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Nota 15 maggio 2023, AOODGOSV 16044

Ministero dell’istruzione e del merito
Dipartimento per il sistema educativo di istruzione e formazione
Direzione generale per gli ordinamenti scolastici, la valutazione e l’internazionalizzazione del sistema nazionale di istruzione
Ufficio IV

Oggetto: Premio delle Camere di Commercio “Storie di alternanza” – 6^ Edizione anno 2023

Inclusione sociale e lavoro in CdM

Il Consiglio dei Ministri, nel corso della riunione di lunedì 1° maggio 2023, ha approvato

Misure urgenti per l’inclusione sociale e l’accesso al mondo del lavoro (decreto-legge)

Il testo interviene con misure volte a ridurre il cuneo fiscale, per la parte contributiva, nei confronti dei lavoratori dipendenti con redditi fino a 35.000 euro lordi annui; a contrastare la povertà e l’esclusione sociale, con particolare attenzione per le famiglie al cui interno siano presenti soggetti fragili, minori o anziani; a promuovere politiche attive del lavoro, con l’obiettivo di assicurare un’adeguata formazione a chi non ha un’occupazione ed è in grado di svolgere un’attività lavorativa e di favorire l’incontro tra domanda e offerta di lavoro. Si introducono poi interventi urgenti volti a rafforzare le regole di sicurezza sul lavoro e di tutela contro gli infortuni e si modifica la disciplina del contratto di lavoro a termine.

Misure a sostegno dei lavoratori e per la riduzione della pressione fiscale

Si innalza, dal 2 al 6 per cento, l’esonero parziale sulla quota dei contributi previdenziali per l’invalidità, la vecchiaia e i superstiti a carico dei lavoratori dipendenti per i periodi di paga dal 1° luglio al 31 dicembre 2023 (con esclusione della tredicesima mensilità). L’esenzione è innalzata al 7 per cento se la retribuzione imponibile non eccede l’importo mensile di 1.923 euro.

Si conferma l’incremento della soglia dei fringe benefit a 3.000 euro per il 2023, esclusivamente per i lavoratori dipendenti con figli a carico.

Si prevede una estensione ai genitori vedovi della maggiorazione dell’assegno unico prevista per i nuclei familiari in cui entrambi i genitori siano occupati.

Misure di inclusione sociale e lavorativa, di accompagnamento al lavoro e di incentivazione dell’occupazione giovanile

Dal 1° gennaio 2024, si introduce una misura nazionale di contrasto alla povertà, che consiste in una integrazione al reddito in favore dei nuclei familiari che comprendano una persona con disabilità, un minorenne o un ultra-sessantenne e che siano in possesso di determinati requisiti, relativi alla cittadinanza o all’autorizzazione al soggiorno del richiedente, alla durata della residenza in Italia e alle condizioni economiche. Il beneficio mensile, di importo non inferiore a 480 euro all’anno esenti dall’IRPEF, sarà erogato dall’INPS attraverso uno strumento di pagamento elettronico, per un periodo massimo di 18 mesi continuativi, con la possibilità di un rinnovo per ulteriori 12 mesi. Il nucleo beneficiario sarà tenuto a sottoscrivere un patto di attivazione digitale e a presentarsi, con cadenza trimestrale, presso i patronati o i servizi sociali e i centri per l’impiego, al fine di aggiornare la propria posizione.

Per i soggetti occupabili, cioè coloro che hanno una età compresa tra i 18 e i 59 anni e non rientrano tra le categorie individuate come “fragili”, è prevista la decadenza dal beneficio nel caso di rifiuto di una offerta di lavoro a tempo pieno o parziale, non inferiore al 60 per cento dell’orario a tempo pieno e con una retribuzione non inferiore ai minimi salariali previsti dai contratti collettivi e che sia, alternativamente:

  • a tempo indeterminato, su tutto il territorio nazionale;
  • a tempo determinato, anche in somministrazione, se il luogo di lavoro non dista oltre 80 km dal domicilio.

Per evitare il godimento irregolare del beneficio, sono previsti un adeguato regime sanzionatorio e una specifica attività di vigilanza da parte del personale ispettivo dell’Ispettorato nazionale del lavoro (INL), dell’INPS, della Guardia di finanza e dei Carabinieri.

I datori di lavoro privati che intendano assumere i beneficiari potranno fruire, a determinate condizioni, di incentivi nella forma di un esonero contributivo previdenziale. Ai patronati, alle associazioni senza fini di lucro e agli altri enti di mediazione sarà riconosciuto, per ogni persona con disabilità assunta a seguito dell’attività da loro svolta, un contributo compreso tra il 60 e l’80 per cento di quello riconosciuto ai datori di lavori.

Ai soggetti di età compresa fra i 18 e 59 anni in condizioni di povertà assoluta, facenti parte di nuclei familiari privi dei requisiti per accedere al sostegno al reddito e ai componenti di nuclei che invece lo percepiscono e che non siano calcolati nella scala di equivalenza, è riconosciuto un diverso contributo, volto a sostenere il percorso di inserimento lavorativo, anche attraverso la partecipazione a progetti di formazione, di qualificazione e riqualificazione professionale, di orientamento, di accompagnamento al lavoro e di politiche attive. Tra tali misure rientra anche il servizio civile universale, per accedere al quale sono previste deroghe ai limiti di età e quote di riserva nei relativi bandi. Al fine di beneficiare dello strumento, i soggetti interessati dovranno registrarsi su una piattaforma informatica nazionale, rilasciare una dichiarazione di immediata disponibilità al lavoro, rispondere a determinati requisiti e sottoscrivere un patto di servizio personalizzato, a seguito del quale potranno ricevere offerte di lavoro o essere inseriti in specifici progetti di formazione. Durante la partecipazione ai programmi formativi, per un massimo di dodici mensilità, gli interessati riceveranno un beneficio economico pari a 350 euro mensili.

Inoltre, per favorire l’occupazione giovanile sono previsti incentivi pari al 60 per cento della retribuzione per un periodo di 12 mesi, a favore dei datori di lavoro che assumono giovani sotto i trenta anni di età, non inseriti in programmi formativi e registrati nel PON “Iniziativa Occupazione Giovani”. L’incentivo è cumulabile con l’esonero contributivo nella misura del 100 per cento, per un periodo massimo di trentasei mesi, e con altri incentivi previsti dalla legislazione vigente.

Misure sui contratti a termine

Si apportano modifiche alla disciplina del contratto di lavoro a termine (cosiddetto “tempo determinato”), variando le causali che possono essere indicate nei contratti di durata compresa tra i 12 e i 24 mesi (comprese le proroghe e i rinnovi), per consentire un uso più flessibile di tale tipologia contrattuale, mantenendo comunque fermo il rispetto della direttiva europea sulla prevenzione degli abusi.

Pertanto, i contratti potranno avere durata superiore ai 12 mesi, ma non eccedente i 24 mesi:

  • nei casi previsti dai contratti collettivi;
  • per esigenze di natura tecnica, organizzativa o produttiva, individuate dalle parti, in caso di mancato esercizio da parte della contrattazione collettiva, e in ogni caso entro il termine del 31 dicembre 2024;
  • per sostituire altri lavoratori.

Rafforzamento delle regole di sicurezza sul lavoro, di tutela contro gli infortuni e dei controlli ispettivi

Si istituisce, presso il Ministero del lavoro e delle politiche sociali, un Fondo per i familiari degli studenti vittime di infortuni in occasione delle attività formative.

Si prevedono, tra l’altro: l’obbligo per i datori di lavoro di nominare il medico competente se richiesto dalla valutazione dei rischi; l’estensione ai lavoratori autonomi di alcune misure di tutela previste nei cantieri; l’obbligo di formazione specifica in capo al datore di lavoro nel caso di utilizzo di attrezzature di lavoro per attività professionali e conseguenti sanzioni in caso di inosservanza.

Si introducono, inoltre, disposizioni in materia di condivisione dei dati per il rafforzamento della programmazione dell’attività ispettiva e di vigilanza nella Regione siciliana e nelle province autonome di Trento e di Bolzano.

Disegno di legge in materia di lavoro

Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Presidente Giorgia Meloni e del Ministro del lavoro e delle politiche sociali Marina Calderone, ha approvato, con procedura d’urgenza, un disegno di legge in materia di lavoro.

Di seguito alcune tra le principali previsioni.

Contributo per le assunzioni di persone con disabilità

La disposizione prevede il riconoscimento per enti e organizzazioni di un contributo per ogni persona con disabilità assunta a tempo indeterminato tra il 1° agosto 2022 ed il 31 dicembre 2023.

Modifiche in materia di somministrazione di lavoro

Si eliminano i limiti percentuali relativi alle assunzioni con il contratto di apprendistato in regime di somministrazione e quelli quantitativi in caso di somministrazione a tempo indeterminato di specifiche categorie di lavoratori (lavoratori in mobilità, soggetti disoccupati non del settore agricolo).

L’esenzione dal rispetto dei limiti quantitativi nell’utilizzo di personale in somministrazione, già prevista per altre fattispecie, si estende al caso in cui tale personale sia assunto dal somministratore con rapporto di lavoro a tempo indeterminato.

Sospensione della prestazione di cassa integrazione

Si estende ai rapporti di lavoro di durata pari o inferiore a sei mesi la disciplina già prevista per quelli di durata superiore, che prevede che il lavoratore non abbia diritto all’integrazione soltanto per le giornate di lavoro effettuate.

Durata del periodo di prova

Si puntualizza la tempistica della durata del periodo di prova nel rapporto di lavoro a tempo determinato, fissandola in un giorno di effettiva prestazione per ogni quindici giorni di calendario, e si precisa che in ogni caso tale periodo non può essere inferiore a due giorni.

Rafforzamento degli ambiti territoriali sociali per l’attuazione del LEPS e degli interventi del PNRR

Si rafforzano gli Ambiti territoriali sociali (ATS) mediante il finanziamento dell’incremento delle capacità operative dei servizi sociali comunali svolti in forma singola o associata dai comuni delle regioni a statuto ordinario per le funzioni di programmazione, coordinamento, realizzazione e gestione degli interventi, dei servizi e delle attività anche utili al raggiungimento dei livelli essenziali delle prestazioni sociali (LEPS). Si consentono le assunzioni a tempo indeterminato di personale, anche amministrativo, per le funzioni utili al raggiungimento dei LEPS, in deroga ai vincoli di contenimento della spesa di personale.

Potenziamento dell’attività di accertamento di elusioni e violazioni in ambito contributivo e della riscossione degli importi omessi e promozione dell’adempimento spontaneo degli obblighi contributivi

Si potenzia la capacità di controllo e verifica dell’INPS, consentendo all’ente accertamenti d’ufficio mediante la consultazione di banche dati non solo dell’Istituto, ma anche di altre pubbliche amministrazioni. Si prevede, inoltre, che gli uffici dell’Ente possano invitare i contribuenti a comparire di persona o mediante rappresentanti per fornire dati ed elementi informativi. Qualora il contribuente effettui il pagamento integrale entro quaranta giorni dal ricevimento dell’accertamento, le sanzioni civili sono ridotte nella misura del 50%. Entro tale termine il contribuente può inoltrare domanda di dilazione.

L’INPS può trasmettere al contribuente la comunicazione di eventuali anomalie affinché quest’ultimo provveda alla correzione. Il contribuente ha un termine di novanta giorni dalla notifica della comunicazione per segnalare eventuali elementi, fatti o circostanze per confutare quanto comunicato. Il contribuente che provveda alla regolarizzazione delle anomalie ed effettui entro trenta giorni il versamento dei contributi è ammesso al pagamento della sanzione civile in misura annua pari al 2,75% dell’importo della contribuzione dovuta ed in caso di pagamento in forma dilazionata, la riduzione della sanzione è subordinata al versamento della prima rata. Sono previste specifiche disposizioni per l’omesso o tardivo versamento di una delle successive rate e per i casi di assenza di segnalazioni o di regolarizzazione da parte del contribuente.

Pagamento dilazionato dei debiti contributivi

Si aumenta il numero di rate, previste per il pagamento dei premi, passando dagli attuali 24 a 60 mesi.

Ricostituzione del Fondo nazionale per le Politiche Migratorie

Si prevede l’incremento, per l’anno 2023, di un importo pari a euro 2.427.740 per il Fondo nazionale per le politiche migratorie, istituito presso la Presidenza del Consiglio.

Ricongiunzione, ai fini previdenziali, dei periodi assicurativi per i lavoratori dipendenti, autonomi e per i liberi professionisti

Si modifica la disciplina della ricongiunzione ai fini previdenziali dei periodi assicurativi, allineando il rendimento previsto a quello offerto dal sistema contributivo, pari alla media quinquennale del tasso di crescita del PIL.

Il testo prevede, infine, norme relative all’istituzione del Sistema informativo per la lotta al caporalato in agricoltura; l’uniformazione dei tempi di presentazione delle domande di accesso ad Ape sociale e di pensionamento anticipato con requisito contributivo ridotto; modifiche al Codice del terzo settore per consentire la partecipazione a distanza alle assemblee; modifiche relative ai fondi di solidarietà bilaterali.

INCLUSIONE E ACCESSIBILITÀ

Riqualificazione dei servizi pubblici per l’inclusione e l’accessibilità in attuazione dell’articolo 2, comma 2, lettera e) della legge 22 dicembre 2021, n. 227 (decreto legislativo – esame preliminare)

Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro per le disabilità Alessandra Locatelli, ha approvato, in esame preliminare, un decreto legislativo che, in attuazione dell’articolo 2, comma 2, lettera e), della legge 22 dicembre 2021, n. 227, introduce norme relative alla riqualificazione dei servizi pubblici per l’inclusione e l’accessibilità.

Le disposizioni mirano a garantire l’uniformità della tutela dei lavoratori con disabilità sul territorio nazionale e l’accessibilità ai servizi forniti dalle pubbliche amministrazioni ai fini della loro piena inclusione.

Si introduce un’apposita figura qualificata nell’ambito delle pubbliche amministrazioni, preposta alla programmazione strategica della piena accessibilità delle amministrazioni da parte delle persone con disabilità. A tale figura spetta il compito di individuare le modalità e le azioni dirette a realizzare la piena accessibilità alle amministrazioni, fisica e digitale, da parte dei cittadini ultrasessantacinquenni e dei cittadini con disabilità; la stessa figura propone tali attività tra gli obiettivi programmatici e strategici della performance dell’amministrazione. Inoltre, gli obiettivi di tutela e accessibilità delle persone con disabilità nell’esercizio delle prestazioni lavorative e nell’accesso e fruizione dei servizi della pubblica amministrazione entrano a far parte del sistema di valutazione dei risultati anche in relazione alla responsabilità dei dirigenti. Infine, si estende il campo di applicazione dell’azione collettiva nei confronti delle pubbliche amministrazioni nei casi di mancata attuazione o violazione dei livelli essenziali per l’inclusione sociale e l’accessibilità delle persone con disabilità o degli obblighi previsti.


Priorità alla sicurezza e all’efficacia dei percorsi di alternanza scuola-lavoro: il Ministro Valditara presenta in CdM le nuove misure di rafforzamento dei PCTO

Il Ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara ha presentato nel Consiglio dei Ministri odierno un pacchetto di interventi che mirano a garantire una maggiore sicurezza ed efficacia dei Percorsi per le Competenze Trasversali e per l’Orientamento (PCTO). Le azioni più urgenti e necessarie sono contenute nel Decreto-legge che stabilisce misure per l’inclusione sociale ed entreranno in vigore dall’anno scolastico 2023/2024. Gli altri interventi per il rilancio dei PCTO faranno parte di un Disegno di legge in materia di lavoro.

“Sono misure concrete che mirano a dare maggiore sicurezza ed efficacia ai percorsi di alternanza scuola-lavoro”, è il commento del Ministro Valditara, “dopo una fase di ascolto attento delle istanze delle varie componenti della scuola e di confronto proficuo con le rappresentanze sindacali, riformiamo i PCTO perché siano percorsi sicuri e di qualità”.

LE MISURE

Interventi inseriti nel Decreto-legge recante misure per l’inclusione sociale (in vigore dal 2023/2024)

Le imprese impegnate nei Percorsi dovranno integrare il proprio documento di valutazione dei rischi con una sezione specifica che indicherà le misure di prevenzione e i dispositivi di protezione per i ragazzi. L’integrazione al documento sarà fornita alla scuola e allegata alla Convenzione stipulata tra l’istituto e l’impresa.

“Si tratta di una misura che si inserisce nel contesto dell’impegno assunto dal Governo nei confronti delle famiglie perché PCTO e sicurezza viaggino di pari passo”, ha commentato il Ministro Valditara. In seguito a tavoli dedicati fra il Ministero dell’Istruzione e del Merito e il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, presso il Ministero del Lavoro è stato tra l’altro istituito un fondo di 10 milioni per il 2023 e di 2 milioni per il 2024, finalizzato all’indennizzo delle famiglie degli studenti vittime di incidenti durante l’attività di alternanza scuola-lavoro.

Con il Decreto-legge viene espressamente previsto, inoltre, che il PCTO debba essere coerente con il Piano Triennale dell’Offerta Formativa (PTOF) degli istituti e con il profilo culturale, educativo e professionale dei singoli indirizzi di studio offerti dalle scuole. Per assicurare questo scopo, viene anche introdotta la figura del docente coordinatore di progettazione, che sarà individuato dall’istituzione scolastica.

Allo stesso tempo, viene rafforzato il Registro per l’alternanza scuola-lavoro presso le camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura, con l’inserimento di ulteriori requisiti che devono possedere le imprese ospitanti i PCTO onde evitare ricorso ad aziende non qualificate. Tra questi requisiti, capacità strutturali, tecnologiche e organizzative dell’impresa, esperienza maturata nei Percorsi, eventuale partecipazione a forme di raccordo organizzativo con associazioni di categoria, reti di scuole, enti territoriali già impegnati nei PCTO.

Per una proficua progettazione dei Percorsi, sono previsti l’interazione e lo scambio di informazioni e di dati, finora carenti, tra il Registro nazionale per l’alternanza scuola-lavoro e la Piattaforma dell’alternanza scuola-lavoro, istituita presso il Ministero dell’Istruzione e del Merito, che viene rinominata come “Piattaforma per i Percorsi per le Competenze Trasversali e per l’Orientamento”. Inoltre, è previsto un sistema di costante monitoraggio della qualità dei Percorsi.

Interventi inseriti nel disegno di legge in materia di lavoro

A conferma dell’assoluta priorità del tema della sicurezza delle studentesse e degli studenti, è introdotta la formazione in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro nell’ambito dell’insegnamento dell’Educazione civica.

Per garantire il consolidamento e la qualità dei PCTO, il Ministero dell’Istruzione e del Merito istituisce l’Osservatorio nazionale per il sostegno alle attività di monitoraggio e di valutazione dei Percorsi. Composizione, funzionamento e durata dell’Osservatorio saranno definiti con decreto del Ministro.

Presso il MIM viene introdotto anche l’Albo delle buone pratiche dei PCTO, che raccoglierà le migliori azioni delle istituzioni scolastiche, per incentivare la diffusione e la condivisione delle esperienze d’eccellenza.

Nel contesto delle misure che il Governo prevede per incrementare la sicurezza nelle scuole, è stato inserito nel Decreto Lavoro, in vigore dal 5 maggio, una prima estensione della copertura assicurativa per i rischi sia del personale scolastico che degli studenti nel corso dello svolgimento delle attività di insegnamento/apprendimento nell’ambito del sistema di istruzione e formazione, della formazione professionalizzante e superiore, compresi gli ITS. Nel caso del personale scolastico la copertura riguarderà anche il danno in itinere.

“È una grande novità che va nella direzione in cui fin dall’inizio del mio mandato siamo impegnati, garantire sicurezza e serenità a studenti, famiglie e lavoratori della scuola”, ha dichiarato il Ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara. “Con questo intervento si rimuove, finalmente, una disparità di trattamento, risalente nel tempo, equiparando le tutele assicurative per il personale della scuola a quelle per il restante pubblico impiego”, ha aggiunto il Ministro. Inoltre, vengono estese al massimo le tutele assicurative degli studenti, che ricomprenderanno tutte le attività previste nel piano dell’offerta formativa, dunque, anche, per esempio le gite.

Tale intervento si inserisce anche nel piano più generale di semplificazioni messo in atto dal Ministero, poiché in tal modo non si renderà più necessario, da parte delle scuole, attivare procedure comparative per l’individuazione di assicurazioni integrative, peraltro con onere da parte delle famiglie. “Ringrazio il ministro Calderone per l’ampia collaborazione e il Ministro Giorgetti per la sensibilità dimostrata assicurando la copertura finanziaria”.

Il tavolo ministeriale sull’alternanza scuola-lavoro

Ripartire superando le tante criticità emerse nelle ultime stagioni. E assicurando i migliori strumenti a scuole ed aziende a livello territoriale. È quanto è emerso dal tavolo tecnico ministeriale sull’alternanza scuola-lavoro, che ha avuto luogo giovedì 26 gennaio 2023 presso il ministero dell’Istruzione e del Merito mettendo a confronto una quarantina di sigle tra organismi istituzionali, sindacati dei lavoratori e datoriali.

Si è trattato del secondo appuntamento del tavolo tecnico sulla sicurezza sul lavoro voluto dal ministro del Lavoro e delle Politiche sociali, Marina Calderone, di concerto con il ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara. Il tavolo di giovedì ha fatto seguito al primo confronto tra i rappresentanti istituzionali e quelli delle parti sociali che si era tenuto presso il dicastero del Lavoro il 12 gennaio scorso.

La mattinata di lavoro organizzata dal Capo di Gabinetto del ministero dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Recinto, è iniziata con i saluti del ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara, e gli interventi del sottosegretario al Lavoro, Claudio Durigon, dei tecnici di tre ministeri (Istruzione, Lavoro e Salute) e dellaConferenza Stato-Regioni.

È stato poi il turno del direttore generale Inail, Andrea Tardiola, che ha espresso l’esigenza di aggiornare i modelli formativi sull’alternanza proprio nel giorno in cui è arrivata l’intesa tra il ministro del Lavoro, Marina Calderone, e il ministro dell’Istruzione, Giuseppe Valditara, per ampliare le coperture assicurative Inail degli studenti. Imprescindibile per l’Istituto sviluppare un programma di educazione alla sicurezza per scuole e aziende.

I rappresentanti di Cgil, Cisl e Uil hanno confermato la posizione condivisa sul tema della sicurezza, benché sull’alternanza emergano sfumature differenti, con la Cgil contraria all’obbligo e più critica sull’esperienza fin qui attuata, come sottolineato dalla segretaria confederale Francesca Re David e dal segretario generale della Flc Francesco Sinopoli. “Bisogna eliminare la precisa quantificazione delle ore affidando alle scuole piena autonomia di progettazione sia nei contenuti dei percorsi sia nel monte ore complessivo; la selezione delle aziende ospitanti deve avvenire in base ai requisiti necessari a garantire il massimo della tutela e sicurezza agli studenti – hanno detto i due dirigenti sindacali.

“Come Cisl abbiamo vivamente apprezzato nell’approccio e nella disponibilità dei ministeri coinvolti il primo incontro tematico su alternanza scuola-lavoro – hanno sottolineato Giorgio Graziani e Ivana Barbacci. “Per la Cisl non è necessario alcun intervento aggiuntivo sul piano normativo e regolamentare, mentre consideriamo urgente l’applicazione delle misure previste in tema di alternanza, a partire dal diritto alla sorveglianza sanitaria, alla consegna dei dispositivi di protezione individuale, alla modifica del documento di valutazione dei rischi aziendale, quale frutto di un intervento corale tra gli attori della prevenzione aziendale e i tutor PCTO (interni ed esterni) adeguatamente formati”.

Il giro di tavolo è continuato con l’intervento di Gianmauro Nonnis della Cisal, anche lui favorevole all’abrogazione della misura. “Senza adeguate misure di sicurezza – ha dichiarato – che devono passare anche attraverso una certificazione delle aziende coinvolte, e senza adeguate misure assicurative, è meglio abrogare l’obbligatorietà di questa attività formativa”. Posizione condivisa anche dalla Associazione nazionale insegnanti e formatori (Anief).

Di parere opposto l’Associazione nazionale presidi (Anp) e la Confederazione italiana dirigenti e alte professionalità (Cida),rappresentata da Licia Cianfraglia, nettamente favorevole all’alternanza scuola-lavoro in quanto “è metodologia didattica innovativa”, quindi contraria al suo depotenziamento. Per l’Anp l’alternanza scuola lavoro deve essere parte integrante del percorso formativo degli alunni“rappresentando una misura di raccordo tra il sistema educativo e quello delle professioni e del lavoro”.

Elvira Serafinisegretario generale delloSnals, si è augurata invece il recupero degli intenti iniziali dell’alternanza, in particolare i percorsi fortemente condivisi, ritenendo che l’interesse dei soggetti coinvolti sia talvolta calato con il passare del tempo e pertanto vada rilanciato. “È importante che le istituzioni forniscano indicazioni sulla sicurezza che raggiungano tutto il territorio, anche le zone più periferiche” ha sostenuto la segretaria generale dello Snals.

Se Gilda, con Gianluca Dotti, ha ricordato l’importanza del monitoraggio e la necessità di una formazione specifica che non sia solo generalista, l’Ugl, presente con Fiovo Bitti e Antonio Ratini, ha richiesto un intervento legislativo urgente sul tema. Più forte la posizione della Cisal-Confedil, con Gianmauro Nonnis: “Visto che l’alternanza è resa obbligatoria dallo Stato – ha detto Nonnis – deve essere quest’ultimo a farsi carico di tutte le responsabilità che ne derivano”.

Per l’avvocato Fabio Pontrandolfi, dirigente di Confindustria dell’area Lavoro, welfare e capitale umano e responsabile dei temi su salute e sicurezza sul lavoro, il Pcto è uno strumento utile che avvicina i ragazzi e le ragazze al mondo del lavoro e permette alle imprese di perseguire uno scopo sociale. A scuola, come in azienda, “bisogna perseguire una cultura della sicurezza”.

Confartigianato, con Fabrizio Monaco e Paolo Perruzza, ha parlato di un rafforzamento del legame scuola impresa e di una maggiore collaborazione, per rendere l’alternanza scuola-lavoro più efficace.

A seguire il rappresentante di Confcommercio ha ribadito l’importanza della prevenzione sui luoghi di lavoro in termini di sicurezza e una formazione maggiore in azienda sulla cultura del rischio.

Marco Carlomagno, segretario generale Flp e Cse: I percorsi di formazione-lavoro vanno rivisti nel loro complesso, insieme agli istituti di collegamento scuola-lavoro. Tra gli obiettivi del confronto, la copertura assicurativa totale”.

Infine in rappresentanza del sindacato datoriale Unsic, Giampiero Castellotti, ha presentato un dossier di 60 pagine sul tema, che oltre ad elencare i gravi incidenti degli ultimi anni e ad individuare i pro e i contro delle esperienze, avanza sedici proposte per riformare la materia, dalla non obbligatorietà nei licei e dall’estromissione come requisito di ammissione agli esami di Stato agli sgravi per le aziende coinvolte che dovrebbero avere certificazioni aggiuntive sulla sicurezza, oltre a quelle di prassi. Il sindacato chiede anche un accordo scritto tra struttura ospitante e scuola con l’impegno a fornire un programma formativo allineato con le finalità di orientamento e formazione, un albo per i tutor, lo status dello studente per distinguerlo dal lavoratore, il feedback standard sull’esperienza vissuta, la conciliazione tra l’alternanza e le interrogazioni e le verifiche scolastiche a garanzia degli studenti e l’incremento delle esperienze presso aziende e organismi italiani all’estero.

L’Unsic lancia anche l’idea di un dibattito aperto sull’eventuale “minisalario” allo studente per l’alternanza (sul modello tedesco), “benché i ragazzi siano in formazione e non dovrebbero lavorare” e un monitoraggio ministeriale, oggi assente.

A completamento delle realtà coinvolte, invitate al tavolo anche l’Ispettorato nazionale del lavoro, Alleanza Cooperative, Anmil, Assimpresa,Casartigiani, CiaCna, Coldiretti,Confagricoltura, Confapi, ConfesercentiConfimi Industria, Confintesa, Confsal, Dirigentiscuola Di.S.Conf., Siml,Unimpresa.

L’Usb si è lamentata per la sua mancata convocazione

Protocollo d’Intesa MI – Ministero Lavoro – INL – INAIL

Promozione e diffusione della cultura della salute e sicurezza sul lavoro nei Percorsi per le Competenze Trasversali e l’Orientamento


Il Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Andrea Orlando, il Ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi, il Direttore dell’Ispettorato nazionale del lavoro (INL), Bruno Giordano, il Presidente dell’Istituto nazionale per l’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro (INAIL), Franco Bettoni, hanno sottoscritto congiuntamente un Protocollo d’intesa per la promozione e la diffusione della cultura della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro nell’ambito dei percorsi per le competenze trasversali e orientamento. Il Protocollo, della durata triennale, disciplina proposte progettuali, educative e didattiche, volte a rendere pienamente efficace l’azione di sensibilizzazione sulle tematiche e sui valori della salute e sicurezza in ogni ambiente di vita, studio e lavoro per coloro che operano nella realtà scolastica, in continuità con le esperienze già realizzate a livello nazionale e territoriale.

L’obiettivo è ridurre sistematicamente gli eventi infortunistici tramite l’utilizzo strategico di efficaci azioni di formazione e informazione, destinate ai dirigenti scolastici, ai docenti e a tutti gli studenti, in particolare a quelli che sono prossimi all’inserimento nel mondo del lavoro o che sono coinvolti nei “Percorsi per le Competenze Trasversali e per l’Orientamento”.

Previo coinvolgimento della Conferenza delle Regioni, le azioni e gli strumenti previsti dal Protocollo saranno proposte anche a tutti i soggetti coinvolti nell’erogazione di percorsi di alternanza, quali ad esempio tirocini curriculari e stage.

La pianificazione, programmazione e organizzazione generale dei piani di attività da realizzare è svolta attraverso un Comitato di coordinamento apposito, composto da cinque rappresentanti, di cui due per il Ministero dell’Istruzione, uno per il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, uno per l’INL e uno per l’INAIL. Le funzioni del Comitato sono:

•predisporre piani annuali delle attività e dei progetti da realizzare/promuovere;

•curare periodicamente il monitoraggio dello stato di attuazione delle singole iniziative realizzate e del livello di raggiungimento degli obiettivi, oltre che dell’efficacia delle azioni intraprese.

“Il Protocollo che abbiamo firmato questo pomeriggio con il Ministero dell’Istruzione ha come obiettivo principale – ha detto il Ministro Orlando – quello di diffondere la sicurezza in tutti i luoghi dell’istruzione e, nello specifico, per chi sarà chiamato a svolgere anche una parte del percorso formativo sui luoghi di lavoro. Saranno coinvolti tutti i soggetti istituzionali che possono dare un contributo su questo fronte, oltre ai due Ministeri, L’INL e Inail. Avrà come svolgimento dei momenti di formazione mirata in questa direzione, coinvolgerà le imprese e i lavoratori, in modo tale da creare una consapevolezza del rischio e, contemporaneamente anche una consapevolezza delle strutture formative delle modalità attraverso le quali si può elevare costantemente il livello della sicurezza e della salute sui luoghi di lavoro. Fare dei luoghi di lavoro un posto più sicuro è un obiettivo generale”.

“Oggi facciamo un passo in avanti. Insieme al Ministero del Lavoro, all’Inail e all’Ispettorato Nazionale del Lavoro – ha dichiarato il Ministro Bianchi – convergiamo su un accordo cornice frutto del lavoro degli scorsi mesi il cui elemento fondante è la cultura della sicurezza. Puntiamo a coinvolgere presto anche le Regioni e gli altri attori del territorio. Le esperienze che studentesse e studenti svolgono al di fuori dei nostri istituti scolastici sono e devono rimanere esperienze formative e di orientamento legate ai propri percorsi educativi, da svolgersi nella massima sicurezza. Lavorare sulla cultura della sicurezza inoltre significa fare un investimento di lungo periodo per contrastare il fenomeno inaccettabile degli incidenti sul lavoro”.

Nota 4 maggio 2022, AOODGOSV 11558

Ministero dell’Istruzione
Dipartimento per il sistema educativo di istruzione e formazione
Direzione generale per gli ordinamenti scolastici, la valutazione e l’internazionalizzazione del sistema nazionale di istruzione

Oggetto: Premio delle Camere di Commercio “Storie di alternanza” – 5^ Edizione anno 2022

Percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento

Percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento (PCTO)

di Pietro Boccia

Le Linee guida dalla progettazione alla certificazione dei percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento sostituiscono l’alternanza scuola/lavoro, diventata obbligatoria per gli studenti delle scuole secondarie negli articoli 33 a 44 della Legge 107/2015.

Già, in verità, la riforma Moratti (art. 4 – Legge n. 53/2003 e D.Lgs n. 77/2005) aveva introdotto la possibilità di progettare i corsi in alternanza scuola/lavoro. Tale metodologia didattica rappresenta una modalità per proporre agli studenti di avvicinarsi al mondo del lavoro, studiando la teoria nelle aule scolastiche e fare pratica presso aziende, biblioteche, musei, strutture pubbliche o private seconda il proprio indirizzo di studi.

Nel 2019, il Ministero della pubblica istruzione ha, con il D.M. n. 774, pubblicato le Linee guida concernenti i Percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento (PCTO). Le Linee guida hanno origine dalle disposizioni della Legge 30 dicembre 2018, n. 145, “Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2019 e bilancio pluriennale per il triennio 2019-2021” (legge di Bilancio 2019). Tale normativa ha trasformato la denominazione dei percorsi di alternanza scuola/lavoro, di cui al D.lgs 15 aprile 2005, n. 77, in “Percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento” (PCTO).

Nel 2016, la Commissione e il Consiglio d’Europa hanno, in New Skills Agenda for Europe (Nuova Agenda di Competenze per l’Europa), sottolineato che è molto importante fondare l’istruzione sul conseguimento delle competenze. Le Linee guida concernenti i Percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento (PCTO) sono dirette al mondo della scuola e rappresentano per gli studenti un’opportunità di apprendimento e di formazione.

Il conseguimento delle competenze trasversali (soft skills) rappresenta per gli studenti il tema fondamentale dei PCTO. Ogni studente, attraverso l’acquisizione di tali competenze, deve essere in grado di rispondere alle esigenze del mondo del lavoro, mettendo in pratica i processi del “saper fare”, vale a dire la competenza: di interagire e di lavorare con gli altri; a risolvere problemi; a utilizzare la creatività; a pensare criticamente, nonché la consapevolezza, l’autonomia, la responsabilità e la resilienza. Le soft skills permettono, dunque, agli studenti non solo di inserirsi e operare nei diversi contesti operativi ma anche di interagire con i registri degli apprendimenti formali, non formali e informali.

L’orientamento dei percorsi anche nel documento “Linee guida nazionali per l’orientamento permanente nel sistema di istruzione”, pubblicato nel 2014, assume centralità e funzione strategica per la lotta alla dispersione scolastica e all’insuccesso formativo degli studenti, garantendo, in tal modo, il diritto allo studio e le pari opportunità del successo formativo. Diventa, allora, determinante la funzione della scuola nel formare i soggetti sull’orientamento a seguire una strada che si abbina ai loro bisogni, alle loro abilità e alle loro competenze.

Le scuole devono progettare i Percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento (PCTO) per sviluppare negli studenti le competenze trasversali, privilegiando alcune metodologie quali i colloqui individuali e di gruppo, simulazioni, project work, role-playing, e utilizzando strumenti particolari, quali griglie e rubriche, previste e predisposte dal consiglio di classe. In tal modo si ha la possibilità di raccogliere gli elementi per predisporre il Curriculum dello studente, nel quale devono essere riportate le attività realizzate.

Le competenze trasversali, tratte dalla Raccomandazione europea del 22 maggio 2018, che esemplificano il processo di apprendimento, sono quattro:

– La competenza personale, sociale e la capacità di imparare a imparare che si basa nel riflettere su se stessi, nel governare adeguatamente il tempo e le informazioni, nell’operare con gli altri in modo costruttivo, nell’essere resilienti, nel gestire il processo di apprendimento e nell’orientarsi all’attività

lavorativa e professionale.

– La competenza in materia di cittadinanza che si riferisce alla capacità di comportarsi da cittadini responsabili e di prendere parte alla vita civica e sociale, in base alla comprensione delle strutture dei concetti sociali, economici, giuridici e politici oltre che dell’evoluzione a livello globale e della sostenibilità.

– La competenza imprenditoriale che si fonda sulla perseveranza a gestire progetti e si riferisce alla capacità di attivarsi sulla base di idee e di opportunità, per trasformarle in valori per gli altri. Il Sillabo per l’educazione all’imprenditorialità, pubblicato nel 2018, contiene le indicazioni sui temi all’educazione imprenditoriale. In esso viene riportata la definizione europea dell’educazione all’imprenditorialità, vale a dire: la capacità per convertire le idee in azione; la creatività, l’innovazione e l’assunzione di rischi; l’organizzazione e la gestione di progetti; l’occasione da cogliere per offrire contributi ad attività sociali e commerciali; la realizzazione di attività imprenditoriali.

– La competenza in materia di consapevolezza ed espressione culturali considera la comprensione e il rispetto di come le idee o i significati delle cose vengono espressi creativamente e comunicati in diverse culture.

La valutazione e la certificazione delle competenze dei PCTO risultano rilevanti; la prima compete al Consiglio di classe, prendendo in considerazione: rubriche; schede di osservazione; diari di bordo; portfolio digitale; osservazioni del tutor interno e di quello esterno se è previsto, sulla base dei criteri stabiliti in fase di progettazione. I risultati delle competenze possono, invece, essere valutati con: compiti di realtà; prove esperte; project-work; accertamento delle competenze attese in ingresso e quelle acquisite in uscita alla fine del percorso. Tali processi riguardano anche i diversamente abili. Infatti, secondo l’articolo 6 del D.lgs. n. 77/2005, la “valutazione e la certificazione delle competenze acquisite dai disabili che frequentano i percorsi in alternanza sono effettuate a norma della legge 5 febbraio 1992, n. 104, con l’obiettivo prioritario di riconoscerne e valorizzarne il potenziale, anche ai fini dell’occupabilità”.

La certificazione PCTO rappresenta uno dei pilastri per l’innovazione del sistema d’istruzione e, quindi, anche per la valorizzazione dei PCTO. Tutti i soggetti coinvolti ne devono trarre beneficio.

Dal punto di vista dello studente, la certificazione delle competenze: testimonia la valenza formativa del percorso; offre indicazioni sulle proprie vocazioni, interessi e stili di apprendimento con una forte funzione di orientamento; facilita la mobilità sia ai fini della prosecuzione del percorso scolastico o formativo per il conseguimento del diploma sia per gli eventuali passaggi tra i sistemi, ivi compresa l’eventuale transizione nei percorsi di apprendistato; sostiene l’occupabilità, mettendo in luce le competenze spendibili anche nel mercato del lavoro; promuove l’auto- valutazione e l’auto-orientamento, in quanto consente allo studente di conoscere, di condividere e di partecipare attivamente al conseguimento dei risultati, potenziando la propria capacità di auto- valutarsi sul modo di apprendere, di misurarsi con i propri punti di forza e di debolezza, di orientarsi rispetto alle aree economiche e professionali che caratterizzano il mondo del lavoro, onde valutare meglio le proprie aspettative per il futuro.

Nota 6 aprile 2021, AOODGOSV 7277

Ministero dell’Istruzione
Dipartimento per il sistema educativo di istruzione e formazione
Direzione generale per gli ordinamenti scolastici, la valutazione e l’internazionalizzazione del sistema nazionale di istruzione Ufficio IV

Alle Direzioni generali degli Uffici Scolastici Regionali
Alla Direzione Istruzione e Formazione italiana della Provincia Autonoma di BOLZANO
Alla Direzione Istruzione, Formazione e Cultura ladina della Provincia Autonoma di BOLZANO
Alla Direzione Istruzione e Formazione tedesca della Provincia Autonoma di BOLZANO
Al Dipartimento Istruzione e Cultura della Provincia Autonoma di TRENTO
Al Dipartimento Sovraintendenza agli Studi della Regione Autonoma della VALLE D’AOSTA
Al Dipartimento Politiche del Lavoro e della Formazione della Regione Autonoma della VALLE D’AOSTA
per il successivo inoltro Alle Direzioni Istruzione, Formazione, Ricerca e Lavoro delle Regioni LORO SEDI
A tutte le Istituzioni scolastiche di istruzione secondaria di secondo grado del territorio
A tutti gli Istituti Tecnici Superiori del territorio
A tutti i Centri di Formazione Professionale del territorio accreditati dalle Regioni e dalle PP.AA. di Trento e Bolzano

Oggetto: Premio delle Camere di Commercio “Storie di alternanza” – 4^ Edizione anno 2021

Nota 24 settembre 2020, AOODGOSV 17088

Ministero dell’Istruzione
Dipartimento per il sistema educativo di istruzione e formazione
Direzione generale per gli ordinamenti scolastici e la valutazione del sistema nazionale di istruzione
Ufficio IV

Alle Direzioni generali degli Uffici Scolastici Regionali LORO SEDI
Alla Sovrintendenza Scolastica per la Scuola in lingua italiana della Provincia Autonoma di BOLZANO
All’Intendenza Scolastica per la Scuola in lingua tedesca della Provincia Autonoma di BOLZANO
All’Intendenza Scolastica per la Scuola delle località ladine della Provincia Autonoma di BOLZANO
Alla Direzione Generale del Dipartimento della Conoscenza della Provincia Autonoma di TRENTO
Alla Sovrintendenza Scolastica per la Regione Autonoma VALLE D’AOSTA
LORO SEDI
per il successivo inoltro A tutte le Istituzioni scolastiche di istruzione secondaria di secondo grado del territorio

Oggetto: Premio delle Camere di Commercio “Storie di alternanza” – 3^ edizione a.s. 2019/2020. Riapertura della Piattaforma

Nota 16 aprile 2020, AOODGOSV 5938

Ministero dell’Istruzione
Dipartimento per il sistema educativo di istruzione e formazione
Direzione generale per gli ordinamenti scolastici e la valutazione del sistema nazionale di istruzione Ufficio IV

Alle Direzioni generali degli Uffici Scolastici Regionali LORO SEDI
Alla Sovrintendenza Scolastica per la Scuola in lingua italiana della Provincia Autonoma di BOLZANO
All’Intendenza Scolastica per la Scuola in lingua tedesca della Provincia Autonoma di BOLZANO
All’Intendenza Scolastica per la Scuola delle località ladine della Provincia Autonoma di BOLZANO
Alla Direzione Generale del Dipartimento della Conoscenza della Provincia Autonoma di TRENTO
Alla Sovrintendenza Scolastica per la Regione Autonoma VALLE D’AOSTA
LORO SEDI
per il successivo inoltro
A tutte le Istituzioni scolastiche di istruzione secondaria di secondo grado del territorio

Oggetto: Premio delle Camere di Commercio “Storie di alternanza” – 3^ edizione a.s. 2019/2020. Rinvio a data da destinarsi

Nota 3 febbraio 2020, AOODGOSV 1640

Ministero dell’Istruzione
Dipartimento per il sistema educativo di istruzione e formazione
Direzione generale per gli ordinamenti scolastici e la valutazione del sistema nazionale di istruzione Ufficio IV

Alle Direzioni generali degli Uffici Scolastici Regionali LORO SEDI
Alla Sovrintendenza Scolastica per la Scuola in lingua italiana della Provincia Autonoma di BOLZANO
All’Intendenza Scolastica per la Scuola in lingua tedesca della Provincia Autonoma di BOLZANO
All’Intendenza Scolastica per la Scuola delle località ladine della Provincia Autonoma di BOLZANO
Alla Direzione Generale del Dipartimento della Conoscenza della Provincia Autonoma di TRENTO
per il successivo inoltro
Alla Sovrintendenza Scolastica per la Regione Autonoma VALLE D’AOSTA
A tutte le Istituzioni scolastiche di istruzione secondaria di secondo grado del territorio
LORO SEDI

Oggetto: Premio delle Camere di Commercio “Storie di alternanza” – 3^ Edizione a.s. 2019/2020

Nota 5 settembre 2019, AOODGOSV 18646

Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca
Dipartimento per il sistema educativo di istruzione e formazione
Direzione generale per gli ordinamenti scolastici e la valutazione del sistema nazionale di istruzione
Ufficio IV

Alle Direzioni generali degli Uffici Scolastici Regionali
LORO SEDI
Alla Sovrintendenza Scolastica per la Scuola in lingua italiana della Provincia Autonoma di BOLZANO
All’Intendenza Scolastica per la Scuola in lingua tedesca della Provincia Autonoma di BOLZANO
All’Intendenza Scolastica per la Scuola delle località ladine della Provincia Autonoma di BOLZANO
Alla Direzione Generale del Dipartimento della Conoscenza della Provincia Autonoma di TRENTO
Alla Sovrintendenza Scolastica per la Regione Autonoma VALLE D’AOSTA
LORO SEDI
per il successivo inoltro
A tutte le Istituzioni scolastiche di istruzione secondaria di secondo grado del territorio

Oggetto: Premio delle Camere di Commercio “Storie di alternanza” – 3^ Edizione a.s. 2019/2020

Decreto Ministeriale 4 settembre 2019, AOOUFGAB 774

Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca
Ufficio di Gabinetto

Linee guida in merito ai percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento, di cui all’articolo 1, comma 785, della legge 30 dicembre 2018, n.145.


Nota 27 febbraio 2019, AOODGOSV 3618

Ai Direttori degli Uffici Scolastici Regionali
LORO SEDI
Al Sovrintendente Scolastico per la Scuola in lingua italiana della Provincia Autonoma di BOLZANO
All’Intendente Scolastico per la Scuola in lingua tedesca della Provincia Autonoma di BOLZANO
All’ Intendente Scolastico per la Scuola delle località ladine della Provincia Autonoma di BOLZANO
Al Dirigente Generale del Dipartimento della Conoscenza della Provincia Autonoma di TRENTO
Al Sovrintendente Scolastico per la Regione Autonoma VALLE D’AOSTA
LORO SEDI
per il successivo inoltro
A tutte le Istituzioni scolastiche di istruzione secondaria di secondo grado del territorio

Oggetto: Premio delle Camere di Commercio “Storie di alternanza”

Nota 18 febbraio 2019, AOODGRUF 3380

Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca
Dipartimento per il sistema educativo di istruzione e formazione
Direzione generale per gli ordinamenti scolastici e la valutazione del sistema nazionale di istruzione
Dipartimento per la programmazione e la gestione delle risorse umane, finanziarie e strumentali
Direzione generale per le risorse umane e finanziarie

Ai Dirigenti scolastici degli Istituti di Istruzione Secondaria di secondo grado
LORO SEDI
e, p.c., Ai Direttori degli Uffici Scolastici Regionali
Al Capo di Gabinetto del Ministro
Al Capo Dipartimento per il sistema educativo di istruzione e formazione
Al Capo Dipartimento per la programmazione e la gestione delle risorse umane, finanziarie e strumentali
SEDE

OGGETTO: Novità della Legge di Bilancio 2019 in tema di percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento

I giovani raccontano il patrimonio

Istituzioni, casa editrice e scuole insieme per proporre agli studenti un’esperienza immersiva nel lavoro editoriale con l’obiettivo di realizzare progetti di comunicazione culturale

Preparare gli studenti al mondo del lavoro attraverso un’esperienza sul campo nelle più importanti istituzioni culturali italiane, attivare soft skills cruciali e know-how necessari per le professioni del futuro ad alto tasso di creatività e favorire l’incontro con le professionalità più rilevanti del mondo culturale. Con questi obiettivi Pearson Italia, casa editrice leader in ambito scolastico e universitario, lancia in anteprima nazionale domani 20 novembre presso il Pearson Place di Ancona il progetto “I giovani raccontano il patrimonio”, il primo progetto interamente dedicato alla formazione degli studenti delle medie superiori in collaborazione con le più prestigiose istituzioni culturali italiane.

Il progetto è rivolto alle scuole e alle istituzioni culturali e scientifiche, e ha l’obiettivo di permettere ai ragazzi di acquisire le competenze specifiche richieste nell’ambito della comunicazione culturale attraverso la realizzazione di materiali cartacei, digitali e video di promozione dell’ente partner verso gli stessi coetanei: una comunicazione peer-to-peer che può comprendere percorsi di visita tematici, presentazione, valorizzazione di contenuti e/o di opere particolarmente significative, progetti multimediali sugli spazi e sulle collezioni, video-presentazioni, brochure pubblicitarie.

“Il mondo del lavoro”, dichiara Mila Valsecchi, Responsabile progetti innovativi di Pearson “richiede in misura sempre maggiore nuove competenze e soft skills: dall’attitudine al lavoro di squadra, al pensiero critico, alla creatività, alla capacità di risoluzione dei problemi, per professioni che vedranno la creatività e la capacità di collaborazione come requisiti fondamentali. Acquisire le conoscenze di base della cultura d’azienda e dell’impresa 4.0, attivando processi sul campo che permettano di conoscere a fondo tutti i passaggi di elaborazione di un prodotto di comunicazione culturale, è uno degli obiettivi del progetto Alternanza Scuola-lavoro di Pearson. Accanto a quello, altrettanto importante, di contribuire alla valorizzazione del nostro straordinario patrimonio culturale”.

Dato il grande successo dell’iniziativa, l’obiettivo per il prossimo anno è quello di raddoppiare i numeri, arrivando a coinvolgere 800 studenti e proseguendo nel rafforzamento dei rapporti con le istituzioni partner già avviati e nella ricerca di nuove collaborazioni con altre realtà di spessore su tutto il territorio nazionale.

Oltre 400 studenti hanno aderito nel biennio 2016/2017 e 2017/2018, in 8 regioni italiane, con 16 istituzioni coinvolte con particolare successo in Lombardia, Piemonte, Veneto e Marche e una collaborazione con il Planetario di Amburgo. Tra le istituzioni, la Venaria Reale e Residenze Reali del Piemonte, il Museo Egizio di Torino, il Museo dell’Astronomia e dello Spazio e Planetario di Pino torinese, il Museo del Novecento, il Museo della Scienza e della Tecnologia di Milano, le Gallerie d’Italia, l’Oratorio di San Giovanni Battista di Urbino e la Fondazione Osvaldo Licini nelle Marche.

Tanti i progetti già elaborati dagli studenti nel biennio scorso durante i periodi formativi con le istituzioni culturali: da percorsi di orientamento a prodotti di divulgazione scientifica e artistica a veri e propri materiali promozionali, realizzati utilizzando tutti i supporti, sia cartacei che multimediali, con un occhio di riguardo alle nuove tecnologie e senza dimenticare i mezzi più tradizionali.

La realizzazione del progetto coinvolge il gruppo classe, si struttura in diverse fasi, che comprendono una parte di ore di lavoro in Casa Editrice e una parte di preparazione/formazione e post-produzione, e si conclude con la validazione del tutor aziendale e il feedback da parte dell’istituzione.
Il modulo più sperimentato prevede circa 90 ore annue di ASL.

In particolare si parte con l’incontro del gruppo di classe con le figure professionali rilevanti dell’Istituzione che poi espliciteranno una specifica committenza; si prosegue con la visita didattica e la proposta di lavoro per gruppo di classe e l’accoglienza nel Pearson Place di riferimento, a cui seguiranno alcune giornate di lavoro in aule operative dedicate, alla presenza del tutor aziendale e di professionisti coach (editor, photo editor/graphic designer, digital editor, marketing e social media publisher). Il cuore del percorso prevede la progettazione e la realizzazione di un prototipo coerente che verrà presentato poi al tutor aziendale e all’istituzione. L’ultima fase vede la compilazione di un Diario di Bordo, un’autovalutazione individuale e di gruppo fino alla valutazione del tutor aziendale e del tutor scolastico e ad un eventuale feedback dalla Istituzione partner.

Diverse Istituzioni hanno acquisito i materiali realizzati dai ragazzi come riferimento per sviluppare una comunicazione specificamente rivolta agli adolescenti, che rappresentano per loro il target più difficile da raggiungere e coinvolgere.