Iscrizioni a scuola: la maggioranza ai licei, crollano i professionali

da Repubblica.it

Iscrizioni a scuola: la maggioranza ai licei, crollano i professionali

Avrebbero ottenuto il favore di oltre il 50%, in particolare i classici. Effetto anche della crisi. Tengono gli istituti tecnici

di SALVO INTRAVAIA

Crollano i professionali e si incrementano ancora i licei. Gli istituti tecnici fanno invece segnare una inversione di tendenza che fa ben sperare coloro che tifano per ex geometri e commerciali. I primi dati, ufficiosi e tutti da confermare, sulle iscrizioni alle scuole superiori terminate domenica scorsa sanciscono il sorpasso del blocco dei licei su tutti gli altri indirizzi scolastici: siamo al 50,5 per cento.

Un andamento che potrebbe essere condizionato dalla crisi economica che nel nostro Paese ha fatto sparire migliaia di posti di lavoro nella piccola e media impresa e che ha spinto le famiglie a prolungare il percorso di studi dei figli nella speranza di acciuffare, con una laurea, un lavoro migliore. Una ipotesi confermata dal fatto che al Sud, dove la disoccupazione giovanile è alle stelle, i licei hanno ottenuto il favore di quasi 53 iscritti in prima su cento.

Ma secondo le prime indiscrezioni, non tutti i licei starebbero allo stesso modo: ginnasi, licei delle scienze umane e artistici sarebbero in leggero calo. Mentre i licei scientifici e i linguistici continuerebbero a vivere un periodo di grazia. Le prime analisi sugli oltre 480mila ragazzini di terza media che hanno scelto come proseguire gli studi una sostanziale tenuta degli istituti tecnici che, ad un approfondimento più accurato, potrebbe trasformarsi in un lieve aumento di consensi con una scelta al 31,5 per cento.

Una buona notizia per quegli esperti che tifano per gli istituti tecnici, considerati strategici per lanciare una nuova fase di sviluppo del nostro paese, anche attraverso nuove professionalità. Tra i tecnici continua a crescere l’indirizzo per il Turismo. Mentre gli istituti professionali sembra che stiano attraversando un periodo di calo dell’appeal. La riforma Gelmini li ha snaturati, tagliando drasticamente le ore di lezione delle discipline specifiche di ogni singolo indirizzo. Il tasso di scelta provvisorio per gli indirizzi degli istituti professionali si aggira attorno al 18,5 per cento. L’anno scorso, su cento iscritti al primo anno della scuola secondaria di secondo grado furono quasi 20 coloro che si indirizzarono verso i professionali.

Salvo Intravaia