Un quaderno prezioso

Un quaderno prezioso

di Maurizio Tiriticco

Le tre zeta del titolo non sono un errore! Vogliono esprimere l’entusiasmo – e non è una parola grossa – che un prezioso volumetto edito dalla Tecnodid di Napoli ha suscitato in me! Perché, in questo periodo così difficile e complicato per la nostra scuola – in forza del covid e di tutte le restrizioni che questo invisibile e insidioso male impone a studenti, insegnanti, dirigenti e personale tutto – un nucleo di coraggiosi, un drappello di audaci – l’enfasi è d’obbligo – ha avuto l’intelligenza e la forza di offrire al personale scolastico tutto non una ciambella di salvataggio, ma una imbarcazione solida e valida per poter navigare in questa situazione di grande difficoltà.

Che brutto momento! Edifici scolastici che si aprono e si chiudono, aule costantemente disinfettate, finestre aperte, banchi debitamente distanziati, studenti preoccupati di non stare troppo vicini, insegnanti preoccupati più di rispettare certe regole sanitarie che di svolgere le consuete lezioni. E tutti con le mascherine! Quelle “di ordinanza”! Le ESLH ffp2, che costano pure care! Con un Ministro dell’Istruzione che sembra più un vecchietto scapigliato e spaventato che un rassicurante “uomo delle istituzioni”.

Per non dire poi di questa didattica ondivaga! Gli insegnanti che tengono le loro lezioni, ma sempre con le debite distanze! Ovviamente mascherati come i loro alunni. Per non dire poi che quote importanti di saperi sono affidate alla DAD! La mediazione delle nuove conoscenze sembra essere affidata più al ticchettio delle tastiere che alle parole dell’insegnante! Però l’interazione schermo, cervello, occhio e dita rende “meccanico” quello che invece nelle scuole di ieri e di sempre è costituito dall’interazione di gesti, parole, sguardi, atteggiamenti e comportamenti, tipici della condivisione del lavoro di un’aula scolastica. Per quanto mi riguarda, io soffrìi un po’, quando il registro cartaceo di sempre venne sostituito dal registro elettronico! Addio al “calore” di un voto scritto a penna ed allo sguardo scrutatore dell’alunno valutato! “Che voto mi avrà messo”?

E poi nella scuola ombreggiava sempre o quasi la figura del direttore didattico o del preside! Dai loro bunker dirigevano, ovviamente dopo avere aperto di primo mattino quelle buste gialle inviate dal Provveditore agli Studi o addirittura dal Ministero! Quali le novità? Ricordiii… Lo so! Sono vecchio e mi riconosco ancora nella scuola di ieri, un po’ sempliciotta, ma calda! Ora tra RAV, PDM, POF o PTOF, per non dire dei Patti di Corresponsabilità Educativa, sottoscritti dai genitori affidatari e dal dirigente scolastico, tutto sembra affidato più alle Carte che alle Cose! Lo so! Sono vecchio e sono legato alla scuola di ieri!

Ma questa di oggi funziona? Oppure insegnanti, studenti, genitori nonché gli stessi dirigenti si trovano a dover operare tra mille difficoltà? Non ci vorrei credere, però mi stupisce il titolo di una recente pubblicazione della Tecnodid dal titolo “Orientarsi efficacemente nella Dirigenza Scolastica”,redatto a cura di due validi dirigenti, Domenico Ciccone e Rosa Stornaiuolo. I contributi sono di Antonio Bove, Roberto Calienno, Domenico Ciccone, Vittorio Delle Donne, Paola Di Natale, Filomena Nocera, Guglielmo Rispoli e Rosa Stornaiuolo.

Ed ora do la parola a loro, copiando letteralmente quanto scritto in quarta di copertina. ““Con questa pubblicazione gli autori desiderano rendere disponibile una guida ed un supporto operativo per i Dirigenti scolastici e le figure di staff. Lungi dal voler diffondere prassi e procedure pronte all’uso, lo scopo è quello di offrire uno strumento per corroborare l’esperienza di ciascuno mediante il confronto. I contributi, proposti da un parterre di autori di comprovata competenza, sono diretti a fornire chiarimenti, punti di vista e interpretazioni, affrontando, in maniera esperta, alcune delle questioni più rilevanti della professione del Dirigente Scolastico che, vista la crescente complessità, necessita di riferimenti aggiornati per orientarsi efficacemente. La competenza di chi è preposto alla direzione unitaria e strategica di una istituzione scolastica, infatti, si consolida e sviluppa sulla base del confronto e della continua relazione culturale e professionale con i colleghi, il mondo scolastico, i funzionari amministrativi e tecnici dell’Amministrazione e, in misura non secondaria, con il territorio di riferimento. Rotta ben tracciata e venti favorevoli! Buona navigazione a tuttiI”