Piano di stabilizzazione dei precari della scuola

Assunzioni docenti e personale ATA: normalizzati dopo un periodo di 36 mesi di servizio presso una struttura

PRECARIATO NELLA SCUOLA: PRESENTATO L’ODG PER FAR FRONTE ALLE ESIGENZE DI TUTTE LE FASCE

Appiano primo firmatario “Non si possono far lavorare per anni le persone senza dare una
prospettiva per il futuro”

«Precari della scuola, un tema che tocca da vicino insegnanti e personale ATA– spiega Andrea
Appiano, primo firmatario del documento – Ho depositato un ordine del giorno in Regione, già
sottoscritto da diversi consiglieri di maggioranza». Argomento che è già stato motivo di una
recente condanna dell’Italia da parte della corte di giustizia europea, un tema dibattuto e sofferto
da chi si ritrova ancora in situazione instabile dopo anni di servizio.
«I precari: una delle tante criticità e ingiustizie del nostro Paese – spiega il Consigliere – Non si
possono far lavorare per anni persone senza stabilizzarle, a scuola come altrove. Il Governo ha
previsto un grande piano di assunzioni, per circa 150.000 precari. Ma al momento si pensa alle sole
graduatorie ad esaurimento, dove stanno iscritte anche persone che hanno lavorato pochissimo
nella scuola lasciando in sospeso la situazione per chi da anni presta servizio effettivo nelle scuole,
a partire dai docenti abilitati, anche di tasca loro, e iscritti in seconda fascia».
Un passo per prendere atto della situazione e prendere un impegno concreto per una situazione
che è stata messa in chiaro anche dai vari incontri tenuti sul territorio, mettendo in luce la
necessità di chiarezza e di stabilità delle tante persone che si ritrovano in condizione precaria.
L’ordine del giorno impegna dunque il Presidente e la Giunta ad attivarsi con urgenza presso il
Governo e il Ministro dell’Istruzione affinché sia previsto un piano di assunzioni che, in tempi e in
modi adeguati, assorba tutto il precariato del personale docente e ATA che abbia prestato servizio
per un congruo periodo, che potrebbe quantificarti in almeno 36 mesi, non limitandosi a
considerare le sole graduatorie ad esaurimento, ma immettendo direttamente in ruolo, a titolo
esemplificativo, anche i precari abilitati in graduatoria di seconda fascia.