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Valutazione dei Dirigenti scolastici

A.S. 2024-2025

Sistema nazionale di valutazione
dei risultati dei dirigenti scolastici


Nota 31 luglio 2025, AOODGCASIS 4929
Sistema nazionale di valutazione dei risultati dei Dirigenti scolastici – Piattaforma di valutazione dei risultati a.s. 2024/2025 – Rilascio nuove funzionalità

Nota 28 maggio 2025, AOODGSIS 3651
Sistema nazionale di valutazione dei risultati dei Dirigenti scolastici – Messa a disposizione della piattaforma ai Direttori degli Uffici Scolastici Regionali e ai Dirigenti scolastici

Decreto Interdipartimentale 26 marzo 2025, AOODPIT 616
Definizione degli obiettivi dei dirigenti scolastici per l’a.s. 2024/2025 ai sensi del D.M. 12 marzo 2025, n. 47 recante l’adozione del sistema nazionale di valutazione dei risultati dei dirigenti scolastici

Decreto Ministeriale 12 marzo 2025, AOOGABMI 47
Adozione del Sistema nazionale di valutazione dei risultati dei Dirigenti scolastici


Nota 26 febbraio 2025, AOODGOSV 8369
Sistema nazionale di valutazione dei risultati dei Dirigenti scolastici – Adozione del D.M. del 21.02.2025 n. 28

Decreto Ministeriale 21 febbraio 2025, AOOGABMI 28
Adozione del Sistema nazionale di valutazione dei risultati dei dirigenti scolastici


Con Nota 31 luglio 2025, AOODGCASIS 4929, il Ministero comunica che dal 1° agosto al 20 settembre 2025 saranno disponibili le funzioni della piattaforma dedicata al procedimento di valutazione, riferite alle attività previste dalla fase di “Misurazione e valutazione dei risultati in base al conseguimento degli obiettivi” nell’anno scolastico 2024-2025, di competenza dei Dirigenti scolastici.



Con Nota 28 maggio 2025, AOODGSIS 3651, il Ministero segnal che a piattaforma del Sistema nazionale di valutazione dei risultati dei Dirigenti scolastici è accessibile ai Dirigenti scolastici a partire dal 3 giugno 2025, previa autenticazione al sistema SIDI, al seguente percorso “Personale Amministrativo e Dirigenti scolastici” → “Sistema nazionale di valutazione dei risultati dei Dirigenti scolastici”.
La piattaforma invià una mail automatica a tutti i dirigenti scolastici per comunicare l’assegnazione degli obiettivi.
Un video – tutorial è disponibile al seguente link: https://youtu.be/PF-jdBfQizQ


Dal 16 aprile attivo e consultabile nel portale istituzionale Mim lo spazio dedicato al Sistema nazionale di valutazione dei risultati dei dirigenti scolastici. La nuova sezione offre un punto di riferimento chiaro e aggiornato sulla procedura, i tempi, i casi particolari e il piano di accompagnamento.


Emanato il Decreto Interdipartimentale 26 marzo 2025, AOODPIT 616 concernente la definizione degli obiettivi dei dirigenti scolastici per l’a.s. 2024/2025 ai sensi del D.M. 12 marzo 2025, n. 47 recante l’adozione del sistema nazionale di valutazione dei risultati dei dirigenti scolastici

Scheda definizione obiettivi, indicatori e target a.s. 2024/25


Emanato il Decreto Ministeriale 12 marzo 2025, AOOGABMI 47 di adozione del Sistema nazionale di valutazione dei risultati dei dirigenti scolastici, in attuazione delle recenti disposizioni legislative promosse dallo stesso Ministro.

Con questo provvedimento, a decorrere già da questo anno scolastico 2024/2025, la valutazione dei dirigenti scolastici avverrà tenuto conto della specificità delle funzioni e sulla base degli strumenti e dei dati a disposizione del sistema informativo del Ministero e del Sistema nazionale di valutazione dei risultati dei dirigenti scolastici. Il procedimento sarà articolato in una fase di assegnazione degli obiettivi, anche di rilevanza regionale, e in una di valutazione, a cura dei direttori degli Uffici Scolastici Regionali, garantendo altresì un eventuale momento di contraddittorio con gli interessati e il ruolo di un organismo di garanzia. Agli esiti della valutazione sarà collegata la retribuzione di risultato.


A.S. 2018-2019

Nota esplicativa 2 aprile 2019, n. 4
Il procedimento di valutazione dei Dirigenti scolastici per l’a.s. 2018/19

Cronoprogramma 2018/2019

Struttrura Portfolio


Firmato il 4 marzo 2019 l’Accordo MIUR-OO.SS. relativo al procedimento di valutazione dei Dirigenti Scolastici per l’a.s. 2018/2019


A.S. 2017-2018

Con Nota 16 luglio 2018, AOODGOSV 12106, la scadenza per la chiusura delle funzioni per la compilazione online del Portfolio del Dirigente scolastico è stata prorogata dal 31 luglio al 31 agosto 2018.


A partire dal 20 aprile 2018 sul Portale del Sistema nazionale Area Dirigenti – Portfolio DS – Accedi ai servizi di valutazione (raggiungibile all indirizzo https://snv.pubblica.istruzione.it/snv-portale-web/) sono aperte le funzioni per procedere alla compilazione online del Portfolio del Dirigente scolastico.

Cronoprogramma procedimento di valutazione DS – A.S. 2017/18



A.S. 2016-2017

Come previsto dalla Nota 27 aprile 2017, AOODGOSV 4555, a partire dal giorno 27 aprile 2017 e fino al 30 giugno 2017 (prorogato al 31 luglio 2017 dalla Nota 8 giugno 2017, AOODPIT 1182) sul Portale del Sistema nazionale di valutazione (Area Dirigenti – Portfolio DS) sono aperte le funzioni per procedere alla compilazione online del Portfolio del Dirigente scolastico, strumento alla base del procedimento di valutazione, previsto dalle Linee guida di attuazione della Direttiva 18 agosto 2016, AOOUFGAB 36 (vd. Nota esplicativa n. 2).

Non saranno svolte visite da parte dei Nuclei nell’a.s. 2016/17; la valutazione di prima istanza da parte del Nucleo di valutazione e la valutazione finale da parte del Direttore dell’USR avverranno, rispettivamente, entro novembre ed entro dicembre 2017.

La Direttiva ministeriale n. 239, firmata il 21 aprile 2017, avente ad oggetto “Modifiche alla Direttiva 18 agosto 2016 n. 36 sulla valutazione dei dirigenti scolastici“,  prevede che il procedimento di valutazione dei Dirigenti scolastici non avrà effetto sulla determinazione della retribuzione di risultato per l’anno scolastico 2016/17, ma a partire dall’anno scolastico 2017/18.
I riscontri e le osservazioni degli Uffici scolastici regionali sulla procedura di valutazione  saranno inviati ad un Osservatorio (previsto dall’art. 12 della Direttiva), in via di definizione con specifico decreto ministeriale.


Come previsto dalla Nota 11 luglio 2017, AOODGOSV 8603, dal 14 luglio al 31 agosto 2017, sul Portale del Sistema nazionale di valutazione, sono aperte le funzioni per procedere alla compilazione online del Portfolio per i Dirigenti scolastici con incarichi presso l’Amministrazione centrale e periferica del MIUR, altra amministrazione dello Stato, enti pubblici o privati, con retribuzione a carico dell’Amministrazione scolastica.




Faq – Domande Frequenti

IL PORTFOLIO E LA SUA COMPILAZIONE

Parte prima del Portfolio – Anagrafe professionale

  1. Che rilievo assume la parte prima del Portfolio nel procedimento di valutazione?

La prima parte del Portfolio ha l’obiettivo specifico di illustrare e descrivere la “storia” professionale del Dirigente adottando un modello unico di riferimento a livello nazionale e perciò comparabile. L’anagrafe professionale intende raccogliere tutte le informazioni professionali più rilevanti e sarà aggiornabile annualmente. Ogni Dirigente avrà la possibilità di integrare l’anagrafe allegando il proprio curriculum vitae e alcuni documenti che attestino aspetti particolarmente significativi della propria professionalità. Il contenuto dell’anagrafe professionale non influisce sulla compilazione delle rubriche di valutazione da parte dei componenti dei Nuclei di valutazione, ma permette ad essi di poter focalizzare con immediatezza gli elementi informativi più rilevanti sul Dirigente da valutare.

Parte seconda del Portfolio – Autovalutazione e bilancio delle competenze

  1. Che scopo ha la parte seconda del Portfolio?

L’autovalutazione intende tracciare un profilo professionale organico del Dirigente scolastico ed è strutturata prendendo in considerazione le cinque dimensioni professionali riprese dai criteri del comma 93 (citate sotto ogni definizione delle cinque sezioni), dall’esperienza professionale e dalla letteratura nazionale e internazionale sulla leadership. L’obiettivo della compilazione della parte relativa all’autovalutazione è “consentire al Dirigente scolastico una riflessione sul suo ruolo e sui suoi punti di forza/debolezza, nell’ottica dello sviluppo e del miglioramento della professionalità” (Portfolio, p. 8). L’autovalutazione è dunque uno strumento di utile riflessione sul proprio lavoro e sulla coerenza tra le azioni dirigenziali “quotidiane” e gli obiettivi strategici. Non è necessario che il Dirigente scolastico alleghi documentazione a conforto dei livelli che egli stesso si attribuisce, avendo comunque la possibilità di motivare la scelta nell’apposito campo libero.

  1. Che rilievo assume l’autovalutazione nel procedimento di valutazione?

L’autovalutazione non è elemento di valutazione e non influisce sulla compilazione delle rubriche di valutazione da parte dei componenti dei Nuclei di valutazione. Il procedimento di valutazione non prevede che i Nuclei debbano procedere ad una conferma o meno dell’autovalutazione del Dirigente scolastico. Ciò dovrebbe essere ancora più chiaro se si riflette sul fatto che la compilazione della parte seconda del Portfolio è facoltativa. Sia nelle rubriche di autovalutazione sia nelle rubriche di valutazione vengono utilizzati i medesimi descrittori, quantunque raggruppati diversamente, con lo scopo di permettere al Dirigente di compiere un’autovalutazione che prenda in considerazione tutti gli aspetti oggetto di valutazione della sua azione professionale complessiva.

  1. È opportuno compilare il campo “Elementi di contesto”?

La descrizione del livello di complessità del contesto in cui il Dirigente scolastico opera può risultare sicuramente utile per comprendere vincoli e opportunità che impattano sulla sua azione professionale. Molte scelte strategiche del Dirigente scolastico sono orientate, e a volte condizionate, dal contesto nel quale si trova ad operare. Una sintetica ma significativa descrizione del contesto può perciò servire al Dirigente scolastico per meglio motivare le scelte concernenti gli obiettivi e le azioni professionali, e sarà anche di fondamentale importanza per il Nucleo di valutazione, al fine di poter comprendere meglio il contributo del Dirigente scolastico al processo di miglioramento.

Parte terza del Portfolio – Obiettivi e azioni professionali

  1. Che rilievo assume la parte terza del Portfolio nel procedimento di valutazione?

La parte terza del Portfolio assume un rilievo fondamentale tra le fonti da cui il Nucleo di valutazione trae elementi utili per la formulazione del giudizio complessivo per ognuna delle tre aree, in quanto grazie ad essa si può evincere specificatamente “il contributo del dirigente al perseguimento dei risultati per il miglioramento del servizio scolastico previsti nel rapporto di autovalutazione” (Portfolio, p. 22).

  1. È opportuno che il Dirigente scolastico nella parte terza del Portfolio indichi tutte le azioni professionali svolte per la realizzazione degli obiettivi di processo indicati nel RAV?

È opportuno che il Dirigente scolastico si concentri, a propria scelta, sulla base delle risultanze del RAV e degli obiettivi inseriti nella lettera di incarico, su alcune azioni professionali significative (indicativamente due o tre) e descriva brevemente le azioni realizzate, documentando anche i processi più significativi avviati per il perseguimento degli obiettivi di miglioramento della scuola, con la possibilità di allegare file con dati ed evidenze, se non già contenuti nella documentazione inserita in piattaforma. In particolare il Dirigente scolastico, nella parte terza, dovrebbe riportare quelle azioni che evidenziano il valore aggiunto del proprio specifico professionale nella scuola.

  1. Perché la parte terza del Portfolio è strutturata su otto aree?

Le prime sette aree di processo non sono altro che le “le aree di miglioramento organizzativo e gestionale delle istituzioni scolastiche e formative direttamente riconducibili al dirigente scolastico, ai fini della valutazione dei risultati della sua azione dirigenziale, secondo quanto previsto dall’articolo 25 del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, e successive modificazioni, e dal contratto collettivo nazionale di lavoro”, ai sensi dell’art. 6 comma 2, punto 2 del D.P.R. 80/2013. Inoltre, sono le aree all’interno delle quali si riconducono gli obiettivi di processo del RAV, interni al Piano di miglioramento, cui si collegano le più significative azioni professionali messe in atto dal Dirigente scolastico per il perseguimento degli obiettivi di miglioramento della scuola inseriti nella lettera di incarico (Portfolio, p. 15). Ad ogni modo il Dirigente scolastico nella compilazione della parte terza del Portfolio può decidere di non riferirsi esclusivamente alle azioni collegate con le sette aree degli obiettivi di processo, ma può inserire anche le azioni per il perseguimento degli obiettivi nazionali e regionali (tutti gli obiettivi presenti nella lettera di incarico saranno infatti riportati proprio all’inizio della parte terza). A tale scopo è presente l’area di processo “Altro”. In sostanza ciò che si chiede al Dirigente scolastico è di fare una selezione mirata delle azioni più significative che permettano al Nucleo di rilevare lo specifico della sua azione professionale.

  1. Quale è la funzione della parte terza del Portfolio rispetto alla compilazione delle rubriche di valutazione da parte del Nucleo di valutazione?

La parte terza del Portfolio è ineludibile nel processo di valutazione: in essa il Dirigente scolastico deve riportare e documentare cosa secondo lui è significativo e specifico della sua professionalità. Al Nucleo spetta valutare il contributo al perseguimento dei risultati di miglioramento previsti nel RAV (così come previsto dal comma 93 dell’art. 1 della L. 107/2015), facendo riferimento a diverse fonti ed evidenze, fra cui sicuramente la parte terza del Portfolio, ma anche ad altri documenti e la stessa visita e/o interlocuzione diretta (Portfolio, p. 23). La valutazione del Nucleo, quindi, deve tener opportunamente conto delle azioni professionali indicate dal Dirigente scolastico nella parte terza, ma deve anche rilevare tutti gli aspetti interni ai criteri del comma 93.

  1. Non sussiste il rischio che l’esplicita connessione delle azioni del Dirigente scolastico soltanto con gli obiettivi desunti dal RAV porti a sottovalutare aspetti rilevanti dell’azione del Dirigente scolastico non contemplate nel RAV?

Tale rischio potenzialmente non sussiste, in quanto il procedimento di valutazione del Dirigente scolastico è rivolto a tutta la sua azione professionale, che deve essere letta in modo globale e unitario, e il Nucleo di valutazione, proprio per valutare gli aspetti più generali dell’azione dirigenziale collegati con i criteri del comma 93 dell’art. 1 della Legge 107/2015, deve prendere in considerazione tutta una serie di documenti specificamente indicati nel Portfolio. È ovvio che nella sua quotidianità professionale il Dirigente scolastico svolge molte azioni, ma all’interno del procedimento di valutazione i passaggi ineludibili in cui si può riscontrare la pertinenza e la coerenza dell’azione dirigenziale volta al perseguimento dei risultati per il miglioramento del servizio scolastico sono le azioni legate agli obiettivi di processo interni al Piano di miglioramento.

  1. Considerato che ad oggi non è stato definito un modello specifico di RAV per i CPIA e pertanto per i Dirigenti scolastici dei Centri non è stato possibile definire degli obiettivi da inserire all’interno del nuovo incarico o ad integrazione dell’incarico in essere a partire dal RAV, il perseguimento di quali obiettivi il Dirigente è tenuto a documentare?

Tutti i CPIA hanno definito all’interno del proprio PTOF le priorità di miglioramento per il prossimo triennio. Il MIUR ha chiesto ai CPIA la trasmissione del PTOF e lo stralcio degli obiettivi di miglioramento ove inseriti nel Piano Triennale deliberato. Tali obiettivi, a seguito di verifica da parte del Direttore USR, sono stati utilizzati per la definizione dell’incarico dei Dirigenti scolastici in quanto a tutti gli effetti obiettivi di miglioramento della scuola.

  1. Che funzione svolge il Repertorio del Dirigente scolastico? È obbligatorio che il Dirigente scolastico vi faccia riferimento?

Il Repertorio è da intendersi come puro e semplice strumento di orientamento professionale, messo a disposizione del Dirigente scolastico esclusivamente al fine di supportarlo nella compilazione della parte terza del Portfolio: di conseguenza, non è obbligatorio che vi si faccia riferimento.

Parte terza del Portfolio – Sezione di caricamento dei documenti

  1. Quali documenti devono essere caricati obbligatoriamente nella sezione riservata presente nella parte terza del Portfolio?

Il Dirigente scolastico avrà cura di provvedere al caricamento dei documenti indicati nell’Allegato n. 1, la cui consultazione è ineludibile da parte del Nucleo di valutazione. Il Dirigente scolastico potrà nella stessa sezione caricare pochi e significativi altri documenti che riterrà strettamente necessari per fornire al Nucleo elementi particolarmente utili per la valutazione relativamente ai criteri generali indicati dalla L. 107/2015.

IL PROCEDIMENTO DI VALUTAZIONE DEI DIRIGENTI SCOLASTICI PER L’A.S. 2016/17

  1. Cosa determinano le modifiche alla Direttiva 36 sul procedimento di valutazione dei Ds?

La Direttiva ministeriale n. 239 del 21/04/2017, avente ad oggetto “Modifiche alla Direttiva 18 agosto 2016 n. 36 sulla valutazione dei dirigenti scolastici” ed in corso di registrazione, ha stabilito che il procedimento di valutazione dei Dirigenti scolastici avrà effetto sulla determinazione della retribuzione di risultato a partire dall’anno scolastico 2017/2018. Di conseguenza nel corrente anno scolastico, 2016/2017, il procedimento verrà attuato ma senza produrre effetti sulla retribuzione di risultato, che sarà determinata, come negli anni precedenti, in relazione alla fascia di complessità dell’istituzione scolastica per la quale è stato conferito l’incarico dirigenziale

  1. I Dirigenti scolastici che andranno in quiescenza a partire dall’a.s. 2017/2018 saranno oggetto di valutazione?

Le modifiche apportate dalla Direttiva ministeriale 239 del 21/04/2017 comportano di fatto l’esclusione dal procedimento di valutazione dei Dirigenti scolastici che andranno in quiescenza a partire dall’a.s. 2017/2018, in quanto la loro retribuzione di risultato non sarà determinata dalla valutazione e gli stessi consigli di miglioramento interni al procedimento di valutazione non saranno ovviamente attuabili nei prossimi anni. I Direttori degli USR comunicheranno ai Dirigenti scolastici che saranno posti in quiescenza a partire dall’a.s. 2017/2018 l’esclusione dal procedimento di valutazione e dalla richiesta di compilazione del Portfolio.

  1. Per il corrente anno scolastico sono previste le visite presso le istituzioni scolastiche?

In considerazione del fatto che quest’anno i Nuclei di valutazione potranno iniziare a operare con l’inizio di giugno e che i mesi di giugno-luglio-agosto sono densi di impegni, è diventato inevitabile, per questo anno scolastico, sospendere le visite. Sono confermati, invece, i contatti a distanza: tutti i Dirigenti scolastici verranno contattati dai Nuclei entro novembre per approfondimenti sul Portfolio e sulla documentazione allegata.


Scuola, on line il portfolio del dirigente scolastico
Strumento chiave per lo sviluppo professionale e la valutazione

La valutazione delle e dei dirigenti scolastici entra nel vivo: è disponibile da oggi, sul sito del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, la versione elettronica del portfolio del dirigente scolastico che conterrà informazioni che vanno dal curriculum, al bilancio delle competenze, agli obiettivi e alle azioni professionali.

Il portfolio consentirà alle dirigenti e ai dirigenti di analizzare i loro compiti e le loro competenze, di fare il punto sugli obiettivi di miglioramento. Sarà quindi uno strumento di supporto per il loro sviluppo professionale, ma anche uno strumento chiave per il processo di autovalutazione e di valutazione.

Il portfolio si compone di quattro parti. La prima (anagrafe professionale) raccoglierà informazioni professionali, dal titolo di studio agli incarichi ricoperti, sarà compilata dalle e dai dirigenti e sarà resa pubblica. La seconda parte riguarderà l’autovalutazione e il bilancio delle competenze: ogni dirigente potrà compilarla (non è obbligatorio) analizzando la propria capacità di gestione, di valorizzazione del personale, di promozione della partecipazione, di monitoraggio e rendicontazione. Questa parte consentirà a ciascuna e ciascun dirigente di riflettere sui propri punti di forza e debolezza, nell’ottica del miglioramento della propria professionalità. La terza parte, particolarmente rilevante ai fini della valutazione, sarà dedicata agli obiettivi e alle azioni professionali, sarà obbligatoria e pubblica, sarà compilata dalle e dai dirigenti che dovranno descrivere le azioni realizzate per raggiungere gli obiettivi previsti dal Piano di miglioramento della loro scuola. Infine la quarta parte sarà dedicata alla  valutazione e agli eventuali consigli di miglioramento, sarà riservata al Nucleo di Valutazione, al Direttore dell’USR e al Dirigente scolastico.

Un primo video tutorial  introduce ed illustra l’utilizzo del portfolio. Ci sarà tempo, per la compilazione, fino al 30 giugno. Le dirigenti e i dirigenti hanno già avuto, l’8 febbraio scorso, una versione cartacea del portfolio per poter familiarizzare con lo strumento. La versione on line, intuitiva e di facile utilizzo, facilita la compilazione, che non richiede un investimento di tempo gravoso: si tratta di fare sintesi di informazioni e documenti già in possesso e soprattutto di evidenziare il proprio specifico professionale per il perseguimento degli obiettivi di miglioramento della scuola. La valutazione delle dirigenti e dei dirigenti ha preso il via ufficialmente con la direttiva numero 36 dello scorso agosto.

Nel frattempo sono stati adottati e pubblicati i Piani regionali di valutazione da parte degli Uffici scolastici. Tra febbraio e marzo le dirigenti e i dirigenti sono stati abbinati ai nuclei di valutazione, nei cui confronti sono state svolte  attività di informazione e formazione, che continueranno anche nei prossimi mesi. Fino a giugno si procederà con la compilazione del portfolio. Fra l’estate e l’autunno ci sarà da parte dei nuclei la vera e propria fase di valutazione  a partire dalla documentazione interna al  portfolio. Dall’anno scolastico 2017/2018 la retribuzione di risultato delle e dei dirigenti sarà legata al processo di valutazione.


Pubblicate le Linee guida per l’attuazione della Direttiva n. 36, del 18 agosto 2016, sulla valutazione dei dirigenti scolastici

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Valutazione dei dirigenti scolastici, pubblicate le Linee Guida

Giannini: “Processo atteso da 15 anni, aiuterà il miglioramento del sistema scolastico”

Sono disponibili da oggi sul sito del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca le Linee Guida per la valutazione dei dirigenti scolastici. Il documento rende operativa la direttiva firmata nei mesi scorsi dal Ministro Stefania Giannini.
“Si tratta di un processo atteso da 15 anni che ha lo scopo di investire sul miglioramento della professionalità dei nostri dirigenti, figure chiave dell’autonomia scolastica – sottolinea il Ministro -. Il sistema di valutazione a cui abbiamo lavorato è un sistema leggero, che si basa sui documenti e gli strumenti di pianificazione e programmazione che le scuole già utilizzano. Nessun appesantimento burocratico. Si parte dall’autovalutazione dei dirigenti che saranno poi accompagnati nel miglioramento del loro lavoro. La valutazione che parte oggi è un processo di supporto a tutto il sistema scolastico”.

Il documento

  • Le Linee guida individuano la tempistica del processo, i documenti e le procedure che saranno utilizzati per valutare i dirigenti, le dimensioni professionali che avranno un peso nel giudizio formulato dai Direttori degli Uffici Scolastici Regionali attraverso la valutazione elaborata dai Nuclei preposti.
    Prima scadenza, gli obiettivi da assegnare ai presidi: già in questi giorni i Direttori degli USR li stanno definendo ed assegnando ai dirigenti scolastici. Gli obiettivi da raggiungere, coerenti con il Rapporto di autovalutazione e il Piano di miglioramento e formativo delle scuole, saranno validi per tre anni. Entro dicembre saranno formulati i Piani regionali per la valutazione. Mentre fra gennaio e maggio i dirigenti scolastici saranno coinvolti in un processo di autovalutazione attraverso una piattaforma on line simile a quella utilizzata per la produzione del Rapporto di autovalutazione da parte delle scuole.
    Cosa faranno i dirigenti? Scatteranno la fotografia del loro operato. Dovranno evidenziare, fra l’altro, le modalità organizzative messe in atto nella loro scuola, le modalità di gestione del personale, le azioni messe in campo per promuovere la partecipazione della comunità scolastica e il rapporto con le realtà del territorio e come hanno promosso il raggiungimento degli obiettivi che hanno ricevuto.
    Entro agosto 2017 ci sarà una valutazione di prima istanza da parte del Nucleo regionale con possibili visite nelle scuole. Successivamente arriverà la valutazione finale da parte del Direttore dell’USR. La restituzione dei riscontri della valutazione da parte del Direttore avverrà entro dicembre 2017.
    L’azione del Dirigente sarà valutata su tre diverse dimensioni professionali:
  • Direzione unitaria, promozione della partecipazione, competenze gestionali e organizzative finalizzate al raggiungimento dei risultati (a quest’area viene attribuito un peso pari al 60% nel risultato finale);
  • Valorizzazione delle risorse professionali, dell’impegno e dei meriti professionali (avrà un peso del 30%);
  • Apprezzamento dell’operato all’interno della comunità professionale e sociale (avrà un peso del 10%).

La valutazione avrà cadenza annuale e inciderà sulla retribuzione di risultato dei dirigenti scolastici. Quattro i livelli di raggiungimento degli obiettivi previsti: “pieno raggiungimento”, “avanzato raggiungimento”, “buon raggiungimento”, “mancato raggiungimento”.


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Martedì 28 giugno, alle ore 10.30, presso la Sala Comunicazione del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, in Viale Trastevere 76/a, sono presentate la Direttiva e la prima nota applicativa sul Sistema di Valutazione dei Dirigenti Scolastici.


Valutazione dei dirigenti scolastici, firmata la direttiva
Giannini: “Da oggi abbiamo uno strumento in più per
il miglioramento del sistema”

Il Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, Stefania Giannini, ha firmato stamattina la direttiva per la valutazione dei dirigenti scolastici. “Dopo 15 anni di incertezze, attese e sperimentazioni, oggi siamo nelle condizioni di realizzare pienamente la valutazione dei dirigenti scolastici. Questo grazie ad un rinnovato quadro normativo, allo stanziamento di specifiche risorse economiche e alla presenza di risorse umane aggiuntive fra gli ispettori. Tutti effetti della legge 107, la Buona Scuola”, ha commentato Giannini, presentando il documento a Viale Trastevere alla presenza dei direttori generali degli Uffici Scolastici Regionali.

“Ora – ha proseguito – abbiamo in mano uno strumento in più per ottenere un obiettivo importante: il miglioramento del sistema scolastico”. Tre i criteri in base ai quali saranno valutati i dirigenti: “La capacità di indirizzo e di gestione della scuola peserà per il 60% sulla valutazione complessiva – ha spiegato il Ministro -. La capacità di valorizzare le risorse umane, il personale della scuola tutto (docente, amministrativo, tecnico e ausiliario) peserà per il 30%. Il restante 10% si baserà sull’apprezzamento dell’operato del dirigente da parte della comunità scolastica, di coloro che vivono e lavorano nella scuola”. I criteri sono contenuti nelle Linee Guida che saranno abbinate alla direttiva.

Cosa accade ora, in concreto? Ad agosto i dirigenti, oltre 7.000 in tutto il Paese, firmeranno il loro incarico all’interno del quale, per la prima volta, saranno inseriti obiettivi di miglioramento di tre tipi: obiettivi generali individuati dal Ministero, obiettivi legati alle specificità del territorio individuati dagli USR e obiettivi specifici collegati alla scuola che deriveranno dal RAV (il Rapporto di autovalutazione) dell’istituto che il dirigente dovrà guidare. Il RAV è il documento che, dallo scorso anno, le scuole hanno cominciato a compilare per darsi un ‘voto’ sulle cose fatte e fissare le priorità di sviluppo per gli anni successivi.

Un apposito nucleo di esperti compilerà la valutazione dei dirigenti. Quattro i ‘gradi’ di valutazione previsti dalla direttiva: mancato raggiungimento degli obiettivi, buon raggiungimento degli obiettivi, avanzato raggiungimento degli obiettivi, pieno raggiungimento degli obiettivi. L’esito della valutazione sarà utilizzato per la retribuzione di risultato dei dirigenti. Niente più fondi a pioggia, come accade oggi. In caso di mancato raggiungimento degli obiettivi il dirigente potrà essere assegnato, in prima battuta, ad altra scuola. Se la valutazione negativa si ripeterà, sarà messo a disposizione dell’Ufficio Scolastico per svolgere altre mansioni. La valutazione si svolgerà con cadenza annuale a partire dal mese di settembre.



Illustrata alle OO.SS., il 6 maggio, la direttiva sulla valutazione dei Dirigenti scolastici

Come previsto dall’art. 1, cc. 93-94, della Legge 107/15, la valutazione dei dirigenti scolastici è effettuata dal Nucleo per la Valutazione dei Dirigenti scolastici (art. 25, c. 1, D.Lvo 165/01) ed è

  • coerente con l’incarico triennale e con il profilo professionale,
  • connessa alla retribuzione di risultato.

Nell’individuazione degli indicatori per la valutazione del dirigente scolastico si tiene conto

  • del contributo del dirigente al perseguimento dei risultati per il miglioramento del servizio scolastico previsti nel RAV (DPR 80/13), in coerenza con le disposizioni contenute nel D.Lvo 150/09,
  • dei seguenti criteri generali:

a) competenze gestionali ed organizzative finalizzate al raggiungimento dei risultati, correttezza, trasparenza, efficienza ed efficacia dell’azione dirigenziale, in relazione agli obiettivi assegnati nell’incarico triennale;
b) valorizzazione dell’impegno e dei meriti professionali del personale dell’istituto, sotto il profilo individuale e negli ambiti collegiali;
c) apprezzamento del proprio operato all’interno della comunità professionale e sociale;
d) contributo al miglioramento del successo formativo e scolastico degli studenti e dei processi organizzativi e didattici, nell’ambito dei sistemi di autovalutazione, valutazione e rendicontazione sociale;
e) direzione unitaria della scuola, promozione della partecipazione e della collaborazione tra le diverse componenti della comunità scolastica, dei rapporti con il contesto sociale e nella rete di scuole.

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Al via la valutazione dei dirigenti scolastici

Giannini: “Finalmente un sistema per valorizzarli e incentivare il miglioramento”

Le competenze gestionali e amministrative, la capacità di valorizzare il personale scolastico, l’apprezzamento del loro operato da parte della comunità scolastica. Sono alcuni dei criteri in base ai quali, a partire da settembre, saranno valutati i dirigenti scolastici.

“Dopo anni di attese, rinvii e sperimentazioni finalmente si parte. Con la Buona Scuola abbiamo messo i dirigenti scolastici al centro di un preciso progetto culturale che valorizza l’autonomia scolastica. Abbiamo dato a quelli che una volta si chiamavano presidi più strumenti per poter lavorare e più responsabilità. Per questo è necessario attivare un sistema oggettivo e trasparente di valutazione del loro operato che preveda incentivi crescenti per chi raggiunge gli obiettivi di miglioramento della propria scuola”, spiega il Ministro Stefania Giannini.

Oggi la direttiva sulla valutazione dei dirigenti scolastici è stata illustrata al Miur alle Organizzazioni Sindacali e sarà firmata nei prossimi giorni dal Ministro dell’Istruzione dopo il vaglio del Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione. Di valutazione dei dirigenti si parla dal 2000, sono state fatte alcune sperimentazioni negli anni successivi, ma il sistema non è mai concretamente partito.
Cosa accadrà con la nuova direttiva? Quando firmeranno il loro contratto, in agosto, i dirigenti scolastici troveranno inseriti in questo documento gli obiettivi di miglioramento che saranno di tre tipi: ci saranno obiettivi generali individuati dal Ministero, obiettivi legati alle specificità del territorio individuati dagli USR e obiettivi specifici sulla scuola che deriveranno dal RAV (il Rapporto di autovalutazione) dell’istituto che il dirigente dovrà guidare. Il RAV è il documento che dal 2015 le scuole compilano per darsi una ‘voto’ sulle cose fatte e fissare le priorità di sviluppo per gli anni successivi.

Un apposito nucleo di esperti compilerà la valutazione dei dirigenti con un esito che potrà andare dal mancato raggiungimento degli obiettivi al completo raggiungimento che corrisponderà ad una valutazione ‘eccellente’. L’esito della valutazione sarà utilizzato per la retribuzione di risultato dei dirigenti. La valutazione si svolgerà con cadenza annuale. In caso di valutazione negativa il dirigente sarà supportato dall’Usr nel miglioramento del proprio lavoro. Sono previsti casi di non rinnovo del contratto presso la scuola affidata al dirigente solo in caso di responsabilità dirigenziali gravi, come già stabilito dal decreto legislativo 165 del 2001.
“La valutazione dei dirigenti ha come obiettivo principale – conclude il Ministro – la loro crescita professionale e, di conseguenza, il miglioramento della comunità scolastica in cui operano. È la prima volta che il nostro Paese affronta concretamente tale percorso che, secondo gli obiettivi di questo Governo, porterà ad una vera attuazione dell’autonomia scolastica, per troppo tempo attesa e mai realizzata fino in fondo”.

Carta del docente

Con le modifiche introdotte dal decreto-legge numero 45 del 7 aprile 2025, contenente “Ulteriori disposizioni urgenti in materia di attuazione delle misure del Piano nazionale di ripresa e resilienza e per l’avvio dell’anno scolastico 2025/2026”, la Carta del docente è stata estesa, per l’anno scolastico 2024/2025, anche ai docenti con contratto a tempo determinato annuale per un importo pari a 500 euro.

A partire da martedì 24 giugno 2025 sono quindi aperte le funzioni di accesso alla piattaforma Carta del docente al personale docente con contratto a termine fino al 31/08/2025. I docenti destinatari potranno utilizzare il bonus fino al 31/08/2026.

Per accedere al bonus basta fare accesso con la propria identità digitale sulla piattaforma https://www.cartadeldocente.istruzione.it/.

Decreto Assunzioni in CdM

Il Consiglio dei ministri, nel corso della seduta di lunedì 4 agosto 2025, ha approvato il decreto che autorizza le assunzioni per l’anno scolastico 2025/2026, a tempo indeterminato, sui posti effettivamente vacanti e disponibili, per un numero pari a n. 347 unità di dirigenti scolastici, n. 48.504 unità di personale docente, n. 44 unità di personale educativo, n. 6.022 unità di insegnanti di religione cattolica e n. 10.348 unità di personale A.T.A.- amministrativo, tecnico e ausiliario.

“Le assunzioni in tutte le categorie del personale scolastico rappresentano un segnale forte e concreto della volontà del Governo e del Ministero di investire con decisione sul futuro dell’istruzione. Lo abbiamo detto e ora lo dimostriamo con i fatti: diamo stabilità al sistema scolastico, garantiamo continuità didattica agli studenti, miglioriamo la qualità dell’insegnamento e valorizziamo concretamente chi lavora ogni giorno nelle scuole italiane con serietà e passione. Attesa da oltre vent’anni l’assunzione di oltre 6.000 insegnanti di religione cattolica: è un atto di giustizia verso una categoria che per troppo tempo ha aspettato il giusto riconoscimento del proprio ruolo educativo. Di particolare rilievo l’immissione in ruolo di quasi 14.000 insegnanti di sostegno, resa possibile anche grazie all’incremento dell’organico di diritto previsto dall’ultima legge di bilancio: un passo fondamentale per garantire davvero il diritto allo studio agli studenti con disabilità”, ha dichiarato il Ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara.

Esami di Stato 2025

Diario d’Esame 2024-2025 di Dario Cillo


Disponibili i dati relativi agli esiti degli scrutini e degli Esami di Stato della Scuola secondaria di primo e di secondo grado per l’anno scolastico 2024/2025.

Agli Esami del secondo ciclo, quest’anno è stato ammesso il 96,5% degli scrutinati e i diplomati risultano essere il 99,7% dei candidati che hanno svolto l’esame.

Dati esiti Esami del I e del II ciclo di istruzione – a.s. 2024/2025

Dati esiti scrutini Scuole secondarie di I e II grado – a.s. 2024/2025


Nota 18 giugno 2025, AOODGOSV 24513
Esame di Stato conclusivo del secondo ciclo di istruzione, a.s. 2024/2025 – Prove d’esame sessione suppletiva e sessione straordinaria

Nota 11 giugno 2025, AOODGOSV 23180
Scrutini finali nei percorsi del secondo ciclo di istruzione. Valutazione del comportamento. Legge 150/2024

Nota 6 giugno 2025, AOODGOSV 22227
Esame conclusivo del secondo ciclo di istruzione nelle scuole con progetti EsaBac ed EsaBac techno – a.s. 2024/2025

Nota 4 giugno 2025, AOODGCASIS 3779
Esame di Stato conclusivo del secondo ciclo di istruzione a.s. 2024/2025 – Attività a supporto della procedura e adempimenti sulla comunicazione dei dati

Nota 30 maggio 2025, AOODGOSV 21373
Anno scolastico 2024/2025 – Svolgimento dell’esame di Stato conclusivo del secondo ciclo di istruzione – Custodia dei plichi cartacei contenenti le tracce della prima e della seconda prova scritta

Nota 29 maggio 2025, AOODGOSV 21147
Adempimenti di carattere operativo e organizzativo relativi all’esame di Stato conclusivo del secondo ciclo di istruzione – anno scolastico 2024-2025

Decreto Ministeriale 22 maggio 2025, AOOGABMI 94
Disposizioni per lo svolgimento dell’esame di Stato conclusivo del secondo ciclo di istruzione nelle classi sperimentali autorizzate – a.s. 2024/2025

Decreto Ministeriale 22 maggio 2025, AOOGABMI 93
Disposizioni per lo svolgimento dell’esame di Stato conclusivo del secondo ciclo di istruzione nelle sezioni con opzione internazionale tedesca funzionanti presso istituti statali e paritari – a.s. 2024/2025

Decreto Ministeriale 22 maggio 2025, AOOGABMI 92
Disposizioni per lo svolgimento dell’esame di Stato conclusivo del secondo ciclo di istruzione nelle sezioni con opzione internazionale spagnola funzionanti presso istituti statali e paritari – a.s. 2024/2025

Decreto Ministeriale 22 maggio 2025, AOOGABMI 91
Disposizioni per lo svolgimento dell’esame di Stato nelle sezioni con opzione internazionale cinese funzionanti presso il Convitto nazionale “V. Emanuele II” di Roma, il Convitto nazionale “Umberto I” di Torino, il Convitto nazionale “Cicognini” di Prato, l’Educandato statale “Collegio Uccellis” di Udine, il Convitto nazionale “Vittorio Emanuele II” di Cagliari e il Convitto nazionale “Canopoleno” di Sassari – a.s. 2024/2025

Decreto Ministeriale 22 maggio 2025, AOOGABMI 90
Disposizioni per lo svolgimento dell’esame di Stato nelle sezioni di liceo classico europeo – a.s. 2024/2025

Decreto Ministeriale 22 maggio 2025, AOOGABMI 89
Disposizioni per lo svolgimento dell’esame conclusivo del secondo ciclo di istruzione nelle istituzioni scolastiche statali e paritarie con progetti EsaBac ed EsaBac techno – a.s. 2024/2025

Nota 19 maggio 2025, AOODGOSV 19659
Esame di Stato a conclusione del secondo ciclo di istruzione a.s. 2024/25 – indicazioni operative per la predisposizione del Curriculum dello studente da parte degli studenti frequentanti sezioni carcerarie

Nota 17 maggio 2025, AOODGOSV 19625
Esame di Stato a conclusione del secondo ciclo di istruzione a.s. 2024/25 – indicazioni operative per la compilazione del Curriculum dello studente da parte degli studenti degenti in luoghi di cura/ospedali o in istruzione domiciliare

Nota 12 maggio 2025, AOODGOSV 19040
Esame di Stato a conclusione del secondo ciclo di istruzione a.s. 2024/25 – indicazioni operative per la predisposizione e il rilascio del Curriculum dello studente e della studentessa

Nota 30 aprile 2025, AOODGCASIS 3065
Nomina dei Referenti di sede delle istituzioni scolastiche e modalità di funzionamento del Plico Telematico per l’invio delle tracce delle prove scritte degli esami di stato della scuola secondaria di II grado a.s. 2024-2025.

Nota 3 aprile 2025, AOODGOSV 13946
Requisiti di ammissione all’esame di Stato conclusivo del secondo ciclo di istruzione. O.M. 31 marzo 2025, n. 67. Chiarimenti

Ordinanza Ministeriale 31 marzo 2025, AOOGABMI 67
Esame di Stato conclusivo del secondo ciclo di istruzione per l’anno scolastico 2024/2025

Nota 24 marzo 2025, AOODGOSV 11942
Formazione delle commissioni dell’esame di Stato conclusivo del secondo ciclo di istruzione per l’a.s. 2024/2025

Decreto Ministeriale 28 gennaio 2025, AOOGABMI 13
Individuazione delle discipline oggetto della seconda prova scritta e di scelta delle discipline affidate ai commissari esterni delle commissioni dell’esame di Stato conclusivo del secondo ciclo di istruzione per l’anno scolastico 2024/2025

Legge 1 ottobre 2024, n. 150
Revisione della disciplina in materia di valutazione delle studentesse e degli studenti, di tutela dell’autorevolezza del personale scolastico nonché di indirizzi scolastici differenziati





Le prove suppletive, nei casi previsti per legge, si svolgono secondo il seguente calemdario:

  • prima prova scritta suppletiva, mercoledì 2 luglio 2025, dalle ore 8:30;
  • seconda prova scritta suppletiva, giovedì 3 luglio 2025, con eventuale prosecuzione nei giorni successivi per gli indirizzi nei quali detta prova si svolge in più giorni;
  • terza prova scritta suppletiva, per gli istituti interessati, martedì 8 luglio 2025, dalle ore 8:30.

Le prove scritte si svolgono secondo il seguente calendario:


Il messaggio di auguri del Ministro

Il 16 e 17 giugno si svolgono le riunioni preliminari delle Commissioni d’Esame.


Sul sito del Ministero dell’Istruzione e del Merito sono disponibili, dal 4 giugno, le commissioni dell’Esame conclusivo del II ciclo di istruzione. L’apposito motore di ricerca con le commissioni è raggiungibile all’indirizzo: https://matesami.pubblica.istruzione.it/

Quest’anno saranno 524.415 gli studenti coinvolti nelle prove (511.349 candidati interni e 13.066 esterni), mentre le commissioni sono 13.900 per un totale di 27.698 classi.

La ripartizione dei candidati per tipologia di percorso di studio è la seguente:

  • Licei: 268.577
  • Istituti Tecnici: 169.682
  • Istituti Professionali: 86.156

Le commissioni d’Esame sono composte da un Presidente esterno, da tre membri esterni e tre interni all’istituzione scolastica. La pubblicazione delle commissioni rappresenta un’altra tappa di avvicinamento alle prove di giugno. Si parte mercoledì 18 giugno, alle 8.30, con il primo scritto, italiano, comune a tutti gli indirizzi. Si prosegue il 19 giugno con la seconda prova, che riguarda le discipline caratterizzanti i singoli percorsi di studio. È previsto, poi, un colloquio che ha l’obiettivo di accertare il conseguimento del profilo educativo, culturale e professionale di ciascun candidato.

Il Ministero dell’Istruzione e del Merito ha realizzato una pagina informativa sugli Esami di Stato consultabile da studenti, famiglie, personale della scuola.


L’Esame preliminare dei candidati esterni si svolge di norma nel mese di maggio e, comunque, non oltre il termine delle lezioni, davanti al consiglio della classe collegata alla commissione alla quale il candidato esterno è stato assegnato. Il consiglio di classe, ove necessario, è integrato dai docenti delle discipline insegnate negli anni precedenti l’ultimo.


Entro il 15 maggio 2025: il consiglio di classe elabora un documento che esplicita i contenuti, i metodi, i mezzi, gli spazi e i tempi del percorso formativo, i criteri, gli strumenti di valutazione adottati e gli obiettivi raggiunti, nonché ogni altro elemento che lo stesso consiglio di classe ritenga utile e significativo ai fini dello svolgimento dell’esame.


A partire dal 6 Maggio 2025: i Dirigenti Scolastici e i Referenti della Sicurezza degli Uffici Territoriali procedono all’abilitazione
dei referenti del Plico telematico di ogni sede di esame, accedendo al portale SIDI e selezionando la funzione
Gestione UtenzeReferenti Plico telematico.


Firmata l’Ordinanza Ministeriale 31 marzo 2025, AOOGABMI 67 che definisce le modalità di svolgimento dell’Esame di Stato per l’anno scolastico 2024/2025, che avrà inizio mercoledì 18 giugno 2025 alle ore 8:30 con lo svolgimento della prima prova scritta.

Dall’anno scolastico in corso costituisce requisito per l’ammissione all’Esame di Stato lo svolgimento dei Percorsi per le Competenze Trasversali e per l’Orientamento (PCTO) e/o delle attività assimilabili. Per i candidati esterni le attività assimilabili ai PCTO sono accertate e valutate dal Consiglio della classe dell’istituzione scolastica, statale o paritaria.

Inoltre, in attuazione delle disposizioni introdotte dalla legge 150/2024 in materia di valutazione del comportamento degli studenti della Scuola secondaria di secondo grado, qualora il candidato riporti, in sede di scrutinio finale, una valutazione inferiore a sei decimi, non sarà ammesso all’Esame di Stato, se invece, la valutazione del comportamento sarà pari a sei decimi, in sede di colloquio discuterà un elaborato critico in materia di cittadinanza attiva e solidale fondata sul rispetto dei principi costituzionali.

La definizione dell’argomento oggetto dell’elaborato sarà effettuata dal Consiglio di classe nel corso dello scrutinio finale; l’assegnazione dell’elaborato ed eventuali altre indicazioni ritenute utili, anche in relazione a tempi e modalità di consegna, saranno comunicate al candidato entro il giorno successivo a quello in cui ha avuto luogo lo scrutinio stesso.

La valutazione della condotta inciderà sui crediti per l’ammissione all’Esame di Stato. Infatti, il punteggio più alto potrà essere assegnato esclusivamente agli studenti che avranno ottenuto un voto di comportamento pari o superiore a nove decimi. Tale disposizione trova applicazione anche ai fini del calcolo del credito degli studenti frequentanti, nel corrente anno scolastico, il terzultimo e penultimo anno.

“Con queste misure compiamo un nuovo passo avanti per una scuola seria, formativa, che educhi al rispetto e alla responsabilità”, ha dichiarato il Ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara. “Vogliamo una scuola che premi il merito e prepari gli studenti ad affrontare il futuro con consapevolezza e competenza. Valorizzare il comportamento dei nostri ragazzi è funzionale a ristabilire il principio della responsabilità individuale, un elemento cruciale nella formazione dei cittadini di domani”, ha concluso il Ministro.


Con la Nota 24 marzo 2025, AOODGOSV 11942, sono fornite le procedure e la tempistica per la formazione delle commissioni dell’esame di Stato conclusivo del secondo ciclo di istruzione per l’a.s. 2024/2025

Guida pratica per la verifica e convalida delle istanze di iscrizione all’elenco regionale dei Presidenti e di partecipazione all’esame di Stato 2025.
Le date di disponibilità delle funzioni sono le seguenti: dal 11/4/2025 al 30/4/2025.


Latino al Liceo classico; Matematica al Liceo scientifico; Lingua e cultura straniera 1 al Liceo linguistico; Lingua inglese per gli Istituti tecnici del Settore economico indirizzo “Turismo”; Geopedologia, Economia ed Estimo per l’indirizzo “Costruzioni, Ambiente e Territorio”. Queste alcune delle discipline scelte per la seconda prova scritta della #Maturità2025, secondo quanto prevede il decreto firmato dal Ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara.

L’Esame conclusivo del secondo ciclo d’istruzione – per l’ammissione al quale è previsto, dal corrente anno scolastico, lo svolgimento da parte dei candidati anche dei Percorsi per le Competenze Trasversali e per l’Orientamento (PCTO) e/o delle attività assimilabili secondo quanto previsto dall’indirizzo di studio – si svolge secondo la struttura definita dal decreto legislativo 62/2017: una prima prova scritta di Italiano, comune a tutti gli indirizzi di studio, che si svolgerà dalle ore 8.30 di mercoledì 18 giugno 2025; una seconda prova scritta, riguardante le discipline caratterizzanti i singoli percorsi di studio (per i Professionali delineati dal d.lgs. n. 61/2017, la seconda prova scritta non riguarda specifiche discipline ma le competenze in uscita e i nuclei tematici fondamentali di indirizzo alle stesse correlati); il colloquio, che ha l’obiettivo di accertare il conseguimento del profilo educativo, culturale e professionale della studentessa e dello studente. Nel corso del colloquio, il candidato espone anche le esperienze svolte nell’ambito dei Percorsi per le Competenze Trasversali e per l’Orientamento (PCTO) e le competenze acquisite nell’ambito dell’Educazione civica.

Nel caso in cui il candidato interno abbia riportato, in sede di scrutinio finale, una valutazione del comportamento pari a sei decimi, il colloquio ha altresì a oggetto la trattazione di un elaborato critico in materia di cittadinanza attiva e solidale, assegnato dal consiglio di classe. “Sarà un esame che consentirà a ogni ragazzo di esprimere il meglio di quanto ha appreso negli anni e che terrà conto anche della valutazione del comportamento”, dichiara Valditara, “il nostro obiettivo è una scuola con standard di qualità sempre più alti, in cui la centralità della persona e la cultura del rispetto sono fondamentali”.

Le Commissioni d’esame sono composte da un Presidente esterno, da tre membri esterni e da tre interni all’istituzione scolastica.

È prevista una terza prova scritta in alcuni indirizzi di studio (sezioni EsaBac, EsaBac techno, sezioni con opzione internazionale, scuole della Regione autonoma Valle d’Aosta, della Provincia autonoma di Bolzano e scuole con lingua d’insegnamento slovena del Friuli Venezia Giulia).

Per conoscere tutte le discipline oggetto della seconda prova e quelle affidate ai commissari esterni è disponibile un apposito motore di ricerca. Le stesse saranno altresì consultabili all’interno della piattaforma Unica.

Per i Licei, le materie scelte sono: Latino per il Classico; Matematica per lo Scientifico, anche per l’opzione Scienze applicate e la Sezione a indirizzo Sportivo; Lingua e cultura straniera 1 per il Liceo linguistico; Scienze umane per il Liceo delle Scienze umane (Diritto ed Economia politica all’opzione Economico-sociale); Discipline progettuali caratteristiche dei singoli indirizzi per il Liceo artistico; Teoria, analisi e composizione per il Liceo musicale; Tecniche della danza per il Liceo coreutico.

Per gli Istituti tecnici: Economia aziendale per l’indirizzo “Amministrazione, Finanza e Marketing” (Lingua inglese nell’articolazione “Relazioni internazionali per il marketing”, Informatica nell’articolazione “Sistemi informativi aziendali”) e Lingua inglese per l’indirizzo Turismo; Geopedologia, Economia ed Estimo per l’indirizzo “Costruzioni, Ambiente e Territorio”; nell’indirizzo “Informatica e telecomunicazioni”, Informatica per l’articolazione “Informatica” e Telecomunicazioni per l’articolazione “Telecomunicazioni”; Progettazione multimediale nell’indirizzo “Grafica e comunicazione”; Economia, Estimo, Marketing e Legislazione per le articolazioni “Produzioni e trasformazioni” e “Gestione dell’ambiente e del territorio” degli Istituti agrari (Enologia per l’articolazione “Viticoltura ed enologia”).

Educazione&Scuola Newsletter n. 1175

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Luglio 2025 – XXX Anno

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Notizie

Riforma del voto di condotta in CdM

Consiglio dei Ministri, 30 luglio 2025

Mobilità 2025/2026

Le domande di utilizzazione e assegnazione provvisoria possono essere presentate dal 14 al 25 luglio 2025

DL università e ricerca, istruzione e salute

Senato, 23 luglio 2025

Reclutamento IRC

Il 16 e 17 luglio si svolge la procedura concorsuale per titoli ed esami per l’accesso al ruolo degli insegnanti di religione cattolica rispettivamente nella scuola dell’infanzia e primaria e nella …

Concorso personale non dirigenziale Area funzionari MIM

Reclutamento di un contingente complessivo di n. 161 unità

Rapporto Nazionale INVALSI 2025

Roma, 9 luglio 2025

Unica

Dal 9 luglio attiva la piattaforma ComUnica

Esami di Stato 2025

La terza prova suppletiva si svolge l’8 luglio 2025

Nuove Indicazioni 2025 – Scuola Infanzia e Primo Ciclo

Predisposto il testo definitivo che sarà trasmesso al Consiglio di Stato per il relativo parere

Fasce Complessita 2025-2026

Dettaglio dei punteggi attribuiti a ciascuna Istitutzione scolastica

Bullismo e cyberbullismo

Pubblicato in GU il D.Lvo 12 giugno 2025, n. 99, recante disposizioni in materia di prevenzione e contrasto del bullismo e del cyberbullismo

Norme

Nota 31 luglio 2025, AOODGCASIS 4929

Sistema nazionale di valutazione dei risultati dei Dirigenti scolastici – Piattaforma di valutazione dei risultati a.s. 2024/2025 – Rilascio nuove funzionalità

Nota 31 luglio 2025, AOODGTVET 1409

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Nota 29 luglio 2025, AOODGRUF 37493

CCNI FMOF relativo alle risorse finanziarie per la transizione al nuovo sistema di gestione delle pratiche pensionistiche – Attivazione del monitoraggio – CHIARIMENTI

Avviso 28 luglio 2025, AOOGABMI 129967

Webinar su comunicazione e pubblicità degli interventi PNRR

Nota 22 luglio 2025, AOODGCASIS 4730

Allineamento degli indirizzi di posta elettronica ordinaria e certificata degli Istituti principali statali in anagrafe, a partire dal 1° settembre 2025

Nota 18 luglio 2025, AOODGPER 164875

Schema di decreto interministeriale recante la revisione delle dotazioni organiche del personale A.t.a. per l’anno scolastico 2025/2026 – Disposizioni concernenti la definizione dei criteri e dei parametri …

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Disposizioni concernenti la conservazione del posto di lavoro e i permessi retribuiti per esami e cure mediche in favore dei lavoratori affetti da malattie oncologiche, invalidanti e croniche

Nota 15 luglio 2025, AOODGOSV 34744

Procedura di attribuzione delle posizioni economiche finalizzate alla valorizzazione professionale del personale A.T.A. all’interno delle Aree ai sensi del Decreto ministeriale del 12 luglio 2024, n.140. …

Decreto Interministeriale 16 giugno 2025, AOOGABMI 116

Autorizzazione delle regioni all’utilizzo, mediante la stipula di mutui, dei residui contributi pluriennali per il finanziamento degli interventi di edilizia scolastica

Nota 11 luglio 2025, AOODGSIS 4515

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Nota 11 luglio 2025, AOODGOSV 33906

SNV – apertura delle funzioni per il questionario scuola nella piattaforma RAV e prime indicazioni per la somministrazione del questionario docente

Nota 11 luglio 2025, AOODGPER 159306

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Avviso 10 luglio 2025, AOODGPER 157951

Apertura delle funzioni per la presentazione delle istanze di partecipazione alle procedure di attribuzione dei contratti a tempo determinato ai sensi dell’articolo 5, commi da 5 a 12, del decreto-legge …

Ipotesi CCNI (10.7.2025)

Utilizzazioni e assegnazioni provvisorie triennio 2025/2028

Decreto Ministeriale 8 luglio 2025, AOOGABMI 133

Modalità del monitoraggio qualitativo dei percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento ai sensi dell’articolo 17, comma 4 del decreto-legge 4 maggio 2023, n. 48, convertito con modificazioni dalla legge 3 luglio 2023, n. 85 nonché le modalità di costituzione e funzionamento dell’Albo nazionale delle buone pratiche e la composizione e il funzionamento dell’Osservatorio nazionale dei percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento, ai sensi dell’articolo 1, comma 784-quinquies e 784-sexies della legge 30 dicembre 2018, n. 145, introdotti con l’articolo 32 della legge 13 dicembre 2024, n. 203

Nota 8 luglio 2025, AOODGOSV 32870

Proroga “Call for Schools 2025” – Manifestazione “Maker Faire Rome – The European Edition 2025

Nota 8 luglio 2025, AOODGOSV 32868

Scuola estiva La pratica filosofica per lo sviluppo sostenibile. One Health, per un approccio integrato a salute e benessere VIII edizione a.s. 2024-2025 – Modalità virtuale Piattaforma Zoom 14-15-16 …

Avviso 7 luglio 2025, AOODGPER 154209

Procedure di assunzione a tempo indeterminato del personale docente Obbligo di accettazione

Decreto Dipartimentale 7 luglio 2025, AOODPIT 1799

Presentazione dei progetti finanziati per il potenziamento delle strutture e dei laboratori presso le sedi all’estero funzionali all’attivazione dei percorsi formativi da realizzare, nell’ambito …

Decreto Interministeriale 2 luglio 2025, AOOGABMI 129

Integrazione del decreto del Ministro dell’istruzione e del merito di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze n.151 del 26 luglio 2024 limitatamente all’anno scolastico 2025/2026, …

Decreto Ministeriale 1 luglio 2025, AOOGABMI 125

Ricostituzione della Commissione per il Sistema integrato di educazione e di istruzione

Rubriche

in Bacheca della Didattica

I “vantaggi” del docente di lingue

di Tiziana Venuti

Il rapporto tra la scuola e il broker

di Anna Armone​

La scuola che apprende

di Bruno Lorenzo Castrovinci

Scuola Primaria ed INValSI 2024/2025

di Emmanuele Roca

Il silenzio

di Bruno Lorenzo Castrovinci

Oltre i confini

di Bruno Lorenzo Castrovinci


in Esami

Uno sfregio al sacro rito della Maturità

di Giovanni Fioravanti

Esami di Stato 2025

La terza prova suppletiva si svolge l’8 luglio 2025

Il Colloquio d’Esame

di Piervincenzo Di Terlizzi


in InformagiovaniLa Rete di Vincenzo Andraous

Il carcere di nessuno

di Vincenzo Andraous


in Mobilità

Mobilità 2025/2026

Le domande di utilizzazione e assegnazione provvisoria possono essere presentate dal 14 al 25 luglio …


in Recensioni

C. De Gregorio, Di madre in figlia

 di Antonio Stanca

A. Gazzola, Un tè a Chaverton House

di Antonio Stanca

G. Montanaro, Il libraio di Venezia

di Antonio Stanca

E. De Luca, Tu, mio

di Antonio Stanca

Intervista a Pasqua Carbonara

di Carlo De Nitti


in Software

Internet, Reti, Nuove tecnologie

Edutainment, Gamification e Game-Based Learning

di Bruno Lorenzo Castrovinci

Scuola Futura Italia Osaka 2025

Expo 2025 Osaka, 18 luglio 2025

La comunità scolastica nel postdigitale

di Margherita Marzario

Scuola Futura

Pesaro, 4 – 7 luglio 2025


in Statististiche

Rapporto Erasmus+ 2024

Roma, 2 – 3 luglio 2025


in Stranieri

Seminario progetti “Apprendere l’italiano in Egitto” e “Learning Italian in Tunisia”

Siena, 28 luglio 2025

Rapporto Erasmus+ 2024

Roma, 2 – 3 luglio 2025


Formazione ed Eventi

Seminario progetti “Apprendere l’italiano in Egitto” e “Learning Italian in Tunisia”

Siena, 28 luglio 2025

Avviso 28 luglio 2025, AOOGABMI 129967

Webinar su comunicazione e pubblicità degli interventi PNRR

Scuola Futura Italia Osaka 2025

Expo 2025 Osaka, 18 luglio 2025

Rapporto Nazionale INVALSI 2025

Roma, 9 luglio 2025

Scuola Futura

Pesaro, 4 – 7 luglio 2025

Rapporto Erasmus+ 2024

Roma, 2 – 3 luglio 2025


Rassegne
a cura di Fabio Navanteri

Riforma del voto di condotta in CdM

Il Consiglio dei Ministri, nel corso della riunione del 30 luglio 2025, ha approvato, in esame definitivo, due regolamenti, da adottarsi con altrettanti decreti del Presidente della Repubblica, relativi a:

  1. Modifiche e integrazioni al decreto del Presidente della Repubblica 22 giugno 2009, n. 122, in materia di valutazione degli studenti del secondo ciclo di istruzione
  2. Modifiche e integrazioni al decreto del Presidente della Repubblica 24 giugno 1998, n. 249, recante lo statuto delle studentesse e degli studenti della scuola secondaria

I testi tengono conto dei pareri espressi dalla Sezione consultiva per gli atti normativi del Consiglio di Stato.


Il Consiglio dei Ministri ha approvato oggi in via definitiva i regolamenti che riformano il voto di condotta e la disciplina della valutazione degli studenti della scuola secondaria, dopo i pareri favorevoli espressi dal Consiglio di Stato. Le misure saranno pienamente operative a partire dall’anno scolastico 2025/2026, segnando un punto fermo nella costruzione di una scuola fondata sulla responsabilità e sul merito.

“È un segnale forte e chiaro: nella scuola italiana il rispetto per la persona e per le istituzioni è imprescindibile. Con questa riforma, il voto di condotta torna a essere un importante strumento educativo per far crescere cittadini responsabili e consapevoli. Vogliamo una scuola autorevole, non autoritaria, in cui il merito, il rispetto e la centralità della persona sono fondamentali”, ha dichiarato il Ministro Valditara.

La riforma restituisce centralità al voto di condotta, che assume un valore formativo e non meramente disciplinare: un indicatore del rispetto delle regole e delle persone e dell’impegno verso la comunità scolastica. Il comportamento degli studenti sarà valutato lungo l’intero anno scolastico e terrà conto, in particolare, di eventuali episodi di violenza o aggressione ai danni del personale scolastico e degli altri studenti.

Saranno ammessi alla classe successiva le studentesse e gli studenti che, in sede di scrutinio finale, avranno ottenuto una valutazione superiore a sei decimi. Inoltre, un voto di condotta pari a sei decimi comporterà la sospensione del giudizio di ammissione alla classe successiva e la redazione di un elaborato su tematiche di cittadinanza attiva, collegato ai motivi che hanno determinato il voto ottenuto.

Inoltre, viene completamente rivista la funzione delle sanzioni a carico degli studenti: non più strumenti unicamente punitivi ma, al contrario, una occasione di crescita educativa grazie alla volontà di assegnare – in luogo di una mera sospensione dalle lezioni – attività di approfondimento sulle conseguenze dei propri comportamenti o lo svolgimento di attività di cittadinanza solidale presso enti o associazioni previamente individuati dalle scuole.

Mobilità 2025/2026

Calendario Mobilità

a cura di Dario Cillo


Mobilità

Mobilita@edscuola.com

> Bollettini Ufficiali Scuole Statali a.s. 2025/2026


Utilizzazioni e Assegnazioni provvisorie

Il 10 luglio è stata firmata l’Ipotesi del nuovo contratto integrativo sulla mobilità annuale per il triennio 2025-2028. Le domande di utilizzazione e assegnazione provvisoria da parte del personale docente, educativo e ATA possono essere presentate dal 14 al 25 luglio 2025.

Per il solo personale docente, tutte le operazioni di utilizzazione e di assegnazione provvisoria dovranno svolgersi entro il 22 agosto 2025 al fine di garantire lo svolgimento delle procedure di conferimento degli incarichi a tempo determinato, ivi incluse quelle di cui al D.M. n. 32 del 26 febbraio 2025.

Tipo di personaleTermine presentazione domande
Personale Docente14-25 luglio 2025
Personale Educativo14-25 luglio 2025
Personale IRC14-25 luglio 2025
Personale ATA14-25 luglio 2025

Trasferimenti

Disponibile la sezione del sito MIM dedicata alla mobilità del personale docente, educativo e ATA per l’anno scolastico 2025/2026. La sezione contiene informazioni utili su come e quando presentare domanda.
La domanda può essere compilata e inoltrata esclusivamente online sul portale del Ministero dell’Istruzione e del Merito, nella sezione dedicata alle Istanze online. Per accedere occorre essere registrati all’area riservata del portale ministeriale. Si può accedere anche con le credenziali SPID. All’interno della sezione sono disponibili alcune guide per accompagnare l’utente nella compilazione dell’istanza.

Di seguito il calendario per la presentazione delle domande: 

Termine presentazione domandeTermine acquisizione domandeDiffusione risultati
Personale Docente (1 – 2)7 – 25 marzo30 aprile23 maggio
Personale Educativo (3)7– 27 marzo30 aprile27 maggio
Personale ATA (4)14 – 31 marzo12 maggio3 giugno
Personale IRC (5)21 marzo – 17 aprile30 maggio
NB: Sono indicate in rosso le date che hanno subito variazioni

Il 29 gennaio 2025 viene sottoscritta un’ipotesi di Contratto Collettivo Nazionale Integrativo concernente la mobilità territoriale e professionale e la formulazione delle graduatorie di istituto del personale docente, educativo e A.T.A. per gli anni scolastici relativi al triennio 2025/26, 2026/27, 2027/28 tra la delegazione di parte pubblica e le OO.SS. firmatarie del CCNL del comparto Istruzione e Ricerca.


(1 – Scuola Infanzia e Primaria) Il dirigente scolastico competente provvede, entro i 15 giorni successivi al termine fissato dall’O.M. per la presentazione delle domande di mobilità, alla formazione e pubblicazione all’albo dell’istituzione scolastica delle relative graduatorie comprendenti gli insegnanti titolari su scuola nel rispetto della disciplina prevista per la protezione dei dati personali. (art. 19, c. 4, CCNI)

(2- Scuola Secondaria) I dirigenti scolastici, entro i 15 giorni successivi alla scadenza delle domande di trasferimento, formulano e pubblicano all’albo, nel rispetto della normativa sulla protezione dei dati personali, le graduatorie per l’individuazione dei soprannumerari in base alla sopracitata tabella con le precisazioni concernenti i trasferimenti d’ufficio, tenendo presente che debbono essere valutati soltanto i titoli in possesso degli interessati entro il termine previsto per la presentazione della domanda di trasferimento. (art. 21, c. 3, CCNI)

(3) Il dirigente scolastico competente provvede – entro 10 giorni dalla data di pubblicazione della tabella organica – alla formazione e pubblicazione, nel rispetto della normativa sulla protezione dei dati personali, all’albo della direzione delle graduatorie relative al personale educativo interessato al fenomeno delle soppressioni (art. 31, c. 4, CCNI)

(4) I dirigenti scolastici, entro i 15 giorni successivi alla scadenza delle domande di trasferimento, formulano, nel rispetto della normativa vigente in materia di protezione dei dati personali, e affiggono all’albo le graduatorie per l’individuazione dei perdenti posto sulla base dei punteggi previsti dalla tabella di cui all’allegato E al presente accordo con le precisazioni concernenti i trasferimenti d’ufficio e tenendo presente che debbono essere valutati soltanto i titoli in possesso degli interessati entro il termine previsto per la presentazione della domanda di trasferimento. (art. 45, c. 5, CCNI)

(5) Gli insegnanti di religione cattolica che si vengano a trovare in posizione di soprannumero rispetto alle dotazioni organiche di ogni singola diocesi sono individuati sulla base della graduatoria articolata per ambiti territoriali diocesani, predisposta dall’Ufficio scolastico regionale competente. (art. 27, c. 7, CCNI)

DL università e ricerca, istruzione e salute

Decreto-Legge 24 giugno 2025, n. 90
Disposizioni urgenti in materia di università e ricerca, istruzione e salute


Il 23 luglio, l’Assemblea del Senato, ha approvato il disegno di legge di Conversione in legge del Decreto-Legge 24 giugno 2025, n. 90, recante disposizioni urgenti in materia di università e ricerca, istruzione e salute (1553).

Il provvedimento passa all’esame della Camera.


È stato approvato il 16 luglio, nel corso dell’esame disegno di legge di Conversione in legge del Decreto-Legge 24 giugno 2025, n. 90, da parte della 7a Commissione del Senato, l’emendamento del Governo che estende, a regime, la tutela assicurativa in favore di studenti e personale docente a partire dall’anno scolastico 2025/2026. Dopo le sperimentazioni dei primi due anni, il Governo era infatti già intervenuto per gli anni scolastici 2023/24 e 2024/25, la tutela assicurativa per gli alunni e gli insegnanti di tutte le scuole diventa dunque una misura strutturale a partire dal prossimo anno scolastico.


Il 1° luglio, la 7a Commissione Cultura e Istruzione ha avviato l’esame del disegno di legge di conversione in legge del Decreto-Legge 24 giugno 2025, n. 90, recante disposizioni urgenti in materia di università e ricerca, istruzione e salute (cd. decreto università, A.S. 1553)


Il Consiglio dei ministri, nel corso della riunione di venerdì 20 giugno 2025, ha approvato un decreto-legge che introduce disposizioni urgenti in materia di università e ricerca, istruzione e salute.

Le norme introdotte sono finalizzate, tra l’altro, a:

  • potenziare l’attrattività degli enti pubblici di ricerca;
  • garantire il regolare avvio dell’anno scolastico 2025/2026;
  • consentire la prosecuzione dello svolgimento da parte del Consiglio Universitario Nazionale (CUN) delle proprie funzioni e delle attività istituzionali, nella composizione attualmente in carica, nelle more dell’imminente compimento del relativo intervento di riforma;
  • svincolare risorse finanziarie già stanziate per la costituzione di Ecosistemi dell’innovazione nelle regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia;
  • definire un’uniforme regolamentazione dell’organizzazione delle aziende ospedaliero-universitarie (AOU).

Reclutamento IRC

Avvisi 19 giugno 2025
Procedura concorsuale per titoli ed esami per l’accesso al ruolo degli insegnanti di religione cattolica. Calendario della prova scritta


Avvisi 5 novembre 2024
Procedura concorsuale per titoli ed esami per l’accesso al ruolo degli insegnanti di religione cattolica. Apertura funzioni telematiche per la presentazione delle istanze

Sono aperte le funzioni telematiche per la partecipazione al concorso per titoli ed esami per l’accesso al ruolo degli insegnanti di religione cattolica
– nella scuola dell’infanzia e della primaria,
– nella scuola secondaria di primo e secondo grado.
L’istanza di partecipazione può essere presentata, a partire dalle ore 14.00 del giorno 5 novembre 2024, data di pubblicazione del presente bando sul Portale Unico del Reclutamento, alle ore 23.59 del 4 dicembre 2024.


Avviso 12 luglio 2024, AOODGPER 106825
Procedura concorsuale straordinaria riservata agli insegnanti di religione cattolica nella scuola dell’infanzia e della primaria ai sensi del decreto ministeriale 19 gennaio 2024, n. 9 – Costituzione delle commissioni giudicatrici

Proroga del termine finale per la presentazione delle domande di partecipazione alla procedura concorsuale straordinaria riservata agli insegnanti di religione cattolica nella scuola secondaria di primo e secondo grado ai sensi del comma 2 dell’art.1-bis del decreto-legge 29 ottobre 2019, n.126, convertito con modificazioni dalla legge 20 dicembre 2019, n. 159

Proroga del termine finale per la presentazione delle domande di partecipazione alla procedura concorsuale straordinaria riservata agli insegnanti di religione cattolica nella scuola dell’infanzia e della primaria ai sensi del comma 2 dell’art.1-bis del decreto-legge 29 ottobre 2019, n.126, convertito con modificazioni dalla legge 20 dicembre 2019, n. 159


Sono aperte le procedure straordinarie di concorso per gli insegnanti di religione destinate alla copertura di complessivi 2.164 posti nel triennio 2022/23-2024/25 nella scuola dell’infanzia e primaria e per 2.336 posti nel triennio 2022/23-2024/25 per la scuola secondaria di primo e secondo grado.

Requisiti e modalità di partecipazione, bandi e altre informazioni nelle sezioni dedicate:


Il Ministro dell’Istruzione e del Merito ha firmato due bandi che disciplinano le procedure ordinarie per il reclutamento di insegnanti di religione cattolica (IRC) nella scuola dell’infanzia e primaria e nella scuola secondaria. Si tratta di 1.928 posti, ripartiti tra le due procedure: 927 posti per la scuola dell’infanzia e della primaria e 1.001 posti per la scuola secondaria di primo e secondo grado.

A questi si aggiungono altri 4.500 posti destinati alle procedure straordinarie, bandite contestualmente dal Ministero, così ripartiti: 2.164 posti per la scuola dell’infanzia e della primaria e 2.336 posti per la scuola secondaria di primo e secondo grado. Le assunzioni, complessivamente, saranno quindi 6.428.

La selezione si terrà a vent’anni dalla prima, e finora unica, procedura bandita nel febbraio 2004 in attuazione della legge 186/03, che istituiva i ruoli per l’insegnamento della religione cattolica.

“Abbiamo deciso di bandire un nuovo concorso dopo 20 anni di fermo, nella consapevolezza che si tratta di una disciplina importante per la crescita degli studenti. Grazie a docenti competenti e motivati, avremo maggiori occasioni di approfondimento della nostra storia ma anche di confronto sui principi che rappresentano le radici della nostra civiltà”, ha dichiarato Valditara.

SCHEDA DI SINTESI

Le procedure concorsuali ordinarie

Sono ammessi a partecipare i candidati in possesso congiuntamente dei seguenti requisiti specifici: a) certificazione dell’idoneità diocesana, di cui all’articolo 3, comma 4, della legge 18 luglio 2003, n.186, rilasciata dal Responsabile dell’Ufficio diocesano competente nei novanta giorni antecedenti alla data di scadenza del termine per la presentazione della domanda di partecipazione e valevole sia per la diocesi che per il grado di scuola cui la procedura si riferisce; b) possesso di almeno uno dei titoli previsti dal punto 4 dell’Intesa tra il Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca e il Presidente della Conferenza episcopale italiana del 28 giugno 2012.

I due bandi recepiscono l’Intesa tra il Ministro e il Presidente della CEI n.1 dell’11 gennaio scorso nonché le precedenti Intese sottoscritte.

Il concorso si articola in una prova scritta (composta da 50 quesiti a risposta multipla computer-based), una prova orale (che comprende anche una lezione simulata) e nella successiva valutazione dei titoli.

Le commissioni esaminatrici dispongono di duecentocinquanta punti, di cui 100 per la prova scritta, 100 per la prova orale e 50 per i titoli.

Le procedure concorsuali straordinarie.

Le procedure straordinarie sono finalizzate al reclutamento a tempo indeterminato degli insegnanti di religione cattolica che siano in possesso congiuntamente: a) di almeno uno dei titoli previsti dai punti 4.2. e 4.3 dell’intesa tra il Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca e il Presidente della Conferenza episcopale italiana del 28 giugno 2012, resa esecutiva ai sensi del decreto del Presidente della Repubblica 20 agosto 2012, n. 175; b) della certificazione dell’idoneità diocesana, di cui all’articolo 3, comma 4, della legge 18 luglio 2003, n.186, rilasciata dal Responsabile dell’Ufficio diocesano competente nei novanta giorni antecedenti alla data di scadenza del termine per la presentazione della domanda di partecipazione e valevole sia per la diocesi che per il grado di scuola cui la procedura si riferisce c) che abbiano svolto almeno trentasei mesi di servizio, anche non consecutivi, nell’insegnamento della religione cattolica nelle scuole statali con il possesso dei prescritti titoli.

La procedura concorsuale si articola in una prova orale didattico-metodologica, alla quale può essere assegnato un punteggio massimo di 100 punti, e nella valutazione dell’anzianità di servizio (fino a 100 punti) e dei titoli di qualificazione professionale (fino a 50 punti).​​​​​​​

Concorso personale non dirigenziale Area funzionari MIM

Concorso pubblico su base territoriale, per titoli ed esami, per il reclutamento di un contingente complessivo di n. 161 unità di personale non dirigenziale, a tempo pieno e indeterminato, da inquadrare nell’Area dei funzionari (famiglia professionale funzionario giuridico-amministrativo-contabile) dei ruoli del Ministero dell’istruzione e del merito da destinare agli uffici scolastici regionali.

Il bando di concorso è pubblicato sul portale “InPA”, al seguente indirizzo: https://www.inpa.gov.it/bandi-e-avvisi/dettaglio-bando-avviso/?concorso_id=a5dbc39edcf3448aaef5627013d6194e.

Ogni comunicazione concernente il concorso, compreso il calendario delle prove e i relativi esiti, è effettuata attraverso il Portale “inPA”.

Unica



Con Nota 20 giugno 2025, AOODGSIS 4084, si segnala è rinnovata, a partire dal 9 luglio, per l’anno scolastico 2025/2026, la disponibilità della piattaforma ComUnica, servizio per i genitori di tutti gli studenti iscritti al primo anno di scuola primaria, secondaria di primo grado e secondaria di secondo grado.


Con Nota 31 gennaio 2025, AOODGCASIS 788, si segnala che è attivo dal 31 gennaio su Piattaforma Unica il Servizio Digitale «Comunicazioni», che consente alle famiglie e agli studenti di fruire di un canale diretto per accedere a informazioni relative a:

a) promozione del processo di digitalizzazione delle Istituzioni Scolastiche;
b) miglioramento della qualità dei servizi erogati nel sistema istruzione;
c) sostegno del diritto allo studio, nonché supporto a studenti e studentesse nel percorso di crescita e nello sviluppo delle competenze;
d) implementazione di servizi e strumenti dedicati all’orientamento di studenti e studentesse;
e) semplificazione del rapporto tra Istituzioni Scolastiche, studenti e famiglie.


Con Nota 11 dicembre 2024, AOODGCASIS 6617, sono presentate le nuove funzionalità disponibili dal 5 dicembre 2024 sulla piattaforma Unica:

  1. servizio digitale “Scuola in Chiaro”;
  2. documento relativo al Consiglio di Orientamento, come previsto dal Decreto ministeriale n. 229 del 14 novembre 2024;
  3. nuove funzionalità per ComUnica per le segreterie scolastiche;
  4. nuove funzionalità per i genitori/esercenti la responsabilità genitoriale nella sezione “Autorizzazioni e deleghe” su ComUnica;
  5. servizio digitale ComUnica anche per gli studenti maggiorenni;
  6. nuova sezione “Autorizzazioni e deleghe” per i docenti.

What’s Next
Un nuovo servizio per l’orientamento per esplorare i percorsi educativi di istruzione e formazione



Nuove funzionalità di ComUnica disponibili dal 11 settembre 2024


A partire dal 1° agosto saranno disponibili nuove funzionalità per facilitare lo scambio documentale con la scuola, destinate ai genitori dei nuovi iscritti alle scuole di ogni ordine e grado.
Questo servizio mira a semplificare la condivisione di documenti e dati tra scuola e famiglia utili per l’avvio e per la gestione dell’anno scolastico.


Le novità introdotte a partire dal giorno 11 luglio sono le seguenti:

  1. Disponibilità del Curriculum dello studente in Unica per gli studenti e le studentesse che hanno superato l’esame di Stato nell’anno scolastico 2023/2024, esclusivamente via WEB.
  2. Disponibilità del nuovo servizio digitale ComUnica anche per i genitori dei nuovi iscritti alle scuole secondarie di secondo grado.

A partire dal 27 giugno 2024 è online ComUnica, il nuovo servizio digitale della piattaforma Unica dedicato allo scambio di documenti, informazioni e dati tra Scuola e Famiglia. Il servizio ComUnica si pone l’obiettivo di automatizzare, semplificare e velocizzare il processo di condivisione di documenti, informazioni e dati utili all’avvio e alla gestione dell’anno scolastico agevolando le famiglie senza ulteriori oneri in capo alle segreterie scolastiche. Il servizio, da considerarsi facoltativo come parte di una sperimentazione prevista per l’anno scolastico 2024/25, consentirà alle famiglie di studentesse e studenti che hanno completato l’iscrizione alle classi prime nelle scuole primarie e secondarie di primo grado di fruire di un servizio digitalizzato di trasmissione dei documenti alla scuola di destinazione dei nuovi iscritti.


A partire dal 10 giugno 2024 (Nota 10 giugno 2024, AOODGCASIS 3317) sono disponibili nella piattaforma Unica nuove funzionalità per Orientamento, in particolare:

  • Autovalutazione- per studenti e studentesse a partire dal terzo anno della Scuola secondaria di primo grado, esclusivamente via APP Unica Istruzione;
  • Certificazione delle competenze- per studenti, studentesse, docenti, docenti tutor e Dirigente Scolastico/Personale Amministrativo;
  • viste comparative tra Autovalutazione e Certificazione delle competenze per studenti e studentesse, docenti, docenti tutor e Dirigente Scolastico/Personale Amministrativo;
  • Visualizzazione della sezione -Sviluppo competenze- del E-Portfolio da parte dei docenti, docenti tutor e genitori

Come previsto dalla Nota 14 maggio 2024, AOODGCASIS 2806, venerdì 17 maggio 2024 dalle ore 10:00 alle ore 11:00 si svolge il webinar “Unica: servizi digitali per l’orientamento”. L’iniziativa si pone i seguenti obiettivi:

  1. presentare gli strumenti della piattaforma UNICA a supporto dell’accompagnamento e orientamento degli studenti e delle studentesse nel percorso scolastico;
  2. fornire dettagli organizzativi per la partecipazione da remoto delle scuole secondarie di secondo grado al Workshop intitolato “Unica e gli studenti: servizi digitali a supporto del percorso scolastico”, organizzato dalla Direzione Generale per l’innovazione digitale, la semplificazione e la statistica del Ministero, in collaborazione con la Direzione Generale per lo studente, l’inclusione, l’orientamento e il contrasto alla dispersione scolastica, e la Direzione Generale per gli ordinamenti scolastici, la formazione del personale scolastico e la valutazione del sistema nazionale di istruzione, in programma per il 21 maggio 2024 a ForumPA

Il 12 ottobre alle ore 11:00, si terrà il webinar sul tema “nuova piattaforma Unica”, nel quale sarà presentata la piattaforma e saranno affrontati gli aspetti operativi.
Il webinar sarà accessibile al seguente link:

https://aka.ms/MIM_Webinar_Piattaforma_Unica


Da mercoledì 11 ottobre sarà online Unica, la nuova piattaforma del Ministero dell’Istruzione e del Merito annunciata dal Ministro Giuseppe Valditara a Forlì durante la cerimonia di inaugurazione del nuovo anno scolastico.

Unica è stata ideata per offrire, per la prima volta, un solo punto di accesso ai servizi digitali dedicati alle famiglie e agli studenti e per agevolare le comunicazioni scuola – famiglia. Particolare attenzione è data al tema dell’orientamento: grazie a nuovi strumenti, con il docente tutor, che consentiranno a ciascun studente di individuare e valorizzare i propri talenti e che, con il docente orientatore, daranno un concreto supporto nell’individuazione del percorso più indicato per il futuro dei ragazzi, universitario o professionale.

Unica è prevista dal Piano di semplificazione per la Scuola lanciato ad aprile dal Ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara e in attuazione delle Linee guida per l’orientamento approvate a dicembre 2022. La piattaforma è disciplinata da un DM firmato oggi dal Ministro Valditara dopo il parere favorevole del Garante per la protezione dei dati personali.

“Con il lancio di Unica ribadiamo il nostro impegno a rendere l’istruzione più accessibile, efficiente e orientata al futuro. Questa piattaforma è stata progettata insieme ai principali attori della scuola con l’obiettivo di dare risposta a bisogni concreti, garantendo semplicità e immediatezza nella fruizione dei servizi. La sua introduzione è una tappa fondamentale nel percorso verso l’eccellenza nell’educazione italiana e il rafforzamento dell’alleanza scuola-famiglia”, ha dichiarato il Ministro Valditara.

La piattaforma sarà disponibile per oltre 10 mila scuole statali e paritarie, interessando più di 6,5 milioni di studenti, circa 8 milioni di genitori, delegati, tutori o responsabili genitoriali, e più di 1 milione di persone che lavorano ogni giorno nella scuola

Navigando all’interno della piattaforma sarà possibile:

  • consultare informazioni e dati utili per una scelta consapevole del percorso scolastico e post – scolastico;
  • fruire in modo organico e personalizzato di tutti i servizi digitali relativi all’orientamento, alle iscrizioni, ai pagamenti, nonché alle iniziative a sostegno del diritto allo studio;
  • seguire facilmente l’intero ciclo scolastico e i principali traguardi raggiunti attraverso l’E-portfolio, un documento digitale sempre a disposizione di studenti e famiglie;
  • entrare in contatto con il tutor scolastico e il docente orientatore, le nuove figure istituite dal Mim per supportare famiglie e studenti nei momenti di scelta del percorso scolastico.

Unica è organizzata in tre sezioni:

  • Orientamento, con informazioni e strumenti utili per scegliere il percorso formativo e contattare il tutor e il docente orientatore;
  • Vivere la scuola, per cogliere tutte le opportunità del panorama scolastico;
  • Strumenti, per semplificare la vita delle famiglie con servizi innovativi;

Inoltre sulla piattaforma sono a disposizione:

  • dati e informazioni sulle possibilità offerte dal panorama formativo e dal mondo del lavoro
  • numerosi servizi che arricchiscono l’offerta formativa e l’esperienza scolastica in materia di inclusione, cyber-bullismo, Educazione civica, alimentare e sportiva.
  • Unica semplifica, infine, il rapporto tra famiglie, scuole e Ministero, agevolando l’accesso a misure dedicate al sostegno del diritto allo studio nonché ai servizi amministrativi come la gestione di pagamenti e il crowdfunding.

Per informazioni e per accedere a Unica visitare il sito unica.istruzione.gov.it.

Rapporto Nazionale INVALSI 2025

Presentazione del Rapporto Nazionale INVALSI 2025 – diretta streaming dall’Aula dei gruppi parlamentari della Camera dei deputati dalle ore 15.30 INVALSI presenta il 9 luglio 2025 il Rapporto Nazionale INVALSI 2025 presso l’Aula dei gruppi parlamentari della Camera dei deputati.

Quest’anno le prove hanno coinvolto circa 11.500 scuole per un totale di circa 960.000 alunne e alunni della scuola primaria (classe II e classe V), circa 550.000 allieve e allievi della scuola secondaria di primo grado (classe III) e più di 1 milione di studenti e studentesse della scuola secondaria di secondo grado.

Anche quest’anno la costante collaborazione tra il Ministero dell’Istruzione e del Merito, le Istituzioni scolastiche e INVALSI ha consentito di svolgere le prove in condizioni ottimali e le rilevazioni si sono svolte regolarmente su tutto il territorio nazionale con percentuali di partecipazione prossime al raggiungimento dell’intera la popolazione studentesca coinvolta.

Tale risultato è frutto dell’impegno collettivo e generoso di tutte le scuole interessate che hanno dispiegato le migliori energie per assicurare il buon esito finale, confermando la riconosciuta necessità di poter disporre di dati attendibili in un periodo che continua a dover tenere conto delle conseguenze a lungo termine del post-pandemia.

Le rilevazioni INVALSI 2025 hanno potuto confermare un dato recentemente reso pubblico da ISTAT: un significativo calo della dispersione scolastica ELET (in base alla definizione ufficiale adottata dalla UE, si tratta dei 18-24enni che non hanno conseguito un diploma di scuola secondaria di secondo grado e che non sono in formazione), passando dal 12,7% del 2021 e raggiungendo e superandolo al ribasso l’obiettivo del 10,2% fissato dal PNRR per il 2026 con un anno di anticipo. È un risultato di grande rilievo, che rappresenta un successo per il sistema educativo italiano. Ancora più incoraggiante è la prospettiva di raggiungere entro il 2030 anche il target europeo del 9% di abbandono scolastico precoce, obiettivo che ora appare pienamente alla portata del Paese.

Il significato di questo risultato va oltre la semplice riduzione numerica: sempre meno giovani lasciano la scuola anzitempo, e un numero crescente di studenti riesce a conseguire un diploma o a proseguire in percorsi di istruzione e formazione, con ricadute positive sull’equità sociale, sull’occupabilità e sulla coesione territoriale.

Questo ampliamento della platea scolastica comporta però anche un aumento della complessità interna del sistema educativo.

Una quota significativa di studenti, che prima avrebbe interrotto il percorso scolastico, infatti, oggi rimane nel sistema spesso presentando maggiore fragilità negli apprendimenti. Tale dinamica si riflette inevitabilmente sugli esiti medi delle rilevazioni INVALSI, che tendono in alcuni gradi scolastici a una leggera contrazione. È però importante sottolineare che questo calo non è da intendersi come un peggioramento qualitativo, bensì come un effetto di popolazione legato a un accesso più ampio e inclusivo all’istruzione.

Il confronto nel tempo degli esiti della scuola primaria evidenzia una sostanziale stabilità rispetto all’anno scorso, anche se con alcuni modesti segnali di indebolimento, verosimilmente da attribuirsi ad una maggiore complessità della popolazione scolastica, soprattutto nella fase di prima alfabetizzazione.

In II primaria, dal 2024 al 2025, si registra una lieve diminuzione della quota di alunni e alunne che raggiunge almeno il livello base previsto in Italiano (66% nel 2025; 67% nel 2024), mentre in Matematica si osserva la stessa quota percentuale dell’anno scorso (67% nel 2025; 67% nel 2024).

In V primaria, la situazione si inverte: in Italiano si registra la stessa quota di allieve e di allievi che raggiunge il livello base (75% nel 2025; 75% nel 2024) mentre in Matematica si registra una flessione (66% nel 2025; 68% nel 2024) nella quota di allievi e allieve che raggiunge il livello base, riattestandosi alla percentuale registrata nel 2022. Anche per quanto riguarda l’Inglese, nella prova di Reading è da segnalare una contrazione (91% nel 2025; 95% nel 2024), mentre nella prova di Listening la quota di alunne e alunni che raggiunge il prescritto livello A1 del QCER si mantiene stabile (86% nel 2025; 86% nel 2024).

Gli esiti registrati nella scuola secondaria di primo grado nel 2025 in Italiano e Matematica sono sostanzialmente stabili, mentre gli esiti di Inglese (sia listening sia reading) sono in netto miglioramento.

La quota di studenti che raggiunge risultati almeno adeguati, ossia in linea con quanto stabilito dalle Indicazioni nazionali, in Italiano si attesta al 59% (60% nel 2024), mentre in Matematica la quota è del 56% (invariata rispetto al 2021, 2022, 2023 e al 2024). In Inglese la quota di studenti che raggiunge il prescritto livello A2 è rispettivamente l’83% in inglese-reading (82% nel 2024) e il 70% in inglese-listening (68% nel 2024). È da registrare che, dall’inizio della rilevazione (2018) è aumentata di ben 9 punti percentuali la quota di allievi/e che raggiunge il livello A2 in Reading e di 16 punti percentuali in Listening. Purtroppo, rimangono ancora molto marcati i divari territoriali: in alcune regioni del Mezzogiorno si riscontra un maggior numero di allievi e allieve con livelli di risultato molto bassi.

Gli esiti nella scuola secondaria di secondo grado evidenziano che nelle classi seconde in Italiano il 62% degli studenti raggiunge almeno il livello base (invariato rispetto al 2024), mentre in Matematica la quota che raggiunge il livello base si attesta al 54% (55% nel 2024). Le differenze tra l’Italia centro-settentrionale e quella meridionale rimangono consistenti.

Per la prima volta quest’anno nelle classi seconde della scuola secondaria di secondo grado sono state rilevate su base campionaria le competenze digitali degli studenti attraverso il framework europeo DIGCOMP. Alla sperimentazione hanno partecipato 498 scuole su 500 selezionate, rendendo la rilevazione altamente rappresentativa. I risultati ottenuti sono stati positivi e in linea con gli esiti da attendersi per studenti e studentesse di 15 anni, mostrando una buona padronanza nell’utilizzo consapevole e sicuro delle tecnologie digitali. Secondo quanto previsto dal DIGCOMP le competenze rilevate riguardavano: alfabetizzazione su informazione e dati (l’89% del campione di studenti raggiunge il livello adeguato); comunicazione e collaborazione (la quota di studenti che raggiunge il livello adeguato è il 91%); creazione di contenuti digitali (il livello adeguato è raggiunto dall’84%); sicurezza (85% degli studenti raggiunge il livello adeguato). Si tratta di un risultato molto incoraggiante, anche perché è più omogeneo a livello territoriale di quanto si riscontri per Italiano e Matematica.

Per quanto riguarda l’ultimo anno della scuola secondaria di secondo grado, i risultati delle prove INVALSI evidenziano una battuta d’arresto rispetto al 2024, ma la tendenza generale riguardo al post pandemia è quella di esiti sostanzialmente costanti.

Va considerato, infatti, che le quote di popolazione scolastica rispetto al totale sono via via cresciute. In Italiano il 52% degli studenti (56% nel 2024) raggiunge almeno il livello base, mentre in Matematica il livello base è raggiunto dal 49% degli studenti (52% nel 2024). In Inglese il 55% degli studenti raggiunge i traguardi prescritti dal QCER (B2 per l’istruzione tecnica e liceale e il B1+ per quella professionale) nella prova di reading (60% nel 2024) e il 44% in quella di listening (45% nel 2024). Nonostante gli indubbi miglioramenti, la distanza dei risultati osservati tra il Centro-Nord e il Mezzogiorno è ancora molto elevata.

Nel 2025 si registra un aumento della dispersione scolastica implicita (intesa come la quota di studenti che terminano il percorso scolastico senza aver acquisito le competenze fondamentali previste al termine di tale percorso) rispetto al 2024 (8,7% nel 2025; 6,6% nel 2024) attestandosi al valore registrato nel 2023, ma il trend di medio periodo resta in calo (9,8% nel 2021; 9,7% nel 2022; 8,7% nel 2023) in particolare nel Mezzogiorno. Questo dato va letto in un contesto in cui il sistema scolastico è diventato più efficace nel contrastare il fenomeno dell’abbandono scolastico accogliendo una popolazione studentesca via via più eterogenea e fragile, che in passato avrebbe avuto un rischio più alto di esclusione. In alcune regioni, come Puglia, Basilicata e Calabria, si osservano segnali di contenimento della dispersione implicita, soprattutto laddove sono state attivate azioni di accompagnamento e supporto alle scuole. Anche se con un andamento non sempre univoco, infatti, nelle regioni del Mezzogiorno raggiunte dagli interventi mirati e finalizzati alle specifiche esigenze territoriali messi in campo dal Ministero dell’Istruzione e del Merito gli esiti paiono incoraggianti e andare nella direzione attesa. Per rendere duraturo il contrasto alla dispersione, appare fondamentale intervenire già a partire dalla scuola dell’infanzia.

Alla presentazione odierna del Rapporto Nazionale INVALSI 2025 interviene il Ministro dell’Istruzione e del Merito prof. Giuseppe Valditara.

Il Presidente dell’INVALSI Roberto Ricci illustra i Risultati INVALSI 2025 e la Responsabile delle Rilevazioni nazionali Alessia Mattei focalizza l’attenzione sul fatto che solo l’intervento umano può garantire il rispetto della dignità e della complessità di ogni individuo. I lavori sono conclusi da Renata Maria Viganò, Professoressa Ordinaria di Pedagogia Sperimentale presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano e Vice Presidente del CDA INVALSI.

Il programma della giornata

Tutti i materiali

La presentazione può essere seguita in diretta streaming attraverso il canale della Camera dei deputati a questo link a partire dalle 15.30: https://webtv.camera.it/evento/28621

Nuove Indicazioni 2025 – Scuola Infanzia e Primo Ciclo


L’ iter di adozione delle nuove Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo d’istruzione per quanto di competenza del Ministero si è concluso. Al termine di una articolata fase preparatoria, caratterizzata dalla formulazione di una proposta da parte della commissione di esperti presieduta dalla Prof.ssa Perla, dalla audizione delle società scientifiche, delle organizzazioni sindacali, degli enti e delle associazioni professionali e disciplinari, nonché da un’ampia consultazione pubblica, anche il Cspi ha reso il necessario parere.

Pertanto il Ministero, tenuto conto anche delle osservazioni da ultimo formulate dal CSPI, ha ora predisposto il testo definitivo, che sarà trasmesso al Consiglio di Stato per il relativo parere.

LA DICHIARAZIONE DEL MINISTRO VALDITARA

“Le nuove Indicazioni nazionali per il primo ciclo rappresentano una svolta culturale importante per una formazione di sempre maggiore qualità, all’insegna di un modello di scuola centrata sulla persona dello studente e sui valori costituzionali. Una scuola capace di coniugare la storia e la cultura del nostro passato con l’innovazione”, dichiara il Ministro Giuseppe Valditara.


“Ringrazio il CSPI per la puntuale opera di lettura del testo delle Indicazioni nazionali e per i suggerimenti contenuti nel parere. Una parte importante delle osservazioni è stata accolta e sarà trasferita nel nuovo testo che verrà in settimana inviato al Consiglio di Stato per l’ultimo parere formale.
Le Indicazioni nazionali, messe a punto dopo oltre un anno di lavoro della Commissione tecnica, numerose audizioni, e una ampia consultazione del mondo della scuola, costituiscono un documento importante per una formazione sempre più centrata sulla persona dello studente, capace di recuperare il patrimonio straordinario della nostra storia e cultura e di coniugarlo con le necessarie innovazioni”, così in una nota il Ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara.


Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione – Parere sullo schema di Regolamento in recante “Indicazioni nazionali della scuola dell’infanzia e del primo ciclo d’istruzione”. (approvato nella seduta plenaria n. 151 del 27/06/2025)



Pubblicata l’11 giugno la bozza delle “Indicazioni Nazionali per il curricolo – Scuola dell’infanzia e Scuole del Primo ciclo di istruzione” che è stata trasmessa al Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione per il prescritto parere.

Le principali novità dalle Nuove Indicazioni Nazionali Scuola dell’infanzia, scuola primaria e scuola secondaria di I grado

ACCESSIBILITÀ E LEGGIBILITÀ DEL TESTO
Il nuovo testo è meno ‘tecnico’, più breve, chiaro e fruibile da parte di un pubblico allargato che potrà cogliere con esplicitezza i capisaldi culturali delineati nel progetto delle Nuove Indicazioni Nazionali.

SONO STATI PRECISATI GLI OBIETTIVI GENERALI DEL PROCESSO FORMATIVO, GIÀ PREVISTI DAL DPR 275/1999.
Essi costituiscono una declinazione operativa importantissima delle competenze indicate nel Profilo dello studente al termine del primo ciclo. Organizzati per aree di competenza e articolati per ciascun grado scolastico, essi faciliteranno la progettazione didattica collegiale del curricolo.

FOCUS SU EDUCAZIONE ALL’EMPATIA E AL RISPETTO DELLA DONNA
Si è rafforzato il concetto di scuola che educa allerelazioni educative e ai sentimenti. Il lavoro cui sarà chiamata la scuola nei prossimi anni è infatti preventivo e servirà a ridurre e, auspicabilmente, a debellare il triste fenomeno del femminicidio. Con le Nuove Indicazioni Nazionali si investirà su due fronti di lavoro didattico potenziando quanto già previsto dalle Linee guida per l’insegnamento dell’educazione civica: l’educazione al rispetto della donna e l’educazione ai positivi sentimenti, in particolare all’empatia.

INSEGNANTE COME MAGISTER
Le Nuove Indicazioni Nazionali restituiscono centralità e incisività al ruolo dell’insegnante. Non più solo professionista dell’istruzione ma guida culturale ed educativa, capace di accendere la motivazione e di sostenere la crescita degli studenti con carisma e ispirazione. Una figura che opera in sinergia con famiglie e personale scolastico per rispondere ai nuovi bisogni formativi degli studenti.

POTENZIAMENTO DELLA DIDATTICA DELLA SCRITTURA
Si è potenziato il ruolo e la funzione formativa dellascrittura in corsivo, della calligrafia.
Si è precisato che per gli alunni con disturbi specifici di apprendimento, l’uso del corsivo tiene conto di quanto riportato dalle Linee guida per il diritto allo studio degli alunni e degli studenti con disturbi specifici dell’apprendimento, MIUR, 2011. La scrittura è molto più che una tecnica: è saper strutturare il pensiero con logica rappresentando quindi un potente strumento di avviamento al pensiero riflessivo e alla introspezione.

CENTRALITÀ ALL’ESERCIZIO DEL RIASSUNTO
Le Nuove Indicazioni attribuiscono un ruolo chiave all’esercizio del riassunto che insegna a essere chiari, logici nella individuazione delle parti essenziali di un testo, brevi nella comunicazione.Apprendere a riassumere è una conquista fondamentale per apprendere a pensare.

TORNANO LE POESIE A MEMORIA
Con le Nuove Indicazioni torna l’apprendimento delle poesie a memoria che, come attestato da numerosi studi neuroscientifici, rafforza la memoria a breve e a lungo termine, l’attenzione e la concentrazione, arricchisce il linguaggio nel confronto con la lingua colta e stimola la sensibilità. Già Calvino ed Eco, nell’epoca della diffusione della rete e quindi anche dei rischi della dispersività da essa indotti, suggerivano la riscoperta di questo importantissimo esercizio che torna ad avere una sua centralità nel documento ministeriale.

INCLUSIONE E INTERCULTURA
Sono state meglio esplicitate le misure sistemiche e le prassi specifiche per l’accoglienza e l’integrazione di studenti provenienti da contesti migratori e per l’esercizio del diritto allo studio degli alunni adottati. Sono stati esplicitati i quadri teorici – come le neuroscienze – e i modelli operativi – ICF (International Classification of Functioning) e l’UDL (Universal Design for Learning) – utili per progettare interventi personalizzati.

SENZA CONOSCENZA NON C’È COMPETENZA
Le Nuove Indicazioni Nazionali reintegrano pienamente la dimensione delle conoscenze nel curricolo scolastico e offrono agli insegnanti un chiaro quadro di riferimento di obiettivi e competenze per la progettazione del curricolo verticale. Senza conoscenze non possono essere sviluppate le competenze. Non una scuola del nozionismo, ma un’istruzione che punta all’essenziale, al profondo, al duraturo. Un messaggio chiaro agli insegnanti: selezionare, approfondire, far pensare, costruire percorsi che abbiano senso e significato, che sviluppino pensiero critico e connessioni tra i saperi.

STEM
Le Nuove Indicazioni Nazionali promuovono un’istruzione matematico-scientifico-tecnologica (STEM) integrata e interdisciplinare. L’informatica sarà introdotta sin dalla scuola primaria. L’obiettivo primario è formare cittadini capaci di navigare nella complessità del mondo contemporaneo e di progettare il futuro. In coerenza con le Linee guida per le discipline STEM del 2023, si sottolinea la necessità di partire dalla realtà e dall’esperienza dell’alunno per giungere alla teoria. Questo approccio, basato sull’osservazione del mondo circostante e sull’interazione concreta con esso, permette di appassionare lo studente allo studio delle materie scientifiche, e in particolare della matematica. Le STEM diventano un vero e proprio “laboratorio di idee” dove gli studenti sperimentano la conoscenza in modo concreto e attivo: formulano congetture, progettano, discutono, argomentano. L’approccio laboratoriale non solo incoraggia un apprendimento profondo e significativo, ma favorisce anche lo sviluppo di un atteggiamento positivo nei confronti delle discipline STEM. Sono previsti raccordi interdisciplinari che mirano a stimolare il pensiero critico e creativo.

Diverse sono le innovazioni introdotte:

  • Una particolare attenzione è dedicata anche alla prospettiva storica delle discipline. Questo approccio permette di comprendere come il sapere si sia evoluto, riconoscendo il ruolo del pensiero critico e dell’errore come elementi centrali del progresso.
  • Si rafforza il legame con l’educazione civica e le tematiche di sostenibilità. Attraverso lo studio delle scienze e della matematica, gli alunni acquisiscono la capacità di valutare criticamente problematiche ambientali e sociali, diventando cittadini attivi e consapevoli.
  • Scienze: lo studio delle scienze è un pilastro per il progresso sociale, basato sull’osservazione, l’astrazione, la formulazione di ipotesi e la sperimentazione. Si mira a sviluppare una mentalità aperta, curiosa e orientata alla ricerca continua.
  • Tecnologia: la tecnologia è l’applicazione dei risultati scientifici per scopi utili. L’insegnamento mira a sviluppare un atteggiamento critico e consapevole verso le tecnologie, chiarendo la loro natura di mezzi e non di scopi a sé stanti e promuovendo la comprensione del loro impatto sociale.

ITALIANO (LINGUA E LETTERATURA)
Le Nuove Indicazioni Nazionali per Italiano segnano una svolta significativa riaffermando il ruolo centrale della lingua e della letteratura nella formazione dei giovani cittadini. Si tratta di un cambio di paradigma che mira a superare lo spontaneismo linguistico per un’educazione linguistica e letteraria solida e consapevole.
Al centro di questa nuova visione vi è il ritorno al valore della ‘regola’ grammaticale e all’importanza della sintassi, superando una concezione che, negli ultimi decenni, ha troppo spesso privilegiato l’idea di una lingua come fenomeno spontaneo. L’italiano è presentato come strumento primario di comunicazione e accesso alla conoscenza,fondamentale per l’organizzazione del pensiero e la riflessione sul sapere tramandato. Le Nuove indicazioni enfatizzano l’importanza di un’ortografia sicura e della scrittura in corsivo, e l’esercizio del riassumere come chiave per l’organizzazione logica delle informazioni. Particolare rilievo è dato anche all’apprendimento delle poesie a memoria, riconosciuto come strumento per rafforzare memoria, attenzione e sensibilità. L’educazione linguistica, inoltre, è un compito trasversale di tutti i docenti, cruciale per il successo scolastico e l’integrazione degli alunni di origine straniera.
Per quanto riguarda la Letteratura, l’obiettivo principale è far prendere gusto alla lettura affinché gli studenti ricavino dai testi strumenti per capire sé stessi e il mondo. La letteratura è vista come un mezzo potente per conoscersi, trovare un’umanità comune e imparare a relazionarsi con consapevolezza nel mondo. Si promuove la lettura integrale di classici e testi di buona qualità, scoraggiando la frammentazione antologica, e incoraggiando la discussione e il confronto tra diversi punti di vista.
Lo studio della lingua e della letteratura italiana diventa un veicolo per competenze trasversali essenziali per la cittadinanza. Gli studenti impareranno ad affrontare consapevolmente anche i testi non letterari – come articoli di giornale o discorsi politici – per sviluppare una cittadinanza matura. Le Indicazioni pongono enfasi sull’importanza di imparare a studiare, acquisendo tecniche per prendere appunti e organizzare esposizioni orali, e di discernere l’attendibilità delle fonti, sia cartacee (attraverso l’uso delle biblioteche) che digitali. L’uso intelligente della rete e la familiarizzazione con giornali (anche stranieri) e risorse multimediali sono visti come elementi chiave per una formazione completa e critica.

STORIA
Nelle Nuove Indicazioni la storia accompagna gli studenti, sin dalla scuola dell’infanzia, a capire chi sono, da dove vengono, per quale futuro si preparano, quale contributo possono dare alla società. Per questo la storia dell’Occidente, dipanatasi fra Atene, Roma e Gerusalemme, acquista una sua centralità. Le Indicazioni per il curricolo del primo ciclo aprono la storia a una dimensione europea e fin dove appare possibile e sensato anche a un ambito mondiale, mantenendo comunque ben fermo, specie per il primo ciclo, l’innegabile rilevanza della dimensione italiana, non solo come la più vicina all’esperienza dell’alunno ma anche quella così fortemente connessa al contesto mediterraneo dove si svolge la vicenda greco-romana. La disciplina è pensata per accompagnare i giovani nell’acquisizione di competenze fondamentali per comprendere i fenomeni che hanno modellato le nostre società, per riconoscerne la complessità, apprezzandone altresì le differenze rispetto ai contesti geo-storici diversi dal nostro, dei quali si dovranno pure apprendere i caratteri peculiari .

GEOGRAFIA
Non si può essere cittadini italiani se non si sa localizzare il Po o distinguere le Alpi dagli Appennini, o in quali regioni si trovino Bari, Salerno o Verona o Bergamo. Le nuove Indicazioni Nazionali per la Geografia segnano un netto rilancio della Geografia fisica e politica, elevando la disciplina a pilastro fondamentale per la formazione di un cittadino autonomo e consapevole, capace di profonda comprensione delle relazioni tra esseri umani, territorio e ambiente, a tutte le scale, dal locale al globale.
Una delle novità più significative è la centralità data alla formazione del “pensiero spaziale” e all’apprendimento del codice della geo-graficità. La geografia non si limita a localizzare, ma insegna a produrre, approfondire e sistematizzare conoscenze relative al complesso delle relazioni materiali e immateriali sul territorio. Ciò avviene attraverso l’uso di un linguaggio cartografico ampliato che include non solo mappe e globi, ma anche rappresentazioni digitali come immagini satellitari e Sistemi Informativi Geografici (GIS), affiancate da fotografie, audiovisivi, dati statistici e persino il testo letterario o opere d’arte. Questa ricchezza di strumenti mira a favorire un confronto continuo tra la propria realtà e quelle lontane.

LATINO PER L’EDUCAZIONE LINGUISTICA (LEL)
Il grande ritorno del Latino per conoscere e imparare meglio la lingua italiana e le sue regole. Le Nuove Indicazioni Nazionali reintroducono il Latino curricolare e opzionale a partire dalla seconda media, elevandolo a strumento vitale per la conoscenza profonda della lingua e della cultura italiana e per la comprensione del rapporto tra la cultura italiana e quelle europee.
Apprendere il latino favorirà lo sviluppo della logica, del ragionamento, della concretezza. La disciplina insegnerà inoltre i grandi valori che sono a fondamento della nostra civiltà.
Questi gli elementi più innovativi:

  • rafforzamento linguistico e logico: lo studio del Latino contribuisce significativamente alla qualità linguistica dell’espressione degli studenti, abitua alla logica e al ragionamento e affina la conoscenza delle fondamenta grammaticali e del significato delle parole della lingua italiana.… Si mira a una piena consapevolezza nella lettura e nella scrittura dell’italiano.
  • dialogo con il contemporaneo e interdisciplinarità: le indicazioni sottolineano l’importanza di un esame comparativo del lessico latino con l’italiano e le lingue straniere moderne, sia per i termini intellettuali che quotidiani. Cruciale è la richiesta di accogliere le sollecitazioni tecnologiche, attuare un dialogo costante con le discipline STEM e porre al centro l’attenzione ai valori della Costituzione appresi tramite l’educazione civica. Questo è un cambio di paradigma che collega il Latino a campi di studio moderni e alla cittadinanza attiva.
  • consapevolezza dell’eredità Europea: il “Latino per l’educazione linguistica” (LEL) mira a far percepire il rapporto di continuità e alterità che lega il presente al passato e a rafforzare la consapevolezza che il Latino è un‘eredità condivisa e un elemento di continuità tra le diverse culture europee, plasmando la sostanziale unità della civiltà europea.
  • competenza pratica e strumentale: non si tratta solo di teoria. Si punta a far riconoscere l’origine latina di parole italiane (anche quelle ad alta frequenza e i latinismi di uso comune, inclusi termini presenti in documenti fondamentali come la Costituzione e a utilizzare applicativi informatici come vocabolari digitali per approfondire i rapporti etimologici. Gli studenti dovranno anche essere in grado di comprendere il senso globale di frasi e testi latini semplici in contesti laboratoriali.

INGLESE
Lo studio della lingua inglese e della seconda lingua comunitaria è acquisizione di strumenti essenziali per la comunicazione globale e la comprensione reciproca tra i popoli. Le Nuove indicazioni ne rafforzano ruolo e funzioni utili alla formazione di individui capaci di navigare un mondo complesso e interconnesso. L’obiettivo generale per il primo ciclo è l’alfabetizzazione linguistica e lo sviluppo delle competenze comunicative, mirando a livelli A1 (scuola primaria) e A2 (scuola secondaria di primo grado) secondo il QCER. L’approccio è graduale e comunicativo, con la scuola primaria che introduce la lingua in modo naturale attraverso attività ludiche e routine quotidiane. Viene fortemente incoraggiato un approccio immersivo, con l’insegnante che “entra in aula parlando in inglese e stimolando negli studenti l’espressione in inglese”, per acquisire sicurezza nell’uso e apprezzarne l’importanza nella vita quotidiana.

MUSICA
L’Italia vanta un patrimonio musicale di inestimabile valore, con compositori e interpreti che hanno segnato la storia. Le più recenti ricerche neuroscientifiche confermano che l’ascolto, la comprensione e la pratica musicali attivano simultaneamente diverse aree cerebrali coinvolte nella cognizione, nelle emozioni, nel movimento e nelle interazioni sociali, sottolineando il suo profondo impatto sullo sviluppo neurologico e sul benessere. Investire nell’educazione musicale di base – non specialistica – fin dalla scuola dell’infanzia è essenziale per formare generazioni capaci di ascoltare, comprendere, esprimere e apprezzare.

Principale novità:

  • L’Esperienza al centro: Si pone un’attenzione mirata all'”esperienza con e attraverso la musica”. Questo include la pratica vocale, corale e strumentale, la comprensione dell’ecosistema sonoro (attraverso “passeggiate e paesaggi sonori”), l’ascolto attivo e guidato, e l’interazione con musicisti, la partecipazione a concerti e attività laboratoriali.

ARTE E IMMAGINE
L’insegnamento di Arte e Immagine con le Nuove Indicazioni acquista piena centralità perché persegue finalità essenziali: stimolare le potenzialità espressive e creative attraverso il gioco simbolico e il racconto visivo; sviluppare competenze tecniche per educare il gesto artistico; alfabetizzare ai saperi estetici tramite opere che arricchiscono l’immaginario; promuovere la crescita cognitiva ed emozionale con simboli e metafore; illustrare la storia dell’arte per sensibilizzare al valore del patrimonio culturale, con focus su quello locale; formare una cittadinanza attiva, consapevole del ruolo delle arti nella tutela e nel dialogo culturale.
Arte e Immagine si distinguerà nelle Nuove Indicazioni per una caratteristica preziosa: offrire un linguaggio universale per esplorare in classe emozioni, idee e culture attraverso lo sviluppo della creatività basato sull’apprendimento della tecnica. Si farà inclusione attraverso Arte e Immagine e Musica.

EDUCAZIONE MOTORIA
Nelle Nuove Indicazioni la disciplina favorisce la conoscenza del proprio corpo, si occupa dello sviluppo e della maturazione di competenze motorie come consapevolezza del proprio rapporto con l’ambiente di apprendimento e con gli altri, concorre all’educazione integrale della persona attraverso il movimento e contribuisce alla formazione della personalità dell’alunno attraverso la strutturazione della propria identità corporea. Il benessere e la cura della persona attraverso il movimento divengono così parte di una cultura personale che tenderà a prevenire la sedentarietà, l’abbandono precoce delle pratiche motorie e sportive e l’errata alimentazione contribuendo da un lato ad arricchire le possibilità di esperienza e apprendimento e, dall’altro, a limitare il fenomeno del sovrappeso o dell’obesità.



Nota 10 aprile 2025, AOODGOSV 15297
Indicazioni nazionali per le scuole dell’infanzia e del primo ciclo di istruzione. Proroga delle attività di consultazione

La compilazione del questionario relativo alla bozza delle nuove Indicazioni nazionali per la scuola dell’infanzia e del primo ciclo di istruzione è prorogata al 17 aprile 2025 per consentire una più ampia partecipazione del mondo della scuola al dibattito pubblico sul documento.
Al contempo, è prorogata alla stessa data la possibilità di trasmettere alla casella di posta consultazione.indicazioninazionali@istruzione.it eventuali osservazioni, commenti e suggerimenti sul testo.


Ministero dell’istruzione e del merito

Martedì, 11 marzo 2025 – La Commissione incaricata della redazione del nuovo testo delle Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo d’istruzione – istituita con D.M n. 47 del 18 marzo 2024 e presieduta dalla Prof.ssa Loredana Perla, Professore ordinario di Didattica e Pedagogia Speciale dell’Università degli Studi di Bari Aldo Moro – ha terminato i lavori di redazione della bozza di documento che è oggetto della presente pubblicazione.
La pubblicazione del documento è finalizzata ad avviare nei prossimi giorni la fase di consultazione che la stessa Commissione effettuerà mediante incontri con le associazioni professionali e disciplinari, con le associazioni dei genitori e degli studenti e con le organizzazioni sindacali della scuola.
Il confronto sarà utile per avviare l’iter formale di adozione delle Nuove Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo d’istruzione che andranno a sostituire dall’anno scolastico 2026/2027 quelle adottate nel novembre 2012.

Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo di istruzione. Pubblicazione del documento di apertura della consultazione


Nuove Indicazioni 2025. Scuola dell’infanzia e Primo ciclo di istruzione Materiali per il dibattito pubblico

Fasce Complessita 2025-2026

Il Ministero dell’Istruzione e del Merito ha trasmesso il file analitico recante, per ciascuna istituzione scolastica, il dettaglio dei punteggi attribuiti.

Bullismo e cyberbullismo

Decreto Legislativo 12 giugno 2025, n. 99
Disposizioni in materia di prevenzione e contrasto del bullismo e del cyberbullismo, in attuazione della delega di cui all’articolo 3 della legge 17 maggio 2024, n. 70

(GU Serie Generale n.150 del 01-07-2025)


Il Consiglio dei Ministri, nel corso della riunione di venerdì 9 maggio 2025, ha approvato, in esame preliminare, un decreto legislativo che introduce disposizioni in materia di prevenzione e contrasto del bullismo e del cyberbullismo, in attuazione della delega di cui all’articolo 3 della legge 17 maggio 2024, n. 70.

Il testo, tra l’altro, potenzia il servizio telefonico “emergenza infanzia 114” e ne estende l’ambito operativo ai fini della prevenzione e del contrasto anche dei fenomeni del bullismo e del cyberbullismo, nell’ottica della più ampia tutela dei minorenni. Il servizio, già attivo su tutto il territorio nazionale ventiquattro ore su ventiquattro, per tutti i giorni dell’anno, è accessibile da parte di chiunque intenda segnalare situazioni di emergenza e disagio che possano nuocere allo sviluppo psico-fisico di bambini e ragazzi sotto i 18 anni.

Inoltre, il 114 fornisce alle vittime, ai loro congiunti e alle persone legate ad esse da relazione affettiva un servizio di prima assistenza psicologica e giuridica, di consulenza psicopedagogica e, nei casi più gravi, informa prontamente l’autorità di polizia. Anche a tal fine, si prevede che l’app offerta gratuitamente dal 114 includa una funzione di geolocalizzazione, attivabile previo consenso del chiamante, e un servizio di messaggistica istantanea nel rispetto della disciplina vigente in materia di protezione dei dati personali.

I dati anonimi inerenti alle segnalazioni di fenomeni di bullismo e cyberbullismo specificamente occorsi in ambito scolastico, acquisiti dal gestore del numero di pubblica utilità 114, saranno trasmessi annualmente al Ministero dell’istruzione e del merito in forma aggregata, anche al fine di agevolare la programmazione di azioni volte a sensibilizzare gli studenti sulla prevenzione di tali fenomeni.

Il sito internet dedicato al 114 assicurerà la più ampia accessibilità, fruibilità, conoscenza e diffusione dei servizi di assistenza forniti.

L’ISTAT, avvalendosi anche dei dati forniti da altri soggetti facenti parte del Sistema statistico nazionale, svolgerà, con cadenza biennale, una rilevazione sui fenomeni del bullismo e del cyberbullismo, al fine di descriverne le caratteristiche fondamentali e di individuare i soggetti più esposti, i relativi fattori di rischio e protezione e le conseguenze psicologiche. La Presidenza del Consiglio dei Ministri, d’intesa con il Ministero dell’istruzione e del merito, invierà alle Camere una relazione contenente un rapporto di sintesi con i risultati delle indagini svolte dall’ISTAT, comprensivo di una sezione sullo stato di attuazione delle misure in materia di contrasto e prevenzione dei fenomeni del bullismo e del cyberbullismo che hanno coinvolto le scuole secondarie di primo e secondo grado.

Il testo, inoltre, aggiorna le disposizioni relative alle comunicazioni che i fornitori di servizi di comunicazione e di informazione offerti mediante reti di comunicazione elettronica inviano agli utenti in base al Codice delle comunicazioni elettroniche, in modo da prevedere che esse richiamino espressamente le disposizioni dell’articolo 2048 del Codice civile in materia di responsabilità dei genitori per i danni cagionati dai figli minori in conseguenza di atti illeciti posti in essere attraverso l’uso della rete.

Infine, la Presidenza del Consiglio dei Ministri, tramite i dipartimenti competenti, anche in coordinamento con le apposite strutture del Ministero dell’istruzione e del merito, promuoverà campagne informative di prevenzione e di sensibilizzazione sull’uso consapevole della rete internet e sui suoi rischi e il Ministero dell’istruzione e del merito e le istituzioni scolastiche, nella loro autonomia, promuoveranno la conoscenza del numero pubblico “emergenza infanzia 114”.

Il Consiglio dei Ministri ha inoltre approvato, in esame definitivo, il decreto legislativo recante Disciplina delle nuove modalità di accesso ai corsi di laurea magistrale a ciclo unico in medicina e chirurgia, odontoiatria e protesi dentaria e medicina veterinaria in attuazione dell’articolo 2, comma 2, lettere a), b), c), d), e), i) e l) della legge 14 marzo 2025, n. 26 (Ministro dell’università e della ricerca)


Il Consiglio dei Ministri odierno ha dato il via libera al decreto legislativo recante “Disposizioni in materia di prevenzione e contrasto del bullismo e del cyberbullismo”, in attuazione della delega di cui all’articolo 3 della legge n.70 del 2024.

“Con questo provvedimento si aggiunge un nuovo, importante tassello nell’azione del Governo per la promozione della cultura del rispetto e per combattere il bullismo in ogni sua forma. Mettiamo in guardia i nostri ragazzi sui rischi dell’uso della rete e mettiamo in guardia anche le famiglie per la responsabilità che può conseguire da comportamenti violenti tenuti dai propri figli sui social a danno di altri giovani. Sviluppiamo inoltre attività importanti di prevenzione e di aiuto alle vittime, che possono contare su un numero verde dedicato”. Così il Ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara.