L’autismo parla attraverso il cinema

L’autismo parla attraverso il cinema: 10 film per la giornata mondiale

Il 2 aprile la ricorrenza indetta dall’Onu sulla “consapevolezza” della sindrome, di cui sono affetti nel mondo in varie forme in media una persona su 100 (600 mila casi in Italia). E che sembra trovare nel cinema il linguaggio migliore per essere spiegata

da Redattore Sociale
31 marzo 2014

ROMA – Si celebra il 2 aprile in tutto il mondo la Giornata mondiale per la consapevolezza dell’autismo indetta dall’Onu. Sindrome tuttora di difficile diagnosi, l’autismo è un disturbo cronico dello sviluppo del sistema nervoso centrale ad esordio precoce. Comporta una disabilità complessa che coinvolge in particolare l’ambito sociale, comunicativo e comportamentale.

Negli Stati Uniti un bambino su 68 è affetto da disturbi generalizzati dello spettro autistico (Dsa), cifra in crescita del 30% rispetto all’uno su 88 di due anni fa, e i maschi sono coinvolti 4-5 volte più delle femmine (Centers for Disease Control and Prevention). In Europa non esistono stime ufficiali in tutti i Paesi, e le stime disponibili indicano una prevalenza che varia dall’1 su 133 a 1 su 86. Sia in Europa sia negli Usa sono in aumento le diagnosi di autismo e sindromi correlate, più che raddoppiate nell’ultimo decennio: la maggiore capacità di riconoscimento di questi disturbi e l’anticipazione dell’età di diagnosi sono tra i motivi. In Italia non esistono stime di prevalenza a livello nazionale; se si applica la stima di prevalenza Usa si può ipotizzare che tra le 550 e le 600 mila famiglie convivano con questo disturbo. Mediamente passano due anni tra l’inizio dell’indagine da parte dei genitori e una diagnosi certa di autismo.

Tanti gli eventi per la Giornata mondiale. Uno degli aspetti che sta calamitando l’interesse un po’ ovunque è il rapporto tra autismo e cinema. A guardare la ricca produzione, alla quale si aggiungono via via nuovi titoli, sembra proprio che sia il cinema uno dei linguaggi più congeniali quando di parla di autismo. Lo dimostrano i tanti lavori che, a diverse latitudini, registi e cineasti dedicano al tema. Alcuni, con alle spalle riconoscimenti in diversi festival e rassegne, hanno scelto proprio il 2 aprile per uscire nelle sale e farsi conoscere al grande pubblico.