Reclutamento docenti: il Ministro non vuole sanatorie, ma chiede una sintesi politica

da La Tecnica della Scuola

Intervenendo all’incontro “Prima la scuola” organizzato dal senatore PD Francesco Verducci al Senato, il ministro Patrizio Bianchi si è soffermato a lungo sul tema del precariato e del reclutamento (d’altronde l’incontro riguardava appunto questo argomento).

Bianchi: No alle sanatorie

“Non cerchiamo soluzioni di ripiego – ha detto Bianchi secondo quanto riporta l’AGI in un lancio di poco fa – nessuno ha parlato di sanatoria, tutti abbiamo parlato di percorsi, differenziati, per dare risposte in relazione ai bisogni formativi e di crescita di ognuno. Io non faccio sanatorie, non ne voglio, voglio che siano chiari dei percorsi”.

Il fatto – ha proseguito il Ministro – è che “ci sono coloro che hanno maturato dei diritti, altri che devono maturarli, c’è sicuramente un problema di formazione e di verifiche”.
Ma il passaggio più interessante è stato quando ha sottolineato che “dobbiamo raggiungere una sintesi politica, che è ora di trovare, e tutte le forze politiche si devono esprimere in modo esplicito”.
In altre parole, Bianchi chiede alle forze politiche, Lega e M5S in primis, di trovare un accordo in modo che si possa affrontare e risolvere la questione quanto prima.

Concorsi a cadenza annuale

Entrando nel merito del problema il Ministro ha sottolineato che sarà necessario arrivare “a regime ogni anno a un concorso in relazione ai bisogni e però dall’altra parte bisogna consentire a tutti coloro che sono nella professione di poter trovare una condizione di sicurezza. Dobbiamo chiarire quale sarà il percorso per chi decide di fare l’insegnante”.

Nel corso dell’incontro non si è però parlato dell’avvio dell’anno scolastico che è, a nostro parere, una questione da affrontare in modo assolutamente prioritario. Nella migliore delle ipotesi a settembre si potrebbe riuscire a mettere in cattedra qualche decina di migliaia di neoassunti, ma ciò non toglie che si debba lavorare già da subito per fare in modo che con l’inizio delle lezioni ogni cattedra abbia comunque un insegnante.