Assemblea nazionale e decreto scuola

Inizia oggi a Cortona il Consiglio nazionale di DiSAL, cui seguirà domani l’Assemblea nazionale dei soci che ogni tre anni rinnova le cariche sociali e indica le prospettive dell’azione associativa.
L’appuntamento, a soli 12 anni dalla nascita, avviene in un momento molto difficile per la scuola italiana, martoriata da un centralismo che la blocca, da una autonomia abbandonata e messa alla prova da mezze riforme che ne hanno bloccato il rinnovamento e lo sviluppo.
Da lunedì inizierà il dibattito per la conversione in legge del nuovo decreto presentato dal Ministro Carrozza.
Consiglio e Assemblea discuteranno le proposte presentate da DiSAL al Ministero ed alla politica per rendere il decreto vero aiuto al rinnovamento della scuola italiana. Le richieste sono decisive:
– eliminare le norme che emarginano il ruolo della dirigenza scolastica e la riducono ad una mera funzione di burocrazia statale di scuole sempre più gigantesche, per restituirla al primario compito di una direzione educativa ed organizzativa di Istituzioni scolastiche restituite all’autonomia;
– provvedere ad assegnare con urgenza una direzione stabile alle scuole della Lombardia abbandonate a causa del più disastrato concorso bandito dallo stato per le scuole;
– rimediare alla completa assenza, nel decreto, di norme che rilancino il rapporto tra la formazione dei giovani ed il lavoro, coinvolgendo, come avviene da decenni in Europa, scuola e aziende in un rapporto stabile e costruttivo;
– superare le discriminazioni tra le scuole del sistema pubblico nazionale di istruzione statali e paritarie, per evitare sprechi di risorse e trattare con eguaglianza tutti i cittadini nel diritto all’istruzione;
– inveritire la rotta di provvedimenti centralistici come quelli sull’orientamento scolastico e la formazione di dirigenti e docenti, per affidare con fiducia tutta l’azione formativa all’autonomia delle scuole, costruendo nel frattempo un serio ed efficace sistema di controlli sull’utilizzo delle risorse pubbliche.
“Se i primi segnali di investimento contenuti nel decreto – ha dichiarato il presidente uscente di DiSAL Roberto Pellegatta –  vogliono essere un segno concreto di attenzione sul ruolo essenziale della scuola per il futuro della nazione, si assumano tutti i provvedimenti attresi da decenni che sostengano ed aiutino chi nelle scuole pubbliche, statali e paritarie, si dedica con coraggio e dedizione all’istruzione ed educazione dei giovani”.