M. Galante, Ma tu che lavoro fai?

“Ma tu che lavoro fai?”

– Il libro che fa riflettere i giovani sul futuro: parte da Lozzo Atestino il tour nelle scuole

L’Istituto Comprensivo Statale di Lozzo Atestino ospiterà l’evento di lancio del tour scolastico di “Ma tu che lavoro fai?”, il libro di Mariangela Galante, da pochissimo in tutte le librerie d’Italia e store digitali, con la sua capacità di unire ironia, introspezione e orientamento.

“Ma tu che lavoro fai? – Storia di una partita iva ironica e divertita” è una narrazione vivace che racconta la vita di una partita IVA con molteplici sogni, altrettanti ostacoli e piccole grandi conquiste quotidiane.

Con uno stile diretto e autentico, Mariangela Galante restituisce al lettore uno spaccato del lavoro contemporaneo, fatto di passione, resilienza e continua ricerca di equilibrio tra sé e ciò che si fa…e la domanda quotidiana che non ti abbandona mai.

«Ho scritto questo libro per raccontare il lavoro in modo sincero e umano», spiega Mariangela Galante. «Non volevo fare un saggio o un manuale, ma condividere emozioni e dubbi che molti vivono ogni giorno. Portarlo nelle scuole significa dare ai ragazzi la possibilità di guardarsi dentro e capire che la vera scelta non è solo che lavoro fare, ma che persona diventare.»

Il progetto prevede una serie di incontri con studenti e docenti, con letture guidate, laboratori e momenti di riflessione. Il libro, così, diventa uno strumento didattico di orientamento e di educazione alla consapevolezza, utile per stimolare nei ragazzi una visione più ampia e personale del futuro.

Durante l’evento lancio del 22 gennaio, l’autrice dialogherà con gli studenti dell’Istituto Comprensivo Statale di Lozzo Atestino, offrendo spunti su come affrontare le proprie scelte con curiosità, spirito critico e un pizzico di ironia.

Perché proporlo a scuola «L’orientamento non è solo scegliere una scuola o un mestiere», sottolinea il Dirigente Scolastico dell’Istituto Comprensivo di Lozzo Atestino, Alfonso D’Ambrosio. «È un percorso di crescita che parte dalla conoscenza di sé. Il libro di Mariangela Galante aiuta i ragazzi a porsi domande, a riflettere sui propri talenti e ad aprirsi alla complessità del mondo del lavoro con uno sguardo nuovo e consapevole. Ed è per questo motivo che abbiamo scelto di acquistare delle copie per regalarlo ai più meritevoli; non solo faremo questo primo incontro di gennaio con le classi terze ma ne è previsto un secondo a marzo, in occasione della nostra settimana dei club, in cui l’autrice dialogherà con le seconde e le prime classi.»

L’incontro del 22 gennaio rappresenta il primo appuntamento di un tour che toccherà altre scuole del territorio nazionale, on line e off line, costruendo un dialogo concreto tra formazione, cultura e realtà professionale. L’evento, organizzato con il supporto della casa editrice SimplyBook, nasce dal desiderio di creare spazi di confronto reali tra giovani e adulti, insegnanti e professionisti.

La domanda che dà il titolo al libro – “Ma tu che lavoro fai?” – diventa così una chiave per parlare di identità, aspirazioni e cambiamento in un tempo in cui il lavoro è sempre più fluido

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Le coordinate della mente

Le coordinate della mente

I geni Hox e la mappa genetica dell’intelligenza

 di Bruno Lorenzo Castrovinci

La mente è una delle più grandi meraviglie della natura, un universo racchiuso nel piccolo spazio del cervello umano. Da secoli filosofi e scienziati cercano di svelarne i segreti, domandandosi se l’intelligenza sia il frutto di un disegno genetico o il risultato dell’esperienza. Le scoperte della biologia molecolare e delle neuroscienze stanno gradualmente dissolvendo questa antica dicotomia, rivelando che la mente nasce dall’incontro tra il patrimonio genetico e l’ambiente.

All’interno di questa prospettiva, i geni Hox rappresentano un elemento chiave: essi tracciano una sorta di mappa biologica che guida la formazione del cervello e, indirettamente, le potenzialità cognitive dell’essere umano. Analizzare la relazione tra geni Hox e intelligenza significa, dunque, esplorare le fondamenta biologiche del pensiero e comprendere come la vita costruisca la coscienza.

La mente come territorio da esplorare

La mente umana rappresenta una delle frontiere più affascinanti e misteriose della conoscenza, un orizzonte dove scienza e filosofia si incontrano nel tentativo di decifrare l’essenza stessa del pensare. Fin dall’antichità, da Aristotele a Cartesio, da Kant a Freud, l’uomo si è chiesto come un insieme di cellule nervose potesse generare idee, emozioni, linguaggio e autocoscienza.

Le neuroscienze contemporanee hanno trasformato queste domande in ipotesi verificabili, esplorando la relazione tra attività cerebrale e processi mentali. I genetisti, parallelamente, hanno iniziato a svelare i meccanismi che guidano la costruzione della mente già nelle prime fasi dello sviluppo embrionale.

Comprendere le origini dell’intelligenza non significa ridurla a un numero o a un parametro misurabile, ma penetrare nella struttura profonda del nostro essere pensante, là dove biologia, esperienza e cultura dialogano costantemente. In questa prospettiva, la genetica ha aperto nuove vie di indagine, rivelando come il codice della vita racchiuda potenzialità cognitive che si attivano solo attraverso l’interazione con l’ambiente.

L’intelligenza appare allora come un sistema emergente, il risultato di una danza continua tra predisposizione genetica e stimolo esterno, tra potenziale biologico e apprendimento, in cui ogni essere umano diventa il costruttore unico e irripetibile della propria mente.

L’architettura genetica della mente

I geni Hox costituiscono una delle scoperte più importanti della biologia dello sviluppo e rappresentano un principio di organizzazione universale del mondo vivente. Scoperti originariamente nei moscerini della frutta, questi geni si sono rivelati straordinariamente conservati nel corso dell’evoluzione, condivisi da specie apparentemente lontane come pesci, rettili, mammiferi e uomo.

La loro funzione principale è quella di regolare la formazione del corpo lungo l’asse antero-posteriore, determinando l’ordine con cui si sviluppano le diverse parti anatomiche. Tuttavia, ridurre il loro ruolo a una semplice funzione morfogenetica sarebbe riduttivo. I geni Hox agiscono come direttori d’orchestra del processo di sviluppo, coordinando la disposizione e la specializzazione del sistema nervoso centrale e influenzando la distribuzione dei neuroni nelle diverse aree cerebrali.

Durante l’embriogenesi, essi stabiliscono una mappa molecolare che guida la costruzione del cervello e del midollo spinale, assicurando che ogni regione occupi la giusta posizione e acquisisca la funzione corretta. Tale mappa non determina direttamente l’intelligenza, ma predispone la complessità strutturale da cui essa potrà emergere.

L’organizzazione dei geni Hox, disposta in sequenze precise lungo i cromosomi, riflette la stessa disposizione spaziale delle strutture corporee che controllano, un fenomeno noto come colinearità. Questo principio suggerisce una profonda armonia tra genoma e morfologia, tra codice e forma, che si estende anche alle architetture neuronali. In altre parole, i geni Hox creano l’architettura entro la quale il pensiero potrà svilupparsi, come se tracciassero il progetto di una casa destinata a ospitare la coscienza, in cui le fondamenta biologiche sorreggono l’edificio complesso dell’intelligenza.

L’influenza dei geni Hox sulla mente si manifesta in modo complesso e stratificato attraverso la loro azione nella differenziazione dei neuroni e nella formazione delle aree cerebrali. Questi geni agiscono come interruttori molecolari che, in sinergia con altri fattori di trascrizione, determinano il destino delle cellule nervose e la loro specializzazione funzionale.

Ogni variazione nella loro espressione, anche minima, può produrre modifiche rilevanti nella connettività neuronale, incidendo sulla densità sinaptica, sulla velocità di trasmissione dei segnali elettrici e sull’efficienza dei circuiti cognitivi superiori. Gli studi più recenti, basati su tecniche di imaging cerebrale e mappatura genica, hanno mostrato che alcune regioni del cervello umano, come la corteccia prefrontale, l’ippocampo e l’area di Broca, risultano influenzate da specifiche sequenze di espressione dei geni Hox durante lo sviluppo embrionale.

Tali regioni sono cruciali per funzioni come il linguaggio, la memoria a lungo termine, la pianificazione strategica e la regolazione delle emozioni. Ciò suggerisce che le capacità cognitive superiori dell’uomo non siano un semplice prodotto dell’evoluzione culturale, ma trovino fondamento in un programma biologico sofisticato, plasmato da milioni di anni di selezione naturale. In questa prospettiva, i geni Hox non determinano direttamente il pensiero, ma ne definiscono i presupposti strutturali, predisponendo il cervello a ospitare le forme più complesse di coscienza e di intelligenza riflessiva.

Il genoma come mappa dell’intelligenza e il ruolo della scuola nello sviluppo cognitivo

Le ricerche scientifiche più recenti hanno dimostrato che l’intelligenza non dipende da un singolo gene, ma da una rete complessa di geni che collaborano tra loro nel determinare la struttura e il funzionamento del cervello. Si parla, quindi, di intelligenza come tratto poligenico, cioè influenzato da molte varianti genetiche. Alcune di queste controllano lo sviluppo dei collegamenti tra neuroni, altre regolano la plasticità sinaptica, ossia la capacità del cervello di modificarsi in base alle esperienze.

I geni Hox, pur non essendo direttamente collegati ai processi mentali, forniscono una sorta di mappa di base su cui l’intelligenza può formarsi. Tuttavia, i geni non bastano da soli: l’ambiente in cui una persona cresce e apprende svolge un ruolo fondamentale. La neuroplasticità dimostra che il cervello è in grado di cambiare continuamente le proprie connessioni grazie all’esperienza, all’apprendimento e alle relazioni.

In questo senso, l’intelligenza non è un destino biologico ma un potenziale da coltivare, che trova nella scuola uno dei contesti più importanti per il suo sviluppo. Le esperienze formative in classe, i metodi didattici innovativi e il clima relazionale sereno rappresentano gli stimoli più efficaci per attivare i geni legati alla curiosità, alla motivazione e alla creatività.

La scelta della scuola, dunque, non dovrebbe basarsi soltanto sugli indirizzi di studio o sulla presenza di laboratori e attrezzature, ma anche sull’ambiente educativo che essa offre. Una scuola in cui lo studente si sente accolto, ascoltato e libero di esprimersi diventa un luogo in cui la mente può crescere in modo armonico, sviluppando non solo capacità logiche e mnemoniche, ma anche empatia, comprensione e spirito critico.

Le neuroscienze e la filosofia della complessità ci insegnano che l’intelligenza nasce dall’incontro tra biologia, esperienza e cultura. Ogni studente rappresenta il risultato unico di questa interazione, e ogni scuola può diventare il terreno fertile in cui quel potenziale prende forma.

Conclusioni

L’intelligenza non è un dono immutabile inscritto nel DNA, ma un equilibrio dinamico tra genetica e ambiente, tra predisposizione biologica e stimolo educativo. I geni Hox tracciano la mappa iniziale, ma è l’esperienza, soprattutto quella vissuta in contesti formativi ricchi e accoglienti, a dare significato a quel disegno. La scuola rappresenta il principale laboratorio dell’intelligenza, un luogo dove il pensiero si esercita, la curiosità si accende e le relazioni diventano strumenti di crescita cognitiva ed emotiva.

Scegliere una scuola significa scegliere un ambiente in cui la mente possa fiorire, non soltanto un indirizzo di studi o una struttura ben attrezzata. È nel clima sereno, nel dialogo autentico tra docenti e studenti, e nella valorizzazione delle differenze che l’intelligenza trova il suo terreno più fertile. In ultima analisi, l’intelligenza non si limita a rispecchiare la vita, ma la comprende e la trasforma, e l’educazione diventa così la sua più alta forma di libertà.

Elezioni Consigli di Circolo/Istituto

Le elezioni per il rinnovo dei consigli di circolo/istituto scaduti per decorso triennio o per qualunque altra causa, nonché le eventuali elezioni suppletive nei casi previsti, si svolgono secondo la procedura ordinaria di cui al titolo III dell’ordinanza ministeriale n. 215 del 15 luglio 1991, modificata ed integrata dalle successive OO.MM. nn. 267, 293 e 277, rispettivamente datate 4 agosto 1995, 24 giugno 1996 e 17 giugno 1998.

Come previsto dalla Nota 19 settembre 2025, AOODGOSV. 42616, la data della votazione viene fissata dal Direttore Generale di ciascun Ufficio scolastico regionale, per il territorio di rispettiva competenza, in un giorno festivo dalle ore 8,00 alle ore 12,00 ed in quello successivo dalle ore 8,00 alle ore 13,30 non oltre il termine di 30 novembre e lunedì 1 dicembre 2025.

Salone dello Studente 2025

Il Salone dello Studente 2025 si terrà in diverse città italiane con il tour nazionale organizzato da Campus. 

L’evento principale si svolgerà a Roma alla Fiera di Roma dal 18 al 20 novembre, ma il tour include tappe anche a Milano (16-17 ottobre), Torino (22-23 ottobre), Reggio Calabria (29-30 ottobre), Firenze (5-6 novembre), Napoli (26-27 novembre), Pescara (3-4 dicembre), Bari (10-12 dicembre) e Sassari (17-18 dicembre).


Il 16 e 17 ottobre il Ministero dell’Istruzione e del Merito sarà al Salone dello Studente di Milano, presso il Parco Esposizioni Novegro, con uno spazio istituzionale dedicato a studenti, famiglie, al mondo della scuola e all’innovazione didattica.

All’interno dello stand ministeriale si alternerannoincontri e momenti di approfondimento. Saranno ospiti del Ministero anche le scuole che hanno attivato la filiera 4+2 per illustrare a studenti e genitori la nuova offerta formativa fortemente voluta dal Ministro Giuseppe Valditara.

Nei due giorni di evento, dalle 9:00 alle 13:30, sarà attivo un Info Point gestito dal personale del Ministero e dell’Ufficio Scolastico Regionale per la Lombardia, pronto a dialogare con i visitatori, rispondere a domande e offrire approfondimenti sulle politiche educative e sulle riforme in corso, con materiale informativo sulle iniziative del Ministero e pubblicazioni specifiche sull’orientamento. Sarà presente anche la Direzione generale per gli affari internazionali, con l’obiettivo di raccogliere spunti e proposte dalle scuole in tema di internazionalizzazione.

Tra le iniziative in programma, l’esperienza immersiva “What’s Next ITS Academy” nel metaverso che, grazie a visori di realtà aumentata consentirà di scoprire l’offerta formativa degli ITS. Ci saranno, poi, il punto informativo sulla filiera tecnologico-professionale 4+2, con la partecipazione degli ITS Academy delle 10 aree tecnologiche e le dimostrazioni di primo soccorso a cura di INAIL, nell’ambito della campagna ministeriale “Mi stai a cuore” volta a sensibilizzare scuole, studenti e famiglie sul primo soccorso e sull’utilizzo del defibrillatore semiautomatico esterno (DAE). Le attività in collaborazione con INAIL, in particolare, saranno concentrate nella giornata del 16 ottobre,Giornata Mondiale della Rianimazione Cardiopolmonare.

Il programma

Giornata internazionale degli Studenti

Il 17 novembre si celebra la Giornata internazionale degli Studenti in memoria dei nove studenti e professori cecoslovacchi che, nel 1939, per aver partecipato ad una manifestazione anti-nazista, furono giustiziati senza processo.

Permessi Diritto allo Studio

Come previsto dalla CM 319/91, la domanda di concessione dei permessi straordinari retribuiti di cui all’art. 3 del DPR 395/88, deve essere presentata, a pena di decadenza, entro il 15 novembre.

Impatto norme ITS Academy

Il Ministero dell’Istruzione e del Merito ha avviato una consultazione pubblica per raccogliere la voce dei cittadini sull’impatto nella loro vita formativa, sociale e lavorativa delle norme approvate in materia di Istruzione tecnologica superiore. Si tratta di una ulteriore iniziativa nell’ambito di un percorso di ampio coinvolgimento che punta ad ascoltare chi è direttamente interessato dai provvedimenti adottati in ambito scolastico: studenti, genitori, insegnanti, personale scolastico e amministrativo, dirigenti, sindacati e associazioni di categoria.

La consultazione è iniziata il 13 ottobre scorso e sarà possibile compilare il questionario online fino al prossimo 10 novembre. Per partecipare basta accedere alla piattaforma ParteciPA, seguendo le istruzioni per compilare il questionario disponibili qui: Valutiamo l’impatto della normativa in materia di Istruzione tecnologica superiore (ITS Academy)