Gymnasiadi 2024

Oro, Argento e Bronzo per la delegazione italiana di studenti delle scuole che hanno partecipato alle Gymnasiadi 2024 degli ISF/ International School Sport Federation, tenutesi a Manama in Bahrain dal 23 al 30 ottobre 2024.

Tre medaglie, delle sei potenzialmente disponibili, che portano a casa le studentesse e gli studenti italiani che hanno partecipato a una grande manifestazione dello Sport scolastico Internazionale condividendo emozioni ed esperienze con atleti provenienti da tutto il mondo.

Il gradino più alto è stato raggiuto dalle ragazze della Campania con la Danza sportiva nella specialità Latino-americano. Le ragazze dell’IIS Glorioso di Montecorvino Rovella si sono distinte per eleganza, fluidità e grazia nel danzare fino a salire sul gradino più alto del podio conquistando l’oro mondiale.

Argento per gli studenti dell’IIS Moretti di Roseto in Abruzzo, nel Basket 3×3. Una finale emozionante che ha visto i ragazzi confrontarsi fino all’ultimo secondo, cedendo il primo posto solo al Brasile per un singolo punto allo scadere del tempo.

La Danza sportiva ha ottenuto anche il bronzo con la compagine sarda, studenti del Liceo statale Benedetto Croce di Oristano, che si è posizionata al terzo posto, dimostrando grande determinazione e abilità.

Entusiasmo e soddisfazione per tutta la delegazione italiana che ha complessivamente non solo conquistato le tre medaglie, dimostrando talento, resilienza e spirito di squadra, ma anche riportato altri significati risultati nel tennistavolo a squadre in cui l’Umbria ha ottenuto un quinto e un sesto posto dando spettacolo e garantendo sempre un livello di tennistavolo altissimo.

Forte volontà di fare partecipare le rappresentative degli studenti delle nostre scuole anche attraverso la collaborazione e il prezioso lavoro del capo delegazione, il prof. Antonello Passacantando.

Grande soddisfazione per il Ministero dell’Istruzione e del Merito, in particolare dalla Direzione generale per lo studente, l’inclusione, l’orientamento e il contrasto alla dispersione scolastica, che coordina e sostiene finanziariamente la partecipazione della delegazione italiana e per gli Uffici scolastici regionali che hanno partecipato attraverso le diverse scuole.

Emozioni e sport che si legano a cultura e inclusione in un contesto internazionale di colori ed entusiasmo che fin dal primo momento hanno caratterizzato le giornate dei “campioni” delle scuole italiane.

Sciopero della scuola, ecco quanto costa per docenti e personale Ata aderire alla protesta assentandosi da scuola per l’intera giornata

da La Tecnica della Scuola

Di Lucio Ficara

Con domani 31 ottobre 2024, inizia il cosiddetto autunno caldo con l’indizione dello sciopero della scuola indetto dalla FLC CGIL e da USB PI, FISI, CUB SUR, CIB UNICOBAS, UNICOBAS Scuola e Università. Una docente della scuola secondaria di secondo grado ci chiede quale trattenuta verrà fatta sul cedolino per l’adesione ad uno sciopero dell’intera giornata. Incominciamo con il dire che tutto dipende dalla classe stipendiale dal ruolo che si svolge nella scuola e dall’aliquota Irpef che viene applicata aullo stipendio. Si potrebbe arrivare anche ad avere una trattenuta lorda di quasi 100 euro.

Facciamo due calcoli

Un docente di scuola secondaria di secondo grado laureato e che si trova in classe stipendiale 35, ovvero che è arrivato all’ultima classe della sua progressione di carriera dovrebbe avere una trattenuta lorda dallo stipendio di una cifra che oscilla tra i 96 e i 98 euro per l’adesione dello sciopero dell’intera giornata. Una insegnante della scuola primaria in classe stipendiale 0, aderendo allo sciopero troverà nel mese di dicembre una trattenuta lorda che oscilla da 57 a 59 euro.

Qualora a scioperare fosse un collaboratore scolastico in classe stipendiale 21, avrebbe una trattenuta stipendiale variabile da 51 a 53 euro.

In buona sostanza nel caso di uno sciopero indetto per l’intera giornata lavorativa la trattenuta da effettuare sullo stipendio del dipendente a tempo pieno corrisponde a 1/30 dell’imponibile fiscale in godimento. Per imponibile fiscale si intende la differenza tra l’imponibile contributivo e i contributi previdenziali. Quindi facendo due calcoli e pensando anche di defalcare il 25% di irpef al netto di tutto scioperare costa in media circa 68 euro nette. Si va dalle 40 euro nette di un collaboratore scolastico in posizione stipendiale iniziale alle 85 euro nette di un docente o di un Dsga in classe stipendiale finale.

Quanto risparmia lo Stato

Per uno sciopero dall’adesione del 6 o 7%, dove quindi partecipano circa 80 mila dipendenti della scuola, lo Stato va a risparmiare tra i 5 e i 6 milioni di euro. Un risparmio netto che al lordo arriva anche a oltre 7 milioni di euro.


Frutta e verdura nelle scuole, le primarie possono iscriversi entro il 31 ottobre

da La Tecnica della Scuola

Di Lara La Gatta

Le scuole primarie che intendano aderire al Programma “Frutta e verdura nelle Scuole” potranno farlo esclusivamente accedendo al sito istituzionale www.fruttanellescuole.gov.it/scuole-login, seguendo la procedura di registrazione entro domani, 31 ottobre.

Il programma è promosso dall’Unione Europea, realizzato dal Ministero dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste, e svolto in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione e del merito, il Ministero della Salute, Agea, le Regioni e Province autonome di Trento e Bolzano.

E’ rivolto ai bambini che frequentano la scuola primaria (6-11 anni) e ha lo scopo di incrementare il consumo dei prodotti ortofrutticoli e di accrescere la consapevolezza dei benefici di una sana alimentazione.

L’obiettivo del programma è quello di:

  • divulgare il valore ed il significato della stagionalità dei prodotti;
  • promuovere il coinvolgimento delle famiglie affinché il processo di educazione alimentare avviato a scuola continui anche in ambito familiare;
  • diffondere l’importanza della qualità certificata: prodotti a denominazione di origine (DOP, IGP), di produzione biologica;
  • sensibilizzare gli alunni al rispetto dell’ambiente, approfondendo le tematiche legate alla riduzione degli sprechi dei prodotti alimentari.

L’iscrizione di un plesso comporta necessariamente l’obbligo di iscrivere tutte le classi dello stesso e di indicare anche una stima degli alunni di ciascuna classe.


Assenze per malattia di docenti e personale Ata, ecco cosa prevede la legge e il contratto scuola

da La Tecnica della Scuola

Di Redazione

Nell’appuntamento di oggi con la rubrica di consulenza scolastica, il prof. Lucio Ficara risponde ad alcune domande sulla assenze per malattia del personale docente e Ata.

Sono una docente con contratto a tempo determinato ed ho una invalidità all’80% con legge 104 art.3, comma 1, avrei bisogno di sapere se ho diritto ad avere dei permessi per le assenze da scuola per le terapie che riguardano le cure riferite alla mia invalidità.

Si, hai diritto fino a 30 giorni di permesso ad anno solare per le cure che riguardano la propria invalidità. Questo diritto è riferibile a tutti coloro a cui è stata riconosciuta una riduzione della capacità lavorativa superiore al 50%.

Come si calcola il comporto della malattia per docenti e ata che hanno un contratto a tempo indeterminato?

Un docente di ruolo o un personale Ata con contratto a tempo indeterminato ha fino a nove mesi di malattia, in un triennio, pagati al 100%, poi si passa ad avere altri tre mesi pagati al 90% e ulteriori sei mesi con retribuzione al 50%. Arrivati ai 18 mesi di malattia su descritti, ci sono altri 18 mesi di malattia senza assegni. Per calcolare il periodo di comporto per le assenze dovute a malattia ordinaria, bisogna contare a ritroso tutta la malattia utilizzata negli ultimi tre anni a partire dall’ultima richiesta di assenza per malattia.

L’assenza dei docenti o personale ATA per covid-19 rientra nella malattia ordinaria?

Ai sensi dell’articolo 87, comma 1, del DL n. 18/2020, convertito in legge n. 27/2020, tuttora vigente nonostante la cessazione dello stato di emergenza (decreto legge n. 24 del 24 marzo 2022), la malattia dei docenti e ata a tempo indeterminato e determinato, anche quella dei docenti supplenti nominati dal dirigente scolastico per periodi brevi e saltuari, riferita alla positività COVID-19, è un’assenza giustificata senza alcun comporto e senza nessuna trattenuta dal cedolino.

Asili nido: la legge di bilancio rivede il Piano (ma al ribasso)

da La Tecnica della Scuola

Di Reginaldo Palermo

Il Piano strutturale di bilancio (Psb) previsto con la manovra finanziaria per il 2025 rivede gli obiettivi relativi alla diffusione degli asili nido fissando un obiettivo di copertura regionale del 15% per i bambini sotto i tre anni, anche attraverso strutture private.

Il portale lavoce.info, specializzato da sempre in analisi statistiche e politico-economiche, ha esaminato nel dettaglio il programma del Governo arrivando a concludere che siamo palesemente di fronte ad un cambiamento di strategia rispetto agli obiettivi precedenti e ad un abbandono dell’impegno verso un riequilibrio territoriale

Fino ad ora, spiega l’autore del report Alberto Zanardi, professore ordinario di Scienza delle finanze nell’Università di Bologna e componente del Comitato scientifico per le attività inerenti alla revisione della spesa pubblica istituito presso il MEF, il Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) e il successivo “Nuovo piano per asili nido” avevano mirato a destinare risorse soprattutto ai comuni con maggiori carenze di servizi per la prima infanzia.

Il decreto 79/2024 di aprile, pur con un’impostazione centralista, aveva concentrato gli interventi in aree in ritardo per aumentare le opportunità educative. Tuttavia, con il Psb, l’attenzione sembra ora diretta a garantire una copertura regionale minima, piuttosto che a colmare i divari esistenti tra le diverse aree territoriali.

Il nuovo piano estende anche il percorso di consolidamento dei conti pubblici, consentendo un adeguamento più dilazionato e meno oneroso, passando da un orizzonte di 4 a 7 anni.
L’obiettivo attuale prevede una copertura del 15% per regione e – sottolinea Zanardi – solleva diverse perplessità.
Questo tasso di copertura, infatti, non rappresenta  un traguardo ambizioso, ma una realtà quasi già acquisita.
Secondo i dati del Pnrr, sommati agli interventi del “Nuovo piano asili nido”, solo alcuni comuni, come quelli della provincia di Enna, si attestano ancora al di sotto del 15%. Di fatto, quindi, il Psb non promette risultati significativamente superiori

Già la legge di bilancio 2022 aveva fissato un obiettivo di copertura del 33% nei servizi educativi per l’infanzia per ogni comune entro il 2027. Per questo scopo, erano stati stanziati fondi crescenti per garantire un “livello essenziale delle prestazioni” (Lep) in tutto il Paese.

Adesso, il cambio di rotta previsto dal Psb rischia di compromettere la convergenza territoriale verso il Lep del 33%. Mentre i comuni con un buon livello di copertura possono fare affidamento sugli asili pubblici, quelli con una dotazione insufficiente potrebbero dover ricorrere sempre più spesso a iniziative private o soluzioni temporanee. Di fatto, l’obiettivo di garantire il 15% regionale e non di spingere verso un vero riequilibrio tra territori sembra accettare il rischio che alcune aree rimangono strutturalmente svantaggiate.

Educazione&Scuola Newsletter n. 1166

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Ottobre 2024 – XXIX Anno

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Notizie

Piano Agenda Nord

Fino al 31 ottobre le Istituzioni scolastiche del centro-nord possono presentare il proprio progetto didattico

Elezioni OOCC

Il 31 ottobre è il termine per le elezioni degli OOCC di durata annuale e per il rinnovo della rappresentanza studentesca nel Consiglio d’Istituto e nelle Consulte Provinciali

Concorso Dirigenti Scolastici

Il 30 ottobre 2024 si svolge la prova scritta del Concorso per titoli ed esami per il reclutamento di dirigenti scolastici ai sensi del DM 194/2022

DL Attuazione PNRR

Consiglio dei Ministri, 21 ottobre 2024

Cessazione dal servizio

Il 21 ottobre 2024 è il termine finale per la presentazione, da parte del personale a tempo indeterminato docente, educativo e ATA, delle domande di cessazione dal servizio

Valutazione del comportamento

Pubblicata in GU la Legge 1 ottobre 2024, n. 150, in vigore dal 31 ottobre 2024

Legge di Bilancio 2025

Consiglio dei Ministri, 15 ottobre 2024

Prove INVALSI 2024/25

Aggiornato il calendario delle somministrazioni

Opzione professionalizzante nei licei classici e scientifici

7a Senato, 2 ottobre 2024

Norme

Decreto-Legge 28 ottobre 2024, n. 160

Disposizioni urgenti in materia di lavoro, università, ricerca e istruzione per una migliore attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza

Nota 23 ottobre 2024, AOODGSIS 5567

Progetto adozione SPID/CIE per le istituzioni scolastiche- Manuale di integrazione con il Gateway delle Identità del Ministero dell’Istruzione e del Merito

Nota 18 ottobre 2024, AOODGPER 169737

Procedure concernenti l’assegnazione degli incarichi ai Dirigenti scolastici neoassunti a.s. 2024/2025 – vincitori della procedura di reclutamento riservata di cui al DM n. 107/2023. Conferimento degli …

Nota 17 ottobre 2024, AOODPPR 7249

Attività di censimento e collaudo delle aule informatizzate per l’espletamento delle procedure di reclutamento del personale scolastico e amministrativo e delle PEV – PROROGA TERMINI

Nota 16 ottobre 2024, AOODGCASIS 5430

Casella di posta elettronica istituzionale per il personale docente, educativo, tecnico e ausiliario con contratto minimo di 60 giorni

Nota 14 ottobre 2024, AOODPIT 6951

Seminario nazionale Biblioteche Scolastiche & Dirigenti Scolastici. Roma, 19 e 20 novembre 2024

Nota 11 ottobre 2024, AOODGSIP 3049

Concorso nazionale “MATTEOTTI PER LE SCUOLE” – Anno scolastico 2024/2025

Percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento all’estero

50 milioni per gli istituti Tecnici e Professionali

Nota 9 ottobre 2024, AOODPIT 6879

Internazionalizzazione nella scuola: esperienze e innovazioni

Nota 8 ottobre 2024, AOODGSIP 3007

Premio Letterario Internazionale “Eugenia Bruzzi Tantucci” dodicesima edizione Anno scolastico 2024/2025

Nota 4 ottobre 2024, AOODPIT 6817

Concorso nazionale “Una lettera a Luigi Einaudi a 150 anni dalla sua nascita”

Avviso 2 ottobre 2024, AOODGPER 155157

Concorso per titoli ed esami per il reclutamento di dirigenti scolastici nei ruoli regionali presso le istituzioni scolastiche statali – ai sensi del DM 13 ottobre 2022, n. 194. Calendario della PROVA …

Nota 1 ottobre 2024, AOODGOSV 39532

Premio Nazionale sull’Innovazione Digitale – 2024-2025

Legge 1 ottobre 2024, n. 150

Revisione della disciplina in materia di valutazione delle studentesse e degli studenti, di tutela dell’autorevolezza del personale scolastico nonché di indirizzi scolastici differenziati

Rubriche

in Bacheca della Didattica

Quale orientamento?

di Bruno Lorenzo Castrovinci

Lo sviluppo secondo l’Agenda 2030

di Margherita Marzario

Il profilo professionale e le competenze del Dirigente tecnico con funzioni ispettive

di Pietro Boccia

Valutazione risultati e controllo gestione nelle Istituzioni Scolastiche

di Cristina Lerede

Revisori dei conti

di Cristina Lerede

Il comportamento del DS e del DSGA nell’attività negoziale

di Anna Armone

L’ordinanza collegiale del TAR Lazio n. 8851 del 10 ottobre 2024

di Francesco G. Nuzzaci

I possibili effetti penali della condotta dei privati nella procedura dell’affidamento diretto

di Anna Armone

Il Debate

di Bruno Lorenzo Castrovinci

Il Service Learning

di Bruno Lorenzo Castrovinci


in Concorsi

Concorso Dirigenti Scolastici

Il 30 ottobre 2024 si svolge la prova scritta del Concorso per titoli ed esami per il reclutamento di …

L’ordinanza collegiale del TAR Lazio n. 8851 del 10 ottobre 2024

di Francesco G. Nuzzaci


in Europ@ Fondi Strutturali di Fabio Navanteri

Percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento all’estero


in Handicap&Società di Rolando Alberto Borzetti

FAQ Handicap e Scuola – 67

a cura dell’avv. Salvatore Nocera e di Evelina Chiocca


in InformagiovaniLa Rete di Vincenzo Andraous

Adolescenza armata

di Vincenzo Andraous

Un drammatico scempio

di Vincenzo Andraous​


in Recensioni

V. Andreoli, Lettera sull’amore (A tutte le età)

di Antonio Stanca

Educazione e/è vita

di Carlo De Nitti

A. De Angelis, Il candeliere a sette fiamme

di Antonio Stanca

G. Carofiglio, Né qui né altrove

di Federica De Sanctis

A. Witting, La lettrice testarda

di Antonio Stanca


in Software

Internet, Reti, Nuove tecnologie

DIDACTA 2024

di Bruno Lorenzo Castrovinci

Scuola Futura

Savona, 16 – 19 ottobre 2024

Intelligenza Artificiale, al via la sperimentazione nelle scuole

Ministero dell’Istruzione e del Merito

Capire l’Informatica di Paolo Rocchi


Formazione ed Eventi

ExpoTraining

Milano, 28 e 29 ottobre 2024

L’istruzione ti salva la vita – Il diritto alla scuola in ospedale

Roma, 23 ottobre 2024

Internazionalizzazione nella scuola: esperienze e innovazioni

Roma, 22 ottobre 2024

DIDACTA 2024

di Bruno Lorenzo Castrovinci

Fiera Didacta Italia edizione Puglia 2024

Bari, 16-18 ottobre 2024

Scuola Futura

Savona, 16 – 19 ottobre 2024

Giornata internazionale delle bambine e delle ragazze

11 ottobre 2024

Giornata mondiale per la salute mentale

10 ottobre 2024

Biennale Nazionale dei Licei artistici

Roma, 2 ottobre 2024


Rassegne
a cura di Fabio Navanteri

Gazzetta ufficiale – Serie Generale n. 256

256 del 31-10-2024

Piano Agenda Nord

Si avvia il 9 ottobre la fase di adesione delle scuole al Piano Agenda Nord.
“A maggio ho firmato il decreto da 220 milioni che coinvolge oltre 3.000 scuole per contrastare la dispersione scolastica e potenziare le competenze anche nelle aree del Centro-Nord e in particolare in quelle situate in contesti a più alto tasso di dispersione. Si completa così un percorso già avviato con il Piano Agenda Sud. Tutti gli studenti italiani hanno il diritto di formarsi, di crescere e di godere delle stesse opportunità: vanno contrastati tutti i divari sociali e territoriali”, dichiara il Ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara.
È pubblicato, altresì, un avviso specifico anche per le scuole paritarie non commerciali che potranno, così, rientrare nel Piano Agenda Nord e per le quali sono previste risorse aggiuntive rispetto ai 220 milioni.

L’avviso pubblico
Da oggi e fino al 31 ottobre 2024, le Istituzioni scolastiche delle Regioni Emilia-Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Piemonte, Toscana, Umbria, Veneto, già individuate e inserite nel decreto del Ministro dell’Istruzione e del Merito del 27 maggio 2024, possono presentare il proprio progetto didattico. Si tratta di:

  • 2.919 Scuole primarie che potranno presentare il proprio progetto per contrastare la dispersione scolastica e ridurre i divari negli apprendimenti, potenziare le competenze di base e quelle trasversali, retribuire il personale scolastico per le ore aggiuntive nelle quali è impegnato nell’attuazione di progetti didattici, realizzare attività laboratoriali (sport, teatro, musica, educazione alla cittadinanza e al rispetto, ecc.), anche in orario extrascolastico.
  • 245 scuole, individuate direttamente da Invalsi, per le quali sono previste ulteriori misure di accompagnamento e supporto costante da parte del MIM e tramite Indire e Invalsi; formazione specifica dei docenti; coinvolgimento delle famiglie; didattica innovativa e laboratoriale; ampliamento del tempo scuola; potenziamento delle attività sportive.

L’avviso è disponibile alla pagina dedicata alla Programmazione nazionale 2021-2027 https://pn20212027.istruzione.it/, dove sono pubblicati manuali e istruzioni operative e dalla quale è possibile attivare il sistema di assistenza e supporto.

Il piano in 10 punti
1) Studentesse e studenti al centro: insegnamento personalizzato che tenga conto delle esigenze di ciascuno, promozione di attività di orientamento e tutoraggio estese anche alle Scuole del primo ciclo, in coerenza con le Linee guida per l’orientamento.
2) Didattica innovativa e laboratoriale: setting di apprendimento innovativi, superamento del paradigma d’insegnamento basato sulla lezione frontale, introduzione di nuove metodologie didattiche.
3) Scuola aperta e più vicina a tutti: scuola aperta per attività extracurricolari e nei periodi di sospensione delle lezioni, orario delle lezioni più flessibile per offrire agli studenti la possibilità di continuare a imparare.
4) Retribuzione dei docenti: retribuzione dei docenti per incarichi aggiuntivi oltre l’orario scolastico, impegnati nei progetti.
5) Formazione dei docenti: formazione dei docenti coordinata da Invalsi sulla didattica orientativa, sulla progettazione didattica, sull’utilizzo dei dati per migliorare gli esiti degli apprendimenti.
6) Coinvolgimento delle famiglie: organizzazione di gruppi di supporto alla genitorialità con la condivisione di esperienze e strategie.
7) Supporto e accompagnamento alle scuole: Invalsi e Indire supportano le 245 scuole sia nella formazione dei docenti, sia nella progettazione didattica e le accompagnano in un percorso di auto-riflessione, di monitoraggio e di analisi dei dati di ciascuna scuola sugli apprendimenti.
8) Promuovere il tempo pieno: attivazione di progetti extracurricolari e oltre l’orario scolastico, per favorire un ampliamento del tempo scuola anche grazie agli investimenti relativi alle mense scolastiche.
9) Favorire le attività teatrali, musicali e sportive:attivazione di progetti per favorire le attività teatrali e musicali e la pratica sportiva, mantenere alta la motivazione, favorendo l’attivazione di convenzioni, anche grazie agli investimenti relativi alle palestre scolastiche. Al riguardo, è stato incrementato lo stanziamento iniziale del PNRR, ridotto rispetto al fabbisogno e alle richieste pervenute al Ministero, di ulteriori 149,7 milioni per le palestre delle Scuole superiori delle regioni del Centro-Nord (255 milioni a livello nazionale).
10) Progetti speciali di offerta formativa: attivazione di progetti specifici d’intesa con i Presidenti di Regione e le realtà locali per far decollare le potenzialità delle aree interessate.

Scuola: studenti, docenti e Ata si mobilitano per gli scioperi del 31 ottobre e del 15 novembre

da Il Sole 24 Ore 

Un contratto giusto e un lavoro stabile sono le principali rivendicazioni della protesta per l’intera giornata del 31 proclamato dalla Flc Cgil. A questo si aggiunge l’annoso problema del precariato: un lavoratore su quattro fra Ata e prof non ha un contratto stabile
di Redazione Scuola

Studenti e lavoratori della scuola uniti in un percorso di mobilitazioni, lo sciopero dei docenti e del personale Ata del 31 ottobre e quello studentesco del 15 novembre, senza alcuna intenzione di fermarsi nell’autunno se non ci saranno risposte dal Governo a partire dalla manovra. Un contratto giusto, si legge in una nota della Rete della Conoscenza, e un lavoro stabile sono le principali rivendicazioni dello sciopero dell’intera giornata proclamato dalla FLC CGIL per il 31 ottobre. La legge di Bilancio presentata in Parlamento nei giorni scorsi, infatti, non prevede risorse aggiuntive per i rinnovi contrattuali 2022-2024 e non risolve il problema del potere d’acquisto dei salari a fronte del 18% circa di inflazione.

Precariato

A questo si aggiunge l’annoso problema del precariato: un lavoratore su quattro fra ATA e docenti non ha un contratto stabile e questo arreca un danno non solo alle vite di lavoratrici e lavoratori, ma anche alla didattica e alle studentesse e agli studenti. “La Flc Cgil ha indetto lo sciopero anche per affermare un’idea di scuola democratica, in netta contrapposizione con le riforme regressive e autoritarie del ministro Valditara. – dichiara Gianna Fracassi, segretaria generale della Federazione dei Lavoratori della Conoscenza Cgil – In queste due importanti date di mobilitazione ribadiremo la nostra opposizione alla filiera tecnologico-professionale che riduce l’offerta formativa consegnandola ai privati, e al liceo made in Italy che risponde a una visione aziendalistica dell’istruzione. Abbiamo più volte espresso preoccupazione per i nuovi strumenti di valutazione basati su criteri selettivi e punitivi e per la revisione delle indicazioni nazionali e delle linee guida dell’educazione civica ispirate all’individualismo e al culto della nazione e del profitto. Per non parlare dell’istituzione di classi “differenziali” per alunni non italofoni. Il Governo e il Ministero dell’Istruzione e del Merito non hanno ascoltato le nostre ragioni. Saremo in piazza il 31 ottobre e il 15 novembre con gli studenti e le studentesse per riaffermare il protagonismo di chi la scuola la vive e la attraversa quotidianamente”.

La protesta degli studenti

“Il 15 Novembre, come studenti, scioperiamo per chiedere una riforma della rappresentanza che dia voce al corpo studentesco, vista la completa assenza di dialogo da parte del ministro – dichiara Tommaso Martelli, coordinatore nazionale dell’Unione Degli Studenti- crediamo che vada costruita un’opposizione anche sul tema del rapporto scuola-lavoro, vista la riforma degli Its che rafforza l’acceleramento dell’inserimento lavorativo per gli studenti, specialmente negli istituti tecnici”. “Il 31 ottobre saremo in piazza con i docenti e il personale scolastico mentre il 15 novembre gli studenti si mobiliteranno in tutto il Paese per proseguire quella che è una battaglia di tutto il mondo della Scuola e nell’interesse della democrazia – dichiara Paolo Notarnicola, coordinatore nazionale della Rete degli Studenti Medi – Come studenti non possiamo più tollerare leggi come quella sulla condotta, che trasformano i luoghi dell’Istruzione in ambienti di repressione attraverso una retorica criminalizzante, o un modello di Scuola costruito sulle esigenze di mercato, tralasciando la prospettiva di formare i cittadini del Paese”.

Voto in condotta, in attesa dell’O.M. sulle modalità e dei regolamenti sulla disciplina in materia di valutazione dei comportamenti, il 31 ottobre c.a. entra in vigore la legge 150/2024

da La Tecnica della Scuola

Di Salvatore Pappalardo

Dopo una lunga gestazione il primo ottobre del 2024 è stata approvata la legge 150 sulla valutazione degli alunni:
• Della scuola primaria sostituendo i giudizi descrittivi con dei giudizi sintetici;
• Della scuola secondaria di primo e secondo grado confermando la valutazione in decimi e disponendo delle misure più restrittive in merito al voto sul comportamento

Erasmus+, a Roma l’evento: focus sui Partenariati di Cooperazione per l’Istruzione Superiore

da La Tecnica della Scuola

Di Redazione

Oggi e domani Roma accoglie un evento dedicato ai progetti Erasmus+ di cooperazione nel settore dell’Istruzione superiore, organizzato dall’Agenzia Erasmus+ INDIRE. L’incontro si concentra sui Partenariati di Cooperazione, iniziative che permettono alle organizzazioni dell’istruzione superiore – università, scuole di mediazione linguistica, istituti AFAM e Istituti Tecnologici Superiori – di accedere ai finanziamenti Erasmus+ per sviluppare nuove reti di collaborazione internazionale, migliorando la qualità e l’innovazione nel settore.

Sciopero scuola: la CGIL di Genova invia lettera alle famiglie per scendere in piazza e sostenere la protesta

da La Tecnica della Scuola

Di Redazione

“Cari genitori, la battaglia in difesa della scuola pubblica e del diritto allo studio dobbiamo condurla insieme,” così inizia la lettera aperta che la CGIL ha indirizzato alle famiglie genovesi per spiegare le ragioni dello sciopero indetto per giovedì 31 ottobre. Secondo quanto riporta Repubblica, nella lettera, la segretaria generale della FLC CGIL Genova, Elena Bruzzese, esorta i genitori a sostenere la mobilitazione, pur comprendendo i disagi che lo sciopero potrebbe causare nell’organizzazione familiare. “Un paese che non investe sull’istruzione non investe sul futuro,” è il messaggio chiave dell’appello.

Lo sciopero, che coinvolgerà il personale di scuola, università e ricerca, si oppone alla legge di bilancio, considerata insufficiente per le esigenze del sistema scolastico. La scelta della data, alla vigilia del ponte del 1 novembre e dopo le chiusure elettorali, ha sollevato proteste da parte delle famiglie, e alcuni presidi hanno già annunciato una riduzione dell’orario scolastico, non potendo garantire il servizio per l’incertezza sulla partecipazione.

I motivi dello sciopero: precarietà, mancanza di personale e costi per le famiglie

La CGIL pone l’accento su problemi radicati, come il precariato: “Un lavoratore su quattro tra collaboratori scolastici e docenti non ha un contratto stabile,” spiega Bruzzese, e questo comporta discontinuità didattica per gli studenti, soprattutto nei posti di sostegno, dove l’alta rotazione impedisce la continuità. A ciò si aggiunge la carenza di personale, che costringe le scuole a spostare gli alunni in altre classi in caso di assenze o a limitare la vigilanza, creando difficoltà anche nelle scuole dell’infanzia e primarie.

La CGIL denuncia inoltre la frequente richiesta di contributi “volontari” alle famiglie per l’acquisto di materiale scolastico, costi che pesano sui genitori, e segnala le possibili ripercussioni dell’autonomia differenziata, che potrebbe compromettere l’uniformità del diritto allo studio su tutto il territorio nazionale.

L’appello della CGIL: “Insieme per difendere la scuola pubblica”

L’invito è di unirsi alla manifestazione in programma giovedì 31 ottobre alle ore 10:30 sotto la prefettura di Genova. Un appello a tutte le famiglie per una battaglia condivisa, per il diritto allo studio e per un sistema educativo pubblico equo e inclusivo.

Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 30 ottobre 2024, n. 185

Regolamento recante modifiche al decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 27 ottobre 2023, n. 208, recante regolamento concernente l’organizzazione del Ministero dell’istruzione e del merito. (24G00202) 

(GU Generale n.285 del 05-12-2024)

Nota 30 ottobre 2024, AOODGPER 182015

Ministero dell’istruzione e del merito
Dipartimento per il sistema educativo di istruzione e di formazione
Direzione generale per il personale scolastico – Uff. III
Reclutamento del personale docente ed educativo

Agli Uffici Scolastici Regionali Loro sedi
e, p.c., alla Direzione generale per i sistemi informativi e la statistica Sede

OGGETTO: Rilevazione cessazioni d’ufficio personale 65enne che abbia raggiunto il limite ordinamentale per la permanenza in servizio. Sollecito adempimenti e proroga funzioni.

Nota 30 ottobre 2024, AOODPPR 7614

Ministero dell’istruzione e del merito
Dipartimento per le risorse, l’organizzazione e l’innovazione digitale

Ai Direttori generali e Dirigenti titolari degli Uffici Scolastici Regionali
Ai Dirigenti delle istituzioni scolastiche statali di ogni ordine e grado
E p.c. Al Capo Dipartimento per il sistema educativo di istruzione e formazione
Alla Direzione Generale per il personale scolastico
Alla Direzione generale per le risorse umane e finanziarie
Loro indirizzi e-mail

Oggetto: Attività di censimento e collaudo delle aule informatizzate per l’espletamento delle procedure di reclutamento del personale scolastico e amministrativo e delle PEV – ULTERIORE PROROGA TERMINI.