Studenti italiani all’avanguardia nella consapevolezza economica e ambientale

da Il Sole 24 Ore

di Eu. B.

I giovani italiani mostrano una maturità e un orientamento al futuro sorprendenti e unici. A una consapevolezza ambientale si abbina quasi sempre la consapevolezza economica. L’attenzione per l’ambiente e per il denaro è trasversale al genere. Il ruolo dei gentiori resta cruciale. Sono i principali risultati di una ricerca che il Museo del Risparmio di Intesa Sanpaolo ha promosso per indagare come i giovanissimi (13-18enni) affrontano il tema della sostenibilità in senso ampio.

Il progetto
Si tratta di un approfondimento di natura complementare all’attività educativa del progetto Save che il Museo ha disegnato e propone da tre anni insieme al Bei Institute, per sensibilizzare i giovani all’uso consapevole delle risorse finanziarie e ambientali, all’economia circolare e all’inclusione sociale.Sono state raccolte 400 interviste tramite tecnica Cawi (Computer assisted web interviewing) rivolte a un campione di 13-18enni rappresentativo dell’universo di riferimento per sesso, singole età anagrafiche e area geografica di residenza.

La maturità dei giovani italiani
Secondo la ricerca i giovani italiani mostrano una maturità e un orientamento al futuro sorprendenti e unici. L’adesione al tema della sostenibilità è alta, segno di una sensibilità radicata, si potrebbe dire ‘nativa’ per la generazione dei Fridays for future. Sia quando si tratta di attenzione verso le risorse ambientali, sia quando si tratta di gestione del denaro. Sia il punteggio medio dell’indice di consapevolezza ambientale che quello dell’indice di consapevolezza economica sono pari a 6.7 punti in una scala da 0 a 10.
Il 96.1% dei giovani italiani ha sentito parlare del problema del cambiamento climatico. L’impegno in prima persona dei giovani per ridurre lo spreco delle risorse naturali ottiene un punteggio pari a 6.7. La gravità della mancanza di attenzione degli adulti verso le tematiche ambientali è giudicata in un punteggio di 7.9.
L’83.5% dei giovani italiani che ha soldi a propria disposizione dichiara l’abitudine a pensare come usarli. L’85.9% risparmia denaro con una finalità ben precisa (per realizzare un progetto o, secondariamente, per allontanare la paura di diventare povero). La capacità individuale di tenere sotto controllo le spese rimandando quelle non necessarie è pari a 7.1.

Consapevolezza ambientale ed economica di pari passo
Per i nostri giovani la consapevolezza ambientale e quella economica sono intimamente connesse: chi ha grande attenzione per le risorse naturali gestisce con uguale cura il denaro.Dalla consapevolezza della finitezza – in alcuni casi vera e propria scarsità di risorse -evocata dalle ripetute crisi economiche, lavorative, sociali, climatico-ambientali e ora pure sanitarie, i ragazzi hanno imparato la responsabilità nell’uso dei beni di cui dispongono.

Attenzione per l’ambiente e per il denaro trasversale al genere
A una trasversalità di partenza dell’attenzione all’ambiente e al denaro seguono però alcune peculiarità tra ragazzi e ragazze. Pur ottenendo, rispettivamente, 6.8 e 6.9 punti nell’indice di consapevolezza ambientale e 6.9 e 6.9 in quello di consapevolezza economica, le seconde hanno un minore tendenza dei primi (5.3 contro 5.6), a usare il denaro pensando solo alla propria felicità. Inoltre, sentono con maggiore frequenza di valere poco e amano le storie sui social che raccontano di persone di diverse parti del mondo.I ragazzi invece sono più felici, hanno infatti un punteggio pari a 7.1 mentre le ragazze si fermano a 6.7.

Il ruolo cruciale delle famiglie
I genitori svolgono ancora un ruolo di primaria importanza per i 13-18enni italiani, vengono infatti presi a modello da una larghissima maggioranza di ragazzi sia quando si parla di sostenibilità ambientale che di sostenibilità economica. Ma se il modello di riferimento familiare è quasi esclusivo per quanto riguarda la consapevolezza economica, perché i genitori sono la prima fonte di denaro e sono spesso l’unico modello esistente, il ruolo dei genitori diventa meno esclusivo quando si tratta di sostenibilità ambientale. Sia perché i ragazzi di solito sono più bravi nell’adottare i nuovi comportamenti (fare la raccolta differenziata, prestare attenzione allo spreco di acqua, usare forme di mobilità alternativa, eccetera), sia la questione ambientale è affrontata ampiamente dai media e nei contesti extra-familiari.