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Global Money Week

“Proteggi il tuo denaro, metti al sicuro il tuo futuro”è il tema della dodicesima edizione della Global Money Week che quest’anno ha l’obiettivo di sottolineare l’importanza di adottare un approccio responsabile e informato nell’utilizzo di servizi e strumenti finanziari online.
Su richiesta dell’OCSE e per conto della Banca d’Italia, il Comitato per la programmazione e il coordinamento delle attività di educazione finanziaria (Comitato Edufin), di cui il Ministero dell’Istruzione e del Merito fa parte, coordina la Global Money Week, una settimana dedicata alla sensibilizzazione sulla cultura finanziaria.
Il Comitato Edufin invita pertanto associazioni, istituzioni, fondazioni, pubbliche amministrazioni, università e ogni altra organizzazione che voglia impegnarsi nel campo dell’educazione finanziaria, a partecipare alla manifestazione con iniziative di sensibilizzazione indirizzate ai giovani.
Sul sito del Comitato Edufin www.quellocheconta.gov.itfino al 28 febbraio è possibile presentare le candidature per organizzare eventi e iniziative in tutta Italia.
È a cura del Comitato l’attività di riconoscimento delle proposte provenienti da soggetti pubblici o privati, meritevoli di essere incluse nel programma della Global Money Week. Saranno accolte tutte le candidature che rispettino i requisiti previsti nelle Linee Guida disponibili sul sito del Comitato.
I progetti approvati saranno raccolti in un calendario ufficiale della GMW e ne verrà data comunicazione alle scuole.

Giornata mondiale contro il Razzismo

Il 21 marzo si celebra la Giornata Mondiale contro il Razzismo, indetta dalla Nazioni Unite in ricordo del massacro di Sharpeville del 1960


Giornata mondiale della Sindrome di Down

Il 21 marzo si celebra il World Down Syndrome Day (WDSD), la Giornata Mondiale della Sindrome di Down, sancita ufficialmente da una risoluzione dell’ONU.


Pi Greco Day

Pi Greco Day, il 14 marzo la celebrazione della Giornata Internazionale della Matematica

Anche quest’anno il 14 marzo sarà dedicato al “Pi Greco Day”, la Giornata Internazionale della Matematica. Il Ministero dell’Istruzione e del Merito festeggia l’evento dedicato alla costante matematica più famosa, con l’obiettivo di testimoniare il quotidiano impegno della scuola per sensibilizzare e avvicinare gli studenti allo studio di tutte le materie scientifiche.

La prima celebrazione del “Pi Greco Day” si tenne nel 1988 all’Exploratorium di San Francisco, per iniziativa del fisico statunitense Larry Shaw, in seguito insignito del titolo di “Principe del Pi Greco”.

Quest’anno gli studenti italiani potranno cimentarsi nella risoluzione di quesiti online e scoprire curiosità su Pi Greco attraverso i canali social del MIM, anche con attività di gruppo in classe, guidati dai propri docenti. Le attività online potranno essere visualizzate per tutta la giornata del 14 marzo 2024.

L’iniziativa è organizzata dalla Direzione generale per gli ordinamenti scolastici, la valutazione e l’internazionalizzazione del sistema nazionale di istruzione del MIM, con il contributo scientifico del Dipartimento di Biotecnologie Molecolari e Scienze per la Salute dell’Università di Torino.


Nota 13 marzo 2024, AOODGOSV 10470
Celebrazione Giornata Internazionale della Matematica PiGreco – day. 14 marzo 2024

Nota 13 marzo 2024, AOODGOSV 10470

Ministero dell ’istruzione e del merito
Dipartimento per il sistema educativo di istruzione e formazione
Direzione generale ordinamenti scolastici, valutazione e internazionalizzazione del sistema nazionale di istruzione – Ufficio I

Agli Uffici Scolastici Regionali Loro sedi
Al Sovrintendente Scolastico per la scuola in lingua italiana della provincia di Bolzano Bolzano
Al Dirigente del Dipartimento Istruzione della provincia di Trento Trento
Al Direttore dell’IPRASE TRENTINO Rovereto
All’Intendente Scolastico per la scuola italiana in lingua tedesca Bolzano
All’Intendente Scolastico per la scuola italiana in lingua ladina Bolzano
Al sovrintendente agli Studi della Regione Autonoma della Valle d’Aosta Aosta
Ai Dirigenti degli Istituti di ogni ordine e grado Statali e Paritari Loro Sedi
E p.c. Al Capo Dipartimento per il sistema educativo di istruzione e formazione SEDE
All’Ufficio Stampa SEDE

Oggetto: Celebrazione Giornata Internazionale della Matematica PiGreco – day. 14 marzo 2024.

Giornata internazionale della donna

L’8 marzo ricorre la Giornata internazionale della donna, con la quale si celebrano le conquiste sociali, economiche, culturali e politiche conseguite dalle donne in tutto il mondo e che rappresenta un’occasione per riflettere sugli ostacoli legislativi e culturali che spesso rallentano la piena attuazione della parità di genere.


Il Ministero dell’Istruzione e del Merito celebra la Giornata internazionale della donna con un’esposizione di libri dedicati alla poesia al femminile, tutti di pertinenza della Biblioteca ministeriale “Luigi De Gregori”. L’iniziativa è organizzata in occasione della ricorrenza internazionale dell’8 marzo, istituita dall’Onu con la Risoluzione 32/142 del 16 dicembre 1977. I testi saranno esposti dall’8 marzo e fino alla fine del mese, dal lunedì al venerdì, dalle 9.00 alle 13.00 e dalle 14.00 alle 15.00, nella Sala di Lettura della Biblioteca.

Il cuore dell’esposizione è dedicato alle poetesse italiane del XVI e XVIII secolo: le rime in stile petrarchesco di Vittoria Colonna e di Faustina Maratti sono contenute nella pregevole raccolta “Parnaso italiano ovvero Raccolta de’ Poeti classici italiani” editore Antonio Zatta, Venezia 1784, testo adornato da incisioni in rame. Le rime della poetessa Isabella di Morra sono invece presentate da Benedetto Croce nella sua raccolta letteraria “Vite di avventure di fede e di passione”, ed. Laterza, Bari 1936. Arricchirà l’iniziativa un saggio di Francesco De Sanctis dedicato alla Beatrice di Dante ed edito in formato tascabile del 1914 (casa editrice Morano, Napoli).

La Biblioteca “Luigi De Gregori” è collocata al piano terreno del Palazzo dell’Istruzione, in Viale di Trastevere 76/A, a Roma. L’accesso per il pubblico esterno è in via Dandolo 3. Per il personale del Ministero dell’Istruzione e del Merito non occorre prenotazione.

Per informazioni e prenotazioni è possibile scrivere a biblioteca@istruzione.it.

Nota 8 marzo 2024, AOODGSIP 818

Ministero dell’istruzione e del merito
Dipartimento per il sistema educativo di istruzione e di formazione
Direzione generale per lo studente, l’inclusione e l’orientamento scolastico
Ufficio II

Ai Direttori Generali Uffici Scolastici Regionali
Al Sovrintendente Scolastico per la Provincia di Bolzano
Al Sovrintendente Scolastico per la Provincia di Trento
All’Intendente Scolastico per la Scuola in lingua tedesca
All’Intendente Scolastico per la Scuola in località Ladine
Al Sovrintendente per gli Studi della Regione Valle d’Aosta
Ai Dirigenti Scolastici di tutte le Istituzioni Scolastiche di ogni ordine e grado LORO SEDI
e, p. c. Alla Segreteria del Ministro All’Ufficio di Gabinetto
Al Capo Dipartimento del Dipartimento per il sistema educativo di istruzione e di formazione

OGGETTO: 8 marzo, Giornata internazionale della donna – Il mese delle STEM.

Nota 8 marzo 2024, AOOGABMI 43547

Il Ministro dell’istruzione e del merito

Ai Dirigenti e ai Coordinatori didattici delle istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado del sistema nazionale di istruzione
Ai Direttori generali e ai Dirigenti titolari degli Uffici scolastici regionali
Al Sovrintendente scolastico per la scuola in lingua italiana e agli Intendenti scolastici per la scuola in lingua tedesca e in lingua ladina della Provincia autonoma di Bolzano
Al Dirigente generale del Dipartimento istruzione e cultura della Provincia autonoma di Trento
Al Sovrintendente scolastico per la Regione Valle d’Aosta

Oggetto: 17 marzo – “Giornata dell’Unità nazionale, della Costituzione, dell’Inno e della Bandiera”.

Nota 7 marzo 2024, AOODPIT 1291

Ministero dell’istruzione e del merito
Dipartimento per il sistema educativo di istruzione e formazione

Ai Direttori degli Uffici Scolastici Regionali
Al Sovrintendente Scolastico per la provincia di BOLZANO
All’Intendente Scolastico per la Scuola in lingua tedesca BOLZANO
All’ Intendente Scolastico per le Scuole delle località ladine BOLZANO
Al Dirigente del Dipartimento Istruzione per la Provincia Autonoma di TRENTO
Al Sovrintendente agli Studi della Valle d’Aosta AOSTA
Ai Dirigenti scolastici delle Istituzioni scolastiche statali e paritarie di ogni ordine e grado LORO SEDI
e, p.c.: Al Capo Dipartimento per la Programmazione e la gestione delle risorse umane, finanziarie strumentali
Ai Direttori Generali delle Direzioni Generali del Dipartimento per il sistema educativo di istruzione e formazione
Al Comitato Nazionale per l’apprendimento pratico della Musica per tutti gli studenti LORO SEDI

Oggetto: Settimana nazionale della musica a scuola – XXXV Rassegna nazionale musicale delle Istituzioni scolastiche del primo e del secondo ciclo – in presenza a Bologna presso BolognaFiere – quartiere fieristico e on line sul sito INDIRE https://lamusicaunisce.indire.it/, dal giorno 6 al giorno 11 maggio 2024

Legge 1 marzo 2024, n. 27

Legge 1 marzo 2024, n. 27

Istituzione della Giornata dell’Unità nazionale e delle Forze armate. (24G00044) 

(GU Serie Generale n.64 del 16-03-2024)

La Camera dei deputati ed il Senato della Repubblica hanno approvato;

IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA
Promulga la seguente legge:

Art. 1
Istituzione della Giornata dell’Unita’ nazionale e delle Forze armate

1. La Repubblica riconosce il giorno 4 novembre come Giornata dell’Unita’ nazionale e delle Forze armate.
2. La Giornata dell’Unita’ nazionale e delle Forze armate non determina gli effetti civili di cui alla legge 27 maggio 1949, n. 260.

Art. 2
Iniziative connesse alla celebrazione della Giornata dell’Unita’ nazionale e delle Forze armate

1. Per celebrare la Giornata di cui all’articolo 1, le istituzioni nazionali, regionali e locali e gli istituti scolastici di ogni ordine e grado, nel rispetto dell’autonomia scolastica, possono
promuovere e organizzare cerimonie, eventi, incontri, conferenze storiche, mostre fotografiche e testimonianze sui temi dell’Unita’ nazionale, della difesa della Patria, nonche’ sul ruolo delle Forze armate nell’ordinamento della Repubblica, anche con riferimento alle specificita’ storiche e territoriali.
2. Al fine di sensibilizzare gli studenti sul ruolo quotidiano che le Forze armate svolgono per la collettivita’ in favore della realizzazione della pace, della sicurezza nazionale e internazionale e della salvaguardia delle libere istituzioni e nei campi della pubblica utilita’ e della tutela ambientale, le iniziative degli
istituti scolastici sono volte a far conoscere le attivita’ alle quali concorrono le Forze armate nell’ambito del servizio nazionale della protezione civile, per fronteggiare situazioni di pubblica calamita’ e di straordinaria necessita’ e urgenza, in ambito umanitario, in caso di conflitti armati e nel corso delle operazioni di mantenimento e ristabilimento della pace e della sicurezza internazionale, e negli ambiti di prevenzione e di contrasto della criminalita’ e del terrorismo nonche’ di cura e soccorso ai rifugiati e ai profughi.

Art. 3
Clausola di invarianza finanziaria

1. Dall’attuazione della presente legge non devono derivare nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica. Le amministrazioni
interessate vi provvedono con le risorse umane, finanziarie e strumentali disponibili a legislazione vigente.

Art. 4
Entrata in vigore

1. La presente legge entra in vigore il giorno successivo a quello della sua pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale.

La presente legge, munita del sigillo dello Stato, sara’ inserita nella Raccolta ufficiale degli atti normativi della Repubblica italiana. E’ fatto obbligo a chiunque spetti di osservarla e di farla osservare come legge dello Stato.

Data a Roma, addi’ 1° marzo 2024

MATTARELLA

Meloni, Presidente del Consiglio dei ministri
Visto, il Guardasigilli: Nordio

N O T E
Avvertenza:
Il testo delle note qui pubblicato e’ stato redatto dall’amministrazione competente per materia, ai sensi dell’art. 10, comma 3, del testo unico delle disposizioni sulla promulgazione delle leggi, sull’emanazione dei decreti del Presidente della Repubblica e sulle pubblicazioni ufficiali della Repubblica italiana, approvato con decreto del Presidente della Repubblica 28 dicembre 1985, n. 1092, al solo fine di facilitare la lettura delle disposizioni di legge alle quali e’ operato il rinvio. Restano invariati il valore e l’efficacia degli atti legislativi qui trascritti.

Note all’art. 1:
– La legge 27 maggio 1949, n. 260, recante «Disposizioni in materia di ricorrenze festive.», e’ stata pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 124 del 31 maggio 1949.

Giorno del ricordo

Con la Legge 30 marzo 2004, n. 92, la Repubblica riconosce il 10 febbraio quale ‘Giorno del ricordo, al fine di conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell’esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra e della piu’ complessa vicenda del confine orientale’.


(Palazzo del Quirinale, 09/02/2024) Si è svolta al Palazzo del Quirinale, alla presenza del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, la celebrazione del “Giorno del Ricordo”.

La cerimonia, condotta dall’attrice Viola Graziosi, è stata aperta dalla proiezione del docufilm dal titolo “Kevina Jama – La Foiba Grande”, cui ha fatto seguito l’intervista alla protagonista  Alessandra Rivaroli.

Sono intervenuti il professor Giuseppe de Vergottini, Presidente della Federazione delle Associazioni degli Esuli Istriani, Fiumani e Dalmati,  lo storico Davide Rossi, professore di Storia e Tecnica delle costituzioni europee presso l’Università degli Studi di Trieste e il Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Antonio Tajani.

Viola Graziosi ha, quindi, letto un brano tratto dal libro “Chi ha paura dell’uomo nero” di Graziella Fiorentin e due estratti tratti dal libro “Bora. Istria, il vento dell’esilio” di Anna Maria Mori e Nelida Milani.

La Sig.ra Egea Haffner, la bambina ritratta nella foto simbolo dell’esodo, ha portato la sua testimonianza.

L’orchestra di archi del Conservatorio G. Tartini di Trieste ha eseguito l’Adagio dal Quartetto in Re maggiore op. 8 n. 1 di Luigi Boccherini e le arie “Italiana” e “Siciliana” dalla Suite n.3 “Antiche danze e arie” di Ottorino Respighi.

La cerimonia si è conclusa con il discorso del Presidente della Repubblica.

Erano presenti alla cerimonia il Presidente del Senato della Repubblica, Ignazio La Russa, il Presidente del Consiglio dei Ministri, Giorgia Meloni, il Presidente della Corte Costituzionale, Augusto Barbera, il Vice Presidente della Camera dei deputati, Fabio Rampelli, esponenti del Governo, del Parlamento, autorità civili e appartenenti  alle Associazioni degli esuli istriani, fiumani e dalmati.

In precedenza nella Sala degli Specchi, dopo l’indirizzo di saluto del Ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, il Presidente Sergio Mattarella, coadiuvato dal Ministro e dal Presidente della FederEsuli, ha  premiato le Scuole vincitrici del Concorso “10 febbraio – Un mondo e un passato. Storie dai luoghi di origine degli esuli giuliano-fiumano-dalmati”.


Intervento del Presidente della Repubblica

Rivolgo un saluto cordiale ai Presidenti del Senato, del Consiglio dei Ministri, della Corte costituzionale, al Vice Presidente della Camera, a tutti i presenti, agli Ambasciatori di Croazia e Slovenia, ai rappresentanti delle comunità italiane in Croazia e Slovenia.

Ringrazio, per il suo intervento, il Ministro Tajani, anche per le considerazioni che ha svolto sull’attualità e le prospettive.

Ringrazio il Presidente De Vergottini per la costante, impegnata, generosa opera che presta su questo fronte.

Ringrazio il Professor Rossi, le Signore Rivaroli e Haffner per le testimonianze commoventi che ci hanno recato. Sono lieto di incontrarle qui, di incontrare nuovamente la Signora Haffner qui al Quirinale.

Ringrazio molto la nostra conduttrice, Viola Graziosi, anche per le letture che ci ha donato e che hanno coinvolto tutti quanti questa mattina.

Ringrazio il brillante complesso dell’Orchestra Tartini.

Sono passati quasi ottant’anni dai terribili avvenimenti che investirono le zone del confine orientale e venti anni dall’istituzione del Giorno del Ricordo, deliberata dal Parlamento a larghissima maggioranza. Giorno dedicato alla tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell’esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra.

Lungo tempo è trascorso da quegli eventi ma essi sono emotivamente a noi vicini: questo consente – in una vicenda storica complessa e ancora soggetta a ricerche, dibattiti storiografici e politici – di stabilire dei punti fermi e di delineare alcune prospettive. 

In quelle martoriate ma vivacissime terre di confine, che da secoli ospitavano popoli, lingue, culture, alternando fecondi  periodi di convivenza a momenti di contrasto e di scontri, il secolo scorso ha riservato la tragica e peculiare sorte di vedere affiancati, a pochi chilometri di distanza – in una lugubre geografia dell’orrore – due simboli della catastrofe dei totalitarismi, del razzismo e del fanatismo ideologico e nazionalista: la Risiera di San Sabba, campo di concentramento e di sterminio nazista, e la Foiba di Basovizza, uno dei luoghi dove si esercitò la ferocia titina contro la comunità italiana.

Quel territorio, intriso di storie e di civiltà, condivise lo stesso tragico destino di molti Paesi dell’Europa centro-orientale, che – dopo la sconfitta del nazifascismo – si videro negate le aspirazioni alla libertà, alla democrazia e all’autodeterminazione a causa dell’instaurazione della dittatura comunista, imposta dall’Unione Sovietica. Milioni di persone, in qui Paesi, si videro allora espulse dalla terra che avevano abitato, costrette a mettersi in cammino alla ricerca di una nuova patria.

Un muro di silenzio e di oblio – un misto di imbarazzo, di opportunismo politico e talvolta di grave superficialità – si formò intorno alle terribili sofferenze di migliaia di italiani, massacrati nelle foibe o inghiottiti nei campi di concentramento, sospinti in massa ad abbandonare le loro case, i loro averi, i loro ricordi, le loro speranze, le terre dove avevano vissuto, di fronte alla minaccia dell’imprigionamento se non dell’eliminazione fisica.

Il nostro Paese, per responsabilità del fascismo, aveva contribuito a scatenare una guerra mondiale devastante e fratricida; e fu grazie anche al contributo dei civili e dei militari alla lotta di Liberazione e all’autorevolezza della nuova dirigenza democratica, che all’Italia fu risparmiata la sorte dell’alleato tedesco, il cui territorio e la cui popolazione vennero drammaticamente divisi in due. Questo, tuttavia, non evitò che le istanze legittime di tutela della popolazione italiana residente nelle zone del confine orientale fossero osteggiate, frustrate e negate.

Il nostro “muro di Berlino” – certamente ben minore per dimensioni ma con grande intensità delle sofferenze provocate – passava per il confine orientale, per la cortina di ferro che separava in due Gorizia, allontanando e smembrando territori, famiglie, affetti, consuetudini, appartenenze. 

Il nuovo assetto internazionale, venutosi a creare con la divisione in blocchi ideologici contrapposti, secondo la logica di Yalta, fece sì che passassero in secondo piano le sofferenze degli italiani d’Istria, di Dalmazia e di Fiume.

Furono loro a pagare il prezzo più alto delle conseguenze seguite alla guerra sciaguratamente scatenata con le condizioni del Trattato di pace che ne derivò.  

Dopo aver patito le violenze subite all’arrivo del regime di Tito, quei nostri concittadini, dopo aver abbandonato tutto, provarono sulla propria sorte la triste condizione di sentirsi esuli nella propria Patria. Fatti oggetto della diffidenza, se non dell’ostilità, di parte dei connazionali.

Le loro sofferenze non furono, per un lungo periodo, riconosciute. Un inaccettabile stravolgimento della verità che spingeva a trasformare tutte le vittime di quelle stragi e i profughi dell’esodo forzato, in colpevoli – accusati indistintamente di complicità e connivenze con la dittatura – e a rimuovere, fin quasi a espellerla, la drammatica vicenda di quegli italiani dal tessuto e dalla storia nazionale.

La ferocia che si scatenò contro gli italiani in quelle zone non può essere derubricata sotto la voce di atti, comunque ignobili, di vendetta o sommaria giustizia contro i fascisti occupanti; il cui dominio era stato – sappiamo – intollerante e crudele per le popolazioni slave, le cui istanze autonomistiche e di tutela linguistica e culturale erano state per lunghi anni negate e represse. 

Le sparizioni nelle foibe o dopo l’internamento nei campi di prigionia, le uccisioni, le torture commesse contro gli italiani in quelle zone, infatti, colpirono funzionari e militari, sacerdoti, intellettuali, impiegati e semplici cittadini che non avevano nulla da spartire con la dittatura di Mussolini. E persino partigiani e antifascisti, la cui unica colpa era quella di essere italiani, di battersi o anche soltanto di aspirare a un futuro di democrazia e di libertà per loro e i loro figli, di ostacolare l’annessione di quei territori sotto la dittatura comunista.

Le foibe e l’esodo hanno rappresentato un trauma doloroso per la nascente Repubblica che si trovava ad affrontare l’eredità gravosa di un Paese uscito sconfitto dalla guerra.

Quelle vicende costituiscono una tragedia, che non può essere dimenticata. 

Non si cancellano pagine di storia, tragiche e duramente sofferte.

I tentativi di oblio, di negazione o di minimizzare sono un affronto alle vittime e alle loro famiglie e un danno inestimabile per la coscienza collettiva di un popolo e di una nazione.

L’istituzione del giorno del Ricordo – con tante iniziative da essa scaturite, con ricerche, libri, dibattiti – ha avuto il merito di riconnettere la memoria collettiva a quel periodo e a quelle sofferenze, dopo anni di rimozione.

Ha reso verità a tante vittime innocenti e al dolore dei loro familiari

Tutto questo è stato importante, doveroso, pur se in ritardo, giusto. Ma non è sufficiente.

Il ricordo, la memoria della persecuzione e delle tragedie, deve essere fecondo, deve produrre anticorpi, deve portarci, come hanno sottolineato, con semplicità ed efficacia straordinaria, Lada e Alessandra Rivaroli, e anche la Signora Haffner ,  a fare in modo che simili lacerazioni crudeli nei confronti della libertà, del rispetto dei diritti umani, della convivenza appartengano a un passato irripetibile.

Malgrado queste tragiche esperienze del passato, assistiamo con angoscia anche oggi, non lontano da noi, al risorgere di conflitti sanguinosi, in nome dell’odio, del nazionalismo esasperato, del razzismo.

Dall’Ucraina al Medio Oriente ad altre zone del mondo, la convivenza, la tolleranza, la pace, il rispetto dei diritti umani e del diritto internazionale sono messi a dura prova.

I soprusi e le violazioni si moltiplicano e chiamano quanti condividono i valori di libertà e di convivenza a una nuova azione di contrasto, morale e politica, contro chi minaccia la libertà, il corretto ordine internazionale e le conquiste democratiche e sociali.

Pagine buie della storia, anche d’Europa, sembrano volersi riproporre.

Disponiamo di un forte antidoto e dobbiamo consolidarlo e svilupparlo sempre di più.

La costruzione dell’Unione Europea, pur con i suoi ritardi e le sue carenze, ha rappresentato – come ha fatto ben presente il Professor Rossi –  il ripudio della barbarie provocata da tutti i totalitarismi del Novecento e la concreta e valida direzione di marcia per guardare al futuro con fiducia e con speranza.

In questo quadro nelle splendide terre di cui parliamo, oggi, grazie alla comune appartenenza all’Unione Europea, non vi sono più barriere o frontiere, ma strade e ponti.

La diversità non genera più risentimento o sospetto, ma produce amicizia e progresso.

Con Slovenia e Croazia coltiviamo e condividiamo, in Europa e nel mondo, i valori della democrazia, della libertà, dei diritti. E lavoriamo insieme per la pace, per lo sviluppo, per la prosperità dei nostri popoli, amici e fratelli.

I giovani lo sanno e lo vivono.

Le giovani generazioni lo stanno già facendo da molto tempo, sviluppando un comune senso di appartenenza a una regione che trova nell’ampio spettro di presenze, etnie, storie, culture, tradizioni, la sua preziosa e feconda peculiarità.  

Gorizia, la città simbolo della divisione, è oggi associata – grazie a una generosa intuizione della Slovenia – a Nova Gorica: due città, due Stati, una sola capitale della cultura europea per il 2025.

Occorre adesso lavorare alacremente, a livello europeo, perché – come il Ministro Tajani ha poc’anzi ricordato – anche gli altri Paesi dei Balcani Occidentali candidati all’ingresso nell’Unione possano compiere le procedure di adesione senza ritardi e senza indugi.

Si tratta anche di una risposta concreta ai pericoli del possibile riaccendersi, nella regione, di sopiti conflitti di natura etnica o religiosa, che rischierebbero di riportare la storia, a tempi che non vogliamo più rivivere.

Le divisioni, i conflitti, i drammi del passato – la cui memoria ci ferisce tuttora con forza e sofferenza – ci ammoniscono.

Onorare le vittime e promuovere la pace, il progresso, la collaborazione, l’integrazione, aiuta a impedire il ripetersi di tragici errori, causati da disumane ideologie e da esasperati nazionalismi; e a non rimanere prigionieri di inimicizie, di rancori, di dannose pretese di rivalsa.

Se non possiamo cambiare il passato, possiamo contribuire a costruire un presente e un futuro migliori.

All’Europa, e al suo modello di democrazia e di sviluppo avanzati, guardano nel mondo milioni di persone.

L’unità dei suoi popoli è la sua forza e la sua ricchezza.

Il buon senso e l’insegnamento della storia chiedono di non disperderla ma, al contrario, di potenziarla, nell’interesse delle nazioni europee e del futuro dei nostri giovani.


In occasione del Giorno del Ricordo, la Biblioteca del Ministero dell’Istruzione e del Merito torna a proporre un’esposizione di volumi legati alla storia, al diritto e alla geografia della Venezia Giulia, dell’Istria, di Fiume e della Dalmazia, editi tra Ottocento e Novecento. L’iniziativa è aperta al personale interno e ai visitatori esterni previa prenotazione attraverso la mail biblioteca@istruzione.it.

L’esposizione sarà accessibile dal lunedì al venerdì, dalle ore 09:00 alle ore 13:00 e dalle ore 14:00 alle ore 15:00, fino al prossimo 29 febbraio. I volumi, tratti dalle collezioni delle Biblioteche del Ministero dell’Istruzione e del Merito, saranno esposti nella Sala della Legislazione Scolastica. Apre l’esposizione la “Raccolta delle leggi ed ordinanze dell’anno 1819 per la Dalmazia”, pubblicata nel 1830 dalla prestigiosa tipografia Antonio – Luigi Battara: si tratta del più antico volume di una raccolta aggiornata periodicamente, con norme che disciplinano vari aspetti della vita quotidiana e dei rapporti giuridici vigenti in quella regione ed è uno dei rari esemplari della collezione di volumi di leggi ed ordinanze per la Dalmazia, ricomprese nel periodo dal 1819 al 1848, custoditi dalle Biblioteche del Ministero.

Tra le altre pubblicazioni che raccontano, attraverso il diritto, la cultura delle terre del confine orientale, si propongono in visione: “Progetto di un piano di organizzazione dei Ginnasi e delle Scuole Tecniche nell’Impero Austriaco”, dall’Imperiale Reale Stamperia di Corte e di Stato, Vienna, 1850, e “Le più importanti Leggi sulle scuole popolari coi piani di insegnamento per il regno della Dalmazia”, a cura del Ministero del Culto e della Pubblica Istruzione, Vienna, 1897. Per l’anniversario del 2024 quest’ultimo volume, pubblicato in italiano e croato, è stato digitalizzato e sarà consultabile su schermo touchscreen. L’esposizione dedicata al Giorno del Ricordo propone in visione anche le Linee Guida per la didattica della frontiera adriatica del MIM e pubblicazioni di carattere geografico e culturale, con immagini e fotografie storiche risalenti agli anni precedenti la Seconda guerra mondiale.

Con uno sguardo rivolto al futuro, il percorso espositivo si conclude con il testo del Trattato sull’Unione europea e del Trattato sul funzionamento dell’Unione europea, fondamenta della casa comune in cui oggi, nell’integrazione di italiani, sloveni e croati, sono affermati pienamente i valori di libertà, democrazia, pace.

Inaugurazione targa commemorativa del MIM a Norma Cossetto

Il 9 febbraio 2024 Gorizia diventa teatro di un momento di profonda riflessione storica e di memoria collettiva con l’inaugurazione di una targa commemorativa dedicata a Norma Cossetto, martire delle foibe e insignita della Medaglia d’Oro al Merito Civile, per iniziativa del Ministero dell’Istruzione e del Merito e del Sottosegretario all’Istruzione e al Merito Paola Frassinetti. La cerimonia avrà luogo alle ore 9 presso il Liceo classico “Dante Alighieri” di Palazzo Formentini, in Viale XX Settembre 11, istituto in cui Norma Cossetto completò i suoi studi superiori.

L’evento vedrà la partecipazione del Sottosegretario Paola Frassinetti, che scoprirà la targa realizzata dal MIM in ricordo della giovane studentessa istriana, catturata e imprigionata dai partigiani slavi, lungamente seviziata e violentata dai suoi carcerieri e poi barbaramente gettata in una foiba il 5 ottobre del 1943 a Villa Surani (Istria).

“Questo gesto simbolico intende non solo ricordare il tragico destino di Norma Cossetto, la cui vita fu spezzata in modo brutale nel 1943, ma anche rendere omaggio a tutti i martiri delle foibe e alle vittime dell’esodo istriano, fiumano, giuliano-dalmata e delle complesse vicende del confine orientale. La figura di Norma emerge non solo come simbolo di sofferenza, ma anche come emblema dell’importanza della memoria storica, soprattutto nelle scuole, dove bisogna stimolare la diffusione della conoscenza di questi eventi dolorosi ma fondamentali della nostra storia”, dichiara il Sottosegretario.

Inoltre, il 10 febbraio, in occasione del Giorno del Ricordo, il Sottosegretario Frassinetti sarà alle ore 10.30, presso la Foiba di Basovizza, alla cerimonia commemorativa organizzata dal Comune di Trieste e, alle 12.30, presso la Stazione Centrale di Trieste, all’inaugurazione del “Treno del Ricordo”, un’iniziativa promossa dal Ministro per lo Sport e i Giovani che rappresenta un viaggio simbolico sulle rotte degli esuli. Il progetto è realizzato dalla struttura di missione per gli anniversari nazionali ed eventi sportivi nazionali e internazionali della Presidenza del Consiglio, da Ferrovie dello Stato e Fondazione FS Italiane, in collaborazione con il Ministero della Cultura, il Ministero dell’Istruzione e del Merito, il Ministero della Difesa, Rai Teche, Rai Cultura, Rai Storia, Archivio LUCE, Istituto Regionale per la Cultura Istriano-fiumano-dalmata.

Winter Games Week

Milano Cortina 2026, Ministero dell’Istruzione e del Merito, Comitato Olimpico Nazionale Italiano e Comitato Italiano Paralimpico insieme per “Winter Games Week”

Dal 5 al 9 febbraio 2024 tante attività didattiche e sportive, per tutte le Scuole primarie e secondarie di primo e secondo grado, statali e paritarie, ispirate ai valori Olimpici e Paralimpici

La Fondazione Milano Cortina 2026 in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione e del Merito, il Comitato Olimpico Nazionale Italiano e il Comitato Italiano Paralimpico, presenta “Winter Games Week”, la settimana didattica con focus sullo sport, per sensibilizzare studentesse e studenti sulle tematiche Olimpiche e Paralimpiche e per promuovere i principi educativi dello sport come mezzo di crescita e di espressione individuale e collettiva.

Il progetto si propone di ispirare le nuove generazioni e promuovere la pratica sportiva e lo sviluppo di nuove abilità, incentivare stili di vita più sani e attivi, divulgare i valori dei Giochi Olimpici e Paralimpici in vista dei Giochi di Milano Cortina 2026.

“Winter Games Week” è un’iniziativa aperta alle scuole di tutto il Paese – ha dichiarato Diana Bianchedi, Chief of Strategic Planning and Legacy di Milano Cortina 2026 – che rende protagonisti le ragazze e i ragazzi del nostro sistema scolastico e si propone di lasciare alle nuove generazioni una legacy che fonda le sue radici sui valori sportivi e culturali, di rispetto e coesione, che sono propri dei Giochi Olimpici e Paralimpici”.

Tutte le scuole statali e paritarie potranno partecipare all’iniziativa “Winter Games Week” in programma per la settimana dal 5 al 9 febbraio 2024, che celebra i “meno 2 anni” dalla Cerimonia di Apertura delle Olimpiadi di Milano Cortina 2026, prevista per il 6 febbraio 2026. Gli istituti scolastici possono iscrivere gratuitamente le classi proponendo la propria iniziativa, attraverso la pagina dedicata sul sito di Milano Cortina 2026, dove sono disponibili tutte le informazioni sul progetto.

Coloro che si iscriveranno alla “Winter Games Week”riceveranno materiali educativi e consigli per l’organizzazione della propria giornata e per valorizzare le particolarità del proprio territorio. Lo sport sarà al centro dell’azione educativa dei progetti e verrà declinato in diverse forme, in primis con l’attività motoria ma anche esaltando il legame con le altre materie scolastiche, come arte, musica, scienza e storia. Le studentesse e gli studenti saranno i protagonisti di un percorso di conoscenza e approfondimento che porrà particolare attenzione ai temi dell’inclusività e li coinvolgerà in momenti che metteranno in risalto principi dell’uguaglianza, del rispetto e della lealtà: un gioco senza differenze e senza barriere.

“Winter Games Week” è parte dell’Education Programme GEN26 di Fondazione Milano Cortina 2026, che coinvolge le scuole del territorio nazionale per una riflessione sul tema dello sport per tutti. È possibile iscriversi fino al 2 Febbraio 2024 attraverso il seguente link

FONDAZIONE MILANO CORTINA 2026

L’obiettivo della Fondazione Milano Cortina 2026, in accordo con il Comitato Olimpico Internazionale (CIO), il Comitato Paralimpico Internazionale (IPC), il Comitato Olimpico Nazionale Italiano (CONI), il Comitato Italiano Paralimpico (CIP), il Comune di Milano e quello di Cortina d’Ampezzo, la Regione del Veneto e la Regione Lombardia, le Province autonome di Trento e Bolzano, è quello di pianificare, organizzare, finanziare e realizzare i Giochi Olimpici e Paralimpici Invernali di Milano Cortina nel 2026. Istituita il 9 dicembre 2019, la Fondazione Milano Cortina 2026 è guidata dal Presidente Giovanni Malagò e dal CEO Andrea Varnier.

Stati Generali sulle Disabilità intellettive e Disturbo del Neurosviluppo

Si svolgono giovedì 8 febbraio 2024 in Abruzzo, più precisamente a Pescara – dalle ore 9.00 alle ore 17.30, presso l’Hotel Mood in Via Tito de Caseari, 8, Marina di Città Sant’Angelo – gli “Stati Generali sulle Disabilità intellettive e Disturbo del Neurosviluppo”, iniziativa realizzata da Anffas Abruzzo in collaborazione con Anffas Nazionale che rappresenta la seconda tappa di quel percorso virtuoso che, iniziato nel dicembre 2023 in Sicilia, vedrà progressivamente coinvolte tutte le regioni d’Italia, per culminare all’organizzazione degli Stati Generali sulle Disabilità Intellettive e Disturbi del Neurosviluppo a livello nazionale nel 2025 e supportare l’iniziativa di Fish Nazionale che a sua volta andrà a celebrare gli Stati Generali di tutte le disabilità.

Obiettivo, anche per questo appuntamento, è realizzare un focus sui punti di forza e di criticità presenti nell’attuale sistema dei servizi e sull’esigibilità dei diritti nella Regione Abruzzo, con espresso riferimento alla condizione delle persone con disabilità intellettive e disturbi del neurosviluppo e dei loro familiari e corposo in tal senso è il programma che vede anche l’intervento del Ministro per le Disabilità Alessandra Locatelli.

Dopo l’apertura dei lavori con Maria Pia Di Sabatino, presidente Anffas Regione Abruzzo,  e Roberto Speziale, presidente nazionale Anffas, ed i saluti istituzionali – con Marco Marsilio, Presidente Regione Abruzzo, Carlo Masci, Sindaco di Pescara, Mons. Tommaso Valentinetti, Vescovo di Pescara, Vincenzo Falabella, Presidente FISH, Nazaro Pagano, Presidente FAND* – infatti, si svolgeranno le diverse sessioni previste, iniziando con “I diritti delle persone con disabilita intellettive e disturbi del neurosviluppo e dei loro familiari in Abruzzo. Quadro Generale” (con l’avv.Valentina Di Bonaventura, Consulente Anffas Regione Abruzzo, l’Avv. Alessia Maria Gatto e l’Avv. Corinne Ceraolo Spurio, entrambe componenti del Centro Studi Giuridici e Sociali di Anffas Nazionale), proseguendo con “L’impatto della normativa sulla programmazione sanitaria e sociale della Regione Abruzzo” (con Nicoletta Verì, Assessore Regionale Salute e Pari Opportunità, e Pietro Quaresimale, Assessore Regionale Politiche Sociali), e con la sessione dedicata al tema “Nuovo PEI e quadro generale sull’inclusione scolastica nella Regione Abruzzo” (con Massimiliano Nardocci, Direttore Generale Ufficio Scolastico Regionale per l’Abruzzo). I lavori della mattina vedranno anche la consegna del documento realizzato dagli Autorappresentanti delle strutture Anffas del territorio abruzzese – che raccoglie le opinioni, le idee e le richieste degli Autorappresentanti proprio in merito all’esigibilità dei loro diritti nei vari ambiti della società – ai rappresentanti della Regione Abruzzo e al Ministro Alessandra Locatelli e proprio l’intervento del Ministro Locatelli chiuderà la prima parte della giornata dei lavori.

Il pomeriggio riprenderà con la tavola rotonda “Punti di forza e punti di debolezza del sistema di presa in carico delle persone con disabilita intellettive e disturbi del neurosviluppo in Abruzzo” (a cui prenderanno parte Raimondo Pascale e Tobia Monaco, Dipartimento Lavoro e Sociale Regione Abruzzo, Gianguido D’Alberto, presidente Anci Abruzzo, Daniela Arcieri Mastromattei, UVM ASL Pescara, Giuliano Bocchia, dirigente tecnico USR Abruzzo – referente per l’Inclusione e Scuola in Ospedale, Gabriele Perfetti, portavoce Forum Terzo Settore Abruzzo, Marco Stornelli, commissario FAND Abruzzo, Casto Di Bonaventura, presidente Centro Servizi Volontariato Abruzzo, Germana Sorge, presidente Federautismo Abruzzo, Vittorio Morganti, coord. Aism Abruzzo, Mariangela Cilli, segreterio Ass.ne Carrozzine Determinate, Tiziana Arista, presidente Cosma Odv, Maria Cristina Falone, UIL Abruzzo, Carmine Ranieri, Segretario Generale CGIL Abruzzo Molise, Giovanni Notaro,  Segretario Generale Cisl Abruzzo, a cui seguiranno gli interventi della presidente di Anffas Regione Abruzzo, Maria Pia Di Sabatino, e del vicepresidente di Anffas Nazionale, Emilio Rota, dedicati ad offrire una sintesi di quanto esposto in precedenza e ad illustrare quelle che sono le prospettive e gli impegni per il futuro. A chiudere i lavori sarà Roberto Speziale, presidente nazionale Anffas, con le sue conclusioni. 

A moderare sarà Angela Trentini, Caposervizio TGR Abruzzo.

Così come per gli Stati Generali della regione Sicilia, l’evento sarà nuovamente occasione per evidenziare le specificità del territorio, dialogare e confrontarsi con tutti gli attori – famiglie, persone con disabilità, amministrazioni, istituzioni, realtà associative del Terzo Settore e sindacali – del territorio coinvolti, con l’obiettivo di ribadire quali sono i diritti delle persone con disabilità intellettive e del neurosviluppo e il loro livello di esigibilità in Abruzzo, inquadrare il nuovo ruolo assunto dal Terzo Settore nelle relazioni con le istituzioni ed evidenziare come vengono declinati i nuovi istituti della co-programmazione e co-progettazione e, più in generale, dell’amministrazione condivisa.

Maria Pia Di Sabatino, presidente Anffas Regione Abruzzo: “Anffas Abruzzo, unitamente alle diciotto realtà Anffas dislocate nei diversi territori della nostra regione e al nostro livello nazionale, ha fortemente voluto la realizzazione di tale importante evento che, mettendo insieme le voci di tutti i soggetti che a vario titolo si occupano delle persone con disabilità e soprattutto a partire proprio dalla voce dei diretti interessati, rappresenterà certamente un momento di confronto costruttivo su cui porre nuove basi per migliorare la qualità di vita delle persone con disabilità e delle loro famiglie e, di conseguenza, per la costruzione di un futuro migliore e più inclusivo a beneficio di tutta la collettività”.

Continua il percorso di approfondimento, confronto e dialogo di Anffas per comprendere la realtà della condizione delle persone con disabilità intellettive e disturbi del neurosviluppo e delle loro famiglie in tutti gli ambiti che le riguardano su tutto il territorio italiano: siamo certi che anche questo appuntamento in Abruzzo sarà fonte di nuovi spunti e opportunità per il futuro e per mettere un altro tassello a quelli che saranno gli Stati Generali sulle Disabilità Intellettive e Disturbi del Neurosviluppo a livello nazionale del 2025”: così Roberto Speziale, presidente nazionale Anffas a pochi giorni dall’incontro abruzzese.