022, che è stata pronunciata nell’ambito di una causa civile iscritta al n. 1192/2020 R.G., e il cui ricorso è stato patrocinato dalla Gilda degli Insegnanti della Basilicata, ha sancito la necessità, in senso cogente, del rispetto dirigenziale dei criteri deliberati dagli Organi collegiali della scuola riguardo l’assegnazione dei docenti alle classi.

Selezione per docenti e dirigenti in posizione fuori ruolo presso gli uffici del MIM

Con il Decreto Dipartimentale n. 1319 del 3 giugno 2025 il Ministero dell’Istruzione e del Merito ha indicato la ripartizione dei posti disponibili per docenti e dirigenti scolastici che intendono prestare servizio, in posizione di fuori ruolo, presso gli uffici dell’Amministrazione centrale e periferica, per lo svolgimento dei compiti connessi con l’attuazione dell’autonomia scolastica (legge 448 del 23 dicembre 1998 articolo 26, comma 8). 

I posti disponibili sono 74. Sul sito del MIM sono disponibili gli avvisi per poter fare domanda. 

I posti sono così ripartiti:

Gli incarichi hanno una durata triennale, a partire dall’anno scolastico 2025/26. La scadenza per la presentazione delle domande è fissata alle ore 23:59 del 21 giugno 2025.

Maturità, l’anno dell’IA: uno studente su 3 la userà all’esame, per il 20% i prof non sanno riconoscere temi scritti da ChatGpt

da La Tecnica della Scuola

Di Redazione

Maturità 2025, sarà l’anno dell’IA? A quanto pare sì: secondo una recente ricerca di Skuola.net, solo 1 studente su 10, infatti, non ha mai e poi mai usato quest’anno un aiutino artificiale. E non mancano coloro – circa 1 su 3 – che sono pronti a proseguire anche durante le prove d’esame con tutte le possibili conseguenze del caso.

Secondo l’indagine condotta su un campione di 1.000 maturandi prossimi all’esame di Stato il 35% di loro ha ricorso spesso e volentieri all’IA da settembre ad oggi. A cui si aggiunge un ulteriore 34% che l’ha utilizzata più saltuariamente e un 19% che lo ha fatto solamente in casi sporadici.

Gli usi più frequenti durante il periodo delle lezioni? Per fortuna, per lo più leciti. In cima ci sono, infatti: svolgere ricerche scolastiche approfondite e ricevere idee o spunti per portare a termine compiti o progetti scolastici oppure chiedere al chatbot di agire come tutor per prepararsi all’interrogazione.

Non è mancato, però, chi ha chiesto l’aiutino per svolgere temi o altri elaborati ed esercizi, traduzioni e scrittura di codice compresi, assegnati per casa oppure per ottimizzare e verificare testi prodotti dallo studente.

Per non parlare di chi ha confessato di averne fatto un uso “illecito”: quasi la metà degli intervistati ha rivelato di essersi servita almeno una volta dell’IA per superare compiti e verifiche in classe, con circa 1 studente su 5 che vi ha fatto ricorso in modo assiduo, peraltro senza mai essere scoperto.

Cosa succede se si usa ChatGpt alla maturità?

Nonostante l’uso dell’IA sia severamente vietato e comporti l’esclusione seduta stante dalla Maturità più di 1 maturando su 3 sta già escogitando una possibile strategia per riuscirci: il 23% è praticamente sicuro di consultare l’assistente virtuale durante l’esame, mentre il 12% lo considera come l’ultima spiaggia prima del naufragio, qualora si trovasse con le spalle al muro.

Un’ipotesi, quest’ultima, che alletta sempre di più gli studenti, anche per via del fatto che molti di loro ritengono che chi dovrebbe vigilare non sempre abbia gli strumenti necessari per farlo: oltre il 20% degli studenti pensa che i docenti non riuscirebbero a riconoscere un tema scritto da un’IA, contro solo il 32% che teme che il rischio di essere scoperti sia molto elevato. Tutti gli altri sono abbastanza incerti e quindi pensano di potersela giocare.

Ma torniamo agli usi leciti e consentiti. Nel ripasso pre-maturità, il 42% dei candidati userà sicuramente qualche servizio di Intelligenza Artificiale e il 39% è possibilista in caso di necessità. Solo il 19% afferma di poterne fare a meno in questa fase dell’anno.

Più nel dettaglio, quasi la metà (il 47%) sfrutta le IA per ripassare il programma in vista del colloquio orale, con il 33% che vi ricorre soprattutto per generare contenuti utili ad affrontare i diversi step dell’interrogazione: dal materiale da inserire nella relazione PCTO, agli esempi di collegamenti tra le varie discipline, per non farsi trovare impreparati una volta al cospetto della commissione d’esame.

Il 14%, invece, sta interrogando i chatbot di IA generativa per avere più esempi possibili di temi e autori che potrebbero fare capolino nella prima prova di italiano. Mentre appena il 6% si sta servendo di questi strumenti nella preparazione della seconda prova.

Maturità 2025, i dati

Quest’anno saranno 524.415 gli studenti coinvolti nelle prove (511.349 candidati interni e 13.066 esterni), mentre le commissioni sono 13.900 per un totale di 27.698 classi.

La ripartizione dei candidati per tipologia di percorso di studio è la seguente:

Licei: 268.577

Istituti Tecnici: 169.682

Istituti Professionali: 86.156

Le commissioni d’Esame sono composte da un Presidente esterno, da tre membri esterni e tre interni all’istituzione scolastica. La pubblicazione delle commissioni rappresenta un’altra tappa di avvicinamento alle prove di giugno. Si parte mercoledì 18 giugno, alle 8.30, con il primo scritto, italiano, comune a tutti gli indirizzi. Si prosegue il 19 giugno con la seconda prova, che riguarda le discipline caratterizzanti i singoli percorsi di studio. È previsto, poi, un colloquio che ha l’obiettivo di accertare il conseguimento del profilo educativo, culturale e professionale di ciascun candidato.

Il Ministero dell’Istruzione e del Merito ha realizzato una pagina informativa sugli Esami di Stato (https://www.istruzione.it/esami-di-stato/) consultabile da studenti, famiglie, personale della scuola.

OPIT: 6 italiani su 10 usano già l’IA

da Tuttoscuola

L’OPIT (Open Institute of Technology) – istituzione formativa accademica online accreditata a livello Europeo di cui è rettore l’ex ministro Francesco Profumo – e Docsity, affermato sito web per studenti con oltre 15 milioni di iscritti, hanno reso noti i risultati di una survey, condotta su un campione di oltre 500 professionisti italiani delle aree business & tech e studenti della community di Docsity, da cui risulta che sei italiani su dieci (60,8%), tra lavoratori e studenti, dichiarano di aver intensificato sensibilmente l’impiego giornaliero dell’Intelligenza Artificiale, e uno su sei (16,2%) affida ormai agli algoritmi più della metà della propria giornata lavorativa.

In soli 12 mesi l’IA, o meglio l’IAG (l’IA Generativa, esplosa dopo l’avvento di ChatGPT e affini), ha smesso di essereun fenomeno di nicchia: “il 50,7% la utilizza per esplorare il web, il 45,3% per redigere testi – dai report accademici ai post di blog – e l87% dichiara di guadagnare tempo in misura significativa”, informa il comunicato che offre una sintesi della survey. Le traduzioni automatiche sono utilizzate dal 40,5% del campione, e il 36,5% affida regolarmente all’IA il compito di riassumere documenti articolati. Il 20,9% del campione utilizza inoltre generatori di immagini o video e il 23,6% si serve dell’IA per la bozza delle e-mail più impegnative. Quasi due terzi dei partecipanti (64,2%) indicano chatbot e assistenti virtuali come interfaccia ideale: ChatGPT è citato dal 45,3%, seguito da Gemini (17,6%) e Microsoft Copilot (5,4%).

Quanto alla sua attività formativa, avviata a settembre 2023, l’OPIT offre due lauree – la triennale in Modern Computer Science e la magistrale in Applied Data Science & AI – e altre quattro a partire da settembre 2024 (triennale in Digital Business e specialistiche in Enterprise CybersecurityApplied Digital Business e Responsible Artificial Intelligence), interamente online e in lingua inglese.

Fondata e diretta da Riccardo Ocleppo”, si legge nel comunicato stampa, “la faculty conta 45 docenti con esperienza internazionale in università e aziende di primo piano – tra cui Amazon, Parlamento Europeo, NASA e Philips – mentre la community supera i 300 studenti provenienti da 78 Paesi e sei continenti, con età media di 35 anni”. Rettore, come già ricordato, Francesco Profumo, già ministro dell’Istruzione, rettore del Politecnico di Torino e presidente del CNR.

Una petizione per la pace in Palestina

da Tuttoscuola

Diverse associazioni professionali del personale scolastico (ADi – ANDIS – CIDI – DiSAL – FNISM – IRASE – IRSEF-IRFED – Legambiente Scuola e Formazione – MCE – Proteo FareSapere – UCIIM) hanno lanciato sul sito Change.org una petizione intitolata “Appello dalla scuola e dal mondo dell’educazione” per la pace in Palestina.

Con questa petizione le associazioni si rivolgono al Governo perché agisca di fronte alla drammaticità della situazione a Gaza.

Questo il testo della petizione:

“Noi, docenti e dirigenti scolastici, ricercatori e docenti universitari, educatrici ed educatori, genitori e cittadini di ogni appartenenza, ci rivolgiamo al Governo della Repubblica Italiana perché ci sentiamo interpellati in prima persona constatando la drammaticità della situazione a Gaza. 

Chiediamo al nostro Governo che – insieme alla condanna di Hamas, dell’ideologia della distruzione dello stato ebraico e di ogni forma di antisemitismo – condanni le azioni dell’attuale governo israeliano che – ignorando ogni convenzione internazionale e i diritti umani più elementari – da 20 mesi perpetra la distruzione di un popolo, del suo presente e – uccidendo neonati, bambine/i e insegnanti – del suo futuro, e così facendo mina il nostro futuro come umanità. 

Questa guerra, come ogni guerra, ignora la realtà profonda dell’interdipendenza che ci lega tutti. “Io sono perché tu sei” recita un proverbio africano, e la stessa consapevolezza si trova nelle tradizioni culturali e spirituali di ogni latitudine, sintetizzato dalla Regola d’Oro al cuore di ciascuna di esse, “Non fare agli altri quello che non vorresti fosse fatto a te” e in positivo “Fai agli altri quello che vorresti fosse fatto a te”.

Chiediamo al nostro Governo di interrompere qualsiasi sostegno diretto o indiretto al governo di Israele e di intervenire sugli Stati che sostengono Hamas affinché sospendano ogni forma di aiuto a questa organizzazione.

Chiediamo di battersi per un cessate il fuoco immediato e definitivo, per la liberazione degli ostaggi israeliani, per la protezione dei civili palestinesi a partire da neonati, bambine/i e ragazze/i.

Chiediamo di intervenire per aprire l’accesso agli aiuti umanitari subito e in quantità adeguata a soccorrere il popolo palestinese. 

Chiediamo di operare per ristabilire la pace, una pace giusta e duratura: avviare i processi che concretizzino la soluzione dei due Stati, contribuendo a un percorso di riconciliazione, giustizia e sicurezza per le popolazioni coinvolte.

Siamo consapevoli della complessità della situazione geopolitica, delle responsabilità storiche, e delle ferite profonde che attraversano questa crisi, ma non possiamo chiudere gli occhi. Non potremo dire che non sapevamo. Siamo convinti che – proprio di fronte a questa complessità – dobbiamo chiederci, ciascuno di noi e collettivamente, a che cosa siamo chiamati in questo momento, e scegliere di impegnarci dalla parte giusta della storia, dalla parte della pace

La pace si educa, si costruisce, si sceglie. Noi la scegliamo, ci impegniamo a educare alla pace e chiediamo a chi oggi ha la responsabilità di governare di sceglierla con fermezza e di tradurre questa scelta in azioni, esprimendo così la volontà dei cittadini che rappresentano”.

Chi lo desidera può sottoscrivere la petizione sul sito di change.org.

Concorso pubblico Area funzionari dei ruoli del MIM

Concorso pubblico su base territoriale, per titoli ed esami, per il reclutamento di un contingente complessivo di n. 161 unità di personale non dirigenziale, a tempo pieno e indeterminato, da inquadrare nell’Area dei funzionari (famiglia professionale funzionario giuridico-amministrativo-contabile) dei ruoli del Ministero dell’istruzione e del merito da destinare agli uffici scolastici regionali.

Il bando di concorso è pubblicato sul portale “InPA”, al seguente indirizzo:
https://www.inpa.gov.it/bandi-e-avvisi/dettaglio-bando-avviso/?concorso_id=a5dbc39edcf3448aaef5627013d6194e.

Ogni comunicazione concernente il concorso, compreso il calendario delle prove e i relativi esiti, è effettuata attraverso il Portale “inPA”.

Laboratori innovativi e avanzati, avviso per le scuole secondarie di secondo grado: scadenza 8 luglio

da La Tecnica della Scuola

Di Lara La Gatta

Il Ministero dell’Istruzione e del Merito ha pubblicato l’avviso 88643 del 3/06/2025 con l’obiettivo di promuovere la realizzazione di laboratori innovativi e avanzati per lo sviluppo di specifiche competenze tecniche e professionali connesse con i relativi indirizzi di studio in favore delle istituzioni scolastiche statali e paritarie non commerciali secondarie di secondo grado delle regioni c.d. “in transizione” e “più sviluppate”, nonché delle istituzioni scolastiche paritarie non commerciali secondarie di secondo grado delle regioni c.d. “meno sviluppate”.

Le istituzioni scolastiche, con indirizzi di studio tecnico e/o professionale, selezionate a seguito dell’avviso, potranno realizzare laboratori innovativi e avanzati per lo sviluppo di specifiche competenze tecniche e professionali.

L’iniziativa è finanziata dal POC “Per la Scuola – Competenze e ambienti per l’apprendimento” 2014-2020.

L’area del sistema Informativo predisposta alla presentazione delle proposte (GPU) e quella del sistema Informativo Fondi (SIF) predisposta per la trasmissione delle candidature firmate digitalmente resteranno entrambe aperte dalle ore 10.00 del giorno 9 giugno 2025 alle ore 18.00 del giorno 8 luglio 2025.

Chi deve redigere la rendicontazione sociale nella scuola? I compiti del dirigente scolastico

da La Tecnica della Scuola

Di Patrizia Fasulo

La rendicontazione sociale rappresenta un momento strategico nell’ambito degli adempimenti della pubblica amministrazione, quale è la scuola, sia ai fini del monitoraggio delle azioni e politiche gestionali programmate ed implementate che della necessaria comunicazione nei confronti degli utenti e stakeholder del territorio.

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Adempimento che seppur grava amministrativamente sul dirigente scolastico deve coinvolgere tutti gli organi e soggetti presenti nella struttura organizzativa del sistema scuola.

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