07 2006

Ordinanza Ministeriale 31 luglio 2006, n. 58
Calendario scolastico nazionale per l’anno 2006/2007

Lettera Circolare 31 luglio 2006, Prot. n. 7301
Piano di interventi e di finanziamenti per la realizzazione di progetti nazionali e locali nel campo dello studio delle lingue e delle tradizioni culturali appartenenti ad una minoranza linguistica (Legge 15 dicembre 1999, n.482 art. 5). a.s. 2006/2007

01 –  31 luglio Attività Sindacale

Proseguono gli incontri di ARAN e MIUR con le OOSS su:

Di seguito il comunicato stampa del MPI:

Tutor, prestazioni d’opera e scuola dell’infanzia, accordo all’Aran
Fioroni: nessuna abrogazione ma rispetto della contrattazione e dell’autonomia delle scuole
(Roma, 17 luglio 2006) Il ministero della Pubblica Istruzione comunica che oggi nella sede dell’Aran è stato raggiunto l’accordo con le organizzazioni sindacali firmatarie del Ccnl scuola relativo alla disapplicazione della funzione del tutor, dei contratti di prestazione d’opera e degli anticipi nella scuola dell’infanzia.
Per quanto riguarda la funzione del tutor sono state in particolare disapplicate le norme di cui all’articolo 7, commi 5, 6 e 7 per la scuola primaria, e all’articolo 10 comma 5 per la scuola secondaria di primo grado del decreto legislativo n. 59/2004.
Ciò è avvenuto poiché le nuove competenze istituite dal decreto legislativo facevano già parte della funzione docente, così come regolata dal Contratto, e rientravano a pieno titolo nell’autonomia e nella responsabilità delle istituzioni scolastiche.
Con la disapplicazione della funzione tutoriale cadono anche l’articolo 8 comma 3 e l’articolo 11 comma 7 del decreto legislativo 59 con la conseguenza che la mobilità del personale continuerà a verificarsi con cadenza annuale anziché essere legata ai periodi didattici.
Per quanto riguarda i contratti d’opera relativi a professionalità non riconducibili al profilo dei docenti sono disapplicati gli articoli 7 comma 4 e articolo 10 comma 4.
Quanto agli anticipi nella scuola dell’infanzia non essendo state definite le figure professionali, gli organici e gli accordi interistituzionali connessi all’introduzione “di nuove professionalità e modalità organizzative”, il tema non è stato affrontato in sede di contrattazione per mancanza dei presupposti necessari.
“L’accordo raggiunto oggi – commenta il ministro della Pubblica Istruzione Giuseppe Fioroni – non ha il significato di un’abrogazione di norme primarie, che sarebbe comunque consentita dal decreto legislativo 165/2001 in materia di organizzazione del lavoro. Si tratta invece di una doverosa presa d’atto della mancanza delle condizioni essenziali per poter procedere all’attuazione degli istituti che oggi sono stati disapplicati.
D’altra parte la mancata applicazione di questi istituti è strettamente connessa all’obbligatorietà della negoziazione prevista dal contratto in fatto di organizzazione del lavoro.
E non possiamo ignorare che le disposizioni erano state adottate senza alcun preventivo confronto con le parti sociali. Pertanto – conclude Fioroni – abbiamo ripristinato le regole per consentire alla scuola certezze e stabilità e per ricondurre l’organizzazione dell’attività educativa e didattica all’autonomia e alla responsabilità delle istituzioni scolastiche. È comunque mio impegno ripartire da questa situazione di riapertura del confronto, anche con le parti sociali, per un sereno esame di tutti gli aspetti più rilevanti del sistema scolastico al fine di pervenire a soluzioni largamente condivise”.

Sul tema si veda la rubrica di Educazione&Scuola:

Nel settore Archivio di Educazione&Scuola:

30 29 28

Nota 28 luglio 2006, Prot. n. 606
Onnicomprensività del trattamento economico dei Dirigenti scolastici – articolo 24, comma 3 – D.L.vo 30 marzo 2001, n. 165 e articolo 19 C.C.N.L. Area V sottoscritto l’11 aprile 2006 – Applicazione

Nota 28 luglio 2006, Prot. n. 1057
Graduatorie permanenti di strumento musicale – decisione del Consiglio di Stato n.2036/2006 – illegittimità iscrizione abilitati data successiva entrata in vigore legge 124/99 – nuovi atti di significazione e diffida

Decreto Interministeriale 28 luglio 2006, Prot. n. 4747 (in GU, IV Serie Speciale, 1 settembre 2006, n. 66)
Indizione delle prove di accertamento linguistico riservate al personale docente e Ata della scuola per prestare servizio nelle istituzioni scolastiche e universitarie all’estero

Avviso MAE 28 luglio 2006
Disponibilità di posti all’estero per l’anno scolastico 2006/2007 – Elenco delle sedi disponibili nell’a.s.2006/2007

Nota 28 luglio 2006, Prot.7282
Esami di abilitazione all’esercizio delle arti sanitarie ausiliarie di ottico e di odontotecnico per l’anno scolastico 2005/2006

27

Nota 27 luglio 2006, Prot. n. 2136
Acquisizione ore residue di sostegno

Decreto Direttore Generale 27 luglio 2006
Procedura di selezione per il conferimento di 2 posti al personale direttivo e docente ai fini della utilizzazione in compiti connessi con l’autonomia scolastica. – L. 23.12.1998 n. 448 – Art. 26, c.8 – Anno scolastico 2006/2007

Avviso 27 luglio 2006
Invito a presentare candidature per n. 42 posti per Esperti Nazionali Distaccati (END)

Nota 27 luglio 2006, Prot. n. 2862
Graduatorie DM 75/2001 e graduatorie d’istituto di seconda e terza fascia del personale A.T.A

26 25

Nota 25 luglio 2006, Prot. n. 5960/FR
Direttiva Generale sull’Azione Amministrativa e sulla Gestione per l’anno 2006 25 luglio 2006, Prot. n – 5960/FR
registrata dalla Corte dei Conti in data 11 agosto 2006 – Registro 4 – Foglio 294

Nota 25 luglio 2006, Prot. n.2835
Aggiornamento di ulteriori funzioni dell’area “Pensioni” per il trattamento degli Insegnanti di Religione Cattolica

Nota 25 luglio 2006, Prot. n. 2119
Acquisizione ore residue di sostegno a.s. 2006/07

Decreto Direttore Generale 25 luglio 2006
Ripartizione tra le Regioni e le Province Autonome dei finanziamenti per la fornitura gratuita o semigratuita dei libri di testo

24

Decreto Direttore Generale 24 luglio 2006
Ripartizione tra le Regioni e le Province Autonome dei fondi destinati al sostegno del diritto allo studio

Di seguito il comunicato stampa del MPI:

Scuola, ministero assegna borse studio e libri testo gratis per 258 mln euro
Fioroni: Stato e Regioni devono intensificare gli sforzi, istruzione è un diritto
(Roma, 24 luglio 2006) Per le famiglie disagiate arrivano aiuti per l’istruzione dei figli con borse di studio e fornitura gratuita o semigratuita dei libri di testo: il Ministero della Pubblica Istruzione ha infatti dato oggi il via libera, con due diversi provvedimenti, alla somma complessiva di 258 milioni di euro, 500 miliardi delle vecchie lire, che verranno ripartiti fra tutte le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano.
Con il primo provvedimento sono stati assegnati 155 milioni di euro in borse di studio da assegnare al sostegno delle famiglie meno abbienti per agevolare la frequenza scolastica nelle scuole medie e in quelle superiori. L’altro provvedimento, invece, assegna 103 milioni e 291 mila euro, pari a 200 miliardi di vecchie lire, che consentiranno alle Amministrazioni locali, per l’anno scolastico 2006-2007, la fornitura gratuita dei libri di testo agli alunni delle scuole medie e, anche nella forma del comodato, a quelli delle secondarie superiori che si trovino nelle stesse condizioni di necessità.
“Ci sono famiglie italiane per le quali il problema del diritto allo studio, e conseguentemente quello della dispersione scolastica, – ha commentato il ministro Giuseppe Fioroni – sono un problema che attiene alla sopravvivenza economica quotidiana. Osserviamo inoltre che nuove categorie sociali, fino ad oggi al riparo, entrano nelle fasce di povertà: sono famiglie che sopravvivono con 15 mila euro l’anno e per le quali la spesa per la scuola diventa un onere insostenibile. E’ un primo intervento. Ma Stato e Regioni dovranno incentivare i propri sforzi perché mai più nessuna famiglia debba considerare l’istruzione dei propri figli come un lusso”.

Nota 24 luglio 2006, Prot. n. 219
Esami di Stato 2006. Concorso per studenti che nella prima prova scritta hanno svolto il tema di argomento storico sull’Unione Europea

Nota 24 luglio 2006, Prot. n. 7089
Olimpiadi del Patrimonio 2007

Nota 24 luglio 2006, Prot. n. 2814
Apertura aree contratti a tempo determinato a.s. 2006-07

23 22 21

Nota 21 luglio 2006, Prot. n. 1004
Anno scolastico 2006/07. Istruzioni e indicazioni operative in materia di supplenze al personale docente, educativo ed ATA

Nota 21 luglio 2006, Prot. n 1392
Lavoratori socialmente utili con contratti di collaborazione coordinata e continuativa nelle scuole: Oneri contributivi INPS

Nota 21 luglio 2006, Prot. n. 2085
Graduatorie d’istituto di prima fascia del personale docente ed educativo – attività preordinate al rispetto del piano dei procedimenti amministrativi

Nota 21 luglio 2006, Prot. n. 2806
Chiusura funzioni anagrafe scuole O. F. 2006/07

20

Nota 20 luglio 2006, Prot. n. 852
Adeguamento posizione stipendiale dirigenti scolastici collocati a riposo dall’1.9.2006

Nota 20 luglio 2006, Prot. n 2791
Adeguamento dell’organico di diritto alla situazione di fatto per il personale docente a.s. 2006/07 Rilevazione posti orari di sostegno

Nota 20 luglio 2006, Prot. n. 7014
Risultati Italiani alle Olimpiadi internazionali della Matematica 2006

Nota 20 luglio 2006, Prot. n. 7013
Risultati Italiani alle Olimpiadi Internazionali della Chimica 2006

Nota 20 luglio 2006, Prot. n. 7012
Risultati Olimpiadi Internazionali della Fisica – IPho 2006

Nota 20 luglio 2006, Prot. n 2798
Graduatorie permanenti del personale docente ed educativo

19

Nota 19 luglio 2006, Prot. n. 2760
Apertura aree immissioni in ruolo a.s. 2006-07

Avviso 19 luglio 2006
Giochi Sportivi Studenteschi dal 24 settembre al 1° ottobre 2006 le Finali Nazionali

18

Nota 18 luglio 2006, Prot. 5575/FR
Elezioni RSU comparto scuola – 4/7 dicembre 2006

Nota 18 luglio 2006, Prot. n.69/N
Cessazioni dal servizio dall’1/9/2006

Nota 18 luglio 2006, Prot. n. 6911
“Il Corto 2006” – Concorso Internazionale Cortometraggi

Nota 18 luglio 2006, Prot.n. 2765
Riliquidazione della buonuscita ex-Enpas – personale cessato dal servizio nel biennio 2004-05

Nota 18 luglio 2006, Prot. n 2764
Adeguamento dell’organico di diritto alla situazione di fatto per il personale A.T.A. a.s. 2006/07

17 16

Legge 17 luglio 2006, n. 233 (in GU 17 luglio 2006, n. 164)
Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 18 maggio 2006, n. 181, recante disposizioni urgenti in materia di riordino delle attribuzioni della Presidenza del Consiglio dei ministri e dei Ministeri. Delega al Governo per il coordinamento delle disposizioni in materia di funzioni e organizzazione della Presidenza del Consiglio dei ministri e dei Ministeri

Nota 17 luglio 2006, Prot. n. 2688
Razionalizzazione infrastrutture informatiche di rete

Nota 17 luglio 2006, Prot. 832
Corso-concorso ordinario per il reclutamento dei dirigenti scolastici D.D.G. 22.11.2004 – Candidati in servizio presso istituzioni scolastiche all’estero

Nota 17 luglio 2006, Prot. n. 4387/A7a
Contributo alle famiglie per l’iscrizione alle scuole paritarie (Legge n. 289/2002). Rilevazione dati anno scolastico 2005/2006

15 14

Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 14 luglio 2006 (in GU 5 settembre 2006, n. 206)
Competenze e Uffici del Ministero dell’istruzione e del Ministero dell’università e della ricerca

Nota 14 luglio 2006, Prot.121/segr.
Conferme incarichi di presidenza a.s. 2006/2007

Nota 14 luglio 2006, Prot. n. 2029
CCNI utilizzazioni e assegnazioni provvisorie a.s.2006/07. Chiarimento

Nota 14 luglio 2006, Prot. n.1644
Rilevazione degli Esiti degli esami di Stato Scuole statali e paritarie. Proroga funzioni

13

Circolare Ministeriale 13 luglio 2006, n. 55
Disposizioni per la liquidazione delle competenze al personale assunto con contratto a tempo indeterminato e determinato nell’a.s. 2006/2007

Nota 13 luglio 2006, Prot. n. 971
Assunzioni a tempo indeterminato di personale scolastico per l’a.s.2006/2007 – nota prot. n.848 del 30 giugno 2006 – allegato A

12

Legge 12 luglio 2006, n. 228 (in GU 12 luglio 2006, n. 160)
Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 12 maggio 2006, n. 173, recante proroga di termini per l’emanazione di atti di natura regolamentare. Ulteriori proroghe per l’ esercizio di deleghe legislative e in materia di istruzione

Nota 12 luglio 2006, Prot. n.67/N
Trasmissione flusso pensioni all’Inpdap

11

Nota 11 luglio 2006, Prot. 4300/A6
Art.9 del C.C.N.L. Comparto Scuola 2002/2005 – Misure incentivanti per progetti relativi alle aree a rischio, a forte processo immigratorio e contro l’emarginazione scolastica. – Anno Scolastico 2006/07

Nota 11 luglio 2006, Prot. n. 937
Allegato A, punto A.9, nota prot. n.848 del 30 giugno 2006 – D.M. 50/06 – assunzioni a tempo indeterminato di personale scolastico per l’a.s.2006/2007

Avviso 11 luglio 2006
FORUM Nazionale delle associazioni degli Studenti e dei Genitori – D.P.R. – n. 301/2005

10

Avviso 10 luglio 2006, Prot. 5204
50° anniversario del trattato di Roma: l´UE lancia un concorso per un logo di compleanno

10 luglio Avvio AS 2006-07

I dirigenti scolastici devono comunicare entro il 10 luglio ai competenti CSA, come previsto dall’art. 3, comma 3, della legge 20 agosto 2001, n. 333, e ribadito dalla CM 45/06, sia le variazioni del numero delle classi, sia il numero dei posti e degli spezzoni di orario che non sia stato possibile coprire con personale a disposizione all’interno della stessa istituzione scolastica.

09 08 07

Circolare Ministeriale 7 luglio 2006, n. 54
PERMESSI SINDACALI ANNO 2006. Comparto Ministeri, personale delle aree funzionali – Area I della dirigenza

Nota 7 luglio 2006, Prot. n. 816
Corso-concorso ordinario per il reclutamento di dirigenti scolastici – D.D.G. 22.11.2004 – Ammissione con riserva al corso di formazione

Nota 7 luglio 2006, Prot. INT/5193/3
Programma Leonardo da Vinci II fase – Invito a presentare proposte nell’ambito del Quadro europeo delle qualifiche (EQF)

06

Nota 6 luglio 2006, Prot. n. 64
Trattenimento in servizio fino al 70° anno di età

Avviso 6 luglio 2006
Invito a presentare candidature per n. 17 posti per Esperti Nazionali Distaccati (END)

Nota Ministero Trasporti 6 luglio 2006
Esami idoneità alla guida ciclomotori

05

05 luglio Graduatorie di Circolo e di Istituto

La nota 6 giugno 2006, prot. n. 745, stabilisce che coloro che vogliono accedere alle graduatorie di circolo e di istituto del personale docente ed educativo per l’a.s. 2006/2007 devono spedire con raccomandata A/R, ovvero consegnare a mano, il modulo di domanda all’istituzione scolastica cui è affidata la gestione della domanda stessa, entro il 5 luglio 2006.

Sul tema si veda in Educazione&Scuola:

04

Nota 4 luglio 2006, Prot.n. 6317
Gara Nazionale per gli alunni degli Istituti Professionali con diploma di qualifica conseguito nell’anno scolastico 2004/2005. Risultati

Nota 4 luglio 2006, Prot. n. 887
D.M. 53 del 4 luglio 2006 – graduatorie di circolo e di istituto – equiparazione servizio insegnamento prestato all’estero al corrispondente servizio prestato in Italia

Decreto Ministeriale 4 luglio 2006, n. 53
Graduatorie di circolo e di istituto – equiparazione servizio insegnamento prestato all’estero al corrispondente servizio prestato in Italia

03

Decreto Ministeriale 3 luglio 2006, n. 52
Esami di stato conclusivi dei corsi di studio di istruzione secondaria superiore. Sessione straordinaria. Anno scolastico 2005-2006

Nota 3 luglio 2006, Prot. U4/1860
Corsi di laurea e Scuole di specializzazione avviati presso le Università. Decreto ministeriale di proroga delle utilizzazioni disposte ai sensi dell’art.6 del decreto ministeriale n.33733/BL del 2 dicembre 1998

02 01

01 – 15 luglio Esami di Stato 2006

Gli esami di Stato, come stabilito dall’Ordinanza Ministeriale 20 febbraio 2006, n. 22, nel mese di luglio, si svolgono secondo il seguente calendario:

5 luglio Prima prova scritta suppletiva
6 luglio Seconda prova scritta suppletiva
luglio

La Terza prova scritta suppletiva si svolge nel secondo giorno successivo alla seconda prova scritta suppletiva.

luglio Due giorni prima della data di inizio dello svolgimento del colloquio (esclusi dal computo le domeniche e i giorni festivi intermedi) la commissione rende noti i punteggi delle prove scritte ed il calendario dei colloqui mediante pubblicazione all’albo.
E’ facoltà di ogni candidato richiedere alla commissione di conoscere il punteggio attribuito alle singole prove. La commissione riscontra tale richiesta entro il giorno precedente la data fissata per il colloquio del candidato interessato.

Svolgimento Colloquio

Per l’espletamento dei colloqui, vengono convocati per primi, in base a sorteggio, i candidati interni; successivamente, sempre in base a sorteggio, i candidati esterni. Il numero dei candidati che sostengono il colloquio, per ogni giorno, non può essere di norma superiore a cinque.

luglio Al termine dei colloqui si svolgono la valutazione finale e gli adempimenti conclusivi.Di seguito i comunicati stampa del MPI:

Esami di Stato, task force ministero Istruzione: 20.000 ispezioni, 50 prove annullate, esclusi 100 “ottisti”, 20 proposte di revoca della parità
(Roma, 12 luglio 2006) Centocinquanta ispettori tecnici, ventimila ispezioni nelle Commissioni d’esame, mille risposte ai quesiti dei presidenti: sono questi alcuni dei numeri con cui il Gruppo ispettivo costituito presso il Ministero dell’Istruzione chiude l’attività di vigilanza volta a garantire il regolare svolgimento dell’esame di Stato che quest’anno ha interessato 485.296 candidati, ripartiti in 24.000 Commissioni presiedute da 5.712 Presidenti, 1 per ciascun Istituto sede d’esame.
Ad ogni ispettore della task force – formata da 150 ispettori tecnici – sono state affidate oltre 130 commissioni e il gruppo ha effettuato circa 20.000 ispezioni corrispondenti al 90% del totale delle commissioni. Alcuni ispettori hanno prestato assistenza ai candidati degenti in ospedale (10 studenti interni, 7 di licei e 3 di istituti tecnici) e ai 15 candidati detenuti che hanno sostenuto gli esami nelle case circondariali.
Particolare attenzione è stata rivolta ai candidati privatisti, con controlli sulla completezza e la regolarità della documentazione prodotta e sul possesso dei requisiti di ammissione agli esami: in presenza di irregolarità insanabili, verificatesi in 50 casi, il Ministero ha attivato le procedure di annullamento delle prove di esame.
Altro fronte di attenzione è stato quello degli studenti candidati all’abbreviazione per merito, i cosiddetti “saltatori”, un fenomeno che negli istituti paritari, negli ultimi 3 anni, ha subito un grande incremento: 100 candidati cosiddetti “ottisti”, verificata l’assenza delle condizioni richieste, sono stati esclusi dagli esami di Stato.
Controlli anche per la verifica delle residenze dei privatisti: per circa 2.000 candidati è stato imposto lo spostamento in istituti statali o la riassegnazione ad istituti delle località di provenienza.
A seguito, poi, della revoca della parità per 30 istituti avvenuta nell’immediata vigilia degli esami, i relativi candidati sono stati assegnati a scuole statali della stessa o di altra provincia. Si è però verificato che, per effetto delle pronunce dei Tar, che hanno accolto i ricorsi contro il Ministero presentati dai gestori degli istituti interessati, molti candidati hanno potuto sostenere ugualmente gli esami nella scuola paritaria nella quale avevano presentato la domanda. Nel corso delle ispezioni, infine, sono emerse negli istituti paritari irregolarità talmente gravi da indurre gli ispettori, in 20 casi, a formulare la proposta di revoca della parità.
“L’avvio di questa operazione-trasparenza – è il commento del ministro dell’Istruzione Giuseppe Fioroni – rende un servizio a tutta la scuola, soprattutto alle scuole paritarie serie, che per fortuna sono la stragrande maggioranza, che si assumono oneri e onori per garantire agli studenti e alle famiglie prestazioni di qualità. I controlli, ovviamente, hanno riguardato tutte le scuole, paritarie e non paritarie.
Individuare e rimuovere chi snatura la parità – conclude Fioroni – è l’unico modo per dare ai ragazzi il diritto a un’istruzione di qualità che sia omogenea e garantita su tutto il territorio nazionale. Una scuola aperta a tutti, che vuole valorizzare l’autonomia, deve garantire prima di tutto la valutazione degli standard di qualità e il controllo del rispetto delle regole”.

Esami di Stato, risultati finali: promosso il 96,5% dei candidati
Al classico passano in 99 su 100. E l’eccellenza è donna
(Roma, 20 luglio 2006) Agli esami di Stato 2006 sono stati promossi novantasei candidati su cento: è questo il risultato che emerge dai dati dell’Ufficio di Statistica della Direzione generale Studi e Programmazione del ministero della Pubblica Istruzione.
L’indagine, condotta su un campione di oltre 350 mila studenti esaminati, rivela un dato stazionario rispetto all’anno scolastico precedente, con il 96,5% di promossi con punte del 97,5% al Sud.
Fanalino di coda sono i candidati esterni, dei quali solo l’80% supera l’esame, a fronte del 97,2% dei candidati interni.
Per quanto riguarda l’indirizzo, gli studenti che superano l’esame con maggiore successo sono quelli del liceo classico e scientifico (rispettivamente il 99% e il 98,6%) insieme a quelli dei licei socio psico pedagogici (98,2%) mentre negli istituti tecnici e in quelli professionali la quota di diplomati è di poco inferiore alla media nazionale (rispettivamente il 95,2% e il 94,5%).
La percentuale dei promossi nelle scuole paritarie è più elevata negli istituti tecnici e professionali (97,8% tecnici, 97,2% professionali) rispetto alle scuole statali (94,9% tecnici, 94,5% professionali) mentre nel caso dei licei le differenze sono trascurabili.
Quanto ai voti il 20% supera brillantemente l’esame riportando una votazione tra 91 e 100 mentre è elevata la percentuale (40,4%) di quanti non superano la votazione di 70.
Oltre alle percentuali di promossi risalta il dato, costante nel tempo, della migliore performance delle ragazze: anche nel 2006 la percentuale di quelle che passano l’esame supera di due punti quella dei loro colleghi maschi (97,7% contro il 95,3% dei maschi). E oltre a essere le più promosse, le donne lo sono anche con i voti migliori: si diploma con voti oltre il 90 il 25,1% delle ragazze a fronte del 14,6% dei ragazzi.
Le ragazze inoltre concludono gli studi con più regolarità: si diploma entro i 19 anni il 78,4% a fronte del 66,9% dei coetanei maschi.
I più bravi sono gli studenti dei licei che per oltre il 40% dei casi ottengono votazioni maggiori di 80 contro il 25,1% degli studenti dei professionali.
Dal punto di vista geografico gli studenti del Sud vengono promossi con maggiore frequenza, 97,5%, contro il 96,1% delle isole, il 96,4% del centro e il 96,0% del nord. E ottengono anche votazioni superiori: si diploma con 100 il 10,8% dei ragazzi del Sud contro l’8,5% dei colleghi del nord.

Indagine Campionaria Scrutini ed Esami 2006

In Educazione&Scuola:

Parlamento

Camera
Aula 11, 12, 13, 17 Disegno di Legge 1287, “Conversione in legge del decreto-legge 18 maggio 2006, n. 181, recante disposizioni urgenti in materia di riordino delle attribuzioni della Presidenza del Consiglio dei Ministri e dei Ministeri”
Aula 4, 5, 6, 7 Disegno di Legge 1092, Conversione in legge del decreto-legge 12 giugno 2006, n. 210, recante disposizioni finanziarie urgenti in materia di pubblica istruzione
Aula 4, 5, 6, 7, 11 Disegno di Legge n. 1222, “Conversione in legge del decreto-legge 12 maggio 2006, n. 173, recante proroga di termini per l’emanazione di atti di natura regolamentare”
Commissioni
7a 19, 25 Risoluzione 7-00017 De Simone: Interventi a favore dei docenti precari, in relazione al buon funzionamento della scuola
7a 13 Comunicazioni del Ministro dell’istruzione sugli indirizzi generali della politica del suo Dicastero
7a 13, 18 Risoluzione 7-00017 De Simone ed altri: interventi a favore dei docenti precari, in relazione al buon funzionamento della scuola
7a 11 Disegno di Legge 1287, “Conversione in legge del decreto-legge 18 maggio 2006, n. 181, recante disposizioni urgenti in materia di riordino delle attribuzioni della Presidenza del Consiglio dei Ministri e dei Ministeri”
7a 6 Interrogazioni a risposta immediata su temi di attualità di competenza del Ministero della pubblica istruzione
7a 3, 4

Disegno di Legge n. 1222, “Conversione in legge del decreto-legge 12 maggio 2006, n. 173, recante proroga di termini per l’emanazione di atti di natura regolamentare”

Senato
Aula 4 Disegno di Legge 379, “Conversione in legge del decreto-legge 18 maggio 2006, n. 181, recante disposizioni urgenti in materia di riordino delle attribuzioni della Presidenza del Consiglio dei Ministri e dei Ministeri”
Commissioni
7a 11, 12, 13 Disegno di Legge 749, Conversione in legge del decreto-legge 12 giugno 2006, n. 210, recante disposizioni finanziarie urgenti in materia di pubblica istruzione
7a 4, 5, 6, 18, 19, 20, 25, 26, 27 Comunicazioni del Ministro dell’istruzione sugli indirizzi generali della politica del suo Dicastero

Governo

28 Il Consiglio dei Ministri si riunisce alle ore 10,45 a Palazzo Chigi.

(…) Il Consiglio ha poi approvato i seguenti provvedimenti.
Su proposta del Ministro dell’università e della ricerca, Fabio Mussi:
– uno schema di regolamento sulle modalità di nomina dei presidenti delle Istituzioni artistiche e musicali. Lo schema sarà inviato al parere del Consiglio di Stato e delle Commissioni parlamentari di merito. (…)
La seduta ha avuto termine alle ore 12.30.

21 Il Consiglio dei Ministri si riunisce alle ore 10,40 a Palazzo Chigi.

Su proposta del Ministro della pubblica istruzione, Giuseppe Fioroni:
– uno schema di regolamento, da inviare ai pareri del Consiglio di Stato e delle competenti Commissioni parlamentari, che rivede la composizione del consiglio di amministrazione degli Istituti regionali di ricerca educativa, razionalizzando i criteri di designazione dei vari componenti. (…)
La seduta ha avuto termine alle ore 13,20.

14 Il Consiglio dei Ministri si riunisce alle ore 11,00 a Palazzo Chigi.
La seduta ha avuto termine alle ore 12,40.
7 Il Consiglio dei Ministri si riunisce alle ore 11,00 a Palazzo Chigi.

Il Consiglio dei Ministri ha esaminato ed approvato il Documento di programmazione economica e finanziaria per il prossimo quinquennio 2007-2011, presentato dal Ministro dell’Economia e delle Finanze, Tommaso Padoa Schioppa, che valuta gli andamenti reali e gli scostamenti rispetto agli obiettivi fissati nei precedenti Documenti e l’evoluzione economico-finanziaria internazionale e in particolar modo europea.
Con la presentazione del Documento di Programmazione economica e finanziaria il Governo compie il secondo importante passo della sua politica economica e, nello stesso tempo, avvia la procedura di bilancio che condurrà, nel prossimo settembre, alla presentazione della Legge finanziaria per il 2007. Questo passo segue l’approvazione, avvenuta lo scorso 30 giugno, della manovra correttiva e delle misure per la promozione della concorrenza e la tutela dei consumatori.
Il principale obiettivo delle due iniziative, e di altre che seguiranno, è di sbloccare un vero e proprio intreccio perverso nel quale si è venuta a trovare l’economia italiana dopo avere accumulato, a partire dalla metà degli anni Novanta, un ritardo di crescita che ha accentuato sia l’instabilità macroeconomica sia il disagio sociale.
Nel delineare una strategia di risanamento strutturale dei conti pubblici, che porterà risultati significativi già a partire dall’anno prossimo – con l’inizio della discesa del debito pubblico e il ritorno del rapporto deficit-pil sotto il ‘tetto’ del 3% indicato dall’Unione europea – il DPEF propone un quadro di fine legislatura che, nel 2011, prevede un sostanziale azzeramento del deficit (0.1% del pil), il ritorno del debito sotto il livello del 100% del pil (99.7%), la ricostituzione di un avanzo primario consistente (4.9% del pil) e un tasso di crescita del prodotto interno lordo pari all’1.7%.
L’attuale combinazione di deficit elevato, esaurimento dell’avanzo primario e risalita del debito pubblico configura una condizione non sostenibile dei conti pubblici, rendendoli più vulnerabili all’aumento in corso dei tassi di interesse, alla pressione dei mercati internazionali e al giudizio delle istituzioni e degli operatori finanziari. Essa ci pone, inoltre, in difetto rispetto alle regole europee. Nello stesso tempo, bassa crescita, inefficienze e distorsioni del sistema tributario, scarsa efficacia della politica di bilancio a finalità redistributiva, diffuse inefficienze organizzative nell’apparato amministrativo pubblico contribuiscono a peggiorare gli indicatori di disuguaglianza e di povertà. A frenare lo sviluppo economico e il tasso di crescita potenziale dell’economia concorrono, infine, l’andamento stagnante della produttività totale dei fattori, l’insufficienza dei meccanismi premianti la qualità, un contesto generale poco favorevole all’impresa e agli utenti-consumatori, l’ampiezza di settori protetti e privi di concorrenza.
Da tutto questo si evince come la politica economica sia chiamata ad agire sui tre fronti dello sviluppo, del risanamento e dell’equità. Deve affrontarli simultaneamente perché essi sono inscindibili. Se la crescita, infatti, è indispensabile per generare le risorse necessarie ad un aumento del benessere, alla riduzione della povertà e al risanamento dei conti pubblici, l’equilibrio di bilancio è necessario per liberare finalmente cittadini e imprese dal timore paralizzante di nuovi interventi, ripristinando così la fiducia per investire sul futuro e aprendo nuove prospettive ai più giovani.
L’equità, infine, esige che si ponga fine a fenomeni inaccettabili di evasione ed elusione fiscale; le situazioni di sofferenza finanziaria colpiscono soprattutto gli strati più deboli, oltre che le generazioni future che non hanno voce e rappresentanza. In un regime democratico, una maggiore equità è condizione indispensabile per il sostegno popolare al processo di risanamento finanziario e per il rilancio della crescita.
La manovra finanziaria per il 2007 intende rispecchiare questa impostazione, prestando attenzione – oltre che al risanamento dei conti pubblici – alle esigenze della crescita e, in particolare, dell’equità. Sotto il profilo quantitativo, essa sarà di un importo complessivo pari a circa 35 miliardi, di cui 20 destinati alla riduzione del deficit e ben 15 a misure di promozione della crescita, della competitività e dell’equità sociale. La correzione avrà carattere strutturale, non solo perché questo ci chiedono gli impegni europei, ma ancor più perché i problemi stessi del Paese hanno natura strutturale e richiedono quindi soluzioni in grado di recare benefici che durino nel tempo.
Il Governo mantiene invariati gli impegni presi con l’Unione europea per un rientro sotto il 3 per cento del rapporto deficit-pil già nel 2007 – anno in cui si prevede scenda al 2.8 per cento – e per ulteriori correzioni strutturali di mezzo punto percentuale di Pil negli anni successivi. Il Governo si riserva tuttavia di valutare con precisione il percorso di rientro in relazione al profilo temporale degli effetti strutturali delle misure che verranno adottate.
In linea con la sua natura di documento programmatico, il Dpef presenta analisi qualitative e indicazioni quantitative sull’andamento della finanza pubblica, fornendo cifre aggregate e specificando concreti obiettivi per questo e per gli anni a seguire. Non entra – come del resto non è accaduto in passato – nell’articolazione specifica delle misure che saranno adottate nella Finanziaria. Per individuare le forme di intervento più appropriate il Governo ha bisogno infatti di un lavoro tecnico e di una approfondita interlocuzione con le parti sociali e con i rappresentanti degli enti territoriali, che occuperanno i prossimi mesi.
In un’ottica di risanamento dei conti pubblici, il Governo ha già indicato di voler puntare su un regime di tassazione più equo, risanato dai mali dell’evasione e dell’elusione, e su una riduzione delle inefficienze dell’apparato delle amministrazioni pubbliche, centrali e locali. In questa direzione ha già compiuto alcuni importanti passi la manovra correttiva varata la settimana scorsa.
Sarebbe tuttavia sbagliato pensare che questa duplice azione riesca, da sola, a correggere gli andamenti di fondo della finanza pubblica. La dimensione dello squilibrio rende indispensabile intervenire anche su tendenze strutturali della spesa pubblica che sono sempre meno favorevoli, in particolare sui quattro grandi comparti – sistema pensionistico, servizio sanitario, amministrazioni pubbliche, finanza degli enti decentrati – che ne rappresentano circa l’80 per cento.
Altrettanto sbagliato, inoltre, sarebbe ritenere – o far credere – che un intervento strutturale sulle principali voci di spesa del sistema pubblico significhi impoverirne la funzione di solidarietà, di promozione della crescita e di fornitura di beni pubblici primari quali la giustizia, la sicurezza o l’istruzione. E’ vero il contrario: solo nel contesto di una finanza pubblica sana, lo Stato e i poteri locali possono assicurare – in maniera finanziariamente sostenibile nel tempo – la loro funzione economica e sociale.
Va sottolineato, poi, che ognuno dei quattro grandi comparti della spesa pubblica presenta al suo interno squilibri, inefficienze, duplicazioni ed arretratezze che richiedono, di per sé, interventi correttivi. Sono quelle inefficienze e quegli stessi squilibri a offrire i margini per operare e a indicare la necessità di intervenire, anche a prescindere dalla situazione di bilancio. Se pure non fosse costretta a ridurre il deficit e ad alleggerire il peso del debito, l’Italia dovrebbe comunque porre mano a una riqualificazione della spesa pubblica per potere destinare più risorse a nuove infrastrutture, ricerca, politiche di solidarietà sociale, valorizzare le cultura.
Il ricavato della manovra di reperimento di risorse attraverso riduzioni di spese e ricerca di nuove entrate – su questo aspetto il Governo è seriamente impegnato – non verrà utilizzato solo per incidere sul disavanzo. In misura non trascurabile verrà destinato al finanziamento di misure per stimolare la crescita e la competitività del paese, creare nuove opportunità per i giovani, combattere la povertà e l’emarginazione, promuovere l’equità sociale.
Il Documento di programmazione economico-finanziaria verrà presentato al Parlamento e sarà inviato al parere della Conferenza Stato-Regioni.
Il Consiglio ha altresì esaminato la Relazione sugli interventi di sostegno alle attività economiche e produttive – allegata al DPEF, presentata dal Ministro dello sviluppo economico, Pier Luigi Bersani, d’intesa con i Ministri dell’Economia e delle Finanze, Padoa Schioppa, e dell’Università e della Ricerca scientifica, Fabio Mussi. La Relazione dà conto del quadro programmatico dell’intervento pubblico a favore delle imprese, con particolare riguardo allo sviluppo tendenziale dell’apparato produttivo e del sistema tecnologico, nonché alle esigenze di sviluppo territoriale, riepiloga lo stato di attuazione delle normative in materia, l’efficacia degli interventi rispetto agli obiettivi programmatici, il fabbisogno finanziario per il finanziamento degli interventi stessi.
La Relazione verrà trasmessa al Parlamento e alla Conferenza Stato-Regioni. (…)
La seduta ha avuto termine alle ore 14,55.

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