Archivi categoria: Politico Sindacale

Assicurazione sanitaria integrativa

Scuola: assicurazione sanitaria integrativa. FLC CGIL non firma contratto integrativo in previsione dei propri passaggi statutari

Roma, 12 agosto – “Si è conclusa ieri sera la trattativa lampo del Ministero dell’Istruzione sulla stipula del contratto collettivo integrativo per la definizione dei criteri di accesso del personale della scuola alla polizza sanitaria con decorrenza 1° gennaio 2026. L’accesso sarà riservato ai lavoratori di ruolo e ai supplenti con contratti fino al 31 agosto. Restano esclusi circa 230 mila supplenti, tra docenti e Ata, con contratti al 30 giugno, salvo un generico impegno del Ministero a trovare in futuro fondi aggiuntivi anche per loro”. È quanto si legge in una nota della Federazione Lavoratori della Conoscenza CGIL.

“Chi aderisce alla polizza potrà beneficiare di un rimborso spese solo in caso di grandi interventi o per cure odontoiatriche (una seduta di igiene dentale e una visita specialistica). Allo studio del Ministero (che si avvale del broker assicurativo MARSH per la definizione del bando europeo) possibili ampliamenti della polizza per ottenere il rimborso spese legato alla prevenzione oncologica, al parto e ad un pacchetto per la prevenzione cardiologica. Anche se, continua la nota, durante la trattativa di ieri, queste eventuali estensioni non sono state indicate con chiarezza e con certezza”.

“Questa misura, limitata a soli 4 anni, si avvale di un finanziamento di 260 milioni di euro di cui 250 sottratti con un taglio drastico ai fondi per il funzionamento didattico e amministrativo delle scuole. Si tratta di risorse indispensabili per il funzionamento delle istituzioni scolastiche – sottolinea il sindacato di categoria – le quali saranno costrette, come è già accaduto in passato, ad aumentare il cosiddetto ‘contributo volontario’ a carico delle famiglie per continuare a far fronte alle spese di gestione.”

Per la FLC CGIL: “Si contrappone il diritto primario alla salute ad un altro diritto primario garantito dalla Costituzione come l’accesso gratuito all’istruzione. La materia inoltre, è stata discussa in sede ministeriale con spazi negoziali pressoché inesistenti. Infatti il sindacato si è limitato a prendere atto del fatto che si tratta di stipulare una polizza per l’assistenza sanitaria integrativa e non di scegliere e contrattare (come sarebbe logico) la forma di welfare contrattuale più consona per il personale della scuola. Peraltro, visto il numero di oltre 1,2 milioni di addetti nel settore, lo stanziamento di 65 milioni ad anno potrà darà una copertura annua di circa 54 euro a lavoratore. Da qui i notevoli limiti delle prestazioni riservate al personale”.  

Per il sindacato di categoria: “Sono necessarie la copertura per tutto il personale della scuola, incluso quello a tempo determinato; chiarezza delle prestazioni erogate e caratterizzazioni sulle reali necessità sanitarie del personale in stragrande maggioranza femminile e infine, risorse aggiuntive, non sottratte cioè agli studenti e alle scuole, e adeguate alla numerosità del personale”.

“L’assistenza sanitaria integrativa diventa l’unico modo per indorare la pillola amara di una mancata valorizzazione del personale scolastico, considerato che per il rinnovo del contratto di lavoro i finanziamenti disposti in legge di bilancio non garantiscono neanche il recupero integrale dell’inflazione. Si conferma così la scarsa attenzione del Governo ai lavoratori precari, sia sul versante della stabilizzazione del posto di lavoro, che delle tutele. Ricordiamo infatti, che nell’anno scolastico 2024/2025, secondo nostre stime, i contratti a tempo determinato fino al 30 giugno sono stati circa 230 mila e i contratti fino al 31 agosto circa 75 mila, per un totale che supera le 300 mila unità, vale a dire il 25% di tutto il personale. A questi numeri monstre si devono aggiungere le migliaia di supplenti temporanei;

“Infine, conclude la nota, non possiamo che sottolineare che tutta questa operazione rappresenta una sconfitta che il Governo tenta di coprire, quella di chi non potenzia il servizio sanitario nazionale universale, dirottando soldi pubblici finalizzati alle scuole sul servizio sanitario privato. La FLC si è riservata, prima di assumere qualsiasi decisione, di fare i passaggi interni previsti dal proprio Statuto”.

Piattaforma di valutazione

Piattaforma di valutazione: cosa fare se mancano i dati

Con la Nota n. 4929 del 31 luglio 2025, il MIM ha annunciato l’apertura ufficiale della piattaforma di valutazione dei dirigenti scolastici dal 1° agosto 2025, dopo qualche giorno di prove tecniche che hanno messo in evidenza errori e omissioni di dati con riferimento ad alcuni obiettivi. 

Ad oggi continuano a pervenire segnalazioni di colleghi che vedono la mancata o parziale attribuzione del punteggio per le medesime ragioni, con riferimento a indicatori che hanno come fonte di reperimento dati la piattaforma PTOF. 

Sembra configurarsi la seguente casistica: 

  1. Ptof correttamente compilato e pubblicato sulla piattaforma dedicata 
  2. Ptof integrato dopo la riapertura della relativa piattaforma per gli adeguamenti alle disposizioni della Legge n. 150/2024 e agli obiettivi di valutazione resi noti dal D.I. 616/2025, come da nostro comunicato del 24 aprile 2025 
  3. Ptof elaborato fuori dalla piattaforma e pubblicato sul sito della scuola. 

Nel primo caso, nonostante l’inserimento dei contenuti richiesti dall’indicatore, evidentemente la piattaforma di valutazione non riesce a effettuare il rilievo in automatico. 

Nel secondo caso rientrano le istituzioni scolastiche che hanno dovuto pubblicare il Ptof modificato sul proprio sito istituzionale, in quanto la piattaforma non ne ha consentito la pubblicazione automatica su Scuola in Chiaro.  

L’ultimo caso nasce dalla “non obbligatorietà” di uso della piattaforma Ptof, con conseguente impossibilità per la piattaforma di valutazione di rilevare i dati utili al calcolo del punteggio da attribuire. 

Per tutte e tre le situazioni suggeriamo ai colleghi di segnalare nella sezione “evidenze”, corrispondente all’obiettivo, il possesso dei requisiti richiesti per il conseguimento del relativo punteggio, seguendo le indicazioni da noi fornite nel webinar del 1° agosto u.s. 

Riteniamo, naturalmente, che – soprattutto in fase di avvio delle funzionalità della piattaforma – sia fondamentale porre rimedio tempestivamente ai problemi tecnici, onde evitare l’inserimento massivo di evidenze documentali che produrrebbero un contraddittorio di immani dimensioni, qualora non si riconoscesse ai colleghi il meritato punteggio.  

Per l’ANP è pacifico che eventuali difficoltà tecniche della piattaforma – del tutto comprensibili in fase di lancio – non debbano in alcun modo pesare sulla valutazione dei dirigenti scolastici. Se così fosse, la previsione normativa di rivalutazione del punteggio per un solo obiettivo in presenza di motivi non dipendenti dalla volontà del dirigente si dovrebbe doverosamente estendere anche agli altri obiettivi. 

Informativa MIM

INFORMATIVA DEL MIM SU: ASSUNZIONI DEI NEODS 25/26 – OBIETTIVI NAZIONALI E REGIONALI DI VALUTAZIONE DEI DIRIGENTI SCOLASTICI 25/26 – PIATTAFORMA DI VALUTAZIONE PER IL 24/25 

L’ANP ha partecipato, in data odierna, alla riunione convocata dal MIM per rendere l’informazione sui seguenti punti: 

  1. i numeri del contingente assunzionale dei dirigenti scolastici per l’anno scolastico 2025-2026 
  2. gli obiettivi nazionali e regionali che saranno oggetto del decreto interdipartimentale per la valutazione dei dirigenti scolastici nell’anno scolastico 2025-2026 
  3. le funzionalità della piattaforma informatica di valutazione per l’anno scolastico 2024-2025. 

Per il primo punto, l’Amministrazione è stata rappresentata dalla Dott.ssa Maria Assunta Palermo, Direttore Generale per il personale scolastico, e dalla Dott.ssa Maria Teresa Stancarone, Dirigente dell’Ufficio II della medesima direzione generale.  

In premessa, è stato comunicato che, per il 1° settembre 2025, sono state autorizzate in totale 347 assunzioni di cui 21 sono trattenimenti in servizio. Altri 8 posti sono destinati alla coda del concorso ordinario campano del 2011. Pertanto, risultano disponibili 318 posti che l’Amministrazione medesima ha interamente destinato all’assunzione dei vincitori dell’ultimo concorso ordinario, rendendone nota la distribuzione regionale. 

L’ANP ha chiesto che le procedure relative all’assunzione avvengano in tempi certi e brevi. 

Sul secondo punto, l’Amministrazione rappresentata dalla Dott.ssa Carmela Palumbo, CapoDipartimento per il sistema educativo di istruzione e formazione, e dalla Dott.ssa Antonella Tozza, Direttore generale per gli ordinamenti scolastici, la formazione del personale scolastico e la valutazione del sistema nazionale di istruzione, ha osservato che, per l’anno scolastico 2025/26: 

  • gli obiettivi nazionali saranno integrati con un obiettivo regionale di peso pari a 10, definito dai singoli USR in accordo con i Capi dipartimento, mantenendo immutato il meccanismo di determinazione del punteggio in base al peso, alla natura e al target dell’indicatore 
  • gli obiettivi generali e specifici di cui all’allegato A del D.I. n. 616/2025 saranno associati a un numero più ampio di indicatori rispetto alla prima attuazione del sistema di valutazione. 

Con riferimento agli obiettivi regionali, l’ANP ritiene condivisibile la distinzione rispetto al grado e all’ordine di scuola. Naturalmente, va posta particolare attenzione alla potenziale sovrapposizione tra competenze collegiali e prerogative dirigenziali – da risolvere mediante intervento legislativo primario – nonché all’interferenza tra norme pattizie e obiettivi relativi all’aggiornamento del personale. Inoltre, gli obiettivi devono essere circoscrivibili al singolo anno scolastico. 

Per quanto concerne il terzo punto, l’Amministrazione ha precisato che la piattaforma è stata aperta temporaneamente solo al fine di compiere una prova tecnica delle sue funzionalità ma che essa sarà disponibile da domani 1° agosto. Ha puntualizzato, altresì, che nei casi in cui l’attestazione degli obblighi di pubblicazione da parte dei revisori dei conti non risultasse disponibile, essa non sarà presa in considerazione ai fini valutativi purché il dirigente ne fornisca l’evidenza. A seguito di una specifica richiesta dell’ANP, l’Amministrazione ha infine precisato che il parametro relativo alla celerità dei tempi di autorizzazione delle rate degli stipendi dei supplenti sarà calcolato tenendo conto dell’intervallo tra la data di autorizzabilità delle medesime e quella di effettiva autorizzazione da parte del dirigente.  

L’ANP ha anche chiesto che: 

  • la chiusura della piattaforma sia posticipata al 30 settembre; 
  • l’algoritmo di calcolo dei punteggi sia reso noto e pienamente trasparente; 
  • ciascun dirigente possa inserire evidenze in suo favore, qualora riscontri errori od omissioni in relazione ad alcuni dati indicativi del raggiungimento dei vari obiettivi. 

L’Amministrazione ha replicato che: 

  • la chiusura della piattaforma sarà effettivamente posticipata, individuando il 20 settembre quale possibile termine 
  • l’attribuzione dei punteggi discende direttamente dalla lettura dei dati inseriti, senza intervento di alcun algoritmo 
  • ciascun dirigente avrà facoltà di inserire le evidenze utili a comprovare il raggiungimento degli obiettivi. 

Apertura piattaforma Sistema valutazione dirigenti scolastici

Sistema di valutazione dei dirigenti scolastici: apertura della piattaforma

Segnaliamo che la piattaforma di valutazione dei dirigenti scolastici, disegnata dal DM n. 47/2025, è finalmente disponibile per la consultazione, la verifica dei risultati e la possibilità di inserire evidenze che integrino i contenuti messi a disposizione dal sistema informatico del Ministero.  

L’ANP – già con il comunicato del 4 luglio u.s. – aveva sollecitato l’apertura della piattaforma in considerazione del termine di chiusura fissato al 31 agosto, al fine di dare ai dirigenti un tempo adeguato per implementare i dati a sistema in un periodo già denso di attività, nonostante la pausa estiva.  

La piattaforma offre la possibilità di visualizzare: 

  • i dati di contesto, estratti dal RAV pubblicato dalla scuola, che possono essere ulteriormente arricchiti 
  • la fonte dei dati, segnalata accanto a ciascun indicatore 
  • i risultati conseguiti in relazione al target e ai criteri di determinazione del punteggio. 

Al momento non compaiono ancora i punteggi di valutazione, ma è stata inserita la sezione “evidenze” che consente per ciascun obiettivo specifico di integrare le informazioni presenti con documenti e argomentazioni, al fine di rappresentare il lavoro di gestione del dirigente sia in relazione agli aspetti ostativi al raggiungimento dei target previsti sia con riferimento al risultato positivo conseguito secondo il criterio di determinazione del punteggio.  

Tale sezione è il risultato del serrato e costruttivo confronto che ANP ha portato avanti per la messa a regime del Sistema, consentendo una valutazione più appropriata e aderente alla realtà che tenga conto delle osservazioni, delle attività svolte, della documentazione effettivamente prodotta dalla scuola e delle ragioni che hanno oggettivamente impedito al dirigente di raggiungere un determinato target.  

Risultano ancora “in aggiornamento” alcuni indicatori collegati a piattaforme o a sistemi di raccolta dati non direttamente gestiti dal Ministero.  

Riteniamo che tale organizzazione della piattaforma, insieme alla possibilità di interazione – seppure indiretta – con il valutatore, sia un elemento di garanzia, su cui abbiamo molto insistito, per una valutazione che tenga pienamente conto della complessità del lavoro nello specifico contesto scolastico. 

In considerazione dell’attivazione della piattaforma oltre i tempi previsti dal Sistema e dell’assenza ancora di alcuni dati, l’ANP coglierà l’occasione offerta dall’incontro di informazione che avrà luogo al MIM giovedì 31 luglio per chiedere di prolungarne l’apertura fino al 30 settembre, così da consentire ai colleghi di poter lavorare con tempi congrui e distesi.    

Organici dirigenti scolastici 2026/2027

Organici dirigenti scolastici 2026/2027: migliori prospettive per mobilità e immissioni in ruolo

È stato pubblicato il decreto interministeriale n. 124 del 30 giugno 2025, a firma del Ministro dell’istruzione e del merito e del Ministro dell’economia e delle finanze, che definisce l’organico dei dirigenti scolastici per l’anno scolastico 2026/2027. 

Ricordiamo che, in applicazione delle nuove norme sul dimensionamento delle istituzioni scolastiche previste dall’art. 1, c. 557 della legge 29 dicembre 2022, n. 197, il decreto interministeriale n. 127 del 30 giugno 2023 aveva così fissato il numero di istituzioni scolastiche autonome e, di conseguenza, l’organico dei dirigenti scolastici, per tutto il triennio 2024-2027: 

– n. 7461 dirigenti per il 2023/2024 

– n. 7401 per il 2025/2026 

– n. 7309 per il 2026/2027.  

Quest’ultima previsione è stata aggiornata – incrementandola – per tenere conto dei recenti dati sul tasso di natalità che continua a diminuire ma in misura inferiore a quanto prospettato nel 2023. 

Il nuovo decreto, infatti, fissa a 7389 la consistenza dell’organico per il 2026/2027, cioè ottanta posti in più rispetto alla previsione iniziale e soltanto dodici in meno rispetto a quella dell’organico dell’anno scolastico 2025/2026. Il numero delle istituzioni scolastiche, inoltre, resterà invariato nella maggior parte delle regioni, con piccole riduzioni solo in Campania, Emilia-Romagna, Sardegna, Toscana e Umbria (2 posti in meno a regione) nonché in Piemonte e nelle scuole con insegnamento in lingua slovena del Friuli-Venezia Giulia (un posto in meno).  

A parere dell’ANP gli effetti del “nuovo” organico sull’anno scolastico 2026/2027 saranno positivi sotto diversi profili: 

  • il dimensionamento sarà più graduale, riducendo il numero di istituzioni scolastiche soggette ad accorpamenti e fusioni e il numero di dirigenti “perdenti posto” 
  • aumenteranno i posti disponibili per la mobilità e il reclutamento dei dirigenti scolastici. In proposito, l’ANP chiede fin d’ora che si continui a destinare il 100% dei posti disponibili alla mobilità interregionale 
  • nel 2026/2027 molte graduatorie del concorso ordinario saranno esaurite e ciò favorirà la mobilità verso le regioni centro-meridionali. Inoltre, la sostanziale conferma dell’organico consentirà un più agevole esaurimento delle graduatorie delle regioni settentrionali 
  • un sostanzioso numero di dirigenti potrebbe essere immesso dalla graduatoria del concorso riservato 
  • verranno attenuate le negative conseguenze dell’innalzamento dell’età pensionabile che quest’anno ha pesantemente limitato il numero dei posti disponibili per la mobilità interregionale, frustrando le aspettative di tanti colleghi che speravano di rientrare nelle loro regioni dopo anni di servizio a grande distanza da casa e affetti. 

La lentezza con cui cala il tasso di natalità lascia ben sperare anche per la definizione degli organici per gli anni scolastici successivi al 2026/2027.  

Infatti, se tale rallentamento sarà confermato, ciò favorirà ancora di più sia lo scorrimento delle graduatorie dei concorsi sia la mobilità interregionale. Le graduatorie del concorso ordinario, in particolare, saranno ben presto esaurite, lasciando spazio alle immissioni dal concorso riservato.  

Migliori prospettive, quindi, per i colleghi che attendono il passaggio nei ruoli della dirigenza e per quelli che vogliono rientrare presso le regioni di provenienza.  

Ribadiamo una volta di più che il 100% dei posti disponibili – e non il 60% stabilito dal CCNL – resta lo strumento più efficace per consentire un concreto piano di rientro dei dirigenti fuori regione. 

48.500 assunzioni docenti non cancellano precariato nella scuola

48.500 assunzioni docenti non cancellano precariato nella scuola

Roma, 14 luglio 2025 – “Il ministro dell’Istruzione e del merito, Giuseppe Valditara, firma il decreto per immettere in ruolo 48.500 docenti, tra posti comuni e di sostegno. Resta la piaga delle decine di migliaia di posti liberi soprattutto sul sostegno, che rendono ancora più incoerenti le parole del ministro sull’attenzione dedicata ai ragazzi più fragili. Sulle assunzioni di educatori e personale Ata, che rappresentano oltre un terzo degli operatori scolastici, un silenzio eloquente” si legge in una nota della Federazione Lavoratori della Conoscenza CGIL.

“In sintesi – continua la nota -, poco più di 48 mila immissioni in ruolo, a fronte di oltre 90 mila posti liberi in organico di diritto tra docenti, educatori e Ata. A questo si aggiungono, i circa 160 mila posti autorizzati in organico di fatto, che continueranno a essere coperti da precari, e i contratti di supplenza che il prossimo anno scolastico, così come per il precedente, saranno oltre 250 mila. Misure che confermano un andazzo dannoso per le alunne e gli alunni, privati della continuità didattica, e per la scuola e il lavoro che non possono essere fondati sulla precarietà”.

Per la FLC CGIL: “Occorre prioritariamente dare stabilità, ponendo fine allo scandalo dei posti autorizzati in deroga di anno in anno, e rivedere i sistemi di reclutamento dei docenti, ad oggi farraginosi con la sovrapposizione di diverse procedure concorsuali da gestire in tempi eccessivamente stretti”.

“Rivendichiamo le immissioni in ruolo su tutti i posti vacanti e disponibili, la stabilizzazione dei posti di sostegno in deroga, l’implementazione degli organici docenti e Ata per dare prospettive certe a chi, da anni, in condizione di precarietà, garantisce il funzionamento delle scuole. Il Ministero, al contrario, è restio a programmare un piano di lungo respiro per sradicare il lavoro precario” conclude la nota.

Decreto monocratico presidenziale n. 3845/2025

ISCRIZIONE PERCORSI INDIRE DM N 77/2025 .IL TAR LAZIO SEZ.IV BIS CON DECRETO MONOCRATICO SOSPENDE IL DINIEGO DI RINUNCIA DEL MINISTERO: IL RICORRENTE HA IL DIRITTO AI PERCORSI ATTESO CHE LA SOSPENSIONE GIA’ DISPOSTA SULL’ISTANZA DI RICONOSCIMENTO DOPO IL 1 GIUGNO 2024, FA RITENERE PENDENTE LA DOMANDA DI RICONOSCIMENTO

Di grande interesse il decreto monocratico presidenziale n°3845/2025 di poco fa che accoglie l’istanza cautelare formulata dell’Avv. Maurizio Danza Prof. Di Diritto della Comunità Europea -Università Teseo.

Il ricorso è stato presentato per l’annullamento e previa sospensione dell’efficacia,

1) del diniego di rinuncia alla istanza di riconoscimento del titolo estero per la partecipazione ai percorsi di specializzazione di sostegno, inviata ai sensi dell’art.7 della Legge n°106/2024 e art.5 D.M. n°77/2025 , pervenuto alla ricorrente in data 03/07/2025 , dalla pec del Ministero Istruzione e Merito “rinuncia.sostegnoestero@postacert.istruzione.it” , presupposto della iscrizione ai percorsi dell’Universita ECampus entro il 17 luglio 2025

2) del decreto interministeriale n. 77 del 24/04/2025, ivi compresi i relativi allegati, a firma del Ministero dell’Istruzione e del Merito, avente ad oggetto “Percorsi di specializzazione per le attività di sostegno didattico agli alunni con disabilità attivati ai sensi dell’articolo 7 del decreto-legge 31 maggio 2024, n. 71, convertito, con modificazioni, dalla legge 29 luglio 2024, n. 106”, nella parte in cui è inteso in senso escludente del ricorrente ;

3) dell’avviso n. 21907 del 04/06/2025, a firma del Ministero dell’Istruzione e del Merito, ad oggetto le modalità e le tempistiche per l’espressione della rinuncia alla domanda di riconoscimento del titolo estero sul sostegno, ai fini della partecipazione ai percorsi INDIRE/Università, e relativi allegati, ove intesi in senso escludente per il ricorrente ;

4) nonché delle FAQ, a firma del Ministero dell’Istruzione e del Merito, pubblicate sul sito istituzionale, nella parte in cui escludono il ricorrente dalla partecipazione ai percorsi INDIRE/UNIVERSITA’ e a cui fa riferimento il Ministero Istruzione nelle comunicazioni ancorchè non note;

Questo il contenuto del decreto Presidenziale monocratico della Dott.ssa Biancofiore:

Visti il ricorso e i relativi allegati;

Vista l’istanza di misure cautelari monocratiche proposta dalla ricorrente, ai sensi dell’art. 56 cod. proc. amm.;

Considerato che il provvedimento ministeriale di rigetto del riconoscimento è stato sospeso in via cautelare;

Considerato quindi che la domanda di riconoscimento deve – allo stato degli atti – intendersi ancora pendente;

Considerato che la ricorrente risulta aver ritualmente rinunciato alla domanda relativa al riconoscimento del titolo estero su sostegno, come necessario alla richiesta di partecipazione al percorso Indire secondo quanto previsto dal D.L. 31.5.2024 n.71 e dal decreto interministeriale n. 77/2025;

P.Q.M.

ACCOGLIE LA DOMANDA CAUTELARE AI FINI DELL’AMMISSIONE CON RISERVA AI PERCORSI INDIRE.

Valutazione dei dirigenti scolastici

Come noto, con il D.M. n. 47 del 12 marzo 2025, è stato adottato il Sistema nazionale di valutazione dei risultati dei dirigenti scolastici. Tale sistema rappresenta un importante passo verso il riconoscimento e la valorizzazione della professionalità dirigenziale, attraverso la misurazione dei risultati individuali e dei comportamenti organizzativi e professionali. Tuttavia, la sua implementazione pratica sta evidenziando alcune criticità che a nostro avviso vanno risolte quanto prima possibile. 

Durante l’incontro del 26 maggio scorso, l’Amministrazione aveva annunciato che nel giro di un mese avrebbe indicato ai dirigenti scolastici i dati su ciascun obiettivo dell’Allegato A di cui al Decreto interdipartimentale n. 616 del 26 marzo 2025 nonché reso loro disponibili le funzioni di inserimento nella piattaforma di eventuali evidenze. Tuttavia, ad oggi, tale piattaforma presenta solo gli obiettivi, gli indicatori e i target già individuati dal suddetto decreto, ma non consente ancora ai colleghi “di integrare le informazioni presenti con evidenze, con riferimento ai singoli obiettivi specifici assegnati al fine di argomentare su eventuali aspetti ostativi al raggiungimento dei target previsti ovvero per rappresentare evidenze positive inerenti al raggiungimento degli obiettivi assegnati.” 

Inoltre, non risulta automatizzata l’integrazione dei dati provenienti da altri sistemi informativi, nonostante fosse stata ritenuta di agevole realizzazione. Sempre nel medesimo incontro, l’ANP aveva previsto che, non risultando identificabili a priori le piattaforme da cui estrarre alcuni elementi come, a titolo di esempio, l’innovazione didattica, si sarebbe verificata una dilatazione eccessiva dei tempi di implementazione della piattaforma. Ma, soprattutto, ne sarebbe derivata una esagerata compressione dei tempi a disposizione dei dirigenti scolastici per integrarla con evidenze a loro favore. Ancora una volta potrebbe presentarsi una situazione simile a quella da noi denunciata nel comunicato del 3 luglio

Tale scenario, peraltro, rischia anche di ritardare il pagamento della retribuzione di risultato per l’anno scolastico 2024/25 – un anno già negativamente segnato dalle note traversie burocratiche subite dal relativo CCNI – in stridente contrasto con gli standard di efficienza e tempestività costantemente richiesti ai dirigenti scolastici.  

Dirigenti che, lo ricordiamo, attendono anche la retribuzione relativa alle reggenze e quella di risultato del 2023/24. Compensi loro spettanti per preciso obbligo contrattuale. 

Inoltre, sempre secondo le previsioni del Sistemaadottato con il D.M. n. 47/2025, dovrà essere adottato entro il mese di luglio 2025 il nuovo decreto interdipartimentale di definizione degli obiettivi nazionali per l’anno scolastico 2025/26. 

L’ANP, pertanto, chiede all’Amministrazione: 

  • di attivare tempestivamente tutte le sezioni della piattaforma  
  • di avviare quanto prima l’informazione e il confronto sui nuovi obiettivi affinché i colleghi abbiano piena contezza delle modalità con cui avverrà la valutazione relativa all’anno scolastico 2025/26 fin dal suo primo giornoA tali obiettivi, peraltro, si aggiungerà quello regionale, non previsto in via eccezionale per il solo 2024/25  

L’ANP intende mantenere un dialogo costruttivo con l’Amministrazione al fine di garantire un’attuazione efficace del sistema di valutazione ma, al contempo, vigilerà sull’evolversi della situazione. 

Non possiamo fare a meno di ribadire, infatti, l’importanza di rispettare i tempi stabiliti e di assicurare condizioni operative sostenibili a tutti i nostri colleghi, in linea con il riconoscimento della dignità e del valore professionale della categoria nonché in coerenza con la missione dell’ANP. 

Dati adesione Sciopero 20 giugno 2025

Ministero dell’Istruzione e del Merito
Ufficio di Gabinetto

COMPARTO E AREA ISTRUZIONE E RICERCA
Settore scuola

Sciopero generale per l’intera giornata del 20 giugno 2025 proclamato da CUB, SGB, USB, con adesione di CUB PI, USB PI, S.B.M., FLAI e FISI, e SI COBAS. Dati definitivi di adesione

In ottemperanza a quanto previsto dalla Legge n. 146/1990, si comunicano i dati definitivi di adesione allo sciopero del personale digitati dalle istituzioni scolastiche nell’apposito programma di rilevazione presente sul portale SIDI.

A tal proposito risulta che i dati definitivi dello sciopero in questione sono i seguenti:
– le scuole che hanno comunicato i dati di adesione sono state n. 4.864
su un totale di n. 7.796 (62,39%) comprese le istituzioni scolastiche
di Trento e Bolzano.
– per quanto attiene il personale, gli aderenti allo sciopero sono stati n.
2.749, pari allo 0,42% delle n. 659.207 unità di personale tenuto al
servizio. Questo numero non comprende le n. 93.892 unità di
personale assente per altri motivi (es: malattia, ferie, permesso,
etc…).

Sentenza n. 12472 del 24 giugno 2025 del TAR Lazio sez. III bis

IL TAR LAZIO SEZ.III BIS ANNULLA IL DECRETO DI DINIEGO SULLA CLASSE A026 MATEMATICA, CONDANNANDO IL MINISTERO ISTRUZIONE A VALUTARE NEI PROCEDIMENTI DI RICONOSCIMENTO NON SOLO IL PERCORSO FORMATIVO ESTERO MA ANCHE TUTTE LE ESPERIENZE (ABILITATIVE, FORMATIVE, PRATICHE), E I TITOLI ITALIANI DI OGNI GENERE VALUTABILI.

Di notevole interesse la sentenza n° 12472 del 24 giugno 2025 del TAR Lazio sez. III bis di accoglimento del ricorso patrocinato dall’Avv. Maurizio Danza, Prof. Diritto della Comunità Europea della Università Teseo che sancisce l’obbligo del Ministero di dover in sede di valutazione delle istanze di riconoscimento, non limitarsi al titolo abilitativo estero, ma estendere l’istruttoria anche il complesso delle esperienze formative allegate alla istanza .

Ad avviso dell’Avv. Maurizio Danza-“ si tratta di una sentenza di particolare importanza, atteso che finalmente l’orientamento giurisprudenziale del Tar Lazio applicabile con riferimento ai procedimenti ad oggetto il riconoscimento delle classi di concorso previste dal sistema di corrispondenza tra titoli di studio e classi di concorso di cui al Dpr n°19/2016 e dal D.M. n°259/2017, apre ad una valutazione più ampia  che non si limita al percorso formativo maturato all’estero e alla denominazione risultante dalla certificazione finale ritenuta risolutiva  spesso negativamente come nel passato dalla magistratura, ma che obbliga il Ministero dell’Istruzione e Merito ad una ponderata valutazione complessiva “del compendio di esperienze formative, abilitative e pratiche” ovunque maturate nel contesto applicativo della Direttiva UE n°36/2005 e a maggior ragione, anche in Italia.

Nel caso di specie infatti, il Collegio giudicante, ha evidenziato la violazione dell’art. 10 bis della l. n. 241/1990, in quanto il Ministero non aveva considerato in alcun modo le difese procedimentali contenente elementi sostanziali evincibili dalla documentazione allegata dal ricorrente, a dimostrazione dell’esperienza maturata con riferimento a tale classe di concorso.

Ad avviso del Collegio della sez. III BIS, “Tale tesi è avvalorata dal Tar Lazio come si evince dalla motivazione “alla luce delle sentenze di Adunanza Plenaria del dicembre 2022 (i.e. nn. 18, 19, 20, 21 e 22 del 28-29 dicembre 2022), nonché della giurisprudenza unionale (i.a. Corte di giustizia UE sentenze: 2 marzo 2023, causa C-270/21, A (Insegnante di scuola materna); 3 marzo 2022, causa C-634/20, Sosiaali- ja terveysalan lupa- ja valvontavirasto – Formazione in medicina generale; 8 luglio 2021, causa C-166/20, Lietuvos Respublikos sveikatos apsaugos ministerija; 6 ottobre 2015, causa C-298/14, Brouillard).

Le esperienze, di ogni genere (abilitative, formative, pratiche), valutabili nei procedimenti di riconoscimento, non sono soltanto quelle conseguite nello Stato membro che ha rilasciato l’abilitazione, o nell’ultimo Stato membro in cui è stato acquisito un titolo (di qualsiasi genere), perché ciò sarebbe contrario ai principi unionali di libera circolazione (cfr. sentenze Corte di giustizia UE 7 maggio 1991, causa C-340/89, Vlassopoulou; 13 novembre 2003, causa C313/01, Morgenbesser; 8 luglio 1999, causa C-234/97, Fernández de Bobadilla; 22 gennaio 2002, causa C-

31/00, Dreessen).

Del resto, autorevole dottrina ha evidenziato come in tali casi si vada “oltre il trattamento nazionale”, e che l’Unione è fondata su un nuovo tipo di Trattato che costituisce un ordinamento giuridico di cui sono attori non solo gli Stati membri ma anche i cittadini ed i privati in generale.

L’Amministrazione ha peraltro piena consapevolezza di quanto sopra atteso che ha di recente affermato che non può ricorrere a mezzi di intelligenza artificiale, salva la riserva di umanità, al fine di superare le sue inefficienze nella gestione dei procedimenti di riconoscimento, perché sussisterebbe la: “necessità di valutare l’esperienza prestata dall’istante sulla specifica classe di concorso per la quale chiede il riconoscimento del titolo estero. Per procedere in tal senso, occorre analizzare lo stato matricolare isolando l’eventuale attività di docenza sulla specifica disciplina di interesse e tenerne conto unitamente al percorso formativo svolto per valutare l’idoneità della complessiva preparazione e provvedere all’accoglimento, pieno o subordinato a misure compensative, oppure al rigetto.” (cfr. ordinanza 24 aprile 2025, n. 8066).

Pertanto risulta violato l’art. 10 bis della l. n. 241/1990, in quanto il Ministero non ha considerato in alcun modo le difese procedimentali della parte istante.

Il ricorso va dunque accolto quanto alle doglianze, inserite in varia forma nei diversi motivi di ricorso, che evidenziano la violazione dei principi di cui alle sentenze di Adunanza plenaria sopra ricordate e la violazione delle regole in tema di “preavviso di rigetto” e corollario obbligo di motivazione.

Sciopero 20 giugno 2025

Ministero dell’Istruzione e del Merito

Ufficio di Gabinetto

Avviso n. 28 del 13 giugno 2025

AVVISO DI SCIOPERO

Si comunica che, per l’intera giornata del 20 giugno 2025, le Confederazioni sindacali CUB, SGB, USB, con adesione di CUB PI, USB PI, S.B.M., FLAI e FISI, e il sindacato SI COBAS hanno proclamato uno sciopero generale di tutte le categorie pubbliche e private.


Area e Comparto Funzioni Centrali – Sciopero generale nazionale per l’intera giornata del 20 giugno 2025, riguardante tutte le categorie pubbliche e private. (prot. n. 22921 del 13/06/2025)

Adesione sciopero 23 e 24 maggio 2025

Ministero dell’Istruzione e del Merito

Ufficio di Gabinetto

COMPARTO ISTRUZIONE E RICERCA

Settore scuola

Sciopero proclamato dalla Confederazione CSLE e CONALPE per le intere giornate del 23 e 24 maggio 2025.

Dati definitivi di adesione

In ottemperanza a quanto previsto dalla Legge n. 146/1990, si comunicano i dati definitivi di adesione allo sciopero del personale docente e ATA, digitati dalle istituzioni scolastiche nell’apposito programma di rilevazione presente sul portale SIDI.

A tal proposito risulta che i dati definitivi dello sciopero in questione sono i seguenti:

Intera giornata del 23 maggio:

– le scuole che hanno comunicato i dati di adesione sono state n. 5.619 su un totale di n. 7.796 (72,08%) comprese le istituzioni scolastiche di Trento e Bolzano.

– per quanto attiene il personale, gli aderenti allo sciopero sono stati n. 7.276, pari allo 0,91% delle n. 801.353 unità di personale tenuto al servizio. Questo numero non comprende le n. 95.407 unità di personale assente per altri motivi (es: malattia, ferie, permesso, etc…).

Intera giornata del 24 maggio:

– le scuole che hanno comunicato i dati di adesione sono state n. 3.170 su un totale di n. 7.796 (40,66%) comprese le istituzioni scolastiche di Trento e Bolzano.

– per quanto attiene il personale, gli aderenti allo sciopero sono stati n. 1.617, pari allo 0,43% delle n. 375.068 unità di personale tenuto al servizio. Questo numero non comprende le n. 64.762 unità di personale assente per altri motivi (es: malattia, ferie, permesso, etc…).

Sostegno, Tar Lazio nega legittimità a ricorrere

Scuola, sostegno, FLC CGIL: Tar Lazio nega legittimità a ricorrere del sindacato. Non ci fermeremo

Roma, 26 maggio – Il TAR del Lazio ha dichiarato inammissibile il ricorso presentato della FLC CGIL per l’annullamento del decreto ministeriale 32/2025 sulla continuità dei docenti a tempo determinato su posto di sostegno.

Per la FLC CGIL“si tratta di una decisione inspiegabile e inaccettabile, in quanto il Tar non è entrato nel merito della questione, sostenendo che le organizzazioni sindacali ricorrenti non siano legittimate ‘ad agire in giudizio quando la questione non riguarda un interesse omogeneo dell’intera categoria, ma può dividere i docenti in posizioni contrastanti’”.

“La nostra organizzazione invece, ribadisce netta contrarietà verso una norma non rispondente ai bisogni delle alunne e degli alunni con disabilità e che è essa stessa divisiva, perché lede i diritti dei lavoratori precari. Intendiamo perciò, conclude il sindacato di categoria, proseguire con forza nell’azione di contrasto a tale provvedimento”.

Sciopero 23 e 24 maggio 2025

Ministero dell’Istruzione e del Merito

Ufficio di Gabinetto

AVVISO DI SCIOPERO

Aggiornamento dell’avviso n. 23 pubblicato il 16 maggio 2025 a seguito dell’intervento della Commissione di Garanzia

Si comunica che, per le intere giornate del 23 e 24 maggio 2025, le Confederazioni CSLE e CONALPE hanno proclamato uno sciopero del personale docente e Ata, a tempo determinato e indeterminato, delle scuole di ogni ordine e grado.

Di seguito all’intervento della Commissione di garanzia, le predette Confederazioni hanno precisato, con comunicazione del 22 maggio 2025, che per le scuole della Città di Livorno lo sciopero è limitato alla sola giornata del 24 maggio.

Adesione Sciopero 7 maggio 2025

Avviso prot. n. 24 del 22 maggio 2025

Ministero dell’Istruzione e del Merito
Ufficio di Gabinetto
COMPARTO ISTRUZIONE E RICERCA
Settore scuola

Sciopero per l’intera giornata del 7 maggio 2025 proclamato da Cobas Scuola Sardegna (con adesione del FISI, del Sindacato Sociale di Base, dei Cobas scuola – sede di Grosseto, dei Cobas scuola di Cagliari e dei Cobas scuola Umbria) e Cobas scuola.

Dati definitivi di adesione

In ottemperanza a quanto previsto dalla Legge n. 146/1990, si comunicano i dati definitivi di adesione allo sciopero del personale docente, dirigente, educativo e ATA, digitati dalle istituzioni scolastiche nell’apposito programma di rilevazione presente sul portale SIDI.

A tal proposito risulta che i dati definitivi dello sciopero in questione sono i seguenti:

• le scuole che hanno comunicato i dati di adesione sono state n. 5.467 su un totale di n. 7.796 (70,13%) comprese le istituzioni scolastiche di Trento e Bolzano.

• per quanto attiene il personale, gli aderenti allo sciopero sono stati n. 6.911, pari allo 0,64% delle n. 1.079.023 unità di personale tenuto al servizio. Questo numero non comprende le n. 69.720 unità di personale assente per altri motivi (es: malattia, ferie, permesso, etc…).


Avviso prot. n. 25 del 22 maggio 2025

Ministero dell’Istruzione e del Merito
Ufficio di Gabinetto
COMPARTO ISTRUZIONE E RICERCA
Settore scuola

Sciopero breve del 7 maggio 2025 proclamato da SGB, CUB SUR, Unicobas Scuola&Università.
Dati definitivi di adesione

In ottemperanza a quanto previsto dalla Legge n. 146/1990, si comunicano i dati definitivi di adesione allo sciopero del personale docente e ATA, digitati dalle istituzioni scolastiche nell’apposito programma di rilevazione presente sul portale SIDI.
A tal proposito risulta che i dati definitivi dello sciopero in questione sono i seguenti:
• le scuole che hanno comunicato i dati di adesione sono state n. 4.781 su un totale di n. 7.796 (0,27%) comprese le istituzioni scolastiche di Trento e Bolzano.
• per quanto attiene il personale, gli aderenti allo sciopero sono stati n. 1.843, pari allo 0,27% delle n. 685.532 unità di personale tenuto al servizio. Questo numero non comprende le n. 59.047 unità di personale assente per altri motivi (es: malattia, ferie, permesso, etc…).