Fortuna di un giovane incontrare un grande maestro

FORTUNA DI UN GIOVANE INCONTRARE UN GRANDE MAESTRO

di Umberto Tenuta

La scelta di un giovane dipende dalla sua inclinazione, ma anche dalla fortuna di incontrare un grande maestro
Rita Levi-Montalcini

Vero!

Ma proprio perché vero, non mi piace.

Non mi piace affatto!

Vero, ma vero a metà.

Vero per la prima metà, perché gli esseri umani non sono figli, né del destino che li fa nascere con un eraclitico clinamen, né di un dio che privilegia i figli dei ricchi, come denunciava il Sacerdote Don Milani.

Ma vero, perchè la fortuna di un giovane dipende effettivamente dall’incontrare un grande maestro!

Così è, ha ragione Eraclito che il mondo a caso pone.

Figli del caso!

No, Papa Francesco, no, so che Tu sei d’accordo con me.

Lo hai detto, lo hai denunciato, ma tutti hanno fatto finta di non sentire, e dopo un giorno la Tua denuncia è sparita da tutti i giornali.

Nessuno ne ha parlato più.

E Ti sei certamente rattristato!

Il Tuo Dio è un Dio misericordioso.

È un Dio di amore.

È Cristo!

Cristo non abbandona i Suoi fratelli alla Fortuna.

Cristo vuole che ogni figlio di Maria abbia la fortuna di incontrare un grande maestro.

Un grande maestro che fa grandi tutti i suoi venticinque giovani studenti.

Tutti i figli di donna hanno diritto a diventare grandi, un vero successo col loro successo formativo!

Successo formativo che la scuola deve garantire a tutti gli studenti, nessuno escluso.

Nessuno escluso!

Finiamola con le promozioni e le bocciature!

La valutazione serve per promuovere, non per bocciare.

Chi la usa per bocciare vada via dalla scuola!

Non ha diritto di restarvi un altro giorno ancora.

No, nella scuola c’è posto solo per maestri grandi che non fanno le parti eguali tra diseguali.

Nella scuola c’è posto solo per maestri grandi che grandi fanno tutti i loro studenti, nessuno escluso, nemmeno il bimbo che sta all’ultimo banco, messo lì perchè non è figlio del dommilaniano dottore.

Certo, il maestro non può tutto.

Il successo formativo dipende dal sistema formativo integrato di cui la scuola è, deve essere, deve farsi promotrice e coordinatrice, pena il venir meno alla sua irrinunciabile funzione istituzionale.

Ma il maestro è tale anche perchè non si chiude nell’aula, ma dialoga con i genitori, coinvolgendo tutta la comunità educante in questo dialogo continuo, perseverante, profondo, tenace.

Ma il maestro è grande perchè si fa grande ogni giorno, ogni giorno, a scuola ed a casa, con la riflessione, con lo studio, con l’attenzione continua ad ogni evento educativo, a tutte le esigenze manifestate dai suoi venticinque studenti, tutti figli del Re.

Così come uomini grandi non si nasce ma si diventa, anche maestri grandi non si nasce ma si diventa.

E tutti i settantasette maestri della scuola, tutti, nessuno escluso, maestri grandi debbono essere, debbono farsi, a meno che non vogliano rinunciare al loro ruolo.

Ma nessuno rinuncia.

Statene certi!

Tutti si fanno grandi, sono già grandi, sin da domani.

La scuola italiana è grande.

È grande come voleva Rita.

Come era grande Rita Levi Montalcini.

E come saranno grandi tutti i giovani studenti che frequentano la grande scuola italiana!

Un augurio?

Un auspicio?

Un impegno serio!

Di tutti: Maestri, Dirigenti, Genitori.

Ed anche della Ministra Stefania Giannini e del Presidente Matteo Renzi