Scuole per i diritti dell’infanzia e dell’adolescenza

Per l’anno scolastico 2024/2025 il Ministero dell’Istruzione e del Merito e il Comitato Italiano per l’UNICEF Fondazione ETS promuovono il nuovo Programma “Scuole per i diritti dell’infanzia e dell’adolescenza” per accompagnare le Istituzioni Scolastiche di ogni ordine e grado in un percorso di scoperta, approfondimento e realizzazione dei diritti di tutte le persone di minore età.

L’obiettivo della proposta è favorire la conoscenza e l’attuazione della Convenzione sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza nel contesto educativo e contribuire a realizzare esperienze significative in ambienti di apprendimento che tutelino i diritti alla salute, alla non discriminazione e ad un’educazione di qualità per tutte e tutti.

Il Programma intende inoltre realizzare le indicazioni contenute nelle Linee guida per l’insegnamento dell’Educazione Civica, che strutturano un approccio trasversale agli insegnamenti disciplinari, coerente con i principi sanciti dalla Convenzione sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza e con gli Obiettivi dell’Agenda 2030.

Il Comitato Italiano per l’UNICEF Fondazione ETS, ente formatore riconosciuto dal MIM, sostiene educatrici e docenti nella realizzazione del percorso attraverso incontri di informazione e formazione on line su piattaforma S.O.F.I.A. dedicati all’educazione ai diritti e al ruolo della partecipazione, ma anche fornendo, al momento dell’iscrizione, una serie di strumenti operativi utili per il raggiungimento degli obiettivi; un Manuale operativo che offre il quadro di riferimento e specifiche indicazioni per una corretta attuazione del Programma e un Toolkit dedicato ad un approfondimento sul ruolo della partecipazione di studenti e studentesse.

Per aderire al Programma “Scuole per i diritti dell’infanzia e dell’adolescenza” le scuole dovranno formalizzare la loro adesione compilando, entro e non oltre il 18 ottobre 2024, l’apposito form on line al seguente link: Iscrizione Scuola per i diritti UNICEF MIM | UNICEF Italia

Per maggiori informazioni consultare la sezione del sito di UNICEF Italia Scuole per i diritti | UNICEF Italiae/o scrivere a scuola@unicef.it

Protocollo d’Intesa MIM – VBR (11.7.24)

Ministero dell’ i struzione e del merito
Dipartimento per il sistema educativo di istruzione e formazione
Direzione generale per gli ordinamenti scolastici, la valutazione e l’internazionalizzazione del sistema nazionale di istruzione
Ufficio IV

Ai Direttori degli Uffici Scolastici Regionali LORO SEDI

OGGETTO: Trasmissione Protocollo d’Intesa tra il Ministero dell’istruzione e del merito e VOICEBOOKRADIO.COM

Rafforzare le competenze dei giovani per il loro orientamento e la futura
occupabilità

Nota 11 luglio 2024, AOODGCASIS 3813

Ministero dell’istruzione e del merito
Dipartimento per le risorse, l’organizzazione e l’innovazione digitale
Direzione Generale per l’innovazione digitale, la semplificazione e la statistica
Ufficio V – Statistica

Ai Direttori generali/Dirigenti titolari degli Uffici Scolastici Regionali
Ai Dirigenti scolastici/Coordinatori didattici delle Istituzioni scolastiche
statali e paritarie di ogni ordine e grado
e, per loro tramite, Alle famiglie, alle studentesse e agli studenti
e p.c. All’Ufficio di Gabinetto del Ministero dell’istruzione e del merito
Al Dipartimento per il sistema educativo di istruzione e formazione
Al Dipartimento per le risorse, l’organizzazione e l’innovazione
digitale
Alla Direzione Generale per gli ordinamenti scolastici, la formazione del personale scolastico e la valutazione del sistema nazionale di istruzione
Direzione Generale per l’innovazione digitale, la semplificazione e la statistica
Al Sovrintendente agli Studi della Valle d’Aosta
Al Sovrintendente Scolastico della Provincia di Bolzano
Al Dirigente del Dipartimento Istruzione per la Provincia Autonoma di Trento

Oggetto: Nota operativa sulle nuove funzionalità della Piattaforma Unica disponibili dall’11 luglio 2024

Nota 11 luglio 2024, AOODPIT 5274

Il Ministro dell’istruzione e del merito

Ai Dirigenti scolastici delle istituzioni scolastiche statali
e ai Coordinatori didatici dele scuole paritarie del primo ciclo di istruzione
e, p.c., Ai Direttori generali e ai Dirigenti preposti agli Uffici scolastici regionali
Al Sovrintendente scolastico per la Regione Vale di AOSTA
Al Sovrintendente scolastico per la scuola in lingua italiana – BOLZANO
All’Intendente scolastico per la scuola in lingua tedesca – BOLZANO
All’Intendente scolastico per la scuola delle località ladine – BOLZANO
Al Dirigente del Dipartimento istruzione per la Provincia di TRENTO

Oggeto: Disposizioni ni merito all’uso degli smartphone edel registro elettronico nel primo ciclo di istruzione – A.S.2024 -2025.

Dati INVALSI 2024

Presentato l’11 luglio, presso la Camera dei Deputati, il Rapporto Nazionale INVALSI 2024.

Alle Rilevazioni nazionali 2024 hanno preso parte circa 2.500.000 di alunne e alunni delle classi II e V Primaria, della III Secondaria di primo grado e del secondo e dell’ultimo anno della Secondaria di secondo grado.

Le Prove hanno coinvolto oltre 12.000 istituti scolastici, statali e paritari, e hanno portato alla somministrazione di oltre 2.400.000 prove cartacee nella Scuola primaria e di circa 5.000.000 prove computerizzate nella scuola secondaria di primo e di secondo grado.


“I risultati dei test Invalsi di quest’anno mostrano un importante miglioramento sin dalla scuola primaria dei rendimenti dei nostri studenti. Si riduce il divario Nord-Sud e diminuisce la percentuale della dispersione scolastica, sia implicita che esplicita, tema particolarmente delicato che ci ha visto sempre in fondo alle classifiche internazionali”. Così il Ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara, intervenendo alla presentazione del Rapporto nazionale “Le prove Invalsi 2024”.

“Dai risultati si evince da un lato un aumento nel Mezzogiorno di studenti con performance buone o eccellenti, dall’altro un peggioramento della conoscenza dell’italiano nelle scuole del Centro-Nord e in particolare nelle periferie. Questi dati confermano che la strada che abbiamo imboccato è quella giusta: varare Agenda Nord, per recuperare i gap riscontrati insistendo sulle discipline in cui gli studenti sono più fragili, riformare l’istruzione tecnico-professionale, prevedendo non solo più competenze tecniche ma anche il potenziamento dello studio dell’italiano, oltre che di matematica e inglese. Per il prossimo futuro, puntiamo a investire ulteriori risorse su Agenda Sud e a estendere alle secondarie di I grado la presenza dei docenti tutor per favorire, anche attraverso una didattica innovativa, la personalizzazione dell’apprendimento. Cruciale è e sarà il ruolo dei nostri insegnanti, fondamentali per riaccendere l’entusiasmo, per alimentare quella comunità educante che deve essere la scuola” ha concluso il Ministro.