Ministero dell’Istruzione e del Merito Dipartimento per il sistema educativo di istruzione e di formazione Direzione generale per gli ordinamenti scolastici, la valutazione e l’internazionalizzazione del sistema nazionale di istruzione Ufficio I
Agli Uffici Scolastici Regionali Al Sovrintendente Scolastico per la Scuola in lingua italiana di Bolzano All’Intendente Scolastico per la Scuola in lingua tedesca di Bolzano All’Intendente Scolastico per le Scuole delle località ladine di Bolzano Al Dirigente del Dipartimento Istruzione e cultura per la Provincia di Trento Al Sovrintendente Scolastico per la Regione Valle D’Aosta Ai Dirigenti/Coordinatori scolastici delle scuole secondarie di secondo grado, statali e paritarie LORO SEDI e, p.c.: Al Dipartimento per il sistema educativo di istruzione e formazione All’Ufficio Stampa
Ministero dell’istruzione e del merito Dipartimento per il sistema educativo di istruzione e formazione Direzione generale per gli ordinamenti scolastici, la valutazione e l’internazionalizzazione del sistema nazionale di istruzione Ufficio I
Agli Uffici Scolastici Regionali LORO SEDI Ai Dirigenti Scolastici delle Istituzioni scolastiche di secondo grado Statali e Paritarie LORO SEDI Al Sovrintendente agli Studi della Valle d’Aosta AOSTA Al Dirigente del Dipartimento Istruzione per la Provincia Autonoma di TRENTO All’Intendente Scolastico per le scuole delle località ladine di BOLZANO All’Intendente Scolastico per la scuola in lingua tedesca di BOLZANO Al Sovrintendente Scolastico della Provincia di BOLZANO E p.c. Ufficio Stampa MIM SEDE
Ministero dell’Istruzione e del Merito Dipartimento per il sistema educativo di istruzione e di formazione Direzione generale per il personale scolastico – Ufficio IV Personale docente ed educativo
Ai Direttori Generali Uffici Scolastici Regionali LORO SEDI e, p.c., all’ Ente organizzatore Associazione Torino Città del Libro salonelibro@legalmail.it
Il Ministro Valditara: “È un investimento importante che darà ulteriore impulso a una didattica sempre più inclusiva e innovativa: valorizzazione dei talenti, lotta alla dispersione scolastica, rafforzamento della formazione dei docenti”.
Decreto Ministeriale 12 aprile 2023, AOOGABMI 65 Decreto di riparto delle risorse alle istituzioni scolastiche in attuazione della linea di investimento 3.1 “Nuove competenze e nuovi linguaggi” nell’ambito della Missione 4 – Istruzione e Ricerca – Componente 1 – “Potenziamento dell’offerta dei servizi all’istruzione: dagli asili nido all’Università” del Piano nazionale di ripresa e resilienza finanziato dall’Unione europea – Next Generation EU
Decreto Ministeriale 3 aprile 2023, AOOGABMI 61 Decreto di destinazione di risorse per incentivare scambi ed esperienze formative all’estero per studenti e per il personale scolastico attraverso un potenziamento del programma Erasmus+ 2021-2027 e nell’ambito della Missione 4 – Componente 1 – Investimento 3.1 “Nuove competenze e nuovi linguaggi” del Piano nazionale di ripresa e resilienza, finanziato dall’Unione europea – Next Generation EU
Il Ministro dell’Istruzione e del Merito ha firmato due decreti di riparto di risorse Pnrr destinati alla formazione di studenti, docenti e personale scolastico per un importo complessivo di 1 miliardo e 200 milioni.
Con il primo decreto vengono destinati 600 milioni per la realizzazione di percorsi didattici, formativi e di orientamento per studentesse e studenti di tutti i cicli scolastici, finalizzati a promuovere e sviluppare le competenze STEM, digitali e di innovazione, nonché quelle linguistiche, con particolare attenzione a garantire pari opportunità e parità di genere.
Le risorse potranno essere utilizzate anche per attività extracurricolari di orientamento sulle materie scientifiche.
Con il medesimo decreto altri 150 milioni saranno indirizzati alla formazione dei docenti sul multilinguismo con la realizzazione di percorsi formativi di lingua e di metodologia di durata annuale, finalizzati al potenziamento delle competenze linguistiche dei docenti e al miglioramento delle loro metodologie di insegnamento.
Per entrambe le voci, una quota del 40 per cento delle risorse stanziate sarà riservata alle scuole nelle regioni del Mezzogiorno.
Nel secondo decreto è stata stabilita una linea di investimento di 450 milioni destinati alla formazione di tutto il personale scolastico in servizio. In particolare, si tratterà per i docenti di percorsi relativi alla transizione digitale a supporto del Piano Scuola 4.0, per il personale ATA di percorsi sulla digitalizzazione delle procedure amministrative, e per i dirigenti scolastici sull’innovazione didattica e digitale.
Al riparto delle risorse complessive relative ai due decreti saranno ammesse anche le scuole paritarie non aventi fini di lucro.
“È un investimento importante che darà un forte impulso al nostro programma di valorizzazione dei talenti di ogni studente, di lotta alla dispersione scolastica e di rafforzamento della formazione dei docenti”, ha dichiarato il Ministro Valditara. “Abbiamo gli strumenti per una didattica sempre più inclusiva e innovativa che dia a tutti una vera opportunità. È questa la rivoluzione del merito a cui io mi ispiro”.
Ministero dell’istruzione e del merito Dipartimento per il sistema educativo di istruzione e formazione Direzione generale per gli ordinamenti scolastici, la valutazione e l’internazionalizzazione del sistema nazionale di istruzione
Agli Uffici Scolastici Regionali Loro sedi Al Sovrintendente Scolastico per la scuola in lingua italiana della provincia di Bolzano Bolzano Al Dirigente del Dipartimento Istruzione della provincia di Trento Trento Al Sovrintendente agli Studi della Regione Autonoma della Valle d’Aosta Aosta Ai Dirigenti Scolastici delle Istituzioni scolastiche di primo e secondo grado, Statali e Paritarie Loro sedi E p.c. Al Capo Dipartimento per il sistema educativo di istruzione e formazione SEDE Ufficio Stampa SEDE
Ministero dell’istruzione e del merito Dipartimento per il sistema educativo di istruzione e formazione
Ai Direttori generali e ai Dirigenti preposti agli Uffici Scolastici Regionali All’Ufficio speciale di lingua slovena presso l’Ufficio scolastico regionale per il Friuli-Venezia Giulia Al Sovrintendente Scolastico per la Provincia di Bolzano All’Intendente Scolastico per la Scuola in lingua tedesca di Bolzano All’Intendente Scolastico per la Scuola delle località ladine di Bolzano Al Dirigente del Dipartimento Istruzione della Provincia di Trento Al Sovrintendente agli studi della Regione Autonoma della Valle d’Aosta Ai Dirigenti scolastici delle Istituzioni scolastiche statali e paritarie per il tramite dei rispettivi UU.SS.RR.
Ministero dell’Istruzione e del Merito Unità di missione per il Piano nazionale di ripresa e resilienza
PIANO NAZIONALE DI RIPRESA E RESILIENZA MISSIONE 4: ISTRUZIONE E RICERCA Componente 1 – Potenziamento dell’offerta dei servizi di istruzione: dagli asili nido alle Università Investimento 2.1: Didattica digitale integrata e formazione del personale scolastico sulla trasformazione digitale
Azioni di coinvolgimento degli animatori digitali
Alle Istituzioni scolastiche statali beneficiarie delle risorse relative alle “Azioni di coinvolgimento degli Animatori digitali 2022-2024” c.a. Dirigente scolastico c.a. Direttore dei servizi generali e amministrativi E, p.c. Ai Revisori dei conti per il tramite dell’istituzione scolastica
Oggetto: Progetto in essere del PNRR per gli anni scolastici 2022-2023 e 2023-2024. Articolo 1, comma 512, della legge 30 dicembre 2020, n. 178. Decreto del Ministro dell’istruzione 11 agosto 2022, n. 222, articolo 2 – “Azioni di coinvolgimento degli animatori digitali” nell’ambito della linea di investimento 2.1 “Didattica digitale integrata e formazione alla transizione digitale per il personale scolastico” di cui alla Missione 4 – Componente 1 – del PNRR. Nota di autorizzazione per l’attuazione del progetto.
Ministero dell’Istruzione, Dipartimento per il sistema educativo di istruzione e di formazione Direzione generale per il personale scolastico – Ufficio VI Formazione del personale scolastico, formazione dei dirigenti scolastici e accreditamento enti
Ai Direttori degli Uffici Scolastici Regionali Ai Dirigenti degli Uffici per la Formazione presso gli Uffici Scolastici Regionali e p.c. All’Ufficio di Gabinetto SEDE Al Capo Dipartimento per il sistema educativo di istruzione e di formazione SEDE Ai Dirigenti scolastici delle Scuole capofila di ambito LORO SEDI
Oggetto: Periodo di formazione e prova per i docenti neoassunti e per i docenti che hanno ottenuto il passaggio di ruolo. Attività formative per l’a.s. 2022-2023.
Ministero dell’Istruzione Dipartimento per il sistema educativo di istruzione e formazione Direzione generale per gli ordinamenti scolastici per la valutazione e l’internazionalizzazione del sistema nazionale di istruzione
Ai Direttori Generali degli Uffici Scolastici Regionali LORO SEDI Al Sovrintendente agli studi della Valle D’Aosta AOSTA Al Dirigente del Dipartimento Istruzione per la Provincia di TRENTO All’Intendente Scolastico per le scuole delle località ladine di BOLZANO All’Intendente Scolastico per la scuola in lingua tedesca di BOLZANO Al Sovraintendente Scolastico della Provincia di BOLZANO Ai Dirigenti scolastici delle Istituzioni scolastiche statali e paritarie di ogni ordine e grado LORO SEDI e,p.c. Al Capo Dipartimento per il sistema educativo di istruzione e formazione SEDE Al Capo Ufficio Stampa SEDE
Ministero dell’Istruzione Dipartimento per il sistema educativo di istruzione e di formazione Direzione Generale per il personale scolastico
Ai Direttori degli Uffici Scolastici Regionali p.c. Ai Dirigenti degli Uffici per la Formazione presso gli Uffici Scolastici Regionali E p.c. al Capo del Dipartimento per il sistema educativo di istruzione e di formazione
OGGETTO: Disposizioni concernenti il percorso di formazione e di prova del personale docente ed educativo. Emanazione del D.M. 226 del 16 Agosto 2022.
Decreto Ministeriale 16 agosto 2022, AOOGABMI 226 Disposizioni concernenti il percorso di formazione e di prova del personale docente ed educativo, ai sensi dell’articolo 1, comma 118, della legge 13 luglio 2015, n. 107 e dell’articolo 13, comma 1 del decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 59, nonché la disciplina delle modalità di svolgimento del test finale e definizione dei criteri per la valutazione del personale in periodo di prova, ai sensi dell’articolo 44, comma 1, lett. g), del decreto legge 30 aprile 2022, n. 36, convertito con modificazioni dalla L. 29 giugno 2022, n. 79
“Disposizioni concernenti il percorso di formazione e di prova del personale docente ed educativo, ai sensi dell’articolo 1, comma 118, della legge 13 luglio 2015, n. 107 e dell’articolo 13, comma 1 del decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 59, nonché la disciplina delle modalità di svolgimento del test finale e definizione dei criteri per la valutazione del personale in periodo di prova, ai sensi dell’articolo 44, comma 1, lett. g), del decreto legge 30 aprile 2022, n. 36, convertito con modificazioni dalla L. 29 giugno 2022, n. 79”.
Ministero dell’Istruzione Dipartimento per il Sistema educativo di istruzione e di formazione Direzione generale per lo Studente, l’Inclusione e l’Orientamento scolastico
Agli Uffici Scolastici Regionali e, per loro tramite, ai Comitati tecnico-scientifici regionali di cui al DM 188/2021 Ai Dirigenti delle istituzioni scolastiche di ogni grado di istruzione e, per loro tramite, a tutti i Docenti interessati e p.c. Alla Direzione generale per il Personale scolastico Alla Direzione generale per i Sistemi informativi e la Statistica SEDE
Oggetto: Formazione del personale docente ai fini dell’inclusione degli alunni con disabilità, ai sensi del D.M. 21 giugno 2021, n. 188. Attività di monitoraggio.
Pubblicata nella GU Serie Generale n.150 del 29-06-2022 la Legge 29 giugno 2022, n. 79 di Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 30 aprile 2022, n. 36, recante ulteriori misure urgenti per l’attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR).
Il provvedimento contiene anche le nuove regole per la formazione iniziale e continua e per l’assunzione dei docenti della scuola secondaria.
LA SCHEDA
Percorsi certi per chi vuole insegnare. Una definizione più chiara degli obiettivi e delle modalità della formazione dei docenti durante tutto il loro percorso lavorativo. Concorsi annuali per reclutare con costanza il personale, aprendo più rapidamente le porte ai giovani ed evitando il formarsi di nuovo precariato. Questi i tre perni delle riforme approvate per la scuola.
La formazione iniziale e l’abilitazione Con la legge di conversione approvata, si definiscono le modalità di formazione iniziale, abilitazione e accesso all’insegnamento nella scuola secondaria.
Sono previsti:
Un percorso universitario abilitante di formazione iniziale (corrispondente ad almeno 60 crediti formativi), con prova finale.
Un concorso pubblico nazionale con cadenza annuale.
Un periodo di prova in servizio di un anno con test finale e valutazione conclusiva.
Il testo prevede, dunque, un preciso percorso di formazione iniziale, selezione e prova.
Il percorso di formazione abilitante si potrà svolgere dopo la laurea, oppure durante il percorso formativo, in aggiunta ai crediti necessari per il conseguimento del proprio titolo. È previsto un periodo di tirocinio nelle scuole. Nella prova finale è compresa una lezione simulata, per verificare, oltre alla conoscenza dei contenuti disciplinari, la capacità di insegnamento. Saranno le Università a organizzare e gestire i percorsi di formazione.
L’abilitazione consentirà l’accesso ai concorsi, che avranno cadenza annuale, per la copertura delle cattedre vacanti e per velocizzare l’immissione in ruolo di chi vuole insegnare. I vincitori del concorso saranno assunti con un periodo di prova di un anno, che si concluderà con una valutazione tesa ad accertare anche le competenze didattiche acquisite dal docente. In caso di esito positivo, ci sarà l’immissione in ruolo.
In attesa cheil nuovo sistema vada a regime, per coloro che già insegnano da almeno 3 anni nella scuola statale è previsto l’accesso diretto al concorso. I vincitori dovranno poi conseguire 30 crediti universitari e svolgere la prova di abilitazione per poter passare di ruolo.
Durante la fase transitoria, coloro che non hanno già un percorso di tre anni di docenza alle spalle, ma vogliono insegnare, potranno conseguire i primi 30 crediti universitari, compreso il periodo di tirocinio, per accedere al concorso. I vincitori completeranno successivamente gli altri 30 crediti e faranno la prova di abilitazione per poter passare di ruolo.
La legge prevede anche la revisione delle attuali classi di concorso con la loro razionalizzazione e accorpamento.
La formazione continua e la Scuola nazionale La formazione in servizio dei docenti sarà continua e strutturata, in modo da favorire l’innovazione dei modelli didattici, anche alla luce dell’esperienza maturata durante l’emergenza sanitaria e in linea con gli obiettivi di sviluppo di una didattica innovativa previsti nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.
La formazione sulle competenze digitali e sull’uso critico e responsabile degli strumenti digitali sarà parte della formazione già obbligatoria per tutti e si svolgerà nell’ambito dell’orario lavorativo.
Viene poi introdotto, dal decreto, un sistema di aggiornamento e formazione con una pianificazione su base triennale che consentirà agli insegnanti di acquisire conoscenze e competenze per progettare la didattica con strumenti e metodi innovativi. Saranno coinvolti docenti di ruolo e figure di sistema dedicate alla progettualità scolastica. Questa formazione sarà su base volontaria per chi oggi è già di ruolo, diverrà obbligatoria per i neo-assunti, dopo l’adeguamento del contratto. Sarà svolta in orario diverso da quello di lavoro e potrà essere retribuita a seguito di una valutazione selettiva, è la cosiddetta formazione incentivata. Criteri del sistema di incentivazione e il numero di ore aggiuntivo da svolgere saranno decisi in sede di contrattazione.
I percorsi di formazione continua saranno definiti dalla Scuola di alta formazione, che viene istituita con il decreto approvato, e si occuperà non solo di adottare specifiche linee di indirizzo in materia, ma anche di accreditare e verificare le strutture che dovranno erogare i corsi, per garantirne la massima qualità. La Scuola, che fa parte delle riforme del PNRR, si occuperà anche dei percorsi di formazione di dirigenti e personale Ausiliario, Tecnico e Amministrativo.
NUOVE SCOPERTE, ANTICHE ROTTE: IL SALENTO DELL’OLIO E DEL VINO NEL “PAESAGGIO” ARCHEOLOGICO SUBACQUEO DI TORRE SANTA SABINA
Emergono dai fondali dell’Adriatico preziose testimonianze del passato, che arricchiscono la storia delle rotte commerciali salentine e i continui scambi con l’altra sponda del mare e l’Oriente. A raccontarle è la Baia dei Camerini di Torre Santa Sabina, marina del Comune di Carovigno a circa 30 km a nord di Brindisi, una piccola insenatura che conserva un patrimonio archeologico subacqueo e costiero di notevole interesse. A far riaffiorare dalle acque “strati” insabbiati di storia, le recenti ricerche della cattedra di Archeologia subacquea del Dipartimento di Beni Culturali dell’Università del Salento, condotte in regime di Concessione di scavo del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo, dirette dalla docente Rita Auriemma.
Baia dei Camerini
L’approdo di Torre Santa Sabina è un sito archeologico tra i più complessi e stratificati, con enormi potenzialità dal punto di vista delle conoscenze storico-archeologiche. Le innumerevoli e disparate tracce lungo la costa e sui fondali aiutano a raccontare una storia articolata, ricca di vicende che vanno dalla preistoria all’età moderna. Le testimonianze relative agli insediamenti molto antichi nelle aree che fiancheggiano il cosiddetto “Fiume della Mezzaluna”, residuo di un corso d’acqua dolce che sfociava nell’insenatura detta appunto “La Mezzaluna”, arricchiscono la ricostruzione millenaria del paesaggio e delle sue trasformazioni.
Tracce di vita di una comunità di agricoltori, che lì viveva nel VI-V millennio a.C., sono segnalate dal rinvenimento di oggetti neolitici e scarti di lavorazione della selce. Sempre lì, nell’Età del Bronzo e oltre (dal XIV al X sec. a.C. circa), si è sviluppato uno dei più vasti insediamenti dell’Italia sud-orientale. Ne sono evidente e suggestiva testimonianza le migliaia di buchi dov’erano piantati pali di capanne e palizzate di recinzioni in legno, anche sommersi o semi-sommersi, che si estendono fin lungo le basse scogliere della Baia dei Camerini. La costa, inoltre, è ampiamente segnata da escavazioni, tagli di cava, canali, anch’essi talvolta sommersi o semisommersi, che indicano un’alta frequenza di interventi e trasformazioni del paesaggio di natura antropica.
Imbarcazione di età romana tardoimperiale TSS1 durante lo scavo
Gli scavi raccontano di come la piccola insenatura sia stata per lungo tempo un approdo per gli scali marittimi, a indicare come già nel III-II millennio a.C. genti dei Balcani e del Mediterraneo orientale navigavano dall’Egeo e dalle coste dell’Anatolia lungo queste rive: numerosi ritrovamenti di ceramica di importazione micenea a Torre Santa Sabina testimoniano infatti l’esistenza di scambi con l’Egeo e l’altra sponda dell’Adriatico in quell’epoca. Ne è eccezionale conferma anche il rinvenimento di una lama in oro di pugnale da parata, oggetto raro in Italia, ma comune in Egeo e Vicino Oriente. In età messapica la baia era lo scalo marittimo della città indigena di Kàrbina, l’odierna Carovigno, da cui venivano distribuite le merci verso l’interno e, per lungo tempo, anche uno degli scali delle rotte di cabotaggio, la navigazione sotto costa, per il riparo offerto ai naviganti.
Scavo di un’anfora del carico del relitto TSS1
Approdo sicuro ma anche luogo d’insidie: durante le tempeste, infatti, alcune navi si infrangevano sulle rocce delle basse scogliere appena affioranti, perdendo i loro preziosi carichi. La stessa area racconta in particolare di due naufragi, avvenuti a distanza di tre secoli l’uno dall’altro.
La nave più antica, di età tardoarcaica (fine VI – inizi V sec. a.C.) chiamata “TorreSantaSabina3”, solcava rotte ionico-adriatiche e trasportava anfore e raffinati servizi da tavola. Nello strato più profondo della sabbia sono stati ritrovati in posizione capovolta, a causa del naufragio, crateri, brocche, coppe e tazze per mescere e bere il vino, mentre il carico principale era il contenuto delle anfore, destinate per la maggior parte al trasporto del vino e, in misura minore, dell’olio. Prodotti che provenivano da vari luoghi della Grecia e dell’Italia meridionale, “beni di lusso” molto richiesti anche dalle popolazioni che vivevano in Puglia durante l’Età arcaica, come i Messapi nel Salento.
Negli strati più superficiali, invece, sono stati rinvenuti i resti della nave di “TorreSantaSabina4”, risalenti all’ età romana tardorepubblicana (fine II sec. a.C.), imbarcazione che trasportava una grande varietà di merci, sia d’importazione sia di produzione locale. Uno scrigno di testimonianze preziose: nelle anfore ritrovate erano contenuti il vino e l’olio prodotti nel Salento insieme ai loro contenitori, e massicciamente esportati. Il resto erano pregiati servizi da tavola e vasellame da cucina, importati dall’Egeo e dall’Asia Minore, dall’Adriatico orientale, dalla Campania e dall’Italia centrale ma anche prodotti in Puglia: piatti, coppe, tegami e olle erano capovolti, le anfore schiacciate una sull’altra.
Recupero di un’anfora punica dal carico TSS4 (fine II sec. a.C.)
A questa complessa stratigrafia si può probabilmente aggiungere anche un altro carico databile alla tarda antichità e proveniente dal Mediterraneo orientale (V-VI sec. d.C.). Ma oltre alle imbarcazioni andate distrutte, ce ne sono altre invece “spiaggiate”, incagliatesi presso la riva, come lo scafo del relitto “TorreSantaSabina1” (fine III – inizi IV secolo d.C.), una delle imbarcazioni di età romana imperiale più conservate del Mediterraneo, che mostra parti delle sovrastrutture della nave, persino una porzione del ponte. Proveniva dalle coste nordafricane, probabilmente dall’area dell’odierna Tunisia, come dimostrano le anfore superstiti del carico, che dovevano contenere vino e/o salse e conserve di pesce.
Carico di anfore del relitto di età romana tardo-repubblicana TSS4 (fine II sec. a.C.)
Anche degli scavi a Torre Santa Sabina si parlerà dal 3 al 5 giugno 2022, tra Lecce e Porto Cesareo, nel corso dell’evento finale di UnderwaterMuse – Immersive Underwater Museum experience for a wider inclusion.
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