Il Consiglio dei Ministri, nel corso della riunione del 30 luglio 2025, ha approvato, in esame definitivo, due regolamenti, da adottarsi con altrettanti decreti del Presidente della Repubblica, relativi a:
- Modifiche e integrazioni al decreto del Presidente della Repubblica 22 giugno 2009, n. 122, in materia di valutazione degli studenti del secondo ciclo di istruzione
- Modifiche e integrazioni al decreto del Presidente della Repubblica 24 giugno 1998, n. 249, recante lo statuto delle studentesse e degli studenti della scuola secondaria
I testi tengono conto dei pareri espressi dalla Sezione consultiva per gli atti normativi del Consiglio di Stato.
Il Consiglio dei Ministri ha approvato oggi in via definitiva i regolamenti che riformano il voto di condotta e la disciplina della valutazione degli studenti della scuola secondaria, dopo i pareri favorevoli espressi dal Consiglio di Stato. Le misure saranno pienamente operative a partire dall’anno scolastico 2025/2026, segnando un punto fermo nella costruzione di una scuola fondata sulla responsabilità e sul merito.
“È un segnale forte e chiaro: nella scuola italiana il rispetto per la persona e per le istituzioni è imprescindibile. Con questa riforma, il voto di condotta torna a essere un importante strumento educativo per far crescere cittadini responsabili e consapevoli. Vogliamo una scuola autorevole, non autoritaria, in cui il merito, il rispetto e la centralità della persona sono fondamentali”, ha dichiarato il Ministro Valditara.
La riforma restituisce centralità al voto di condotta, che assume un valore formativo e non meramente disciplinare: un indicatore del rispetto delle regole e delle persone e dell’impegno verso la comunità scolastica. Il comportamento degli studenti sarà valutato lungo l’intero anno scolastico e terrà conto, in particolare, di eventuali episodi di violenza o aggressione ai danni del personale scolastico e degli altri studenti.
Saranno ammessi alla classe successiva le studentesse e gli studenti che, in sede di scrutinio finale, avranno ottenuto una valutazione superiore a sei decimi. Inoltre, un voto di condotta pari a sei decimi comporterà la sospensione del giudizio di ammissione alla classe successiva e la redazione di un elaborato su tematiche di cittadinanza attiva, collegato ai motivi che hanno determinato il voto ottenuto.
Inoltre, viene completamente rivista la funzione delle sanzioni a carico degli studenti: non più strumenti unicamente punitivi ma, al contrario, una occasione di crescita educativa grazie alla volontà di assegnare – in luogo di una mera sospensione dalle lezioni – attività di approfondimento sulle conseguenze dei propri comportamenti o lo svolgimento di attività di cittadinanza solidale presso enti o associazioni previamente individuati dalle scuole.