10 ottobre 2025 – Giornata mondiale della salute mentale
300 RICHIESTE DI AIUTO AL GIORNO PER TELEFONO AMICO ITALIA
6 CHIAMATE SU 10 PER SOLITUDINE, MALESSERE EMOTIVO E DISAGI ESISTENZIALI
In aumento le segnalazioni di autolesionismo (+19%) e disturbi alimentari (+18%)
Sono circa 300 le persone che ogni giorno chiedono aiuto a Telefono Amico Italia, organizzazione di volontariato che da quasi 60 anni offre supporto in forma anonima alle persone che vivono una situazione di disagio, aiutandole superare le tensioni emotive. L’organizzazione, nell’ultimo anno, ha ricevuto complessivamente circa 110mila richieste d’aiuto: quasi 95mila sono arrivate attraverso il servizio telefonico (raggiungibile allo 02 2327 2327), 13mila attraverso Whatsapp Amico (numero 324 011 7252) e quasi 3mila via e-mail, attraverso la compilazione di un form anonimo sul sito www.telefonoamico.it.
«L’alto numero delle richieste di supporto è la prova concreta di un bisogno crescente di ascolto e sostegno emotivo. La maggior parte delle persone (60%) ha chiamato per problematiche legate all’area del sé, come solitudine, disagio psicologico, tematiche esistenziali, malattia. Il 20% ha, invece, chiamato per problemi legati alle relazioni e il 7% per disagi legati alla sessualità. Dietro ogni contatto c’è una persona che sceglie di farsi avanti e chiedere aiuto, un gesto di grande coraggio che non può restare inascoltato. È necessario riconoscere l’ascolto come strumento di prevenzione e rafforzare la rete di supporto, affinché nessuno si senta più solo di fronte alla propria sofferenza», commenta la Presidente di Telefono Amico Italia, Cristina Rigon, in occasione della Giornata mondiale della salute mentale del 10 ottobre.
La linea telefonica è stata utilizzata in egual misura da donne e uomini, ma con differenze di età: hanno chiamato in prevalenza persone tra i 56 e 65 anni (25%), persone tra i 36 e 45 anni (21%) e tra i 46 e 55 (20%). Chi ha scritto su Whatsapp Amico o alla e-mail è in gran parte donna (Whatsapp 65%; mail 67%) e giovane. Tra chi scrive su Whatsapp il 27% ha tra i 26 e i 35 anni, il 21% tra i 19 e i 25 anni e il 17% tra i 36 e 45 anni; tra chi usa la mail il 21% ha tra i 26 e 35 anni, il 19% tra i 19 e 25 anni e il 12,6% tra i 15 e i 18 anni. I problemi che maggiormente spingono a scrivere a questi due servizi sono legati, appunto, all’area del sé (Whatsapp 59%, mail 63%), alle relazioni (Whatsapp 28%, mail 26%) e all’emarginazione (Whatsapp 7%, mail 5%).
Tra i disagi segnalati dalle persone che hanno chiesto supporto emotivo emergono prevalentemente problemi economici (4726 segnalazioni, stabile rispetto anno precedente), violenza fisica, psicologica e sessuale (4290, +11% rispetto anno precedente), problemi lavorativi (3904, +11% rispetto anno precedente), invalidità (3788, +24% rispetto anno precedente), separazione/divorzio (3074, +3% rispetto anno precedente), dipendenze (2666, +6% rispetto anno precedente) e internet e social network (1019, +4% rispetto anno precedente).
Gli ambiti che hanno avuto crescite più importanti sono autolesionismo (654 segnalazioni, +105 casi pari a +19%) e disturbi alimentari (860 segnalazioni, +134 casi pari a +18%).
Telefono Amico Italia per aumentare la consapevolezza sull’importanza della salute mentale, ha recentemente presentato, in occasione di una conferenza stampa in Senato, proposte concrete per prevenire il fenomeno dei suicidi. L’appello dell’organizzazione è stato accolto dal senatore Guido Quintino Liris, che ha presentato un disegno di legge per potenziare gli strumenti di prevenzione al suicidio, offrendo sostegno a coloro che sono in difficoltà e ai loro familiari.
Il servizio di ascolto di Telefono Amico Italia è garantito da oltre 600 volontari distribuiti in 21 centri territoriali, presenti della maggior parte delle regioni italiane.
UNICEF su Giornata Mondiale della Salute Mentale (oggi)
– Tema della giornata è la Salute Mentale in contesti di emergenza: Oltre 473 milioni di bambini, uno su sei a livello globale, vivono in aree colpite da conflitti con conseguenze sulla loro salute mentale;
– UNICEF lancia una serie di iniziative e ricorda che a livello mondiale un adolescente su sette fra i 10 e i 19 anni soffre di disturbi mentali;
– L’Italia è all’8° posto su 36 Paesi OCSE/UE sulla salute mentale e ha il 6° tasso più basso di suicidi adolescenziali (su 42 Paesi).
10 ottobre 2025 – L’UNICEF Italia celebra la Giornata Mondiale della Salute Mentale (oggi) e ricorda l’importanza della salute mentale per bambini, bambine e giovani e lancia diverse iniziative. Tema della giornata è la Salute Mentale in contesti di emergenza: Milioni di bambini e famiglie affrontano un’immensa sofferenza a causa di conflitti armati, eventi climatici estremi e altri pericoli, nonché altre emergenze. Oltre 473 milioni di bambini, uno su sei a livello globale, vivono in aree colpite da conflitti. Lo sviluppo, l’istruzione e le relazioni dei bambini risentono negativamente quando la salute mentale viene trascurata in questi contesti.
“La salute mentale è un diritto. In tempi di crisi, il diritto alla salute mentale è gravemente a rischio. La prevenzione, promozione e cura della salute mentale è una delle principali priorità dell’UNICEF nei paesi in cui opera” – ha dichiarato Nicola Graziano, Presidente dell’UNICEF Italia. “Vogliamo ricordare che a livello globale, un adolescente su sette fra i 10 e i 19 anni convive con un disturbo mentale diagnosticato che compromette la sua capacità di apprendere, relazionarsi e crescere e nel mondo quasi la metà dei disturbi mentali insorge prima dei 18 anni. Secondo un recente studio UNICEF, nel 2022 in 43 Paesi dell’OCSE e dell’UE, circa un individuo su sei di età compresa tra i 10 e i 19 anni soffriva di un disturbo mentale diagnosticato. Il suicidio risulta essere la quarta causa di morte più comune tra gli adolescenti di età compresa tra i 15 e i 19 anni. Tra il 2018 e il 2022 I tassi di suicidio sono diminuiti in 18 paesi, sono rimasti pressoché stabili in 7 e sono aumentati in 17. L’Italia è all’8° posto su 36 Paesi sulla salute mentale e ha il 6° tasso più basso di suicidi adolescenziali (su 42 Paesi)[1].”
Per la giornata l’UNICEF promuove diverse attività:
– 10 ottobre: l’UNICEF Italia lancia una nuova storia illustrata di Mangiasogni incentrata sul tema dell’iper-competizione, di ricerca dell’eccellenza, di modelli da seguire, di traguardi e successi da inseguire ma soprattutto di normalizzare il concetto che ognuno di noi abbia i propri tempi e il proprio percorso e l’importanza del supporto fra pari. Leggi su https://www.unicef.it/media/giornata-mondiale-della-salute-mentale-mangiasogni-sull-ipercompetizione/
– 10 ottobre: l’UNICEF lancia i risultati del sondaggio condotto sulla piattaforma online U-Report On The Move “Come si sentono davvero i giovani” rivolto ad adolescenti e giovani migranti e rifugiati in Italia. Emerge che 2 giovani su 10 si sentono ascoltati poco o mai, molti gestiscono lo stress attraverso attività individuali ma pochi (il 19%) cercano sostegno. Dai giovani anche le possibili soluzioni che saranno poi condivise con le istituzioni. Tutte le informazioni confluiranno nella campagna beneveramente promossa sui canali U-Report On The Move e con attivazioni dello Youth Advisory Board, organo consultivo per la promozione della partecipazione giovanile. Per i risultati del sondaggio, https://onthemove.ureport.in/opinion/8119/
– 10 ottobre: il profilo Instagram dei giovani volontari di YounicefItalia celebra la giornata con contenuti dedicati: verranno condivise testimonianze di ragazzi e ragazze e consigli di esperti su come riconoscere l’ansia da prestazione e l’importanza del supporto fra pari.
– 11 ottobre: partecipazione alla Giornata nazionale della psicologia organizzata dal Consiglio Nazionale dell’Ordine degli Psicologi sul tema: Psicologia è pace. “Non siate amministratori di paure, ma imprenditori di sogni (Papa Francesco)”.
Come sottolineato nel Monitoraggio 2025 “Le cose da fare: Agenda UNICEF 2022–2027 per l’infanzia e l’adolescenza” riguardo alla salute mentale l’UNICEF Italia propone di:
· Aumentare significativamente gli investimenti a lungo termine nei servizi di Salute Mentale e Benessere Psicosociale (in Italia la spesa pubblica per questo settore è tra le più basse d’Europa);
· Garantire un sistema uniforme e integrato di servizi di assistenza neuropsichiatrica infantile e adolescenziale in tutto lo Stato, dotato di sufficienti risorse umane, tecniche e finanziarie;
· Istituire un efficace sistema di monitoraggio della salute mentale dei bambini e degli adolescenti;
· Garantire che le diagnosi di minorenni affetti da ADD/ADHD* siano accuratamente esaminate e che la prescrizione di farmaci sia utilizzata in ultima istanza e solo dopo una valutazione individuale di quale sia il superiore interesse del minorenne;
· Promuovere su tutto il territorio nazionale interventi a sostegno della genitorialità consapevole rispetto al tema del benessere mentale, con un’attenzione particolare ai contesti più vulnerabili;
· Garantire che i minorenni e i loro genitori siano adeguatamente informati sui possibili effetti collaterali derivanti dalla prescrizione di farmaci e riguardo la medicina alternativa;
· Permettere a tutte le bambine, i bambini e gli adolescenti di beneficiare di un supporto per la salute mentale nelle scuole e nelle comunità, senza alcuna discriminazione, prestando particolare attenzione ai gruppi più vulnerabili;
· Promuovere il dibattito pubblico per contrastare lo stigma legato alla salute mentale;
· Garantire, consolidandone la diffusione, i servizi di prevenzione e sostegno psicologico nei contesti educativi e comunitari per tutte le bambine, i bambini e gli adolescenti che ne hanno bisogno, con un’attenzione particolare ai contesti più vulnerabili.
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[1] Report Card 19 dell’UNICEF Innocenti “Il benessere di bambine, bambini e adolescenti in un mondo imprevedibile”
*Disturbo da Deficit dell’Attenzione e Iperattività (ADHD); Disturbo da Deficit dell’Attenzione (ADD)