Organici dirigenti scolastici 2026/2027

Organici dirigenti scolastici 2026/2027: migliori prospettive per mobilità e immissioni in ruolo

È stato pubblicato il decreto interministeriale n. 124 del 30 giugno 2025, a firma del Ministro dell’istruzione e del merito e del Ministro dell’economia e delle finanze, che definisce l’organico dei dirigenti scolastici per l’anno scolastico 2026/2027. 

Ricordiamo che, in applicazione delle nuove norme sul dimensionamento delle istituzioni scolastiche previste dall’art. 1, c. 557 della legge 29 dicembre 2022, n. 197, il decreto interministeriale n. 127 del 30 giugno 2023 aveva così fissato il numero di istituzioni scolastiche autonome e, di conseguenza, l’organico dei dirigenti scolastici, per tutto il triennio 2024-2027: 

– n. 7461 dirigenti per il 2023/2024 

– n. 7401 per il 2025/2026 

– n. 7309 per il 2026/2027.  

Quest’ultima previsione è stata aggiornata – incrementandola – per tenere conto dei recenti dati sul tasso di natalità che continua a diminuire ma in misura inferiore a quanto prospettato nel 2023. 

Il nuovo decreto, infatti, fissa a 7389 la consistenza dell’organico per il 2026/2027, cioè ottanta posti in più rispetto alla previsione iniziale e soltanto dodici in meno rispetto a quella dell’organico dell’anno scolastico 2025/2026. Il numero delle istituzioni scolastiche, inoltre, resterà invariato nella maggior parte delle regioni, con piccole riduzioni solo in Campania, Emilia-Romagna, Sardegna, Toscana e Umbria (2 posti in meno a regione) nonché in Piemonte e nelle scuole con insegnamento in lingua slovena del Friuli-Venezia Giulia (un posto in meno).  

A parere dell’ANP gli effetti del “nuovo” organico sull’anno scolastico 2026/2027 saranno positivi sotto diversi profili: 

  • il dimensionamento sarà più graduale, riducendo il numero di istituzioni scolastiche soggette ad accorpamenti e fusioni e il numero di dirigenti “perdenti posto” 
  • aumenteranno i posti disponibili per la mobilità e il reclutamento dei dirigenti scolastici. In proposito, l’ANP chiede fin d’ora che si continui a destinare il 100% dei posti disponibili alla mobilità interregionale 
  • nel 2026/2027 molte graduatorie del concorso ordinario saranno esaurite e ciò favorirà la mobilità verso le regioni centro-meridionali. Inoltre, la sostanziale conferma dell’organico consentirà un più agevole esaurimento delle graduatorie delle regioni settentrionali 
  • un sostanzioso numero di dirigenti potrebbe essere immesso dalla graduatoria del concorso riservato 
  • verranno attenuate le negative conseguenze dell’innalzamento dell’età pensionabile che quest’anno ha pesantemente limitato il numero dei posti disponibili per la mobilità interregionale, frustrando le aspettative di tanti colleghi che speravano di rientrare nelle loro regioni dopo anni di servizio a grande distanza da casa e affetti. 

La lentezza con cui cala il tasso di natalità lascia ben sperare anche per la definizione degli organici per gli anni scolastici successivi al 2026/2027.  

Infatti, se tale rallentamento sarà confermato, ciò favorirà ancora di più sia lo scorrimento delle graduatorie dei concorsi sia la mobilità interregionale. Le graduatorie del concorso ordinario, in particolare, saranno ben presto esaurite, lasciando spazio alle immissioni dal concorso riservato.  

Migliori prospettive, quindi, per i colleghi che attendono il passaggio nei ruoli della dirigenza e per quelli che vogliono rientrare presso le regioni di provenienza.  

Ribadiamo una volta di più che il 100% dei posti disponibili – e non il 60% stabilito dal CCNL – resta lo strumento più efficace per consentire un concreto piano di rientro dei dirigenti fuori regione.