Lettera Ministra 31 dicembre 2020

Ministero dell’Istruzione
Il Ministro

Roma, 31 dicembre 2020

Gentili componenti del Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione,

ricevo la vostra lettera e, nel ringraziarvi per aver voluto porre ancora una volta la vostra esperienza e la vostra attenzione al servizio del Paese, desidero riportare la vostra attenzione sul lavoro che stiamo svolgendo, a livello istituzionale, centrale e locale, nelle singole istituzioni scolastiche, per il rientro in presenza degli studenti delle scuole secondarie di secondo grado e per la prosecuzione dell’anno scolastico. Rispondo anche sintetizzando gli obiettivi che ci poniamo, come Ministero, per i prossimi mesi.

Come giustamente scrivete, l’emergenza che abbiamo vissuto e stiamo ancora vivendo ha rimesso la scuola al centro dell’attenzione del Paese. Un’attenzione che avrebbe meritato anche prima e che, purtroppo, non c’è sempre stata, soprattutto a livello politico, sia dal punto di vista culturale che dei finanziamenti, come voi stessi ricordate. Abbiamo per fortuna archiviato quella stagione e invertito la rotta, molto rapidamente, in questi mesi. Lo abbiamo fatto impiegando risorse ed energie per sostenere il settore scolastico durante l’emergenza, sempre pensando al dopo e guardando, in prospettiva, al futuro dell’Istruzione. Non a caso la maggior parte dei finanziamenti erogati, come sapete, sono stati pensati per durare nel tempo. Fra questi, ad esempio, quelli relativi alle dotazioni tecnologiche, alla formazione del personale, agli arredi scolastici.

Alla crisi abbiamo reagito e lo abbiamo fatto tutti insieme, sia nei primi mesi del lockdown che durante l’estate, stagione densa di incessante lavoro per le scuole; oggi, dopo la ripresa delle lezioni, stiamo ancora reagendo ai cambiamenti di fronte ai quali, così repentinamente, la pandemia ci pone ogni giorno.

Questo impegno non si ferma, va avanti, nella consapevolezza che vanno tenuti insieme il diritto fondamentale alla salute e quello all’Istruzione, entrambi strettamente connessi, come sappiamo, con il futuro dei nostri ragazzi e del Paese intero. È a scuola e in nessun altro luogo che si gioca la partita più importante. È fra i banchi che si costruisce, mattone dopo mattone, il futuro di ciascuna e ciascuno, il futuro della Nazione. Per questo sulla scuola non possiamo arrenderci e dobbiamo, ciascuno degli attori coinvolti, operare uniti, ricordandoci sempre del peso specifico che questa Istituzione ha nel percorso di ogni bambina e bambino, delle ragazze e dei ragazzi, nella vita del Paese. Arretrare sulla scuola, significa rinunciare a un pezzo significativo del nostro avvenire. Per questo non lo faremo.

Fin qui, i principi del nostro agire. Che si sostanzia di azioni molto concrete. Non esiste una ricetta perfetta: il virus ci impone continue riflessioni, aggiustamenti. Ma è uno sforzo a cui non possiamo né vogliamo sottrarci. Non lo abbiamo fatto nei mesi scorsi, non lo faremo adesso.

Come sapete, lo scorso 23 dicembre sono state siglate, nell’importante e significativa sede della Conferenza Unificata, in cui siedono il Governo, le Regioni e gli Enti locali, le Linee Guida per la ripresa della scuola in presenza nel mese di gennaio e la prosecuzione dell’anno scolastico in corso. Un documento che contiene impegni precisi, per ciascuna delle parti, con riferimento alla questione del potenziamento dei trasporti, alla corsia preferenziale da attivare per i tracciamenti nelle scuole, al maggiore scaglionamento degli ingressi di istituti scolastici, di uffici e attività commerciali. Un piano che si posa anche sull’importante e solido lavoro condotto a livello territoriale, Provincia per Provincia, dai Prefetti, in collaborazione con gli Uffici scolastici territoriali, gli Enti locali, le aziende di trasporto. C’è un grande sforzo in campo, che prevede anche risorse aggiuntive alle scuole per poter pagare il personale Ata, in particolare i collaboratori scolastici, in caso di estensione verso il primo pomeriggio degli orari, per effetto degli scaglionamenti.

Stiamo lavorando scrupolosamente. Considerando sempre tutti gli aspetti e senza mai pensare alla scuola come un mondo isolato, ma strettamente connesso con il resto della società. Per questo il nostro Ministero lavora in sinergia con il Dicastero della Salute e quello dei Trasporti.

Ci sono dei sacrifici da fare, nella scuola come nel resto del Paese, è inevitabile: il vaccino apre una strada di speranza, ma il virus non è ancora sconfitto.

Tutte queste azioni muovono esattamente nella direzione di ciò che affermate nella vostra lettera: dare centralità e priorità alla scuola. Lo abbiamo fatto con le misure messe in campo in questi mesi. Ma anche con la legge di bilancio che, converrete, è finalmente un provvedimento che prevede investimenti per il nostro settore, non tagli o micro interventi, ma risorse vere. Lo faremo anche attraverso le risorse e i progetti connessi al Recovery fund su cui lavoreremo, in fase attuativa, con tutti gli attori coinvolti.

Di recente abbiamo inaugurato un ciclo di incontri per riflettere su come migliorare il nostro sistema di educazione. Proseguiremo nei prossimi mesi con gli interventi di esperti nazionali e internazionali. Credo che da questa crisi potremo trarre la spinta per rendere la nostra scuola ancora più forte, consapevole del proprio ruolo, innovativa. Un percorso da fare tutti insieme.

Nel ringraziarvi ancora per la vostra attenzione, colgo l’occasione per rinnovarvi i miei auguri per le Festività di questi giorni e per il nuovo anno.

Lucia Azzolina