Dopo il via libera definitivo da parte della Camera dei Deputati la proposta di legge per la prevenzione e il contrasto del bullismo e del cyberbullismo è stata pubblicata in Gazzetta Ufficiale diventando la legge 17 maggio 2024, n. 70.
Con tale legge si delega il Governo ad adottare specifiche disposizioni entro un anno dall’entrata in vigore della legge stessa.
Misure concrete per la tutela delle vittime
Le legge prevede diverse misure comprese dai decreti attuativi. In particolare si segnala il potenziamento del servizio di assistenza psicologica e giuridica alle vittime di bullismo e cyberbullismo attraverso il numero pubblico “Emergenza infanzia 114”. Il servizio, gratuito e attivo 24 ore su 24, sarà dotato di geolocalizzazione e messaggistica istantanea per garantire un supporto tempestivo ed efficace.
Prevenzione e sensibilizzazione
Sono previsti lo svolgimento di rilevazioni statistiche biennali da parte dell’Istat e la promozione di campagne informative periodiche sulla prevenzione e l’uso consapevole di internet, a cura della Presidenza del Consiglio dei Ministri.
Istituzione della Giornata del rispetto il 20 gennaio
Un altro punto importante è l’istituzione della Giornata del rispetto, dedicata all’approfondimento e alla sensibilizzazione sul tema del rispetto degli altri e del contrasto a ogni forma di discriminazione, che si celebrerà il 20 gennaio. La data è stata scelta in memoria di Willy Monteiro Duarte, vittima di bullismo.
Coinvolgimento delle scuole
Un altro passaggio importante riguarda il fatto che ogni istituto scolastico adotti un codice interno per la prevenzione e il contrasto del bullismo e del cyberbullismo, istituendo un tavolo permanente di monitoraggio con la partecipazione di studenti, insegnanti, famiglie ed esperti.
Il 90% dei docenti vede favorevolmente l’utilizzo dell’intelligenza artificiale a supporto dei compiti amministrativi: il dato emerge da una ricerca svolta da Indire, i cui risultati sono stati resi noti il 30 maggio dal ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara. Intervenuto durante il convegno “Diritti nel web: l’Educazione di bambini e teenagers per un utilizzo consapevole degli strumenti digitali“, all’Auditorium Paganini di Parma, il numero uno del Mim ha detto che “l’intelligenza artificiale ha implicazioni rivoluzionarie: in un istituto agrario, per esempio, ho visto insegnare come guidare da remoto la raccolta della frutta”.
Per questo, ha continuato Valditara, “abbiamo già iniziato a usarla”. Sempre sulla base dei risultati del sondaggio Indire, risulta che il 90,5% degli insegnanti condivide l’idea che l’intelligenza artificiale possa implementare anche i contenuti didattici e il 94% che sia utile per monitorare i progressi dell’attività degli studenti.
Anche l’amministrazione è sicura che le nuove tecnologie rappresentino un passaggio imprescindibile. Per attuarlo, però, servono insegnanti preparati: “Investiamo 1 miliardo e 200 milioni nelle aule digitalizzate, in Emilia Romagna per scuola 4.0 abbiamo destinato oltre 111 milioni e complessivamente 450 milioni per la formazione del personale in tutta Italia“, ha sottolineato il Ministro.
Anche gli studenti, ha rivelato lo studio Indire, credono molto nell’intelligenza artificiale: il 73% ha una visione ottimistica sul suo ruolo della società, il 63,8% dei ragazzi consultati ritiene che possa migliorare il proprio apprendimento.
C’è tuttavia anche, per completezza, il 35% che è preoccupato per una potenziale disumanizzazione dell’educazione, mentre il 74% dei giovani, sempre interpellati da Indire, si dice preoccupato per l’utilizzo illegittimo dell’intelligenza artificiale.
“Vi è dunque – ha sintetizzato il ministro – un atteggiamento di grande interesse, c’è una preoccupazione ma possiamo dedurre che l’intelligenza artificiale deve rendere più semplice la vita di chi lavora a scuola, deve essere usata per sburocratizzare: nel fascicolo del docente, per esempio, dovrà svolgere un ruolo importante”.
L’utilizzo delle nuove tecnologie automatizzate on line, infine, “può essere utile per costruire una didattica sempre più orientata a individuare i talenti di ciascun giovane, come ogni studente può usarla per verificare i suoi progressi nella didattica”, ha concluso Valditara.
Riceviamo e pubblichiamo la nota unitaria dei sindacati sui criteri di graduazione delle istituzioni scolastiche.
Le OO.SS. rappresentative dell’Area Istruzione e Ricerca FLC CGIL, CISL SCUOLA, UIL SCUOLA RUA e SNALS CONFSAL esprimono la loro ferma contrarietà alla proposta dell’amministrazione di modificare i criteri per la graduazione delle istituzioni scolastiche finalizzati alla definizione delle fasce di complessità e alla retribuzione di posizione parte
variabile dei dirigenti scolastici.
Nonostante la richiesta più e più volte formulata singolarmente e congiuntamente da FLC CGIL, CISL SCUOLA, UIL SCUOLA RUA e SNALS CONFSAL di avviare per tempo il confronto per la verifica dei criteri applicati per la prima volta nel corrente anno scolastico, come peraltro previsto nella dichiarazione congiunta firmata il 31 maggio 2023 a margine della firma del CCNI sulla retribuzione di posizione parte variabile, solo alla vigilia dell’avvio delle operazioni di mobilità e conferimento degli incarichi dirigenziali per il prossimo anno scolastico, senza valutare l’impatto che il dimensionamento avrà sulle istituzioni scolastiche funzionanti nell’a.s. 2024/2025, l’amministrazione ha ritenuto di accogliere e fare propria la proposta formulata dall’ANP che apporta significative modifiche a parametri numerici, modifica i punteggi delle scuole e la loro collocazione nelle fasce di complessità e, in palese violazione delle norme contrattuali vigenti, introduce ulteriori indicatori e parametri non previsti dai CCNL di riferimento e diminuisce drasticamente il numero delle scuole collocate nella prima fascia, determinando un arretramento retributivo per un gran numero di dirigenti scolastici.
FLC CGIL, CISL SCUOLA, UIL SCUOLA RUA e SNALS CONFSAL ritengono inaccettabile tale operazione che penalizza le retribuzioni dei dirigenti scolastici, non valorizza il loro lavoro e non migliora la qualità del servizio scolastico. Chiedono perciò all’amministrazione di proseguire la contrattazione sulla retribuzione di posizione e risultato per l’a.s. 2024/2025 mantenendo i parametri e gli indicatori degli attuali criteri e di impegnarsi a convocare un tavolo di confronto, già a partire dal prossimo mese di settembre, per la definizione di nuovi criteri corrispondenti all’effettiva complessità delle istituzioni scolastiche, da applicare a partire dall’a.s. 2025/2026.
Le norme di riferimento per l’esame di Stato conclusivo del primo ciclo di istruzione sono essenzialmente il decreto legislativo n. 62 del 2017 e il decreto ministeriale n.741 sempre del 2017.
Altre indicazioni sono state fornite con le note 1865/2017, 312/2018, 7885/2018 e 5772/2019.
Quando si svolge
L’esame si svolge tra la fine delle lezioni e il 30 giugno 2024.
Requisiti di ammissione
L’ammissione all’esame di Stato è disposta, in via generale, anche nel caso di parziale o mancata acquisizione dei livelli di apprendimento in una o più discipline, e avviene in presenza dei seguenti requisiti:
a) aver frequentato almeno tre quarti del monte ore annuale personalizzato, fatte salve
le eventuali motivate deroghe deliberate dal collegio dei docenti;
b) non essere incorsi nella sanzione disciplinare della non ammissione all’esame di Stato;
c) aver partecipato alle prove nazionali di italiano, matematica e inglese predisposte dall’INVALSI.
Nel caso di parziale o mancata acquisizione dei livelli di apprendimento in una o più discipline, il consiglio di classe può deliberare, con adeguata motivazione, la non ammissione all’esame conclusivo del primo ciclo.
Voto di ammissione
In sede di scrutinio finale, il consiglio di classe attribuisce ai soli alunni ammessi all’esame di Stato, sulla base del percorso scolastico triennale da ciascuno effettuato, un voto di ammissione espresso in decimi.
Il consiglio di classe, nel caso di parziale o mancata acquisizione dei livelli di apprendimento in una o più discipline, può attribuire all’alunno un voto di ammissione anche inferiore a sei/decimi.
Prove d’esame
L’esame, finalizzato a verificare le conoscenze, le abilità e le competenze acquisite dall’alunna o dall’alunno anche in funzione orientativa, consiste in tre prove scritte e un colloquio.
Le prove scritte sono:
prova scritta di italiano o della lingua nella quale si svolge l’insegnamento, intesa ad accertare la padronanza della stessa lingua;
prova scritta relativa alle competenze logico matematiche;
prova scritta, relativa alle competenze acquisite, articolata in una sezione per ciascuna delle lingue straniere studiate.
Le tracce delle prove sono predisposte dalla commissione in sede di riunione preliminare, sulla base delle proposte dei docenti delle discipline coinvolte. La stessa commissione stabilisce anche i criteri per la correzione e la valutazione.
Prova scritta di Italiano
La prova scritta di italiano è finalizzata ad accertare la padronanza della lingua, la capacità di espressione personale, il corretto ed appropriato uso della lingua e la coerente e organica esposizione del pensiero da parte dei candidati e fa riferimento alle seguenti tipologie:
testo narrativo o descrittivo
testo argomentativo
comprensione e sintesi di un testo.
Prova scritta di Matematica
La prova scritta relativa alle competenze logico-matematiche è intesa ad accertare la capacità di rielaborazione e di organizzazione delle conoscenze, delle abilità e delle competenze acquisite dai candidati, tenendo a riferimento le aree previste dalle Indicazioni nazionali per il curricolo (numeri; spazio e figure; relazioni e funzioni; dati e previsioni).
Le tracce sono riferite ad entrambe le seguenti tipologie:
problemi articolati su una o più richieste
quesiti a risposta aperta.
Le tracce possono fare riferimento anche ai metodi di analisi, organizzazione e rappresentazione dei dati, caratteristici del pensiero computazionale.
In ogni caso, le soluzioni dei problemi e dei quesiti non devono essere dipendenti le une dalle altre, per evitare che la loro progressione pregiudichi l’esecuzione della prova stessa.
Prova scritta di lingue straniere
La prova scritta di lingue straniere è articolata in due sezioni distinte, rispettivamente, per l’inglese e per la seconda lingua comunitaria e accerta le competenze di comprensione e produzione scritta riconducibili ai livelli del Quadro Comune Europeo di riferimento per le lingue del Consiglio d’Europa (A2 per inglese, A1 per la seconda lingua comunitaria).
Le tracce, che possono essere anche tra loro combinate, si riferiscono a:
questionario di comprensione di un testo
completamento, riscrittura o trasformazione di un testo
elaborazione di un dialogo
lettera o e-mail personale
sintesi di un testo.
Colloquio
Il colloquio, condotto collegialmente dalla sottocommissione, è finalizzato a valutare le conoscenze descritte nel profilo finale dello studente secondo le Indicazioni nazionali, con particolare attenzione alla capacità di argomentazione, di risoluzione di problemi, di pensiero critico e riflessivo, nonché il livello di padronanza delle competenze connesse all’insegnamento trasversale di educazione civica.
Per i percorsi ad indirizzo musicale, nell’ambito del colloquio è previsto anche lo svolgimento di una prova pratica di strumento.
Votazione
La votazione finale (è espressa in decimi ed è determinata dalla media tra il voto di ammissione e la media dei voti attribuiti alle prove scritte e al colloquio.
Supera l’Esame chi ottiene un voto pari o superiore a sei/decimi.
La commissione può, su proposta della sottocommissione e con deliberazione assunta all’unanimità, attribuire la lode ai candidati che hanno conseguito un voto di dieci/decimi, tenendo a riferimento sia gli esiti delle prove d’esame sia il percorso scolastico triennale.
Novità: nuovo modello di certificazione delle competenze
Ai candidati che superano l’esame di Stato viene rilasciata la certificazione delle Competenze.
Si tratta del documento, redatto in sede di scrutinio finale dal Consiglio di classe, che viene messo a disposizione sia della famiglia dello studente che supera l’esame di Stato sia dell’Istituzione scolastica o formativa del ciclo successivo all’interno dell’e-portfolio orientativo personale delle competenze.
Un’importante novità dell’a.s. 2023/24 concerne l’adozione di un nuovo modello di ‘‘Certificazione delle competenze al termine del primo ciclo di istruzione’’, allegato B al D.M.14 del 30/01/2024 in sostituzione dell’allegato B al DM 742/2017.
Disposizioni urgenti in materia di sport, di sostegno didattico agli alunni con disabilità, per il regolare avvio dell’anno scolastico 2024/2025 e in materia di università e ricerca
Programma Nazionale “Scuola e competenze” 2021-2027” – Fondo sociale europeo plus (FSE+). Avviso “Piano Estate” – Prot. AOOGABMI-59369 del 19 aprile 2024 – Percorsi educativi e formativi …
Adempimenti urgenti ai sensi dell’art. 2 del decreto-legge 2 marzo 2024, n. 19 “Ulteriori disposizioni urgenti per l’attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR)”
Programma Nazionale “Scuola e competenze” 2021-2027” – Fondo sociale europeo plus (FSE+). Avviso “Piano Estate” – Prot. AOOGABMI-59369 del 19 aprile 2024 – Percorsi educativi e formativi …
Disposizioni per lo svolgimento dell’esame di Stato nelle sezioni con opzione internazionale cinese funzionanti presso il Convitto nazionale “V. Emanuele II” di Roma, presso il Convitto nazionale …
Disposizioni per lo svolgimento dell’esame di Stato conclusivo del secondo ciclo di istruzione nelle sezioni con opzione internazionale spagnola funzionanti presso istituti statali e paritari – a.s. …
Disposizioni per lo svolgimento dell’esame di Stato conclusivo del secondo ciclo di istruzione nelle sezioni con opzione internazionale tedesca funzionanti presso istituti statali e paritari – a.s. …
Sciopero nazionale di tutto il personale docente ed ATA del Comparto scuola per l’intera giornata del 24 maggio 2024, proclamato dall’Organizzazione SAESE in data 22 aprile 2024
Disposizioni per lo svolgimento dell’’es ame conclusivo del secondo ciclo di istruzione nelle istituzioni scolastiche statali e paritarie con progetti EsaBac ed EsaBac techno – a.s. 2023/2024
ForumPA 2024 – Invito a partecipare al Workshop dedicato agli studenti, alle studentesse e docenti tutor “Unica e gli studenti: servizi digitali a supporto del percorso scolastico” il 21 maggio 2024 …
Indizione, ai sensi dell’articolo 554 del decreto legislativo n. 297/1994 e dell’ordinanza ministeriale 23 febbraio 2009, n. 21, dei concorsi per titoli per l’aggiornamento e l’integrazione delle …
Concorso Nazionale MIM – ASviS “Facciamo 17 Goal: la Scuola e l’Agenda ONU 2030 per uno Sviluppo Sostenibile” – V Edizione A.S. 2023-2024 – Istituzioni scolastiche vincitrici
Protocollo di intesa tra il Ministero dell’istruzione e del merito e la Commissione per le Adozioni Internazionali (CAI) presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri – Percorso formativo a distanza …
Turno ordinario di elezioni amministrative nelle regioni a statuto ordinario e speciale. Eventuale turno di ballottaggio nei giorni di domenica 23 e lunedì 24 giugno 2024. Comunicazione data voto e disponibilità …
Definizione della condizione di disabilità, della valutazione di base, di accomodamento ragionevole, della valutazione multidimensionale per l’elaborazione e attuazione del progetto di vita individuale …
Concorso per titoli ed esami per il reclutamento di dirigenti scolastici nei ruoli regionali presso le istituzioni scolastiche statali, ai sensi del DM 13 ottobre 2022, n. 194 – Indicazioni relative allo …
Concorso per titoli ed esami per il reclutamento di dirigenti scolastici nei ruoli regionali presso le istituzioni scolastiche statali – ai sensi del DM 13 ottobre 2022, n. 194. Calendario della PROVA …
Evento lancio “Percorso formativo di aggiornamento professionale per il formatore/docente in materia di salute e sicurezza sul lavoro”. 9 maggio 2024 ore 11:00 – Ministero dell’istruzione e del …
Ministero dell’Istruzione e del Merito Dipartimento per il sistema educativo di istruzione e formazione Direzione generale per gli ordinamenti scolastici, la valutazione e l‘internazionalizzazione del sistema nazionale di istruzione Ufficio I
Agli Uffici Scolastici Regionali LORO SEDI Ai Dirigenti Scolastici delle Istituzioni scolastiche di secondo grado Statali e Paritarie LORO SEDI Al Sovrintendente agli Studi della Valle d’Aosta AOSTA Al Dirigente del Dipartimento Istruzione per la Provincia Autonoma di TRENTO All’Intendente Scolastico per le scuole delle località ladine di BOLZANO All’Intendente Scolastico per la scuola in lingua tedesca di BOLZANO Al Sovrintendente Scolastico della Provincia di BOLZANO E p.c. Ufficio Stampa MIM – SEDE Direzione Generale per la promozione del Sistema Paese – Ufficio V Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale
Ministero dell’ i struzione e del merito Dipartimento per il sistema educativo di istruzione e formazione Direzione generale per gli ordinamenti scolastici, la valutazione e l’internazionalizzazione del sistema nazionale di istruzione Ufficio IV
Ai Direttori degli Uffici Scolastici Regionali LORO SEDI A tutte le Istituzioni di istruzione secondaria di primo e secondo grado del territorio e p.c. Al Direttore Generale di Innova Camera Azienda Speciale della C.C.I.A.A. di Roma Massimiliano Colella SEDE
Disposizioni urgenti in materia di sport, di sostegno didattico agli alunni con disabilità, per il regolare avvio dell’anno scolastico 2024/2025 e in materia di università e ricerca. (24G00089)
Lettera Presidente INVALSI 25 ottobre 2023 Rilevazioni nazionali degli apprendimenti delle studentesse e degli studenti per l’anno scolastico 2023-24 (prove INVALSI 2024)
Dal 15 novembre al 7 dicembre 2023 sono aperte le iscrizioni alle rilevazioni nazionali degli apprendimenti delle studentesse e degli studenti per l’anno scolastico 2023-24 (prove INVALSI 2024)
Calendario delle somministrazioni
II primaria (prova cartacea)
Italiano: martedì 7 maggio 2024
Prova di lettura solo Classi Campione: martedì 7 maggio 2024
III secondaria di primo grado (prova al computer – CBT)
Sessione ordinaria Classi Campione: giovedì 4, venerdì 5, lunedì 8, martedì 9 aprile 2024 In questa finestra la scuola sceglie tre giorni per svolgere le prove di Italiano, Matematica e Inglese (lettura e ascolto).
Sessione ordinaria Classi NON Campione, prove di Italiano, Matematica e Inglese (lettura e ascolto): da giovedì 4 aprile 2024 a martedì 30 aprile 2024
Sessione suppletiva: dal 27 maggio 2024 al 6 giugno 2024.
II secondaria di secondo grado (prova al computer – CBT)
Sessione ordinaria Classi Campione, prove di Italiano e Matematica: lunedì 13, martedì 14, mercoledì 15 maggio 2024 In questa finestra la scuola sceglie due giorni per svolgere le prove di Italiano, Matematica.
Sessione ordinaria Classi NON Campione, prove di Italiano e Matematica: da lunedì 13 maggio 2024 a venerdì 31 maggio 2024
V secondaria di secondo grado (prova al computer – CBT)
Sessione ordinaria Classi Campione: venerdì 1, lunedì 4, martedì 5, mercoledì 6 marzo 2024 In questa finestra la scuola sceglie tre giorni per svolgere le prove di Italiano, Matematica e Inglese (lettura e ascolto).
Sessione ordinaria Classi NON Campione, prove di Italiano, Matematica e Inglese (lettura e ascolto): da venerdì 1 marzo 2024 a mercoledì 27 marzo 2024
Sessione suppletiva: dal 27 maggio 2024 al 6 giugno 2024.
L’Istituto nazionale per la valutazione del sistema educativo di istruzione e formazione (INVALSI), nell’ambito della realizzazione delle proprie attività effettua rilevazioni nazionali sugli apprendimenti delle alunne e degli alunni in italiano, matematica e inglese in coerenza con le Indicazioni Nazionali per il curricolo, le Linee guida, i Regolamenti e il Quadro comune di riferimento Europeo per le lingue. Le rilevazioni degli apprendimenti contribuiscono al processo di autovalutazione delle istituzioni scolastiche e forniscono strumenti utili al progressivo miglioramento dell’efficacia dell’azione didattica. È necessario conoscere il sistema nel suo complesso e fornire puntuali riscontri per avviare processi di confronto a livello di singola istituzione scolastica. La valutazione attraverso strumenti standardizzati contribuisce ad assicurare una lettura oggettiva dei contesti; è opportuno che questo tipo di esperienza si integri con puntuali interventi valutativi interni che consentono l’individuazione di specifici bisogni e priorità locali. L’articolo 1 del Decreto legislativo 62/2017 pone l’attenzione sull’oggetto della valutazione e cioè “il processo formativo e i risultati di apprendimento” e sulle finalità della valutazione in prima istanza “formativa ed educativa”, al fine di concorrere “al miglioramento degli apprendimenti e al successo formativo” degli studenti e delle studentesse. La lettura oggettiva dei contesti è assicurata dalla partecipazione delle istituzioni scolastiche “alle rilevazioni nazionali dei livelli di apprendimento ai fini della valutazione del sistema nazionale di istruzione e della qualità del proprio servizio”.
Come previsto dalla Nota 22 marzo 2024, AOODGCASIS 1655 le famiglie interessate, a decorrere dal giorno 27 marzo 2024 dalle ore 08:00 ed entro e non oltre il giorno 31 maggio 2024 alle ore 17:00, potranno accedere alla Piattaforma Unica «Famiglie e studenti» (http://unica.istruzione.gov.it), mediante procedura di identificazione e autenticazione informatica e richiedere l’agevolazione nella sezione «Servizi», sotto sezione «Agevolazioni», ambito «Viaggi di istruzione».
Nota 4 aprile 2024, AOODGCASIS 1885 Ulteriori informazioni rispetto alle indicazioni operative per il riconoscimento del cd. Welfare Gite per l’anno scolastico 2023/2024 – Decreto Dipartimentale n. 84 del 24 novembre 2023
Nota 22 marzo 2024, AOODGCASIS 1655 Indicazioni operative per l’ampliamento della partecipazione di studentesse e studenti ai viaggi di istruzione e alle visite didattiche (Welfare Gite) per l’anno scolastico 2023/2024 – Direttiva del Ministro n. 6 dell’8 marzo 2024
Nota 14 marzo 2024, AOODGCASIS 1496 Indicazioni operative per il riconoscimento del cd. Welfare Gite per l’anno scolastico 2023/2024 – Decreto Dipartimentale n. 84 del 24 novembre 2023
Avviso 12 febbraio 2024 Promemoria scadenza termini per le richieste dell’ agevolazione volta a sostenere la piu’ ampia partecipazione di studentesse e studenti ai viaggi di istruzione/ visite didattiche per l’anno scolastico 2023/2024
Nota 20 dicembre 2023, AOODGCASIS 5419 Indicazioni operative per la gestione e il riconoscimento di una agevolazione volta a sostenere la più ampia partecipazione di studentesse e studenti ai viaggi di istruzione/visite didattiche per l’anno scolastico 2023/2024 – Decreto Dipartimentale n. 84 del 24 novembre 2023
Il Ministro dell’Istruzione e del Merito ha firmato la Direttiva del Ministro n. 6 dell’8 marzo 2024 per promuovere la partecipazione più ampia degli studenti e delle studentesse ai viaggi di istruzione e alle visite didattiche. Il provvedimento conferma l’impegno costante del Ministero per garantire la piena fruizione del diritto allo studio e il sostegno alle famiglie, assicurando che ogni studente, indipendentemente dalla condizione economica, abbia l’opportunità di partecipare a viaggi d’istruzione e a visite didattiche.
In particolare, viene riconosciuta la possibilità di accedere a un contributo fino a 150 euro anche per gli studenti che provengono da contesti familiari con un Indicatore della Situazione Economica Equivalente (ISEE) fino a 15.000 euro, mentre prima era fino a 5.000 euro. Tutto questo grazie ai 50 milioni di euro stanziati, su volontà del Ministro Valditara, per la prima volta, per questa specifica finalità.
Nei prossimi giorni il Ministero fornirà le indicazioni alle scuole e le famiglie interessate saranno invitate a presentare la propria domanda attraverso la Piattaforma Unica (unica.istruzione.gov.it). “Questa direttiva rappresenta un ulteriore passo verso la piena realizzazione di un sistema educativo che promuove l’inclusione e la partecipazione di tutti gli studenti”, sottolinea il ministro Valditara, “i viaggi d’istruzione e le visite didattiche rappresentano un momento importante per declinare le conoscenze in contesti extra scolastici coniugandole con le competenze relazionali”.
Fino al 15 febbraio 2024 sarà possibile presentare sulla piattaforma Unica la domanda per accedere alle agevolazioni per i viaggi di istruzione e per le visite didattiche, destinate alle famiglie con basso ISEE. Si tratta di uno stanziamento di 50 milioni, messi a disposizione dal Ministero dell’Istruzione e del Merito per l’anno scolastico 2023/2024, per studentesse e studenti delle Scuole statali secondarie di secondo grado.
In particolare, le risorse stanziate saranno dirette ad agevolare le famiglie con Indicatore della Situazione Economica Equivalente (ISEE) fino a 5.000 euro. Secondo le stime del Ministero, si tratterà di una platea di circa 330 mila potenziali beneficiari. Il contributo singolo previsto sarà di 150 euro.
Grazie a un accordo di cooperazione con l’Inps, l’ISEE verrà verificato automaticamente sulla piattaforma Unica, semplificando la procedura per le famiglie ed evitando un aggravio di lavoro per i dirigenti scolastici e per le segreterie amministrative degli istituti.
“L’esperienza dei viaggi di istruzione e delle uscite didattiche rappresenta un momento importante nel percorso formativo di studentesse e studenti, un contributo per la loro crescita culturale, la socializzazione e l’arricchimento delle competenze”, ha dichiarato il Ministro dell’Istruzione del Merito Giuseppe Valditara. “Questa iniziativa punta a far sì che i giovani in condizioni di svantaggio economico possano partecipare a queste esperienze fondamentali, uno strumento che promuove l’uguaglianza di accesso alle opportunità educative”, ha aggiunto il Ministro.
Scuola, viaggi d’istruzione: 50 mln per l’anno scolastico 2023/2024. Valditara: “Esperienze formative fondamentali, sosterremo il ritorno al loro pieno utilizzo”. Il fondo Erasmus è stato raddoppiato. Dal PON 41,5 mln ad Abruzzo, Molise e Sardegna per orientamento all’estero e transizione al lavoro
A seguito di un’istruttoria effettuata su impulso del Ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara, il MIM assegnerà, tramite apposita direttiva, 50 milioni di euro per consentire alle scuole, nell’ambito della loro autonomia, il coinvolgimento del più ampio numero possibile di studenti in viaggi d’istruzione e visite didattiche nell’anno scolastico 2023/2024. È la prima volta che delle risorse vengono stanziate per questa finalità e saranno destinate con una particolare attenzione per i ragazzi provenienti da famiglie meno abbienti.
Questa è una delle azioni di sistema intraprese dal Ministero per sostenere e incoraggiare la ripresa dei viaggi d’istruzione, facendo fronte al problema dei rincari generalizzati.
“La difesa del diritto allo studio è una priorità per il Ministero dell’Istruzione e del Merito”, ha dichiarato il Ministro Valditara, “e presuppone la partecipazione di ogni giovane, senza che sia di pregiudizio la propria condizione sociale, a tutte le esperienze formative offerte dalla scuola. Tra queste rientrano a pieno titolo i viaggi d’istruzione e le visite didattiche, importanti occasioni di apprendimento e di crescita umana e civica. È per questo che sosterremo concretamente il ritorno al loro pieno utilizzo, nel rispetto dell’autonomia scolastica, anche per raggiungere un completo recupero della socialità dei ragazzi dopo le limitazioni imposte dalla pandemia”.
Con un Avviso pubblico di prossima adozione, il Ministero individuerà le scuole a cui attribuire le risorse, reperite nell’ambito dello stanziamento del “Fondo per l’arricchimento e l’ampliamento dell’offerta formativa e per gli interventi perequativi” istituito dalla legge 440/1997. La selezione degli istituti e la quantificazione del finanziamento, nell’ambito di un massimale predeterminato, avverranno sulla base di criteri oggettivi e trasparenti, utili a individuare le reali situazioni di svantaggio economico. Sarà poi cura delle istituzioni scolastiche effettuare la puntuale ricognizione dei fabbisogni delle famiglie che beneficeranno del contributo.
A tal fine, in un’ottica di semplificazione amministrativa, verranno fornite indicazioni operative per consentire alle scuole una gestione dei finanziamenti ricevuti quanto più snella ed efficace. Le scuole potranno disporre delle risorse in tempo utile per effettuare un’attenta pianificazione dei viaggi e delle uscite didattiche per l’anno scolastico 2023/2024, in coerenza con il Piano triennale dell’offerta formativa.
Inoltre, anche le risorse dei programmi europei offrono importanti opportunità di crescita attraverso esperienze internazionali e di multilinguismo per studentesse e studenti, con particolare riferimento a quelli in situazioni di svantaggio.
Al fine di potenziare il programma Erasmus e incentivare scambi ed esperienze formative all’estero per studenti, docenti e personale scolastico, con decreto del Ministro dell’Istruzione e del Merito sono stati destinati 150 milioni del PNRR per 3 anni, raddoppiando così le attuali risorse annue previste per Erasmus, pari a circa 39 milioni per le azioni di mobilità. A questo proposito, già in sede europea il Ministro Valditara aveva sollecitato lo stanziamento di maggiori risorse comunitarie, per favorire gli scambi di docenti e studenti su tutto il territorio dell’Ue.
Infine, per quest’anno scolastico, con decreto del Ministro dell’Istruzione e del Merito del 27 marzo scorso, sono state già autorizzate attività formative all’estero di orientamento e per favorire la transizione scuola-lavoro per un valore di circa 41,5 milioni di risorse residue PON destinate alle scuole delle regioni Abruzzo, Molise e Sardegna.
COMUNICATO UNITARIO FLC CGIL, CISL SCUOLA, UIL SCUOLA RUA e SNALS CONFSAL SUI CRITERI DI GRADUAZIONE DELLE ISTITUZIONI SCOLASTICHE
30 maggio 2024
Le OO.SS. rappresentative dell’Area Istruzione e Ricerca FLC CGIL, CISL SCUOLA, UIL SCUOLA RUA e SNALS CONFSAL esprimono la loro ferma contrarietà alla proposta dell’amministrazione di modificare i criteri per la graduazione delle istituzioni scolastiche finalizzati alla definizione delle fasce di complessità e alla retribuzione di posizione parte variabile dei dirigenti scolastici. Nonostante la richiesta più e più volte formulata singolarmente e congiuntamente da FLC CGIL, CISL SCUOLA, UIL SCUOLA RUA e SNALS CONFSAL di avviare per tempo il confronto per la verifica dei criteri applicati per la prima volta nel corrente anno scolastico, come peraltro previsto nella dichiarazione congiunta firmata il 31 maggio 2023 a margine della firma del CCNI sulla retribuzione di posizione parte variabile, solo alla vigilia dell’avvio delle operazioni di mobilità e conferimento degli incarichi dirigenziali per il prossimo anno scolastico, senza valutare l’impatto che il dimensionamento avrà sulle istituzioni scolastiche funzionanti nell’a.s. 2024/2025, l’amministrazione ha ritenuto di accogliere e fare propria la proposta formulata dall’ANP che apporta significative modifiche a parametri numerici, modifica i punteggi delle scuole e la loro collocazione nelle fasce di complessità e, in palese violazione delle norme contrattuali vigenti, introduce ulteriori indicatori e parametri non previsti dai CCNL di riferimento e diminuisce drasticamente il numero delle scuole collocate nella prima fascia, determinando un arretramento retributivo per un gran numero di dirigenti scolastici. FLC CGIL, CISL SCUOLA, UIL SCUOLA RUA e SNALS CONFSAL ritengono inaccettabile tale operazione che penalizza le retribuzioni dei dirigenti scolastici, non valorizza il loro lavoro e non migliora la qualità del servizio scolastico. Chiedono perciò all’amministrazione di proseguire la contrattazione sulla retribuzione di posizione e risultato per l’a.s. 2024/2025 mantenendo i parametri e gli indicatori degli attuali criteri e di impegnarsi a convocare un tavolo di confronto, già a partire dal prossimo mese di settembre, per la definizione di nuovi criteri corrispondenti all’effettiva complessità delle istituzioni scolastiche, da applicare a partire dall’a.s. 2025/2026.
FLC CGIL Roberta Fanfarillo CISL SCUOLA Paola Serafin UIL SCUOLA RUA Rosa Cirillo SNALS CONFSAL Giovanni De Rosa
NOTA MI N. 1718/24: GLI ALLEGATI C E C1 NON DEVONO ESSERE COMPILATI MA RESTANO ANCORA CRITICITÀ DA RISOLVERE
Anffas accoglie con favore la nota n. 1718 del 28 maggio 2024 del Ministero dell’Istruzione e del Merito, che integra la precedente nota n. 1690 del 24 maggio e risponde, in parte, alle richieste avanzate da Anffas (qui è possibile consultare il comunicato stampa e la nota trasmessa in data 14.05.24 ai ministeri competenti).
Il Ministero ha, infatti, chiarito che, in assenza del Profilo di Funzionamento, non ancora adottato e reso operativo da parte delle strutture sanitarie competenti, “non è possibile procedere alla compilazione delle tabelle C e C1” dei Piani Educativi Individualizzati (PEI). Di conseguenza, è stato richiesto alle istituzioni scolastiche di compilare i modelli nazionali PEI vigenti, provvedendo alla compilazione delle sezioni 11 e 12, escludendo le sole parti che rimandano al profilo di funzionamento con riferimento alle tabelle C e C1.
Occorrerà quindi continuare a strutturare la proposta delle ore di sostegno didattico e dell’assistenza specialistica per l’autonomia e/o la comunicazione secondo la diagnosi funzionale e le valutazioni didattiche ed educative del GLO, senza ricorrere, appunto, alle tabelle con i range.
Per gli alunni già in possesso di certificazione per l’a.s. 2023/2024, quindi, i Gruppi di Lavoro Operativi (GLO) dovranno, entro il 30 giugno, effettuare la verifica finale e compilare la sezione 11 seguendo le indicazioni dell’art. 15 del D.I. 182/2020, senza la compilazione delle tabelle C e C1. Questo richiederà, innanzitutto, la “valutazione globale dei risultati raggiunti” tenendo conto “del principio di autodeterminazione” nonché l’aggiornamento delle condizioni di contesto e progettazione per l’anno scolastico successivo.
Il GLO dovrà individuare e proporre il fabbisogno delle ore di sostegno per l’anno successivo partendo “dall’organizzazione delle attività di sostegno didattico e dalle osservazioni sistematiche svolte”, tenendo conto sia della diagnosi funzionale e del profilo dinamico funzionale, in assenza del profilo di funzionamento, che dei risultati raggiunti, nonché di eventuali difficoltà emerse durante l’anno, avendo cura di motivare adeguatamente la richiesta.
Diversamente, per gli alunni che hanno ottenuto la certificazione per la prima volta, si dovrà redigere il “PEI provvisorio“, compilando le sezioni 1, 2, 12, 4 e 6 e, ai sensi dall’art. 16 del D.I. 182/2020, si dovrà riportare, nella sezione 12, la proposta del numero di ore di sostegno alla classe per l’anno successivo, nonché la proposta delle risorse da destinare agli interventi di assistenza igienica e di base e delle risorse professionali da destinare all’assistenza, all’autonomia e alla comunicazione per l’anno successivo, tenendo conto di quanto indicato nel profilo di funzionamento o, in mancanza, della diagnosi funzionale e del profilo dinamico funzionale.
Come detto, i chiarimenti diffusi dal ministero con la nota del 1718 del 28 maggio rappresentano solo una parziale risposta alle criticità segnalate da Anffas il 14 maggio scorso, che, pertanto, continuerà a sollecitare gli enti e i ministeri competenti affinché siano adottati ulteriori provvedimenti per rispondere alle richieste avanzate.
Infatti, resta ancora priva di positivo riscontrola richiesta da tempo avanzata da Anffas che, unitamente a FISH – Federazione a cui l’Associazione aderisce, ha richiesto di eliminare le tabelle C e C1, cosa che oggi, a maggior ragione, si ribadisce. Le tabelle, infatti, oltre ad essere inapplicabili per la mancata operatività del profilo di funzionamento, appaiono del tutto contraddittorie e controproducenti in quanto introducono un automatismo che ostacola il GLO nel determinare il numero di ore, anche superando quello di una cattedra di sostegno, svilendone, altresì, il ruolo nelle valutazioni didattiche ed educative.
Inoltre, con la nota del 14 maggio 2024, Anffas ha richiesto l’urgente convocazione dell’Osservatorio permanente per l’inclusione scolastica nonché di rendere disponibile e operativa l’intera procedura volta al riconoscimento della condizione di disabilità in età evolutiva ai fini dell’inclusione scolastica, anche sollecitando il Ministero della Salute a convocare con urgenza il Gruppo di lavoro per il monitoraggio applicativo delle indicazioni contenute nelle relative linee guida.
Anffas, per il tramite del proprio Centro Studi Giuridici e Sociali, rimane a disposizione per ulteriori chiarimenti e continuerà ad adoperarsi per garantire un sistema di inclusione scolastica che rispetti il principio di massima personalizzazione dei sostegni, valorizzando il ruolo collegiale del GLO.
“L’importanza della scuola” è fondamentale e “uno strumento potente come quello dell’educazione civica” deve insegnare “anche il valore dell’iniziativa economica, del lavoro, dell’impresa, della proprietà privata”: sono parole del ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, intervenuto il 29 maggio alla giornata di Confcommercio ‘legalità, ci piace’.
“Sono particolarmente sensibile a questo tema che si innesta nel tema più generale dell’educazione alla legalità”, ha detto Valditara rimarcando che “è la prima volta che compariranno in un corso di educazione civica” certi valori legati al lavoro e alle professioni.
” Serve una “nuova cultura che deve partire dai giovani – ha sottolineato -: la cultura dei doveri accanto alla cultura dei diritti. E affermare il rispetto delle regole, verso le persone, verso i beni pubblici e privati: la cultura delle regole è fondamentale altrimenti possiamo parlare tanto di legalità ma l’illegalità continua a trionfare”
Quindi, facendo riferimento al quadro normativo che il Governo sta cambiando, Valditara ha parlato delle “cattiva condotta” che “va sanzionata”, perchè “chi sbaglia paga, chi devasta beni pubblici deve rispondere di quello che fa. Chi rompe paga è un principio che ho affermato quest’anno, era un po’ desueto: si poteva devastare una scuola senza tante conseguenze. La scuola deve rilanciare la cultura delle regole”.
Sono cose che non sono “estranee al grande tema della legalità”, bisogna “partire dalla base, dai giovani”.
Ancora un esempio: “la lotta contro i diplomifici”. E serve “una scuola che valorizzi i talenti“, anche come opportunità “per togliere giovani dall’illegalità“.
A Confcommercio il ministro propone “un protocollo”, per “una testimonianza diretta”, perchè in tutte le scuole “ci sia consapevolezza su quanti danni abusivismo e contraffazione arrecano alle nostre imprese e al sistema Paese”.
Nella stessa giornata, il Ministro è intervenuto a un evento elettorale a Bari accanto al candidato sindaco del centrodestra, Fabio Romito.
“In questa città, in questa regione, il tema della legalità è oggi all’ordine del giorno ma – ha specificato – se vogliamo parlare correttamente di legalità dobbiamo ripartire dalle scuole e mettere “al centro il tema dei doveri accanto a quello dei diritti, della responsabilità individuale oltre che quella collettiva, dobbiamo rimettere al centro il tema della valutazione della condotta e il tema legato a una serie di misure che devono incidere sul comportamento di chi non rispetta le regole”.
“La legalità si ottiene soltanto educando al rispetto delle regole, al rispetto di una condotta corretta e anche dando ai giovani occasione di motivazione e di realizzazione dei propri talenti. Dobbiamo anche convincere le famiglie a mandare i figli a scuola, a non rubare ai propri figli il futuro e anche si questo punto siamo intervenuti” inasprendo le pene, ha concluso Valditara.
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