La matematica inclusiva con la dettatura
Vita del 12/02/2024
All’Università di Torino si lavora a un software di dettatura vocale capace di scrivere e manipolare simboli e formule matematiche per favorire l’inclusione degli studenti con disabilità motoria
TORINO. Poter scrivere alla lavagna formule su formule, cancellando i passaggi più vecchi per fare spazio alla risoluzione in divenire, è fonte di grande piacere per ogni matematico e fisico, come ormai sanno tutti grazie alla serie Big bang theory. Scrivere sulla carta non è la stessa cosa. Forse in pochi hanno pensato alle difficoltà di chi, privato dell’uso delle mani o delle braccia dopo un trauma o una malattia, si trova nella necessità di usare un software di dettatura vocale. Sorprenderà sapere che non ne esiste uno in grado di consentire la scrittura e la manipolazione di formule matematiche. I software per clinici qualche cifra e qualche operatore di funzione riescono a capirla e il mio computer ha un sistema di dettatura abbastanza evoluto da scrivere“x+3” e non “ics più tre”, ma niente di più. E comunque le formule vanno manipolate.
Il problema, concretissimo, è stato posto da Jan Berger, studente del corso di laurea in matematica dell’Università di Torino, rimasto in carrozzina e incapace di usare le mani nel 2019 in seguito a un tuffo in mare. Si è rivolto al Laboratorio Polin, che è parte del Dipartimento di Matematica e promuove le nuove tecnologie per l’accesso agli studi da parte di giovani con disabilità che, non sapendo quale software consigliare, ha pensato di crearlo internamente. È nata così la prima versione di SpeechMatE, un software che permetterà a persone con disabilità agli arti superiori di scrivere e manipolare formule matematiche.«Studiare discipline scientifiche in autonomia è complesso per le persone che hanno una disabilità agli arti superiori o non possono utilizzare le mani» ha dichiarato Sandro Coriasco, associato del Dipartimento di Matematica dell’Università di Torino e responsabile della campagna di crowdfunding MatematIcA senza barriere insieme alle matematiche Tiziana Armano ed Erika Brunetto, per la quale è attiva una campagna di crowdfunding e, al contempo, l’ateneo sta contattando e ricercando partner istituzionali e aziendali interessati a supportare il progetto. Continua Coriasco: «I fondi che stiamo raccogliendo ci permetteranno di attivare delle borse di ricerca, necessarie per sviluppare e testare il nuovo prototipo di SpeechMatE, che utilizzi i Large Language Models, gli stessi che fanno funzionare ChatGPT, per interpretare correttamente le indicazioni vocali necessarie a scrivere e manipolare una formula. Inoltre, grazie a questo strepitoso risultato, potremo immediatamente avviare le fasi successive del progetto, per realizzare una versione del software utilizzabile dagli studenti. Continuate a sostenerci, abbiamo ancora bisogno dell’aiuto di tutti!». Come spiega Erika Brunetto: «Si tratta di un progetto di grossa portata e molto complesso. Servono competenze da diversi settori della ricerca scientifica contemporanea: didattica della matematica, sviluppo del software, Natural Language Processing, Human-Computer Interaction, Large Language Models. La realizzazione del progetto coinvolge un team di oltre dieci ricercatrici e ricercatori attivi in questi ambiti».