Indicazioni nazionali

Indicazioni nazionali: visione proprietaria dell’istruzione. La scuola è di tutte e tutti

Roma, 3 maggio – Apprendiamo a mezzo stampa che, alla chetichella, il Ministro Valditara avrebbe istituito una commissione per la revisione delle indicazioni nazionali e delle linee guida relative al primo e al secondo ciclo di istruzione.

Tralasciando valutazioni sulla composizione della commissione, vogliamo evidenziare l’atteggiamento proprietario che il Governo esercita sul sistema d’Istruzione. Ricordiamo al Ministro che la scuola non è “roba sua”, ma è di tutte e tutti.

Vorremmo poi capire quali siano l’urgenza e le motivazioni per la revisione delle linee guida ma soprattutto su quali indicazioni si debba muovere la commissione e quali siano le finalità nel lavoro di revisione dei “programmi”. Infine, come FLC CGIL, non possiamo che sottolineare il mancato coinvolgimento di insegnanti e dirigenti, di chi cioè ogni giorno, proprio sulla base delle linee guida e delle indicazioni, esercita l’azione educativa concretamente. Questo la dice lunga sulla considerazione che il Governo ha degli insegnanti italiani.

Piano asili nido

Il Ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, ha firmato il decreto per un nuovo Piano per gli asili nido del valore di 734,9 milioni di euro. Il Piano, in linea con gli obiettivi del PNRR, punta a incrementare i posti degli asili nido al fine di migliorare l’offerta educativa sin dalla prima infanzia e offrire un concreto aiuto alle famiglie.

Le risorse messe in campo derivano, in parte, da economie del precedente Piano, varato lo scorso anno, e, in misura altrettanto rilevante, da fondi ulteriori recuperati nel bilancio dello stesso Ministero. Uno sforzo notevole per incrementare i nuovi posti già realizzati e per raggiungere il target europeo del PNRR.
“Si tratta di un investimento a cui attribuiamo un valore strategico per la qualità del sistema scolastico, e non solo. Il nostro obiettivo è ampliare un servizio fondamentale per ridurre le disparità dei punti di partenza, venendo incontro nel contempo alle esigenze delle famiglie e in particolare delle donne, a cui offriamo uno strumento in più per la conciliazione tra lavoro e maternità”, dichiara il Ministro Valditara.

“Come con il precedente Piano”, prosegue il Ministro, “contiamo di raggiungere il massimo risultato anche grazie alla semplificazione di norme e procedure, accompagnata da un costante supporto alle amministrazioni coinvolte, presupposti decisivi per riuscire a cogliere le opportunità del PNRR”.

Il decreto in sintesi
Il decreto, oltre ad accertare e mobilitare le risorse disponibili, definisce i criteri di riparto delle stesse tra i Comuni, tenendo conto dei dati ISTAT relativi all’attuale copertura del servizio nella fascia 0-2 anni, alla popolazione residente e al numero dei bambini nella fascia di età 0-2 anni.

In base ai progetti finanziati con il precedente bando, e tenendo conto dell’incremento complessivo dei prezzi e delle valutazioni della Commissione europea svolte in sede di verifica della milestone europea del PNRR di giugno 2023, è stato definito un costo parametrico applicabile alla realizzazione e costruzione di nuovi asili, nonché alla riconversione di edifici e immobili non già destinati ad asili.

I criteri descritti hanno consentito di individuare un elenco di Comuni beneficiari e di quantificare l’importo spettante in base al numero minimo di posti da attivare.

Le 14 città metropolitane, in considerazione dell’estensione territoriale di tali aree, avranno tutte a disposizione una quota di risorse per attivare e potenziare gli asili nido, a prescindere dal livello di copertura del servizio già raggiunto per la fascia di età 0-2 anni.

Per l’autorizzazione degli interventi sarà avviata una procedura di adesione per i Comuni inseriti nell’elenco.

In ogni caso, potranno candidarsi anche Comuni più piccoli di quelli individuati, e con una minore popolazione residente nella fascia 0-2 anni, aggregandosi con Comuni limitrofi mediante convenzione, in modo da garantire una gestione congiunta più efficace e sostenibile del servizio.

Organico aggiuntivo ATA Pnrr e Agenda Sud, se c’è rinuncia all’incarico la scuola può scorrere la graduatoria d’istituto

da La Tecnica della Scuola

Di Lara La Gatta

Qualora il personale ATA interessato rinunci all’incarico relativo all’organico aggiuntivo Pnrr e Agenda Sud, resta salva la possibilità per le istituzioni scolastiche di attingere alle graduatorie di istituto.

Il chiarimento è contenuto nella nota 3378 inviata alle scuole in data 2 maggio, riguardante i contratti di collaboratore scolastico scaduti il 15 aprile scorso.

La nota richiama il decreto-legge, in corso di pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale, con il quale, stanziando ulteriori risorse, si autorizzano le istituzioni scolastiche alla stipula di contratti fino al 15 giugno nei confronti dei medesimi collaboratori scolastici in scadenza alla data del 15 aprile 2024.

Nel momento in cui scriviamo, non è chiara la decorrenza dei contratti: la nota non ne fa cenno, mentre un comunicato del Ministero dice che “i lavoratori interessati potranno essere riassunti a partire dal 2 maggio con scadenza al 15 giugno”.

E se il personale interessato avesse nel frattempo accettato un’altra supplenza, magari di durata inferiore?

Altro aspetto che la nota non affronta è: le scuole devono o semplicemente possono sottoscrivere i contratti?

Quel che è certo è che in prima istanza si debbano riconvocare gli stessi collaboratori il cui contratto è scaduto a metà aprile.

In questo clima di incertezza, molte scuole stanno attendendo la pubblicazione del decreto in Gazzetta Ufficiale ed eventuali ulteriori indicazioni.


Decreto Legislativo 3 maggio 2024, n. 62

Definizione della condizione di disabilità, della valutazione di base, di accomodamento ragionevole, della valutazione multidimensionale per l’elaborazione e attuazione del progetto di vita individuale personalizzato e partecipato. (24G00079) 

(GU Serie Generale n.111 del 14-05-2024)

Nota 3 maggio 2024, AOODPPR 3443

Ministero dell’istruzione e del merito
Dipartimento per il sistema educativo di istruzione e formazione
Dipartimento per le risorse, l’organizzazione e l’innovazione digitale

Alle istituzioni scolastiche e educative statali
e p.c. Ai Direttori Generali e ai Dirigenti preposti agli uffici scolastici regionali
Alla Direzione Generale per le risorse umane e finanziarie
Alla Direzione Generale per i sistemi informativi e la statistica
All’Unità di Missione del PNRR presso il MIM
Alle OO.SS.

Oggetto: Contratti di Collaboratore scolastico (organico PNRR e AGENDA SUD) – chiarimenti.